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Prof. Anna continua la sua attività nella sezione Spazio L2 su Aula di Lingue

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Aula di Lingue

Verbi transitivi e verbi intransitivi

Prof. Anna
Analisi logica,   Complementi,   Grammatica,   La lingua italiana,   Pronomi,   Verbi

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi affrontiamo un argomento importante, sicuramente molti di voi già sanno di cosa si tratta, abbiamo infatti già parlato dei verbi transitivi e dei verbi intransitivi ma non abbiamo mai dedicato a questo argomento un articolo di approfondimento. Sapere se un verbo è transitivo, se è intransitivo, se regge un oggetto indiretto o se regge sia un oggetto diretto sia un oggetto indiretto è indispensabile per usare in modo corretto i pronomi.  Cerchiamo quindi di fare chiarezza.

Buona lettura!

Prof. Anna

Un verbo che ammette un complemento oggetto (espresso o sottinteso) diretto, senza il tramite di una preposizione, si dice transitivo.

Un verbo che non ammette un complemento oggetto diretto si dice intransitivo.

Ma cerchiamo di capire meglio, osserviamo insieme queste frasi:

1- Marta mangia (che cosa?)→ un’arancia;

2- Karim saluta (chi?) →Natalia;

3- Lucapasseggia←;

4- Annadorme←.

Negli esempi 1 e 2 l’azione (mangia, saluta) compiuta dal soggetto (Marta, Karim) ha come completamento di significato un oggetto su cui l’azione passa, transita (da qui: transitivo) in maniera diretta (cioè senza il tramite di una preposizione).

Negli esempi 3 e 4 il verbo (passeggia, dorme) esprime un’azione che coinvolge solo il soggetto (Luca, Anna), l’azione si esaurisce sul soggetto e non si estende su nessun oggetto esterno.

Approfondiamo ulteriormente l’argomento:

transitivi senza oggetto diretto: qualunque verbo transitivo può essere usato senza l’oggetto diretto espresso, ma non perde per questo la sua natura transitiva: Alessandro scrive (che cosa?) una lettera (oggetto espresso); Alessandro scrive (che cosa?), oggetto non espresso ma è logicamente incluso nell’azione dello scrivere;

transitivi indiretti: in molti verbi intransitivi l’azione termina su un complemento indiretto (complemento di termine), cioè su un oggetto collegato mediante la preposizione -a-: noi parliamo agli amici; esistono verbi che, senza cambiare significato, si possono costruire con l’oggetto diretto o indiretto: io obbedisco la mamma (transitivo); io obbedisco alla mamma (intransitivo);

oggetto interno: alcuni verbi intransitivi possono avere un oggetto diretto chiamato complemento dell’oggetto interno, questo oggetto ha la stessa radice del verbo o ne condivide il significato: vivere una bella vita; piangere lacrime amare;

oggetto diretto e indiretto: molti verbi transitivi possono avere insieme il complemento oggetto diretto e quello indiretto (di termine): ho scritto (che cosa?) una lettera (a chi?) alla mia ragazza.

USO DEI PRONOMI CON VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI

i pronomi diretti: posso essere retti solo da verbi transitivi: incontro i miei amici al bar li incontro al bar;

i pronomi indiretti: sono retti da verbi transitivi indiretti o verbi transitivi che possono avere un complemento di termine: telefonerò a Maria più tardile telefonerò più tardi; scriverò a Luigi quando avrò tempo → gli scriverò quando avrò tempo;

• quando un verbo regge sia un complemento diretto sia un complemento di termine posso usare un pronome combinato: domani scriverò una lettera (complemento diretto) a Marco (complemento di termine) → domani gliela scriverò; dico a voi questa cosa → ve la dico.

Se avete dubbi su un verbo, il modo migliore per sapere se è transitivo o intransitivo è consultare un buon dizionario.

 

Seleziona la risposta corretta fra quelle disponibili. Se rispondi bene, vedrai lo sfondo diventare di colore verde.

