Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi vedremo quali sono i criteri generali per scegliere se scrivere una parola con la lettera maiuscola o con la lettera minuscola.
Buona lettura!
Prof. Anna
Principi generali
• Ogni discorso si inizia sempre con la lettera maiuscola, la lettera maiuscola va sempre usata dopo il punto fermo, dopo un punto esclamativo e interrogativo.
• All’inizio di un discorso diretto si usa la lettera maiuscola: il giovane si alzò e disse: "Mi chiamo Marco".
• Si scrivono con l’iniziale maiuscola tutti i nomi propri di persona, animale o cosa; si scrivono con la minuscola tutti i nomi comuni.
A volte però i nomi comuni diventano propri e viceversa; per esempio prendiamo le parole "novecento" e "bilancia"; è giusto scrivere "novecento euro" e "con la bilancia peso la pasta", ma dobbiamo scrivere "l’arte del Novecento" e "il segno zodiacale della Bilancia", infatti questi due nomi, che inizialmente erano comuni, in queste ultime due frasi sono diventati nomi propri, nel primo caso nome proprio di un secolo, nel secondo caso nome proprio di un segno zodiacale.
Un altro caso del genere che spesso si può presentare riguarda le parole "Sole, Terra e Luna", che sono nomi propri quando indicano i corpi celesti, la grammatica raccomanda però di scriverli con la minuscola quando vengono usati fuori dal linguaggio scientifico, quindi: "la Terra gira intorno al Sole e ha come satellite la Luna", ma "il sole tramontava mentre già sorgeva la luna".
Usi specifici
• Toponimi (nomi di luoghi)
I toponimi vanno scritti con la maiuscola (Asia, Europa, America); nei toponimi composti andrà con la minuscola il nome comune e con la maiuscola il nome proprio: mar Mediterraneo; piazza Dante; tranne nel caso in cui il nome comune sia parte integrante del nome proprio, in questo caso gli elementi che cotituiscono ciascuna denominazione non sono separabili l’uno dall’altro e il loro insieme costituisce il nome proprio: Mar Rosso, Monte Bianco, Palazzo Madama; Teatro alla Scala, Anfiteatro Flavio.
I nomi composti di entità geopolitiche vedono l’utilizzo della maiuscola per tutti i nomi, sostantivi e aggettivi: Gran Bretagna; Stati Uniti d’America, ma Unione europea.
• Storia
Sono considerati nomi propri i nomi di epoche, avvenimenti di grande importanza, secoli (se scritti in lettere), movimenti letterari, artistici o filosofici: Novecento; Medioevo; Umanesimo.
I nomi di popoli vanno in maiuscolo se si tratta di popoli antichi (Etruschi; Longobardi), mentre i nomi che indicano nazionalità sono minuscoli (inglesi, cinesi). La lettera maiuscola distingue nomi di popoli antichi da popolazioni omonime che li continuano nell’epoca contemporanea ("Romani", "romani", "Greci", "greci").
• Mesi e giorni della settimana
I mesi vanno scritti con la lettera minuscola e anche i giorni della settimana.
• Festività
I nomi delle festività civili o religiose vanno scritte con la lettera maiuscola: Natale, Capodanno, Primo Maggio.
• Sigle a acronimi
Le sigle e gli acronimi generalmente vanno scritti tutti maiuscoli, senza punti di separazione: FAO; USA; ONU; FIAT.
Le parole di sigle e acronimi sciolte conservano la maiuscola: l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU); Banca Nazionale del Lavoro (BNL).
Buonissimo poter confermare con esercizi argomenti che sembrano già saputi e che nonostante ci permettono di conoscere dettagli non conosciuti e importantissimi.
Come al solito, molto chiaro. Grazie!! Ines
ho sbagliato 5
Dawero oportuno questo esercizio.
Cara prof.ssa Anna,
Questa lesione trovo molto utile e interessante e ho scelte tutte le frase corrette, che mi piace, ma bisogno ancora studiarla bene, perché mi accorgo sempre ch’è nesecito, quando voglio usarla quale settimane dopo. A volte penso poi:” Come devo usarla?”. Ed ne cercherò. Finalmente i temperature hanno superato i +20 c gradi. Già durato lungo questo anno, ma sto studiando sulla terrazza mia.
Saluti cordiali dal Olanda
Anita
Pensavo di sapere tutto, ma ho perso tre.
Grazie, Prof.ª
Buonissimi ecercizi, mi hanno fatto vedere i mie errori
Grazie !!
Molto utile,grazie.
Sarebbe possibile fare un esercizio su sigle e acronimi?
Ottimi esercizi, anche io ho visto i miei errori. Grazie.
(CI, NE , VI ) me deixam maluco ( pazzo ).ex “tu mi cercavi
dovunque ” o VI de cercavi e’ pron. person , pron. dimostr ou avv. di luogo ?
