Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, questa settimana concluderemo il nostro studio sulla concordanza del participio passato dei tempi composti, due settimane fa abbiamo cominciato ad approfondire questo argomento (www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/) e oggi vedremo insieme altri casi in cui è necessario concordare il participio passato o non è necessario concordarlo.
Buona lettura!
Prof. Anna
• se il verbo è costruito impersonalmente senza la particella si il participio rimane invariato (in –o): “non è detto che Marta venga alla festa”;
• il participio passato di andare e finire in particolari costruzioni impersonali prende la terminazione femminile –a in concordanza con il generico soggetto “la situazione”: – “com’è andata (la situazione) ieri?” – “è andata bene, per fortuna”;
• se c’è un verbo riflessivo apparente (www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/) e la costruzione è personale il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto: “Marco non si è fatto la barba stamattina”, sia con l’oggetto diretto “Marco non si è fatta la barba stamattina”.
Se l’oggetto è rappresentato dai pronomi atoni lo, la, li, le è necessario accordare con questi il participio: – “ti sei fatto (fatta) la barba?” -“no, non me la sono fatta“;
• se il verbo è un riflessivo reso intensivo dal pronome indeterminato –la (godersela, sbrigarsela, prendersela, ridersela, darsela a gambe ecc.) il participio concorda con questo pronome (in –a): “te la sei presa per quello che ti ho detto?”;
PARTICIPIO PASSATO SENZA AUSILIARE
Vediamo come si comporta per quanto riguarda la concordanza il participio passato che non ha il verbo ausiliare, soprattutto in proposizioni temporali o causali:
• se si tratta di un participio di un verbo che richiederebbe l’ausiliare “avere“, transitivo o intransitivo ma non seguito da oggetto diretto, resta invariato con terminazione in –o: “Lucia è uscita appena mangiato” (verbo transitivo senza oggetto diretto), “subito dopo parlato (verbo intransitivo) con me, Luca ti ha telefonato”;
• se si tratta di un participio di un verbo transitivo accompagnato dal suo oggetto diretto, concorda con l’oggetto: “bevuta quella bibita gelata, si è sentito male”;
• se è il participio di un verbo intransitivo che richiederebbe l’ausiliare “essere“, concorda con il soggetto della frase reggente se è lo stesso della subordinata col participio: “Natalia, uscita di casa, incontrò le sue amiche”; oppure, se il soggetto non è lo stesso, il participio concorda col soggetto della frase stessa: “Diego, partiti i suoi amici, rimase solo”; se il participio è in un costrutto impersonale termina in –i: “ci si riposerà una volta arrivati“.
Seleziona la risposta corretta fra le opzioni disponibili. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio": vedrai le risposte giuste evidenziate in verde e quelle sbagliate in rosso.
Buona sera prof. Anna
Ho provato l’esercizio fatto con due sbagli
Grazie
Eti
Molto bene Eti!
A presto
Prof. Anna
Soltanto grazie, grazie, grazie .
Cara Dalva, grazie a te per il tuo commento.
A presto
Prof. Anna
Lei è sempre perfetta,grazie mille
Cara Elena, grazie per il tuo commento.
A presto
Prof. Anna
grazie per tutto il commento
Cara prof. Anna
Sono Slovena e non so parlare bene la lingua italiana.
Per piacere mi potrebbe spiegare la differenza tra “Io so” e “Io lo so”.
Saluti.
Vesna
Cara Vesna, la differenza è che nella prima frase non è espresso il complemento oggetto (io so-cosa?) quindi non si capisce “cosa è saputo”, mentre nella seconda frase il complemento oggetto è espresso dal pronome diretto -lo- e la frase significa “io so questa cosa”.
Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Grazie.
Vesna
Non riesco a capire la frase 5- “finire” cosa?
tante grazie
Cara Norma, nelle espressioni “come è andata” e “come è finita” si sottintende l’oggetto “la situazione”, puoi trovare questa indicazione nell’articolo.
Un saluto
Prof. Anna
Ben fatto, utilissimo ed esaustivo nelle spiegazioni, grazie!
