14 Dicembre 2023
Entrambi questi complementi (e anche molti altri) possono essere introdotti dalla preposizione di.
Nell’esercizio che segue dovrete riconoscere i complementi introdotti da questa preposizione scegliendo tra il complemento di denominazione, il complemento di argomento e il complemento di specificazione.
Per un ripasso:
Completa il testo inserendo le parole mancanti negli spazi vuoti. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio" per controllare se hai risposto correttamente.
1)”Le hanno lasciate andare”
…significa “hanno lasciato andare loro, esse” (in riferimento a soggetti di sesso femminile).
2)”Loro ci hanno sottovalutati” (ma anche “sottovalutato” e “Vi ha svegliati” (ma anche “svegliato”)
…Con l’ausiliare avere se l’oggetto precede il verbo ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente il participio può concordare (“sottovalutati” e “svegliati”) o rimanere invariato (“sottovalutato” e “svegliato”)
3)”Questo è il mio orologio e volevo sistemarne le maglie”
…”ne” significa “di quello” e cioè “…volevo sistemare le maglie di quello (ne)”
Penso sia tutto corretto
Caro Christian, è tutto corretto.
1)”Espugnare”
…il verbo può essere transitivo e significare “Conquistare un luogo dopo una lunga battaglia (anche in senso sportivo): “Espugnare una città”, ma anche “Espugnare lo Stadio Olimpico”.
2)Concordanza dell’aggettivo qualificativo:
Es.:”Ogni uomo esprime una sfumatura e un carattere differenti”
…Vediamo ora come si accorda l’aggettivo nei seguenti casi: in presenza di più nomi di genere diverso, l’aggettivo assume la terminazione del maschile plurale (come “differenti” nell’esempio).
Participio passato senza ausiliare:
1)”Fatti i bisogni, rientra!”
…Vediamo come si comporta per quanto riguarda la concordanza il participio passato che non ha il verbo ausiliare: se si tratta di un participio di un verbo che richiederebbe l’ausiliare “avere“ (“Ha” di “ha fatto”) e se si tratta di un participio di un verbo transitivo (“fare” può essere transitivo come nell’esempio) accompagnato dal suo oggetto diretto (“i bisogni”), concorda con l’oggetto (come l’esempio): “Fatti (e non “fatto”) i bisogni, rientra!”.
4)”Luigi, sei diventato una bestia!”
…”diventare” come verbo copulativo può avere due accordi: infatti è possibile l’accordo sia con il soggetto sia con il complemento predicativo; perciò possiamo dire sia “Luigi, sei diventato una bestia!” (accordo col soggetto al maschile) ma anche “Luigi, sei diventata una bestia!” (accordo col complemento predicativo al femminile). In più, dopo il nome “Stefano” usiamo la virgola perché è presente un vocativo, e cioè
quando ci si rivolge a qualcuno interpellandolo. Ovviamente, la virgola può trovarsi anche dopo il vocativo: “Sei diventato una bestia, Stefano!”.
Penso sia tutto ok…
Caro Filippo Maria, è ok.
utile