  1. "Mia sorella la prossima settimana partirà per Londra" in questa frase il verbo è:
    • transitivo
    • intransitivo
  2. "Mi hai chiamato?" in questa frase il verbo è:
    • transitivo
    • intransitivo
  3. "I ragazzi leggono molto" in questa frase il verbo è:
    • transitivo
    • intransitivo
  4. Scegli la frase corretta:
    • Ho appena telefonato Luca.
    • Ho appena telefonato a Luca.
  5. Scegli la frase corretta:
    • Ho passato tutto il pomeriggio con mio fratello, gli ho aiutato a studiare.
    • Ho passato tutto il pomeriggio con mio fratello, lo ho aiutato a studiare.
  6. "Non disturbare tuo nonno" in questa frase il verbo é:
    • transitivo
    • intransitivo
  7. "Venite al cinema con noi?" in questa frase il verbo è:
    • transitivo
    • intransitivo
  8. "Ti accompagno io a casa" in questa frase il verbo è:
    • transitivo
    • intransitivo
  9. "Al mare nuotavamo tutti i giorni" in questa frase il verbo è:
    • transitivo
    • intransitivo
  10. Scegli la frasi corretta:
    • Devi essere sincero con lei e dirla ciò che provi.
    • Devi essere sincero con lei e dirle ciò che provi.

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Commenti [90]

  1. kdela scrive:

    Cara Professoressa Anna !

    La ringrazio motissimo. L(e)’ho chiseto, se si puo’ “prendere” quest’argomento e chiarirlo. Allora- per me, forse per gli altri- e’ molto importante ed adesso vedo- che- in questa lezione stiamo studiandolo.
    Grazieeeeee- mille grazie( non sa quale sorriso ho) ( ;
    dopo- lo studiero’ e faro’ l’esercizio – e Le diro’ se saro’ riuscito di fare qualcosa corretta.

    Grazie ancora e La manco..
    ci vediamo presto ( :

    *vorrei raccontarLe che in questo periodo- ho un “vacanza” tra i due semestri degli studi d’italiano
    allora siccome ho piu’ tempo- sto leggendo il libro “LESSICO FAMIGLIARE” di Natalia Ginzburg
    il primo libro italiano che posso leggere( e capire..)
    ci vediamo

    ancore kdela ( :

    • Zanichelli Avatar

      Cara Kdela, è molto importante e utile leggere libri in italiano, sono certa che questo libro ti piacerà molto.
      A presto
      Prof. Anna

  2. Rino scrive:

    La nona l’ho postata transitiva e ho sbagliato, pensavo che il verbo nuotare introducesse il verbo avere, non essere.
    Un caro saluto Prof.
    P.s.
    Non ho studiato, mi rifarò dopo aver studiato.

  3. kdela scrive:

    Cara Professoressa Anna
    spero che il mio messaggio e’ stato ricevuto-(c’era un problema tecnico in computer)
    se si’- ci sono gli errori delle parole- “ho chiesto”, anche “se saro’ riuscita”- perche’ sono femmina.
    Se il messaggio non e’ stato arrivato- lo scrivero’ di nuovo

    kdela

  4. Trissino scrive:

    Gentile prof. Anna,
    a mio modo di vedere, dal punto di vista di un non madrelingia,sarebbe utilissimo anche
    parlare di verbi transitivi e intransitivi in funzione della scelta dell’ausiliare nei tempi composti.
    Anche se i verbi transitivi di forma attiva hanno sempre l’ausiliare avere, e anche se, nella maggior parte dei casi i verbi intransitivi hanno l’ausiliare essere, le eccezioni purtoppo non mancano.

    Grazie mille
    Cordiali saluti

    • Zanichelli Avatar

      Caro Trissino, sapere se un verbo è transitivo o intransitivo è sicuramente importante anche per la sclta dell’ausiliare, prenderò in considerazione il tuo suggerimento.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  5. No soy italiano pero me ha parecido una forma dinamica he dinamica de aprendisaje. Los ejemplos y significados son fáciles para un buen entendimiento….
    “Io non sono italiano, ma ho scoperto che dinamicamente dinamiche studente. Esempi e significati sono più facili per una buona comprensione”

    • Zanichelli Avatar

      Caro Jorge, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbo o domande non esitare a scrivermi e prova a scrivermi in italiano anche se commetti degli errori.
      A presto
      Prof. Anna

  6. Cara Professoresa, so che questa domanda non é sull’articolo, peró ho alcuni dubbi, cioé: Voglio sapere la differenza tra il verbo “diventare” e “rendere” e anche sul verbo “rimanere” e “restare”. Hanno significati diversi?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Gabriel, “diventare” significa “acquistare caratteristiche o condizioni diverse dalle precedenti”, mentre “rendere” significa “fare diventare” per esempio: “il fiume è diventato torbido a causa del fango” e “il fango ha reso il fiume torbido”, mentre “rimanere” e “restare” sono sinonimi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  7. Rino scrive:

