Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, questa settimana l’articolo viene pubblicato di mercoledì, poiché domani è festa; oggi vedremo in che modo bisogna coniugare i verbi al congiuntivo nella subordinata quando nella principale c’è un verbo che esprime volontà o desiderio coniugato al condizionale.
Buona lettura!
Prof. Anna
Le regole che abbiamo visto sulla concordanza dei tempi con il congiuntivo nell’articolo precedente non valgono quando nella principale si ha un verbo che esprime volontà o desiderio (volere, desiderare, preferire, ecc.) coniugato al condizionale presente o passato.
Vediamo insieme quali tempi del congiuntivo bisogna usare quando vogliamo esprimere contemporaneità, anteriorità o posteriorità; le regole sono le stesse sia nel caso in cui nella principale ci sia il condizionale presente sia il condizionale passato.
FRASE PRINCIPALE | FRASE SUBORDINATA | RAPPORTO TEMPORALE |
preferirei che
avrei preferito che |
…tu fossi stato sincero
(congiuntivo trapassato) |
anteriorità |
preferirei che
avrei preferito che |
…tu fossi sincero
(congiuntivo imperfetto) |
contemporaneità |
preferirei che
avrei preferito che |
…tu fossi sincero
(congiuntivo imperfetto) |
posteriorità |
Facciamo qualche altro esempio:
Vorrei che tu studiassi di più → congiuntivo imperfetto → contemporaneità e posteriorità.
Vorrei che tu avessi studiato di più → congiuntivo trapassato → anteriorità.
Avrei voluto che studiassi di più → congiuntivo imperfetto → contemporaneità e posteriorità.
Avrei voluto che tu avessi studiato di più → congiuntivo trapassato → anteriorità.
Ora vi propongo una breve lettura, un dialogo, in cui troverete parecchie concordanze sia con l’indicativo sia con il congiuntivo; ogni volta che le incontrate provate a valutare se esprimono un rapporto di anteriorità, contemporaneità o posteriorità.
Maria: Sono le otto passate e Luca non è ancora arrivato; credo proprio che si sia dimenticato della cena di stasera e che ormai non venga più.
Alex: Non credo. Ho parlato con lui ieri pomeriggio e mi ha detto che lo avevi invitato e che ci saremmo visti a casa tua. Sono sicuro che ha dovuto trattenersi al lavoro più a lungo del previsto. Vedrai che sarà qui a momenti.
Maria: Ho i miei dubbi: anch’io pensavo che fosse ancora al lavoro, ma poco fa gli ho dato un colpo di telefono e un suo collega mi ha detto che era appena uscito per andare in centro. È poco probabile che lo vedremo qui stasera, perciò preferirei che ci mettessimo a tavola.
Alex: Ma no, aspettiamolo ancora un po’. Sono certo che ha avuto un contrattempo e che sta per arrivare. Hanno suonato, dev’essere lui!
Luca: Scusate, mi dispiace di essere così in ritardo, spero che abbiate già cominciato a mangiare.
Maria: No, ti abbiamo aspettato, ma dove sei stato? Perché non ci hai avvertito del tuo ritardo?
Luca: Sono stato davvero maleducato, ma ti assicuro che non è stata colpa mia: ho incontrato un mio vecchio amico che non vedevo da molti anni. Dopo che ero uscito dall’ufficio sono andato in pasticceria per comprare un dolce e, quando l’ho visto, anche se sapevo che era tardi, non ho potuto fare a meno di fermarmi e fare due chiacchere con lui. Quando poi sono risalito in macchina mi sono accorto che avevo dimenticato il dolce!
Maria: Non cambierai mai! Per questa volta ti perdono, ma ora andiamo a tavola.
