Cari lettori e lettrici di Intercultura blog, le preposizioni rappresentano uno degli argomenti più difficili per chi studia l’italiano. Spesso non è facile usarle correttamente, c’è bisogno di molto esercizio e molta pratica per poterle utilizzare in maniera spontanea. Tuttavia ci sono alcune regole che ci possono aiutare a scegliere la preposizione giusta.
Buona lettura!
Prof. Anna
La preposizione A esprime il complemento di luogo, ovvero risponde alla domanda “dove?” o “verso dove?“ e si usa con i verbi di stato o di movimento.
Per esempio:
Sono a casa.
Vado a scuola.
Alcuni esempi:
a casa, a scuola, a teatro, a pranzo, a cena, a colazione, a letto.
Si usa davanti ai nomi di città:
Abito a Milano.
Studio a Londra.
ATTENZIONE!
La preposizione A diventa AD davanti alla vocale – a –. Davanti alle altre vocali può diventare AD o restare A. Per esempio:
Vado a Udine / ad Udine
Vado ad Amburgo.
Alcuni verbi vogliono la preposizione A davanti all’infinito che li segue:
Vado a fare la spesa. (andare)
Vieni a prendermi in stazione? (venire)
Mi aiuti a fare questo esercizio? (aiutare)
Ho imparato a nuotare quando ero piccolo. (imparare)
Ho provato a telefonargli, ma non risponde. (provare)
Restiamo a mangiare da te stasera. (restare)
Mi sono abituato a vivere in città. (abituarsi)
Non riesco a ricordare il suo numero di telefono. (riuscire)
Marta mi ha mandato a comprare la pizza. (mandare)
Sbrigati a prepararti, siamo già in ritardo! (sbrigarsi)
Sono seguiti dalla preposizione A anche quei verbi che indicano l’inizio e la continuazione di un’azione:
Ho cominciato a leggere quel libro. (cominciare)
Continua a piovere. (continuare)
Ho iniziato a cucinare mezz’ora fa. (iniziare)
Mi metto a studiare tra poco. (mettersi)
Anche la preposizione IN esprime il complemento di luogo e quindi risponde alla domanda “dove?” o “verso dove?“, in particolare si usa con i verbi di stato o di movimento davanti a:
– nomi di nazione:
Sono in Italia.
Vado in Marocco.
– nomi di grandi isole e regioni:
Abito in Sicilia.
Lavoro in Normandia.
– nomi delle vie:
Abito in via San Vitale 10.
– nomi di negozi o luoghi che finiscono in -ia.
Per esempio: in pizzeria, in gelateria, in macelleria, in salumeria, in profumeria, in periferia etc.
Esistono tuttavia alcune eccezioni:
in banca, in piscina, in biblioteca, in discoteca, in palestra, in ufficio, in chiesa, in campagna, in montagna, in edicola, in centro, in periferia, in vacanza ecc.
Salve Prof.Anna, dinuovo non ho sbagliato niente, sono contenta!!!
è una buona scheda per i bambini stranieri!
E otimo questo sito prof. Anna, e una otima aiuta per noi estranieri. grazie.
Cara Vilma, sono molto contenta che il nostro blog ti sia di aiuto! 🙂
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna,
ho appena scoperto questo sito e mi sembra utilissimo 🙂 Lo suggerirò senz’altro ai miei studenti.
Sulla questione delle preposizioni, ho una domanda: c’è qualche regola per sapere quando si usano preposizioni articolate e quando si usano preposizioni semplici. So che spesso dipende dal contesto, se si tratta di un riferimento a un’informazione nuova o data, ecc. Però i miei studenti mi chiadono sempre perché si dice “vado al cinema” però “vado a teatro”…e io non so mai dare una spiegazione soddisfacente…magari mi puoi aiutare tu?
grazie
Adriana
Cara Anna, in linea di massima l’uso delle preposizioni articolate segue l’uso dell’aricolo determinativo, quindi uso l’articolo, e quindi la preposizione articolata, quando parlo di qualcosa di conosciuto o specifico, per esempio: “vivo in città” e “vivo nella città di Bologna”, tuttavia l’italiano è una lingua piena di eccezioni e ci sono alcuni casi in cui si usa comunque la preposizione semplice, tutto sta nell’ impararle piano piano, sicuramente i tuoi studenti avranno ormai imparato che si dice: “a teatro”.
un saluto
Prof. Anna
prof. Ana dove posso scrivere un texto di manera privata e dopo me dice si ho sbagliato, io sono nell’inizio di la lingua scusi!!!
Cara Irina, puoi scrivermi direttamente sul blog, se hai dei dubbi sarò felice di aiutarti.
A presto
Prof. Anna
prof.Anna
Grazie.
Felice anno 2010!!!
prof.Anna,dove ho sbagliato?grazie!!!
Parti per la Francia,vero?
Si, ma non adesso.Parto in un mese,in aprile.
E cosa vai a fare?
Ho alcuni amici e vado a passare alcuni giorni con loro.
Questi amici abitano a Parigi?
No, abitano in un paese del Sud.
Cara Irina, l’unico errore che trovo è nella frase: parto in un mese, in aprile. La frase corretta è: parto TRA un mese, in aprile.
Complimenti, hai fatto solo un errore! 🙂
a presto
Prof. Anna
Prof.Anna me puoi spiegare come si usa la paticella CI,non capisco bene. Grazie
Cara Irina, la particella CI ha vari usi:
Pronome riflessivo: ci svegliamo alla 7.
Pronome diretto: la mamma ci accompagna a scuola.
Pronome indiretto: Elena ci ha mandato una cartolina.
Sostituisce “in questo luogo, in quel luogo”: vivo a Bologna, ci vivo da 6 anni.
Sostituisce “a questa cosa, a quella cosa”: “Chi pensa a comprare il pane?” “Ci penso io”.
Sostituisce “con questa cosa, con quella cosa”: Marco è simpatico, ci sto bene insieme.
Comunque non ti preoccupare perchè presto pubblicherò un articolo su questo argomento.
A presto
Prof. Anna
Grazie aspetto questo articolo presto; adesso voglio un’altra domanda .Il vervi modale nel participio passato la cogniogazone in avere o essere la devo fare con il secondo vervo?Ess:abbiamo dovuto prendere una decisione…(prendere) non con (dovuto)?
Cara Irina, non ho capito bene la tua domanda, ma l’esempio che mi proponi è corretto: abbiamo dovuto prendere…il treno delle 7 (per esempio). Oppure: non sono potuta venire a casa tua ieri sera.
Non so se ho chiarito il tuo dubbio, se hai ancora domande su questo argomento non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Di moto a luogo “alla montagna”” si può dire?
Caro Graziano, in questo caso si usa la preposizione “in” (vado in montagna).
Un saluto
Prof. Anna
sono allegra di scrivere per darvi il piu ringrazamiento mi sono chiarita i miei dubbio
carmela
prof Anna mi potrei esplicare il complemento diretto ed il indiretto
carmela
Cara Carmela ti consiglio di leggere l’articolo sul blog prorpio su questo argomento, se dopo averlo letto hai ancora dei dubbi non esitare a scrivermi.
Un saluto
prof. Anna
Anna dice:
prof. Anna,
Come ci spiega, la regola grammaticale dice che la preposizione “A” si usa davanti ai nomi di citta’.
Ma in caso delle citta’ di Atene e di Avana, trovo spesso in testi anche l’uso della preposizione “in”, fatto che mi confusa. Quindi qual e’ il modo giusto “in Atene” o “ad Atene”, “in Avana” o “ad Avana”?? L’ uso della preposizione in davanti ad Atene o Avana e’ falso o ci sono eccezioni?
Cara Anna, questa regola vale anche per Atene ed Avana, quindi si dice “ad Adene” e “ad Avana”.
A presto
Prof. Anna
Grazie 1000!
Buongiorno!Bellissimo sito!Grazie alla Prof.ssa Anna che spiega in maniera chiara e con esempi (utilissimi!)
Sono insegnante di Italiano a Francoforte vorrei contribuire un pochino alla discussione:
@ Adriana: la mia grammatica suggerisce solo cinque parole che prendono la preposizione “a” senza l’articolo e sono: teatro, casa, letto, lezione, scuola. Ovviamente ce ne saranno altre, ma queste sono le più usate e dovrebbero bastare ai tuoi studenti:-)
Anche la preposizione “in” davanti ad alcune parole non vuole l’articolo, ma qui l’elenco è un po’ più lungo.
La città è “L’Avana” quindi si dice “a L’Avana”.
@ Anna: è vero che spesso si vede la preposizione “in” accompagnare un nome di città, ma è generalmente posta per indicare una sede, per esempio: “ufficio legale, sito in Bari”.
Arrivederci!
Ciao Dario, grazie per il tuo contributo!
a presto
Prof. Anna
Buongiorno Prof. Anna!
È molto interessante il suo Blog!
Avrei anche io una domanda. C’è differenza tra:
“Andiamo al ristorante” o “Andiamo nel ristorante” ?
Grazie
Andreina
Cara Andreina, c’è una differenza tra le due espressioni: generalmente si dice “al ristorante” così come si dice “al cinema”: “ieri siamo andati al ristorante giapponese”; si può usare anche “nel ristorante” ma deve essere seguito da una specificazione: “andiamo nel ristorante dove abbiamo mangiato l’altra sera”, in questo caso uso la preposizione articolata NEL (IN+IL) perchè è un ristorante che conosco e quindi è determinato (IL è APPUNTO UN ARTICOLO DETERMINATIVO); oppure posso dire: “andiamo in un ristorante che mi hanno consigliato”, in questo caso uso la preposizione semplice IN + l’articolo indeterminativo UN perchè non conosco ancora questo ristorante. Spero di avere chiarito il tuo dubbio.
Un saluto
Prof. Anna
Anchio vorrei ringraziare la Prof. Anna e porre una mia piccola riflessione.
vestito con giacca e gravatta? o vestito in giacca e gravatta?
vestita di verde? o vestita in verde?
vestito a clown? vestito in clown? travestito da clown?
mi blocco sempre…
Caro lettore, è corretto dire: “vestito con giacca e cravatta”; “vestito in giacca e cravatta”; “vestito di verde”; “vestito di verde”; “vestito da clown”.
A presto
Prof. Anna
salve, Mi chiamo Priscilla, faccio la maestra d’italiano in Brasile. Mi ha piaciuto molto il blog.
Ho un dubbio, perchè si dice “Il treno DELLE sette”, e non “il treno DALLE sette”, davanti l’ora non mettiamo “a” o “da”, come ” dalle sette in poi”?
grazie tanto Prof Anna
Cara Priscilla, si dice “il treno delle sette”, per quanto riguarda la preposizione da usare davanti all’ora, dipende da cosa vogliamo dire: “ci vediamo alle sette”, “la lezione comincia alle otto”; ma “la lezione dura dalle sette alle otto”, “sono libero dalle sette in poi”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
Un saluto
Prof. Anna
prof. Anna,
Io sono brasiliana e sto imparando la lingua l’italiana. Molto buono suo blog sta mi aiutando molto!
Grazie!
Cara Cassia, sono contenta che il blog ti sia di aiuto.
Un saluto
Prof. Anna
La frase:Nella casa non c´é un parcheggio. E´ corretta? l´ho letta in un libro di esercizi.
La ringrazio di cuore.
Cari saluti Dorina.
Cara Dorina, la frase che mi proponi è corretta.
A presto
Prof. Anna
Scusi se i miei ringraziamenti arrivano in ritardo, ma purtroppo il mio tempo é sempre molto limitato.
Complimenti per il Suo blob seplice interessante e di grande aiuto.
Ho una domanda per la quale non riesco a trovare risposta:
-andare al cinema
-andare a teatro
perchè questa differenza? E’ solo la risposta ad una necessità fonetica? Non riesco a capire il perchè del differente uso della preposizione a/al!
Caro Marco, probabilmente si tratta di un uso comune che poi col tempo si è cristallizzato, andare “a teatro” è una locuzione ormai consolidata, si usa invece “andare al teatro” se specifico il nome de teatro: “vado al teatro Comunale”.
Un saluto
Prof. Anna
Sono italiana, e pertanto le uso correttamente, ma non riesco a spiegare teoricamente perchè non è corretta la frase
CI TROVIAMO ALLE UNDICI ALLA CASA DI MARIA.
So che la forma corretta vuole A CASA DI MARIA, ma non mi accontenta la spiegazione: la mia grammatica suggerisce solo cinque parole che prendono la preposizione “a” senza l’articolo e sono: teatro, casa, letto, lezione, scuola.
Non ho capito se il commento è stato inviatoLo rimando un’altra volta
Perchè è scorretta la frase
CI TROVIAMO ALLE UNDICI ALLA CASA DI MARIA?
Grazie Il sito è molto interessante e ricco di spunti di riflessioni
Cara Carla, purtroppo non c’è una regola che spiega perché si dice “a casa” o “a teatro” e invece si dice “al cinema”, si tratta di forme derivanti da un uso comune che poi si sono cristallizzate nella lingua, d’altra parte proprio per questo motivo usare correttamente le preposizioni è così difficile per gli stranieri.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno, Gentile Prof. Anna! Lo sa, sono rimasto perplesso quando ho letto in Grammatica italiana di Luca Serianni che “…quando un`apposizione indicante titolo o carica è posposta, si omette di solito l`articolo” e poi nelle alcune grammatiche d`italiano ho trovato anche degli altri esempi: “Ho una gran tosse, conseguenza del freddo che ho preso ieri” (qui “conseguenza” non è né titolo né carica ed, invece, l`articolo si omette); “Renzo Piano, l`architetto della leggerezza, è genovese…” (qui “architetto” è una carica però l`articolo lo usiamo). Come mai? La regola indicata dal dott. Serianni non funziona più? La ringrazio in anticipo.
Caro Arnoldas, la regola dice “di solito si omette” quindi questa regola non sempre viene rispettata e direi che più che una regola si tratta di un’indicazione, infatti la frase: “Renzo Piano, l’architetto della leggerezza” non è scorretta.
