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Aula di Lingue

Usi dei verbi STARE e DARE

Prof. Anna
La lingua italiana,   Verbi

 Cari lettori e lettrici di Intercultura blog, oggi vedremo come si coniugano e come si usano due dei verbi irregolari più frequenti in italiano: stare e dare.

 

Buona lettura!

Prof. Anna

VERBO STARE

Il verbo stare è un verbo irregolare. Nella seguente tabella vengono riportate le forme del presente indicativo:

 

 

io sto
tu stai
lui, lei sta
noi stiamo
voi
state
loro stanno

 Il verbo stare viene spesso usato al posto del verbo essere:

– in frasi che esprimono il comportamento o il trovarsi in una determinata posizione, per esempio: stare in piedi; stare sdraiato; stare fermo; stare zitto; stare attento.

– per esprimere lo stato d’animo o le condizioni di salute di una persona.

Qualche esempio: stare in ansia; stare sulle spine (essere in agitazione); stare bene; stare male; stare comodo – scomodo; stare tranquillo; stare sulla difensiva (assumere un atteggiamento di difesa); stare sulle sue (essere molto riservato).

–  in frasi che contengono un’esortazione: sta’ seduto!; state zitti!.

– nel senso di "trovarsi in un determinato posto", per esempio: le calze stanno nell’armadio.

In questo caso esiste una differenza di significato tra l’uso del verbo essere e l’uso del verbo stare. Vediamo questi due esempi:

1- Le forchette sono nel primo cassetto vicino al lavello.

In questo caso indico dove le forchette sono ora, non necessariamente di solito.

2- Le forchette stanno nel primo cassetto vicino al lavello.

L’uso del verbo stare in questa frase indica dove le forchette solitamente sono riposte.

 Per cui il verbo essere esprime la collocazione in un dato momento, mentre il verbo stare esprime la collocazione abituale.

– se ci si riferisce a persone il verbo stare ha generalmente il senso di "risiedere", "soggiornare". Anche in questo caso c’è una sfumatura diversa rispetto al verbo essere:

1- Sono in albergo.

In questa frase si esprime dove sono in un determinato momento.

2- Sto in albergo.

In questo caso si esprime la permanenza nel luogo di cui si parla.

– in alcuni casi il verbo stare può avere il significato di rimanere:

1- Stasera stiamo a casa = stasera rimaniamo a casa.

2- Stasera siamo a casa = questa frase indica che in quel determinato momento (stasera) siamo in un determinato luogo (a casa), per questo usiamo il verbo essere.

Vediamo ora alcune costruzioni particolari del verbo stare.

STARE PER + INFINITO

Usiamo questa costruzione quando vogliamo parlare di un’azione imminente, che è in preparazione:

stare + per + infinito

Qualche esempio: sto per uscire; stiamo per mangiare; il treno sta per partire; Luca sta per arrivare.

STARE + GERUNDIO

Quando parliamo di un’azione che è in corso di svolgimento, possiamo usare il verbo stare + gerundio.

Per esempio: io e Marco stiamo studiando matematica; in questi giorni sto lavorando molto; ora sto mangiando, ti richiamo più tardi.

 VERBO DARE

Anche il verbo dare si coniuga in maniera irregolare, osserva la seguente tabella:

io do
tu dai
lui, lei
noi diamo
voi date
loro danno

 ATTENZIONE!

La terza persona singolare è accentata (dà) per differenziarsi dalla preposizione semplice (da).

Esistono alcune espressioni idiomatiche con il verbo dare:

1- darsi delle arie = vantarsi.

2- dare carta bianca a qualcuno = concedere a qualcuno piena autonomia per un lavoro o un progetto.

3- dare luogo a qualcosa = essere causa di qualcosa.

– spesso, quando il verbo dare precede un sostantivo, prende il significato del verbo relativo al sostantivo stesso, per esempio:

 dare consigli = consigliare; dare spiegazioni = spiegare; dare una punizione = punire; dare fuoco = incendiare; dare inizio = iniziare; dare una mano = aiutare

– seguito dalle preposizioni forma espressioni particolari:

dare a intendere; dare a bere = fare credere qualcosa a qualcuno.

dare per scontato = dichiarare scontato

dare in omaggio = regalare

dare da pensare = procurare pensieri

dare ai nervi – dare sui nervi = innervosire

dare alla testa = stordire

dare nell’occhio = attirare l’attenzione

dare contro qualcuno = contraddire qualcuno; attaccare qualcuno

darci dentro = mettercela tutta; non arrendersi

– Esistono delle espressioni con il vebo dare alla forma riflessiva:

darsi a qualcosa = dedicarsi a qualcosa

darsi per vinto = arrendersi

darsi del tu, del Lei = rivolgersi a qualcuno in modo informale o formale

darsele = picchiarsi

darsela a gambe = scappare 

 

 

Seleziona la risposta corretta fra quelle disponibili. Se rispondi bene, vedrai lo sfondo diventare di colore verde.

