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Prof. Anna continua la sua attività nella sezione Spazio L2 su Aula di Lingue

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Aula di Lingue

Il trapassato prossimo

Prof. Anna
Grammatica,   La lingua italiana,   Verbi

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi studieremo il trapassato prossimo, vedremo insieme come si forma e quando si usa.

Buona lettura!

Prof. Anna

FORMAZIONE DEL TRAPASSATO PROSSIMO

Il trapassato prossimo si forma con l’imperfetto degli ausiliari essere o avere più il participio passato del verbo, per esempio:

io ero (⇒imperfetto dell’ausiliare essere) andato ( ⇒participio passato del verbo);

lui aveva (⇒imperfetto dell’ausialiare avere) visto ( ⇒participio passato del verbo).

Osserva la seguente tabella:

Ausiliare essere all’imperfetto Participio passato del verbo
io ero  partito / a
tu eri  partito / a
lui era  partito / a
noi eravamo  partiti / e
voi eravate  partiti / e
loro erano  partiti / e
 Ausiliare avere all’imperfetto  Participio passato del verbo
 Io avevo  mangiato 
 tu avevi  mangiato 
 lui aveva  mangiato 
 noi avevamo  mangiato
 voi avevate   mangiato
 loro avevano  mangiato

 Il trapassato prossimo:

del verbo essere → io ero stato /a , tu eri stato / a, lui era stato, ecc.

del verbo avere → io avevo avuto, tu avevi avuto, lui aveva avuto, ecc.

USO DEL TRAPASSATO PROSSIMO

Il trapassato prossimo si usa per indicare un’azione passata prima di un’altra espressa:

→ al passato prossimo: ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato;

→ al passato remoto: persi il treno perchè avevo fatto tardi;

→ all’imperfetto: non volevamo fare l’esercizio che la professoressa ci aveva assegnato.

Abbiamo visto che il trapassato prossimo si usa per esprimere un’azione anteriore rispetto a un’altra passata, ma quando l’azione passata è sottintesa, cioè non e espressa, si può usare anche da solo.

→ Bello questo film! Non l’avevo ancora visto!

 

→ Non ero mai stato a Firenze prima d’ora.

Spesso il trapassato prossimo è accompagnato da avverbi di tempo come: mai, prima, ancora, sempre, ecc.

ALTRI USI DEL TRAPASSATO PROSSIMO

Anche il trapassato prossimo può avere nella lingua parlata un valore modale:

trapassato prossimo di cortesia: si usa soprattutto col verbo venire, per esempio: buongiorno, ero venuto a parlare con Lei; in questo caso il trapassato prossimo sostituisce il passato prossimo  e si usa per evitare una frase troppo diretta in modo che la comunicazione risulti più cortese.

Seleziona la risposta corretta fra quelle disponibili. Se rispondi bene, vedrai lo sfondo diventare di colore verde.

  1. Scegli la frase corretta:
    • Ho dimenticato di fare i compiti perchè lasciavo il quaderno a scuola.
    • Ho dimenticato di fare i compiti perchè avevo lasciato il quaderno a scuola.
  2. Scegli la frase corretta:
    • Ho perso l'anello che il mio ragazzo mi era regalato.
    • Ho perso l'anello che il mio ragazzo mi aveva regalato.
  3. Scegli la frase corretta:
    • Siamo andati al bar dove ci eravamo incontrati il giorno prima.
    • Siamo andati al bar dove ci avevamo incontrati il giorno prima.
  4. Scegli la frase corretta:
    • Ottimo questo vino! Non lo ero mai bevuto prima!
    • Ottimo questo vino! Non l'avevo mai bevuto prima.
  5. Scegli la frase corretta:
    • Andammo da Marta a mangiare la torta che sua madre aveva preparato per noi.
    • Andammo da Marta a mangiare la torta che sua madre preparava per noi.
  6. Scegli la frase corretta:
    • Mi dimenticai di darle il libro che le avevo comprato.
    • Mi dimenticai di darle il libro che le comprai.
  7. Scegli la frase corretta:
    • Non potevo raccontarle quello che Luca mi aveva confessato.
    • Non potevo raccontarle quello che Luca mi era confessato.
  8. Scegli la frase corretta:
    • Cosa avete fatto dopo che io partii?
    • Cosa avete fatto dopo che io ero partita?
  9. Scegli la frase corretta:
    • Non avevo mai mangiato le lasagne prima d'ora.
    • Non mangiai mai le lasagne prima d'ora.
  10. Scegli la frase corretta:
    • Quando sei tornato a casa io mi sono già addormentato.
    • Quando sei tornato a casa io mi ero già addormentato.