Concordanza del participio passato:
1) Tizio si era dimenticato/e le sigarette
…Allora, intanto, come ho letto sul dizionario De Mauro, il verbo “dimenticarsi”, oltre ad essere un pronominale intransitivo, può avere anche valore di pronominale transitivo (detto anche “riflessivo apparente” o “indiretto”), nel quale il pronome riflessivo (“si”, in questo caso) è complemento di termine: “Tizio si era dimenticato/e le sigarette”: e cioè “le aveva dimenticate a se stesso”. Quindi, come ho letto nel suo articolo, “Se c’è un verbo riflessivo apparente (“dimenticarsi”) e la costruzione è personale (“Tizio”) il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto (“Tizio” è il soggetto): “Tizio si era dimenticato le sigarette”, sia con l’oggetto diretto (le “sigarette” è l’oggetto diretto, quindi il complemento oggetto): “Tizio si era dimenticate le sigarette”.
P.S. nella frase “le aveva dimenticate a se stesso”, sempre per fare un ripasso della concordanza del participio passato, è necessario accordare il participio passato con il pronome atono “le”, che rappresenta l’oggetto diretto (o complemento oggetto): infatti “le” equivale a “quelle”, “le chiavi” (che cosa “aveva dimenticate a se stesso?”, “le chiavi”, “quelle”, “le”).
Penso sia corretto…
Caro Filippo Maria, è corretto.
Salve, nella frase “Non abbiamo mai ascoltato/e le sue bugie”, credo che il participio rimanga invariato, perché, come si legge nel suo articolo, in presenza dell’ausiliare “avere” il participio rimane di solito invariato (in -o), se l’oggetto è dopo il verbo solitamente non c’è concordanza: “Non abbiamo mai ascoltato le sue bugie”. Infatti il complemento oggetto “le sue bugie” è dopo il verbo; e chiaramente il participio (ascoltato) ha come ausiliare “avere” (abbiamo).
Corretto?
Caro Francesco, è corretto.
Se c’è un verbo riflessivo apparente (o transitivo pronominale, dove il pronome riflessivo, nel nostro caso “si”, può essere un complemento di termine, ma può essere anche un complemento di vantaggio, come nell’esempio che le scriverò), e la costruzione è personale, il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto: “Loro si sono mangiati tutto”, sia con l’oggetto diretto “Loro si sono mangiato tutto (“tutto”, pronome indefinito, e con il significato di “ogni cosa”, funge da complemento oggetto). Ah, come si legge sul De Mauro, il verbo “mangiarsi” è un pronominale transitivo con valore intensivo.
Penso sia corretto…
Caro Filippo Maria, è esatto, ma è molto meno comune.
Salve, stesso discorso per il verbo “rasarsi”, che è un verbo pronominale transitivo (o riflessivo apparente) e che presenta una costruzione personale. Quindi il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto: “Tizio si è rasato la testa”; sia con l’oggetto diretto: “Tizio si è rasata la testa” (“la testa” è il complemento oggetto).
Penso sia corretto!
Caro Filippo Maria, è corretto.
Se l’oggetto precede il verbo ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente il participio può concordare o rimanere invariato:
1)”Chi vi ha mandati qui?”; ma anche “Chi vi ha mandato qui?”.
Mi pare corretto…
Caro Luigi, è corretto.
Accordo participio:
1)Irene dice a Filippo: “Ti sono mancata?”
2)Filippo dice a Irene: “Ti sono mancato?”
Allora, è vero che con i pronomi personali indiretti (“ti” nei nostri esempi che significa “a te”) il participio passato non concorderebbe, e quindi rimarebbe invariato…Tuttavia, nel nostre frasi il discorso è diverso: infatti negli esempi soprascritti c’è l’ausialiare “essere” (“Sono” di “sono mancato/a”) e vi è una costruzione personale (“Io” è il soggetto di entrambe le frasi), di consequenza è necessario concordare il participio (mancato/a) con il soggetto nel genere e nel numero: e quindi nella prima frase è una donna che si rivolge ad un uomo, e perciò usiamo il femminile “mancata”=”Ti sono mancata?”; viceversa nella seconda è un uomo che si rivolge ad una donna, e perciò usiamo il maschile “mancato”=”Ti sono mancato?”.
Penso sia esatto…
Caro Filippo Maria, è esatto.
Se l’oggetto precede il verbo ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente il participio può concordare o rimanere invariato: scriviamo sia “Loro non ci hanno visto (invariato)” sia “Loro non ci hanno visti (il participio accorda in genere e in numero, quindi maschile plurale, “noi”).
