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Aula di Lingue

Test 24 – usi e funzioni di CHE –

Prof. Anna
Grammatica,   La lingua italiana,   Test

Ripassiamo le funzioni di CHE con questo esercizio.

Seleziona la risposta corretta fra quelle disponibili. Se rispondi bene, vedrai lo sfondo diventare di colore verde.

  1. "Che ne dici?" In questa frase -che- ha funzione di:
    • pronome interrogativo
    • aggettivo interrogativo
    • pronome indefinito
  2. "Non dire a nessuno quello che ti ho confidato." In questa frase -che- ha funzione di:
    • pronome indefinito
    • pronome relativo
    • congiunzione
  3. "Che fate stasera?" In questa frase -che- ha funzione di:
    • pronome interrogativo
    • aggettivo interrogativo
    • pronome indefinito
  4. "Che cielo limpido si vede in montagna!" In questa frase -che- ha funzione di:
    • pronome esclamativo
    • aggettivo esclamativo
    • pronome relativo
  5. "Che ora è?" In questa frase -che- ha funzione di:
    • pronome interrogativo
    • congiunzione
    • aggettivo interrogativo
  6. "Preferisco camminare che correre." In questa frase -che- ha funzione di:
    • pronome relativo
    • congiunzione
    • pronome indefinito
  7. "Marco è di là che guarda la tv." In questa frase -che- ha funzione di:
    • pronome relativo
    • pronome indefinito
    • congiunzione
  8. "Oggi hai un che di strano." In questa frase -che- ha funzione di:
    • pronome relativo
    • congiunzione
    • pronome indefinito
  9. "Ma che fate!" In questa frase -che- ha funzione di:
    • pronome esclamativo
    • aggettivo esclamativo
    • pronome relativo
  10. "Sono contento che tu abbia vinto." In questa frase -che- ha funzione di:
    • congiunzione
    • pronome relativo
    • pronome esclamativo

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Commenti [34]

  1. Marta scrive:

    Se queste esercirsi si ripetesse, potrei capire meglio la funzione del che la cuale trovo un tanto difficile.

  2. maria scrive:

    mi sono due volte sbagliata con pronome relativo e congiunzione. Non e ciaro per me. Puo aiutarmi di capire Prof. Anna?
    un saluto caloroso, maria

  3. Anita scrive:

    Cara prof.ssa Anna,
    Questa volta ho scelto le frase 3 e 5 scorrette e ho dovuto riguardarla ancora di più e nonostante trovo necessario stare di studiare più lungo. Quale cose fanno da se e altre cose fanno difficile. C’è la vita, ma ne supererò! A volte dobbiamo dare il meglio di noi, altrimenti non verrano sul destinazione e vorrei andare d’avanti, dunque ne studierò ancore molto bene.
    Con saluti cordiali dal’Olanda
    Anita

  4. Anita scrive:

    Cara prof.ssa Anna,
    Ora ho studiato bene sul questo oggetto e nonostante solo ho scelto la frase 5 scorretta e immediatamente ho visto mio errore; ho dovuto scegliere per il aggettivo interrogativo invece per il pronome interrogativo, perché non è possibile di dire:”che cosa ora è”? Che ha un suono strano, ma ho calpestato nella trappola. Sbagliandando impariamo tutti. Spero di avere il prossimo pubblicato sotto controllo.
    Con saluti cordiali dal Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, non nella frase “che ora è?” “che” è un aggettivo che si accompagna a “ora” e non un pronome, per questo non è possibile dire “che cosa ora è?”, infatti “che cosa” funge da pronome.
      Un saluto
      Prof. Anna

  5. molto facile

  6. Svolto esercizio.

  7. Svolto esercizio.

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Filippo.
      A presto
      Prof. Anna

  8. svolto.