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Commenti [143]

  1. Luz scrive:

    Salve! grazie,

  2. Grazie, per ezercici, molto bene.

  3. Alan scrive:

    Ottimi esercizi!

  4. Grapa scrive:

    Grazie per gli ottimi esercizi.

  5. complimenti!!!!!!!!!!
    tutto perfetto!!!!!!!

  6. miguela scrive:

    grazie avevo 7 ani di fare esercizi in italiano

  7. Gloria scrive:

    Grazie per gli esercizi.

  8. Anna scrive:

    Grazie per gli esercizi, mi piac tanto fare questa pratica

  9. nicky scrive:

    Cara prof. Anna.
    Sono di nouvo io-Nicky.La volevo ringraziare di nuovo per i suoi esercizi che sono molto utili per noi che stiamo provando di studiare la lingua italiana. Vorrei chiedere anche una cortesia per i prossimi esercizi- di pubblicare qualcosa su nomi che al singolare sono maschili ma al plurale diventano femminili.

    Grazie.
    Nicky

    • Zanichelli Avatar

      Cara Niky, ti consiglio di leggere l’articolo intitolato “il nome”, troverai alcuni esercizi che ti possono interessare.
      A presto
      Prof. Anna

  10. Grazie per tutti, baci.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sandra, un saluto anche a te!
      A presto
      Prof. Anna

  11. Carissima, mi piace molto questo esercizio, grazie!! buon fine settimana.. baci

    • Zanichelli Avatar

      Cara Inilceia, buon fine settimana anche a te!
      Prof. Anna

  12. Buongiorno! Sn lilly e ho scoperto da ieri questi test! Sn molto importante per me!Grazie mille e complimenti!

    • Zanichelli Avatar

      Ciao Lilly, benvenuta su Intercultura blog!
      Un saluto
      Prof. Anna

  13. carmen scrive:

    perfetto!”!!!…grazie !!!!!

  14. Noce scrive:

    Grazie degli esercizi, però i veri pronomi della 3° persona singolare sono EGLI ed ELLA, mentre quelli della 3° persona plurale sono ESSI ed ESSE,perché non usarli? Sono così belli.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Noce, nell’articolo non vengono segnalati questi pronomi perché non sono usati frequentemente nella lingua parlata; da un punto di vista strettamente didattico la scelta è stata quella di fornire agli studenti il lessico che si avvicina maggiormente alla lingua di tutti i giorni in modo che possano comprendere e comunicare più facilmente possibile.
      Un saluto
      Prof. Anna

  15. Unique scrive:

    ooooooooh!
    ho risposto a tutti gli esercizi e tutto era benissimoooooo
    Grazie a Dio !
    complimenti a tutti !

  16. Maria E. scrive:

    Vorrei sapere, per favore, se questa frase è corretta: rispetto a quest’anno, l’anno scorso eri stato molto più clemente nel farci fare gli esercizi”.
    La ringrazio anticipatamente
    Maria E.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria, la frase che mi scrivi è corretta.
      Un saluto
      Prof. Anna

      • fatine scrive:

        salve grazie molto bene
        i need your help
        please help me

        • Zanichelli Avatar

          Cara Fatine, se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
          A presto
          Prof. Anna

  17. Ilga scrive:

    Cara Prof. Anna,
    ci sono di nuovo con le domande 🙂 .
    Non capisco quando il Trapassato Prossimo e il Futuro Anteriore si usano nelle frasi indipendenti. Ho letto che quest’uso si chiama epistemico e viene usato o quando l’azione posteriore rispetto a quella indicata dal Trapassato Prossimo viene sottintesa oppure quando c’è solo l’indicazione del tempo al posto di essa.
    Nell’esempio portato da Lei: Bello questo film! Non l’avevo ancora visto!
    dov’è questa situazione non espressa?

    E non posso assolutamente usare al posto del Futuro Anteriore o del Trapassato Prossimo il Futuro Sempice o il Passato Prossimo rispettivamente? Per es.: Tra 5 anni sarà andata in pensione. Tra 5 anni andrà in pensione. Non sono uguali?

    Solo questi 2 tempi verbali hanno questa particolarità? O c’è qualche altro tempo composto che si può usare epistemicamente?

