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[post_content] => Con il prossimo esercizio ripassiamo due tipi di periodo ipotetico: il perido ipotetico della realtà e della possibilità.
Prima di fare il test potete leggere gli articoli dedicati a questo argomento: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/
Nell'esercizio che segue dovrete coniugare il verbo tra parentesi a seconda del tipo di periodo ipotetico richiesto. Per formare il periodo ipotetico della realtà usiamo in questo esercizio solo l'indicativo presente o futuro.
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[post_content] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, questa settimana vi invito a ripassare alcuni argomenti attraverso una serie di esercizi. Si tratta di argomenti un po' complessi e per questo è utile esercitarsi.
Buon test!
Prof. Anna
Il primo esercizio è sulla concordanza dei tempi quando nella subordinata il verbo è all'indicativo.
Per ripassare questo argomento vi consiglio di leggere il seguente articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/06/01/approfondimento-la-concordanza-dei-tempi-con-lindicativo/
[post_title] => Test di ripasso: la concordanza dei tempi con l'indicativo
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[post_content] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, in italiano quando l'accento cade all'interno di una parola di solito non viene segnalato. In alcuni casi però la posizione dell'accento fa la differenza ed è quindi necessario indicarlo. Vediamo quando.
Buona lettura!
Prof. Anna
Esistono diversi casi di parole omografe, cioè scritte allo stesso modo, che si pronunciano diversamente a seconda del significato che assumono. In questi casi l'accento può essere presente per distinguere queste parole, ma non è obbligatorio. Conviene segnalarlo solo se nel testo ci sono effettive possibilità di confusione.
Ecco alcuni esempi di omografi con cambio di accento.
Per approfondire il significato delle parole potete consultare il dizionario online: basta cliccare due volte sulla parola e si aprirà una piccola finestra, cliccando una volta su questa finestra apparirà il significato.
• adùlteri ⇒ coloro che tradiscono il proprio coniuge; adultèri ⇒ tradimenti del coniuge;
• aguzzìno ⇒ chi maltratta o tormenta; agùzzino ⇒ 3° persona plurale del congiuntivo presente del verbo aguzzare (=acuire);
• altèro ⇒ superbo; àltero ⇒ 1° persona singolare del presente indicativo del verbo alterare (=falsificare);
• àmbito ⇒ settore; ambìto ⇒ fortemente desiderato (da ambire);
• àncora ⇒ attrezzo della nave; ancòra ⇒ avverbio;
• benèfici ⇒ aggettivo; benefìci ⇒ plurale del sostantivo beneficio;
• circùito ⇒ linea che delimita, percorso; circuìto ⇒ ingannato, raggirato (da circuire);
• còmpito ⇒ lavoro, incarico; compìto ⇒ educato;
• cònsoli ⇒plurale di console; consòli ⇒ 2°persona singolare presente indicativo del verbo consolare;
• desìderi ⇒ 2°persona singolare presente indicativo del verbo desiderare; desidèri ⇒sostantivo;
• fòrmica ⇒ laminato plastico; formìca ⇒ animale;
• lèggere ⇒ verbo; leggère ⇒ aggettivo;
• lèttone ⇒ della Lettonia; lettòne ⇒ grande letto;
• malèfici ⇒ aggettivo; malefìci ⇒ nome;
• nèttare ⇒ dei fiori; nettàre ⇒ pulire;
• nòcciolo ⇒ della pesca; nocciòlo ⇒ albero;
• pàgano ⇒ dal verbo pagare; pagàno ⇒ aggettivo;
• prèdico ⇒ da predicare; predìco ⇒ da predire;
• prìncipi ⇒ plurale di principe; princìpi ⇒ plurale di principio;
• rètina ⇒ dell'occhio; retìna ⇒ piccola rete;
• rùbino ⇒ 3°persona plurale del congiuntivo presente del verbo rubare; rubìno ⇒ pietra preziosa;
• sèguito ⇒nome; seguìto ⇒ participio passato di seguire;
• sùbito ⇒ avverbio; subìto ⇒ participio passato di subire;
• tèndine ⇒ estremità di un muscolo; tendìne ⇒ piccole tende;
• tràdito ⇒ tramandato; tradìto ⇒ da tradire;
• tùrbine ⇒movimento dell'aria; turbìne ⇒ macchine motrici;
• vìola ⇒ 3° persona singolare del presente indicativo del verbo violare; viòla ⇒ il fiore, il colore, lo strumento musicale;
• vòlano ⇒ dal verbo volare; volàno ⇒ elemento meccanico.
