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Aula di Lingue

Le proposizioni infinitive 1

Prof. Anna
Grammatica,   La lingua italiana,   Le preposizioni,   Proposizioni subordinate,   Verbi

Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, cosa sono le proposizioni infinitive e che funzioni hanno? Scopriamolo insieme.

Buona lettura!

Prof. Anna

Quando il verbo di una frase (sia principale sia subordinata) è al modo infinito questa frase si definisce infinitiva. Le frasi infinitive, all’interno di un periodo, possono avere diverse funzioni sintattiche: possono fungere da oggetto ed essere quindi oggettive oppure da soggetto e di conseguenza soggettive.

Quando l’infinito funge da unico complemento (complemento oggetto) del verbo della reggente può essere introdotto:

  • dalla preposizione di →  fanno parte di questa categoria verbi che indicano azioni o processi legati all’attività verbale e verbi che indicano processi mentali di varia natura: dire, dimenticare, ricordare (ricordati di chiamarmi), ricordarsi, rispondere (rispose di non potere), ritenere, sostenere, cercare (col significato di sforzarsi, tentare: cercarono di salvarsi), sforzarsi, pregare, dubitare (dubito di essere all’altezza), tentare (ho tentato di rispondere), sperare, gridare (mi gridò di fermarmi);
  • dalla preposizione a → i verbi che reggono questa preposizione esprimono di solito un’azione che avviene successivamente rispetto al verbo della reggente, ad esempio i verbi provare, azzardarsi, ingegnarsi, avventurarsi, aspirare, anelare oppure i verbi che descrivono un’azione che il soggetto sta per intraprendere: iniziare, accingersi, prepararsi, mettersi (si sono messi a studiare); sono seguiti dalla preposizione a anche i verbi che indicano un movimento  o una posizione: venire, andare, entrare, sedersi, con questi verbi la frase con l’infinito può avere valore finale (veniamo a vedere il film);
  • non introdotto da preposizione → l’infinito che non è introdotto da nessuna preposizione è solitamente retto da verbi che esprimono uno stato d’animo: amare, desiderare, adorare, odiare, detestare, preferire.

L’infinito può essere retto da verbi di percezione come sentire, vedere, ascoltare, guardare, osservare, in questi casi l’infinito può avere funzione di soggetto o di oggetto. Consideriamo le seguenti frasi: 1- si vedevano tante persone correre in strada (soggetto); 2- vedevo tante persone correre in strada (oggetto), nell’esempio 1 c’è una soggettiva con il verbo all’infinito, il soggetto (tante persone) è anche il soggetto del verbo passivo della frase reggente (si vedevano), quindi la subordinata soggettiva condivide con la reggente il sostantivo che funge da soggetto; mentre nell’esempio 2 c’è un’oggettiva con il verbo all’infinito il cui soggetto (tante persone) è contemporaneamente l’oggetto della frase reggente (vedevo), in questo caso la subordinata oggettiva ha in comune con la reggente un sostantivo che è l’oggetto della reggente e il soggetto dell’oggettiva. Questa costruzione, molto particolare e un po’intricata, rende la reggente e la subordinata interdipendenti: l’una non potrebbe esistere senza l’altra.

Per approfondire:

https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/03/07/le-forme-implicite-linfinito-semplice-e-composto/

https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/11/22/luso-delle-preposizioni-prima-di-un-verbo-allinfinito/

 

 

Seleziona la risposta corretta fra le opzioni disponibili. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio": vedrai le risposte giuste evidenziate in verde e quelle sbagliate in rosso.

1- Non azzardarti parlarmi così! 2- Preparatevi partire immediatamente. 3- Amo andare al cinema da sola. 4- Nel periodo "ascolto i bambini cantare" l'infinito ha funzione di: . 5- Ritengo aver fatto del mio meglio. 6- Non provate opporvi! 7- Stasera preferisco restare a casa. 8- Più tardi vengo darti una mano. 9- Riesci passare di qui domani? 10- Vi siete dimenticati avvisarmi. 

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Commenti [2]

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  1. Rino scrive:

    Prof.questo esercizio mi è piaciuto, l’ho centrato in pieno.
    Grazie buona serata.