Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, oggi parliamo di uno dei complementi più ricorrenti che risponde alla domanda dove?: il complemento di stato in luogo.
Buona lettura
Prof. Anna
I COMPLEMENTI DI LUOGO
I complementi di luogo indicano il luogo reale o figurato in cui si volge un fatto, specificano la collocazione nello spazio di qualcuno o di qualcosa.
Si distinguono quattro diversi complementi di luogo:
- stato in luogo → vivo a Bologna;
- moto a luogo → vado a Bologna;
- moto da luogo → vengo da Bologna;
- moto per luogo → passo per Bologna.
IL COMPLEMENTO DI STATO IN LUOGO
Il complemento di stato in luogo indica il luogo reale o figurato in cui ci si trova o avviene un’azione. Dipende solitamente da verbi che esprimono uno stato come essere, stare, restare, trovarsi, abitare, vivere, a differenza degli altri complementi di luogo che dipendono da verbi che esprimono movimento. In alcuni casi può dipendere da sostantivi come: soggiorno, sosta, permanenza e simili: la permanenza a Roma è durata tre giorni; il soggiorno in montagna è stato rilassante.
Il complemento di stato in luogo può essere introdotto da: in, a, da, su, per, sopra, sotto, prima, dopo, al di là, vicino, presso o dalle locuzioni preposizionali accanto a, vicino a, nei pressi di, nelle vicinanza di ecc.
Vediamo questi elementi nello specifico:
- in → esprime collocazione all’interno di un luogo: sono in ufficio; le chiavi sono nella borsa;
- a → può esprimere un significato di collocazione all’interno di un luogo: siamo rimasti tutto il giorno a casa, di vicinanza: Maria è a tavola, o di sovrapposizione i bambini sono a letto;
- da → si usa con i nomi di essere animati, soprattutto in presenza di un nome di persona, un nome di famiglia o di professione, un pronome personale, introduce un significato di permanenza provvisoria che prevede un distacco: abito da mia nonna; ci vediamo da Marco; sono dal dottore; mi fermo da voi. L’idea del distacco e della partenza è tipica di questa preposizione: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/12/03/approfondimento-uso-della-preposizione-da/;
- sono numerosi gli elementi che introducono lo stato in luogo, ad esempio: su, sopra, sotto, dopo, dietro, entro, presso (che davanti a pronomi personali possono essere seguiti da di eufonica: dopo di voi; presso di te; sotto di loro), davanti a, avanti a, dietro a, vicino a, nei pressi di, nelle vicinanze (nei paraggi) di, a fianco di, prima di, lontano da, fuori, fuori di, al di sopra di, al di sotto di, al di fuori di, all’interno di, al centro di, in mezzo a, nel mezzo di, dalla parte di, dalle parti di, di fronte a, di rimpetto a, nei dintorni di, per: lavoro nei pressi di una banca; il parcheggio è prima della stazione; i fogli sono sparsi per il pavimento.
USO DI A E IN
- a o in?: le preposizioni a (per lo più articolata) e in qualche volta si possono alternare: in – alla stazione, in – alla farmacia, in – alla biblioteca, in – alla discoteca. Qualche altra volta l’una (per lo più non articolata) esclude l’altra: a messa, a pranzo, a cena, in classe, in camera, in sala ecc. Altre volte invece l’uso dell’una o dell’altra conferisce significati diversi: essere al mare (in un luogo di mare) / essere nel mare (dentro il mare), a teatro (l’attenzione è sull’attività che si svolge all’interno del teatro, come assistere a uno spettacolo: a teatro mi diverto sempre); nel teatro (l’importanza è data alla collocazione all’interno del luogo fisico: gli attori sono nel teatro per le prove; o in senso figurato: nel teatro greco le donne non potevano recitare), Laura è a tavola (seduta accanto alla tavola), la cena è in tavola (sopra la tavola, pronta per essere consumata);
- con i nomi geografici: la preposizione a viene usata con i nomi di città: abito a Palermo e con i nomi di isole considerate piccole: mi trovo a Cipro, rimango a Malta. La preposizione in si usa di solito con con i nomi di continenti e di nazioni e di isole considerate grandi: in Italia, in Europa, in Sicilia.
CI, VI
Le particelle ci e vi esprimono di per se stesse uno stato luogo, senza bisogno di alcun elemento introduttivo: non vengo con te in posta, ci sono già stata ieri.
AVVERBI
Ci sono molti avverbi di luogo che hanno funzione di stato in luogo senza bisogno di elementi introduttivi: qui, qua, lì, là, sopra, sotto, laggiù, lassù, dentro, fuori, lontano, vicino ecc.
Seleziona la risposta corretta fra le opzioni disponibili. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio": vedrai le risposte giuste evidenziate in verde e quelle sbagliate in rosso.