A presto
Prof. Anna
Cara Professoressa, La ringrazio della Sua gentile spiegazione. Cordiali saluti!
grazie prof. Anna, le sue lezioni sono davvero utili! Avrei una domanda per lei: non mi è chiaro l’uso di in/a in alcune situazioni, ad esempio si dice
vado al cinema, al supermercato, alla cattedra, alla porta
vado in bagno, in cucina, in aula, in biblioteca
ma qual’è il criterio che decide la preposizione giusta da usare? tra i miei amici ancora si discute se sia giusto dice “vado in duomo” o “vado al duomo”, e “vado alle poste”, “vado in posta”.
spero che possa chiarirmi questo dubbio, grazie mille!
buona serata!
Cara Tesa, purtroppo non ci sono delle regole precise al riguardo, per questo usare correttamente le preposizioni è complicato e necessita di tempo e di esercizio. Gli esempi che mi proponi sono corretti, è corretto dire “vado al duomo” e non “vado in duomo” ed è corretto dire sia “vado in posta” sia “vado alle poste”; un’indicazione che può esserti utile è che usiamo la preposizione IN quando abbiamo nomi di negozi o locali che finiscono in -IA, per esempio: in gelateria, in pizzeria, in trattoria ecc.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna,
spero ci sia ancora…. com’é giusto dire:
-vado a Roma a passare le vacanze o
-vado a Roma per passare le vacanze???? mi sa dire anche il motivo? e ancora
vado a Roma per visitare la cittá / per imparare l’italiano— si usa “per” per lo scopo?
Ringraziando
Caro Ermes, sia la preposizione “a” sia la preposizione “per” possono introdurre una proposizione finale, quindi negli esempi che mi proponi è corretto sia l’uso di “a” sia l’uso di “per”.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna,
è corretta la forma “ma purtroppo”?
Inoltre è più giusto scrivere “Penso che anche loro fossero carichi di tensione” o “Penso che anche loro siano stati…”?
Grazie
Cara Marta, la foram “ma purtroppo” è corretta; è giusto scrivere “penso che anche loro fossero carichi di tensione”.
Un saluto
Prof. Anna
Prof. Anna,
è corretto dire il “libro è in negozio” o il libro è al negozio?
grazie
Cara Rossella, possiamo dire “il libro è in negozio” se chi parla sa di che negozio si tratta; diremo “il libro è al negozio” se specifichiamo di che negozio si tratta “il libro è al negozio dietro l’angolo”, in questo caso possiamo dire anche “il libro è nel negozio dietro l’angolo”.
Un saluto
Prof. Anna
Prof. Anna,´
è correto dire “sono in vacanze”?
Grazie mille!
Cara Ibana, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
è corretto dire”davanti a casa mia” oppure “davanti casa mia”?
Caro Enzo, è meglio dire “davanti a casa mia”.
A presto
Prof. Anna
Cara prof. Anna
Stavo leggendo attentamente l’uso della preposizione a…
Non sono sicura sull’ uso con i verbi venire, aiutare, imparare, nel senso e’ giusto quel che Lei ha scritto, ma la “a” non e’ una congiunzione in questo caso?
Altra domanda, se teatro, scuola e casa vengono usati con l’articolo indefinitivo, si usa la preposizione “in” o sempre la”a”?
Cioe’ qual’ e’ corretto: sono in una casa/ad una casa; sono in una scuola/ ad una scuola? (non so perche’ “a” mi suona meglio con la “d” : ad)
grazie in anticipo
Francy
Cara Francy, “a” è sempre una preposizione e non una congiunzione; sono corrette le fras: “sono in una casa”, “sono in una scuola”.
A presto
Prof. Anna
Grazie della risposta prof Anna,
a volte vorrei che l’ italiano avesse delle regole un po piu’ precise…
Ultimamente mi sto occupando del genere dei mestieri e delle professioni. Ho cercato per giorni online, ho consultato diversi dizionari e mi sono convinta solo di una cosa: le discussioni estremamente vivaci non danno nessuna risposta esatta alla fine. Da una parte trovo tutti e due i generi
il grafico/la grafica ; il dentista/la dentista ; l’avvocato/l’avvocatessa ; l’architetto/l’architetta ;
il ministro/la ministra ; il banchiere/la banchiera ; lo scienziato/la scienziata ; il contabile/la contabile
e dall’altra parte si dice che questi nomi hanno solo il maschile.
Nel vostro blog non ho trovato niente che avesse a che fare con la questione ma mi puo’ forse consigliare qualcosa, Le sarei davvero grata.
Francy
Cara Francy, presto ci occuperemo di questo argomento.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna, buongiorno.
Vorrei sapera quali preposizione devo usare nelle frase:
Ragazze, più tardi passate NELLA casa DI Carla?
Ragazze, più tardi passate A casa DI Carla?
Cordiali Saluti;
Carmen
Cara Carmen, la frase corretta è: ragazze, più tardi passate a casa di Carla?
A presto
Prof. Anna
è corretto “a prima ora” o “di prima ora”?
Caro Michele, non capisco cosa vuoi dire con questa espressione, prova a scrivermi una frase che la contenga. Se vuoi dire “presto”, come per esempio: “stamattina mi sono svegliato presto”, puoi anche dire “stamattina mi sono svegliato di buon ora” e non “di prima ora”, ma non so se è questo il senso dell’espressione che mi proponi.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof., le sarò molto grato se vorrà, a stretto giro di….posta, dissipare un mio dubbio. È corretto dire, o scrivere. “leggersi un libro” – “vedersi un film” – “mangiarsi un panino” e via dicendo? A me sembra che la forma riflessiva vada usata quando l’azione ricade direttamente sul soggetto. Pertanto, a mio sommesso avviso, nei casi suesposti andrebbe usato il verbo transitivo. In attesa del suo autorevole parere, la ringrazio e saluto.
Caro Guglielmo, a volte, specialmente nella lingua parlata, si usano i pronomi MI, TI, SI, CI, VI con i verbi transitivi, come: “Luca si è mangiato un panino”; queste costruzioni hanno un valore espressivo, servono cioè a sottolineare la maggior partecipazione del soggetto all’azione, quindi non sono scorrette, ma vanno usate nel giusto contesto, cioè nella lingua parlata con un registro informale.
Un saluto
Prof. Anna
Gentilissima Prof. La ringrazio tanto per la sua risposta, però – e mi scusi per la scarsa competenza – gradirei che mi spiegasse con maggiore chiarezza il significato di “lingua parlata con registro informale”. Vuol dire forse che è errato o quanto meno inopportuno usare nello scritto i succitati pronomi coi verbi transitivi? Mi perdoni l’insistenza e gradisca i migliori saluti.
Caro Guglielmo, usiamo un linguaggio informale quando comunichiamo con amici o conoscenti stretti, in questo caso possiamo usare la costruzione che mi proponi sia nel parlato ma anche per esempio in una mail o in un messaggio; mentre non sarebbe opportuno usare questa costruzione in situazioni formali, sia nel parlato che nello scritto; per quanto riguarda l’uso in un testo letterario dipenderà dalle scelte stilistiche dell’autore.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof. – Ai ringraziamenti per la sollecitudine e la chiarezza, mi è gradito aggiungere vive cordialità.
Gentile Prof. La disturbo ancora una volta affinché, con la cortesia che la contraddistingue, voglia dissipare 2 altri miei dubbi: 1° – Ho sentito, in special modo da noti politici, dire: “Io credo che è – Io penso che è – Io ritengo che il governo deve” e così via. A me sembra che l’uso dell’indicativo non sia corretto.
2° – “Il treno lo vado a prendere alla stazione Termini” – “Aspetto che esca il suo filmo per andarlo a vedere”. Io ritengo (erroneamente?) che il pronome non sia da riferire al verbo andare. La ringrazio ancora.
Caro Giuseppe, dopo i verbi “pensare, credere, ritenere ecc..” ci vuole il congiuntivo; purtroppo, come hai giustamente notato, ormai da tempo si sta diffondendo la tendenza a usare l’indicativo al posto del congiuntivo. L’uso dell’indicativo in questo caso è comunque scorretto, non è possibile fare a meno del congiuntivo, la nostra lingua ci offre tutti i mezzi per esprimere al meglio le sfumature della realtà, penso che non dovremmo rinunciarci in nome della semplificazione. Per quanto riguarda il tuo secondo questito, l’uso del pronome è diverso nelle due frasi: nella prima frase il pronome “lo” viene usato in modo pleonastico, cioè la frase: “vado a prendere il treno alla stazione” è già compiuta dal punto di vista sintattico (abbiamo un soggetto, un verbo e un complemento oggetto), quindi l’uso di “lo” con la funzione di complemento oggetto è superfluo, ma con questa particolare costruzione (cioè mettere all’inizio il complemento oggetto “il treno…”) si forma una vera e propria figura retorica (il pleonasmo) in cui si aggiungono parole o elementi grammaticali ad una frase già sintatticamente completa, questo per dare maggiore intensità ed efficacia alla frase; “lo” è riferito al verbo “prendere” e non ad “andare”. Il secondo periodo, invece, è formato da due frasi. 1- aspetto che esca il suo film; 2- per andarlo a vedere, quindi in questo caso “lo” ha la funzione di complemento oggetto del verbo “vedere” e non del verbo “andare”, infatti potrebbe anche essere costruita così: per andare a vederlo; entrambe le costruzioni sono corrette.
A presto
Prof. Anna
Mi scuso per il refuso, intendevo FILM e non filmo. Ossequi.
Gentile Prof. La ringrazio ancora vivamente per i chiarimenti, ma non per aver cambiato il mio nome di battesimo. Sa com’è, lo porto da 82 anni e mi ci sono affezionato. Mi perdoni la….battuta e gradisca le più vive cordialità.
Caro Guglielmo, perdona la mia svista!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Gentile Prof. Nella pagina “Uso e funzioni della particella SI” – “SI riflessivo” ho letto: “lui veste sé stesso”, “loro lavano sé stessi”. Mi sembra di ricordare che, seguito da “stesso” il “se” può anche non essere accentato. Sbaglio o ricordo male? Sempre grazie per la sua cortesia.
Caro Guglielmo, infatti dopo -stesso- il -se- puo` anche non essere accentato.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof. – Voleva dire “prima di stesso” e non “dopo”, vero?. Con tanta simpatia.
Caro Guglielmo, sì, volevo dire “prima di stesso”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile e cara Prof. – Ho cercato invano – un po’ dappertutto – la “traduzione” della seguente frase letta su un commento all’articolo di un quotidiano: “DEFLORATIO ET GAMBETUM TIRAVIT”. Di quale lingua si tratta? Può aiutarmi? Grazie infinite.
Caro Guglielmo, la frase che mi scrivi è in latino.
A presto
Prof. Anna
Prof.Anna -Mi perdoni se approfitto della sua cortesia,ma le sarei grato se di quella frase volesse darmi anche la traduzione in italiano. Grazie ancora e vive cordialità.
Gentile Prof. – Mi sorprende il fatto che lei non abbia ancora dato risposta alla mia domanda, rivoltale il 25.08.12, con la quale le chiedevo di darmi, se possibile, la traduzione in italiano di una strana frase “latina”, quella cioè che recita “defloratio et gambetum tiravit”. Dai ricordi liceali mi sembra che soltanto “defloratio” e “et” possano ritenersi termini latini. Ma gli altri due? Mi perdoni la mia insistenza e si abbia un grazie e tanti cordiali saluti.
Caro Guglielmo, purtroppo non posso aiutarti, non sono una latinista e quindi non sono in grado di tradurre questa frase.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof, – Lo immaginavo, ma non se la prenda. Io ho fatto gli studi classici ed anche a me, per quante ricerche abbia svolto, è stato impossibile dare un senso a quella frase. E’ evidente quindi che chi l’ha scritta ha usato una lingua più morta del latino e che soltanto lui conosce. Comunque grazie e a presto.
Cara Professoressa Anna,
generalmente si dice andare o mangiare al ristorante. E`sbagliato dire andare o mangiare in ristorante?
Grazie e cordiali saluti
Cara Francesca, dire “mangiare in ristorante” non è corretto.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna Sono studentessa e ho un dubbio…vorrei sapere che cos’è ‘ MI ‘ in grammatica.
Cara Martina, “mi” è un pronome personale, può essere diretto o indiretto; ti consiglio di leggere gli articoli su questo blog: “i pronomi personali diretti” e “i pronomi personali indiretti”; se poi hai ancora dei dubbi, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Cara professoressa
Ho una domanda. Si puo’ dire : vado a Bologna per trovare un amico o si deve dire a trovare un amico.
Tante grazie
Cara Laura, è corretto dire “vado a Bologna a trovare un amico”.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof. Sento molto spesso espressioni come queste: ” A me mi preoccupa ” – ” A noi ci spaventa ” e via dicendo. Poiché ad usarle sono prevalentemente i politici dei quali ho pochissima stima, le chiedo: è corretto usare verbi transitivi con un complemento di termine (A NOI) insieme con un complemento oggetto (CI)? Grazie e salutissimi (si può dire?).
Caro Guglielmo, in realtà “ci” non è un complemento oggetto, perchè in questo caso non è un pronome diretto ma indiretto; nelle frasi che mi proponi c’è una ripetizione del complemento di termine: a me mi (=a me) preoccupa; capita che i pronomi vengano usati in maniera pleonastica, cioè vengono usati anche se non c’è bisogno, di solito per enfatizzare la frase; ma comunque sono frasi adatte a un registro informale e colloquiale.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof. Anna,
La ringrazio dal cuore per la possibilita che ci ha datto a noi che vogliamo studiare la lingua italiana. Trovo molta difficolta nell’ usare le preposizoni A e IN nei casi quando sono preposizioni articolate. Hai per caso un altra spiegazione per chiarire da poter ricordare meglio.
Grazie di Cuore
Caro Niki, ti consiglio di leggere l’articolo: “Le preposizioni articolate”, se poi hai ancora dei dubbi, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
@prof.Anna
mi chiedevo perché si dice “vado in montagna” e invece per il mare “vado la mare”
non dovrei dire per entrambi “vado in (nel) luogo” o per entrambi “vado al luogo”?