Ora prova a rispondere alle seguenti domande usando i tempi e i modi più adeguati:
1. Cosa pensa Maria del ritardo di Luca?
2. Cosa ha detto Luca ad Alex il pomeriggio precedente?
3. Di che cosa è sicuro Alex?
4. Cosa pensava Maria?
5. Che cosa le ha detto un collega di Luca?
6. Cosa preferirebbe Maria?
7. Di che cosa è certo Alex?
8. Cosa spera Luca?
9. Chi ha incontrato Luca in pasticceria?
10. Di che cosa si è accorto in macchina?
Prof. Anna,
buon giorno!
Sto studiando il livello C1 e bisogno qualche materiali supplementare sulla forma attiva e passiva dei verbi.
La Ringrazio,
Eloídio
Caro Elodio, purtroppo non posso fornirti materiale, prova a fare gli esercizi relativi agli argomenti del livello che ti interessa.
A presto
Prof. Anna
Non scrivo quasi mai commenti su internet per il timore di invasioni nei miei siti, ma non posso fare a meno di ringraziare ed esprimere la mia gratitudine ed il mio apprezzamento per gli spunti ed il materiale che ci fornite!!
Gentile Prof.ssa Anna,
cerco unità didattiche sul giornalismo a livello medio alto, ma non mi riesce di trovare materiale. Avrebbe qualche suggerimento da darmi? La ringrazio per l’attenzione
assunta
Cara Assunta, purtroppo non so darti un suggerimento preciso, in libreria però si trovano testi molto validi per livelli medio alti.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Prof. Anna finalmente io comincio a capire la concordanza dei tempi nel congiuntivo!
1- Maria pensa che si sia dimenticato della cena e che non venga più.
2- Luca ha detto ad Alex il pomeriggio precedente che maria lo aveva invitato e che ci sarebbero visti a casa sua.
3- Alex è sicuro che Luca ha dovuto trattenersi al lavoro più lungo del previsto.
4- Maria pensava che Luca fosse ancora al lavoro.
5- Un collega di Luca le ha detto che era appena uscito per andare in centro.
6- Maria preferirebbe che ci mettessero a tavola.
7- Alex è certo che Luca ha avuto un contrattempo e che sta per arrivare.
8- Luca spera che abbiano già cominciato a mangiare.
9- Luca ha incontrato un suo vecchio in pasticceria.
10- Luca si è accorto che aveva dimenticato il dolce.
vi ringrazio tanto per il vostro lavoro che ci aiuta molto.
Caro Solas: la scelta dei tempi è corretta, ci sono solo alcuni errori: 2- …e che si sarebbero visti a casa sua; 6- Maria preferirebbe che si mettessero a tavola; 9- Luca ha incontrato un suo vecchio amico.
Un saluto
Prof. Anna
Salve professoressa Anna,
Mi potrebbe cortesemente spiegare come viene utilizzata la parola “anche”? Ci sono delle regole sul dove deve essere posizionata in una frase?
Grazie mille
Erika
Cara Erica, “anche” si posiziona prima dell’elemento a cui si riferisce: viene anche mia sorella (riferito a mia sorella); ho studiato storia e anche geografia; vorrei anche un caffè. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Cara prof.ssa Anna,
Qui sono miei risposti del test:
1. Maria pensa, che Luca non venga più, perchè non è arrivato, mentre le otte sono passato, dunque, lui si dev’esarre dimenricato della cena di sera.
2. Luca ha detto ad Lex questo pommeriggio di essere invitato da Maria e che si sarebbero viati a casa di Maria.
3. Alex è sicuro che Luca ha devuto a tratenersi al lavoro più lungo del previsto.
4. Anche Maria pensava, che fosse ancora al lavoro.
5. Un collega di Luca ha detto ad Maria che lui era appena ucito per andare in centro.
6. Maria preferirebbe che si mettesero a tavola.
7. Alex è certo, che Luca ha avuto un contratempo e che Luca era stato in arrivo.
8. Luca spera che abbiano già comminiciato a mangiare.
9. Lui ha incontrato un suo vecchio amico che non ha visto da molti anni.
10. Si è accorto in macchina che aveva dimenticato il dolche.
La scorsa lessione trovo molto interresante e utile. Ho trovafo difficile, ma me ne ho cavarsela. Spero che abbia usato coretta la frase “ma me ne ho cavarsela” corretta. Ne ho visto in un altro corso e trovavo troppo difficolto ancora, ma ora ho e avro più coraggio.
