Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, questa settimana continueremo il nostro approfondimento sulle preposizioni semplici e in particolare vedremo come e quando viene usata la preposizione di.
Buona lettura!
Prof. Anna
La preposizione di esprime fondamentalmente un significato di appartenenza, di specificazione e di identificazione, cioè ha la funzione di chiarire un termine che ha un significato generico aggiungendo un particolare che lo caraterizzi, per esempio: un libro (termine con significato generico), un libro di storia (il termine non è più generico ma è stato identificato, specificato).
A questo ampio significato di base corrisponde una grande varietà di usi particolari in cui questa preposizione può essere impiegata per specificare l’origine, la provenienza, la parte di un tutto, la materia di cui è fatto un oggetto ecc.
La preposizione di si può elidere (ma l’elisione non è obbligatoria) davanti a parole che iniziano per -i-: d’impulso, d’istinto; l’elisione è invece obbligatoria in un certo numero di espressioni come: d’amore e d’accordo, d’estate, d’inverno, a passo d’uomo, a memoria d’uomo, d’un tratto, pelle d’oca ecc.
Vediamo insieme quali sono i complementi introdotti dalla preposizione di:
• specificazione ⇒ il quaderno di Giovanni; il fiore del ciliegio;
• partitivo ⇒ la maggior parte di voi; niente di tutto questo;
• denominazione ⇒ la città di Milano; il mese di aprile;
• paragone ⇒ Marco è più basso di me;
• moto da luogo ⇒ esco di casa presto (ma esco dall’ufficio, esco dal negozio ecc.); in correlazione con in: girare di città in città, andare di male in peggio;
• origine, provenienza ⇒ la mia famiglia è di Roma;
• argomento ⇒ un libro di matematica; parlare di cinema;
• materia ⇒ un foglio di carta;
• mezzo ⇒ vivo di espedienti;
• modo ⇒ vado di corsa, sono di ottimo umore;
• fine ⇒ uscita di sicurezza;
• causa ⇒ piange di gioia;
• abbondanza ⇒ un armadio pieno di vestiti;
• privazione ⇒ un ragionamento privo di senso;
• qualità ⇒ un uomo di bassa statura;
• tempo ⇒ di notte, d’inverno; in correlazione con in: di giorno in giorno; di ora in ora;
• età ⇒ un bambino di tre anni;
• colpa, pena ⇒ accusare qualcuno di corruzione;
• stima, prezzo ⇒ un gioiello di valore;
• limitazione ⇒ sano di mente; un esperto di informatica;
• quantità, misura ⇒ un palazzo di dieci piani.
Seleziona la risposta corretta fra le opzioni disponibili. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio": vedrai le risposte giuste evidenziate in verde e quelle sbagliate in rosso.
Cara Prof.ssa Anna,
Appena dopo aver letto, che il problema sia solvato, ho letto questa lezione e compito le frase e solo ho commesso la 2º frase scoretta, che mi piace veramente e sto essendo orgogliosa degli risultati sopratutto, che abbia capito la tema così presto. Lei e Luigia Cacialli sono veramente grazievole per risolvere il problema sul blog e anche per la reazione così presto! Con saluti cordiali, abbracci e baci, anche a Luigia Caccialli
Anita dall’Olanda
Cara Anita, grazie a te per la velocità nella segnalazione del problema.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Volentieri ne ho fatto, anche perché era stata disperata e perciò Lei ringrazio anche per la sua reazione ed soluzione velocemente. Anche perché ho questo blogg e Luigia Caccialli anche nel mio cuore.
Anche ho capito presto, da questa parte il problema si trovarebbe.Con saluti cordiali, anche certamente a Luigia Cacialli
Anita dall’Olanda
Ciao Anita, un caro saluto anche a te.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Perché ho avuto da fare con un guai sul internet che ha organizzato il mio scorso provider ed anche delle altre ordine ed ho avvisato un altro provider contri cybercimminelli ed anche che ho risolvato alcuni internet problemi, ho riflettuto molto bene con logica sul problema e quando ho vistolo anche sul mio smartfone mi sono venuta chiara, che dovrebbe si trova la causa alla parte del suo blog ed anche mi tenevo che sarebbe un sabotaggio e mi sono sentito di avvisarLei, oppure il webmaster del blog e ho cercato anche per il mittente e la possibillità di rispondere questo email e l’ho trovato e perché il mio smartfone è il più veloce sulla rete, l’ho usato, anche perché squilla molto forte, quando ricevo un mail. Poi sono direttamente sul alto. In ogni caso, ho potuto piangere di gioia, per usare una frase dalla lezione, quando ho letto dal suo messaggio, che il problema sia risolvato. Perché ho avuto anche da fare con pratica dubbiosa, suonerò il campanello d’allarme se vedo qualcosa strana sul’internet, perché poi è meglio di risolverlo presto possibile, credo io.
Con saluti cordiali, anche a Luigia Cacialli
Anita dall’Olanda
Cara Anita, ti ringrazio molto per il tuo interesse e per averci comunicato subito il problema.
A presto
Prof. Anna
Ciao Prof. Anna!
Ho fatto male la frase 4 per due volte. Dovrò ripeterla molte volte, non riesco a capire “di gusto”.
Tante Grazie
Cara Norma, “di gusto” significa “con piacere”, “con soddisfazione”, per esempio: ridere di gusto, mangiare di gusto ecc.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Anch’io sono molto felice che il problema fosse salvato così presto da cui sono ancora sorpresa e felice. In questo modo non abbiamo perso molto tempo ed ha valuto veramente la pena.