O blog e’ muito bom e estou tentando aprender (imparare) a lingua italiana sozinho ( da solo ) como um autodidata
(CI, NE , VI )sao pra mim as maiores dificuldades (difficoltà) da lingua italiana
grazie
Diego /Sao Paulo /Brasil
Caro Diego, ti consiglio di ripassare CI e NE leggendo questi articoli: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=1903; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=1930
Se poi hai delle domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Gentilissima Professoressa,
Questa lezione solidificato le parole maiuscola e minuscola.
Ho fatto il testo senza sbaglio.
Sono tedesca e a volte si è gli stessi problemi.
Grazie per una lezione importante.
Cordiali saluti dalla Germania
Edeltraud
Obrigado (Grazie)pela resposta ! Prof. Anna
Diego /Brasil
Buongiorno,
sa dirmi qualcosa rispetto all’uso della maiuscola nei nomi degli sport?
Caro Lollo, non ha capito bene la tua domanda, puoi farmi qualche esempio?
A presto
Prof. Anna
Calcio, Nuoto, Ciclismo, Pattinaggio, Camminata. Vanno scritti con la maiuscola o con la minuscola? Sport non é un nome proprio, ma sui nomi degli sport qual’é la regola?
Grazie
Caro Lolllo, per i nomi degli sport la maiuscola non è necessaria (attenzione -qual- si scrive senza apostrofo).
Un saluto
Prof. Anna
Ritengo che i nomi dei mesi e dei giorni della settimana, almeno nella data, debbano essere scritti con la lettera maiuscola.
Non riesco a ritrovare come far iniziare il nuovo periodo con la maiuscola, dopo il punto
Caro Gustavo, non ho capito bene la tua domanda, potresti farmi un esempio?
A presto
Prof. Anna
E’ corretto scrivere “Sono 125 i comuni della provincia di Roma. Ai sindaci dei comuni compete il rilascio dei documenti d’identità”? Ovvero devo usare la maiuscola : “Sono 125 i Comuni della Provincia di Roma. Ai Sindaci dei Comuni compete il rilascio dei documenti d’identità”?
Grazie
Giuseppe
Caro Giuseppe, è corretto usare la lettera minuscola.
A presto
Prof. Anna
I nomi di tifoserie si scrivono con la maiuscola? Il tifoso interista, perché è aggettivo, ma se diventa sostantivo? Il Romanista o il romanista… Gli Interisti sono… Non diventa nome proprio?
Caro Michele, vanno scritti con la lettera minuscola.
Un saluto
Prof. Ana
Tutto verde.
Molto bene cara Francesca, ottimo risultato! A presto Prof. Anna
Bellissimo,ogni tanto mi si bloccava
Salve,un dubbio: essere superiore o essere Superiore? Inteso come divinità…
Caro Luca, dipende dal contesto e da cosa vuoi esprimere (stai descrivendo un’entità o invece la stai nominando), quindi puoi scriverlo sia minuscolo, sia con entrambi i termini maiuscoli (Essere Superiore), ma è una scelta dello scrivente.
Un saluto
Prof. Anna
Salve prof,per favore potrebbe dirmi se è un grave errore scrivere mondo con la “m” maiuscola quando si vuole intendere la Terra? Nell’attesa di una sua risposta le porgo i miei saluti.
Caro Arnaldo, sarebbe più corretto usare la maiscola, ma non lo considererei un grave errore.
A presto
Prof. Anna
In particolare questo dubbio mi è sorto durante la scrittura di un tema in cui in una frase ho scritto :” questi problemi si diffondono in ogni parte del Mondo ” e poi ancora “le popolazioni del Mondo ” quindi in questi casi non è grave usare la maiuscola in Mondo?
Caro Arnaldo, in questo cso non è scorretto usare la minuscola.
A presto
Prof. Anna
33 trentini entrarono in Trento, oppure:
33 Trentini entrarono in Trento?
Ovvero dopo un numero all’inizio della frase si continua con la minuscola o ci va la maiuscola?
Caro Salvatore, quando si inizia una frase con un numero, è meglio scriverlo in lettere e non in cifre.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno, ma nel caso di un elenco di caratteristiche tecniche? Tipo:
• Regolazione manuale
• 2 ripiani
• 5 cestelli
Cara Laura, non esiste una regola, ma se non c’è punteggiatura puoi scrivere i vari elementi minuscoli.
i tempi dei verbi (presente, passato prossimo, passato remoto) si scrivono con maiuscola o minuscola?
Caro Luigi, si possono scrivere minuscoli.
Apresto
Prof. Anna
E PAPA FRANCESCO, COME LO SCRIVERO’? IO SAREI PER SCRIVERLO TUTTO IN MAIUSCOLO, PERCHE’ COMUNQUE PAPA, ESSENDO SOLO UNO AL MONDO, MI SEMBRA NOME PROPRIO….