Con salutti cordiali dal Ollanda
Anita
Cara Anita: 1- Maria pensa che Luca si sia dimenticato della cena; 2- Luca ha detto ad Alex che era stato invitato da Maria e che si sarebbero visti a casa sua; 3- Alex è sucuro che Luca ha dovuto trattenersi al lavoro più a lungo del previsto; 4- è corretta; 5- Un collega di Luca ha detto a Maria che era appena uscito per andare in centro; 6- Maria preferirebbe che si mettessero a tavola; 7- Alex è certo che Luca ha avuto un contrattempo e che sta per arrivare; 8- Luca spera che abbiano già cominciato a mangiare; 9- Luca ha incontrato un vecchio amico che non vedeva da molti anni; 10- Si è accorto che aveva dimenticato il dolce.
A presto
Prof. Anna
Grazia mille per le sua correzione, anche questa lezione imparerò fincè che ne ho sotto controlla; questa è veramente necessario. Spero anche che faccio sappere presto di me, perchè volentieri scrivo e parlo tutti corretti, come faccio con mio tedesco e inglese.
A presto possibile
Anita
Cara prof.ssa Anna,
Proposito, mi sono accorto di chiederLei ch’è il infinito del partizipio “accorto”, come ho usato all’inzio della questa frase. Sto imparando i verbi idiomarici 1 che Lei ha ricommandato a me.
Grazie mille in antizipio e salutti cordiali dal Ollanda
Anita
Cara Anita, l’infinito è “accorgersi”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof.ssa Anna,
Grazie mille, ora posso coniungare e usarla. Sono molto felice sopratutto negli questi giorni che tutto vede festivo.
Con cordiali salutti dal Ollanda
Anita
Prof Anna,
si può dire al posto di “perciò preferirei che ci mettessimo a tavola” perciò preferirei che ci mettiamo(cong presente)a tavola?
Grazie mille
Andrea
Caro Andrea, non si può usare il congiuntivo presente dopo un verbo di volontà o desiderio al condizionale presente, bisogna usare il congiuntivo imperfetto “mettessimo”.
Un saluto
Prof. Anna
Adesso che ci penso si, anche in altri esempi non funziona!
Grazie mille 🙂
spero di non venir messa da parte
o spero di non essere messa da parte
venir o essere ?
oppure
spero non mi metterai da parte
oppure
spero tu non mi metta da parte
Grazie
Cara Mara, tutte le frasi che mi scrivi sono corrette, le prime due sono passive (per la forma passiva è corretto usare sia “essere” che “venire”); le ultime due attive.
Un saluto
Prof. Anna
Scusatemi come dicendo funzionare al congiuntivo presente?
Caro Eti, non so se ho capito bene la tua domanda, “funzionare” al congiuntivo presente si coniuga così: io funzioni; tu funzioni; egli funzioni; noi funzioniamo; voi funzioniate; essi funzionino.
Un saluto
Prof. Anna
” ma proprio non vuoi che io resti con il gusto della vittoria?!”
questa frase è corretta?!!
Grazie
Cara Mara, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno, volevo togliere un dubbio riguardo la correttezza di questa frase con l’uso del congiuntivo: ‘È evidente che tu non abbia letto’ . Io sostengo che l’uso del congiuntivo passato qui è improprio in quanto non si esprime dubbio, ma certezza….oltre al fatto che mi sembra non ci sia nemmeno concordanza di tempi. Sbaglio?
Cara Melina, il congiuntivo in questo caso non è necessario proprio perché non viene espresso un dubbio ma una certezza, i tempi invece sono corretti.