Per il caso ho impostato i email indirizzi di Luigia Cacialli ed il webmaster del blog nel miei contatti del IPad ed il mio smartfone per reagire anche così veloce, ma spero che non sia necessario ancora di più, perché n’era stato un dirstubazione orribile ed ha sembrato un virus attacco, fatto da un ribello. Così strano l’ho trovato. Non ho avuto molto necessario il online traduzione per scrivere il problema e seguente mails su di questo, che mi anche piace veramente ed l’aver fatto chiaramente per voi. Questi tutti mi fa anche orgogliosa e fiera. Con saluti a tutti, anche a Luigia Cacialli
Anita dall’Olanda
Professoressa Anna: Avendo sbagliato solo una risposta, la numero cinque, mi sento soddisfatta, già che il uso delle preposizione in italiano è particolarmente complicato per me.- La ringrazio e aspetto che assiduamente siano pubblicati esercizi sul questo tema.- Saluti dall’Argentina e a presto.-
Cara Marta, è un ottimo risultato!
A presto
Prof. Anna
Ciao’ prof. Anna
Mi sono riuscita a risolvere solo meta’ dell esercizio e comunque finora sodisfata di me un po’.
Passo dopo passo ariveremmo alla “stazione”
Cara Eti, molto bene, continua così!
A presto
Prof. Anna
grazie per il chiaramento
Grazie per la spiegazione di “di gusto”. Questo significato non ho conosciuto.
Gentile Professoressa,
Di è la preposizione corretta in questi contesti: ridere della barzelletta, ridere degli amici; ridere di tutto ?
Grazie, Sabine
Cara Sabine, l’uso della preposizione “di” è corretto in questi casi: “ridere di qualcosa, ridere di qualcuno”.
A presto
Prof. Anna
Ciao’ tutti e specialmente a prof. cara Anna????.
Sono molto felice di essere ancora con voi .
Ne avevo solo due erore in esercizio, gli provo vi promesso……
Baci e abracci
Eti
Cara Eti, se ha fatto solo due errori è un ottimo risultato!
A presto
Prof. Anna
La preposizione “di”: un argomento molto interessante, e sicuramente a volte “scabroso”. Soprattutto quando ci si trova a doverla tradurre in altre lingue: ci porta sempre in inganno 😉 proprio per questo bisogna conoscere bene la propria lingua e soprattutto dove, come e quando si utilizza una preposizione come “di”, per poter tradurre correttamente da e in un altra lingua! http://www.traduzione-traduttore.it/
Sono di nuovo tra di voi;ho superato l’esercizio senza errore.
Grazie professoressa Anna per la qualità del Suo blog.
A presto.
Yanko
Complimenti Yanko per aver superato l’esercizio senza errori.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
prof. Anna io nn la conosco ma vista la qualità degli esercizi sono certo che i suoi alunni la apprezzino molto un saluto e a presto!!!!!!!.
Caro Francesco, benvenuto su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Un libro di matematica, perché è un complemento di argomento e non di specificazione?
Grazie!
Caro Rino, il complemento di argomento specifica in particolare ciò di cui qualcuno o qualcosa parla, in quesro caso il -libro- parla -di matematica-.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Professoressa –
per stranieri fanno le preposizione “da” e “di” tante volte problemi, anche come gli altri.
In questa esercizio ho fatto solo un errore nella frase numero cinque.
C’è una differenza fra “di gusto” e “con gusto”?
Un caro saluto,
Edeltraud
Cara Edeltraud, le due espressioni hanno un significato equivalente, cioè “con piacere, con soddisfazione”.
A presto
Prof. Anna
Gentile prof. Anna,
Ho qualche dubbio rispetto all’uso delle preposizioni con il verbo “uscire”, quando si usano “uscire di” (“esco di casa”) e “uscire da” (“esco dal negozio”)?, c’è una regola?, con altri verbi si presenta anche questa dualità?
La ringrazio anticipatamente per le sue spiegazioni.
Cordiali saluti
Caro José, solitamente se abbiamo un sostantivo che indica un luogo si usa “da” che introduce un complemento di modo da luogo, si usa sempre “da” se c’è una preposizione articolata o il sostantivo è seguito da un complemento di specificazione o da un aggettivo o accompagnato da un possessivo: “esco dal negozio”, “esco da casa di Marco”, “esco dalla casa nuova”, “esco da casa tua”; usiamo invece la preposizione “di” in espressioni che ormai si sono cristallizzate in questo modo oppure usate in senso figurato: “uscire di casa” (si usa se la casa di cui stiamo parlando è la propria casa); “uscire di strada”, “uscire di senno”, “uscire di testa”, “uscire di scena”.
A presto
Prof. Anna
Salve Prof.ssa,
ho un dubbio sulla frase:
“Non sapevo nulla di come si era svolta la sua vita”.
“Di come si era svolta la sua vita” corrisponde al complemento indiretto retto da “sapere”, che, se non erro, può essere seguito da un complemento d’argomento. Ma a livello di analisi del periodo, come si può catalogare questa proposizione? È un’interrogativa indiretta? È poi corretto l’indicativo?
Grazie molte
Caro Mattia, “Di come si era svolta la sua vita” non può essere un complemento perché è una frase, c’è un verbo, si tratta invece di un’interrogativa indiretta, questo tipo di proposizioni regge sia l’indicativo, sia il congiuntivo, sia il condizionale.
Un saluto
“Sopra” o “sopra a”:
…Quando l’avverbio “sopra” è usato in funzione preposizionale, è preferibile usare la forma “sopra” senza la preposizione “a”: “Due spanne sopra gli altri”; ma la forma “sopra a” non è da considerarsi scorretta, ma piuttosto colloquiale e informale; quindi possiamo scrivere anche: “Due spanne sopra agli altri”.
Penso sia corretto
Caro Filippo, è corretto.