Giusto?
Caro Filippo Maria, è giusto.
se c’è un verbo riflessivo apparente e la costruzione è personale il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto: “Loro si sono comprati tutto”(“loro” è il soggetto), sia con l’oggetto diretto: “Loro si sono comprato tutto” (“tutto” è l’oggetto). Certo è che potremmo optare per il verbo transitivo “comprare” e dire semplicemente: “Loro hanno comprato tutto” (“tutto” è l’oggetto).
Immagino sia corretto…
Cara Patrizia, è corretto.
accordo del participio d’un verbo composto con avere con l’oggetto anteposto, costituito da un pronome relativo. Quindi possiamo dire sia “La foto che mi hai mandato” (accordo col soggetto “tu”), ma anche “La foto che mi hai mandata” (accordo con l’oggetto “foto”, quindi il pronome relativo).
Penso sia corretto
Caro Marco, è corretto.
Anche questa frase segue le suddette regole: quindi possiamo scrivere sia “L’unica fotografia che abbiamo trovato (accordo col soggetto “noi” e quindi invariato in -o)” sia “L’unica fotografia che abbiamo trovata (accordo con l’oggetto “fotografia” sottoforma di pronome relativo)”.
Penso sia ok…
Esatto.
Il verbo “profumarsi” può essere sia intransitivo pronominale sia transitivo pronominale. Nel primo caso la particella è parte integrante del verbo; nel secondo caso la particella ha valore di termine o vantaggio.
Esempi:
1)”Ma quanto ti sei profumata?” (intransitivo pronominale)
2)”Ti sei profumata troppo!” (intransitivo pronominale)
3)”Ti sei profumata di violetta” (intransitivo pronominale)
4)”Tizio si è profumato (ma anche “profumate”) le mani” (transitivo pronominale)
Suppongo sia corretto…
Il verbo “profumarsi” può essere sia riflessivo sia transitivo pronominale.
Ho capito, quindi “profumarsi” o è transitivo pronominale (ove la particella ha valore di complemento di termine “a me stesso”, “a me” o anche vantaggio “per me stesso”, “per me”) o riflessivo diretto (ove il pronome riflessivo è complemento oggetto con il significato di “me stesso”, “me”):
1)”Ti sei profumata troppo” (“riflessivo diretto”, come se dicessimo “Hai profumato troppo te stessa”)
2)”Ma quanto ti sei profumata?” (“riflessivo diretto”, come se dicessimo “Ma quanto hai profumato te stessa?”)
3)”Tizio si è profumato (ma anche “profumate”) le mani” (“transitivo pronominale”, come se dicessi “Hai profumato le mani a te stessa, per te stessa)
Penso sia giusto ora…
Caro Enea, è esatto.
Accordo con pronome relativo con i verbi “mangiare” e “mangiarsi”
1) Accordo col verbo “Mangiare”:
Accordo del participio d’un verbo composto con avere con l’oggetto anteposto, costituito da un pronome relativo: “Dopo tutta la pizza che hai mangiato ieri” (accordo col soggetto che può essere maschile o femminile), ma anche “Dopo tutta la pizza che hai mangiata ieri” (accordo con l’oggetto “pizza” al femminile).
2) Accordo col verbo pronominale transitivo (detto anche “apparente”) “Mangiarsi”:
Accordo del participio d’un verbo pronominale col soggetto o col complemento oggetto, sia esso anteposto o posposto. Al femminile cercherei l’accordo col complemento oggetto (che comunque combacia col soggetto che è al femminile): “Laura, dopo tutta la pizza che ti sei mangiata ieri” (accordo col complemento oggetto “pizza” al femminile). Al maschile potremmo avere l’accordo o col soggetto o col complemento oggetto: “Filippo, dopo tutta la pizza che ti sei mangiato ieri” (accordo col soggetto al maschile), ma anche “Filippo, dopo tutta la pizza che ti sei mangiata ieri” (accordo col complemento oggetto “pizza” al femminile).
Penso sia corretto…
Caro Filippo Maria, è corretto.
Sempre con il verbo “mangiarsi” (transitivo pronominale). E quindi se c’è un verbo riflessivo apparente (mangiarsi) e la costruzione è personale, il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto sia con l’oggetto diretto. Nell’esempio che le scriverò, cercherei l’accordo col soggetto: “Filippo, cosa ti sei mangiato (accordo col soggetto maschile in riferimento a Filippo)”; e al femminile: “Maria, cosa ti sei mangiata?” (accordo col soggetto femminile in riferimento a Maria).