Caro Piero, purtroppo in questo caso non c’è una regola precisa ed è per questa ragione che l’uso delle preposizioni è così complesso, quindi si dice “vado in montagna” e “vado al mare”, così come si dice “vado al cinema” e “vado a teatro”.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno professoressa,
Alcune amiche e io stiamo avendo una distriba del tutto pacifica sull’utiluzzo di a e in nel contesto dei voti scolastici. Esempio: “ho preso 8 A matematica” versus “ho preso 8 IN matematica”. Da brava toscana ho sempre usato solo A, ma amiche da altre regioni mi dicono IN. Io tendo a rimanere attaccata al mio A, però a questo punto ero curiosa di conoscere la sua opinione.
Grazie in anticipo!
Cara Costanza, è corretto dire: “ho presto otto in matematica”, mentre “ho preso otto a matematica” è un uso regionale, questo non significa che non devi più dirlo, l’importante è sapere quando è opportuno usare un linguaggio regionale e quando invece non è opportuno.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof.Anna,
Ho visto usare recentemente la formula “benvenuto a … o benvenuta a… In occasione dell’ingresso in un gruppo
le chiedo se sia una forma corretta
Grazie
Caro Massimo, l’espressione “benvenuto-benvenuta” è corretta, la scelta della preposizione che segue dipende da cosa c’è dopo, per esempio “benvenuto a Roma”, “benvenuto in Italia”, “benvenuta al cinema”, “benvenuta a teatro”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile professoressa, vorrei sapere se si dice “andare in mensa ” oppure “a mensa”. Uso questa espressione ogni giorno, alternando le preposizioni , ma ora vorrei porre fine all’imbarazzo.
grazie mille per il suo aiuto.
Cara Marisa, si dice “vado in mensa”.
Un saluto
Prof. Anna
Perché vado “in mensa” viene da lei considerato corretto quando in Italia centrale e meridionale si dice vado “a mensa”?
Cara Mariella, “in mensa” è più usato nell’Italia settentrionale, mentre “a mensa” in nell’Italia centrale e meridionale, ma sono corrette entrambe le forme.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna;
La ringrazio molto per il Suo contributo alla mia conoscenza della lingua italiana.
Secondo me “Andare in mensa ” é corretto . ma , gli italiani utilizzano anche ” alla mensa”…é corretto ?
Cara Carletta, sono corrette entrambe le espressioni: “andare in mensa” e “andare alla mensa”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Scusate se mi intrometto, non ho mai sentito dire “vado a mensa”. Noi in Sardegna diciamo entrambe: andare in mensa o alla mensa, ma non “a mensa”
Cara Fulvia, sono corrette le tre soluzioni (in mensa, a mensa, alla mensa).
Un saluto
Prof. Anna
Buona sera Professoressa, le scrivo per sapere se è possibile scrivere “strisciare in terra” o se è più corretto “strisciare per terra”. Grazie per la sua attenzione!
Caro Pietro, entrambe le frasi sono corrette.
A presto
Prof. Anna
quale e’ la preposizione che si usa con i mesi A o IN perche’ ho visto tanti casi con tutte e due ma qual e’ la differenza quando si usa IN e quando A… io sono nato A o IN giugno?
Cara Kate, puoi usare indistintamente A e IN davanti ai mesi: “partirò a / in giugno”.
A presto
Prof. Anna
Salve un mio amico sostiene che non ci vuole H in questa frase:” gente che a 18 anni non sa scrivere la parola single”. La A che ha scritto il mio amico è il verbo avere quindi andrebbe scritta HA..giusto?!?!
Caro Lollo, quello che dici è giusto: la terza persona singolare del verbo avere si scrive con l’acca (ha), ma in questa frase la -a- potrebbe anche essere la preposizione e non il verbo -avere, e significherebbe “la gente che all’età di 18 anni”, in questo caso la -a- andrebbe scritta senza l’acca.
Un saluto
Prof. Anna
Se è uno che sbaglia, è facile riprenderlo. Ma quando sono in tanti appare molto più complesso.
Si dice ad Ancona o in Ancona? La risposta appare lapalissiana, eppure qualcosa deve esserci di fondo, altrimenti non si spiega come tra l’elenco di chi sbaglia appaiono anche l’università e la treccani…
es. http://www.treccani.it/enciclopedia/bernardino-guerralda_%28Dizionario-Biografico%29/
Ci sarà una qualche eccezione che riguarda questo caso, o la cocciutagine locale è riuscita a propagare una inflessione dialettale ovunque?
Caro Roberto, davanti ai nomi di città si usa la preposizione “a”, “in Ancona” è un’espressione dialettale.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera prof. Anna
Sono un studento e mi sto preparando per exame di CELI 3 (B2) !!!
Mi consigliate qualcosa ???
Caro Antonio, ti consiglio il ripasso dei tempi del passato; delle forme impersonali e passive; dell’imperativo e il suo uso nella forma di cortesia; forme e usi del condizionale passato; forme e usi del congiuntivo; periodo ipotetico; pronomi pronomi doppi, ne, ci; pronomi e aggettivi indefiniti; posizione degli avverbi.
In bocca al lupo!
Prof. Anna
prof. Anna in un dei commenti precedenti ho letto la frase seguente:
RAGAZZE PIU’ TARDI PASSATE A CASA DI CARLA.
mi puo’ spiegare , per favore, perche’ usiamo la preposizione A anziche’ la preposizione DA cioe’
RAGAZZE PIU’ TARDI PASSATE DA CASA DI CARLA?
La rigrazio in anticipo
Cara Fani, è corretto sia l’uso di “a” sia l’uso di “da” in quanto entrambe le preposizioni introducono un complemento di moto a luogo.
Un saluto
Prof. Anna
Prof Ana,
Ho letto che le preposizione IN e A hanno lo stesso uso quando si parla di verbi di stato o movimento, allora come spiegare l`uso di IN e A quando ci troviamo ad alcun posto? A scuola, a casa, in teatro, in cinema…
Un saluto
Daisy
Cara Daisy, l’uso delle preposizioni è complesso proprio perché non ci sono delle regole fisse, quindi non c’è apparentemente un motivo o una regola che spieghi perché si dice “a scuola”, “a casa”, “a teatro” ma “al cinema” (e non “in cinema”), si imparano usandole ed esercitandosi.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof.,
Grazie per l’ottimo materiale che serve per insegnanti ed alunni allo stesso tempo, le preposizioni sono difficili in tutte le lingue.
un caro saluto
profssa. Ana María
Cara Ana Maria, un saluto anche a te!
Prof. Anna
Gentile prof. Anna,
Vivo da poco in Veneto e sento dire spesso “al lunedì” (ad esempio) anziché “il lunedì”;
È un espressione corretta? Un’altra cosa che mi lascia perplessa è l’uso del verbo “spreparare”
(=sparecchiare la tavola). Grazie per l’attenzione!
Cara Serena, è possibile dire “al lunedì”, mentre l’espressione “spreparare” è di uso regionale, ed è meglio quindi usare “sparecchiare”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Salve prof. Anna,
ho qualche dubbio in merito ai “luoghi esatti di un evento”.
Mi spiego.
Che si dica “in piazza A”, “in via B”, “in corso C”, “in viale D”, ad esempio, mi è chiaro. I dubbi, tuttavia, mi sorgono colle parole “piazzale” e “parco”.
Si dice “nel piazzale X” oppure “in piazzale Y”???
Si dice “nel parco Z” oppure “in parco Z”???
P.S. Parto dal presupposto che le parole “piazzale” e “parco” rientrino nella denominazione ufficiale di un luogo.
Certo di rapida ed soddisfacente risposta, ringrazio in anticipo.
Caro Lello, io direi “nel Parco X” o “al Parco X” e “nel piazzale Z”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof. Anna,
e’ corretto dire ” il medico torna in 5 minuti”?
Un saluto.
Cara Anna, meglio dire: “torna tra 5 minuti”.
Un saluto
Prof. Anna
Immaginavo fosse cosi…………vorrei pero’ sapere se si tratta di un errore grammaticale essendoci in corso una scommessa tra amiche.
Le chiedo in anticipo scusa per l’insistenza!
Un saluto e a presto.
Cara Anna, non è grammaticalmente scorretto.
A presto
Prof. Anna
tutto bene….sono contenta !!!
buon giorno, volevo sapere se è corretta la frase “vado in letto” o se è preferibile usare “vado a letto” grazie
Caro Alessandro, “vado in letto” non è corretto, bisogna dire “vado a letto”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno, volevo sapere se l’espressione “benvenuto a (seguito dal nome di un’azienda)” è corretto.
Grazie!
Diana
Cara Diana, l’espressione “benvenuti” è seguita dalla preposizione A, ma di solito se c’è un nome proprio (come quello di un’azienda) è necessaria la preposizione articolata, per esempio: “benvenuti alla Fiat”.
A presto
Prof. Anna
cara prof noi a venezia abbiamo un capolinea degli autobos che si chiama piazzale roma e quando dobbiamo trovarci dicono sempre “alle 15.30 in piazzale roma” ma io mi sono sempre chiesto è IN piazzale roma o A piazzale roma? grazie in anticipo
Caro Luca, è corretto dire “in piazzale Roma”.
A presto
Prof. Anna
Gentilissima Professoressa potrebbe aiutarmi ?
Ancora non capisco come si deve dire: glielo avevo detto di venire? Oppure: ce lo avevo detto? La ringrazio di cuore.
Bernardita.
Cara Bernardita, è meglio dire: “gli avevo detto di venire”.
A presto
Prof. Anna
Profesora Ana, soy argentino muy provechosas sus lecciones.
Muchas gracias
Caro Ricardo, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Gentile prof. Anna,
Sono dalla Bulgaria è cerco di imparare l’italiano da sola.
Adesso sto studiando le preposizioni, ma nonostante tutto quello che ho letto per quanto riguarda l’uso delle preposizioni “a” e “in” non riesco a capire perché in certi si dice in casa, in ufficio, e in altri casi invece si dice a casa, all’ufficio. Ad esempio ieri facendo un esercizio, ho notato che la domanda era: Anna è a casa? , e la risposta -Si, Anna è in casa.
La ringrazio in anticipo e La saluto dalla Bulgaria 🙂
Cara Petia, purtroppo a volte non ci sono regole precise sull’uso delle preposizioni, infatti, per esempio, è corretto dire sia “sono a casa” sia “sono in casa”, entrambe le espressioni indicano uno stato in luogo; mentre si dice “sono in ufficio” è non “sono all’ufficio”, è corretto invece usare la preposizione A nell’espressione “vado all’ufficio postale” e non la preposizione IN perché in questo caso non si tratta di uno stato in luogo ma di un moto a luogo.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille un abbraccione.
Cara Anna,
Vorrei sapere la differenza tra usare la preposizione accanto a e a fianco di
Grazie mille
Amina
Cara Amina, le due espressioni sono molto simili, sono praticamente sinonimi.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof. Anna,
ho un dubbio.
Si scrive, ad esempio: “alla nona posizione” oppure “in nona posizione”???
Faccio un esempio: “In nona posizione si colloca….” oppure “Alla nona posizione si colloca…”???
Ringrazio in anticipo per la cortese, celere e soddisfacente risposta.
Saluti.
Caro Lello, sono corrette entrambe le forme.
Un saluto
Prof. Anna
Prof. Anna,
Grazie mille per l’aiuto. Sono Brasiliano e fino ad ora non ero riuscito a imparare la differenza tra “in” e “a” e il suo testo mi ha salvato!
Saluti e felice anno nuovo!
Caro Ranieri, benvenuto su Intercultura blog!
A presto e felice anno nuovo anche a te!
Prof. Anna
Buonasera, mi interessava sapere se si dice vado in mensa o vado a mensa
Caro Emanuele, è corretto dire “vado in mensa”.
A presto
Prof. Anna
Buonasera vorrei sapere se la frase l’uccellino si preoccupava che Gesù possa avere freddo restando a dormire sulla paglia è corretta io sono sicura di no
Cara Caterina, la frase corretta è “l’uccellino si preoccupava che Gesù potesse avere freddo restando a dormire sulla paglia”.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao Prof. Anna, vorrei sapere se la forma Mi Riesce (di solito alla negativa, non mi riesce bene…) del verbo Riuscire è corretta. Questa forma viene spesso sentita in alcuni quartieri di Roma, ma la trovo strana. Grazie.
Caro Savio, l’uso di “riuscire” che mi scrivi è corretto e significa appunto “essere in grado di fare qualcosa”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof.Anna,
Lei potrebbe aiutarmi con le seguente due frasi?
“Loro fanno a gara A chi difende di più i diritti umani” e
“Loro fanno a gara A difendere i diritti umani”
Qual’e’ la funzione della preposizione A dopo la parola “gara” nelle due frasi? E’ un complemento di modo/mezzo come gli esempi sotto?
“Gara a squadre” o “Gara a coppie”
Grazie per il Suo aiuto,
Rajmund
Caro Rajmund, direi che “a gara” è un complemento di modo.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof.Anna, perch? usiamo ‘alla’nella frase ‘noi siamo alla mensa’.
Grazie.
Cara Fatima, è corretto “siamo in mensa”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno, gentilmente vorrei sapere quando mi riferisco ad una associazione come devo fare: A Risplendere (associazione) siamo impegnati nella divulgazione o in Risplendere siamo impegnati? grazie mille
Cara Ana, per evitare ogni fraintendimento puoi scrivere “l’associazione Risplendere si impegna nella divulgazione”.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna,
tante grazie per questo blog! Penso que sia la meglio spiegazione sull’uso delle preposizione che io abbia trovato. (¿Va bene il mio italiano?) Sono argentina, sto imparando la vostra lingua. Saluti!
Car Susana, benvenuta su Intercultura blog, è più corretto dire “penso che sia la spiegazione migliore”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Tante grazie, Prof.Anna!
si dice:
“Luca e Mirco hanno comprato dei fiori per portarli A loro madre o ALLA loro madre”
Cara Claudi, si dice “alla loro madre”.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao, prof.anna.
Io non sono molto chiaro l’uso “a” e “in” con il tempo ( giorno, mese, anno). Potrebbe spiegarmi un po’? Grazie mille
Caro Milo, con i giorni si può non usare alcuna preposizione: “ci vediamo lunedì”, con i mesi possiamo usare sia “in” che “a”: “andiamo in vacanza in luglio-a luglio”, con gli anni usiamo “in”: “è nato nel 1983”.