  1. Scegli la frase senza errori.
    • Laura e Vadim stano per sposarsi.
    • Laura e Vadim stanno per sposarsi.
    • Laura e Vadim stanno per sposandosi.
  2. Scegli la frase senza errori.
    • Cosa stando per fare?
    • Cosa stai per facendo?
    • Cosa stai facendo?
  3. Scegli il signicato corretto per la seguente frase: Alex si è dato alla pittura.
    • Ad Alex piace la pittura.
    • Alex si è dedicato alla pittura.
    • Ad Alex non piace la pittura.
  4. Scegli il significato corretto per la seguente frase: sto sulle spine per i risultati dell'esame.
    • Sto aspettando i risultati dell'esame.
    • Sono in agitazione per i risultati dell'esame.
    • Non voglio sapere i risultati dell'esame.
  5. Scegli il significato corretto per la seguente frase: non voglio dare luogo a discussioni.
    • Non voglio sentire discussioni.
    • Non voglio essere causa di discussioni.
    • Non voglio discutere.
  6. Scegli il significato corretto per la seguente frase: Luca non parla molto di sè, sta sempre sulle sue.
    • Luca non parla molto di sè, è una persona riservata.
    • Luca non parla molto di sè, sta sempre a casa sua.
    • Luca non parla molto di sè, è una persona antipatica.
  7. Scegli il significato corretto per la seguente frase: il vino mi dà alla testa.
    • Mi piace molto il vino.
    • Il vino mi stordisce.
    • Il vino mi fa venire mal di testa.
  8. Scegli il significato corretto per la seguente frase: non darti per vinto, vedrai che riuscirai a passare l'esame.
    • Non essere triste, vedrai che riuscirai a passare l'esame.
    • Non arrabbiarti, vedrai che riuscirai a passare l'esame.
    • Non arrenderti, vedrai che riuscirai a passare l'esame.
  9. Scegli il significato corretto per la seguente frase: questi discorsi mi danno sui nervi.
    • Questi discorsi mi innervosiscono.
    • Non voglio sentire questi discorsi.
    • Voglio sentire questi discorsi.
  10. Scegli il significato corretto per la seguente frase: Marco si dà delle arie per la sua nuova macchina.
    • Marco è felice perchè ha una nuova macchina.
    • Marco vuole una macchina nuova.
    • Marco si vanta della sua nuova macchina.

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Commenti [75]

  1. Marilena scrive:

    Se tu riuscirai a portare a termine questo lavoro sarà una sorpresa per tutti.
    Si può scrivere così la frase o è sbagliato e bisogna usare il condizionale? Aiutoooooo ho fatto una figuraccia!!!!!!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marilena, la frasi che mi proponi è corretta.
      A presto
      Prof. Anna

  2. hatem scrive:

    scusa ,sono tunisino,voglio sapere quando uso “bello” e “bel”

    • Zanichelli Avatar

      Caro lettore, l’uso di bello o bel segue le regole dell’articolo determinativo maschile singolare, per cui se il nome a cui è associato l’aggettivo vuole l’articolo IL useremo bel, per esempio: un bel fiore; se invece il nome vuole l’articolo LO useremo bello, per esempio: un bello zaino.
      a presto
      Prof. Anna

  3. mi è piacuto fare questa lezione…

  4. anche questa stato bello sono contenta qualcosa ho imparato…

  5. anche questa lezione mi è piacutto molto-

  6. Marta scrive:

    AIUUTO. Ho un dubbio. L’articolo indeterminativo uno si usa con il nome maschile che comincia con s or z or ps. Nel caso precedente un bello zaino, l’articolo modifica l’aggettivo o il nome?

    Io pensavo che si direbbe uno bello zaino.