Corretto?
Caro Filippo Maria, è corretto.
Verbo “bersi” e l’accordo col participio passato:
Se l’oggetto è rappresentato dai pronomi atoni lo, la, li, le è necessario accordare con questi il participio: “Silvia te lo sei bevuto tutto! (intendendo il thè)”, e non “Silvia, te lo sei bevutA tutto!”.
In più, il verbo “bersi” è un verbo pronominale transitivo (o riflessivo apparente) e con il valore intensivo di bere. Per quanto riguarda l’accordo con il participio passato, se c’è un verbo riflessivo apparente (o pronominale transitivo come “bersi”) e la costruzione è personale, il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto: “Maria, ti sei bevuta il thè interamente!” (Il soggetto è femminile e quindi l’accordo è al femminile “bevuta”) sia con l’oggetto diretto: “Maria, ti sei bevuto il succo, per caso?”.
Penso che sia corretto
Caro Filippo Maria, è corretto.
Anche in questa: “Mi sono bevuto una tazza di latte” (accordo in genere e numero col soggetto sottinteso “io”; ah, è un maschio che parla) ma anche “Mi sono bevuta una tazza di latte” (accordo del participio passato con l’oggetto “una tazza” [di latte]).
Penso sia giusto
Sì.
Se l’oggetto è rappresentato dai pronomi atoni lo, la, li, le è necessario accordare con questi il participio:
“Se ve lo siete perso (intendendo la visione di un film, di un video, ecc.), potete recuperarlo in un secondo momento”; e non “Se ve lo siete persi…”.
…Il verbo è comunque “perdere”, usato in combinazione con due clitici (“vi”, che diventa “ve”, e “lo” con valore di complemento oggetto) e quindi procomplementare, e con il significato di “Riferito a un evento, non riuscire ad assistervi”.
Penso sia corretto…
Ah, per completezza, il verbo “perderselo” non esiste come forma infinitivale: non siamo in presenza di un procomplementare (definizione che ho utilizzato per comodità), ma, semplicemente, del verbo, come ho detto in precedenza, “perdere” usato in combinazione con due clitici (vi, che diventa ve, e lo). Chiaramente il pronome atono “lo” ha comunque valore di complemento oggetto e con il valore, riferito a cosa, di “lui”, “esso” (ad esempio “il video”, “il film” ecc…).
Ora è completo
Cara Olga, è corretto.
Prof, volevo rettificare e aggiungere degli esempi…
“Non voglio perdermela”
Il verbo è il pronominale transitivo (ove il pronome ha valore di complemento di termine “a me stesso” o vantaggio “per me stesso”) “perdersi”, con uso gergale, e con il senso di “non poter assistere, presenziare e/o essere presenti”. Nella frase “la” significa, con valore di complemento oggetto, “essa” (“una partita”, ad esempio): e cioè “Non voglio perdere essa (la partita) per me stesso”. Ah, con i verbi modali (“voglio” nell’esempio) il pronome può posizionarsi o prima del verbo o attaccato alla fine dell’infinito seguente (come nell’esempio). Ergo, nella frase, relativa ai miei vecchi interventi, “Se ve lo siete perso” è presente sempre il verbo pronominale, in questo caso transitivo e con uso gergale, “perdersi”, in cui “vi”, che diventa “ve” davanti a “lo”, è sì parte integrante del verbo, ma anche, come dicevo, valoore di complemento di termine o vantaggio; mentre “lo”, come dicevo, ha valore di complemento oggetto e significa “esso”.
Ora è corretto
Cara Olga, è corretto.