Cara Alessandra, cito dall’articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/06/27/maiuscola-o-minuscola-seconda-parte/: “i nomi che indicano cariche pubbliche o religiose (per esempio: presidente; ministro; assessore; papa; vescovo) si scriveranno con la minuscola quando sono intesi come nomi comuni: “l’elezione del nuovo papa”; “la visita del ministro” e anche quando sono seguiti dal nome “papa Benedetto XVI”; si consiglia però di scriverli con la maiuscola quando si indica col titolo la persona stessa che lo incarna: “il Papa ha tenuto la sua omelia”, “ha parlato il Presidente”; ma, come abbiamo detto, in questi casi l’uso della maiscola o minuscola dipende dalla sensibilità di chi scrive.”
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno, vorrei sapere se è corretto scrivere “mura etrusco-romane” o se dovrei usare le maiuscole, scrivendo “mura Etrusco-Romane”. Ringrazio anticipatamente per l’eventuale risposta!
Cara Verdiana, è corretto usare le minuscole.
A presto
Prof. Anna
I live in Brazil and I liked to do this exercises! This was very good to my studies of italian.
Caro Jose, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno,
Piscina Comunale va in maiuscolo o minuscolo?
Grazie Mille
Caro Alessio, se è il nome della piscina si può scrivere in maiuscolo, se invece si tratta solo di un nome (piscina) con il suo aggettivo (comunale) si scrive in minuscolo.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille per avermi risposto.
Le volevo chiedere se c’è qualche sito internet dove posso trovare l’uso corretto di tutte le parole maiuscole/minuscole.
Caro Alessio, non so indicarti un sito in particolare, ma se fai una ricerca troverai sicuramente qualcosa. Intanto ti consiglio anche la seconda parte di questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/06/27/maiuscola-o-minuscola-seconda-parte/.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno,
Volevo sapere se si può lasciare la parola duomo con la D maiuscola all’interno di una parentesi (Duomo) oppure va in minuscolo.
A destra la chiesa metropolitana dei SS. … (Duomo)
Grazie mille
Caro Alessio, puoi scriverlo con la lettera minuscola.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
volevo avere un informazione.
Se una frase inizia con del, tutti le preposizioni articolate devono essere con “del”?
Es.
Veduta aerea del lago fiume, la passerella del fiume e la frazione di…
Oppure
Veduta aerea del lago fiume, della passerella del fiume e della frazione di…
Caro Alessio, è corretta la seconda soluzione che proponi, la preposizione articolata sarà la stessa se il complemento che introduce è lo stesso, come in questo caso.
A presto
Prof. Anna
Ottima iniziativa!
Buongiorno,
come comportarsi con i nomi delle tribù dei nativi americani in un romanzo western? C’è differenza, nell’uso del termine, quando è sostantivo e quando è aggettivo?: Esempio: “Ecco il villaggio apache”; “Sono un Apache”; “Incontrai un guerriero apache/Incontrai un guerriero Apache”: “La cucina apache”, ecc… Quando si usa la maiuscola?
Grazie
Caro Nicola, solitamente il sostantivo si scrive con la maiuscola e l’aggettivo con la minuscola.
Un saluto
Prof. Anna
Le ho indovinate tutte, grazie alla scuola del correttore automatico che ogni volta che sbagliavo mi sottolineava di rosso e andavo sul web per scoprire il perché di quell’errore.
Però non solo per il correttore, ma anche perché ogni volta che ho un dubbio faccio una ricerca sul web.
Internet è una grande scuola, credo che a parte la firma non avrei mai scritto qualcosa se non fosse stato per internet!
Caro Sonny, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
I nomi dei giorni abbreviati (lun. mar. mer.) si scrivono con la maiuscola o minuscola?
Caro Sani, si scrivono con la minuscola.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie, e i mesi abbreviati (Gen, Feb. Mar. …)? Con la maiuscola o minuscola?
Caro Sani, i nomi dei mesi si scrivono con la minuscola.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie, e i mesi abbreviati (Gen, Feb. Mar. …), con la maiuscola o minuscola?
Ciao: Dove trovo la seconda parte? Grazie!
Caro Toni, eccola: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/06/27/maiuscola-o-minuscola-seconda-parte/.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie! Cara professoressa, vorrei chiederti un piccolo favore. Dove posso scriverti?
Caro Toni, puoi scrivermi qui sul blog.
A presto
Prof. Anna
Ciao: Ho imparato l’italiano quasi da solo per 4 anni, oggi ascolto il TG1, al professore Alessandro Barbero, Alberto Angela, Tomaso Montanari, ecc. e posso capirli un 90-95%. Anche per praticare ortografia, scrivo alcuni video e libri. L’ultimo libro che ho scritto è Il Piccolo Principe e quindi ho alcune domande da fare su quest’opera. Puoi aiutarmi? Ti farò 3 domande ogni giorno, sono piccole e credo che ti toglieranno 5-7 minuti dal tuo giorno di lavoro. Io non ho fretta e quindi non aspetto la tua risposta immediatamente nè lo stesso giorno. Se vuoi possiamo usare il facebook, io mi chiamo Toni Vargas Vanoni.