    Molte grazie,
    Marta

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marta, l’articolo indeterminativo UNO si usa con i nomi maschili che cominciano con s+consonante, z, gn, ps, x; ma nel caso “un bello zaino” la parola che segue l’articolo è BELLO e non ZAINO, quindi non useremo UNO ma UN.
      a preto
      Prof. Anna

  7. marina scrive:

    Posso dire a una persona: Come va? sia nel discorso formale sia in quello di cortesia?
    Cioè,
    Signor Russo, come va?
    Ciao, Anna! Come va?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marina, è possibile usare “come va?” anche nel registro formale, se però è molto formale è meglio usare “come sta?”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  8. sara scrive:

    non riesco ad memorizzare le regole della grammatica mi potete dare un consiglio per riuscire a superare gli esami senza paura

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sara, credo che il modo migliore sia passare subito dalla teoria alla pratica, prova a concentrarti sugli esempi e a fare subito esercizi relativi alla regola che vuoi memorizzare, sono certa che in questo modo potrai superare gli esami senza paura.
      Un saluto
      Prof. Anna

  9. Victor scrive:

    Prof., non trovo nulla su internet riguardo al troncamento di bello/bel davanti al suono “sc” di “sci”, i dizionari cogli esempi si fermano alla “s impura”…
    Mi è capitato di sentire un amico dire: “un bel scioglilingua”, è corretto? Io l’ho sempre pensata come dice lei, cioè che debba seguire il comportamento dell’articolo determinativo maschile singolare…
    Mi conferma che vale anche per il suono “sc”? (Ad. es. bello scemo, bello scettro, bello sciopero… cercando su internet ho letto che molti troncano)
    La ringrazio d’anticipo,
    Victor

    • Zanichelli Avatar

      Caro Victor, la tua ipotesi è corretta, infatti l’aggettivo “bello” segue le regole dell’articolo, dunque la forma giusta da usare davanti a una parola che comincia per S+ consonante sarà “bello” al maschile sigolare e “begli” al maschile plurale.
      A presto
      Prof. Anna

  10. cara anna ciao soni la professoressa tilde

    • Zanichelli Avatar

      Ciao Tilde, benvenuta su Intercultura blog!
      Prof. Anna

  11. carlo scrive:

    salve,
    mi è sorto un dubbio sulle regole che riguardano l’utilizzo dei verbi essere e stare, cercando di spiegare la differenza a chi parla inglese
    ad esempio perché si dice sto bene, sono ammalato e non sono bene, sto ammalato?
    grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Carlo, il verbo stare è seguito da un avverbio (bene, male) e in questo contesto indica una condizione fisica o emotiva; mentre il verbo “essere” è seguito da un aggettivo, come: sono ammalato, sono grande, sono triste; di conseguenza il verbo “stare” non può essere seguito da un aggettivo (sto ammalato) e il verbo essere non può essere seguito da un avverbio (non sono bene) ad eccezione di alcune espressioni composte dal verbo “essere” e un avverbio usate in modo impersonale: è bene, è male.
      Un saluto
      Prof. Anna

  12. Vittorio scrive:

    È corretto scrivere questa frase? ” Le ricerche DAVANO esito negativo? Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Vittorio, la frase che mi scrivi è corretta.
      Un saluto
      Prof. Anna

  13. Vittorio scrive:

    È corretto scrivere questa frase? Si restituiscono gli atti inevasi SIGNIFICANDO che, la persona in oggetto generalizzata, da accertamenti eseguiti risulta irreperibile?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Vittorio, non riesco a capire il significato di questo periodo, forse a causa dell’uso della virgola: se il soggetto della frase introdotta da “che” è “la persona in oggetto generalizzata”, la virgola non ci vuole, perché separerebbe il soggetto dal verbo (risulta). Prova a correggere la punteggiatura e se hai ancora dei dubbi non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  14. Vittorio scrive:

    Il.ma Prof. Anna rileggendo la frase la virgola viene eliminata dal “che” ed aggiunta ad “eseguiti”!!!!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Vittorio, non mi è chiara la tua correzione, prova a riscrivermi la frase.
      A presto
      Prof. Anna

  15. Vittorio scrive:

    Si restituiscono gli atti inevasi significando che la persona in oggetto generalizzata, da accertamenti eseguiti, risulta irreperibile. Mi perdoni Prof. Un saluto

  16. Felipe scrive:

    Anna,

    Ti ringrazio questa pagina. Sono un studente de italiano e mi piace di italiano e questi esercizi mi aiutano a imparare la lingua. Grazie