A presto
Prof. Anna
Ciao!
Per favore, potreste rispondermi al più presto possibile?
vorrei togliermi ancora dei dubbi :)?! Grazie!!!
E’ corretto scrivere questa frase?!:
“Luca non voglio che tu rimanga tutto il tempo così davanti alla tv!Quanto vorrei che ti impegnassi,che ridessi con me non di me!”
in questa frase sono giusti i tempi?
è giusto passare da un congiuntivo presente ad un imperfetto?
Grazie mille!!!
Cara Mara, la frase è corretta, bisogna però mettere una virgola dopo “Luca”.
A presto
Prof. Anna
Salve e buon anno.
Io ho dei dubbi riguardanti la concordanza dei tempi di queste 3 forme:
_Credevo che venisse
_Credevo che fosse venuto
_Credevo che sarebbe venuto
Gentile Prof. Anna, potrebbe spiegarmele con qualche esempio.
Grazie, cordiali saluti
Caro Stefano, nella frase “credevo che venisse” la subordinata (venisse) è contemporanea rispetto alla principale (credevo), entrambe sono al passato (imperfetto); nella frase “credevo che fosse venuto” la subordinata (fosse venuto) è anteriore rispetto alla principale e nell’ultima frase la subordinata (sarebbe venuto) è posteriore rispetto alla principale; ti consiglio di leggere questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4258
A presto
Prof. Anna
Proff.ssa Anna mi potete scrivere 10 frasi con il verbo al modo congiuntivo e condizionale per favore? Grazie
Cara Giulia, posso farti un esempio per ognuno di questi modi verbali: spero che tu STIA bene; VORREI andare in vacanza.
Un saluto
Prof. Anna
Proff.ssa Anna grazie delle vostre spiegazioni,sto capendo molto di piu anche grazie ai vostri esempi molto piu semplici e comprensibili.volevo chiederle se poteva spiegarmi un argomento che proprio nn capisco:gli intransitivi pronominali(in altri siti nn si capisce nnt) spero che riesca a darmi una spiegazione completa,grazie
Caro Vittorio, ti consiglio questo articolo sui verbi pronominali: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=585, se dopo averlo letto hai ancora dei dubbi, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
me piace molto questo sito..vi ringranzio il vostro lavoro che ci aiuta molto
Cara Graciela, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
1- Maria pensa che si sia dimenticato della cena e che non venga più.
2- Luca ha detto ad Alex il pomeriggio precedente che maria lo aveva invitato e che ci sarebbero visti a casa sua.
3- Alex è sicuro che Luca ha dovuto trattenersi al lavoro più lungo del previsto.
4- Maria pensava che Luca fosse ancora al lavoro.
5- Un collega di Luca le ha detto che era appena uscito per andare in centro.
6- Maria preferirebbe che ci mettessero a tavola.
7- Alex è certo che Luca ha avuto un contrattempo e che sta per arrivare.
8- Luca spera che abbiano già cominciato a mangiare.
9- Luca ha incontrato un suo vecchio in pasticceria.
10- Luca si è accorto che aveva dimenticato il dolce.
Cara Graciela, ti faccio alcune correzioni: 2- Luca ha detto ad Alex il pomeriggio precedente che Maria lo aveva invitato e che si sarebbero visti a casa sua; 3- Alex è sicuro che Luca abbia dovuto trattenersi al lavoro più lungo del previsto; 6- Maria preferirebbe che si mettessero (oppure “ci mettessimo”) a tavola; 7- Alex è certo che Luca abbia avuto un contrattempo e che stia per arrivare; 9- Luca ha incontrato un suo vecchio amico (?) in pasticceria. Per ripassare l’uso del congiuntivo ti consiglio questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2494
A presto
Prof. Anna
Salve professoressa,
nelle frasi 3 e 7 che Lei ha corretto, le espressioni “è sicuro che” e “è certo che”, non richiedono l’indicativo presente?