Caro Toni, in questo blog sono ben accette tutte le domande che riguardano la lingua italiana.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Saluti. IL PICCOLO PRINCIPE: 1) “Il piccolo principe lo guardò e senti improvvisamente di amare questo uomo che era così fedele alla sua consegna. Si ricordò dei tramonti che lui stesso una volta andava a cercare, spostando la sua sedia. E volle aiutare il suo amico: «Sai… conosco un modo per RIPOSARTI quando vorrai…”. Perché dice “riposarti” e non “riposare”?
2) “… Si è un po’ SOLI nel deserto…» «Si è SOLI anche con gli uomini”. Perché dice “soli” se parla in singolare?
3) “«Buon giorno», disse il piccolo principe. «Buon giorno», disse il fiore. «Dove sono gli uomini?» domandò gentilmente il piccolo principe. Un giorno il fiore aveva VISTO passare una carovana: «Gli uomini? Ne esistono, credo, sei o sette. Li ho VISTI molti anni fa”. Perché dice “visti” se sta usando il verbo avere come ausiliare?. Grazie!
Caro lettore, “riposarti” deriva dall forma intransitiva pronominale “riposarsi” che significa “prendere ristoro, riposo”; si usa il plurale “soli” perché questo aggettivo segue una forma impersonale costruita con la particella “si” (si è), il soggetto in questi casi è un generico “noi” e quindi l’aggettivo che segue o il participio passato (se abbiamo un tempo composto) sono al plurale; per quanto riguarda l’ultimo quesito, quando abbiamo un pronome diretto di terza persona singolare o plurale (lo, la, li, le) il participio passato del tempo composto concorda nel numero e nel genere col pronome diretto: “l’ho visto” (=lo ho visto); “l’ho vista” (la ho vista); “li ho visti”, “le ho viste”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa ti ringrazio molto il tuo aiuto. Ti dico questo con lo scopo che non mi lasciare di aiutarmi: Mi piace moltissimo leggere; nella mia vita ho letto tra 500 – 600 libri. Un tema che mi appassiona è il religioso e quindi ho letto dei 300 libri. Ormai provo molto piacere di leggere nella lingua dei miei antenati. Scusa gli errori. IL PICCOLO PRINCIPE:1) ” ‘Non posso giocare con te’, disse la volpe, ‘non sono addomesticata’. ‘Ah! scusa’, FECE il piccolo principe’ “. Perchè scrive FECE e non DISSE? O questo si usa solo nell’italiano scritto? 2) “…I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli COLOR dell’oro…”. La parola COLOR non esiste in italiano e il dizionario non dice che se la può troncare. 3) “addomesticami”. Dove cadde il accento in questa parola?
Caro Toni, il verbo “fare” può essere usato per introdurre un discorso diretto con maggior forza e in questo caso significa “dire”, si usa anche nella lingua parlata; “color” è la forma troncata di “colore”; la pronuncia corretta della forma verbale che mi scrivi è “addomèsticami”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
l’accento
Grazie! 1) “Eravamo all’ottavo giorno della mia panne nel deserto, e avevo ascoltato la storia del mercante bevendo l’ultima goccia della mia provvista d’acqua: «Ah!» dissi al piccolo principe, «sono MOLTO graziosi i tuoi ricordi…”. Sono confusso con questa parola MOLTO, non so quando deve concordare genere e numero. In questo caso è uno avverbio e quindi è invariabile?
2) “… non ho più niente da bere, e sarei felice anch’io se potessi camminare adagio adagio verso una fontana!» «Il mio amico la volpe, mi disse…» «CARO IL MIO OMETTO, non si tratta più della volpe!»”. Non capisco perchè quella espressione si scrive così.
3) “… La mia casa nascondeva un segreto nel fondo del suo cuore… «Sì», dissi al piccolo principe, «che si TRATTI di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile»”. Usa “tratti” come imperativo?
Caro Toni, “molto” nel primo periodo che mi scrivi è un avverbio e quindi invariabile; l’espressione “caro il mio ometto” è fissa e si scrive sempre con gli elementi che la compongono in quest’ordine, “tratti” è un congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
perché
Grazie!: 1) “… Cercherò il modo di fare dei ritratti molto somiglianti”. Ma non sono affatto sicuro di RIUSCIRVI”. Capisco il verbo riuscire ma non so che significa la particella VI in questo caso.
2) “C’erano dei terribili semi sul pianeta del piccolo principe: erano i semi dei baobab”. Perché al principio scrive “c’erano” e dopo solo scrive “erano” senza la “c’ “?
Caro Toni, “vi” ha le stesse funzioni della particella “ci”, per cui possiamo anche dire “riuscirci” ovvero “riuscire a fare questa cosa”, nella seconda frase abbiamo sempre la particella “ci” in funzione di avverbio di luogo, la forma “esserci” (o il più ricercato “esservi”) indica presenza esistenza (esistevano dei terribili semi), mentre nella frase che segue non abbiamo bisogno di usare “ci” perché non si indica presenza o esistenza ma il verbo “essere” in questo caso ha la funzione di copula che lega il soggetto alla parte nominale. Ti consiglio di leggere questo articolo sulle funzioni della particella “ci”: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2011/02/03/ripassiamo-la-particella-ci/.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie! Cara professoressa hai un articolo sulla particella NE?. Tanto la particella CI come la NE sono veri incubi per me.