[post_title] => Quando l'accento fa la differenza
[post_excerpt] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, in italiano quando l'accento cade all'interno di una parola, di solito non viene segnalato. In alcuni casì però la posizione dell'accento fa la differenza ed è quindi necessario indicarlo. Vediamo quando.
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[post_content] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, questa settimana incrementiamo il nostro vocabolario. Molte sono le espressioni formate con la parola spalle, vediamole insieme.
Buona lettura!
Prof. Anna
Le spalle sono legate a un'idea di forza, di sicurezza e di responsabilità. Questi significati si ritrovano in molte delle espressioni formate con questa parola.
Vediamole insieme:
• avere la testa sulle spalle → essere una persona responsabile, saggia, razionale, che non si lascia trasportare da impulsi ed emozioni: vorrei incontrare un ragazzo carino, simpatico e con la testa sulle spalle;
• avere le spalle larghe, avere le spalle grosse → essere moralmente forte, essere in grado di sopportare disagi, fatiche, responsabilità, come chi ha le spalle robuste e riesce sopportare carichi gravosi: riuscirà a uscire da questa situazione difficile, ha le spalle larghe;
• avere qualcuno sulle spalle → averne la responsabilità, in particolare dovere mantenere economicamente qualcuno, in genere la famiglia: ho una famiglia sulle spalle, non posso permettermi di perdere il lavoro;
• vivere, mangiare alle spalle di qualcuno → farsi mantenere da qualcuno, vivere a sue spese, anche sfruttare qualcuno in senso lato: ormai quel ragazzo è adulto, ma vive ancora alle spalle dei suoi genitori;
• voltare le spalle a qualcuno → abbandonare qualcuno nel momento del bisogno, negargli il proprio aiuto: non mi sarei mai aspettato che tu mi avresti voltato le spalle proprio quando mi serviva il tuo aiuto;
• gettarsi qualcosa dietro le spalle, lasciarsi qualcosa alle spalle: non volersi più curare di qualcosa, dimenticarla intenzionalmente: voglio gettarmi dietro le spalle questa brutta storia;
• dietro le spalle, alle spalle → all'insaputa di qualcuno. Si usa in espressioni come parlare dietro le spalle di qualcuno, parlare alle spalle di qualcuno cioè parlare male di qualcuno in sua assenza; agire dietro le spalle (alle spalle) di qualcuno cioè agire in modo che l'interessato non ne venga a conoscenza, ridere dietro le spalle (alle spalle) di qualcuno cioè farsi beffe in sua assenza;
• guardarsi le spalle, guardarsi alle spalle, coprirsi le spalle → difendersi, cautelarsi da eventuali insidie o pericoli, non farsi cogliere impreparati da pericoli imprevisti: guardati sempre le spalle, non sai mai quello che può capitare;
• colpire, assalire, prendere alle spalle → colpire a tradimento, di sorpresa, in maniera imprevedibile;
• con le spalle al muro → nelle espressioni essere con le spalle al muro, trovarsi con le spalle al muro significa essere in una posizione dalla quale non ci si può più muovere, in senso lato trovarsi nell'impossibilità di agire liberamente, non avere alternative. Usato anche nell'espressione mettere qualcuno con le spalle al muro cioè costringerlo a far fronte alle sue responsabilità;
• alzare le spalle, fare spallucce → disinteressarsi di qualcosa, esprimere noncuranza o rassegnazione: davanti alla sua ignoranza non posso fare altro che alzare le spalle;
• fare da spalla a qualcuno→ aiutare qualcuno, sostenerlo; nel gergo teatrale, attore che in una scenetta comica sostiene il comico principale, gli dà l’imbeccata: se hai bisogno di aiuto, ti faccio da spalla.
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[post_excerpt] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, questa settimana incrementiamo il nostro vocabolario. Molte sono le espressioni formate con la parola spalle, vediamole insieme.
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[post_content] => Esistono una serie di suffissi che servono a formare aggettivi a partire da nomi: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2018/04/26/la-formazione-delle-parole-i-suffissi-aggettivi-da-nomi/
Nell’esercizio che segue si deve inserire l’aggettivo opportuno. Se avete dubbi, usate il vocabolario.
Provate poi a formare delle frasi con questi aggettivi.
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[post_content] => Con il prossimo esercizio ripassiamo quelle parole che hanno significati opposti.
Per ripassare prima di fare l'esercizio potete leggere questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2018/04/19/parole-che-in-italiano-hanno-significati-opposti/
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[post_content] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, questa settimana ripassiamo gli ultimi argomenti trattati sul blog.