Grazie
Cara Sil, l’espressione “è certo” può essere seguita sia dall’indicativo sia dal congiuntivo.
A presto
Buonasera prof. Anna, le volevo chiedere se usare il congiuntivo presente dopo il condizionale presente è vietato solo con i verbi che esprimono desiderio e volontà o è sempre vietato anche con tutti gli altri verbi? Qualora non fosse così potrebbe farmi gentilmente qualche esempio? grazie e buona serata
Caro Stefano, potresti farmi un esempio?
Prof. Anna
Non so se sia l’articolo giusto ma volevo aolo un breve chiarimento sull’uso del congiuntivo: dire “le chiederanno se qualcuno l’ha contattata” anziché “l’avesse/l’abbia contattata” è sempre un errore, giusto?
La ringrazio molto dell’aiuto
Cara Ermacora, la frase introdotta da -se- in questo caso è un’interrogativa indiretta, queste proposizioni possono avere l’indicativo (l’ha contattata) o il congiuntivo per sottolineare il valore dubitativo della frase (l’abbia contattata).
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof. Ana
Ho un dubbio sulla frase
Qualunque cosa Giulia (decidere*), noi saremo sempre d’accordo
È correto usare DECIDESSE o DECIDA?XK?
Cara Luciana, è corretto usare il congiuntivo presente “decida”.
Un saluto
Prof.Anna
La frase è questa: Se alcuni alunni si dovessero presentare qui a casa vorreste indirizzarli gentilmente dalla nonna.
I tempi sono giusti…oppure invece di vorreste è meglio dire vogliate..?
Grazie…
Caro Helfo, i tempi non sono scorretti, ma ci vuole un punto interrogativo alla fine della frase.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno.
Il periodo”Se ti fossi impegnato di più, non sarebbero conseguiti risultati così negativi”, è giusto?
Caro Ale, la scelta dei tempi e dei modi è corretta, si tratta infatti di un periodo ipotetico dell’irrealtà, ma per rendere più fluida la frase direi: “se ti fossi impegnato di più, non avresti conseguito risultati così negativi”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno
La ringrazio per la risposta.Avrei ancora un dubbio sui tempi del seguente periodo.”Ci avevi detto che c’era qualche speranza che potessi rimanere con noi anche l’anno dopo.”
Io avrei scritto “Ci hai detto che ci sarebbe stata qualche speranza che saresti potuto rimanere con noi l’anno successivo.” Anche se mi pare un po’ pesante.Cosa mi consiglia? Grazie
Caro Ale, in dipendenza da un tempo passato (ci avevi detto, ci hai detto) un imperfetto esprime un’azione contemporanea alla reggente, quindi nel primo periodo “che c’era qualche speranza” è contemporanea a “ci avevi detto”, mentre il condizionale passato esprime posteriorità rispetto a una reggente al passato; dipende quindi da quale rapporto tra le frasi vuoi esprimere, se l’ultima frase esprime posteriorità e le prime due sono contemporanee tra di loro, puoi dire: “ci avevi detto che c’era qualche speranza che saresti potuto rimanere con noi l’anno successivo”. Spero di essere stata chiara.
A presto
Prof. Anna
Gentile prof. Anna
ho un dubbio riguardo l’uso del congiuntivo nella seguente frase: Sarebbe piu’ conveniente che tu ti faccia accompagnare da qualcuno/Sarebbe piu’ conveniente che tu ti facessi accompagnare da qualcuno – presente o imperfetto?
Grazie
Cordiali saluti
Roberta
Cara Roberta, con i verbi che esprimono un giudizio di convenienza, sufficienza, importanza coniugati al condizionale presente nella reggente, per esprimere un rapporto di contemporaneità o di posteriorità nella subordinata è necessario usare il congiuntivo imperfetto, quindi è corretta laseconda frase che mi scrivi.
Un saluto
Prof. Anna
La ringrazio per la risposta.