Caro Toni, ecco un articolo sulla particella “ne”: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2011/02/10/la-particella-ne/; e un esercizio: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2011/03/03/test-10-la-particella-ne/.
A presto
Prof. Anna
Grazie!. IL PICCOLO PRINCIPE. 1) “Il piccolo principe fece l’ascensione di un’alta montagna. Le sole montagne che AVESSE mai visto…”. Posso dire “…che AVEVA mai visto? Perché così sI dice in spagnolo.
2) “Sai… conosco un modo per riposarti quando VORRAI…”. “Quando VORRAI riposarti camminerai e il giorno durerà finché tu VORRAI”. Posso cambiare VORRAI per VOGLIA? Perché così sI dice in spagnolo.
Caro Toni, nella prima frase puoi usare anche l’indicativo, nella seocnda frase invece “voglia” non sarebbe corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Saluti cara professoressa. Io ascolto “vago” -è una parola facile d’ascoltare- e cercando nel / al dizionario Hoepli ho trovato questo significato:
“3 lett. Desideroso, voglioso: delle femmine era così vago come sono i cani de’ bastoni Boccaccio
‖ Appassionato, amante: anima vaga della pace campestre”.
Per me ha concordanza con il testo. Sono sbagliato?
1) Ho dimenticato quest’ultima domanda: IL PICCOLO PRINCIPE: “«La Terra è grande», disse il serpente. Il piccolo principe sedette su una pietra e alzò gli occhi verso il cielo” Non deve dire SI SEDETTE?
2) GIAN LORENZO BERNINI #1: “Se accostiamo la nostra Madonna in una veduta frontale alla Madonna di Giovani Pellegrini, che l’anno prima Caravaggio ha LICENZIATO per ALTARI CAVALLETTI della chiesa di Sant’Agostino a Roma…”. Qual è il significato di queste due parole?
3) Questo segmento è difficile perché un pianoforte non lascia ascoltare bene: “Non lo sapiamo è difficile dimostrarlo, certamente in quest’opera inizia un dialogo tra padre e figlio che vedrà prestissimo un ribaltamento di ruoli. Pietro si RITRATTA IN PRESTO CONTO che si sta avverando il vaticinio che Leonardo presentava a tutti i grandi artisti…”. Bene?
Caro Toni, hai ragione, “vago” ha questo significato, ma è di uso soprattutto letterario; 1) è corretto anche “sedette”; 2) posso solo azzardare un’ipotesi, forse si tratta di Ermete Cavalletti, funzionario dello Stato pontificio, che commissionò a Caravaggio la Madonna dei Pellegrini, oppure si può trattare della Cappella Cavalletti, ma non posso saperlo con certezza; 3) potrebbe essere “si rese presto conto”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie per l’aiuto!: Esattamente se tratta dell’altare/cappella Cavalletti che apparteneva alla famiglia Cavalleti. Allora questa frase: “… che l’anno prima Caravaggio ha LICENZIATO…”. Non capisco questa parola.
Guarda questo che ho trovato, che interessante!: “Questa Madonna del Caravaggio rappresenta un elemento molto importante nella sua carriera. Siamo negli anni della Controriforma, e la Chiesa, per cercare di mantenere una buona immagine davanti alla crescente minaccia dei Protestanti, decide di indebolire la prostituzione a Roma. Quando Caravaggio viene incaricato di realizzare questo quadro per l’altare della chiesa di Sant’Agostino, con grande astuzia, decide di utilizzare come modella, Maddaelna Antognetti (chiamata anche Lena), una prostituta. Sembra abbastanza strano il fatto che, pur ritraendo una prostituta, il quadro tutt’ora sia ancora all’interno della chiesa di sant’Agostino. In realtà, andando a ritroso, devi sapere che la cappella in cui doveva essere collocato il dipinto era della famiglia Cavalletti, ma prima apparteneva a Fiammetta, la cortigiana di Cesare Borgia.
Come se non bastasse, anche Imperia, la donna preferita di papa Giulio II, riuscì ad ottenere i funerali nella chiesa di sant’Agostino, addirittura in presenza del Pontefice. Queste sono due ragioni sufficienti a spiegare il perché questa Madonna dei Pellegrini non abbia destato troppi problemi con la presenza di Lena”. http://www.arteworld.it/madonna-dei-pellegrini-caravaggio-analisi/
Caro Toni, il verbo “licenziare” significa “congedare”, “porre fine a un rapporto di lavoro”.
Grazie per l’interessante contributo.
A presto
Prof. Anna
Grazie! IL PICCOLO PRINCIPE: ‘Non posso giocare con te’, disse la volpe, ‘non sono addomesticata’. ‘Ah! scusa’, FECE il piccolo principe’ La tua risposta: “Il verbo ‘fare’ può essere usato per introdurre un discorso diretto con maggior forza e in questo caso significa ‘dire’, si usa anche nella lingua parlata”.
