Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, ci sono molte espressioni che contengono il numero zero. Vediamole insieme.
Buona lettura!
Prof. Anna
La parola italiana zero deriva dal latino medievale zĕphyrum, adattamento dell’arabo ṣifr (nulla, zero) calco del sanscrito śūnyá (vuoto e poi zero). È rappresentato dal simbolo 0 nella numerazione araba, indica la mancanza di ogni valore, posto a destra di qualsiasi numero, ne indica la moltiplicazione per dieci, e, posto a sinistra, la divisione per dieci.
Nei testi questo numero si scrive generalmente in lettere e compare in alcune espressioni e modi di dire:
- può essere usato colloquialmente col significato di nemmeno uno, nessuno, in genere viene preposto a un sostantivo: ci sono zero possibilità di riuscire;
- anno zero → questa locuzione è usata per indicare il momento da cui si fa cominciare una nuova fase dopo una crisi profonda;
- paziente zero → abbiamo sentito spesso questa espressioni negli ultimi mesi, indica il primo paziente individuato, studiato e sottoposto a terapie all’interno del campione della popolazione di un’indagine epidemiologica;
- tolleranza zero → insieme di provvedimenti legislativi e di interpretazioni delle norme esistenti miranti a non lasciare impuniti i reati minori, rifiuto a giustificare fenomeni sociali negativi: tolleranza zero nei confronti della violenza contro le donne;
- sparare a zero (su o contro qualcuno o qualcosa) → attaccare, criticare spietatamente, con molta durezza;
- avere il morale a zero → essere molto depresso;
- ridursi a zero → perdere tutto, cadere in miseria;
- essere uno zero → essere una nullità;
- stare a zero → non contare, non valere nulla: su questo argomento le chiacchiere stanno a zero;
- ricominciare, ripartire da zero → riprendere dall’inizio, dal nulla, specialmente dopo momenti molto negativi;
- tagliare a zero i capelli → rasarli del tutto;
- a chilometro zero → detto di tutto ciò che, specialmente nel settore alimentare, sia prodotto a breve distanza dal luogo di commercializzazione;
- sotto zero o sottozero → è un avverbio che indica una temperatura inferiore a zero gradi.
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Cara Prof.
a chilometro zero / a chilometri zero sono locuzioni aggettivali?
Non capisco quando vienne usata l’una o l’altra.
C’è una regola?
Grazie
Caro Andree, sì, sono locuzioni, usata in funzione aggettivale; di solito si usa “a chilometri zero” per riferirsi ad automobile venduta nuova ma già immatricolata; mentre “a chilometro zero” indica tutto ciò che, specialmente nel settore alimentare, sia prodotto a breve distanza dal luogo di commercializzazione.
A presto
Gentile Anna, qualcuno mi ha chiesto perché si dica “[inferiore/superiore] agli zero gradi” e non “allo zero grado”. Quest’ultima forma, che da una ricerca su Google pare poco diffusa, è storicamente attestata in italiano?
Cordiali saluti,
G.
Caro Gabriele, quando “zero” ha la funzione di aggettivo se precede il sostantivo risponde alla domanda “quanti?” e il sostantivo è al plurale (il termometro segna zero gradi; ho fatto zero punti; ci sono zero possibilità di riuscire), mentre se segue il sostantivo risponde alla domanda “quale?” e il sostantivo singolare (l’anno zero, il paziente zero).
Un saluto