Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi approfondiremo l’argomento del genere dei nomi concentrandoci sulla formazione del femminile, infatti ci sono diversi modi in cui un nome si trasforma da maschile a femminile, è importante conoscerli bene in modo da poter formare in maniera autonoma e corretta il femminile dei nomi maschili.
Buona lettura!
Prof. Anna
I nomi di esseri animati seguono regole precise per il passaggio dal maschile al femminile, vediamole insieme:
• nomi in –o: i nomi che al maschile terminano in –o formano il femminile con la desinenza –a:
amico-amica; gatto-gatta; zio-zia;
• nomi in –a: i nomi che al maschile terminano in –a formano il femminile aggiungendo al tema il suffisso –essa:
duca-duchessa; poeta-poetessa; profeta-profetessa;
• nomi in –e: i nomi che al maschile terminano in –e formano il femminile in diversi modi:
→ alcuni prendono la desinenza –a:
cameriere-cameriera; infermiere-infermiera; signore-signora;
→ alcuni aggiungono al tema il suffisso –essa:
conte-contessa; leone-leonessa; studente-studentessa; principe-principessa; elefante-elefantessa;
• nomi in –tore: i nomi in –tore formano il femminile in –trice:
attore-attrice; scrittore-scrittrice; autore-autrice; animatore-animatrice; imprenditore-imprenditrice;
Attenzione → dottore-dottoressa;
• nomi in –sore: i nomi in –sore formano il femminile aggiungendo –itrice al tema dell’infinito del verbo da cui derivano:
difensore (da difend-ere) → difenditrice; possessore (da possed-ere) → posseditrice; evasore (da evad-ere)→ evaditrice;
Attenzione → professore-professoressa.
Va detto però che i femminili in -itrice non sono quasi mai usati, si preferisce ricorrere a un giro di parole, per esempio: colei che evade (evaditrice); colei che difende (difenditrice).
• nomi con radice differente: alcuni nomi hanno radici differenti per il maschile e per il femminile. Fanno pare di questo gruppo:
→ i nomi che indicano rapporti di parentela: fratello-sorella; marito-moglie; padre-madre; genero-nuora;
→ alcuni nomi di animali: toro-vacca; maiale-scrofa; montone-pecora; fuco-ape;
• nomi invariabili: questi nomi hanno un’unica forma per il maschile e per il femminile. Fanno parte di questa categoria i nomi di esseri animati in –ante, –ente, –ista, –cida, –iatra e alcuni nomi che indicano parentela, amicizia o vicinanza:
il cantante-la cantante; il dirigente-la dirigente; il giornalista-la giornalista; il pluriomicida-la pluriomicida; il pediatra-la pediatra; il nipote-la nipote; il consorte-la consorte; il collega-la collega; il parente-la parente.
Il genere di questi nomi si distingue solo sulla base dell’articolo e dell’aggettivo che li accompagna: un insegnante esperto-un’insegnante esperta; un artista apprezzato-un’artista apprezzata.
• nomi di alcuni animali: alcuni nomi di animali hanno un’unica forma per il maschile e per il femminile: l’aquila, la volpe, la pantera, la giraffa, la balena, la rondine, la iena, il corvo, l’usignolo, il delfino, il serpente, il leopardo, lo scorpione. In questi casi per specificare il genere si aggiunge la parola maschio o femmina: la giraffa maschio (o il maschio della giraffa)-la giraffa femmina (o la femmina della giraffa);
• casi particolari di formazione del femminile o del maschile:
→ alcuni nomi prendono la forma del diminutivo del maschile:
eroe-eroina; gallo-gallina; re-regina; zar-zarina;
→ oppure formano il femminile in modo irregolare:
cane-cagna; dio-dea; fante-fantesca; doge-dogaressa;
→ più raro il caso in cui il nome, originariamente femminile, prende al maschile la forma dell’accrescitivo:
capra (femminile)-caprone (maschile); strega (femminile)-stregone (maschile).
Seleziona la risposta corretta fra le opzioni disponibili. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio": vedrai le risposte giuste evidenziate in verde e quelle sbagliate in rosso.