1) “Ma tu sei puro e vieni da una stella…» Il piccolo principe non rispose. «Mi FAI pena, tu così debole, su questa Terra di granito…” E’ lo stesso caso?
“«Buon giorno», disse il piccolo principe. «Buon giorno», disse il fiore. «Dove sono gli uomini?» domandò gentilmente il piccolo principe. Un giorno il fiore aveva VISTO passare una carovana: «Gli uomini? Ne esistono, credo, sei o sette. Li ho VISTI molti anni fa”. La tua risposta: “… quando abbiamo un pronome diretto di terza persona singolare o plurale (lo, la, li, le) il participio passato del tempo composto concorda nel numero e nel genere col pronome diretto: “l’ho visto” (=lo ho visto); “l’ho vista” (la ho vista); “li ho visti”, “le ho viste”
2) “Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho UCCISI i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle)”. E’ lo stesso caso?
Caro Toni, l’espressione “fare pena” significa “destare compassione”, quindi non è lo stesso caso; i participi passati che mi scrivi nelle frasi al punto 2 non dovrebbero concordare e quindi: “è lei che ho visto”, “è lei che ho riparato”, “su di lei ho ucciso i bruchi”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie! 1) “«Hai del buon veleno? Sei sicuro di non farmi soffrire troppo tempo?» Mi arrestai, il cuore stretto, ma ancora non capivo. «Ora vattene,» disse, «voglio RIDISCENDERE!»”. Quale verbo è più usato RIDISCENDERE O RISCENDERE? Io preferisco il secondo.
2) “… Aveva lo sguardo serio, perduto lontano: «Ho la tua pecora. E ho la cassetta per la pecora. E ho la museruola…» E sorrise con malinconia. ATTESI A LUNGO. Sentivo che a poco a poco si riscaldava: «Ometto caro, hai avuto paura…»”. Che significa quella espressione?
3) “…«Sarà un anno questa notte. La mia stella sarà proprio sopra al luogo dove sono caduto l’anno scorso…» «Ometto, non è vero che è un brutto sogno quella storia del serpente, dell’appuntamento e della stella?…» Ma non mi rispose. Disse: «Quello che è importante, NON LO SI VEDE…»” Posso dire NON SI LO VEDE?
Caro Toni, entrambi i verbi (ridiscendere e riscendere) sono corretti, quindi puoi usare quello che preferisci; “attesi a lungo” significa “ho aspettato per lungo tempo”; non si può dire “non si lo vede”, è necessario dire “non lo si vede”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie! 1) “La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle… Tutte, saranno TUE AMICHE. E poi ti voglio fare un regalo…” Non deve dire LE TUE AMICHE?
2) “Ero triste, ma dicevo : ‘È la stanchezza…’ Ora mi sono un po’ consolato. Cioè… NON DEL TUTTO” Non deve dire NO DEL TUTTO?
3) “…E mi piace LA NOTTE ascoltare le stelle” Non deve dire NELLA NOTTE?
Caro Toni, 1) l’articolo determinativo non è necessario perché si sta descrivendo una condizione (di amicizia); 2) l’espressione corretta è “non del tutto” perché “non” si usa per negare ciò che segue; 3) in questa espressione di tempo (la notte) è possibile non usare preposizione, ma sarebbe corretto anche dire “nella notte”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie! 1) “TAL altra mi dico: «Certamente no! Il piccolo principe mette il suo fiore tutte le notti sotto la sua campana di vetro…”. La parola TAL è troncata?
2) “Guardate attentamente questo paesaggio per essere sicuri di riconoscerlo se un giorno farete un viaggio in Africa, nel deserto. E se vi capita di passare di là, vi supplico, non vi AFFRETTATE, fermatevi un momento sotto le stelle!”. Non deve dire “non vi AFFRETTIATE?
3)” E se allora un bambino vi viene incontro, se ride, se ha i capelli d’oro, se non risponde quando LO si interroga…”. Non capisco la parola “LO”.
Caro Toni, 1) la tua ipotesi è corretta; 2) la forma verbale “non vi affrettate” è un imperativo negativo; 3) “lo” è un pronome diretto maschile di terza persona singolare (https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2010/03/11/i-pronomi-personali-diretti/).
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa: Ti ringrazio molto il tuo aiuto perché già si hanno finito le domande dal/del Piccolo Principe. Puoi seguirmi aiutando? Ormai sto ascoltando e allo stesso tempo scrivendo un video sulla vita di Gian Lorenzo Bernini (sono sei video); il narratore è il signor Tomaso Montanari. Non è facile per me perché a volte il signor Montanari parla troppo basso, troppo rapido, la musica di sottofondo non lascia ascoltare bene e per ultimo a volte parla in un luogo pubblico con tutti i suoi rumori; e da mia parte a volte dubito come si scrive una parola e devo consultare il dizionario, fermare il video per scrivere, ecc. Per avanzare 5-6 minuti necessito una ora più o meno.
Caro Toni, attendo le tue domande.
