Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, non è raro sentire frasi come ho incontrato a Maria oppure Luca chiama a Paolo. Sono corrette? Di che costruzione si tratta? Cerchiamo di rispondere a queste domande.
Buona lettura!
Prof. Anna
Osserviamo
Per capire quale complemento contiene una frase come chiamo a mamma proviamo ad analizzarla: il verbo chiamare è transitivo e dovrebbe reggere un complemento oggetto, cioè diretto, senza preposizioni, ma nel nostro esempio il complemento è introdotto dalla preposizione a. Di che complemento si tratta allora? È un complemento oggetto che, per un fenomeno chiamato accusativo preposizionale, è introdotto dalla preposizione a.
Di cosa si tratta?
L’accusativo preposizionale (l’accusativo è il caso della declinazione indoeuropea che indica il complemento oggetto) è un fenomeno linguistico per cui il complemento oggetto è preceduto dalla preposizione, in particolare quando questo si riferisce a una persona. Può essere costituito sia da un nome sia da un pronome, soprattutto personale: ho incontrato a Maria; questa cosa a me non mi convince; senti a me.
Uso
L’accusativo preposizionale ricorre quando il complemento oggetto si riferisce a un’entità definita, è possibile in frasi come:
- ho incontrato a tua sorella;
ma non è possibile in casi come:
- ho incontrato a un po’ di gente.
Si usa sia con pronomi personali e altri pronomi, sia con nomi propri e nomi comuni, purché il referente sia animato:
- ho chiamato a lei (pronome personale);
- ho chiamato a quello (pronome dimostrativo);
- ho chiamato a Marta (nome proprio);
- ho chiamato a mamma (nome comune).
L’accusativo preposizionale è caratteristico dell’Italia meridionale e insulare, nei dialetti meridionali e nel parlato poco sorvegliato con una vasta gamma di verbi; mentre dai parlanti centrosettentrionali è usato in particolar modo quando il tema è posto in evidenza all’inizio o alla fine della frase, soprattutto se l’oggetto è un pronome personale:
- a te chi ti ha chiamato?
- nessuno mi invita a me;
o con verbi che denotano processi mentali di varia natura, detti anche verbi psicologici, come convincere, disturbare, preoccupare, colpire, impressionare, attrarre, disgustare, divertire, annoiare:
- a noi questa cosa ci preoccupa;
- a me colpisce il fatto che…
Per quanto riguarda l’oggetto dislocato a sinistra si nota che questo costrutto si è diffuso anche in varietà linguistiche del parlato non sempre sentite come popolari o regionali: a te questa cosa ti disturba?; a me mi convince poco. Possiamo trovare anche frasi come non guardare in faccia a nessuno (espressione diffusa anche al Centro- Nord), invece di non guardare in faccia nessuno, oppure a lei non l’ho vista anziché lei non l’ho vista.
Sembra dunque che l’accusativo preposizionale, tipicamente associato a oggetti animati, si sia sviluppato per distinguere il soggetto dall’oggetto in casi ambigui, cioè quando essi hanno entrambi referenti umani; spesso però è utilizzato con pronomi personali, quando non c’è ambiguità, qui ha la funzione di mettere in rilievo il pronome personale, cosa che accade anche dislocandolo a destra oppure a sinistra.
L’ho ripetuto due volte dopo essere stato una frana, così ho recuperato, sbagliando la n.4 e la n. 8.
Caro Rino, mi complimento per la tua perseveranza.
Grazie Prof, mi faccio sopraffare dalla poca memoria:-)
Questa lezione mi ha sorpresa perché nello studio della lingua ci inculca le frasi ditte “corrette”.
Sbagliando la 7 & la 8 , concludo così:
ad 7: si dice: telefonare a qu = verbo intransitivo
mentre la forma transitiva indica il contenuto della comunicazione:
” cos’è che mi volevi telefonare? appena puoi, telefonami l’esito dell’esame.” [Treccani]
ad 8: si dice : credere a qualcuno =verbo intransitivo
credere.ai giornali, ai ciarlatani ; fig., non credere ai proprî occhi,[Treccani]
mentre la forma transitiva indica il contenu: crede tutto ciò che gli dicono; [Treccani]
un saluto
Cara Andree, è esatto.
L’ho completato sbagliando solo 1 !
Sono sorpresa e soddisfatta .
Molto bene Roberta, complimenti!
Mai sentito e creduto appartenente a forme dialettali del meridione. Ho allargato le mie conoscenze. Grazie
Prof, scusi ma questo “a me mi” non suona bene, invece…
Grazie.
Confondi con le espressioni regionali erronee. Meglio, fai enfasi sulle frasi corrette.