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Aula di Lingue

L’impatto demografico del Covid-19

Prof. Anna
La lingua italiana,   Lessico

Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, adesso che l’Italia sta progressivamente uscendo dalla pandemia possiamo chiedercelo: che impatto ha avuto il Covid sulla popolazione?

Buona lettura!

Prof. Anna

Qualche mese fa l’ISTAT ha pubblicato un rapporto sull’impatto del Covid-19 sulla demografia italiana: a causa della pandemia gli italiani saranno più anziani e più poveri.

La diminuzione delle nascite in Italia è un fenomeno già in atto dal 2015, ma nel 2020 si è registrato il minimo storico delle nascite dall’unità d’Italia (16 mila in meno rispetto al 2019) e il massimo storico dei decessi dal secondo dopoguerra (112 mila in più rispetto al 2019), fenomeni a cui si accompagna un crollo dei flussi migratori.

Nonostante questo, secondo uno studio pubblicato dalla Banca d’Italia, “rispetto alle pandemie del passato gli effetti del Covid-19 sulla mortalità sono più contenuti e concentrati nella popolazione di età non feconda”, ciò significa che la composizione demografica degli italiani non si è modificata di molto: il tasso di dipendenza degli anziani (rapporto tra popolazione attiva e inattiva) è diminuito solo di 0,2 punti.

Qual è stato allora l’impatto del Covid sulla popolazione italiana? Si può dire che gli effetti demografici della pandemia sono indiretti, ovvero causati dal peggioramento delle condizioni economiche: il calo dei redditi, l’aumento della disoccupazione, l’incertezza economica incideranno negativamente sia sul tasso di natalità sia sulle migrazioni. La pandemia ha peggiorato le condizioni economiche degli italiani che di conseguenza fanno meno figli, e chi sceglieva l’Italia per vivere, lavorare e fare figli non verrà più, “indebolendo il principale canale di aggiustamento demografico che dal 2000 ha compensato parzialmente le mancate nascite, rimandando di fatto di un decennio l’inizio del declino della popolazione italiana”. Secondo i ricercatori della Banca d’Italia: “il tasso di natalità per la donna in età feconda raggiungerebbe il minimo storico nel periodo 2020-2023, attestandosi su livelli inferiori ai 39 nati all’anno per 1.000 donne”.

Il Covid ha aggravato una crisi già in atto da qualche decennio: una diminuzione della popolazione in età lavorativa (15-64 anni) che tenderà a far diminuire la capacità produttiva dell’economia e a una riduzione del PIL pro capite. Per invertire queste tendenze è necessario “adottare politiche mirate alla crescita demografica, supportando la natalità e i flussi migratori in entrata” e promuovere “politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia”.

Lessico

Di seguito il significato di alcune parole ed espressioni presenti nel testo:

  • ISTAT → l’ Istituto nazionale di statistica è un ente autonomo dipendente dalla presidenza del consiglio dei ministri, creato nel 1926. Provvede al rilevamento dei dati e alla compilazione e pubblicazione delle statistiche di interesse nazionale, tra cui i censimenti decennali;
  • demografia → disciplina che, applicando la metodologia statistica, studia i fenomeni che concernono lo stato e le dinamiche della popolazione;
  • flusso migratorio → migrazione continua di popolazione da un luogo a un altro;
  • tasso di dipendenza → è un indicatore statistico dinamico usato nella statistica demografica che serve a misurare il rapporto tra individui dipendenti e indipendenti in una popolazione; si calcola facendo il rapporto tra le persone considerate in ;età  “non attiva” e quelle considerate in “età attiva”;
  • popolazione attiva e popolazione inattiva → la popolazione attiva è l’insieme delle persone in età lavorativa che dichiarano di lavorare o di essere alla ricerca di un’attività lavorativa che preveda una remunerazione monetaria; la popolazione inattiva è composta da quegli individui che non sono in età lavorativa ufficiale e, pertanto, non possono svolgere un’attività lavorativa perché hanno meno di 16 anni o più di 65 anni;
  • tasso di natalità → misura la frequenza delle nascite di una popolazione in un arco di tempo;
  • PIL pro capite → espressione formata da PIL (prodotto interno lordo) e la locuzione latina pro capite che significa  “per ciascuno”, “a testa”. Il PIL pro capite è l’indicatore generalmente utilizzato per esprimere il livello di ricchezza per abitante prodotto da un territorio in un determinato periodo.

Lettura e comprensione

Potete mandarmi le risposte alle seguenti domande nei commenti all’articolo, sarò felice di leggerle.

1-  La diminuzione delle nascite in Italia è un fenomeno recente?

2- Quali sono stati gli effetti del Covid -19 sulla mortalità rispetto alle pandemie del passato?

3- Perché secondo te?

4- Perché gli italiani fanno meno figli e che ruolo ha avuto la pandemia?

5- Perché i flussi migratori verso l’Italia sono così importanti dal punto di vista demografico?

6- Cos’è la popolazione attiva e perché è importante?

7- Secondo te quali sono le possibili soluzioni?

 

Fonti:

https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2021-0622/QEF_622_21.pdf

I virgolettati sono tratti da: https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2021-0622/QEF_622_21.pdf;

https://www.istat.it/it/archivio/266865

https://www.ilfoglio.it/societa/2021/06/23/news/le-conseguenze-demografiche-del-covid-2559025/

 

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