A presto
Prof. Anna
Grazie! GIAN LORENZO BERNINI #1: 1) “L’Apolo e Dafne di Gian Lorenzo Bernini; uno dei vertici dell’arte di ogni tempo. SE ANCHE su autore fosse morto il giorno dopo il completamento di questo gruppo…”. E’ lo stesso dire “se anche” che “anche se”?
2) “… Michelangelo era ancora vivo, ma Pietro capisce molto presto che la grande e meravigliosa corsa dell’arte fiorentina del Rinascimento è arrivata (AI / AL) capolinea…”. Non ascolto bene, dice AI CAPOLINEA O AL CAPOLINEA?
3) “… egli lavora nella Napoli sacra, nelle chiese, ai Girolamini, al Gesù, lavora in figure di singoli di marmo, in pala d’altare scolpite, in quella meravigliosa Napoli sacra che allora era splendida, e che oggi CI CADE LETTERALMENTE SULLE TESTE, in gran parte inaccesibile”. Non capisco questa espressione.
Caro Toni, 1) Attenzione, si scrive “Apollo”, è ugualmente corretto dire “se anche” ma è necessario scrivere “il suo autore”; 2) si dice “al capolinea”; 3) “ci cade letteralmente sulle teste” significa che le opere d’arte di questa città oggi sono talemente rovinate che rischiano di cadere sulle nostre teste, direi però “lavora a figure di singoli in marmo, a pale d’altare scolpite”.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao. “… in pala d’altare scolpite”: Devo avere più… logica… se dice “scolpite” allora deve dire “pale” ¡Grazie”.
1) “… gli artisti più grandi non solo d’Italia, ma potremo dire di Europa da Ribera a Fanzago, da Guido Reni a Lanfranco fino a Luca Giordano e molti SIMILI ALTRI”. Credo ascoltare così. Sta bene?
2) “E’ un’opera oggi musealizzata all’interno della Certosa, che RISENTE molto dello stile del linguaggio figurativo fiorentino…”. Non capisco bene il verbo “risente”.
3) “… era già allora così vago di quella professione, della professione della scultura che, abbandonati i passatempi puerili, cioè i giochi di bambini, spesso si tratteneva per ore entere a RIMIRARE NE / RIMIRARNE i lavori…”. Qual è la corretta?
Caro Toni, 1) è meglio dire: “e molti altri simili”; 2) il verbo “risentire” in questo caso significa “subire l’influenza di qualcosa” in questo caso “dello stile del linguaggio figurativo fiorentino”; 3) è corretto “rimirarne”, manon capisco il significato di “vago” (di quella professione).
Un saluto
Prof. Anna
Saluti cara professoressa: 1) Licenziato=terminato=finito. Bene?
2) “ ‘Tristo l’allievo che non supera al maestro’; l’allievo Gian Lorenzo sarà felicissimo perché prestissimo supererà il maestro Pietro. Pietro però non si rammaricò più di tanto…” Tutto bene?
3) “… e una fonte ci racconta che quando il cardinale Maffeo Barberini, futuro Urbano Ottavo gli chiese: “Signor Pietro, no vi preoccupate che questo figliolo diventa sempre più bravo, di sogno più bravo vi supererà? Tutto bene?
4) “Qua Giambologna aveva fatto cavalcare il Granduca Cosimo Primo, segno invece della perdita della libertà e del affermarsi del potere assoluto; qua Cellini, qua Giambologna hanno rappresentato una nuova stagione della storia dell’arte. Bernini, il piccolo Bernini, si possiamo immaginare qua per mano a Pietro che conosce tutto questo, SE NE SENTE L’EREDE…” Ossia si crede l’erede?
Caro Toni, 1) “licenziato” significa “congedato”, “che ha subito licenziamento”; 2) tutto bene; 3) dopo “Urbano Ottavo” ci vuole una virgola; è corretto “non vi preoccupate”; non capisco l’espressione “di sogno”; 4) è coretto: “dell’affermarsi”; non è corretto “si possiamo”; “se ne sente l’erede” significa “si crede l’erede”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie! 1) Carissima professoressa per favore spiegami questo: Se io lavoro per una persona, questa può dirmi: “Scusa Toni ma devo congedarti/licenziarti”. Lo capisco bene. Allora, come si può congedare/licenziare una scultura? “Se accostiamo la nostra Madonna in una veduta frontale alla Madonna dei Pellegrini, che l’anno prima Caravaggio ha licenziato per l’altare Cavalletti della chiesa di Sant’Agostino a Roma, troveremo una puntuale corrispondenza soprattutto nello scarto della testa della Vergine, per nulla naturalistico e assai particolare”.
2) “Signor Pietro, no vi preoccupate che questo figliolo diventa sempre più bravo, di sogno/sonno/segno più bravo vi supererà?”. Il signore Montanari parla molto subito. Alcuna parola ha senso?
