Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, mancare a qualcuno, mancare di qualcosa, mancare a qualcosa. Qual è il significato del verbo mancare in queste frasi? Scopriamolo insieme.
Buona lettura!
Prof. Anna
- Mi manca la mia ragazza!;
- la zuppa manca di sale;
- mancano pochi minuti all’inizio del film;
- hai mancato il colpo.
In queste frasi il verbo mancare ha diverse costruzioni: in alcuni casi c’è una semplice costruzione formata da il soggetto e il predicato (pochi minuti mancano) in altri regge un complemento oggetto (hai mancato il colpo) o un complemento introdotto da una preposizione (manca di sale). Può essere transitivo (hai mancato il colpo) o intransitivo (mi manca la mia ragazza); quando è usato intransitivamente può significare:
→ non esserci; fare difetto, essere insufficiente (ausiliare essere), il soggetto è chi o cosa manca: ci manca il tempo (il tempo è il soggetto: il tempo manca a noi); le mancano i denti (i denti mancano a lei);
→ essere necessario al raggiungimento di un dato termine spaziale o temporale; restare (ausiliare essere), il termine spaziale o temporale è introdotto dalla preposizione a: manca un’ora all’inizio della partita; quanto ci manca? (= quanto tempo è ancora necessario);
Alcune espressioni:
- mancarci poco⇒ essere vicino a qualcosa o sul punto di fare qualcosa: c’è mancato poco che cadessi!;
- (ci) manca solo che⇒ esprime rammarico o disappunto per un contrattempo accaduto o per un evento che si vorrebbe non accadesse: ci manca solo che tu non venga!;
- non mancare⇒ essercene in quantità o comunque a sufficienza: il cibo su questa tavola non manca mai (ce n’è sempre in quantità);
- gli (mi/le/vi ecc.) manca un giovedì /un venerdì/qualche rotella⇒ detto di chi è un po’ bizzarro;
- ci mancherebbe altro!⇒ per deprecare un evento spiacevole che si desidera che non avvenga: «Speriamo che non ci rubino anche i bagagli!» «Ci mancherebbe altro!»; si può usare come risposta affermativa cortese: «Ti dispiace venirmi a prendere?» «Ci mancherebbe altro!»;
- mancare la terra sotto i piedi⇒ trovarsi improvvisamente in una situazione di rischio o incertezza: da quando mi hanno licenziato mi manca la terra sotto i piedi;
- mancare il fiato⇒ quando si sente che il respiro viene meno per l’emozione o per l’affanno: si sentì mancare il fiato per la paura;
→ + di: essere privo di qualcosa (ausiliare avere): non manco di nulla (ho tutto il necessario);
→ diminuire, estinguersi (ausiliare essere): mi mancano le forze;
- sentirsi mancare⇒ svenire;
- mancare, venire a mancare⇒ morire: è mancato all’improvviso;
→ + da: essere lontano, essere assente (ausiliare essere): sono anni che manca da casa; + a: mancare all’appello (= non esserci ancora): manca solo lui all’appello;
→ + di seguito da un verbo all’infinito: omettere, tralasciare (ausiliare avere): non mancherò di farglielo sapere, usato come risposta: “Ringrazia i tuoi per la cena” “Non mancherò” (= lo farò);
- mancare di rispetto a qualcuno⇒ offendere qualcuno;
→ + a: venir meno; sottrarsi (ausiliare avere): mancare alla promessa;
→ essere in errore, in colpa, in difetto (ausiliare avere): in che cosa ho mancato?;
→ + a: essere oggetto di desiderio, di rimpianto, di nostalgia (ausiliare essere): vi manca la sua compagnia? (a voi manca la sua compagnia?); mi manchi moltissimo (a me manchi moltissimo).
Quando è usato transitivamente significa:
→ fallire: ha mancato il colpo per poco; nel linguaggio sportivo, specialmente nel calcio, non riuscire a segnare un punto, un gol: non ha mai mancato il gol; mancare la palla, non riuscire a colpirla, a prenderla;
→ lasciarsi sfuggire: avete mancato una buona occasione.
Bene 10/10.
Era ora!
Bravo Rino!
Molto bene Rino!
Cara professoressa.
Sono slovena e vorrei sapere la differenza tra è e c’è e come si usano.
Grazie.
