Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, quante volte avete sentito usare pure all’interno di una frase? Questa parolina ha diversi usi e significati, vediamoli insieme.
Buona lettura!
Prof. Anna
La parola pure ha più di una funzione grammaticale, può essere una congiunzione e in questo caso significa:
- anche se, sebbene → introduce una proposizione concessiva con il verbo al gerundio o al congiuntivo come abbiamo visto la settimana scorsa studiando questo tipo di proposizioni (https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2020/03/05/la-frase-complessa-le-preposizioni-concessive/);
- tuttavia, nondimeno (con valore avversativo): trovare una soluzione non è facile, pure bisogna riuscirci.
Può essere un avverbio e in questo caso significa:
- anche (con valore aggiuntivo): ho comprato un quaderno e pure una matita; io sono inglese e mio marito pure;
- con lo stesso significato può essere usato in senso negativo per esprimere dissenso, disapprovazione per qualcosa che non è stata fatta ma che avremmo voluto fosse fatta: avresti pure potuto avvisarmi che non saresti venuto per cena (non mi hai avvisato e avrei voluto che lo facessi); te l’avevo pur detto di stare attento! (ti avevo detto di stare attento e tu non sei stato attento);
- con valore pleonastico, cioè superfluo, non necessario, per esprimere dubbio, incertezza: ammettiamo pure che sia vero (ma non ne sono certo);
- con valore pleonastico per esprimere rassegnazione, quando si fa qualcosa a malincuore, senza troppa voglia: andiamo pure a ballare se vuoi, ma lo sai che non sono capace!;
- con valore pleonastico per esprimere incoraggiamento, anche dopo un verbo all’imperativo (formale e informale) o congiuntivo esortativo, per rafforzare un comando, per incoraggiare qualcuno a fare o dire qualcosa: Signora, entri pure!; continua pure!.
La locuzione pur di introduce una proposizione finale o condizionale implicita con il verbo all’infinito, significa al solo fine di, con l’unico obiettivo di e indica qualcosa che si vuole fare a tutti i costi, anche se richiede grande sforzo, impegno e sacrificio: farei di tutto pur di piacerle (= farei di tutto al solo scopo di piacerle).
Pure può subire troncamento in pur, in particolare se seguito da un gerundio (pur essendo), da di + infinito (pur di fare), da senza + infinito (pur senza essere) e in alcune locuzioni come pur che, pur che sia, pur di, pur tuttavia; le stesse locuzioni, in alcuni casi, danno origine a nuove parole: purché, purchessia, purtuttavia.
FORZA ITALIA!!!!! un affettuosissimo abbraccio a tutti gli italiani e a tutti i lettori e letrici di tutti i paesi dove il Covid 19 è già arrivato.
Tanta Forza e affetto dall’Spagna.
Clara
Ti ringrazio Clara per il tuo sostegno.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Cara Professoressa Anna
Un ringrazio grande per tutte queste spiegazioni sulla parole “PURE” .Lei mi ha dato risposti a miei domande.
Una precizione, per favore : perché si scrive PURE …e PUR ? Ci sono ragioni ?
Prenda cure di Lei
Cara Francois, “pure” può subire troncamento in “pur”, in particolare se seguito da un gerundio (pur essendo), da “di” + infinito (pur di fare), da “senza” + infinito (pur senza essere) e in alcune locuzioni come “pur che”, “pur che sia”, “pur di”, “pur tuttavia”; le stesse locuzioni, in alcuni casi, danno origine a nuove parole (purché, purchessia, purtuttavia).
A presto
Prof. Anna
Che disastro 1,2,10.