    Prof ho sbagliato la nona mettendo il verbo transitivo.
    Perché intrasitivo?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, il verbo “nuotare” non ha complemento oggetto ed è quindi intransitivo.
      A presto
      Prof. Anna

  8. Questo sito e’ molto utile

    • Zanichelli Avatar

      Cara Giulia, benvenuta su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  9. Federica scrive:

    È stata molto utile, grazie davvero. Ciao prof.Ana

    • Zanichelli Avatar

      Cara Federica, un saluto anche a te.
      Prof. Anna

  10. Joëlle scrive:

    Buongiorno

    Mille grazie per le lezione, sono francese di LYON e comincio a inparare la bella Lingua Italiana

    • Zanichelli Avatar

      Cara Joelle, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  11. Giulia scrive:

    Nella frase, Marco consigliò a Lucia di restare a casa….consoglió è transitivo?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Giulia, il verbo “consigliare” è transitivo, ma in questa frase il complemento oggetto non è presente, ma ciò che è consigliato è espresso dalla proposizione oggettiva che segue (di restare a casa), la persona che riceve il consiglio è preceduta dalla preposizione “a”: “consigliare qualcosa a qualcuno” oppure “consigliare a qualcuno di fare qualcosa”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  12. giuseppe scrive:

    Gentile prof.
    è corretta la frase “non mi fanno salire le bottiglie sull’aereo” “non me le fanno salire”, oppure ” mi fanno uscire i bambini da scuola alle 16″.So che fare + infinito svolge anche la funzione di rendere transitivo un verbo intransitivo. Mi lascia un dubbio il pronome personale (mi/me ecc.) è corretto il suo utilizzo? è forse un po’ come dire “mi mangio una mela”?
    grazie
    Giuseppe

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giuseppe, il verbo salire , il verbo “salire” prende il significato di “portare su” nell’italiano parlato nelle regioni meridionali, questo fenomeno è accettabile all’interno di un linguaggio colloquiale, mentre non è corretto all’interno di registri più controllati, in questi casi è meglio dire “non mi fanno portare le bottiglie in aereo”. Per quanto riguarda il pronome “mi” nella prima frase ha valore di complemento indiretto “a me non fanno portare”, mentre nella seconda ha solo valore rafforzativo per sottolineare il coinvolgimento personale ed è una costruzione possibile solo in un linguaggio colloquiale.
      Un saluto
      Prof. Anna

      • Giuseppe scrive:

        Gentile Prof.
        In merito a quanto detto in precedenza ho ancora qualche dubbio. Lei afferma che l’espressione “non mi fanno salire la birra” è dialettale, ma ho trovato espressioni simili comunemente accettate, almeno credo: ” mi ha fatto salire il sangue in testa” “mi ha fatto scendere (venire) il latte alle ginocchia”.
        Poi a ben vedere si usano anche espressioni come ” la polizia non fa salire il cane sul treno” allora perché non si può proprio dire “la polizia non mi fa salire le birre sul treno”? Qual è la differenza?

        • Zanichelli Avatar

          Caro Giuseppe, in tutte le frasi che mi scrivi c’è la costruzione “fare+infinito” che ha valore causativo, questa costruzione ha una fondamentale proprietà: serve a rendere transitivi verbi originariamente intransitivi ed è per questo che queste frasi sono accettabili. Non è accettabile invece “non mi fa salire le birre” per una questione di significato: le birre non possono “salire” autonomamente sul treno ma vengono “portate su”; mentre il cane può “salire” autonomamente sul treno. Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
          A presto
          Prof. Anna

  13. Salve, Prof. Anna, vorrei saper perché alcuni avverbi (o tutti quanti?) si uniscono quando s’incontrano in una frase. Ad esempio, eppoi, giammai, oppure? c’é alcuna regola oppure é qualcosa di piaceri personali?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Gabriel, questo processo si chiama “univerbazione” e consiste nell’unire graficamente due parole, in origine separate, in un’unica parola. Spesso la grafia separata e quella univerbata convivono nell’uso contemporaneo, la tendenza è quella a unire le due parole quando il valore dei singoli elementi non è più percepito in maniera distinta. Non essendoci una regola generale, per ogni dubbio è necessario consultare il vocabolario.
      A presto
      Prof. Anna

  14. Difficile, ma diverte!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Guy, sono contenta che tu l’abbia trovato divertente.
      A presto
      Prof. Anna

  15. yoyo14 scrive:

    non ho capito niente

    • yoyo14 scrive:

      Si dai ho capito qualcosa

  16. Maria scrive:

    Questo blog mi ha agliutata tantissimo
    Lo adoro grazie prof.Anna

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria, benvenuta su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  17. Prevalere e prevaricare :

    Esempi :
    1) ” La giustizia prevale sempre e comunque.” Credo che la frase sia esatta in quanto il verbo “prevalere” è intransitivo. Cosa ne penserebbe?

