Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, i verbi intransitivi non sono tutti uguali. Vediamo perché.
Buona lettura!
Prof. Anna
In italiano i verbi possono essere transitivi oppure intransitivi. Un verbo che ammette un complemento oggetto (espresso o sottinteso) a esso collegato direttamente e senza il tramite di una preposizione è detto transitivo. Un verbo che non ammette un complemento oggetto diretto è detto intransitivo.
La classe dei verbi intransitivi non è omogenea, si divide in due gruppi principali che si distinguono secondo il comportamento sintattico del soggetto: il gruppo dei cosiddetti verbi inergativi e quello dei cosiddetti verbi inaccusativi.
Nei verbi inergativi (come ad esempio lavorare, camminare, ridere, dormire) il soggetto ha le proprietà sintattiche tipiche del soggetto dei verbi transitivi; mentre nei verbi inaccusativi (come arrivare, cadere, scoppiare, sparire) il soggetto è caratterizzato da proprietà sintattiche che sono tipiche dell’oggetto dei verbi transitivi.
Differenza sintattiche tra verbi inaccusativi e verbi inergativi
⇒ Il modo più immediato per capire a quale classe appartiene un verbo intransitivo è la scelta dell’ausiliare nella formazione dei tempi composti: i verbi inergativi hanno avere (ho lavorato, avete camminato), mentre i verbi inaccusativi hanno essere (sono arrivato, sei caduto).
⇒ Il soggetto dei verbi inaccusativi ha le proprietà sintattiche tipiche dell’oggetto dei verbi transitivi. Il soggetto dei verbi inergativi ha le proprietà sintattiche tipiche del soggetto dei verbi transitivi. Ma cosa significa? Significa che il soggetto dei verbi inaccusativi è un soggetto a livello superficiale, ma a livello sottostante è un oggetto. Infatti condivide con quest’ultimo:
- la posizione all’interno della frase: il soggetto degli inaccusativi può essere
collocato dopo il verbo, nel posto solitamente occupato dall’oggetto: è mancata la luce, sono partiti tutti; - la possibilità di essere ripreso da un ne partitivo: il soggetto dei verbi inaccusativi può essere ripreso dal clitico partitivo ne, quello dei verbi inergativi no: verbo transitivo → ho commesso molti errori → ne ho commessi molti; verbo inaccusativo → arrivano molte lettere → di lettere, ne arrivano molte; verbo inergativo → molte persone camminano → * di persone, ne camminano molte (quest’ultima costruzione non è possibile);
- la possibilità di essere soggetto di un participio assoluto: il participio passato dei verbi inaccusativi può apparire in una costruzione assoluta con il soggetto posposto: verbo inaccusativo → è morto il re → participio assoluto con il soggetto che segue il verbo → morto il re, per gli inergativi invece questa costruzione non è possibile: verbo inergativo → il bambino dorme → participio assoluto → *dormito il bambino (non è possibile). Anche questo rivela una corrispondenza tra il soggetto dei verbi inaccusativi e quello degli oggetti dei verbi transitivi;
- participio in funzione aggettivale: il participio passato dei verbi inaccusativi può agire come modificatore aggettivale del soggetto del verbo: verbo inaccusativo → il treno arrivato poco fa; verbo inergativo → * il bambino dormito (non è possibile).
Altri approfondimenti su verbi transitivi e intransitivi:
https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/02/04/verbi-transitivi-e-verbi-intransitivi/
Gentile Prof. Anna,
lezione aulica! da rileggere molte volte.
Grazie, grammaticalmente una sfida interessante.
Cari saluti
Cara Andree, l’argomento è un po’ complesso, ma credo sia molto utile.
A presto
Eccellente, Grazie
Cara Kdela, mi fa piacere che l’articolo ti sia piaciuto.
Un saluto e a presto
Molto interessante per l’inserimento di nuovi termini riguardanti la sintassi. Grazie
Cara Marisa, sono lieta che tu l’abbia trovato interessante.
A presto
Ausiliare con i verbi servili:
Se si sceglie l’ausiliare del verbo retto dal servile, non si sbaglia mai: es. “Tizio ha voluto passeggiare (perché si dice “ha passeggiato)”.
Corretto?
Cara Isa, è corretto.
Il verbo “tremare” è intransitivo e ha l’ausiliare “avere” e non “essere”: “Ho tremato dalla paura”.
Corretto?
Caro Gianluca, è esatto.