Vorrei ancora sapere se e’ possibilie usare il congiuntivo presente quando nella frase principale c’e’ il condizionale presente?
Cordiali saluti
Roberta
Cara Roberta, se è un verbo che può reggere il congiuntivo e le due frasi hanno un rapporto di contemporaneità, è possibile. Per approfondire la concordanza dei tempi quando nella reggente c’è un condizionale, ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/12/01/il-condizionale-nelle-frasi-indipendenti/.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
Ho un dubbio. Una persona mi ha scritto una mail ed io le ho comunicato il mio disappunto per il contenuto scrivendole “avrei preferito che tu scrivessi questo piuttosto che quest’altro”. E’ corretto oppure, per esprimere anteriorità, avrei dovuto scrivere “avrei preferito che tu avessi scritto…”.
La ringrazio.
Caro Marco, per esprimere anteriorità avresti dovuto usare il congiuntivo trapassato “avessi scritto”.
A presto
Prof. Anna
Salve. È corretta la seguente frase: “vorrei sapere se tu abbia il mio libro e, nel caso, se potessi restituirmelo”?
Caro Giuseppe, è meglio usare l’indicativo: “vorrei sapere se hai tu il mio libro e, nel caso, se puoi restituirmelo”.
Un saluto
Prof. Anna
“Mi piace che” “Non mi piace che” entrambe le espressioni credo vogliano il congiuntivo.
Si usa il congiuntivo dopo nomi, verbi o aggettivi che esprimono un sentimento personale, seguiti dalla congiunzione che: desidero che tu sia felice; hanno il sospetto che lui abbia mentito; mi fa piacere che la mia opera le piaccia.Mi piace che VI INTERESSIATE alla politica.
Con la negazione: “Non mi piace chi crei i problemi”, “non ti piace che sia così la faccenda”, “non mi piace che il tuo cane morda il mio gatto”. In casi del genere l’uso dell’indicativo o del congiuntivo è dettato da ciò che si vuole evidenziare (intendo al negativo); perciò le stesse frasi espresse qui al negativo potremmo scriverle anche con l indicativo.
Caro Livio, anche in presenza di negazione ci vuole il congiuntivo.
Non so se lo abbia conosciuto;
Non so se lo conoscesse;
Sono delle interrogative indirette; la prima esprime anteriorità nel passato come la seconda, la quale però, con il verbo della principale al presente (come la prima frase d’altronde), utilizza l’imperfetto congiuntivo (anche se la principale è una frase al presente) per esprimere delle situazioni nel passato o per riferirsi ad un tempo molto lontano e senza alcun rapporto con il presente. In questo caso la differenza tra queste due forme sta nell’aspetto: nel primo enunciato viene illustrato un evento passato terminato; mentre nel secondo si indica, come ho detto sopra, uno stato o un’abitudine del passato, anche con valore durativo. Va inoltre detto che se la frase principale è al passato, l’uso del congiuntivo passato è escluso; se la principale è invece al presente, scegliendo la forma del congiuntivo passato si avranno sempre buoni risultati (quella che preferisco, anche perché rispetta maggiormente la concordanza della frase). Tuttavia entrambe sono corrette, ma io preferisco la prima.
Giusto?
Cara Assunta, tutto giusto.
A presto
“ci tengo che” vuole il congiuntivo? so che vuole il congiuntivo, ma perché? cosa esprime quest’espressione? forse un’aspettetiva? tipo “ci tengo che veniate (ma non è certo)” etc?
Cara Barbara, significa “attribuire grande importanza a qualcuno o a qualcosa”.
Ok, quindi usiamo il congiuntivo in quanto lo stesso non è solo il modo dell’eventualità, ma anche quello della soggettività, come se si vuole comunque sottolineare l’elemento della soggettività, della partecipazione anche emotiva mi verrebbe da dire…
Spero sia giusto, un saluto!
Cara Barbara, giusto.