    2) ” La giustizia prevale sull’ingiustizia”. Crede sia corretta la mia frase? Io non ne sono sicuro; se fosse scorretta, me la spiegherebbe?

    3) ” I dittatori prevaricano in modo assoluto”. Credo che la frase sia esatta in quanto il verbo “prevaricare” è intransitivo. Pensa sia esatto il mio ragionamento?

    4) ” Marco prevarica sempre su Leonardo”. Credo sia esatta, ma non ne sono certo… Penso che in questo tipo di costruzione la preposizione “su” sia obbligatoria… Se avessi scritto :”Marco prevarica sempre Leonardo”, sarebbe stato scorrettissimo , perché il verbo “prevaricare”, in quanto intransitivo, non risponde alle domande “chi?” o “che cosa?” tipiche del complemento oggetto…

    • Zanichelli Avatar

      Caro Alessandro, le tue frasi sono corrette e anche i tuoi ragionamenti, “prevalere” e “prevaricare” sono intransitivi e reggono la preposizione “su” (prevalere su qualcuno, prevaricare su qualcuno).
      A presto
      Prof. Anna

  18. Fabiana scrive:

    Grazie

  19. Francesco scrive:

    Mi é servito solo fate più esercizi.

  20. Francesco scrive:

    Mi é servito solo fate più esercizi e spiegate diretto come avete fatto con L’indiretto cioè con le frasi CIAo e grazie

  21. Fabrizio scrive:

    Salve
    Nell’espressione “La musica fa pensare, piangere o sorridere” come vanno considerati i verbi in base a transitivitá e intransitivitá?

    Grazie !

    • Zanichelli Avatar

      Caro Fabrizio, nel periodo che mi scrivi i verbi sono usati intransitivamente.
      Un saluto
      Prof. Anna

  22. gentile Prof. Anna,
    ho un problema con la frase seguente – com’è giusto?
    A me non è interessato niente.
    o
    A me non ha interessato niente.

    grazie e distinti saluti

    • Zanichelli Avatar

      Cara Margaret, in questo caso il verbo è usato transitivamente, quindi l’ausiliare è “avere”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  23. mg scrive:

    molto utile 🙂

  24. Rino scrive:

    9/10
    .9^ intransitivo.
    “Al mare nuotavamo tutti i giorni”.
    Grazie! Buona domenica Prof.

  25. Incredibile sono riuscito a fare tutto giusto!

    • Zanichelli Avatar

      Molto Bene Marco Leonardo! Ottimo risultato.
      A presto
      Prof. Anna

  26. Una amica scrittrice scrive: aver scritto una recensione mi ha guadagnato un viaggio. Secondo me non é giusto. Avrei scritto l’aver scritto ….mi ha fatto guadagnare un viaggio. O no?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Lia, la tua ipotesi è corretta.
      A presto
      Prof. Anna

  27. Claudio scrive:

    Grazie

  28. Enrico scrive:

    Buon pomeriggio, nella frase ”Mi chiamo Tizio”, la particella pronominale ”mi”, anche se sembra avere funzione di complemento oggetto, in realtà non ce l’ha ed è parte integrante del verbo, che in questo caso è un intransitivo pronominale (”chiamarsi”, avere nome: mio padre si chiama Antonio; «Come ti chiami?» «Mi chiamo Enrico Rossi»).

    E’ esatto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Enrico, sì, è una forma intransitiva pronominale.
      Un saluto

  29. Giulio scrive:

    1- “Tizio deve sistemarsi i denti”; “sistemarsi” come verbo pronominale transitivo (ove il pronome riflessivo “si” è complemento di termine) e nel senso di “mettersi a posto” (altri esempi, “sistemarsi la giacca”; “sistemati i capelli, sei spettinata”): “Tizio deve sistemare i denti a sé”.

    2- “Tizio deve sistemare I propri denti”; invece abbiamo “sistemare” come verbo transitivo (ove abbiamo il complemento oggetto) e nel senso di “disporre secondo un assetto ordinato e conveniente”, “mettere a posto”: “Tizio deve sistemare (che cosa?) i propri denti”.

