Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, eccoci di nuovo insieme questa settimana per approfondire l’uso dell’unico avverbio che ha la funzione di annunciare, mostrare, presentare fatti, persone o cose e che per questo prende il nome di avverbio presentativo, ovvero ecco.
Buona lettura!
Prof. Anna
Come si è detto ecco è l’unico avverbio che si può dire presentativo, è una forma molto espressiva e assai frequente soprattutto nella lingua parlata. Ha generalmente la funzione di richiamare l’attenzione, è situato spesso all’inizio della frase e ha la caratteristica di potersi collegare con i pronomi mi, ti, ci, vo, lo, li, le, ne: eccomi, eccoci, eccoti qui.
Vediamo alcuni usi di ecco:
• sottolinea l’improvvisa apparizione di qualcuno o di qualcosa o si usa per presentare qualcuno o qualcosa: ecco il treno! Sta arrivando; ecco a voi il nostro nuovo progetto;
• preceduto da quando (quand’ecco) significa l’improvviso sopraggiungere di qualcuno o qualcosa, indica la quasi-simultaneità di due azioni: stavo uscendo, quand’ecco che sei arrivata tu;
• sottolinea un dato di fatto, spesso in modo polemico o ironico: ecco i bei risultati del tuo comportamento!;
• si usa per rispondere a un richiamo o a una esortazione, ha la funzione di rassicurare l’interlocutore del proprio arrivo o della propria presenza: “Marco, dove sei?” “Eccomi!” ( = sono qui oppure sto arrivando);
• può riferirsi a un discorso che segue o che precede per introdurlo o concluderlo: ecco, adesso ti spiego il mio punto di vista; siamo andati a cena poi al cinema, ecco cosa abbiamo fatto ieri sera;
• seguito dal participio passato, ecco presenta il compimento di un’azione, in particolare nell’espressione ecco fatto: tra un attimo ho finito, ecco fatto!, ecco servita la cena!;
• può essere accompagnato da mi, ti, ci,lo, la, vi, li, le, ne con funzione intensiva, per esprimere stupore, soddisfazione, dispiacere: eccovi! Finalmente siete arrivati;
• con le stesse funzioni può essere seguito da indicatori di luogo come: ecco qui, ecco qua, ecco lì, ecco là: ecco qui (o anche eccolo qui) il libro che cercavo, finalmente l’ho trovato;
• può reggere un’intera proposizione dichiarativa o esplicativa introdotta da che: ecco che arriva tuo fratello; può essere seguito anche da un infinito: ecco arrivare tuo fratello;
• può assumere altri valori, si usa:
– per manifestare esitazione: io…ecco…avrei un favore da chiederti;
– per rafforzare un’espressione caratterizzata emotivamente: no, non lo farò mai, ecco!;
– per sollecitare l’interlocutore: ecco, bravo, continua così!;
– alla fine della frase, ecco si usa per segnalare una brusca interruzione, spesso nella locuzione ecco tutto: un giorno se n’è andato e non è più tornato, ecco tutto.
Alcune forma verbali imperative come vedi, senti, guarda hanno spesso una funzione presentativa simile a quella di ecco: guarda chi arriva!, Senti chi parla!
Cara professoressa,
Con Lei è sempre un piacere imparare o approfondire certi punti grammaticali.
Grazie tanto,
Un’alunna riconoscente,
Claudine Hartman
Cara Claudine, grazie per il tuo gentile commento.
A presto
Prof. Anna
Ho mancato la nona qual è la differenza?
Grazie, Prof.
Caro Rino, era infatti la domanda più difficile dal punto di vista del significato, “ecco tutto” si usa per segnalare una brusca interruzione, come in questa frase.
Un saluto
Prof. Anna
TROPPO BONO.
CAPISCO ITALIANO PERÓ NO LO ESCRIVO
Caro Otto, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Scusami, ma sono belgo e non capisco tutti i testi. Per esempio, quando butto “correggi” non diventa verde la risposta. Che devo fare?
Grazie mille
Egregio professoressa, ho mandato qualche 15 minuti fa una notizia che non vede il colore
verde, ma mia moglie vede la differenzia tra verde e rosso claramente. Io inveche
sono daltonico e non vede la differenza tra verde e rosso per esempio.