Profssa. Anna, La ringrazzio per lo stupendo materiale sul congiuntivo. E’ proprio un pó difficile. Sra,María Cristina Bardi
Cara Maria Cristina, se ha dubbi o domande non esitare a scrivermi. Attenzione: si scrive – un po’- con l’apostrofo, non con l’accento.
Un saluto e a presto
“Non volevo credere (in passato) che Marco (sempre in passato) dicesse le bugie (contemporaneità)”;
“Non voglio credere (adesso) che Marco (sempre adesso) dica le bugie;
…Usiamo, a parte l esattezza della concordanza, il congiuntivo nella subordinata, in quanto la stessa si riferisce al verbo della principale il quale è “credere”, accompagnato dal modale “volere” (volevo, voglio); e sia con che senza negazione (non) il verbo “credere” (come “pensare” e simili) regge sempre il congiuntivo.
Caro Luca, è esatto.
“Speriamo che non pioverà” (posteriorità)
“Speriamo che non piova” (contemporaneità)
“Speriamo che non abbia piovuto” (anteriorità)
Mi sembrano corrette…
Cara Ludo, sono corrette.
“Che tu ci creda o no” e “Che lo vogliate o meno” sono congiuntivo dubitativi al presente, vero? anche al passato: “Che tu lo abbia voluto o meno, ora hai questo libro fra le mani”; “Che tu ci abbia creduto o no, alla fine ci sei cascato”; anche con valore durativo, sempre al passato: “Che tu lo volessi o meno…”, “Che tu ci credessi o no…”
Caro Lorenzo, è esatto.
Salve, ho qualche frase da sottoporle:
1) “Non vedo perché tu non debba farlo”
2) “Non vedo perché dovresti…”
3) “Mi chiedono se lei potrebbe spegnere il motore”
4) “Cerca qualcuno a cui tu possa piacere come sei”
…Allora nelle prime due frasi l’espressione “Non vedo perché…” può reggere sia il congiuntivo (prima frase) sia il condizionale (seconda frase). Useremmo il congiuntivo, se la conseguenza fosse ipotetica o possibile; il condizionale per indicare una conseguenza realizzabile soltanto a certe condizioni: “Non vedo perché dovresti” (“qualora te lo proponessero”).
Per quanto riguarda la terza frase, abbiamo un’interrogativa indiretta, introdotta dal “se”, che può avere il condizionale (come nell’esempio) per sottolineare che quanto espresso nell’interrogativa è soggetto ad una condizione (anche sottintesa): “Mi chiedono se lei potrebbe spegnere il motore (qualora fosse d’accordo)”.
Nella quarta frase, invece, usiamo il congiuntivo nella relativa (introdotta dal “cui”) con valore finale; in questo caso la frase relativa ha una sfumatura finale, cioè indica un fine, uno scopo (possiamo sostituire “a cui” con “affinché”: “Cerca qualcuno affinché (a cui) tu possa piacere come sei”.
Tutto giusto?
Caro Filippo, è giusto.
Ciao,
Quale e’ la differenza semantica tra “Vorrei che tu avessi studiato di più” (anteriorità) e “Avrei voluto che tu avessi studiato di più.” (anteriorità), visto che si tratta di un evento irrealizzabile in entrambi casi?
Grazie!
Caro Frittelino, nel primo caso l’azione di “volere” è nel presente (vorrei oggi che tu avessi studiato nel passato), nel secondo caso tutto il periodo si riferisce al passato (avrei voluto in passato che tu avessi studiato nel passato).
Un saluto e a presto
Dopo un verbo di volontà o desiderio al condizionale presente, bisogna usare il congiuntivo imperfetto: “Preferiremmo che mettessero tutto in ordine”; ma se lo stesso verbo è coniugato all’indicativo presente, allora usiamo il congiuntivo presente: “Preferiamo che mettano tutto in ordine”.
Mi pare corretto
Caro Luca, è corretto.