    Corretto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giulio, è corretto.

  30. “In Italia almeno una famiglia su cinque possiede un animale domestico, che sia un cane od un gatto”;

    …Prof, in questa frase, se non erro, il congiuntivo (sia) è un dubitativo, in riferimento al presente. Mentre al passato usiamo il congiuntivo imperfetto: Nel cinquecento, in Italia, almeno una famiglia su cinque possedeva un animale domestico, che fosse un cane od un gatto”.

    E poi in “Guarda che sia intera” usiamo il congiuntivo nella subordinata, perché “guarda” ha il significato di “fare in modo che” ma anche “controlla che”: “Fai in modo che sia intera”; “Controlla che sia intera”.

    È tutto corretto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo Maria, è tutto corretto.

  31. Filippo scrive:

    Salve, credo che sia corretta la seguente frase:

    “Questo corso l’ha iniziato mio fratello, che lo ha successivamente abbandonato, e al quale però sono subentrato”.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo, è coretto.

  32. Riccardo scrive:

    Salve, sono corrette le frasi:

    1″Mi sono diplomato in toelettatura”
    2″Mi sono diplomato al liceo artistico”
    3″Sto frequentando il corso di Oss (operatore socio sanitario)”
    4″Ho conseguito il diploma di maturità al liceo artistico”

    Penso siano corrette…

    • Zanichelli Avatar

      Caro Riccardo, sono corrette.

  33. Se il verbo all’infinito è pronominale, si usa l’ausiliare essere se il pronome viene anticipato, ma se il pronome viene posticipato si può scegliere indifferentemente l’ ausiliare essere o avere:

    1″Non ho voluto qualificami” (avere)
    2″Non mi sono voluto qualificare” (essere)
    3″Non ho voluto farcela” (avere)

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo Maria, esatto.

  34. all’inizio avevo messo transitivo al posto delle intransitivo e intransitivo e possono transitivo ma poi ho cominciato a capire con gli esercizi e ho capito come come fare grazie Zanichelli e professoressa anna

    • Zanichelli Avatar

      Caro Darius, mi ha molto piacere che tu abbia capito, se hai ancora dubbi, non esitare a scrivermi.
      A presto

  35. Caterina scrive:

    “Sto tornando da un funerale, ci vediamo dopo a casa!”

    …Il verbo “tornare” può signficare, come nell’esempio, “Venire via da un luogo dopo avervi compiuto un’azione, e quindi è usato anche con specificazione del luogo dal quale si proviene o della causa dell’allontanamento (da un funerale)”.

    Va bene?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Caterina, è corretto.

  36. Prof, l’espressione “Pensare sempre che” regge il congiuntivo o l’indicativo?

    Io credo entrambi… Ad esempio, nella frase “Penso sempre che tu e lui stiate/state ancora assieme” io credo che il verbo “pensare”, in questo caso, abbia il significato di “immaginare”, e che di conseguenza ammetta il congiuntivo “stiate” (anche se non reputo comunque scorretto l’indicativo “state”). Le dico questo perché in rete ho trovato l’espressione “Pensare sempre che” reggente anche, nella subordinata, l’indicativo, in particolar modo in riferimento ad un evento passato, ma, suppongo io, vivo nella nostra mente (un po’ come l’esempio iniziale, allora in questi casi sarebbe anche una scelta di stile, di registro: formale, per il quale userei il congiuntivo; od informale, per cui userei l’indicativo). Probabilmente, se vogliamo riferirci ad un evento passato, ma ben presente nella nostra mente, possiamo ricorrere, con l’espressione “Pensare sempre che”, all’indicativo; soprattutto con il senso di “raffigurare nella mente”, o meglio ancora “esaminare con il pensiero”: “Penso sempre che un tempo era il bimbo di qualcuno” (qui ritengo sia scorretto l’uso del congiuntivo “fosse”; infatti usiamo “era”, in quanto è come se scrivessimo “Raffiguro di continuo nella mia mente, esaminando col pensiero, che un tempo era il bimbo di qualcuno”). In sintesi, rispetto al significato che vogliamo dare a delle frasi rette dall’espressione “Pensare sempre che”, credo che entrambi i modi verbali (l’indicativo e il congiuntivo) vadano bene.

    Penso che il mio ragionamento possa starci…

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo Maria, il tuo ragionamento è corretto, in linea generale “pensare” regge il congiuntivo quando significa “supporre” e l’indicativo quando significa “essere convinto”.