Cominciamo con un esercizio dedicato all'accordo tra soggetto e verbo: l'accordo del verbo se il soggetto è plurimo e se il soggetto è formato da un nome collettivo seguito da un complemento partitivo.
Per ripassare questi argomenti prima di affrontare il test vi consiglio di leggere i seguenti articoli:
https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2018/04/12/problemi-di-accordo-se-il-soggetto-e-plurimo/
https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2018/05/03/problemi-di-accordo-concordanza-a-senso/
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[post_content] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, è corretto dire: "al matrimonio c'era un centinaio di invitati" o "al matrimonio c’erano un centinaio di invitati"? Scopriamolo insieme.
Buona lettura!
Prof. Anna
Quando abbiamo un soggetto formato da un nome collettivo (un centinaio, la maggioranza, un gruppo, una percentuale ecc.) seguito da un complemento partitivo come nella frase al matrimonio c’era un centinaio di invitati possiamo avere due tipi diversi di accordo:
• accordo grammaticale: con il verbo al singolare che concorda con il soggetto della frase (in questo caso un centinaio), questo è l'accordo grammaticalmente più corretto;
• accordo a senso: con il verbo al plurale che si accorda con il complemento partitivo, che ha maggior peso semantico rispetto al nome collettivo: al matrimonio c’erano un centinaio di invitati. Questo costrutto si può avere sia quando il soggetto è anteposto al verbo: al matrimonio c’erano un centinaio di invitati, sia quando il soggetto è posposto al verbo: lavoro dove lavorano la maggior parte degli impiegati pubblici.
In alcuni casi la concordanza a senso è obbligatoria, ad esempio con le espressioni un po' di e un paio di: arriveranno un po' di persone, mi hanno fatto compagnia un paio di amici.
L'accordo a senso si può avere anche quando il complemento partitivo regge una proposizione relativa. Di norma il verbo della relativa andrebbe al plurale (accordo grammaticale) come ad esempio nella frase questa è una delle cose che mi piacciono di te perché il che (che è il soggetto della relativa) si riferisce all'elemento più vicino (cose). Nell'accordo a senso il verbo, invece di concordare con il partitivo, concorda con il soggetto logico: questa è una delle cose che mi piace di te.
La concordanza a senso è accettabile nel parlato e nello scritto informale, ma sconsigliata, per ragioni di chiarezza, in contesti più controllati.
ATTENZIONE
Non è in alcun modo corretto concordare un verbo al plurale quando il soggetto è un nome collettivo. Ad esempio non è corretta la frase la gente pensano, ma è corretto dire la gente pensa.
Nell'esercizio che segue dovrete concordare il verbo seguendo le indicazioni scritte tra parentesi.
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[post_excerpt] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, è corretto dire: "al matrimonio c'era un centinaio di invitati" o "al matrimonio c’erano un centinaio di invitati"? Scopriamolo insieme.
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[post_content] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, questa settimana continuiamo il nostro approfondimento sulla suffissazione. Vedremo quali sono i suffissi che servono per formare un aggettivo a partire da un nome.
Buona lettura!
Prof. Anna
La parola base, il punto di partenza per il procedimento di derivazione, in questo caso è un nome, che, unito ad alcuni suffissi, si trasforma in un aggettivo.
I seguenti suffissi hanno la funzione di formare degli aggettivi a partire da nomi:
• - ato ⇒ forma aggettivi che indicano la presenza della qualità indicata dal nome fortuna → fortun-ato, velluto → vellutato;
• - uto ⇒ forza → forz-uto, pancia → panci-uto;
• - ario ⇒ serve per formare aggettivi di relazione: ferrovia → ferrovi-ario, moneta → monet-ario;
per ripassare gli aggettivi di relazione: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/03/12/gli-aggettivi-di-relazione/
• - ale ⇒ forma molti aggettivi di relazione: commercio → commerci-ale, vita → vit-ale;
• - are ⇒ forma aggettivi di relazione: popolo → popol-are, salute → salut-are;
• - ano ⇒ per formare aggettivi di relazione: diocesi → dioces-ano, isola → isol-ano; forma aggettivi che indicano gli abitanti di un luogo: Italia → italiano, Roma → romano;
• - ile ⇒ forma molti aggettivi di relazione: primavera → primaver-ile, signore → signor-ile;
• - evole ⇒ amore → amor-evole, colpa → colp-evole;
• -istico, -astico ⇒ forma molti aggettivi di relazione: arte → art-istico, entusiasmo → entusi-astico;