Mi scusa mille volte
Caro Guy, non ti preoccupare.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Ancora col congiuntivo:
E’ corretta la frase:
Aspettavo che venivano…le insegnanti. (Aspettavo che fossero venute le I.)
Il v. aspettare Prof. non introduce il complesso congiuntivo?
Grazie!
Caro Rino, è corretto dire “aspettavo che venissero”.
Un saluto
Prof. Anna
E’ vero! che figura!
Mentre io che ho scritto?
mamma mia!
Il congiuntivo purtroppo anche dalla bocca di autorevoli personaggi della tv, mi lascia molto PERPLESSO.
Meravigliosa la reggia di Caserta.
Nel passato si apprezzavano molto di più le meraviglie
che ci circondano.
Questo avverbio presentativo è semplice da capire ma difficile da usare.
La ringrazio Prof.
Gentile Professoressa,
Le vostre lezioni sono davvero sempre un grande piacere e
ogni volta essi mi impingono verso argumenti simili .
Ci saranno lezioni d’approfondimento sugli avverbi condizionali, concessivi, consecutivi ?
e magari tanti altri? Cercando su internet non li ho purtroppo buscati .
Grazie mille
Andree
Per capire meglio il cong.
Aspetta che vengo io; “Aspetta che fenga io”
Voglio che vieni tu; “Voglio che venga tu”.
Sembra facile, ma mi tormenta.
Ma vanno bene entrambi?
Grazie mille.
Caro Rino, nelle frasi che mi scrivi è necessario il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Mi scuso se mi permetto: Ma
una alunna è necessario mettere l’apostrofo? o è meglio specificare il numero?
Premetto di sapere le regole circa gli articoli:-)
Caro Rino, l’elisione (e quindi l’apostrofo) è obbligatoria con l’articolo indeterminativo “una”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
aggiungere alla sua disamina l’espressione “ecco perché” potrebbe aiutare a completare il quadro dei significati di ecco?
Nel significato di “questo è il motivo per cui”.
Grazie mille.
Caro Trissino, grazie per l’utile suggerimento.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao cara professoressa Anna,
Troppo interessante questi esercizi sul’avverbio ecco.
Non ho sbagliato nessuna risposta.
E sono stata veramente contenta. Credo que dovrò ringrazziare sempre ai miei insegnanti del curso d’italiano.
Graziemille anche a te,
Abbraccio.
Cara Zilba Valentina, complimenti per l’ottimo risultato!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Questa volta sono venute tutte le frase in verde, che mi piace veramente, che significarebbe che non sia calpestata nelle sue trappole eventuale. Mia amica italiana mi l’ha detto e non ho visto tutte.
In ogni caso sono contenta così. Anche ho avuto un esame d’occhio duro e non ho visto molto dai goccioli negli occhi miei, da cui non ho visto veramente bene per 24 ore è sempre ancora ho le lacrime negli occhi miei, ma ora vedo abbastanza per guidare la macchina. 25º Aprile ho un appuntamento con l’oculista inospedale, perché il mio occhio sinistro vede meno del mio destro e vedrò poi d’avanti.
Con saluti cordiali dal Olanda
Anita
Cara Anita, complimenti per aver scelto tutte le frasi giuste!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Mi piace il risultato, anche perché non sono stata calpestata nelle sue trappole intelligente e queste demande mi piacciono anche molto; perciò ho dovuto pensare abbastanza e trovo le sue trappole assolutamente intelligente. La mia aiuta casalinguale, mi l’ha detto anche. In ogni caso i miei occhi non sono danneggiate dalla diabete, che mi piace, ma che sarebbe, non so ancora e saprò 25º aprile, quando ho l’appuntamento dal’occulista e nel frattempo, non vedo l’ora. Con saluti cordiali dalla Olanda
Anita
Car Anita, in bocca al lupo per i tuoi esami!
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Lei ringrazio per la sua compassione. E come andranno le cose d’avanti, non posso immaginare come andranno le cose non lo so, ma spero il migliore e fortunamente sono un optimista molto grande. In ogni caso vedo ancora abbastanza per guidare la mia macchina e ne sia anche una cosa positiva. Lei farò sapere.