  17. Buongiorno, sono argentino e sto imparando italiano. Vorrei sapere il significato della seguente spressione : , mi riferisco al uso del verbo stare.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorello, non ho capito a quale espressione ti riferisci. Prova a scrivermi di nuovo spiegandomi di quale espressione si tratta.
      A presto
      Prof. Anna

  18. cinzia scrive:

    Gentile prof. Anna, frequento la prima media e le chiedo se, per cortesia, potrebbe spiegarmi come si analizzano grammaticalmente i verbi fraseologici nelle frasi, cioè se si analizzano singolarmente o se devo analizzarti unendoli al verbo che accompagnano. Ad esempio: sta andando a lavorare, devo analizzare sta e poi andando o devo analizzarli assieme? e se vanno assieme come devo analizzare “sta andando”. Mi scusi, ma il nostro insegnante non ama la grammatica e ci dà gli esercizi senza spiegarceli e senza correggerli, così i miei compagni ed io siamo in gravi difficoltà, perché non sappiamo mai quando eseguiamo bene i compiti e quando sbagliamo. Grazie in anticipo per la sua cortesia, Cinzia

    • Zanichelli Avatar

      Cara Cinzia, nell’analisi grammaticale i due verbi vanno analizzati separatamente, in quanto hanno caratteristiche diverse (per esempio il modo).
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  19. Fedora scrive:

    Ciao, è vero che si può usare:” lo’ preso io” invece di l’ho preso io. Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Fedora, non è corretto “lo’ preso io”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  20. Giulia scrive:

    Salve! Mi crea un po’ di dubbi la frase “dare per scontato”. È corretto dire “dò le cose per scontate” ? Scontato varia al variare del nome? O è corretto dire “dò le cose per scontato”, come sento generalmente ma che non mi suona affatto? La ringrazio anticipatamente!!

    • Zanichelli Avatar

      Car Giulia, è corretto l’uso che fai tu (dare le cose per scontate), “scontato” concorda con il nome.
      A presto
      Prof. Anna

  21. nicolina scrive:

    Salve, professoressa.
    Vorrei sapere quale di queste frasi è corretta grammaticalmente:
    – sono all’assicurazione o sono dall’assicuratore?
    Inoltre:
    – in pullman:mi fermo al bar Merloni o scendo da Merloni?

  22. Bruno scrive:

    Ciao. Questa espressione è correta?
    Oggi alla riunione il nuovo capo (è in botte di ferro), perché abbiamo sbagliato tutto il lavoro che aveva chiesto e c’è poco tempo per rifarlo.
    Un saluto
    Bruno

    • Zanichelli Avatar

      Caro Bruno, non capisco perché l’espressione -è in una botte di ferro- è tra parentesi, non capisco il nesso tra la prima frase e la seconda (quella introdotta da -perché), qual è l’azione fatta dal capo? Comunque la frase così non corretta, anche se l’espressione non fosse tra parentesi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  23. Bruno scrive:

    Ciao. Asppeto, per favore la risposta.
    abbraccio.
    Bruno

  24. carlos scrive:

    una domanda Mi puoi dirmi , la differenza tra voglio essere qui per sempre e voglio stare qui per sempre . e che qual è la differenza tra voglio essere accanto a te e voglio stare accanto a te

    • Zanichelli Avatar

      Caro Carlos, a volte i due verbi si equivalgono, “stare” indica il rimanere in un posto, il fermarsi in un luogo o in una condizione; nelle frasi che mi scrivi sarebbe meglio usare “stare”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  25. Giovanni scrive:

    Esercizio: analisi grammaticale del verbo fui stato:
    Svolgimento1: voce del verbo STARE, modo indicativo, tempo trapassato remoto, prima persona singolare.

    Svolgimento 2: voce del verbo ESSERE, modo indicativo, tempo trapassato remoto, prima persona singolare.

    Quale delle due risposte è esatta?

    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giovanni, sono corrette entrambe le analisi, perché nei tempi composti questi due verbi hanno la stessa coniugazione.
      Un saluto
      Prof. Anna

  26. Ho scoperto questo sito oggi (mercoledì 25 marzo 2015) e mi chiedo se anchora si trova attivo.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria Antonia, benvenuta su Intercultura blog!
      Il sito è attivo.
      A presto
      Prof. Anna

  27. Sara scrive:

    Ho appena letto che il sito è attivo e vorrei approfittare della competenza della prof.Anna per sciogliere un mio dubbio.
    Nella frase “Sei stato dalla nonna?” “sei” è ausiliare del verbo “stare” o è usato con significato proprio?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sara, in questo caso il verbo “essere” ha la funzione di ausiliare, “sei stato” è il passato remoto sia del verbo “stare” sia del verbo “essere”.
      A presto
      Prof. Anna