    Grazie in anticipo!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ilga, l’uso epistemico ha lo scopo di indicare una supposizione, cioè per esprimere una circostanza ammessa, ma non ancora dimostrata, quest’uso si ha con il futuro semplice: “stanno suonando alla porta, sarà sicuramente mio fratello”; e con il futuro anteriore: “Marta non c’era al bar; sarà uscita con Luca”; questo non accade per il trapassato prossimo che invece si usa per esprimere un’azione anteriore rispetto a un’altra passata, nell’esempio che tu riporti: “bello questo film! Non l’avevo ancora visto!” l’azione passata sottintesa sarebbe: ho visto questo film (non l’avevo ancora visto!).
      Un saluto
      Prof. Anna

  18. Ilga scrive:

    Ho un’altra domanda che però non riguarda questo tema.
    Dopo “direi” quale tempo verbale si può usare? So bene che dopo il Condizionale Presente va il Congiuntivo Imperfetto, però molto più spesso sento le altre varianti.
    Per esempio, quale frase è più corretta:
    (Non) direi che hai ragione.
    (Non) direi che tu abbia ragione.
    (Non) direi che tu avessi ragione.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ilga, cito Massimo Birattari, dalla sua grammatica (Italiano. Corso di sopravvivenza, Milano, Ponte alle Grazie, 2000, p. 289): “Cominciamo dal caso, non infrequente, in cui il verbo reggente è un condizionale (come direi, crederei, penserei). Molto spesso il condizionale presente si associa a un congiuntivo imperfetto: «Vorrei che la smettessero», «Andrei subito a casa se il primo treno non fosse fra tre ore». Questo però non implica (come sembrano dare per scontato anche talune grammatiche) che da un condizionale presente debba sempre dipendere un congiuntivo imperfetto. Osservate queste frasi:
      Non direi che Halloween XIV sia orrendo; è solo inutile.
      Non saprei dire se Halloween XII e XIII fossero peggio perché non li ho visti.
      I condizionali direi e saprei dire sono semplicemente una forma ingentilita del presente indicativo dico e so. Per questo si comportano, ai fini della dipendenza, come presenti indicativi, e reggono (obbligatoriamente) un presente congiuntivo se l’azione è contemporanea, e un imperfetto se è anteriore. E se l’azione della dipendente è posteriore? Bisogna usare il futuro indicativo: Tenderei a credere che la situazione economica peggiorerà”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  19. Ilga scrive:

    Prof. Anna, grazie per la risosta. Però intendevo dire un’altra cosa. Questi usi, riportati da Lei, li conosco. Mi interessa proprio l’uso sottinteso, come nel mio esempio: Tra 5 anni sarà andata in pensione. Tra 5 anni andrà in pensione. Non sono uguali?
    Oppure: Ti avevo detto di fare i compiti!
    Paolo aveva letto il giornale.

    Nella frase: Prima di venire in Italia avevi già studiato l’italiano? Capisco che “prima di venire”, cioè l’arrivo di questa persona a cui si fa la domanda, è proprio quella situazione sottintesa. Ma nelle altre?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ilga, come già sai il futuro e il il futuro anteriore possono indicare una supposizione, ma il futuro anteriore si usa in ralazione ad un’altra frase per esempio al presente: Giulia non c’è, sarà andata a fare la spesa; in questo caso non avremmo potuto usare il futuro semplice (andrà a fare la spesa), mentre le due frasi che mi scrivi tu non sono collegate ad un’altra frase per questo si possono usare sia il futuro semplice che quello anteriore, quindi sono uguali; mentre per quanto riguarda il trapassato prossimo, si usa per indicare un’azione passata prima di un’altra espressa al passato, che può essere sottintesa, per esempio nella prima frase ciò che è sottinteso è molto intuitivo: (non hai fatto i compiti), ti avevo detto di fare i compiti; nella seconda frase è meno intutivo, infatti questa frase da sola, senza alcun contesto di riferimento, non ha molto senso.
      Un saluto
      Prof. Anna

  20. Ilga scrive:

    Cara Prof. Anna, La ringrazio tantissimo, come sempre, per le Sue gentilissime risposte! Adesso mi è tutto chiaro. Grazie!