A presto
Prof. Anna
Si dice “vado a Taiwan” o “vado in Taiwan”? Attenzione è un nome proprio di paese di stato.
Grazie
Caro Marko, si dice “vado a Taiwan”, usiamo la preposizione “a” quando ci si riferisce alle grandi isole come “vado a Cuba”, “vado a Creta” ecc.
Un saluto
Prof. Anna
grazie grazie grazie mille prof Anna
Gracie mille prof Anna. Franck
Caro Frank, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna
Le espressioni “Lavoro in Fiat” e “Vado in Fiat” Sono corrette? Centra qualcosa il fatto che “Fiat” è un nome proprio di un luogo? Grazie mille.
Buona Giornata
Alfredo
Caro Alfredo, l’espressione è corretta, si può anche dire “lavorare alla Fiat”.
A presto
Prof. Anna
Gent. Prof. Anna,si può dire “al momento esatto”? A me suona male, troverei più naturale l’espressione “in quel momento esatto”, o “nel momento esatto… in cui… “. Ma è solo questione di sonorità o si tratta effettivamente di un’espressione scorretta?
Grazie dell’attenzione,
Valentina
Cara Valentina, è corretto dire “al momento esatto” , ma se poi usi “in cui” bisogna dire “nel momento esatto in cui”.
Un saluto
Prof. Anna
Wow, non pensavo potesse essere un articolo utile, invece mi sbagliavo
Grazie per aver condiviso le informazioni!
Buongiorno, ho un quesito.
Spesso sento utilizzare nella lingua parlata, specialmente al nord, frasi del tipo: “ci vediamo in Brera”, oppure “sono in nome proprio di attività commerciale / azienda”. Lo trovo fastidiosissimo e volevo capire se è effettivamente sbagliato dal punto di vista grammaticale o se si tratta solo di una mia idiosincrasia.
Grazie molte.
Filippo Ronco
Caro Filippo, è un uso regionale, quindi non è scorretto in un registro colloquiale, ma sarebbe meglio non utilizzarlo in registri linguistici più controllati.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof.Anna,
e’ piu’ corretto dire “camicia IN cotone” o “camicia DI cotone, o sono entrambi i modi corretti?
Grazie mille,
Enrico
Caro Enrico, entrambe le preposizioni possono introdurre un complemento di materia, quindi sono corrette entrambe le espressioni.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno!
Avrei una domanda: è corretto dire “Vieni a Esselunga!” o “Vieni da Esselunga!” ? Ovvero se faccio un invito verso un luogo che ha un nome proprio ma non è una città “vieni a Milano”o un luogo generico come “vieni a casa!”. Nel caso del nome proprio di un’azienda quale forma è corretta? Grazie.
Cara Sara, direi “vieni all’Esselunga”.
Un saluto
Prof. Anna
buongiorno
vorrei sapere perchè diciamo entrare a scuola e non in scuola…
grazie
Cara Raffaella, la preposizione “a” in questo caso introduce un complemento di moto a luogo, anche “in” ha questa funzione, ma nel caso di questa espressione si preferisce usare “a”.
A presto
Prof. Anna
Ciao 🙂 sono turca ma palo italiano da cinque anni. Venerdì ho un compito in classe importante. Questi informazione mi hanno aiutato molto. Adesso sono contenta e pronta a scrivere il mio compito in classe 🙂 Grazie mille
Cara Zeliha, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.Anna,
Mi potrebbe spiegare per cortesia la differenza nell’uso delle preposizioni in e a (+ articolo determinato) nei seguenti esempi:
Andare in piscina; ma siamo andati alla piscina comunale ( perché non nella piscina in qst caso)?
Lo stesso per esempio con biblioteca/ pizzeria ecc..
Grazie in anticipo x le gentili spiegazioni!
Karina
Cara Karina, purtroppo quando si tratta di preposizioni non sempre ci sono spiegazioni soddisfacenti, in questi caso usiamo la preposizione articolata perché dopo il nome c’è un aggettivo e usiamo “a” al posto di “in” perché i tratta di una struttura specifica (comnale) e non di una “piscina” o “biblioteca” in generale.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao! Sono Anna, vivo in Belarus. Imparo italiano perche ho molti amici italiani.
Questo regole di preposizione e molto facile. Solo con questo regole ho capito come usare le preposizioni. Grazie mille!
Grazie mille per le regole e per il blog! Il blog e molto utile!
Cara Anna, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Buongiorno,
Prof. Anna, mi potrebbe dire se è corretto usare il verbo presentare (a qualcuno) con la preposizione “a”? Per esempio, posso dire “ti presento a Maria”?
Cara Regina, nel senso di “io presento te a Maria” la frase è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Scusi Prof. Anna,
naturalmentp la ringrazio in anticipo!
Regina
E’ corretto dire pizzaioli “in Napoli” o “a Napoli”?
Cara Stella, è corretto dire “a Napoli”.
A presto
Prof. Anna
Buonasera Anna,
sono una traduttrice e abito a Buenos Aires. Grazie per i tuoi articoli. Sono molto didattici, chiari e pratici.
Purtroppo, dopo aver letto e controllato ció che hai pubblicato, non riesco a chiarirmi una idea: Se devo scrivere “Gli dichiarai uniti in matrimonio DAVANTI AI testimoni” La preposizione A é corretta o non si applica (davanti i testimoni non mi risulta)? Se lo é, c’é una regola? Grazie in anticipo! Cordialmente, Natalia.
Cara Nat, è corretto “ai testimoni”, ma “li dichiarai” e non “gli dichiarai”.
Un saluto
Prof. Anna
un’idea (scusa!) Ho visto solo ora l’errore!
ho visto molte volte scritto …..in casa…. quando è corretto scrivere(in casa)….aspetto il suo aiuto.La ringrazio.
Caro Omar, la preposizione IN indica uno stato in luogo (sto in casa) o un moto a luogo (vado in casa) in particolare si riferisce allo spazio interno della casa.
Un saluto
Prof. Anna
grazie
io mi chiamo ahmed sono egiziano del cairo
ahmed
Caro Ahmed, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Scusate, ma non capisco perché in italiano si dice:
“Sono a scuola” e “sono al porto”, eppure “sono in stazione”. C’è sempre il verbo essere.
Caro Carlos, purtroppo quando si parla di preposizioni spesso non ci sono regole precise, quindi è utile imparare gli usi delle varie preposizioni nelle diverse possibilità (come -al cinema- a teatro- in stazione- a scuola- al porto- ecc.).
A presto
Prof. Anna
é giusto dire :”sono a fare la spesa?”
Cara Aurora, la frase che i scrivi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno
prof. trovo molto istruttiva questa pagina wueb, mi accorgo di avere marinato troppo la scuola, ho delle grandi lacùna, nello scrivere trovo grandi difficoltà.
Caro Andrea, non è mai tardi per imparare!
Benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
è corretto dire “è più giusto”?
Cara Giovanna, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
questa pagina web è fondamentale per la conoscenza corretta della lingua italiana
è corretto dire “è più giusto”?questo sito ci aiuta molto a non commettere grossolani errori
Cara Giovanna, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
qual è la preposizione corretta per “posta” – vado in posta o vado alla posta? Si può trovare da qualche parte una lista con la corretta combinazione preposizione + sostantivo? Ho un libro della Alma edizioni ma per esempio “posta” non viene nominata.
Grazie!
Cara Sabine, sono corrette entrambe le preposizioni, non credo ci sia una lista del genere purtroppo, alla fine di questo articolo c’è una piccola lista che ti può essere utile: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=1365.
A presto
Prof. Anna
buongiorno Anna, le chiedo per favore di dirimere un mio dubbio. Spesso sento dire “l’incontro si terrà a PINCOPALLA” oppure “adesso sono a PINCOPALLA”, frasi in cui “PINCOPALLA” è il nome di un’associazione o di un locale o di un centro benessere.
Personalmente userei la preposizione DA, ma vorrei anche un suo illuminato parere.
Grazie mille per l’attenzione che riserverà a questa mia richiesta.
Cordialmente. Ines
Cara Ines, purtroppo non c’è una regola fissa, dipende anche dal nome, in alcuni casi possiamo usare “a” o “al” o anche, come dici tu “da”.
Un saluto
Prof. Anna
Professoressa Anna,
Vorrei sapere qual è la differenza tra usare le preposizioni “a” e “per” nei seguenti casi: (queste frasi fanno parte di un esercizio di un libro)
1) Hai comprato un regalo a Carlo?
2) Hai comprato una cravatta per Carlo?
3) Hai comprato gli occhiali a Carlo?
4) Hai comprato le sigarette per Carlo?
Posso usare per o a di forma uguale?
Grazie mille
Cara Amina, nelle frasi che mi scrivi puoi usare entrambe le preposizioni in maniera indifferente, entrembe indicano il destinatario dell’azione espressa dal verbo.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille, professoressa Anna.
Un saluto Amina
Ciao, vorrei sapere se è giusto dire per esempio “che facciamo pomeriggio?” ? Ed è sbagliato dire “che facciamo a pomeriggio?” come dicono i miei amici pugliesi …grazie
Cara Mariana, si puà dire “che facciamo nel pomeriggio” o “questo pomeriggio” o “oggi pomeriggio” ma non “a pomeriggio” o solo “pomeriggio”.
Un saluto
Prof. Anna
sono molto contenta di poter partecipare
Cara Adriana, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
vado a mensa oppure vado in mensa/
Caro Dom, si dice “vado in mensa”.
A presto
Prof. Anna
Buon giorno,
Prof non ho capito la differenza tra l’uso della a o in! Esempio si dice sono a mensa o sono in mensa?
Grazie
Alessio
Caro Alessio, è corretto dire “vado in mensa”, prossimamente verrà pubblicato un articolo sull’uso di -a- e sulle differenze con -in-.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa Anna,
le scrivo per chiederle un parere.
Mi occupo di redigere, per conto della mia azienda, una newsletter. La scorsa settimana ho fatto partire una di queste mail iniziandola con la seguente frase:
“Sono successe molte cose qui ad Acme negli ultimi mesi!”
Il mio titolare non ha apprezzato l’incipit, sostenendo che l’uso di “qui ad Nomeazienda” sia inappropriato, e che quello corretto sia invece “qui in Acme”. Lei che ne pensa?
La ringrazio in anticipo della disponibilità.
Cordiali saluti
Arianna
ps: naturalmente il nome dell’azienda è fittizio.
Cara Arianna, sono corrette entrambe le preposizioni (-a- e -in-), si tratta più che altro di una scelta stilistica.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof.Anna,
l’altra sera mentre salutavo un’amica italiana con il solito “ciao, ora vado a dormire”, me l’ha corretta dicendo, invece, di usare “andare a letto”.
Però dopo aver letto il suo articolo ora sono perplessa sul suo consiglio…secondo Lei perché lei preferisce usare “andare a letto” piuttosto che “andare a dormire”? Può darmi una delucidazione al riguardo? Grazie in anticipo.
Cara Chi, sono corrette entrambe le espressioni, son due modi diversi per esprimere lo stesso concetto, ti consiglio però di usare “andare a letto” solo in situazioni informali.
A presto
Prof. Anna
Io Vado avanti con queli esercizi Grazie a voi
Per carita mandatemi ancora esercizi simili
Vi ringrazio
Eti
molto interessante la scheda di esercizio ad inizio pagina
le vorrei chiedere se l’espressione “sono libero al sabato” è corretta o piuttosto è meglio dire “sono libero il sabato” o ancora “sono libero di sabato”
grazie
Cara Maria Grazie, sono corrette tutte le frasi che mi scrivi.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile professoressa,
Come si comporta la preposizione “a” davanti al nome di un locale che si chiama, ad esempio, “La cambusa”? Si scrive:”Ho mangiato a La cambusa” o “Ho mangiato alla Cambusa”? La ringrazio in anticipo.
Cara Carmen, nella lingua parlata è possibile dire per esempio “alla Cambusa”, ma nella lingua scritta è meglio mantenere il nome originale e scrivere “a La cambusa”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa,
so che in Italiano se usano le stesse preposizioni con i verbi di stato e con i verbi di movimento.Per esempio:Sono al cinema,vado al cinema,sono a casa,vado a casa,sono al duomo,vado al duomo,sono al ristorante,vado al ristorante.Ma ho letto che ance se puo dire sono in un ristorante,sono in un cinema,sono in un duomo.Perche non si dice sono ad un ristorante,ad un cinema e ad un duomo?
Caro Jakov, di solito quando parliamo in generale usiamo “a”, “domani sera vado al cinema”, mentre se vogliamo precisare meglio il luogo in cui andremo usiamo “in” + articolo inderminativo + aggettivo oppure + un complemento o una frase che caratterizza meglio il luogo di cui stiamo parlando, per esempio: “domani sera vado in un cinema che ha aperto da poco” o “stasera andiamo in un ristorante di pesce”.
A presto
Prof. Anna
Anche cos’e meglio da dire:Vado nella pizzeria qui all’angolo o vado alla pizzeria qui all’angolo?Grazie
Caro Jakov, è meglio “vado nella pizzeria qui all’angolo”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Professoressa,
grazie per la chiarezza della sua spiegazione! Saprebbe dirmi se la frase “vado alla fattoria” e’ incorretta? Secondo la regola descritta sopra si dovrebbe dire “vado in fattoria”, ma onestamente mi suona sbagliata.
Grazie mille
Caro Matteo, la frase non è scorretta.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
grazie per la Chiara spiegazione.
Si dice “andare alla fattoria” o “andare in fattoria”? Dalla sua spiegazione sembrerebbe che la seconda forma sia corretta, ma non credo di averla mai sentita.
Saprebbe aiutarmi?
Grazie
matteo
Caro Matteo, è meglio “andare alla fattoria”, o al massimo “andare nella fattoria”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve, professoressa Ana,
Ho un dubbio riguardo le due preposizioni. Quando si tratta di un’azienda di telefonia mobile si dice: Benvenuto a Vodafone oppure Benvenuto in Vodafone? Nel contesto di un primo approccio con un cliente che chiama per richiedere delle informazioni. Grazie mille.
Cara Silvia, è meglio “benvenuti in Vodafone”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno professoressa Anna.