  28. Sara scrive:

    Sara dice:Chiarisco il quesito:”Sei stato dalla nonna?”.Sei stato è il passato prossimo di stare o di essere?Grazie

  29. Sara scrive:

    Sara dice:Grazie!Spiegazione chiara.
    Sara chiede: Perché il mio indirizzo e-mail è visibile?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sara, non ho capito la tua domanda.
      A presto
      Prof. Anna

  30. Vanessa scrive:

    Gent. prof.ssa, vorrei sapere se si posso dire frasi come: cosa stai a fare?; non ti vergogni a dire certe cose?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Vanessa, la prima frase è corretta, mentre il verbo “vergognarsi” è seguito dalla preposizione -di- se c’è un infinito, quindi “vergogni di dire”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  31. Gentile prof. Anna, è giusto dire i biscotti stanno lì o è meglio dire i biscotti sono lì.grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara M. Antonietta, meglio usare il verbo “essere”. A presto Prof. Anna

  32. Molto utile.sarebbe meglio però avere alla fine un riscontro alle domande da me risposte.comunque complimenti.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Adolf, se parli dell’esercizio alla fine dell’articolo, puoi avere un riscontro guardando il colore della tua risposta; se è verde la risposta è corretta, se è rosso non è corretta.
      Un saluto
      Prof. Anna

  33. Rino scrive:

    Gentilmente, chiedo la formula esattemdi questa frase: cretino vai a scuola ed a fare l’esame da giornalista.,

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, la frase è corretta, ma userei “e” non “ed”.
      A presto
      Prof. Anna

  34. Rino scrive:

    Gentilmente, chiedo la dicitura corretta della seguente frase: cretino, torna a scuola ed a fare l’esame di giornalista.

  35. Buonasera, vorrei solo una conferma rispetto a un dubbio che ho è che mi sono chiarita leggendo le domande precedenti: i tempi composti dell’indicativo di essere e stare sono uguali. Quindi per capire di che verbo si tratta devo analizzare il contesto della frase, giusto? Per es. “sono stato al mare” è essere o stare?
    Grazie
    Alessandra

    • Zanichelli Avatar

      Cara Alessandra, i tempi composti di “essere” e “stare sono uguali, per quanto riguarda la frase che mi scrivi, tenendo conto che “essere” si usa per esprimere lo stato in luogo e dice dove si trova qualcosa o qualcuno, può trattarsi di questo verbo, ma se dico “sono stato al mare per un mese” può trattarsi del verbo “stare” che invece “stare” si usa per esprimere il rimanere o il restare in una condizione o in un luogo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  36. andree scrive:

    Gentile prof. Anna,
    A la ricerca di “stare a + infinito” mi si confondono sfumature.
    Con la sua bravissima abilità a spiegare la vostra grammatica,
    potete per favore districare questa reggenza?
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Andree, la costruzione “stare + infinito” esprime la continuità, il prolungarsi di un’azione, spesso aggiunge anche un’idea di insistenza, ma sempre prolungata: “non stare ad aspettarmi”, in alcune espressioni si usa per conferire efficacia all’espressione, spesso infatti viene usato in maniera pleonastica; “non stare a dirmi cosa devo fare” (=non dirmi cosa devo fare) o per chiedere attenzione “stammi a sentire”, “stai a vedere”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
      A presto
      Prof. Anna

  37. Molto utile e facile di capire. Vi ringrazio di cuore.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Mirta, benvenuta su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  38. oude scrive:

    Salve Veramente mi piace molto questa pagina

    • Zanichelli Avatar

      Caro Oude, benvenuto su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  39. Grazie mille Prof. Anna, mi hai davvero aiutato molto. Ciao.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ricardo, benvenuto du Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  40. MUSTAPHA scrive:

    Grazie prof Anna

  41. Salve Prof.Anna!
    La frase “Lui/lei è con me” è corretta?
    Aspetto la Sua risposta!
    Grazie!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Joao, la frase che mi scrivi è corretta.
      A presto
      Prof. Anna

  42. Giacomo scrive:

    STARE + GERUNDIO

    Quando parliamo di un’azione che è in corso di svolgimento (anche in passato), possiamo usare il verbo stare + gerundio:

    “Non so che cosa stesse mangiando (valore durativo oltretutto)”

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