  21. radwa scrive:

    grazie pro.ana ma vorrei sapere l’uso del trapassato prossimo quando le frase viene come questa esempio “Dopo quello che era successo con il suo precedente libro non era certamente da pensare che l’edizione della nuova opera avvenisse senza difficoltà”. e grazie infinite

    • Zanichelli Avatar

      Cara Radwa, non so se ho capito bene la tua domanda, ma, nella frase che mi scrivi (era successo), il trapassato prossimo si usa per indicare un’azione passata prima di un’altra espressa all’imperfetto (era).
      Un saluto
      Prof. Anna

  22. radwa scrive:

    scusa pro. Mi dispiace, ma ho scritto la frase sbagliata

  23. Dante scrive:

    Ottima risorsa! Complimenti per il blog. I quiz sono molto utili. Nella domanda numero 6 tutte e due le risposte sembrano corrette.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Dante, ti ringrazio per il gentile commento; nella domanda numero 6 la prima opzione è quella corretta perché l’azione del “comprare” è precedente a quella del “dimenticare”, quindi è corretto “avevo comprato”.
      A presto
      Prof. Anna

  24. Olga scrive:

    Molto eficiente, grazie

  25. antigoni scrive:

    Grazie mile

  26. eddy malou scrive:

    molto eficiente,grazie mille

  27. Cristina scrive:

    Molte grazie, mi hanno aiutato molto con le spiegazioni e gli esercizi.

    Un saluto cordiale,

    Cristina

    • Zanichelli Avatar

      Cara Cristina, un saluto anche a te.
      Prof. Anna

  28. tivea scrive:

    Grazie !
    E mi diverto dagli esercizi

  29. abdou scrive:

    Prof anna ti ringrazio mille perché questi esercizi mi hanno aiutato molto troppo

  30. abdou scrive:

    Prof anna ti ringrazio mille perché questi esercizi mi hanno aiutato molto troppo complimenti

  31. graciela scrive:

    graazie per gli esercizi , mi ha aiuttato molto

  32. graciela scrive:

    graazie per gli esercizi , mi ha aiutato molto

  33. Silvia scrive:

    Buonasera Prof. Anna,
    trovo molto interessante questa pagina, anzi vengo spesso a trovare qualche esercizio da fare e così mettermi alla prova con l’italiano.
    Ho un dubbio. Spero essere aiutata.
    Ho trovato un dialogo in un libro, in cui si fa l’introduzione del “Trapassato Prossimo”. Parte del testo dove viene scritto il Trapassato è: “Prima di partire, avevo frequentato un corso all’università di Amsterdam.”, “Prima di trasferirmi, ero già stato altre volte in Italia” e così via.
    Poi c’è un esercizio dove si intitola “Prima di”. Si deve trasformare le frasi secondo l’esempio (Mi lavo le mani e poi mi metto a tavola = Prima di mettermi a tavola, mi lavo le mani) Poi ho fatto questa frase “Abbiamo controllato bene i bagagli e poi siamo partiti”. Io ho scritto “Prima di partire, avevamo controllato bene i bagagli”. Però le chiavi dell’esercizio dice che è sbagliata la risposta. Che è giusta così: Prima di partire, abbiamo controllato bene i bagagli”. Perché non si mette il trapassato prossimo? Se è un’azione al passato fatta prima di un’altra anche passata? Da ieri che sto a pensare e non riesco trovare la risposta giusta. Ringrazierei tanto il vostro aiuto.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Silvia, in realtà sono corrette entrambe le frasi, sia quella col passato prossimo, sia quella col trapassato; il tuo ragionamento è comunque giusto.
      A presto
      Prof. Anna

  34. elina scrive:

    buonasera prof Anna
    innanzitutto La rigrazio per la lezione 🙂 ma posso chiederla un favore! quando c’é un esercizio in cui dobbiamo coniugare i verbi nel passato prossimo , imperfetto e trapassato. come posso sapere se il verbo nella seconda azione metterlo nell’imperfetto o nel passato prossimo. davvero un po complicato 🙂 spero che mi aiuterà perché ho un esame la settimana prossima !
    A presto
    Elina

    • Zanichelli Avatar

      Cara Elina, nell’articolo che ti consiglio viene spiegata la differenza fra l’uso del passato prossimo, remoto e imperfetto (http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2172); il trapassato prossimo si usa per emrpimere un’azione anteriore rispetto a un’altra espressa al passato.
      Un saluto
      Prof. Anna

  35. elina scrive:

    buonsera prof.Anna
    innanzittuto la ringrazio per questa interessante lezione. posso chiederla un favore !se nell’ esercizio devo mettere i verbi all’imperfetto , al trapassato e al passato prossimo . come posso sapere se il verbo della seconda azione lo metto all’inperfetto o al passato prossimo ?? davvero un po complicato ma cosa faccio se mi incontra questo tipo di esercizio perché la settimana prossima avrò una esame di grammatica ! spero che mi aiuta.
    A presto
    Elina

