Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, questa settimana concluderemo il nostro studio sulla concordanza del participio passato dei tempi composti, due settimane fa abbiamo cominciato ad approfondire questo argomento (www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/) e oggi vedremo insieme altri casi in cui è necessario concordare il participio passato o non è necessario concordarlo.
Buona lettura!
Prof. Anna
• se il verbo è costruito impersonalmente senza la particella si il participio rimane invariato (in –o): “non è detto che Marta venga alla festa”;
• il participio passato di andare e finire in particolari costruzioni impersonali prende la terminazione femminile –a in concordanza con il generico soggetto “la situazione”: – “com’è andata (la situazione) ieri?” – “è andata bene, per fortuna”;
• se c’è un verbo riflessivo apparente (www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/) e la costruzione è personale il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto: “Marco non si è fatto la barba stamattina”, sia con l’oggetto diretto “Marco non si è fatta la barba stamattina”.
Se l’oggetto è rappresentato dai pronomi atoni lo, la, li, le è necessario accordare con questi il participio: – “ti sei fatto (fatta) la barba?” -“no, non me la sono fatta“;
• se il verbo è un riflessivo reso intensivo dal pronome indeterminato –la (godersela, sbrigarsela, prendersela, ridersela, darsela a gambe ecc.) il participio concorda con questo pronome (in –a): “te la sei presa per quello che ti ho detto?”;
PARTICIPIO PASSATO SENZA AUSILIARE
Vediamo come si comporta per quanto riguarda la concordanza il participio passato che non ha il verbo ausiliare, soprattutto in proposizioni temporali o causali:
• se si tratta di un participio di un verbo che richiederebbe l’ausiliare “avere“, transitivo o intransitivo ma non seguito da oggetto diretto, resta invariato con terminazione in –o: “Lucia è uscita appena mangiato” (verbo transitivo senza oggetto diretto), “subito dopo parlato (verbo intransitivo) con me, Luca ti ha telefonato”;
• se si tratta di un participio di un verbo transitivo accompagnato dal suo oggetto diretto, concorda con l’oggetto: “bevuta quella bibita gelata, si è sentito male”;
• se è il participio di un verbo intransitivo che richiederebbe l’ausiliare “essere“, concorda con il soggetto della frase reggente se è lo stesso della subordinata col participio: “Natalia, uscita di casa, incontrò le sue amiche”; oppure, se il soggetto non è lo stesso, il participio concorda col soggetto della frase stessa: “Diego, partiti i suoi amici, rimase solo”; se il participio è in un costrutto impersonale termina in –i: “ci si riposerà una volta arrivati“.
Seleziona la risposta corretta fra le opzioni disponibili. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio": vedrai le risposte giuste evidenziate in verde e quelle sbagliate in rosso.
Buona sera prof. Anna
Ho provato l’esercizio fatto con due sbagli
Grazie
Eti
Molto bene Eti!
A presto
Prof. Anna
Soltanto grazie, grazie, grazie .
Cara Dalva, grazie a te per il tuo commento.
A presto
Prof. Anna
Lei è sempre perfetta,grazie mille
Cara Elena, grazie per il tuo commento.
A presto
Prof. Anna
grazie per tutto il commento
Cara prof. Anna
Sono Slovena e non so parlare bene la lingua italiana.
Per piacere mi potrebbe spiegare la differenza tra “Io so” e “Io lo so”.
Saluti.
Vesna
Cara Vesna, la differenza è che nella prima frase non è espresso il complemento oggetto (io so-cosa?) quindi non si capisce “cosa è saputo”, mentre nella seconda frase il complemento oggetto è espresso dal pronome diretto -lo- e la frase significa “io so questa cosa”.
Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Grazie.
Vesna
Non riesco a capire la frase 5- “finire” cosa?
tante grazie
Cara Norma, nelle espressioni “come è andata” e “come è finita” si sottintende l’oggetto “la situazione”, puoi trovare questa indicazione nell’articolo.
Un saluto
Prof. Anna
Ben fatto, utilissimo ed esaustivo nelle spiegazioni, grazie!