Si può dire “abito NEL Sud”? O è giusto dire “abito AL Sud”?
O si può usare tutti i due modi?
Grazie.
Cara Tiziana, meglio dire “al Sud”. A presto Prof. Anna
Buona sera Prof. Anna!
Ho dubbi! Posso usare:
VADO AL TEATRO o soltanto VADO A TEATRO
SONO IN CASA o soltanto SONO A CASA
Grazie mille!
Cara Tulaine, è corretto dire “vado a teatro”, mentre è corretto sia “sono in casa” sia “sono a casa”, per ripassare queste due preposizioni ti consiglio di leggere questi articoli: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=7902; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=7980; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=8141.
A presto
Prof. Anna
Grazie Prof. Anna!! 🙂
Buonasera prof.ssa Anna.
Mi puoi aiutare a scrivere bene il tema. Ho sempre avuto questi problemi.
Grazie
Buonaserata
Buonasera prof.ssa Anna.
Gli esercizi che ha messo lei è molto interessante e mi è servito tanto.
Lei può inviarmi un suo email per chiedere ulteriore approfondimento sulla lingua italiana.
Ho visto lei molto brava a insegnare e sicuramente mi trovo bene.
Grazie.
Arrivederci e buonaserata.
Cara Lucia, se hai altre domande puoi scrivermi sul blog.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno… è corretto dire “partorienza figlia”… grazie…
Cara Maria, è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Nn avevo mai sentito dire una cosa del genere, volevo sapere se era letteralmente corretto dirlo… grazie…
Buona sera Prof. Anna!
Anche nel caso del sostantivo teatro, è correto dire?:
Vado dalla casa AL teatro.
Grazie!!! 🙂
Caro Tulaine, è corretto dire “vado da casa a teatro”, se la parola “teatro” è seguita da un aggettivo o da un complemento di specificazione è necessaria la preposizione articolata: “vado da casa al teatro Comunale”.
A presto
Prof. Anna
Ciao prof. Anna.
Vorrei semplicemente consegnarla tramite email i tema, il quale vado su molto difficoltà.
Grazie
Arrivederci
Cara Lucia, le correzioni vengono fatte tutte sul blog, in modo che possano essere utili per tutti i lettori, forse un intero tema è troppo lungo, ma se ci sono passaggi o frasi particolarmente difficoltose su cui hai dei dubbi puoi scriverle qui sul blog e sarò lieta di aiutarti.
A presto
Prof. Anna
buongiorno.
se devo scrivere che mi trovo presso città alta(bergamo si divide in città alta e bassa) quale delle due frasi sarà corretta e perchè:
1) sono a città alta
2) sono in città alta
inoltre si dice:
1) sono a città del messico
o
2) sono in città del messico
Grazie!
Cara Rocca, è corretto dire “sono nella città alta”, in questo caso usiamo la preposizione articolata “nel “perché il nome “città” è seguito da un aggettivo (alta), se “città” è da solo si usa la preposizione semplice “sono in città”, con i nomi di città si usa la preposizione “a”: “sono a Città del Messico”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Prof!! Abbracci!!
Ciao Prof. Anna!
Allora per usare le preposizini articolate è bisogno sempre avere un complemento a qualque sostantivo? o è corretto dire: Es. Vado dalla scuola al mercato.
Grazie!!
Caro Tulaine, purtroppo non esiste una regola sempre valida per la scelta tra preposizioni semplici e articolate, quella che ti ho suggerito è spesso valida, ma non sempre; nella frase che mi scrivi sarebbe meglio usare la preposizione semplice “vado da scuola al mercato”, mentre se “scuola” è accompagnato da un aggettivo o da un complemento di specificazione è corretto usare quella articolata: “vado dalla scuola di mia figlia al mercato”.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno professoressa
Grazie per la risposta.
Arrivederci
Buongiorno! Grazie Prof!!
Buongiorno Prof. Anna è corretto dire:
La manifestazione si terrà in giugno
oppure
La manifestazione si terrà a giugno
Grazie
Caro Cristiano, sono corrette entrambe le forme.
A presto
Prof. Anna
I sottoscritti Angela e Daniele o GLI sottoscritti Angela e Daniele. Grazie
Cara Angela, è corretto “i sottoscritti”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Professoressa: Questi esercizi sono molto divertenti e, sopratutto, molto utili. Significono un grande aiuto, perché ho un test molto prima e devo praticare. Molti grazie per tutto!! Cordiate saluti
Cara Cristina, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Carissima prof. Anna, sono brasiliano studente della lingua italiana. Puoi consigliarmi articoli per migliorare il mio apprendimento? Grazie.
(scusate gli errori)
Caro Edmilson, se mi dici cosa vorresti migliorare o quali sono gli argomenti che più ti interessano ti consiglierò gli articoli adatti.
A presto
Prof. Anna
Ciao prof, puoi spiegarmi quando si usa il punto esclamativo e il punto virgola.
Cara Lucia, ti consiglio di leggere questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=48, se poi avrai ancora dei dubbi non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Gentile prof. ,
mi aiuti , come si dice : davanti alla porta o davanti la porta ?
La ringrazio
Cara Marina, si dice “davanti alla porta”, per ripassare le preposizioni improprie ti consiglio questi articoli: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4485; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4508.
A presto
Prof. Anna
Seconda domanda , come usare correttamente ” se “.
Se avesse o se avrebbe ? Sono piena di dubbi !
Grazie
Cara Marina, dipende dal contesto, puoi scrivermi la frase intera.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie, è stato utile.
Io ho sempre detto …vado in Ascoli a fare due passi …perché è sbagliato? Oppure vado in Lecco a fare spesa .
Cara Mary, con i nomi delle città il complemento di moto a luogo si esprime con la preposizione -a-: “vado a Lecco”.
Un saluto
Prof. Anna
HO sempre detto …vado in Ascoli a fare due passi …perché è sbagliato? Oppure vado in Lecco a fare spesa .
Perché si dice vado a teatro e invece vado al cinema??
Cara Loredana, purtroppo non esiste una ragione di tipo grammaticale, solo raramente l’omissione dell’articolo (a teatro) è riconducibile a regole precise, il più delle volte la presenza o l’assenza dell’articolo varia a seconda della preposizione usata o delle caratteristiche del nome e spesso si tratta di usi che si sono fissati in un certo modo.
Un saluto
Prof. Anna
SI DICE I PROFESSORI DEVEVONO TROVARSI IN PADRE GEMELLI ( E UNA SCUOLA. )
O AL PADRE GEMELLI.
GRAZIE
Caro Giuseppe, si usa “al”.
Un saluto
Prof. Anna
Evvai!!!!!
10 su 10 sono felice!
Molto bene Cinzia, ottimo risultato!
A prsto
Prof. Anna
Buongiorno Prof. Anna,
avrei un dubbio.
È corretta la forma “vado in castello” ? Si può comprendere tra le eccezioni dell’uso di “in”?
Grazie mille
Cara Lisa, è corretto dire “vado al castello”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
vorrei sapere quando si usa “a letto” e “in letto”.
Grazie
Cara Renata, è corretto dire “a letto”.
A presto
Prof. Anna
Volevo sapere se è’ ugualmente corretto dire : in agosto andrà al mare
Cara Susanna, è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Volevo sapere se è’ ugualmente corretto dire : in agosto andrà al mare . Ho cercato nelle varie domande che sono state richieste , ma non ho trovato quella da me richiesta. È’ la prima volta che entrò in questo sito. Grazie
Carissima Prof.ssa Anna,
volevo sapere per i mesi quale preposizione e` giusta? A oppure IN
IN Marzo o A Marzo ?
Grazie
Caro Sahar, si possono usare entrambe le preposizioni. Per approfondire ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2014/11/06/uso-delle-preposizioni-nelle-espressioni-di-tempo-e-di-luogo/.
A presto
Prof. Anna
Salve Prof.ssa Anna , gradire sapere se, è più corretto dire: mi reco in centro città, oppure al centro città. Grazie.
Caro Antonio,in questo caso è meglio usare “in”.
A presto
Prof. Anna
Cosa rispondere
quando uno chiede perché non si dice
LA MIA CASA E’ SULLA STRADA DE AMICIS OPPURE NELLA STRADA DE AMICIS
COME SI DOVREBBE DIRE?
Cara Gianna, si dovrebbe dire “la mia casa è in strada De Amicis”, ma non è del tutto scorretto dire “su strada De Amicis”.
A presto
Prof. Anna
Ciao a tutti.Ho scoperto questo sito e sono contenta,perché mi aiuta a migliorare mio l’italiano
Cara Minzilya, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Salve prof.sa Anna ho il seguente dubbio:
– andare A un posto es: “Oggi volevo andare a un posto che vende…”
– andare IN un posto es: “Oggi volevo andare in un posto che vende..”
“posto” non è generico ma intendo esattamente il sostantivo “posto, luogo”
Quale delle due forme è quella corretta? Possono esserlo entrambe?
Caro Stefano, nei casi che mi proponi è corretto usare la preposizione “in”.
A presto
Prof. Anna
Mi piace questo posto e vorrei imparare itaiano
Cara Maria, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Buoni esercizi
DONO IN NOME DELLA MIA FAMIGLIA
OPPURE
DONO NEL NOME DELLE MIA FAMIGLIA
Caro Elio, meglio “in nome”, ma se vuoi dire “dono da parte della mia famiglia” è necessario dire “dono a nome della mia famiglia”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie.
Nella frase : va al negozio e sceglie tutto quello che le piace oppure va nel negozio e sceglie tutto quello che le piace. Ho un dubbio, anche se so benissimo che il verbo andare vuole la preposizione a , ma mi sembra che suoni male.
Cara Alba, sono corrette entrambe le preposizioni.
A presto
Prof. Anna
vorrei chiedere qualcosa per quanto riguarda la concordanza dei tempi! la concordanza non cambia mai?per esempio diciamo:pensavo che tu andassi/fossi andato al cinema ma con questa proposta si riferiamo in una situazione del pasato!quando vogliamo dire per esempio ho pensato (per esempio due minuti prima) che domani (verbo invitare) antonio alla mia festa!in questo caso dobbiamo dire ho pensato due minuti prima che domani avrei invitato antonio alla mia festa o dobbiamo usare un altro tempo!!poi quando diciamo (ho saputo che domani pioverà) in questo caso abbiamo concordanza?perche abbiamo passato prossimo e dal altra parte un futuro!! generalmente non ho capito bene quando abbiamo concordanza e quando no!!
Caro Cristos, la frase “ho pensato che domani avrei invitato” è corretta, quando abbiamo la reggente al passato se la subordinata esprime un’azione posteriore, si deve usare il condizionale passato, ma se il verbo non vuole il congiuntivo, cioè se in questo caso “pensare” significa “essere convinto” e non “supporre” è possibile usare anche l’indicativo futuro nella subordinata col passato nella reggente, quindi: “ho pensato che inviterò Antonio” e “ho saputo che pioverà”.
Un saluto
Prof. Anna
vorrei chiedere qualcosa per quanto riguarda la concordanza dei tempi! la concordanza non cambia mai?per esempio diciamo:pensavo che tu andassi/fossi andato al cinema ma con questa proposta si riferiamo in una situazione del pasato!quando vogliamo dire per esempio ho pensato (per esempio due minuti prima) che domani (verbo invitare) antonio alla mia festa!in questo caso dobbiamo dire ho pensato due minuti prima che domani avrei invitato antonio alla mia festa o dobbiamo usare un altro tempo!!poi quando diciamo (ho saputo che domani pioverà) in questo caso abbiamo concordanza?perche abbiamo passato prossimo e dal altra parte un futuro!! generalmente non ho capito bene quando abbiamo concordanza e quando no!!
Caro Cristos, ho risposto al tuo quesito: “Caro Cristos, la frase “ho pensato che domani avrei invitato” è corretta, quando abbiamo la reggente al passato se la subordinata esprime un’azione posteriore, si deve usare il condizionale passato, ma se il verbo non vuole il congiuntivo, cioè se in questo caso “pensare” significa “essere convinto” e non “supporre” è possibile usare anche l’indicativo futuro nella subordinata col passato nella reggente, quindi: “ho pensato che inviterò Antonio” e “ho saputo che pioverà”, se qualcosa non ti è chiaro, non esitare a scrivermi.
Un saluto
Prof. Anna
vorrei chiedere!!!quando abbiamo la reggente un tempo passato è possibile che abbiamo alla proposta subordinata un tempo futuro? o la concordanza dei tempi non cambia mai?per esempio sapevo che domani è/sarà la festa di marco, avevo sentito che domani e il tuo compleano!grazie!!
Caro Cristos, se la reggente è al passato, la subordinata che esprime un’azione posteriore (avvenuta dopo) ha il verbo al condizionale passato o al futuro: “sapevo che domani ci sarà|ci sarebbe stata la festa di Marco”.
Un saluto
Prof. Anna
vorrei chiedere!quando dobbiamo usare l articolo determinativo in una proposta come per esempio (ascolto musica o ascolto la musica) (vedo tv o vedo la tv) e ci sono molti altri casi che non mi vengono in vente in questo momento!chiedo perche molte volte gli italiani hanno l abitudine a usare l articolo!grazie!!!!
Caro Cristo, in linea generale in italiano l’articolo è sempre presente davanti a un nome, quando l’artico non c’è solitamente si sta parlando di qualcosa da un punto di vista generico e non definito, come per esmepio “mi piace ascoltare musica” (in generale), ma sarebbe anche corretto “mi piace ascoltare la musica” oppure “mi piace bene birra” oppure “mi piace bere la birra”, mentre è meglio dire “guardo la tv”.
Un saluto
Prof. Anna
vorrei chiedere!quando dobbiamo usare l articolo determinativo in una proposta come per esempio (ascolto musica o ascolto la musica) (vedo tv o vedo la tv) e ci sono molti altri casi che non mi vengono in vente in questo momento!chiedo perche molte volte gli italiani hanno l abitudine a usare l articolo!grazie!!!!
il tempo passato remoto potrebbe essere sostituto dal tempo imperfetto e passato prossimo o da qualche tempo passato generalmente??
