Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi scopriremo che anche gli avverbi, così come gli aggettivi, possono avere il comparativo e il superlativo e possono anche venire alterati mediante un suffisso. Approfondiamo insieme questo argomento.
Buona lettura!
Prof. Anna
I GRADI DELL’AVVERBIO
La maggior parte degli avverbi (tranne quelli in -oni) possono avere i gradi comparativo e superlativo: dovresti parlare più lentamente; abito lontanissimo da qui.
• Il comparativo di maggioranza e di minoranza si forma mettendo davanti all’avverbio al grado positivo più o meno:
→ è tardi, cammina più velocemente;
→ ci vediamo meno spesso del solito.
Il secondo termine di paragone, se è espresso, può essere preceduto da di o da che, come per gli aggettivi qualificativi:
→ abbiamo camminato più velocemente di voi;
→ oggi ho lavorato meno volentieri di (che) ieri.
• Il superlativo assoluto si forma aggiungendoil suffisso –issimo alla radice del termine, oppure ripetendo la parola o premettendo gli avverbi molto, assai, tanto, troppo, proprio, veramente:
→ sto benissimo
→ questa mattina mi sono alzato presto presto;
→ questa mattina mi sono alzato molto presto.
Per gli avverbi che terminano in -mente il superlativo con -issimo si forma da quello femminile dell’aggettivo:
→ brevemente (avverbio) ⇒ breve (aggettivo) ⇒ brevissima (superlativo femminile dell’aggettivo) ⇒ brevissimamente (superlativo dell’avverbio);
→ rapida ⇒ rapidissima ⇒ rapidissimamente.
Alcuni avverbi, come gli aggettivi corrispondenti, hanno forme particolari per il comparativo e per il superlativo assoluto:
GRADO POSITIVO | COMPARATIVO | SUPERLATIVO ASSOLUTO |
bene | meglio | ottimamente o benissimo |
male | peggio | pessimamente o malissimo |
molto | più | moltissimo |
poco | meno | pochissimo |
grandemente | maggiormente | massimamente |
IL GRADO NELLE LOCUZIONI AVVERBIALI
Anche alcune locuzioni avverbiali possono avere il comparativo e il superlativo:
→ per tempo ⇒ più per tempo ⇒ per tempissimo;
→ a posto ⇒ più a posto ⇒ a postissimo;
→ a modo ⇒ più a modo ⇒ a modissimo;
→ in fretta ⇒ più in fretta, meno in fretta ⇒ in frettissima.
LE ALTERAZIONI DELL’AVVERBIO
Alcuni avverbi possono venire alterati aggiungendo loro i suffissi del diminutivo (-ino), dell’accrescitivo (-one), del peggiorativo (-accio), del vezzeggiativo (-etto, -uccio), come per gli aggettivi. I più comuni sono:
• bene ⇒ benino ⇒ benone
• male ⇒ malino ⇒ maluccio o malaccio
• poco ⇒ pochino ⇒ pochetto o pochettino
• tanto ⇒ tantino
• presto ⇒ prestino
• tardi ⇒ tardino
• forte ⇒ fortino
• piano ⇒ pianino
→ “Come va?” “Benino”.
Anche alcune locuzioni possono essere alterate: a modo ⇒ a modino; per bene ⇒ per benino; a puntino (significa: con la massima precisione, con grande esatezza); a caso ⇒ a casaccio.
Ciao a tutti- dove’ siete? ( :
non posso vedere questo spazio senza un commento- allora
come sempre il materiale sia molto usato,aiuta gli studenti (stranieri) di imparare oppure ripetere.
Devo(penso che “dobbiamo”) ringraziare La brava Prof. Anna che sia cosi’ dedicata con la (?) meta di insegnare e scegliere gli argomenti interessanti e utili.
Grazieeee
kdela
Cara Kdela, grazie per il tuo commento, ti faccio qualche correzione: “aiuta gli studenti a imparare”, “che si impegna con lo scopo di insegnare scegliendo argomenti interessanti”.
A presto
Prof. Anna
Ci sono cascato come una pera cotta.
7/10
7/10.
1,5,
Ottimo blog !!!
Continuate cosi .
Gentile prof. Anna,
Ho visto alcune frasi con “di più”/”di meno” al posto di “più”/”meno”, vorrei sapere qual è la differenza tra le due forme? quando si usa ciascuna di esse?
La ringrazio anticipatamente per le sue risposte.
Cordiali saluti
Caro José, la locuzione “di più” indica eccedenza rispetto all’aspettativa, indica aggiunta, in maggior misura rispetto al solito: “devi studiare di più”, “l’ho pagato di più”, “mi hai dato una carta di più”; “di meno” indica mancanza rispetto all’aspettativa, in minor misura rispetto al solito: “adesso guadagno di meno”, “vorrei arrabbiarmi di meno”, “ho avuto una carta di meno”.
Un saluto
Prof. Anna