  9. Sono abbastanza interessanti gli esercizi e in più se questi esercizi sono nelle verifica mi aiuterebbe molto

    • Interessanti

      • Zanichelli Avatar

        Cara Valeria, benvenuta su Intercultura blog.
        Un saluto e a presto
        Prof. Anna

  10. Matilda scrive:

    Molto carino e divertente

    • Zanichelli Avatar

      Cara Matilda, benvenuta su Intercultura blog!
      Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  11. Bello

  12. matilde scrive:

    ho svolto l’esercizio

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Matilde. Come è andato?

      • matilde scrive:

        bene

  13. sono degli esercizi molto utili anche solo per ripassare

  14. Irene scrive:

    no

  15. molto utile eserciziono

  16. giacomo scrive:

    ciao sono jack

    • Zanichelli Avatar

      Ciao Giacomo, benvenuto! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      Un saluto e a presto

  17. Questo test mi ha fatto ripassare i tipi di CHE

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ayele, se hai dei dubbi, scrivimi pure.
      A presto

  18. Marc scrive:

    non è stato molto facile, ma nemmeno impossibile

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marc, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto

  19. Marc scrive:

    non è stato molto facile ma nemmeno impossibile

  20. Beatrice scrive:

    Salve, professoressa, una conferma… Ho letto che “…un nome proprio non può essere seguito da una relativa limitativa…”. Allora ho fatto questo ragionamento per cui vorrei avere una conferma positiva. Partiamo dal fatto che una relativa limitativa svolge il compito di identificare il referente cui si fa riferimento. Ora, prendo ad esempio la seguente frase “Parlai alla moglie di Marco che dormiva”: il nome proprio “Marco” non può essere seguito da una relativa limitativa (come in questo caso), perché lo stesso, e cioè il nome proprio “Marco”, è perfettamente identificativo di un individuo, senza che debba essere aggiunto altro, prerogativa, invece, di una relativa limitativa che fornirebbe un’indicazione indispensabile per precisare il significato dell’antecedente, un significato, però, che, nell’esempio, è già precisato, identificato. Quindi la stessa frase andrebbe scritta così, diventando una relativa esplicativa con l’aggiunta della virgola: “Parlai alla moglie di Marco, che dormiva”; così facendo la frase esplicativa modificherebbe il nome proprio “Marco” che non necessita di una caratterizzazione, tipica di una relativa limitativa, ma gli viene fornita un’informazione aggiuntiva, non essenziale per il significato dell’antecedente. In più, dato che in questo costrutto l’antecedente è rappresentato da un nome proprio (e cioè “Marco”), e dunque da un referente pienamente identificato, è pressoché esclusa un’interpretazione limitativa. Infatti ben più frequente è invece la tendenza a considerare la sua funzione (e cioè quella del nome proprio) rispetto all’antecedente analoga a quella delle esplicative. In finale, un nome proprio è seguito nella stragrande maggioranza dei casi da una relativa esplicativa.

    È corretto, professoressa?

    • Beatrice scrive:

      Dimenticavo, chiedendole anche qui una conferma, che l’antecedente (e cioè quell’elemento che si trova in una reggente rispetto ad una relativa) di una frase relativa non può essere indeterminato, ma è necessariamente accompagnato o da un articolo (determinativo o indeterminativo) o dimostrativo (penso, io, aggettivo), a meno che non si tratti di un nome proprio: “Mi sono recata in una casa / nella casa (e non *in casa) che mi ha segnalato l’assistente sociale”, “Mi sono recata in quella casa che mi ha segnalato l’assistente sociale”, “Mario che conosci tu non è la persona di cui sto parlando”. E, in aggiunta, le frasi esplicative modificano in genere i nomi propri che non necessitano di una caratterizzazione (per il discorso sovrascritto nell’intervento precedente); però se il nome proprio (es. Mario) è preceduto da articolo (es. Il), anche una limitativa può modificarlo: “il Mario che conosci tu non è la persona di cui sto parlando”.

      È corretto, professoressa? immagino di sì

      • Zanichelli Avatar

        Giusto.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Beatrice, è giusto.

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