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Aula di Lingue

Test 68 – Essere o stare?

Prof. Anna
Grammatica,   La lingua italiana,   Test,   Verbi

Care lettrici e cari lettori, nel prossimo esercizio dovrete scegliere se inserire il verbo essere o il verbo avere. Siete pronti? State tranquilli, potete ripassare l’uso di essere e stare leggendo questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2020/02/13/essere-o-stare/

Buon test!
Prof. Anna

 

Completa il testo inserendo le parole mancanti negli spazi vuoti. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio" per controllare se hai risposto correttamente.

1- Quel bambino non (indicativo presente) mai fermo, stargli dietro è faticoso. 2- Marco (indicativo presente) molto nervoso per l'appuntamento di stasera. 3- Domani io non (indicativo presente) occupato, tu libera? 4- Luca non sapeva nemmeno che Lisbona (indicativo presente) in Portogallo. 5- Il mio cane (indicativo presente) male, devo portarlo dal veterinario. 6- Quelle scarpe non le (indicativo presente) più ormai. 7- Noi (futuro semplice) un anno a Londra. 8- Ieri pomeriggio voi (imperfetto) al parco? 9- Non ho voglia di andare via adesso, io (indicativo presente) qui ancora un po'. 10- Domani al cinema ci (futuro semplice) anche tu?

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Commenti [12]

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  1. Marco scrive:

    Ausiliare con i verbi servili:

    1)”Avrebbero potuto esserci”
    2)”Ci sarebbero potuti essere”

    Se l’infinito ha con sé un pronome atono (mi, si, ti, ci, vi) bisogna usare “essere” se il pronome è prima dell’infinito (es. “Ci sarebbero potuti essere”, seconda frase); “avere” se il pronome è dopo l’infinito (es. “Avrebbero potuto esserci”, prima frase). Mentre se il servile è seguito dal verbo “essere”, ma senza un pronome atono, l’ausiliare sarà sempre “avere”: es. “Avrebbe potuto essere”.

    Corretto?

  2. Giulio scrive:

    “Volare” essere o avere:

    Nei tempi composti il verbo volare può essere usato sia con l’ausiliare essere, sia con l’ausiliare avere (che sembra essere quello più usato nell’italiano contemporaneo). Certo è che l’ausiliare è avere quando il volo è inteso come un’azione continuata (il gabbiano ha volato per due giorni prima di guadagnare la costa; non ho mai volato in aereo); è essere, invece, quando è inteso come un’azione breve e immediata (l’uccellino è volato via). In particolare, si utilizza l’ausiliare essere quando il verbo è accompagnato dal complemento di moto da luogo (che indica il luogo dal quale qualcuno o qualcosa si muove) o di moto a luogo (che indica il luogo verso il quale qualcuno o qualcosa si dirige); o generalmente nei significati figurati:

    1) Claudio è volato da Maputo a Beira (moto da luogo)
    2) L’aereo è volato a Roma (moto a luogo)
    3) Il tempo è volato, stasera (significato figurato).

    Mi pare corretto…

  3. Graziano scrive:

    “Soffocare” può essere sia transitivo che intransitivo Transitivo col complemento oggetto e l’ausiliare avere: “L’ha soffocato senza pietà (lo, complemento oggetto). Intransitivo senza complemento oggetto e l’ausiliare essere “In quella situazione sarei soffocato senza problemi”.

    Corretto?

  4. Claudio scrive:

    “Ci facciamo dieci minuti in più di passeggiata”

    Il verbo è “farsi” in senso pronominale transitivo e con il significato di “trascorrere”.

    Penso che sia giusto

    • Zanichelli Avatar

      Caro Claudio, la forma transitiva pronominale “farsi” significa “effettuare, compiere”, con valore rafforzativo e intensivo (farsi una lunga passeggiata, una dormita, farsi due chiacchiere).

      • Claudio scrive:

        Anche qui, “farsi”, dell’esempio, è un riflessivo apparente (o transitivo pronominale), ma con valore intensivo e rafforzativo, atto a segnalare una più attiva e sentita partecipazione del soggetto all’azione (affine a quello del transitivo “fare”) tramite l’impiego di pronomi atoni. Come ad esempio il verbo “mangiarsi”, che è un pronominale transitivo con valore intensivo e rafforzativo: “mangiarsi una mela”.

        Penso sia ok…

  5. Luca scrive:

    Prof, nella frase “È stato un incidente”, il verbo essere svolge le funzioni di predicato verbale perché svolge la funzione di “esistere”. In più, il predicato verbale consiste nel fatto che il verbo “regge” da solo l’azione, senza ausilio di nomi o aggettivi che ne spieghino il senso.

    Spero sia corretto