Prof, sempre nella frase “Se ve lo siete perso…” volevo aggiungere dicendo che, per quanto riguarda l’accordo col participio passato, nonostante il verbo “perdersi”, con il significato, in senso gergale, di “non poter assistere, presenziare e/o essere presenti”, sia un pronominale transitivo, il cui participio passato concorderebbe, secondo la regola, sia con il soggetto in genere e numero che con il complemento oggetto, in realtà, come avevo accennato precedentemente, l’accordo (del participio passato) si fa con l’oggetto rappresentato dal pronome atono “lo”. A riprova di ciò, la stessa cosa avverbbe con “li”, “le” o “la”: “Se ve li siete persi…”, “Se ve le siete perse” o “Se ve la siete persa” e non *”Se ve li siete perso…”, *”Se ve le siete persi (o simili)” o *”Se ve la siete persi”, ecc. D’altronde, nel suo articolo si legge che “Se l’oggetto è rappresentato dai pronomi atoni lo, la, li, le è necessario accordare con questi il participio: – “ti sei fatto (fatta) la barba?” -“no, non me la sono fatta“ (e non “…me la sono fatto”)”. Ciò detto, se pensassimo, invece, di accordare il participio passato col soggetto (proprio come la regola dell’accordo di un participio passato di un verbo pronominale transitivo permetterebbe), non sarebbe comunque scorretto, perché è altrettanto vero che “se c’è un verbo riflessivo apparente e la costruzione è personale il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto (che con l’oggetto): “Se (“voi”, soggetti sottinteso) ve lo siete persi…”. Tuttavia, comunemente, se accordassimo, come detto in precedenza, il participio passato con l’oggetto rappresentato dal pronome atono (lo, la, le, li), andremmo sul sicuro e non sbaglieremmo: “Se ve lo siete perso”, “Se ve la siete persa”, “Se ve li siete persi” e “Se ve le siete perse”.
Penso sia tutto corretto e completo…
Cara Olga, è corretto.
Con l’ausiliare avere se l’oggetto precede il verbo ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente il participio può concordare o rimanere invariato; quindi Chiara può dire sia “Ieri tizio non mi ha riconosciuta” (il participio concorda con l’oggetto al femminile “mi” in riferimento a Chiara), sia “Ieri tizio non mi ha riconosciuto” (invariato in -o che vale anche per il femminile, sempre in riferimento a Chiara, che è la persona, al femminile, che parla). Diversamente, Giulio può dire solo “Ieri Chiara non mi ha riconosciuto” (invariato).
Penso sia giusto…
Caro Lorenzo, è giusto.
se l’oggetto precede il verbo ed è costituito dai pronomi personali diretti lo, li, la, le la concordanza del participio con il pronome è obbligatoria: “L’ho (La ho) portata sotto casa (intendendo l’automobile)”. Se invece scrivo “La porto sotto casa”, non c’è concordanza col pronome in quanto non c’è il participio del verbo “portare”.
Penso sia corretto…
Cara Marina, è corretto.
se l’oggetto precede il verbo ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente il participio può concordare o rimanere invariato: quindi una donna può sia “In passato tizio mi ha notata mentre camminavo” (accordo al femminile in riferimento a chi parla), sia “In passato tizio mi ha notato mentre camminavo” (invariato in -o). “Mi” è comunque il complemento oggetto.
Penso che sia giusto…
Caro Riccardo, è giusto.
Accordo del participio d’un verbo composto con avere con l’oggetto anteposto, costituito da un pronome relativo. Quindi lui e lei possono dire sia “Le scarpe che ho comprato (accordo col soggetto “io” e quindi invariato in -o), ma anche “Le scarpe che ho comprate” (accordo con l’oggetto “scarpe”, quindi il pronome relativo).
Corretto?
Caro Filippo Maria, corretto, il secondo accordo è meno comune.
Verbo pronominale transitivo “slogarsi” (“subire la slogatura di un’articolazione”):
Se c’è un verbo riflessivo apparente (quando il pronome riflessivo accompagna un verbo transitivo con complemento oggetto espresso e svolge la funzione di complemento di termine o di vantaggio) e la costruzione è personale il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto sia con l’oggetto diretto…
1)Filippo dice: “Mi sono slogato la caviglia (accordo soggetto)”
2)Filippo dice: “Mi sono slogata la caviglia (accordo col complemento oggetto)”
Penso sia corretto
Caro Marco, è corretto.
…anche in questa: “Tizio si è tolto la vita” (accordo col soggetto) oppure “Tizio si è tolta la vita (accordo con il complemento oggetto al femminile, perché “la vita” è femminile, ma meno comune). “togliersi” significa “morire di mano propria”, ammazzarsi, (fam.) farla finita, (non com.) porre fine ai propri giorni, suicidarsi, uccidersi”.
Penso che sia giusto
Caro Marco, è giusto.