Non posso correggere perché non ci sono i colori verde e rosso sul mio computer (apple).
Mi dispiace moltissimo ma non era troppo difficile e credo non avere fatto sbagli.
Grazie Professoressa!! Anna
Grazie! Non sono brava,faccio tanti errori.Per me molto utile queste lezioni
complimenti!
Buonasera Prof…essa Anna,
Questa lezione è stata molto importante per me.
È sempre buono ritornare ad il genero maschili e femminili degli nome.
Grazie,cordiali saluti.
Milton.
graaaaziiie , era molto molto bene 🙂 <3
Un buon esercizio! Purtroppo come Maria io non posso correggere perché non ci sono i colori verde o rosso sul mio computer. (Apple)
Cordiali saluti.
Cara Erica, cercheremo di risolvere questo problema.
A presto
Prof. Anna
Cara prof.ssa Anna,
I opzioni; li ho fatti tutti corretti per la seconda volta e mi piace di usare le sue correzione, perchè trovo bello italiano.
Con salutti cordiali dal freddo diventerando Ollanda
Aniia
TANTE GRAZIE ESTELA HO IMPARATO TANTO PERCCIO HO FATTO TUTTO BENE,, PURTROPO SABADO SERA PREFIREREI STARE CON UN BEL RAGAZZO BACIONI BRUNA
Ho letto con molta attenzione e credo di avere imparato!! Grazie anche per l’esercizio…a presto!
grazie è molto interessante a ricordare questi tipo di lizione,
si stato molto bello participare grazie
l ho fatto benissimo!
Interessante. Grazie
Fatto bene…
Prof.sia mi scusi ma non trovo da nessuna parte la risposta a questa domanda: davanti a sostantivi invariabili come ad esempio ingegnere o avvocato, messi al femminile, bisogna anteporre un articolo interminativo con l’accento o senza?? Ad esempio per una donna è un avvocato o un’avvocato???
grazie mille.
Cara Menna, l’apostrofo non va usato in quanto sono comunque di genere maschile, mentre si userà per esempio per “un’avvocatessa”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
desidero farle una domanda alla quale, nonostante svariate ricerche, non riesco proprio a trovare risposta:
riferito ad un animale femmina, devo utilizzare l’articolo “LE”?
esempio: LE hai dato pettinato il pelo stamattina?
(parlando della mia gatta)
Spero tanto di ricevere una sua cortese risposta.
Grazie,
Susanna
Cara Susanna, essendo un animale di genere femminile (una gatta) è corretto usare un pronome femminile, la frase corretta è: “le hai pettinato il pelo stamattina?”.
Un saluto
Prof. Anna
Troppo facili gli esercizi
Cara prof.ssa Anna,
io ho difficoltàin nome che sono irregolari .per esempio il panorama. i nomi terminano in –a,ma ma è il.come sara .Mi dispiace per il mio cattivo italiano.grazie mille
Caro Oap, ti consiglio questo articolo sui nomi maschili che terminano in -a-: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2014/02/06/il-genere-dei-nomi-3-maschili-in-a-e-femminili-in-o/.Se hai ancora dubbi non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Professoressa Anna,
Qual è la differenza tra usare le espressioni “In bocca al lupo” e “Buona fortuna”?
Grazie
Amina
Cara Amina, entrambe le espressioni si usano per augurare un esito positivo, quindi a livello di significato non c’è differenza, “in bocca al lupo” però è più frequente quando si tratta di augurare buona fortuna per un esame o una prova difficile, perché, per chi è scaramantico, un augurio troppo diretto come “buona fortuna” potrebbe “portare sfortuna”. Diversa è comunque la risposta: all’espressione “in bocca al lupo” si risponde “crepi (il lupo)”, mentre all’espressione “buona fortuna” si risponde semplicemente “grazie”.
Un saluto
Prof. Anna
IL MASCHILE DI GIRAFFA???
Caro Guerrino, per indicare un maschio di giraffa si dice “la giraffa maschio”.
A presto
Prof. Anna
Vorrei altri esercizi per favore