Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, siete pronti per il consueto ripasso?
Cominciamo con un esercizio sul congiuntivo, qui trovate l’articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2022/03/10/congiuntivi-difficili-congiuntivi-sbagliati/
In bocca al lupo!
Prof. Anna
Completa il testo inserendo le parole mancanti negli spazi vuoti. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio" per controllare se hai risposto correttamente.
Graze! E` un gioello in italiano: bello di saper usarlo in maniera giusta. 🙂
Ho sbagliato la 5^ l’ho scritta al singolare: Pura svista:-)
Saliut:-)
Non male Rino!
Quando la proposizione dipendente indica un’azione continuata e abituale, anteriore alla principale (che è al presente), si trova l’imperfetto dell’indicativo o del congiuntivo; ad esempio:
“Dico che non lo sapevo (imperfetto indicativo)”;
“So che era felice (imperfetto indicativo)”;
“Credo che avesse ragione (imperfetto congiuntivo)”;
“Pare che i dogi di Venezia non sapessero acquisire un territorio senza perderne un altro (imperfetto congiuntivo; in quest’ultima frase poi c’è il costrutto imperfetto congiuntivo misto all infinito “acquisire”=”sapessero acquisire”; ma il senso del ragionamento è lo stesso e sempre di congiuntivo imperfetto parliamo, rispetto al ragionamento iniziale; d altronde il verbo sapere è parzialmente modale [servile] perché solo nell’accezione di «esser capace», «essere in grado», come nel nostro caso; e i verbi modali sono verbi (sapere, sapessero) che si combinano con un altro verbo di modo infinito (acquisire) per definire una particolare modalità dell’azione; e nella nostra frase il congiuntivo imperfetto, usato come verbo servile, è usato nella proposizione subordinata, la quale è introdotta da un verbo che nella principale esprime insicurezza (pare).
È corretto?
Caro Enrico, il tuo ragionamento è corretto.
Un saluto
Buona sera Prof.Anna, ” anche se non lo lasciavano a vedere Elena era consapevole che conducevano vite separate” oppure “anche se non lo lasciassero a vedere Elena era consapevole che conducevano vite separate”qual’è la forma corretta? La ringrazio cordiali saluti.
Cara Aurelia, ora che ho potuto leggere anche il resto, posso consigliarti di usare l’indicativo: “anche se non lo davano a vedere”.
Un saluto
Buongiorno, l’espressione “Non che” credo voglia il congiuntivo (mentre “che”, senza il “non”, l indicativo, rispetto a questo tipo di struttura), perché neghiamo ciò che viene dopo il “che”.
Facciamo qualche esempio: “Non che voglia incoraggiarti a mangiare (al presente)”; “Non che lo volessi, comunque (al passato)”; “Mi ricordavo benissimo che prima avevi l altro appartamento al piano di sopra, ma non che fosse questo (al passato)”. Tuttavia “Non che” potrebbe reggere anche il condizionale, se c’è una condizione, anche sottintesa: “Non che qualcuno ruberebbe uno storpio (qualora ne avesse l occasione)”; “Non che potrebbe resistere molto contro Francesco (qualora lo sfidasse)”.
È giusto il mio ragionamento (e anche le frasi)?
Caro Mario, il tuo ragionamento è corretto e anche le frasi che mi proponi.
Prof, scusi, le riscrivo questa frase, in quanto non ritrovo più l articolo nel quale le avevo scritto:
“Ti è capitato che qualcuno ti abbia mai venerato? (frase trovata in rete)”.
…in questa frase, la cui soggettiva esprime anteriorità rispetto alla principale, non dovrebbe esserci il congiuntivo trapassato “avesse venerato” nella subordinata? D’altra parte, quando nella reggente il verbo è al passato prossimo (è capitato), per esprimere anteriorità useremo nella subordinata il congiuntivo trapassato (avesse venerato). Perciò la frase corretta dovrebbe essere: “Ti è capitato che qualcuno ti avesse mai venerato?”.
Caro Ottaviano, sarebbe corretto usare il congiuntivo trapassato.
Quindi è corretto ciò che ho espresso?
Sì, è corretto.
Dalla pubblicità si sente: “nonno Nanni, il nonno più buono che c’è…. io credo sia sbagliato. Dovrebbe essere” il nonno più buono che ci sia…. ”
Aspetto cortesemente una risposta
Vittorio Schillaci
Caro Vittorio, dopo un superlativo relativo si preferisce il congiuntivo, ma l’indicativo è ammesso se si vuole sottolineare la realtà del fatto.
A presto
Gentile Prof.ssa Anna,
la frase seguente è corretta secondo Lei?
“Continua a parlare senza preoccuparsi di cosa pensi la gente delle sue parole.”
Secondo me in questa frase bisogna usare il congiuntivo “pensi” non l’indicativo “pensa”.
La ringrazio.
Saluti,
Ombretta
Cara Ombretta, la frase che mi scrivi è corretta, tuttavia in questo caso sarebbe corretto anche l’indicativo (Continua a parlare senza preoccuparsi di cosa pensa la gente delle sue parole); per approfondire la scelta dei modi verbali nelle interrogative indirette ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/
A presto
buona sera,
alla fine di una giornata in cui sono state disputate delle gare di golf il segretario del circolo, dando appuntamento per la domenica successiva, saluta i presenti con: ” ci vediamo domenica per chi ci fosse”. È corretto? non è meglio ci vediamo domenica per chi ci sarà? grazie e saluti.
Caro Tizian, condivido la tua osservazione, meglio dire: “ci vediamo domenica per chi ci sarà”.
A presto
Molte grazie della risposta.
al di là che sia meglio dire …”per chi ci sarà” la forma verbale è comunque giusta?
“ci vediamo domenica per chi ci fosse”
grazie e saluti
Sì, è corretta.