Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, i prefissi non sono presenti solo nella formazione di sostantivi e di aggettivi ma anche nella formazione dei verbi. Vediamo insieme quali sono i principali.
Buona lettura!
Prof. Anna
I prefissi che contribuiscono alla creazione di forme verbali sono quasi tutti utilizzabili anche per la formazione di nomi e aggettivi.
I principali e più produttivi sono:
- contro-, contra-: esprimono opposizione, reazione, replica: battere → controbattere; porre → contrapporre; dire → contraddire; bilanciare → controbilanciare; distinguere → contraddistinguere; indicare → controindicare;
- de-, dis-, s-: hanno valore negativo, ma con diverse sfumature di significato: de– ha soprattutto valore sottrattivo: concentrare → deconcentrare (togliere concentrazione), centralizzare → decentralizzare, stabilizzare → destabilizzare, colorare → decolorare, vitalizzare → devitalizzare; dis– ha valore sottrattivo: incentivare → disincentivare, armare → disarmare o negativo: approvare → disapprovare (non approvare), piacere → dispiacere, chiudere → dischiudere; s– ha sia una funzione negativa: contentare → scontentare, caricare → scaricare, ubbidire → disubbidire, montare → smontare, sia una funzione peggiorativa: parlare → sparlare, ragionare → sragionare. Un altro valore di s-, opposto a tutti gli altri, è quello intensivo: battere → sbattere, beffeggiare → sbeffeggiare, trascinare → strascinare, cancellare → scancellare;
- inter-, (in)fra-: significano in mezzo, da questo significato derivano tre estensioni semantiche ⇒ collegamento, comunanza, reciprocità: agire → interagire, correre → intercorrere, porre → interporre, venire → intervenire, mettere → (in)frammettere, porre → (in)frapporre. Insieme con (in)fra– consideriamo (in)tra– (dentro) e tra(s)– (attraverso, oltre): mettere → intramettere, vedere → intravedere, forare → traforare, formare → trasformare, passare → trapassare, vestire → travestire;
- r(i)-, r(e)-: significano di nuovo: fare → rifare, scrivere → riscrivere, tentare → ritentare, inserire → reinserire, integrare → reintegrare, nascere → rinascere, ci sono altre estensioni di significato: movimento all’indietro: spedire → rispedire (spedire indietro), mandare → rimandare (mandare indietro); recupero di ciò che si è perduto, ritorno a una fase anteriore, con un valore di opposizione: trovare → ritrovare, acquistare → riacquistare, sanare → risanare; opposizione: agire → reagire; reciprocità: amare → riamare. Solitamente davanti alle vocali a, o, e, u ri– mantiene la vocale: riavere, riottenere, rieducare, riutilizzare; l’elisione davanti alla vocale a è presente in alcune forme con un valore intensivo: rassicurare oppure in varianti di una forma verbale che non è più in uso: assettare → rassettare, affigurare → raffigurare, freddare → raffreddare, serenare → rasserenare; hanno valore intensivo anche: risvegliare, ricercare, rinchiudere; ri- può conferire un valore nuovo al verbo di derivazione: cavare → ricavare , legare → rilegare, produrre → riprodurre;
- stra-: indica eccesso, esprime una misura oltre il normale: fare → strafare, pagare → strapagare, vincere → stravincere, cuocere → stracuocere.
Per approfondire il tema della formazione delle parole:
Nell’esercizio che segue è necessario inserire il prefisso corretto per formare il verbo che corrisponde alla definizione data. Se avete dei dubbi, consultate il vocabolario.
Completa il testo inserendo le parole mancanti negli spazi vuoti. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio" per controllare se hai risposto correttamente.
Prof. ho risposto a tutte le parole, nello stesso tempo ho sbagliato perché dovevo indicare soltanto i prefissi,.
Ok sbagliato. A presto.
Caro Rino, l’importante è che le forme verbali fossero corrette.
A presto