Accordo del participio d’un verbo pronominale (quindi anche riflessivo apparente) col soggetto o col complemento oggetto, sia esso anteposto o posposto (come si legge sull’Accademia della Crusca):
Quindi con il verbo pronominale transitivo (detto anche riflessivo apparente in cui il pronome riflessivo è complemento di termine o di vantaggio) “farsi” (con il senso volgare di “possedere sessualmente”, come si legge nel De Mauro) lei, e cioè una persona di sesso femminile, può dire “Questi sono gli uomini che mi sono fatta (accordo soggetto il quale è femminile)”; ma anche, seppur non prevalente, “Questi sono gli uomini che mi sono fatti (accordo col complemento oggetto “uomini”)”.
Penso sia giusto
Caro Filippo Maria, è corretto.
1)”In relazione a quanto ci siamo detto”
2)”In relazione a quanto ci siamo detti”
3)”Ci siamo baciati le mani”
4)”Ci siamo baciate le mani”
5)”Cosa vi siete detti”
6)”Cosa vi siete detto”
7)”Ce lo siamo già detto”
8)”Ce lo siamo già detti”
Nelle prime due intanto il verbo è “dirsi” con valore reciproco e con il significato di “Di due o più persone, scambiarsi reciprocamente parole”; e di conseguenza entrambe le frasi sono corrette in quanto l’accordo del participio passato (detto/i) d’un verbo pronominale (dirsi) è possibile o col soggetto (seconda frase: “Noi ci siamo detti”, ed è preferibile) o, addirittura, senza accordo, cioè al maschile indistinto non marcato, quindi invariato in-o (prima frase, e molto meno frequente). Nella terza e quarta frase il verbo è il transitivo pronominale “baciarsi” con il significato di “dare baci a una parte del (proprio) corpo” e, per quanto riguarda il participio, entrambe sono corrette in quanto se c’è un verbo riflessivo apparente (baciarsi) e la costruzione è personale il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto (terza frase: “Noi ci siamo baciati…”) sia con l’oggetto diretto (quarta frase: “Noi ci siamo baciate le mani”; “le mani” è l’oggetto diretto). Nella quinta e nella sesta frase il verbo è, anche qui, “dirsi” con valore reciproco e con il significato di “Di due o più persone, scambiarsi reciprocamente parole”; e di conseguenza entrambe le frasi sono corrette in quanto l’accordo del participio passato (detto/i) d’un verbo pronominale (dirsi) è possibile o col soggetto (quinta frase: “Cosa voi vi siete detti”, ed è preferibile) o, addirittura, senza accordo, cioè al maschile indistinto non marcato, quindi invariato in-o (sesta frase: “Cosa vi siete detto”; opzione meno frequente). Per quanto riguarda la settima e l’ottava frase, (in cui il verbo è sempre “dirsi” con valore reciproco) entrambe sono corrette ed anche entrambi gli accordi, in quanto, come si legge sulla Crusca e sulla Treccani, ma anche nei suoi articoli, l’accordo del participio d’un verbo pronominale è possibile col soggetto (ottava frase: “Noi ce lo siamo già detti”, ed è preferibile) o col complemento oggetto, sia esso anteposto o posposto (settima frase: “Noi ce lo siamo già detto”; “lo” è l’oggetto diretto; anche questa opzione è altrettano preferibile).
Immagino sia tutto corretto
Caro Filippo Maria, è tutto corretto.
Un altro esempio: “Ci siamo sempre detto tutto” ma anche “Ci siamo sempre detti tutto”. Entrambe le frasi sono corrette in quanto l’accordo del participio passato (detto/i) d’un verbo pronominale (“dirsi”) è possibile o col soggetto: “(“Noi” è il soggetto) Ci siamo sempre detti tutto”; o, addirittura, senza accordo, cioè al maschile indistinto non marcato, quindi invariato in-o: “Ci siamo sempre detto tutto”.
Penso sia ok
Scus, mi chiedevo se fosse corretto…
Sera, mi chiedevo se fosse corretto il mio intervento del 17 Dicembre 2023 alle 21:02…
Scusami, ma non riesco a trovarlo. Puoi inviarmelo nuovamente?
