Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, studio italiano da un anno, ho studiato italiano per un anno, ho studiato italiano un anno fa, studierò italiano tra ( o fra) un anno: qual è la differenza tra queste frasi? Scopriamolo insieme.
Buona lettura!
Prof. Anna
A volte capita di confondersi nell’usare preposizioni o avverbi che introducono il complemento di tempo, questo accade in particolare in presenza delle preposizioni da, tra, fra, per e dell’avverbio fa.
Vediamo nello specifico quando si usano questi elementi.
USO DI DA
Risponde alla domanda da quanto tempo?
Da quanto tempo studi l’italiano? Lo studio da un anno.
Esprime un fatto che dura ancora al momento in cui si parla o in cui accade il fatto narrato; da si usa quindi per azioni iniziate nel passato ma che continuano nel presente: studio italiano da una anno (= ho cominciato a studiare italiano un anno fa e continuo anche ora); stanno parlando da un’ora (rispetto a questo momento); quanto siamo arrivati, loro stavano già parlando da un’ora (rispetto al momento del nostro arrivo);
USO DI FA
Risponde alla domanda quanto tempo fa?
Quanto tempo fa hai studiato l’italiano? L’ho studiato un anno fa.
Usiamo l’avverbio fa per azioni iniziate e concluse nel passato: ho studiato italiano un anno fa (è probabile che oggi non lo studi più), è diverso dire: ho cominciato a studiare italiano un anno fa (è probabile che io lo studi ancora, è l’azione del cominciare che è conclusa); ho frequentato un corso di italiano un anno fa (oggi non lo frequento più); ho conosciuto Marco una settimana fa (lo conosco anche oggi, ma l’azione di averlo conosciuto per la prima volta è già avvenuta e conclusa); a volte si possono usare sia da sia fa con lo stesso significato, con i verbi come entrare, uscire, arrivare, partire, nascere, morire, ad esempio le frasi: siamo arrivati pochi minuti fa; siamo arrivati da pochi minuti hanno lo stesso significato.
USO DI PER
Risponde alle domande per quanto tempo?
Per quanto tempo hai studiato l’italiano? L’ho studiato per un anno.
Si usa per determinare la durata dello svolgimento di un’azione già conclusa: ho studiato italiano per un anno; ha parlato per due ore; o di un’azione che deve ancora svolgersi: studierò italiano per un mese, resterò qui per qualche giorno;
USO DI TRA O FRA
Risponde alla domanda da qui a quanto tempo?
Fra (o tra) quanto tempo studierai l’italiano? La studierò fra (o tra) un anno.
Indica il punto successivo al presente in cui si colloca un fatto che avverrà in un futuro più o meno prossimo: partirò fra due giorni, arrivo tra poco.
Grazie e buona giornata. 🙂
Buonasera profssa. Anna,
Un esercizio interessante come utile…!
Vorrei sapere se si può dire anche così:
“E’ da due anni che studio l’italiano”
Grazie in anticipo.
Saluti da Cádiz.
Clara
Cara Clara, il periodo che mi scrivi è corretto.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Grazie
10/10
Ottimo risultato Rino!
A presto
Prof. Anna
L‘lezione era molto buono per me
Caro Martin, sono contenta che questa lezione sia stata utile per te.
A presto
Prof. Anna
Buonasera Profa. Anna, nella frase n. 7 “parlamo o parlammo”. Grazie mille.Elena.
Cara Elena, hai ragione, c’è un errore, il verbo giusto è: “parliamo”. Correggo subito.
Grazie per la segnalazione.
Prof. Anna
10/10, ora va meglio.
Perfetto!
Un saluto
Prof. Anna
“FA o PRIMA”?
1)”Feci l’investimento due anni fa”.
2)”Feci l’investimento due anni prima che mio zio morisse”.
…La locuzione temporale “X fa” (per es. «due anni fa») può essere usata soltanto se il riferimento cronologico rispetto al quale si sta dicendo “X fa” è il momento stesso in cui si riporta l’affermazione. Quindi, ponendo che chi sta parlando (io, ad esempio) lo stia facendo adesso, nel 2024: ”Feci l’investimento due anni fa” vuol dire che due anni fa, rispetto al momento in cui si fa l’affermazione, e dunque nel 2024, adesso, oggi, avevo (già) fatto quell’investimento. “Prima”, invece, è usato rispetto a un altro termine temporale, sempre al passato, oltre al momento in cui si riporta l’evento. Quindi, sempre ponendo che chi sta parlando (sempre io) lo stia facendo adesso, nel 2024: “Feci l’investimento due anni prima che mio zio morisse” significa che io feci l’investimento due anni prima che mio zio morisse; per cui, ponendo che mio zio sia morto nel 2016, già nel 2014 avevo fatto l’investimento. Se io dico, nel 2024, “Feci l’investimento due anni fa”, vuol dire che l’investimento è stato fatto nel 2022; ma non posso dire “Feci l’investimento due anni prima”, perché chi mi ascolta chiederebbe «prima di che cosa?». Posso invece dire: “Feci l’investimento due anni prima della morte di mio zio (oppure “…due anni prima che mio zio morisse”) perché, oltre al “2024” in cui sto parlando, e al momento in cui ho fatto “l’investimento”, viene specificato anche un terzo riferimento cronologico, e cioè “la morte di mio zio”.
Penso sia giusto
Caro Carlo, è giusto.