  36. elina scrive:

    salve prof.Anna
    la ringrazio per l’articolo ora capisco bene e sono pronta per l’esame di domani.
    tanti saluti.
    Elina

  37. Roberto scrive:

    Riporto un passo dei Malvoglia, ripreso dal sito della Treaccani: Nel dicembre 1863, ’Ntoni, il maggiore dei nipoti, era stato chiamato per la leva di mare. Padron ’Ntoni allora era corso dai pezzi grossi del paese, che son quelli che possono aiutarci. Ma don Giammaria, il vicario, gli aveva risposto che gli stava bene (Verga 19706: 56).In questo brano ci sono tre trapassati prossimi. Senza entrare nell´analisi stilistica, vi vorrei chiedere se fosse possibile usare il passato remoto al posto del trapassato e qual é, da un punto di vista grammaticale, la differnza tra le due scelte. Si puo´affermare che il trapassato prossimo lo possiamo usare in frasi indipendenti? Se sí non mi risulta chiaro la differenza tra quello e gli altri tempi al passato.
    Vi ringrazio per la disponibilitá e il prezioso servizio che offrite.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Roberto, grammaticalmente sarebbe stato corretto usare anche usare il passato remoto, i trapassati, a differenza dei passati (prossimo e remoto), sono definiti tempi relativi perché non specificano una determinazione temporale in modo assoluto, ma presuppongono un riferimento a un tempo passato, espresso all’interno dello stesso periodo o ricavabile dal contesto.
      A presto
      Prof. Anna

  38. Guedim Amina scrive:

    voglio ringraziare per daremo questi esercizio sono molto grato a Lei sono inizialmente nella lingua italiana che voglio imparare la lingua italiana con voi
    al fino vorrei dire a Lei grazie mille per tutte cose prof Anna
    MINA

  39. Prof. Anna
    Il trapassato prossimo mi ha risultato di molta utilitá per la ubicazione dell’azione nel tempo. Grazie

  40. Credo di aver trovato un errore ortografico in questo articolo, ma grazie lo stesso per averlo condiviso

    • Zanichelli Avatar

      Caro Amerigo, sarebbe utile se tu mi segnalassi l’errore in modo che possa essere corretto.
      A presto
      Prof. Anna

  41. Lezione molto concreta e facile di capire! Gli esercizi mi hanno piaciuto tanto! grazie!

    • Zanichelli Avatar

      Caro lettore, sono contenta che gli esercizi ti siano piaciuti.
      A presto
      Prof. Anna

  42. Rino scrive:

    Ho rispoto magnificamente agli esercizi, ma per capire bene le regole ce ne vuole:-)

  43. rino scrive:

    Persi il treno perché feci tardi, credo.
    Sbaglio?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, i verbi al passato remoto sono corretti.
      A presto
      Prof. Anna

  44. Selma scrive:

    merci merci merciiii . grazie milleeee

  45. Anna scrive:

    Gentile Prof.ssa Anna,

    Vorrei sapere qual è esattamente la differenza tra “Ho saputo che si è sposato” e “Ho saputo che si era sposato”.

    La ringrazio molto.

    Anna

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anna, “si era sposato” indica un tempoi più passato.
      A presto
      Prof. Anna

  46. Marco scrive:

    Molto interessante. ho sempre detto che la grammatica italiana e molto difficile , penso che la maggioranza degli italiani hanno grossi problemi con la grammatica Grazie Prof. Anna.

    Marco da Milano

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, benvenuto su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  47. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Al improvviso ho fatto anche questa lezione, perché mi piace di farne e queste frase le ho fatto anche tutte corrette:-) è il piacere è dalla mia perte.
    Con saluti cordiali dal Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Molto brava Anita!
      A presto
      Prof. Anna

  48. Sara scrive:

    Gentile Prof.ssa Anna,
    come posso completare questa frase usando passato e trapassato prossimo.
    I Signori Ricci (partire) per le vacanze. Appena (scendere) dall’aereo, (accorgersi) che le valigie non (arrivare).
    I Signori Ricci sono partiti per le vacanze. Appena erano scesi dall’aereo si sono accorti che le valigie non erano arrivate.
    Ho un dubbio uso erano scesi o sono scesi?
    La Ringrazio

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sara, io scriverei: “appena sono scesi dall’aereo si sono accorti che le valigie non erano arrivate”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  49. ???? scrive:

    graia per domande mi piace questo sito …. e utilessimo

  50. Cara prof. Anna.
    Sono della Slovenia e per me la grammatica italiana e molto difficile. Mi puo dire per favore quando si usa ero/a e quando sono stato/a.
    La ringrazio.
    Vesna

  51. Vesna Basin scrive:

    Grazie prof. Anna. Lei è molto gentile.
    La ringrazio.