Vesna
Cara Vesna, il verbo “essere” ha varie sfumature di significato ma da solo si usa generalmente per collegare direttamente un soggetto con un predicato che lo determina: “è basso”, “è buono”, “la balena è un mammifero”; mentre la forma “esserci” significa principalmente “essere presente”: “oggi Marco non c’è”, oppure “avvenire, avere luogo”: “oggi non c’è lezione”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
10/10! Fa sempre bene ripassare certe cose, anche se le diamo per scontate…
Ottimo risultato Simone!
A presto
Per noi brasiliani è un po’ complicato capire bene alcuni usi del verbo MANCARE. Così che vi ringrazio tantissimo per questa lezione!
Grazie per il tuo intervento.
A presto
“Ci mancava solo che avesse quel problema”
“Ci manca solo che abbia quel problema”
….Alcuni verbi, come, volerci, piacere, mancare, ecc., possono essere usati impersonalmente; e “mancare” si dice per lamentare una sventura, un fatto sgradito che si aggiunge ad altri (quindi un fatto nuovo, inaspettato, che non era certo, previsto); per cui usiamo il congiuntivo nella proposizione soggettiva, che funziona da soggetto di “ci mancava”, “ci manca”. Oltretutto usiamo il congiuntivo perché “mancare”, usato impersonalmente, indica accadimento, e poi perché per la subordinata soggettiva esplicita si usa di solito il congiuntivo.
Spero sia giusto
Caro Carmine, è giusto.
Salute, Le riporto altri esempi rispetto all espressione “Ci manca solo che (e simili)”:
“C’è mancato poco che”
“Ci manca che”
“Manca che”
Tutte e tre le espressioni verbali esigono il congiuntivo.
L’espressione “mancare poco che (quindi anche “C’è mancato poco che”)” si accompagna spesso con la particella pronominale ci (= «a ciò»); e può reggere una proposizione dipendente (introdotta da che, spesso seguito da un non pleonastico) con verbo al congiuntivo: “Poco mancò (ci mancò poco) ch’io (non) cadessi”; “…ci manca che io faccia (impersonale)…”. Altri esempi: “C’è mancato poco che ci mettessimo in affari insieme”; “Ci manca che il signor Rossi venga qui a fare lezione”; “Manca che la regina soffi il corno del compleanno”; “Manca solo che facciano delle strisce”. Ah, raramente la stessa espressione si accompagna con l’indicativo: “Poco mancò ch’io non rimasi in cielo (Petrarca)”.
Ora è completo…
Caro Carmine, tutto giusto.
Mentre al condizionale “ci mancherebbe altro che”, “ci mancherebbe solo che” (quindi per esprimere l’augurio che un evento temuto non si realizzi; esclamazioni di rammarico o disappunto per un contrattempo accaduto o per un evento che si vorrebbe non accadesse) useremo il congiuntivo imperfetto e non presente, perché funzionale a esprimere il desiderio e la speranza che un evento increscioso, temuto e deprecato, possa essere scongiurato (nella principale infatti si ha un verbo, o espressione, che esprime volontà o desiderio “ci mancherebbe che” per il discorso suddetto):”ci mancherebbe altro che restassimo (e non “restiamo”, congiuntivo presente) senza benzina”, ecc.
Esatto?
Caro Carmine, è esatto.
“(ci) manca solo che”
…è un espressione verbale che esprime rammarico o disappunto per un contrattempo accaduto o per un evento che si vorrebbe non accadesse: “ci manca solo che tu non venga!”. Oltretutto, il “ci” ha un valore pleonastico e rafforzativo; infatti potremmo riscrivere la stessa frase senza “ci”: “(ci) Manca solo che tu non venga!”.
Credo sia giusto
Sì, è giusto.
Se hai tempo faremo un’ ora e anche i venti minuti che ci mancano dall’ ultima lezione. ( Va bene questa frase?”
Cara Evagghelia, la frase va bene.
Un saluto
Gentile prof. Anna.
Secondo lei, il verbo mancare può seguire una proposizione soggettiva implicita con la preposizione “da”, oltre che “di”?
Mi spiego:
“mi manca di finire l’ultimo capitolo e poi ho concluso” è corretta ma lo sarebbe anche “mi manca da finire l’ultimo capitolo e poi ho concluso”?
grazie
Caro Maximus, in questo caso la proposizione introdotta dalla preposizione “da” è una finale implicita e il periodo sarebbe costruito in questo modo “mi manca l’ultimo capitolo da finire”.
Un saluto