  37. Leonardo scrive:

    Se l’infinito ha con sé un pronome atono (mi, si, ti, ci, vi) bisogna usare “essere” se il pronome è prima dell’infinito (es. “non si è voluto alzare”), “avere” se il pronome è dopo l’infinito (es. “avresti dovuto fidarti”).

    Esatto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Leonardo, esatto.

  38. Massimo scrive:

    Se il verbo che segue il servile è intransitivo, si può usare sia “essere” che “avere”: “Avrei dovuto passare prima al supermercato” ma anche “Sarei dovuto passare prima al supermercato”.

    Giusto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Massimo, è esatto.

  39. Marco scrive:

    “Intralciare” e “ostacolare” sono transitivi e reggono il complemento oggetto: 1) “Hai sempre intralciato ogni mia singola iniziativa” (“ogni mia singola iniziativa” è il complemento oggetto); 2) “Non ostacolarmi” (il “mi” è il complemento oggetto: “non ostacolare me”).

    Penso sia tutto corretto

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, è tutto corretto.

  40. 1)”Scrollarsi”:

    …è un verbo pronominale intransitivo con il senso di “scuotersi, agitarsi energicamente”: “il cane bagnato si scrolla per liberarsi dell’acqua” e “il cane si scrolla liberandosi della saliva”.

    2) “Vivere”:

    ..può essere anche transitivo e, nel mio caso, con il significato di “godere appieno, sfruttare in modo intelligente e personale in ogni possibilità”: “(In riferimento ad una persona) È una brava persona, ma non la vivo privatamente” (“la” è il complemento oggetto e significa “lei”: e cioè “…non vivo [chi?] lei [la] privatamente”.).

    Penso sia tutto corretto…

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo Maria, è tutto corretto.

  41. “Mettersi” è un verbo pronominale intransitivo (in senso informale e familiare) e significa “vestirsi in un certo modo”: “mi sono messo in jeans”; “mettiti elegante”; “ci siamo messi in costume”; “cosa mi metto?”; “cosa mi sono messo?”.

    Penso sia giusto

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo Maria, è giusto.

  42. Salve prof, questi sono gli esercizi svolti per giovedì

    • Zanichelli Avatar

      Ciao Elisa, in che senso?

  43. Olivia scrive:

    così così mia ricerca

    • Zanichelli Avatar

      Cara Olivia, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto

  44. Luigi scrive:

    1)”È come se le sue gambe non gli reggessero”

    “reggere” è usato intransitivamente e significa “non resiste a uno sforzo perché troppo indebolita”

    Penso sia ok

    • Zanichelli Avatar

      Caro Luigi, è ok.

  45. Marina scrive:

    Scorrazzare e Scarrozzare:

    “Scorrazzare”, oltre al suo significato classico, può signficare anche, in senso intransitivo, ” Passare da un’occupazione all’altra o da un campo all’altro di un’attività”: “Ho scorrazzato dalle discipline umanistiche a quelle scientifiche” e “Scorrazzo dalle discipline umanistiche a quelle scientifiche”. Mentre “Scarrozzare”, in senso transitivo, può signficare “Portare in giro in carrozza (oggi, più comunemente, in auto, in motocicletta e sim.)”: “Scarrozzare un turista da un museo all’altro” (“un turista” è il complemento oggetto), “Ti scarrozzo tutti i giorni” e “Ti ho scarrozzato tutti i giorni” (il “ti”, in entrambe le frasi, è il complemento oggetto).

    Penso sia tutto corretto

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marina, è corretto.

  46. Angela scrive:

    molto bene adesso so tutto complimenting io do un 100%

    • Angela scrive:

      buongiorno

    • Zanichelli Avatar

      Cara Angela, benvenuta! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      Un saluto e a presto

  47. Gratificare:

    È un verbo transitivo e significa “soddisfare intimamente, appagare”: “Vedere apprezzato il mio lavoro mi gratifica molto”, frase in cui “mi” è il complemento oggetto, e cioè “…gratifica molto chi?”-“me”, complemento oggetto.

    Mi pare corretto

    • Altro esempio col verbo “gratificare’ in senso transitivo:

      “Se ti mandassi la foto del mio compleanno, mi gratificherebbe personalmente”, frase in cui il complemento oggetto è “mi”.

      Ora è completo

    • Zanichelli Avatar

      Esatto.

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