    Vesna Bašin

  52. alicia scrive:

    grazie <3

  53. alicia scrive:

    molto bene é anchi facile

  54. ismail scrive:

    per favore ;posso darmi alcuni consigli per conseguire B2
    SONO MAROCCHINO. voglio studiare in italia ;per questo devo prendere B2

  55. gladis scrive:

    Piu buona lesione professoressa…!!!

    • Zanichelli Avatar

      Grazie Gladis!
      A presto
      Prof. Anna

  56. hussein scrive:

    bellissimo ma vorrei essere ottimo in italiano

    • Zanichelli Avatar

      Caro Hussein, benvenuto su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  57. zgungos scrive:

    Grazie mille professoressa…..ma non capisco.
    _ho preso l’anello che il mio ragazzo mi era regalato.
    _Ho preso l’annello che il mio ragazzo mi aveva regalato……dove è la giusta e perchè.
    _Ho dimenticato di fare i compti perché. Lasciavo il quaderno a scuola.
    _Ho dimenticato di fare i compiti perché avevo lasciato il quaderno a scuola……dove é la giusta.e perché la prima con l’imperfetto.e la seconda con trapassatp prossimo.grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Zgungos, in entrambi i casi è corretto usare il trapassato prossimo perché l’azione della subordinata è anteriore rispetto a quella della reggente che è già al passato: – ho perso l’anello (ieri) che il mio ragazzo mi aveva regalato (prima di ieri). Attenzione: non è corretto -era regalato-, l’ausiliare di -regalare- è -avere- (aveva regalato). A presto Prof. Anna

  58. zgungos scrive:

    Grazie mille professoressa.

  59. Eti scrive:

    Buon giorno prof. Anna
    Stamattina ho fatto l’esercizio del trapassato prossimo e meno male Che avevo solo un erore!
    Cioe’ senz”altro che bsognerebbe di praticarsi molto di piu’.
    Grazie
    Eti

    • Zanichelli Avatar

      Caro Eti, direi che è un ottimo risultato!
      Ti faccio una correzione: “senz’altro bisognerebbe che praticassi molto di più”
      A presto
      Prof. Anna

  60. Mi piacerebbe ringraziare per l’ aiuto che questi esercizi possono dare a un insegnante di lingua italiana all’ estero.Per un professore di italiano all’estero non è un compito facile insegnare grammatica senza avere libri che possano contribuire all’ insegnamento della lingua in modo gradevole.Ringrazio alora per il tempo dedicato e ancora per il tempo che dedicano, e anche per la loro pazienza e disponibilità al momento di creare questi instrumenti di lavoro per noi professori.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Carlos Alberto, grazie a te per il tuo commento.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  61. Zina scrive:

    Grazie mille!!!Gli esercizi mi sono serviti molto

    • Zanichelli Avatar

      Cara Zina, benvenuta su Intercultura blog!
      Un salluto e a presto
      Prof. Anna

  62. ale scrive:

    Buonasera
    Gentile professoressa, vorrei un chiarimento: è corretta la frase”ti ricordi che sei venuta a casa mia e mia mamma ha inventato un gioco” o ” aveva inventato un gioco” A tal proposito le chiedo anche se posso usare un trapassato prossimo mentre sto usando come tempo principale il passato prossimo.”Sai che il tizio mi ha chiesto o mi aveva chiesto”?
    Grazie per la risposta
    Ale

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ale, la frase che mi scrivi è corretta, il trapassato prossimo si usa per indicare un’azione passata prima di un’altra espressa al passato, quindi dipende quale collocazione temporale vuoi dare all’azione.
      Un saluto
      Prof. Anna

  63. Isra scrive:

    Bien

  64. Molto bene questi ripasso!!!!!!!!!!!!!!!! tanti grazie. professorezza.-

    • Zanichelli Avatar

      Cara Evangelina, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      Apresto
      Prof. Anna

  65. molto chiaro tutto!!! grazie

  66. Piotr scrive:

    Cara prof. Anna!

    Non posso trovare una informazione in internet, quindi mi dà fastidio.
    Che cosa succede quando si usa Trapassato Prossimo con i pronomi diretti?
    per esempio:
    “Hai comprato la rivista?
    “No, purtroppo quando sono andato in edicola, qualcuno l’aveva già comprata” o “l’aveva già comprato” ?