Caro Cristos, esistono delle differenze tra questi tempi verbali, la scelta dipende da cosa vuoi esprimere, ti consiglio questo articolo in cui vengono spiegate queste differenze: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2011/03/31/ripassiamo-il-passato-remoto/, e questo esercizio: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2011/04/07/test-11-passato-prossimo-remoto-o-imperfetto/.
A presto
Prof. Anna
per quando riguarda le preposizioni prima di tutto dove posso trovare quali nomi prendono la preposizione (a) e quali nomi prendono la preposizione (in) e poi quando e necessario l articolo in una preposizione?grazie!!!
Caro Cristos, su questi argomenti ti consiglio i seguenti articoli: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/06/04/uso-della-preposizione-a-a-o-in-approfondimento/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/02/preposizione-semplice-o-articolata-prima-parte/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/09/preposizione-semplice-o-articolata-seconda-parte/.
Un saluto
Prof. Anna
grazie, mi fate a capire bene
Caro Pietro, benvenuto su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
lo trovato molto utile.
Grazie
Buongiorno!!vorrei domandare se ce qualche sito dove posso trovare tutti i verbi italiani con i loro preposizioni oppure i verbi piu usati della lingua italiana!!perchè molti verbi non reggono solo una preposizione!!!!
Caro Cristos, non so consigliarti il nome di un sito dove trovare queste informazioni, ma ti consiglio di ricercarle sul vocabolario, troverai tutte le reggenze del verbo che ti interessa. Anche in questo articolo puoi trovare alcune informazioni sulle preposizioni rette da determinati verbi: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/11/22/luso-delle-preposizioni-prima-di-un-verbo-allinfinito/.
A presto
Prof. Anna
vorrei chiedere!!per quando riguarda le preposizioni a e in come possiamo sapere in ogni caso prima di ogni parola italiana quale preposizione dobbiamo usare!!ce qualche regola che dobbiamo applicare su questo problemma??sicuramente ci sono alcune parole che reggono o la preposizione a o la preposizione in le quali le impariamo a memoria ma credo che queste poche parole non bastino per poter parlare la lingua giustamente!!D altra parte dobbiamo sapere le preposizioni di ogni verbo…ma molti verbi reggono sia la preposizione a sia la preposizione in!!e un dubbio che non posso capire!!!!grazie!!!
Caro Cristos, scegliere la preposizione corretta spesso non è semplice perché non ci sono regole precise, la questione non è che ogni parola regge una determinata preposizione, la scelta dipende da tanti fattori: il complemento che si vuole introdurre, la natura del sostantivo che la segue e a volte è ugualmente corretto usare due preposizioni (per esempio “a” e “in”) senza distinzioni di significato. Ti consiglio di leggere questi articoli per fare un po’ di chiarezza: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/06/04/uso-della-preposizione-a-a-o-in-approfondimento/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/02/preposizione-semplice-o-articolata-prima-parte/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/09/preposizione-semplice-o-articolata-seconda-parte/.
Un saluto
Prof. Anna
e quando diciamo la natura del sostantivo che significa???
Caro Cristos, nel senso che dipende da cosa indica il nome preceduto dalla preposizione, per esempio per introdurre un complemento di luogo (stato o moto) usiamo “in” con i nomi di nazioni (sono in Italia, vado in Brasile) usiamo “a” con i nomi di città (sono a Roma, vado a Mosca).
Un saluto
Prof. Anna
buongiorno!vorrei chiedere.con il verbo andare come sappiamo se dobbiamo mettere la preposizione in o la prepposizione a? E ancora quando dobbiamo mettere una preposizione articolata prima del nome o no??dobbiamo sapere ogni nome quale preposizione regge?ce qualche regola secondo la quale i maschili prendono la preposizione a e i femminili la preposizione in???grazieee!!
Caro Cristos, per esempio con i nomi delle città si usa “a” (vado a Roma), con i nomi delle nazioni si usa “in” (vado in Italia). Non ci sono regole che ci dicono quando usare “in” o “a” per esprimere un complemento di luogo, ma dipende dalla espressioni (vado a casa, vado in ufficio, vado al mare, vado in montagna, vado a teatro, vado a scuola). Ti consiglio di leggere questi articoli: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/06/04/uso-della-preposizione-a-a-o-in-approfondimento/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/02/preposizione-semplice-o-articolata-prima-parte/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/09/preposizione-semplice-o-articolata-seconda-parte/.
Un saluto
Prof. Anna
Ótimas explicações. Os exercícios reforçaram o entendimento e ajudaram-me a fixar. Anotei tudo no meu caderno.
Caro Jorge, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
potrebbe spiegarmi la differenza delle preposizioni in, per, tra/fra per quanto riguarda il tempo??ho studiato ma non ho capito perche per esempio diciamo torno a casa per le 5,esco fra un ora o ancora devo finire questo esercizio per lunedi prossimo!!!grazie mille!!!
Caro Cristos, la preposizione “per” può introdurre un complemento di tempo determinato (l’appuntamento è fissato per le otto, torno a casa per le cinque) oppure un complemento di tempo continuato (ho studiato per tutta la notte), anche le preposizioni “tra” e “fra” introducono un complemento di tempo e anche in espressioni temporali significano “in mezzo”, per esempio nella frase “gli esami ci saranno tra due mesi” si vuol dire che fra il momento in cui si parla e il momento in cui ci saranno gli esami intercorrono due mesi, quindi solitamente si usano per indicare un avvenimento che avverrà in un futuro vicino o lontano (esco fra un’ora).
A presto
Prof. Anna
buongiorno!e giusto dire maria resterà a milano tra Natale e capodano oppure maria resterà a milano dal natale al capodano! e una seconda proposta (ho abitato a roma dal 1990 al 2000) oppure (ho abitato a roma tra il 1990 e 2000)grazie!!
Caro Cristos, è corretto dire “Maria resterà a Milano da Natale a Capodanno” e “ho abitato a Roma dal 1990 al 2000”, ma è anche corretto “ho abitato a Roma tra il 1990 e il 2000”.
Un saluto
Prof. Anna
buongiorno!! ieri ho letto che oggi sarebbe stato mal tempo, ieri ho letto che oggi fara mal tempo!!sono giuste le proposte??grazie mille!!
Caro Cristos, le frasi sono corrette, ma meglio dire “ci sarebbe stato o ci sarà brutto tempo”.
A presto
Prof. Anna
mi ha detto che oggi mario andrà a milano, mi ha detto che mario oggi andrebbe a milano!! quale delle due frasi possiamo usare? secondo esempio!!!! sapevo che domani mario comprerà una macchina nuova, sapevo che mario avrebbe comprato una macchina nuova! possiamo dire queste frasi o non sono giuste??
Caro Cristos, in entrambi i periodi che miscrivi abbiamo una reggente al passato (mi ha detto; sapevo) e una dipendente che esprime un’azione posteriore (cioè che avviene nel futuro) rispetto a quella espressa nella reggente, in questi casi per esprimere posteriorità il verbo della dipendente deve essere coniugato al condizionale passato, quindi le frasi corrette sono: “mi ha detto che oggi Mario sarebbe andato a Milano” e “sapevo che domani Mario avrebbe comprato una macchina nuova”. Per ripassare la concordanza dei tempi, ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/18/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-1/.
A presto
Prof. Anna
possiamo dire1) ti ho detto che andro in italia domani
2)mi ha telefonato per dirmi che domani piovera
3)sapevo che marco hai ragione!
4)ho parlato per telefono e mi hanno detto che verrano domani sera!!
5)sapevo che gli uomini non dicono sempre la verita!
6)sapevo che maria abita a milano
Caro Cristos, le frasi 1, 2 e 4 sono corrette, quando abbiamo la principale al passato e il verbo non regge il congiuntivo, per esrpimere posteriorità è possibile trovare anche l’indicativo futuro; le frasi 3, 5 e 6 sono corrette (sapevo che Marco ha ragione) se ti stai riferendo a un fatto attuale.
Un saluto
Prof. Anna
Interessante esercizio. Dovrebbero farlo tutti i cronisti TV ed in particolare quelli della RAI
buonasera!!!vorrei chiedere!quando vogliamo esprimere il complemento di luogo come decidiamo se dobbiamo usare la preposizione a o in??e quali sono i casi in qui possiamo usare sia la preposizione a che la preposizione in?Grazie!!!
Caro Cristos, ti consiglio di leggere questi articoli, troverai casi in cui si usa -a- e altri in cui si usa -in-: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/06/04/uso-della-preposizione-a-a-o-in-approfondimento/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/09/preposizione-semplice-o-articolata-seconda-parte/.
A presto
Prof. Anna
Salve,
ho un dubbio sull’uso delle preposizioni relativamente allo stato in luogo relativamente ai quartieri. Si dice “Abito/Vivo in San Lorenzo” o “Abito/Vivo a San Lorenzo”? San Lorenzo inteso come quartiere.
Caro Morgenstern, con i nomi di quartiere invece è più frequente la preposizione “a”.
Un saluto
Prof. Anna
Quando mi reco in un luogo (Comune) in Italiano l’uso più corretto è andiamo in comune o al comune
Caro Enrico, è corretto “vado in comune”.
Prof. Anna
buongiorno!vorrei chiedere se ce qualche vocabolario online dove potro trovare le preposizioni che reggono i verbi italiani!!
Caro Cristos, ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/11/22/luso-delle-preposizioni-prima-di-un-verbo-allinfinito/; e alcuni esercizi: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/01/03/test-19-luso-delle-preposizioni-prima-di-un-verbo-allinfinito/, https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/09/19/test-di-ripasso-luso-delle-preposizioni-prima-di-un-verbo-allinfinito/.
A presto
Prof. Anna
Questo è grandioso per imparare l’italiano. Grazie mille.
Caro Riccardo, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Ciao, allora quando dico “vado a Cuba” è sbagliato??
Cara Yenie, la frase “vado a Cuba” è corretta, si usa “a” con i nomi delle isole considerate piccole: (vado a Cuba, sono a Cipro, abito a Malta), mentre si usa “in” con i nomi delle isole considerate grandi: (sono in Sicilia, vado in Sardegna, abito in Irlanda).
Un saluto
Prof. Anna
Cara Professoressa Anna, ho dei dubbi. Ho letto in alcuni commenti di sconosciuti un’espressione che penso che sia scorretta: rispondere a gratis.
Penso che, dato che gratis è un aggettivo e un avverbio, l’espressione giusta sia “rispondere gratis”. Le locuzioni avverbio sono rette solo da verbi? Sono Giuste le cose che penso oppure sono sbagliate?
La ringrazio per l’aiuto che mi sta dando. A presto.
Gabriele
Caro Gabriele, in quanto avverbio “gratis” significa già da solo “gratuitamente” ed è la forma corretta, “a gratis” è una forma di uso popolare, usata probabilmente per analogia con “a pagamento” e non è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Le locuzioni avverbiali sono rette da verbi? La ringrazio per la risposta che mi darà. A presto
Gabriele
Solo da verbi*
Caro Gabriele, le locuzioni avverbiali, come gli avverbi, precisano o modificano il senso di un verbo o di un aggettivo.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa Anna, la ringrazio per la risposta. Ho un dubbio riguardo alle locuzioni avverbiali. Faccio un esempio: “la risposta a freddo di Marco mi ha preoccupato”. “A freddo” non è una locuzione avverbiale? Mi sono posto questa domanda perché non è collegato ad un verbo o ad un aggettivo, bensì a un nome.
Caro Gabriele “a freddo” è un complemento di modo.
Un saluto
Prof. Anna
Gentili Signori ,
Abbiamo un problema con le preposizioni A e IN
Esempio : possiamo dire :
Vado A Pïazza Mazzini o IN Piazza Mazzini ?
Andiamo A Via Verdi o IN Via Verdi ?
Grazie e saluti cordiali
B.Thomas
Cara Esmeralda, è corretto dire: “vado in piazza Mazzini” e “andiamo in via Verdi”.
Un saluto
Prof. Anna
vorrei chiedere il verbo indignarsi quali preposizioni regge?
Caro Giorgio, “indignarsi per qualcosa”, “indignarsi con qualcuno”.
Un saluto
Prof. Anna
La forma più corretta qual”è tra le due: vado a mensa o vado in mensa? Grazie Barbara
Cara Barbara, sono corrette entrambe.
Un saluto
Prof. Anna
La congiunzione “e” serve per collegare 2 parole con solo la stessa funzione o no? Le faccio degli esempi: un ragazzo intelligente e in salute, un ragazzo di talento e intelligente, donna dal carattere strano e bella, un uomo con un cervello e intelligente. Sinceramente le parole che ho scritto non mi sembrano corrette. Mi può spiegare perché sono sbagliate o corrette.
Caro Gabriele, le espressioni che mi hai scritto sono corrette, si tratta di aggettivi qualificativi e di espressioni che indicano qualità.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Professoressa Anna, ho dei dubbi riguardo ad una frase. “Un televisore da 45 pollici e sempre e comunque full HD”. Come mai c’è la congiunzione “e” visto che sono due complementi diversi?
Caro Marco, entrambi servono a mettere in rilievo qualità e caratteristiche di una cosa (un televisore).
Un saluto
Prof. Anna
Quali sono i complementi che possono indicare qualità?
Caro Marco, sicuramente il complemento di qualità, ma anche l’attributo ha la funzione di precisare una qualità di qualcuno o qualcosa.
Un saluto
Prof. Anna
Benissimo!
Ho imparato moltissimo, grazie mille
Prof. una curiosità… In frasi di questo tipo :
” Non sono capace di fare / a fare questa cosa”… È giusto mettere “di fare” o ” a fare”?
Per fare la scelta giusta dobbiamo seguire una regola in particolare?
Cara Emanuela, si dice più comunemente “capace di”, mentre “capace a” è di uso soprattutto letterario. Per approfondire l’uso delle preposizioni prima di un erbo all’infinito, ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/11/22/luso-delle-preposizioni-prima-di-un-verbo-allinfinito/.
Un saluto
Prof. Anna
Eccellente complemento alla mia unità di preposizioni semplice.
sto imparando il italiano, molto buono tutto…
Cara Daniela, benvenuta su Intercultura blog.
Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Ciao!!! e per dire che i saldi sono arrivati in una azienda? tipo saldi alla Nike, o sarebbe Saldi in Nike o saldi a Nike?
grazie!
Cara Alba, è corretto dire “alla Nike”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve prof.ssa Anna, vorrei chiederti che per il sostantivo “stazione” qual è proposizione bisogna usare? Avevo visto sia “in” sia “alla”, per esempio: Ci vediamo in/alla stazione. Attendo una sua gentile spiegazione! Grazie
Cara Wensi, sono corrette entrambe le possibilità.
Un saluto
Prof. Anna
Quali sono i complementi che hanno la funzione di attributo? Mi può fare anche degli esempi?
Caro Marco, l’attributo è un aggettivo che serve a determinare meglio un nome. Qualsiasi tipo di aggettivo può essere usato come attributo: un maglione rosso (attributo), mio (attributo) fratello, alcuni (attributo) amici.
Un saluto
Prof. Anna
La congiunzione “e” collega gli aggettivi a tutti i complementi?
Caro Marco, non ho capito bene la tua domanda, puoi farmi un esempio?
A presto
Prof. Anna
Questi sono gli esempi: Statua d’acciaio e bella, ragazza al mare e furba, il ragazzo al cinema e in ansia, andare bene e con le scarpe. È corretta la funzione della congiunzione “e” in questi casi?
Caro Marco, l’uso della congiunzione nei casi che mi scrivi non è corretta, la congiunzione “e” unisce due o più elementi di una proposizione che abbiano la stessa funzione, e non, ad esempio, un complemento e un aggettivo, come in “ragazza al mare e furba”.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno Prof. Anna.
Sono Gabriele vorrei sapere se la frase:
“Tu non sei brava a matematica” é corretta oppure bisogna dire: “Tu non sei brava in matematica”.
O sono corretti entrambe i casi??
Ciao e grazie.
Caro Gabriele, è corretto dire “brava in matematica”.
A presto
Prof. Anna
Io vengo e fine della discussione.
Che funzione grammaticale ha “fine della discussione” in questa frase?
Caro Marco, in questo caso ci sarebbe il verbo “essere” sottinteso: “è la fine della discussione”, quindi “fine” è soggetto e “della discussione” complemento di specificazione.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof Anna,
Si sa che davanti alle città si usa la preposizione a, ma se davanti ad una città viene un aggettivo, si dice
nella splendida Parigi
oppure
a/alla splendida Parigi?
Cara Irina, è corretto dire “nella splendida Parigi”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna
Ho imparato che davanti a nomi di città si usa la preposizione A, ma perché ogni tanto vedo in qualche testo italiano “in Roma, in Milano” Per cortesia, mi faccia un po’ di luce. Grazie mille e buon lavoro!
Caro Tadeu, l’uso della preposizione “in” davanti ai nomi di città è tipica del linguaggio burocratico e delle comunicazioni ufficiale, nella lingua comune invece è corretto usare la preposizione “a”.
A presto
Prof. Anna
I digrammi “sc” e “gl” hanno un suono morbido quando non c’è nessun altro elemento insieme, giusto? Le lettere “c” e “g” sono sempre dure quando sono posizionate alla fine della parola? Se “gl” fosse alla fine della parola senza consonanti e vocali, sarebbe morbido?
Caro Thomas, il nesso “sc” costituisce un digramma quando è seguito dalla “e” o dalla “i” (scelta, scimmia), quando è seguito da “a”, “o”, “u” si pronuncia -sk (scomodo, scale, scusa), se “sc” oltre che dalla “i” è seguito da un’altra vocale, costituisce il trigramma “sci” (si pronuncia senza la -i): “scienza”, “sciame”, “sciopero”, “sciupare”, fanno eccezione il sostantivo “scia”, le forme del verbo “sciare” (scio, scii, sciamo, sciate ecc.) e i derivati di “sci”, nei quali la “i” va pronunciata. Il nesso “gli” costituisce un digramma solo quando è seguito da “i”, se oltre che dalla “i” è è seguito da un’altra vocale , costituisce il trigramma “gli” (si pronuncia senza la -i): “aglio”, “meglio”, “foglia”. Davanti alle vocali “a”, “e”, “o”, “u” il gruppo “gli” non costituisce un digramma, ma rappresenta i due fonemi distinti (gleba, gladiatore, glutine, glucosio), ciò avviene eccezionalmente anche quando “gl” è seguito da “i” nelle seguenti parole: “glicine”, “glicerina”, “ganglio”, “anglicano”, “geroglifico”, “glissare”, “negligente”. Le lettere “c” e “g” hanno un suono duro (suono velare) in fine di parola (choc, disc, frac), con poche eccezioni (hascisc, zarevic = principe ereditrio russo).
Un saluto
Prof. Anna
La ringrazio per l’aiuto. Queste cose già le sapevo ma rileggerle mi è servito per capire che cosa volevo intendere.
Gent.ma Prof. Anna,
ho un dubbio riguardo la preposizione “in”: questa si usa con nomi di regioni, per esempio in Lombardia, in Normandia, in Bretagna, in Catalogna etc. Tuttavia, parlando delle regioni del Messico normalmente si utilizza la preposizione “a”: vado/vivo/sono stato a Campeche, a Sonora, a Queretaro, a Tamaulipas. Si utilizza “in” solo per alcune regioni, per esempio in Quintana Roo, In Chiapas, in Bassa/Alta California. Si tratta di eccezioni particolari alla regola grammaticale oppure è un uso che si è andato consolidando nel tempo convertendosi in regola?
La ringrazio e le porgo cordiali saluti.
Francesco
Caro Francesco, con i nomi di Stato (come quelli che mi hai scritto) è corretto usare la preposizione “in” (in Campeche, in Sonora ecc.).
A presto
Prof. Anna
Grazie
buonasera!vorrei chiedere diciamo al cielo o nel cielo?
Caro Cristos, dipende dal complemento che vuoi introdurre, diremo “ho rivolto gli occhi al cielo” (moto a luogo), ma “le stelle brillano nel cielo” (stato in luogo).
Un saluto
Prof. Anna
Vorrei sapere possiamo dire:voglio andare in macchina per prendere qualcosa che ho dimenticato è ancora dobbiamo dire io resterò a chiesa o in chiesa; me lo domando perché diciamo vado in chiesa ma con il verbo stare;;grazie in anticipo.
Caro Cristos, il primo periodo che mi scrivi è corretto, mentre è corretto dire “resterò in chiesa”. Ti consiglio questi articoli sull’uso delle preposizioni “in” e “a”: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/05/14/uso-della-preposizione-in-approfondimento/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/06/04/uso-della-preposizione-a-a-o-in-approfondimento/.
A presto
Prof. Anna
Cioe dalla natura la parola chiesa prende sempre la preposizione in;;indipendentemente del verbo che la accompagna;ancora vorrei chiedere diciamo vado a scuola che significa vado a fare lezione ma quando vogliamo sottolineare l edificio usiamo di nuovo la preposizione a; cioè mi trovo a/in scuola,vado a scuola per parlare con il direttore ecc…
Ancora ho studiato gli articoli che mi ha proposto e vedo che c’è stato in luogo e moto a luogo sia per la preposizione a ma anche per la preposizione in. Io come sapro sicuramente quali delle due preposizioni devo usare in ogni contesto;
Se pensiamo che in esprima un’idea di collocazione all’interno è facile spiegarmi questo con altre parole;grazie in anticipo.
Caro Cristos, la preposizione “in” esprime un’idea di collocazione, immersione, ingresso di qualcuno o di qualcosa in uno spazio reale o figurato, il concetto di spazio può anche configurarsi in termini di tempo (in primavera) o modalità (in fretta). Spero sia più chiaro.
Un saluto
Prof. Anna
Caro Cristos, la parola “chiesa” vuole la preposizione “in” sia per lo stato in luogo (sono in chiasa) sia per il moto a luogo (vado in chiesa), con la parola “scuola” usiamo la preposizione “a” sia se diciamo “mi trovo a scuola” (stato in luogo), sia se dico “vado a scuola” (moto a luogo).
A presto
Prof. Anna
Così ogni nome prende una preposizione concreta;(a in);
Caro Cristos, ci sono delle indicazioni generali sull’uso dell’una e dell’altra preposizione, ma in alcui casi è necessario conoscere quale preposizione (a o in) regge un detreminato termine.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera.possiamo dire accolgo qualcuno a casa;
Caro Cristos, la frase che mi scrivi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Potrebbe dirmi se uso giustamente le preposizioni; 1)abbino questa maglietta a questo pantaloni 2)mi sono aggrappato all albero 3)io e un amico ci siamo accordati sul prezzo 4) abuso della bontà della mia amica 5)rabbrividisco del freddo. 6) ambisco a diventare un direttore. 7)mi sono accanito in battaglia. Grazie in anticipo
Unisco una riga a un altra
Caro Cristos, “unisco una riga a un’altra”.
Un saluto
Prof. Anna
Caro Cristos, l’uso delle preposizioni è corretto in quasi tutte le frasi, ti faccio qualche correzione: abbino questa maglietta a questi pantaloni; mi sono aggrappato all’albero; rabbrividisco dal freddo; mi sono accanito nella battaglia.
A presto
Prof. Anna
Buonasera!possiamo dire alloggio a casa di mio amico. Ancora vorrei fare una domanda. Prima l articolo un una c è sempre la preposizione( in) quando vogliamo dire per esempio vado in un albergo, in una trattoria resterò in un albergo ecc quando cioè parliamo di un luogo.
Caro Cristos, nella frase che mi scrivi manca un articolo indeterminativo: “alloggio a casa di un mio amico”, usiamo l’articolo indeterminativo per nominare qualcuno o qualcosa in modo generico, quindi è necessario anche nelle frasi che mi scrivi (vado in un albergo, in una trattoria), ma se si tratta di un albergo già nominato, noto a chi ascolta, oppure dell’albergo in cui sto già alloggiando, si usa la sola preposizione semplice (resterò in albergo= resto nell’albergo in cui già alloggio).
Un saluto
Prof. Anna
Ho capito. Tuttavia è possibile vedere una frase del tupo vado a una scuola per esempio.sapendo che la parola scuola è conessa con la preposizione a.
Caro Cristos, l’espressione “vado a una scuola” (ma anche “vado in una scuola” ma non “vado in scuola”) è corretta, ma è solitamente seguita da una specificazione: “vado a una scuola di danza”, mentre se dico solo “vado a scuola” si intende la scuola dove vado tutti i giorni.
Un saluto
Prof. Anna
sono contento che final mente ho trovato quello che sto cercando. sto cercando un “web side ” dove c’e’l’ha tante le cose per conoscerci. questo `e un buon web side per imparare la grammatica dall’italiana.
grazie mille
Cara Robin, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Diciamo metto la lettera nella busta oppure alla busta;grazie
Caro Cristos, è corretto dire “nella busta”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof.ssa Anna, è sbagliato dire “vado a ginnastica” sottintendendo “lezione”? E ancora, è preferibile “al mare” rispetto ad “a mare”? Grazie.
Cara Silvana è corretto dire “a ginnastica” e “al mare” (“a mare” non è corretto).
A presto
Prof. Anna
1)segnalo un guasto,un danno nella mia macchina. Individuo un guasto nella mia macchina. Possiamo formulare così le frasi grazie
Caro Giorgio, dopo la parola “guasto” solitamente si usa la preposizione “a”: “guasto alla macchina”.
Un saluto
Prof. Anna
Ci sono altre parole che reggono una preposizione concreta quando la troviamo;
Caro Giorgio, cosa significa “preposizione concreta”?
A presto
Prof. Anna
Voglio dire: come mi ha detto per esempio che dopo il guasto segue la preposizione (a).ci sono altre parole che quando le vediamo immediatamente ci viene in mente che dobbiamo usare una preposizione concreta;ho fatto questa domanda perché abitualmente usiamo la preposizione in con la parola macchina.grazie
Caro Giorgio, in molti casi la scelta della preposizione non dipende solo dal tipo di complemento che introduce, ma anche dalla parola che la precede, non è però possibile fare una lista.
Un saluto
Prof. Anna
E’ magnifico! Grazie!
Cara Lucia, grazie per il tuo gentile commento.
A presto
Prof. Anna
Possiamo dire (sono cibi giovevoli per la salute delle persone;)grazie
Caro Giorgio, possiamo dire: “sono cibi che giovano alla salute delle persone”.
Un saluto
Prof. Anna
Possiamo dire mi diverto al giardino;grazie.il verbo divertirsi regge la preposizione a;
Caro Giorgio, è corretto dire “mi diverto in giardino” o “mi diverto al parco”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof.Anna! Come va?
Le frasi “Maria lavora nella scuola” e “Maria lavora a scuola” sono corrette?
Aspetto la Sua risposta!
Grazie!
Caro Joao, è corretto dire “Maria lavora a scuola”, se però la parola “scuola” è seguita da una specificazione è coretto usare “nella”: “Maria lavora nella scuola di musica”, “Maria lavora nella scuola in fondo alla strada”, “Maria lavora nella scuola che frequenta mia figlia”.
Un saluto
Prof. Anna
È giusta la frase “Maria lavora nella scuola da 20 anni”? Perché c’è una specificazione di tempo in questa frase.
Caro Joao, nella frase che mi scrivi la specificazione non è relativa alla scuola, ma all’azione che viene descritta (lavoro), quindi è meglio dire “Maria lavora a scuola da 20 anni”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof. Anna!
Ora ho un altro dubbio!
Le frasi “Vado a scuola di judo in palestra” e “vado a scuola di ballo in discoteca” sono giuste? Spero di sì.
Aspetto la Sua risposta!
Grazie mille!
Caro Joao, le frasi che mi scrivi sono corrette, ma ancora meglio sarebbe scrivere “vado a lezione di judo in palestra” e “vado a lezione di ballo in discoteca”.
Un saluto
Prof. Anna
È giusto dire a ogni lezione oppure in ogni lezione e perché;;grazie mille
Vorrei chiedere prima della parola ogni quando usiamo la preposizione a è quando la preposizione in; voglio dire a oppure in più sostantivo grazie
Caro Giorgio, la scelta tra la preposizione “a” e la preposizione “in” non dipende dalla presenza dell’aggettivo “ogni”, ma dal nome che lo segue e dal complemento che si introduce, dirò: “in ogni casa c’è una cucina”, ma “mi telefona a ogni ora del giorno”. Per quanto rigurda “lezione”, il modo più corretto sarebbe “durante ogni lezione”.