3) “Qua Michelangelo aveva collocato attraverso della decisione della commisione di cui faceva parte addirittura Leonardo, il David di GRANATO invece per la cupola del Duomo, da simbolo religioso a simbolo delle lotte per il potere civico, simbolo della Fiorentina Libertas, della libertà dei fiorentini”. Che significa questa parola?
Caro Toni, 1) non capisco questo uso del verbo “licenziare”, 2) “di sogno/sonno/segno”: nessuna di queste possibilità ha senso, non è corretto “parla molto subito” (subito?); 3) è corretto dire “attraverso una decisione”, dopo “collocato” ci vuole una virgola. Con l’espressione “Fiorentina Libertas” si intende la libertà di Firenze.
Un saluto
Prof. Anna
Saluti cara professoressa. Ho deciso di fare un cambio: lasciare i video perché è una vera frustazione non poter ascoltare bene; e quindi continuerò scrivendo un libro e questo è Cantico di Natale. Domani le domande. Grazie! Parli spagnolo?
Caro Toni, non parlo spagnolo.
A presto
Prof. Anna
Saluti cara professoressa: Mesi fa volevo scrivere il racconto di Pinocchio, ma dopo scrivere 2 capitoli ho dovuto lasciarlo per la ragione che conteneva molte espressioni toscane che per me sono impossibile tradurre. Puoi dare una occhiatta a questo racconto e dirmi se non ci sono queste espressioni? Così risparmio tempo. Grazie!
https://www.liberliber.it/mediateca/libri/d/dickens/cantico_di_natale/html/testo.htm
Caro Toni, credo sia meglio che legga tu stesso questi racconti.
A presto
Prof. Anna
Cara professoressa: Sicuro che io devo leggerlo, il favore che ti chiedo è che lo veda con un’occhiata e si trovi solo una espressione toscana o altra dimmelo e così non perdo tempo e lascio il libro, perché sicuro che avrà più e io voglio imparare l’italiano che tutti parlano e non un dialetto.
Possiamo fare questo: Se c’è espressione toscana, puoi dirmi la parola italiana? E io la cambio nello scritto.
Caro Toni, se trovi un’espressione che non conosci, ti dirò l’espressione italiana.
A presto
Prof. Anna
Grazie! CANTICO DI NATALE: 1) “Badiamo! non voglio mica dare ad intendere che io sappia…”. Come traduco badiamo?
2) “… Per conto mio, sarei stato disposto a pensare che il pezzo più morto di tutta la FERRARECIA fosse un chiodo di cataletto…”. FERRARECIA: “Complesso di oggetti, arnesi di ferro, spec. per uso agricolo: bottega di ferrarecce. 2 Negozio dove si vendono tali arnesi”. Non trovo una parola in spagnolo adatta a quella parola.
3) “Ma poiché la saggezza dei nostri nonni sfolgora nelle similitudini, non io vi toccherò con sacrilega mano; se no, il paese è bell’e ito”. NON IO VI TOCCHERO’ CON SACRILEGA MANO. Cosa significa?. IL PAESE BELL’E ITO. Cosa significa?
4) Posso scrivere che è, ch’è?
Caro Toni, 1- “badiamo!” = “facciamo attenzione”, 2- non parlo spagnolo, 3- “sacrilega mano” significa “una mano che ha commesso un sacrilegio”, “bell’e ito” significa “è finito, se n’è andato, non c’è più”, 4- è corretto scrivere “che è”.
Un saluto
Prof. Anna
Questo esercizio e’ molto utile , come allenamento o migliorare il proprio lessico , grazie Prof.ssa Anna .
Buongiorno. A me pare che i nomi dei mesi e dei giorni della settimana non vadano scritti con la maiuscola. Tranne in casi particolari: “Domenica delle Palme”, “Venerdì Santo” ecc.
Caro Max, i nomi dei mesi vanno scritti con la lettera minuscola e anche i giorni della settimana, tranne appunto casi particolari.
A presto
Prof. Anna
I nomi dei modi e dei tempi verbali vanno in maiuscolo o minuscolo?
Modo Indicativo Presente
Modo Indicativo presente
Modo indicativo presente?
Cara Noemi, i nomi dei modi e dei tempi verbali vanno scritti in minuscolo.
A presto
Prof. Anna
Caro Fulvio nel significato “Maria, madre di Gesù” Madonna si scrive con la lettera maiuscola.
A presto
Gentile Prof.ssa Anna,
le razze degli animali, come ad esempio: pastore tedesco, maltese, labrador e siamese, si scrivono con la lettera iniziale minuscola o maiscola?
La ringrazio.
Cara Ombretta, si scrivono con la lettera minuscola.
A presto
Salve, dopo una discussione scaturita da un esercizio di terza elementare di mia figlia, desidero chiedere a voi se esiste una possibilità in cui i nomi di sport vanno scritti lettera maiuscola. Grazie mille.
Cara Adriana, solitamente i nomi di sport vanno scritti con la minuscola, ma l’uso della maiuscola in italiano presente molte zone d’ombra e non ci sono sempre regole ben precise, quindi non escludo che ci siano casi in cui li potresti trovare scritti con la maiuscola.
A presto