• -oso ⇒ per aggettivi che indicano presenza o abbondanza di ciò che viene indicato dal sostantivo di base: noia → noi-oso, muscolo → muscol-oso;
• - aneo, -ineo ⇒ cute → cut-aneo, istante → istant-aneo;
• -ino ⇒ per aggettivi con idea di somiglianza a ciò che viene indicato dal sostantivo base: mare → mar-ino, capra → caprino; forma aggettivi che indicano gli abitanti di un luogo: Tunisia → tunisino, Parigi → parigino;
• -iero ⇒ forma aggettivi di relazione: costa → cost-iero, mattina → mattin-iero;
• - ivo ⇒ per aggettivi che indicano qualità, disposizione, capacità: sport → sport-ivo, abuso → abus-ivo;
• - aceo ⇒ carta → cart-aceo;
• - esco ⇒ forma aggettivi che hanno spesso valore spregiativo: bambino → bambin-esco, carnevale → carneval-esco;
• -ese ⇒ forma aggettivi che indicano gli abitanti di un luogo: Senegal → senegal-ese, Puglia → pugli-ese, Milano → milan-ese;
• - ico ⇒ panorama → panoram-ico, igiene → igien-ico, a volte il suffisso -ico si sostituisce, invece di aggiungersi, alla parte terminale della base: esotismo → esot-ico, altre volte si ha l'aggiunta alla base dell'infisso -at: problema → problem-at-ico;
• - ifico ⇒ prole → prol-ifico;
• - izio ⇒ credito → credit-izio, impiegato → impiegat-izio.
Nell'esercizio che segue si deve inserire l'aggettivo opportuno. Se avete dubbi, vi consiglio di usare il vocabolario.
[post_title] => La formazione delle parole: i suffissi (aggettivi da nomi)
[post_excerpt] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, questa settimana continuiamo il nostro approfondimento sulla suffissazione. Vedremo quali sono i suffissi che servono per formare un aggettivo a partire da un nome.
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[post_content] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, in italiano esistono parole che esprimono più di un significato ed esistono anche parole che esprimoni significati opposti tra loro. Scopriamole insieme.
Buona lettura!
Prof. Anna
L'enantiosemia è il fenomeno per il quale una parola può significare allo stesso tempo una cosa e il suo contrario. Questo fenomeno non compare solo in italiano, ma anche in altre lingue.
Vediamo insieme alcuni esempi di enantiosemia:
• feriale ⇒ questo aggettivo indica sia i giorni o i periodi lavorativi (non festivi) sia quelli relativi alle ferie (cioè il periodo di riposo a cui ha diritto un lavoratore), c'è da dire che con questo secondo significato è usato più raramente. Il significato di "giorno lavorativo" deriva dall'uso liturgico in cui si chiamavano feriali i giorni dedicati alla festa di un santo, cioè tutti i giorni della settimana, tranne la domenica, dedicata al Signore;
• ospite ⇒ indica sia la persona che ospita sia quella che viene ospitata;
• pauroso ⇒ questo aggettivo può significare sia che ha paura sia che incute paura;
• curioso ⇒ significa sia che prova curiosità sia che suscita curiosità;
• alto ⇒ può significare sia elevato verticalmente (alta montagna) sia profondo (alto mare);
• tirare ⇒ significa lanciare via ma anche muovere, portare verso di sé;
• affittare ⇒ può significare sia dare in affitto sia prendere in affitto;
• spolverare ⇒ significa sia togliere la polvere sia cospargere con una sostanza in polvere (spolverare un dolce con lo zucchero a velo);
• sbarrare ⇒ può significare sia chiudere sia, detto degli occhi, spalancare (sbarrare gli occhi per lo stupore);
• cacciare ⇒ questo verbo ha tre significati: allontanare a forza, inseguire un animale per catturarlo e spingere, ficcare con violenza o alla rinfusa (cacciare qualcuno in prigione);
• fuggire ⇒ può significare sia allontanarsi da un luogo o da una situazione sia rifugiarsi presso un luogo o una persona.
[post_title] => Parole che in italiano hanno significati opposti
[post_excerpt] => Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, in italiano esistono parole che esprimono più di un significato ed esistono anche parole che esprimoni significati opposti tra loro. Scopriamole insieme.
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[post_content] => Con il prossimo esercizio ripassiamo due tipi di periodo ipotetico: il perido ipotetico della realtà e della possibilità.
Prima di fare il test potete leggere gli articoli dedicati a questo argomento: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/
Nell'esercizio che segue dovrete coniugare il verbo tra parentesi a seconda del tipo di periodo ipotetico richiesto. Per formare il periodo ipotetico della realtà usiamo in questo esercizio solo l'indicativo presente o futuro.
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