Con saluti dal mio cuore dal Olanda
Anita
Ben fatta!
Gentile professoressa,
Da anni che cerco un insegnante di italiano che spiega bene le regole grammaticali, voglio fare delle lezioni con una prof. così brava come Lei, dove mi consiglia andare?
Cara Anna, grazie per il gentile commento. Purtroppo non so consigliarti, ci sono però ottime scuole di italiano, prova a fare una ricerca nella zona in cui vivi.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Cara professoressa Anna,
non riesco a capire se, quando un servile è seguito da essere e da un sostantivo o un aggettivo (per esempio nelle frasi vorrei essere felice e vorrei essere un attore), ci sia il predicato nominale o il predicato verbale. A me sembrerebbe che ci sia il predicato nominale, ma non ho trovato notizie in merito all’esistenza del predicato nominale coi verbi servili. Se ci fosse predicato verbale, nelle due frasi, l’aggettivo felice e il sostantivo attore sarebbero c.o. o c.p.s.?
Caro Giulio, è predicato nominale.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Questa lezione ho letto alcune volte ripetutamente per usare la stoffa meglio e mi ne ha servita, perché ne faccio già quasi al da stesso. Anche è bello da vedere, che tutte le risposte stanno in verde. Ho visto in archivo più lezioni, chi tirano la mia interessa è certamente ne guarderò anche in seguente periodo è certo quando sono guarita un po’ dalla mia esame, in particolare questa narcosa leggera, perché la scorsa volta, ho camminato come una ubriaca traverso la mia casa per due settimane. Poi non ho bene il coraggio per uscire la casa mia camminando e sopratutto nella mia macchina. Questo è troppo pericoloso. Se devo andare lontana dalla casa, prenderò un taxi del unione dei anziani, mi non costerà troppo. Ma spero di curare più presto questa volta. Le faccio sapere poi.
Con saluti dal mio cuore,
Anita dalla olanda
Cara Anita, mi raccomando prenditi cura di te stessa.
Aspetto tue notizie.
A presto
Prof. Anna
“Ecco”:
“Ecco” è un avverbio presentativo che richiama l’attenzione su una cosa o un fatto già percepibile, o sottolinea un fatto o un’apparizione improvvisa; si usa quindi per richiamare l’attenzione su qualcuno o qualcosa che sopraggiunge, che sta per accadere, arrivare, ecc: insomma, esprime, anche con stupore, la presenza di qualcuno o qualcosa, o il compiersi di un evento nel momento in cui se ne parla. Per la sua forte espressività sostituisce il verbo (solitamente il verbo “eseere”) e regge le forme atone del pronome personale: “Eccoci”=”Noi siamo qui”; “Eccolo”=”È qui quello, lui; arriva”.
Corretto il ragionamento e gli esempi?
Caro Cristino, è corretto.
“Se evitaste di parcheggiarci, sarebbe tutto più facile”
il “ci” significa “li” (intendendo “in quel marciapiede”, “su quel marciapiede”).
Penso sia tutto
Caro Graziano, è esatto.
“È stata una settimana fantastica!” ma anche “Una settimana fantastica è stata!”. Di solito il soggetto si trova prima del verbo (“Una settimana fantastica- soggetto- è stata!”), ma in alcuni casi può anche essere messo dopo, ad esempio, per evidenziare il soggetto: “È stata una settimana fantastica!”. Per spiegare la posizione postverbale del soggetto, come si legge sulla Treccani, può essere utile prendere in esame anche il significato veicolato dall’intera costruzione VS (verbo-soggetto). Si nota allora che gran parte delle costruzioni VS considerano un evento nella sua singolarità, escludendo qualsiasi valore generico dei soggetti o degli enunciati, per favorirne l’interpretazione come evento specifico, a volte improvviso, databile con precisione o che si verifica in un luogo determinato: “È successo un incidente” invece che, seppur corretto, “Un incidente è successo”; stesso discorso per “È stata una settimana fantastica!” e “Una settimana fantastica è stata!”. Le prime opzioni, quindi con il verbo (“è stata” e “è successo”) prima del soggetto (“una settimana fantastica” e “un incidente”), sono da preferire.
Penso sia giusto
Caro Alessandro, è giusto.