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Uso del vocabolario: quali informazioni troviamo?

Prof. Anna
Consigli,   La lingua italiana,   Per i lettori

Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, tempo fa abbiamo visto qual è il modo giusto per cercare una parola sul vocabolario: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/11/10/uso-del-vocabolario-come-cercare-e-cosa-cercare/.

Questa settimana scopriremo quali sono le informazioni che il vocabolario ci fornisce su una parola, sia essa un sostantivo, un verbo, un aggettivo ecc. Vi consiglio quindi di leggere questo articolo con un vocabolario a portata di mano.

Buona lettura!

Prof. Anna

Nel vocabolario non troviamo solo il significato di un termine, ma molte altre informazioni utili, vediamo quali sono e come sono organizzate.

Quando cerchiamo il significato di una parola sul vocabolario vedremo che ogni singola voce è seguita da una serie di informazioni, l’ordine e la forma di queste informazioni può cambiare a seconda dei vocabolari, ma generalmente troveremo: la trascrizione fonematica, indicazioni sulla pronuncia; le varianti di forma; l’etimologia; indicazione della categoria grammaticale; indicazioni morfologiche, l’indicazione del registro linguistico; la definizione; le reggenze; i sinonimi e i contrari; gli alterati e i sottolemmi.

Come abbiamo detto, la struttura dei diversi vocabolari non è identica, quindi è sempre utile consultare le avvertenze per la consultazione che solitamente sono riportate nella parte iniziale e anche l’elenco delle abbreviazioni usate nel vocabolario, queste indicazioni ci permettono una consultazione più veloce ed efficace.

Vediamo insieme le informazioni contenute in ogni singola sezione.

Trascrizione fonematica: la trascrizione fonematica ci dà informazioni su come una parola deve essere pronunciata. Questa indicazione è presente nei seguenti casi: latinismi la cui pronuncia non è desumibile dalla grafia o forestierismi, la trascrizione è preceduta dalla lingua d’origine.

Indicazioni sulla pronuncia: la pronuncia è indicata dall’accento, l’accento grave indica pronuncia aperta (bèlla, fòrza), quello acuto indica pronuncia chiusa (méla, róssa), è indicata anche la pronuncia sorda o sonora delle consonanti s, z, la pronuncia della velare di g davanti a li, la pronuncia disgiunta del nesso grafico sc.

• Varianti di forma: la variante di forma è una parola che presenta, rispetto a un’altra più comune, differenze fonetiche o grafiche, ma ha la stessa base etimologica e gli stessi significati, ad esempio il vocabolo redina è una variante di forma di redine ed è quindi segnalato dopo quest’ultima parola.

• Etimologia: l’indicazione dell’etimologia è di solito racchiusa tra parentesi quadre. Troveremo quindi molte parole che derivano dal latino oppure da una lingua straniera, in questo caso verrà indicata la lingua d’origine.

Indicazione della categoria grammaticale: viene indicata la funzione che la parola assolve nel discorso (sostantivo, verbo, aggettivo ecc.), questa indicazione è solitamente abbreviata, la stessa parola può presentare più di una qualifica grammaticale.

Indicazioni morfologiche: questa sezione ci fornisce informazioni sulla declinazione dei nomi e degli aggettivi, indicazione del femminile, del plurale, informazioni sulla coniugazione dei verbi e sugli ausiliari.

Indicazione del registro linguistico: nel vocabolario viene indicato anche l’ambito o il registro d’uso di un termine, possiamo trovare informazioni sul settore disciplinare di appartenenza e anche sul tono e sul registro espressivo propri di un determinato vocabolo.

Definizione: in questa parte si illustra il significato o i significati delle parole, i diversi significati di una parola sono generalmente preceduti da numeri progressivi scritti in grassetto. Le definizioni sono seguite da frasi esemplificative o da citazioni di autori della letteratura italiana. Sono riportate anche le sfumature di significato e le locuzioni idiomatiche in cui il termine è coinvolto.

Reggenze: spesso il vocabolario indica quali sono le costruzioni proprie di un verbo, per esempio indicando quale preposizione regge più frequentemente.

Sinonimi e contrari: per aiutare a comprendere meglio il significato di una parola spesso vengono riportati anche i sinonimi e i contrari.

Alterati e sottolemmi: in questa sezione vengono riportate le forma alterate dei sostantivi e degli aggettivi; per gli aggettivi vengono riportati gli avverbi con suffisso –mente; il participio presente e il participio passato, quando siano usati con funzione d’aggettivo o di sostantivo, senza avere tuttavia un’autonomia semantica e d’uso che ne richieda una registrazione autonoma.

Per verificare direttamente la presenza di queste informazioni, provate a cercare sul vocabolario termini appartenenti a diverse categorie grammaticali: un sostantivo, un verbo, un aggettivo, un pronome ecc. e controllate quali delle indicazioni riportate nell’articolo trovate. Se avete dei dubbi, non esitate a scrivermi.

 

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