    Saluti dalla Polonia 🙂

  67. Teo scrive:

    Adesso ho capito come usarlo. Sono argentino e mi serve Moltó questo. Ciao

    • Zanichelli Avatar

      Caro Teo, benvenuto su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  68. Teodoro scrive:

    Grazie per tutto.

  69. VITTO scrive:

    Salve professoressa,
    Vorrei un chiarimento, perché le parole che ho mosso fra le virgolette sono al femminile e non al maschile ?
    La ringrazio in anticipo
    Saluti
    Sara Si era addormentata da pochi minuti, quando è suonato il telefono. Era Giacomo, che le ha raccontato che sua madre Era stata male e che lui e suo padre l’Avevano “portata”al pronto soccorso. Poi Si era ripresa e i medici l’Avevano “dimessa” dicendole di riposare per tutta la settimana.

  70. Angelos scrive:

    salve prof ana se diço , ho visto il firm e avevo piaçiuto é giusto l’uso del trapassato prossimo ?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Angelos, in questo caso è meglio usare il passato prossimo: “ho visto il film e mi è piaciuto”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  71. Cosa vuol dire espressa e sotinttesa

    • Zanichelli Avatar

      Cara Signorina, “espresso” significa “pronunciato, manifestato verbalmente, esplicitato”, mentre “sottinteso” significa “che non è espresso, che non è detto esplicitamente”, per esempio nella frase “io vado a casa” il soggetto “io” è espresso, mentre nella frase “vado a casa” il soggetto “io” è sottinteso.
      Un saluto
      Prof. Anna

  72. Gaetan scrive:

    Cara Prof. Anna,
    domanda numero 8, si potrebbe dire anche “Cosa avete fatto dopo che io SIA partito?” ?
    Grazie mille.
    Gaetan

    • Zanichelli Avatar

      Caro Gaetan, la frase non sarebbe corretta.
      Un saluto
      Prof. Anna

  73. Carmen scrive:

    Grazie, mi ho piaciuto molto!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Carmen, sono felice che la lezione ti sia piaciuta.
      A presto
      Prof. Anna

  74. Mien scrive:

    Grazie per gli esercizi

  75. Clara scrive:

    Prima frase :

    – ” Ha voluto tornarsene a casa ” … È giusta la frase ? E in più volevo sapere se in questo è ammessa solo la forma ” ha voluto ” e non ” ha voluta ” indipendentemente dal genere del soggetto …

    Seconda frase :

    – ” Lui è voluto ( ” lei è voluta ” al femminile ) tornare a casa ” oppure potremmo dire : ” lui se n’è voluto ( ” lei se n’è voluta ” al femminile ) tornare a casa ” .

    Terza frase :

    – ” Avete voluto tornarvene ( o piu semplicemente ” tornare ” ) a casa ” .

    Quarta frase :

    – ” Siete voluti tornare a casa ” ( e non ” tornarvene ” , che si usa solo con l’ausiliare avere ) … Tutto giusto?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Clara, la frase “ha voluto tornarsene a casa” è corretta ma non è corretto dire “ha voluta”; anche tutte le altri frasi sono corrette.
      A presto
      Prof. Anna

  76. Carla scrive:

    Benissimo!

  77. Kalifa scrive:

    Questi è molto importante mi piace a partecipare in questi esercizi avevi tanti esperienza per aumentare il mio livello grazie mille

  78. grazie mille .
    Questo è un sito meraviglioso per imparare l`ilatiano

    • Zanichelli Avatar

      Caro Victor, benvenuto su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  79. wilber scrive:

    Molto buono

  80. Salve. Sono io, adesso sto studiando l’italiano!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Lea, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  81. Ana Ma. scrive:

    Grazie mille Anna.

  82. Anna scrive:

    Ciao. Ringrazio tanto gli esercizi che avete inviato. Cordiali saluti.

  83. tota scrive:

    → al passato prossimo: ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato;

    o il trapassato prossimo?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Tota, nell’articolo si dice che il trapassato prossimo si usa per indicare un’azione passata prima di un’altra espressa al passato prossimo (ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato), al passato remoto o all’imperfetto.
      Un saluto
      Prof. Anna

  84. tota scrive:

    → al passato prossimo: ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato;

    o il trapassato prossimo?