Pensavo di non fare steccate, ma la 2^ e 9^ mi hanno tradito.
R… non essere svogliato studia:-)
Forza Rino! Vedrai che la prossima volta andrà meglio.
A presto
La cena e` in! tavola. Cerco di ricordarci.
Grazie! Buona giornata!
Bene Lucia, sono certa che riuscirai a ricordarlo!
Un saluto
Buongiorno Professoressa, ma perché Cuba viene considerata una PICCOLA isola, perdipiù è anche una nazione?
Cara Sabine, non so quale sia la misura secondo cui un’isola è considerata piccola o grande, ma ad esempio Cuba è più piccola dell’Irlanda e anche della Sicilia o della Sardegna; ai fini della scelta della preposizione non c’entra il fatto che è una nazione.
A presto
Grazie della veloce risposta, gentile Professoressa, ma con tutto il rispetto per la Sicilia e la Sardegna, Cuba è con quasi 110.000 km² moooolto più grande delle due isole italiane che hanno circa 25.000 km² e l’Irlanda con circa 70.000 km². Per questo sono così irritata dalla corretta risposta A
Cara Sabine, perdona il madornale errore (!), a volte (come in questo caso) non c’è una logica che giustifichi un particolare uso linguistico, semplicemente si è fissato in questo modo: “a Cuba”.
Un saluto
Buongiorno. Quindi potremmo dire :” mi serve a studio” oppure “mi serve in studio”, entrambe dizioni corrette
Caro Marco, con il termine “studio”, inteso come luogo, è preferibile usare la preposizione “in” (mi serve in studio; è nello studio).
A presto
Cuba es una isla grande, con muchos habitantes.
Caro Pemy, quel che dici è giusto, ma in questo caso la scelta uso della preposizione “a” con il nome dell’isola di Cuba non ha una giustificazione logica, semplicemente è un uso linguistico che si fissato in questo modo: a Cuba.
A presto
Si dice “sono fuori al cancello”, “sono fuori dal cancello” oppure “sono fuori il cancello”? Ho fatto questo ragionamento…
Ci troviamo di fronte ad un complemento di stato in luogo il quale indica il luogo reale o figurato in cui ci si trova o avviene un’azione; e di solito è introdotto da verbi che indicano quiete e permanenza (essere, trovarsi, rimanere, restare) e dalle preposizioni in, a, da, su, per, tra, sopra, sotto, fuori (come il nostro esempio).
Ergo scriveremo “Sono fuori dal cancello” (preferibile), ma anche “Sono fuori al cancello” (il senso della frase, comunque, è che “mi trovo, in attesa, fuori da quel luogo, nei dintorni di, nei pressi di, vicino a, accanto a e così via…”.
Penso sia giusto..
Caro Claudio Maria, è giusto.
“…che almeno ci sia tu”
…”ci” signfica “qui”: “…che almeno tu sia qui (ci)”
Giusto?
Cara Laura, è giusto.
Gentile Prof.ssa Anna,
si dice “negozio da o di parrucchiere”?
La ringrazio.
Cara Ombretta, si dice “negozio di parrucchiere”.
A presto
Gentile prof.ssa Anna,
è del tutto sbagliato usare la preposizione “da”? Nel Gradit c’è scritto “bottega, negozio da parrucchiere”. La ringrazio.
Non è del tutto sbagliato, è solo più comune usare “di”.
A presto
Ciao, ma si può utilizzare lo stato in luogo per uno stato d’animo? per esempio è un stato in luogo “essere in disaccordo”?
Cara Valeria, in questo caso “in” introduce un complemento di modo, per ripassarlo ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2014/11/13/i-complementi-indiretti-complemento-di-modo-e-complemento-di-materia/
A presto
1)Complementi indiretti:
1È un gioco a cui devi giocare raramente
2È un gioco con cui devi giocare raramente
3È un gioco in cui devi giocare raramente
4Ti consiglio la toeletta di tizia da cui ho fatto il corso
5Ti consiglio la toeletta di tizia in cui ho fatto il corso
…Sono tutte corrette; la differenza sta nel fatto che ognuna esprime una sfumatura e un complemento indiretto differenti. La prima esprime un complemento di termine (e risponde alla domanda “a che cosa?”); la seconda un complemento di strumento (e risponde alla domanda “con che cosa?”); la terza un complemento di luogo figurato (e risponde alla domanda “dove?” o “in quale luogo?”); la quarta un complemento di stato in luogo (e risponde alla domanda “dove?”, “in quale luogo?” o “presso quale luogo?”); la quinta anche un complemento di stato in luogo (e risponde alla domanda “dove?” o “in quale luogo?”).
Penso sia tutto corretto
Caro Massimo, è corretto.