Certo, professoressa; l’intervento è questo:
Un altro esempio: “Ci siamo sempre detto tutto” ma anche “Ci siamo sempre detti tutto”. Entrambe le frasi sono corrette in quanto l’accordo del participio passato (detto/i) d’un verbo pronominale (“dirsi”) è possibile o col soggetto: “(“Noi” è il soggetto) Ci siamo sempre detti tutto”; o, addirittura, senza accordo, cioè al maschile indistinto non marcato, quindi invariato in-o: “Ci siamo sempre detto tutto”.
Penso sia ok
Caro Filippo Maria, è ok.
1)”Marco, che idea ti sei fatto (ma anche “fatta”)?”
Il verbo è il pronominale transitivo “farsi”, in cui la particella “ti” è o complemento di termine (fare a sé) o vantaggio (fare per sé); e “farsi”, in questo caso, significa “conoscere, valutare qualcosa nei suoi aspetti generali”. Per quanto riguarda invece la concordanza del participio passato (“fatto”), se c’è un verbo riflessivo apparente, detto anche pronominale transitivo, (“farsi”) e la costruzione è personale (infatti il soggetto è “tu”) il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto: “Marco, che idea ti sei fatto?” (l’accordo è al maschile perché il soggetto è maschile, e cioè “Marco”, “tu”) sia con l’oggetto diretto “Marco, che idea ti sei fatta?” (il sostantivo femminile “idea” è il complemento oggetto e chiaramente il participio concorda al femminile). Se invece il soggetto fosse stato femminile, l’accordo in genere e in numero col soggetto avrebbe combaciato con l’oggetto diretto: e cioè avremmo scritto, per forza di cose, e in ogni caso, “Luisa, che idea ti sei fatta?” (accordo in genere e in numero col soggetto femminile “Luisa”, “tu”) e “Luisa, che idea ti sei fatta?” (accordo con il complemento oggetto “idea”, sostantivo femminile, che è sempre femminile).
Penso sia tutto corretto
Sì, è tutto corretto.
“Questo gioco vi terrà incollati al televisore” e “Questo gioco vi terrà incollato al televisore”
Credo siano corrette entrambe le frasi. Nella prima il participio “incollati” trova l’accordo con il il pronome atono “vi” che funziona da complemento oggetto. Nella seconda il participio rimane invariato in -o e fa riferimento al soggetto “questo gioco”.
Penso sia corretto
Cara Melissa, l’unica opzione corretta è la prima, in cui il participio concorda.
Se ho ben capito “incollati” concorda con “vi” (complemento oggetto) che significa “voi” quindi al plurale.
Giusto?
Esatto.
“Com’è stata la festa?”, “È stata piacevole (e non “è stato”)” perché è sottinteso “la festa” che è femminile e quindi il participio (stata) si coniuga col soggetto “la festa” al femminile. E “Com’è stato il rinfresco?”, “È stato delizioso (e non “è stata”)” perché è sottinteso “il rinfresco” che è maschile e quindi il participio (stato) si coniuga col soggetto “il rinfresco” al maschile.
Penso sia giusto
Ricapitolando, nella prima diremo “È stata piacevole!” perché è sottinteso il soggetto “La festa” che è di genere femminile = “La festa è stata (e non “è stato) piacevole!”; mentre nella seconda diremo “È stato delizioso!” perché è sottinteso il soggetto “Il rinfresco” che è di genere maschile = “Il rinfresco è stato (e non “è stata”) delizioso”. In aggiunta, siamo di fronte a dei predicati nominali in cui “La festa” e “Il rinfresco” sono i soggetti sottintesi, “è stato” e “è stata” sono le rispettive copule, mentre “piacevole” e “delizioso” sono le parti nominali (nomi del predicato).
Ora è completo
Esatto.
Cara Marisa, è giusto.
Lui può dire sia “Mi sono fatto una doccia”, trovando l’accordo con il soggetto, ma anche “Mi sono fatta una doccia”, trovando l’accordo con l’oggetto, perché se c’è un verbo riflessivo apparente (farsi) e la costruzione è personale il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto, sia con l’oggetto diretto.
Mi sembra corretto
La seconda opzione è molto meno comune.
Quindi, se ho capito bene, la seguente frase pronunciata da una donna, risulterebbe corretta:
“Ben pochi film mi hanno emozionato e commosso come questo.”
In luogo di “… emozionata e commossa… “
Caro Fabio, esatto, è corretta.
Un saluto