  85. Grazie!

  86. Maria scrive:

    Salve Prof. Anna,

    Ho un dubbio sul tempo verbale da usare nella subordinata introdotta da quando, se nella principale abbiamo il trapassato prossimo. Nel Suo esempio “ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato” è chiaro. Ma se usassi il passato remoto, anziché il passato prossimo, sarebbe sbagliato? Ecco il mio esempio:
    Giulia era stata esattamente così quando incontrò e si innamorò di suo marito tanti anni prima.
    Oppure è meglio usare in entrambe le proposizioni il trapassato prossimo? Era stata così quando aveva incontrato?
    Spero di essere stata chiara.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria, è corretto anche usare il passato remoto, il tuo esempio è corretto.
      Un saluto
      Prof. Anna

      • Maria scrive:

        Mille grazie, Prof. Anna!

  87. Sandra scrive:

    Salve! grazie mille

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sandra, benvenuta su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
      A presto

  88. Futuro epistemico:

    …In molti casi il futuro esprime una soggettiva deduzione del parlante circa la situazione presente (allora si usa il futuro semplice) o passata (allora si usa il futuro anteriore). Questo impiego è formalmente definito “epistemico”. Con il futuro semplice si esprime «una qualche soggettiva deduzione del parlante circa la situazione presente»; con il futuro anteriore consente di esprimere «un’ipotesi attuale circa un evento accaduto nel passato». In sostanza, analogamente al futuro semplice (che indica una supposizione su un avvenimento presente), il futuro anteriore può infatti indicare una supposizione su un avvenimento invece passato. Ricapitolando, il futuro (semplice e anteriore) non ha soltanto un valore temporale, ma esso può anche avere valore modale, vale a dire che serve ad esprimere l’atteggiamento del parlante (o dello scrivente) sul grado di probabilità di quanto sta affermando. E quindi quest’ultimo valore prende anche il nome di “epistemico” (“Futuro epistemico”= e cioè “particolare uso del tempo futuro -semplice o anteriore- per presentare un avvenimento in forma dubitativa; quindi anche l’uso del verbo al futuro per esprimere una circostanza ammessa ma non ancora dimostrata), e corrisponderebbe a quello di un avverbio come probabilmente, forse e simili: «Avrà sui trent’anni»; «saranno le otto e mezza» (futuro semplice); «Conosco troppo bene i tuoi gusti: questo film ti avrà fatto schifo» (futuro anteriore). L’uso modale del futuro, come si vede, tocca anche il futuro anteriore. In sintesi, l’uso epistemico ha lo scopo di indicare una supposizione, e cioè per esprimere una circostanza ammessa, ma non ancora dimostrata; quest’uso si ha o con il futuro semplice: “Stanno suonando alla porta, sarà sicuramente mio fratello”; e/o con il futuro anteriore: “Marta non c’era al bar; sarà uscita con Luca”

    Penso sia tutto corretto…

    • Di nuovo, per completezza volevo aggiungere quest’altro ragionamento ed esempio:

      1)”Come ben saprete” o “Come ben sapete”

      …Entrambe sarebbero corrette; ma la differenza sta nel tipo di modulazione del grado di certezza che il parlante attribuisce al proprio asserto: e cioè se vogliamo esprimere tanto una timida ipotesi, quanto una motivata certezza. A tal proposito, i parlanti dispongono di svariati attrezzi espressivi (che possono consistere in strumenti lessicali come avverbi ”forse, probabilmente, certamente, bene…” o aggettivi “eventuale, probabile, certo…”) per determinare ciò che veramente si vuole esprimere. Di conseguenza, nella prima opzione entra in gioco l’uso epistemico del verbo (e quindi del futuro semplice “saprete”) che ha lo scopo di indicare una supposizione, cioè per esprimere una circostanza ammessa, ma non ancora dimostrata, per esprimere una soggettiva deduzione del parlante circa la situazione presente, per indicare quindi una supposizione su un avvenimento presente: vale a dire per esprimere l’atteggiamento del parlante (o dello scrivente) sul grado di probabilità di quanto sta affermando. In continuazione, è il parlante a chiarisce la propria intenzione con opportuni avverbi epistemici (guarda sopra), come in (esempio iniziale): “Come ben [=certezza] / forse [=dubbio] saprete”. Diversamente, nella seconda opzione (quella con l’indicativo “sapete”) useremo l’indicativo per sottolineare il convincimento circa la veridicità dell’asserto.

      Penso ora sia assolutamente completo

      • Zanichelli Avatar

        Caro Filippo Maria, è completo.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo Maria, è corretto.

  89. Perfetto

  90. Rafael scrive:

    Tutto molte buono
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rafael, benvenuto! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto

  91. Chaurito scrive:

    ho capito bene. grazie mille

I commenti sono chiusi.