Un saluto
Prof. Anna
Vorrei chiedere..ho un dubbio grande che riguarda le preposizioni a e in.non sono in grado di usare queste preposizioni in maniera giusta perché non posso capire come devo scegliere la preposizione corretta prima di ogni termine..per esempio altre volte diciamo in casa e altre a casa..altre volte al cielo altre nel cielo altre volte in passato ,al passato alle mani,nelle mani ecc… e questo succede con tutti i termini..cosa potrebbe fare;;come sarò in grado di scegliere la preposizione giusta senza dubbio..aiuto per favore!!non posso trovare nessuna soluzione per quanto che io studi..grazie in anticipo…
Caro Giorgio, l’uso delle preposizioni è uno degli aspetti più complicati nello studio dell’italiano perché non esisitono regole precise che aiutino a scegliere la preposizione più corretta. Entrambe le espressioni sono corrette (“a casa” e “in casa”), ma hanno una leggera differenza nel significato: la preposizione “in” dà un’idea di collocazione all’interno più marcata rispetto alla preposizione “a”, se dico “vado a casa” significa che la mia direzione è verso la mia casa e mi ci reco, se dico “vado in casa” voglio sottolineare il fatto che entro dentro la mia casa. L’unico modo per imparare a usare le preposizioni è fare pratica. Ti consiglio questi articoli e questi esercizi: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/06/04/uso-della-preposizione-a-a-o-in-approfondimento/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/05/14/uso-della-preposizione-in-approfondimento/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/05/28/test-36-uso-della-preposizione-in/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/07/02/test-37-a-o-in/.
A presto
Prof. Anna
È giusta la frase (abito in un quartiere nella periferia di roma) Grazie
Caro Giorgio, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
Ho trovato la stessa frase con la preposizione alla;ho fatto questa domanda perche so che i termini in ia reggono la preposizione in..in periferia in bireria ecc…
Vorrei chiedere. c’è qualche regola tramite cui possiamo capire se un verbo regge la preposizione a,di,su) o dobbiamo imparare a memoria quale preposizione regge ogni verbo;ci sono migliaia di verbi e mi rende un po’ difficile ricordare la preposizione di ogni verbo. Grazie mille.
Caro Giorgio, non ci sono regole. Per esercitarti ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/11/22/luso-delle-preposizioni-prima-di-un-verbo-allinfinito/.
Un saluto
Prof. Anna
Possiamo dire 1)sono andato nella banca nazionale 2)sono andato nella discoteca che si trova vicino alla fermata 3)sono andato nella piscina che si trova vicino a casa mia grazie.
Caro Giorgio, le frasi che mi scrivi sono corrette.
A presto
Prof. Anna
La difficoltà nel trovare un lavoro stabile é un fenomeno molto frequente che spinge i giovani di abbandonare il loro paese e cercare un lavoro all’estero perché lì le condizioni della vita sono più favorevoli.e giusta la frase; grazie.
Caro Giorgio, ecco alcune correzioni: “la difficoltà nel trovare un lavoro stabile é un fenomeno molto frequente che spinge i giovani ad abbandonare il loro paese e a cercare un lavoro all’estero perché lì le condizioni di vita sono più favorevoli”.
A presto
Prof. Anna
Diciamo sono andato in un bel ristorante o a un bel ristorante;in generale non diciamo al ristorante,;; grazie
Caro Giorgio, si dice “in un bel ristorante”, ma è corretto dire “sono andato al ristorante”.
Un saluto
Prof. Anna
Usiamo la preposizione in quando parliamo generalmente per esempio in un ristorante in un negozio ecc;;mentre quando parliamo di qualcosa di concreto usiamo la preposizione (a);;per esempio al negozio di mio amico alla tratoria di mia amica ecc;;;
Caro Giorgio, entrambe queste preposizioni introducono uno stato in luogo, “in” esprime la collocazione all’interno di un luogo e l’ingresso in un luogo, ma anche la preposizione “a” esprime la collocazione all”interno di un luogo. Se si parla in maniera generica si dirà: “stasera vado al ristorante”, si usa anche in presenza di un aggettivo “vado al ristorante giapponese”, se si vuole indicare l’interno fisico del ristorante si userà “in”: “in quel ristorante ci sono delle bellissime sedie”, a volte è corretto usarle entrambe: “vado nel ristorante del mio amico”, “vado al ristorante del mio amico”.
Un saluto
Prof. Anna
Cioè è giusto dire( nel ristorante di Mario ci sono Delle belle sedie;)
Caro Giorgio, la frase che mi scrivi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Bravo
Grazzie.
Prof. Anna,
Si dice:” vado a Puglia” o “vado in Puglia”?
Cara Angela, con i nomi delle regioni si usa la preposizione “in” (vado in Puglia), per approfondire l’uso di “a” e “in” ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/06/04/uso-della-preposizione-a-a-o-in-approfondimento/.
A presto
Prof.Anna
Professoressa Anna, grazie per il tuo aiuto nel mio apprendimento dela língua italiana.
Cara Marlene, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Sono grata a prof.ª Anna per imparare facilmente questo contenuto.
Cara Rita, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Sono grata a prof.ª Anna per imparare facilmente questo contenuto.
Sono grata a prof.ª Anna per imparare facilmente questo contenuto.
Un bell’esercizio comunque “provare a” non era spiegato affatto, anche se poi era nell’esercizio.
Car Alicia, hai ragione, aggiungo subito anche questo verbo.
A presto
Bene
Ciao!
Ciao! Credo di non avere sbagliato
Cara Paola, a questo link troverai una nuova versione dell’esercizio che hai fatto. Le risposte corrette diventeranno verdi e quelle non corrette diventeranno rosse, in questo modo potrai valutare tu stessa il risultato: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2009/11/05/le-preposizioni-a-e-in/.
A presto
Buongiorno!
Ho fatto i miei compiti!
Molto bene Daria! Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Compito completato
Bene Marina. Com’è andata?
completato
eravamo a mensa / eravamo in mensa
quale quello corretto?
Caro Antonio, sono possibili entrambe le espressioni: “in mensa” è più diffuso al settentrione, “a mensa” al centro e al meridione.
Un saluto
Ciao:
vado a casa è corretto.
ma perché non è corretto vado alla casa?
vado alla stazione, vado alla fermata. e vado alla casa no…
dove trovo una lezione a riguardo?
grazie mille
Caro Luis, usiamo la preposizione semplice (vado a casa) quando si tratta di casa nostra, della casa in cui abitiamo e anche quando questa espressione è seguita da complemento di specificazione (vado a casa di Giulia), mentre usiamo la preposizione articolata quando si specifica la tipologia di casa (vado alla casa di riposo). La scelta tra preposizione semplice e articolata è complicata, per approfondire ti consiglio questi articoli: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/02/preposizione-semplice-o-articolata-prima-parte/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/09/preposizione-semplice-o-articolata-seconda-parte/.
A presto
“Sto andando in/ad un locale”
Qui non è questione di corretto o di scorretto: tutte e due le preposizioni, a e in, per indicare il complemento di moto a luogo, sappiamo che sia la preposizione a, sia la preposizione in sono valide. Forse se ne può fare, con le dovute cautele, una questione di sfumatura stilistica: “a” è un po’ più indeterminato; “in” tende a definire con maggior precisione, soprattutto con il senso di “dentro”. Se dico “Sto andando in un locale” significa, in più, che sto andando “dentro un locale”; se dico “Sto andando ad un locale” significa che sto raggiungendo un locale, ma esprimo più imprecisione, e non è detto che io entrerò in quel locale. D’altronde può succedere che entrambe le soluzioni siano ammesse, senza che vi sia una sensibile differenza di significato tra l’una e l’altra costruzione. Sono soluzioni entrambe legittime, sia con “a” sia con “in”, ed entrambe portatrici dello stesso significato.
Un saluto
Scusi; alla fine è corretto?
Caro Filippo, è corretto.
compiti
Gentile Prof. Anna.
Davanti al nome di quartieri, si usa la preposizione IN o A? Ad esempio: Abito a San Siro o abito in San Siro? Potrebbe aiutarmi con questo dubbio? La ringrazio! A presto.
Cara Maria, con i nomi dei quartieri l’uso è oscillante, non c’è una regola precisa; la preposizione più comune però è “a”: “abito a San Siro”, “abito a Cinecittà”.
Un saluto
Grazie mille, carissima Prof. Anna!
Un saluto
1)”Vorrei trovare (a) loro un posto”.
È corretta, mi sembra (la “a” si può anche omettere).
2) “Non vorrei che avessero cambiato alcune cose (stiamo esprimendo anteriorità)”. E quando nella reggente c’è un verbo che esprime volontà o desiderio (volere, desiderare, preferire ecc.) coniugato al condizionale, per indicare un rapporto di anteriorità si usa il congiuntivo trapassato.
Tutto ok?
Caro Luigi, tutto ok.
…In presenza dell’ausiliare “avere” il participio rimane di solito invariato (in -o), se l’oggetto è dopo il verbo solitamente non c’è concordanza: “Ti ho mandato la richiesta”; non escluderei, però, quest’altra soluzione: “Ti ho mandata la richiesta”. Ovviamente, la prima soluzione è nettamente prevalente, e quindi anche preferibile.
È corretto?
Caro Mario, è corretto.
hola
Cara Karla, benvenuta! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
io sono allibita da due nipoti laureati che dicono
vado a lavoro
vado a mensa
sarà anche consentito dalla lingua italiana, ma è veramente brutto!!!
Cara Gabriella, le forme che mi scrivi andrebbero sostituite con “vado al lavoro” o “vado in mensa”, in alcune regioni d’Italia (solitamente da Roma verso Sud) c’è la tendenza a preferire la preposizione “a” alla preposizione “in” per il moto a luogo e a utilizzarla nella sua forma semplice e non articolata.
A presto
Questa e’ i miei compiti
Molto interessante grazie.
Cara Anna, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
HO VISTO CHE L’ESERCIZIO È STATO INTERESANTE
Caro Eduardo, benvenuto! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi!
A presto
HO VISTO CHE L’ESERCIZIO È STATO INTERESANTE
interessante, ma mi occorreva sapere se è corretto dire “manda apostoli nella tua Chiesa” oppure “alla tua Chiesa”. Ho trovato molti pareri diversi…
Cara Nicoletta, sono corrette entrambe le possibilità.
A presto
mi è piacciuta la lezione
Cara Gloire, mi fa piacere. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Buonasera! Io me chiamo Nice, abito in Italia da 2023 .io capisco bene italiano però ho un po’ di difficoltà di parlare.io bisogno imparare la grammatica . oggi ho trovato questo blog e ho imparato alcune preposizioni che ho dubbi.. grazie
Ciao,ho tanta difficoltà con le preparazioni!
Cara Nice, benvenuta! Ti consiglio anche questo articolo sull’uso delle preposizioni prima di un verbo all’infinito: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/11/22/luso-delle-preposizioni-prima-di-un-verbo-allinfinito/.
Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
ho imparato bene in questo blog
grazie
Ciao, sono Fabiana dall’Argentina. Con la preposizione “in” posso dire “abbito in Tucuman” (regione dell’Argentina), senza dir più niente, e per specificare ” abbito a Tucuman in un appartamento, in centro”?
Cara Fabiana, è corretto dire “abito in Tucuman” e anche “abito a Tucuman (se è anche una città), in un appartamento in centro”.
Un saluto e a presto
Gentile professoressa Anna,
Mi può dire quale di queste due preposizioni è giusta nel caso della parola negozio: Vado in negozio o Vado al negozio?
Ho anche trovato in un libro per gli studenti di italiano che si dice Vado in banca ma Vado alla Banca Intesa. Capisco la parte con la preposizione articolata, ma perché cambia la preposizione?
Grazie!
Cara Ana, con la parola “banca” quando non c’è una specificazione usiamo “in” (vado in banca), quando c’è una specificazione usiamo “alla” oppure “nella” (vado alla Banca Intesa); mentre con la parola “negozio”, usiamo “in” se intendiamo il negozio in cui lavoriamo (vado in negozio), quando la parola “negozio” è seguita da una specificazione usiamo “al” (vado al negozio di dischi).
A presto
Prof, nella frase “Vado a lavorare”, se non erro, abbiamo un moto a luogo, nonostante “lavorare” non sia un luogo vero e proprio, ma indichi più che altro un’attività che si svolgerà in luogo fisico. Ah, comunque se “andare” è seguito da un infinito la preposizione da utilizzare è a: vado a mangiare; vado a dormire, e quindi “vado a lavorare” e non “vado al lavorare”.
Penso sia giusto
Grazie…
Caro Umberto, essendoci un verbo (lavorare) non può trattarsi di un complemento; è una proposizione, in particolare di una proposizione finale implicita.
Un saluto
Grazie mille; il secondo discorso,invece, è corretto? e cioè “…se “andare” è seguito da un infinito la preposizione da utilizzare è “a”: vado a mangiare; vado a dormire, e quindi “vado a lavorare” e non “vado al lavorare”.
Giusto?
Caro Umberto, è giusto.
“Sono a/in Roma”:
…l’uso della preposizione “in” davanti ai nomi di città è tipica del linguaggio burocratico e delle comunicazioni ufficiale, nella lingua comune invece è corretto usare la preposizione “a”: “Sono a Roma”, frase in cui “a” introduce un complemento di stato in luogo. Anche in “Sono in Roma”, tipico del linguaggio burocratico, “in” introduce un complemento di stato in luogo. D’altronde tutte e due le preposizioni, a e in, hanno la funzione di introdurre un complemento di stato in luogo che indica il luogo reale o figurato in cui ci si trova o avviene un’azione e che dipende solitamente da verbi che esprimono uno stato come “essere, stare, restare, trovarsi, abitare, vivere”. Tuttavia, dicendo “Sono a Roma/Genova/Milano, ecc.” non si sbaglia mai.
Penso sia giusto
Caro Marco, con i nomi di città la preposizione da usare è “a”.
Un saluto