Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, ultimamente ho ricevuto molte domande da parte vostra che riguardavano la particella SI, quindi credo possa essere utile a tutti ripassarne le diverse funzioni e i diversi usi.
Buona lettura!
Prof. Anna
“SI” RIFLESSIVO
Il pronome atono di terza persona (femminile e maschile, singolare e plurale) si assume in primo luogo la funzione di riflessivo:
• riflessivo diretto: la particella si coincide con il soggetto e svolge la funzione di complemento oggetto e dunque di complemento diretto, il verbo esprime un’azione che il soggetto compie su sé stesso, per esempio:
– lui si veste → lui veste sé stesso; loro si lavano → loro lavano sé stessi;
• riflessivo indiretto: in questo caso il si coincide con il soggetto ma svolge la funzione di complemento di termine e dunque di complemento indiretto, per esempio:
– loro si lavano le mani → loro lavano le mani a sé stessi; Luca si è comprato un libro → Luca ha comprato un libro a sé stesso;
• riflessivo reciproco: il si diventa un pronome personale reciproco quando è usato nella costruzione dei verbi reciproci, nei quali l’azione è condivisa e ricambiata tra due o più persone:
– Mario e Giulia si amano → Mario ama Giulia e Giulia ama Mario; Luca e Alex non si sopportano → Luca non sopporta Alex e Alex non sopporta Luca.
“SI” PRONOMINALE
Lo troviamo nei verbi intransitivi pronominali, questi verbi sono accompagnati dalle particelle pronominali mi, ti, si, ci, vi, ma, a differenza di quanto accade con i verbi riflessivi, in questo caso il pronome non svolge alcun ruolo sintattico. Fanno parte di questo gruppo: accorgersi, arrabbiarsi, pentirsi, vergognarsi, svegliarsi, alzarsi ecc.
“SI” IMPERSONALE
In questo caso la particella si ha il valore di soggetto indefinito; è possibile usare la costruzione impersonale con qualsiasi verbo intransitivo o transitivo attivo alla terza persona singolare ma senza un oggetto espresso, la forma impersonale può invece essere seguita da un avverbio o da un verbo all’infinito; in questo tipo di costruzione il si può essere considerato il soggetto vero e proprio della frase, un soggetto generico e indefinito:
– in Italia si mangia bene → in Italia le persone (soggetto indefinito) mangiano bene; oggi si studia → oggi noi studiamo, oggi qualcuno studia.
• Nei costrutti impersonali con i tempi composti l’ausiliare è sempre essere;
• se il verbo impiegato ha nella costruzione personale l’ausiliare avere, il participio passato è sempre al maschile, per esempio: si è dormito troppo → nella costruzione personale sarebbe: abbiamo dormito troppo;
• mentre, se il verbo nella forma personale ha come ausiliare essere, il participio passato sarà al plurale, maschile o femminile: si è andati al mare → nella costruzione personale sarebbe: siamo andati al mare;
• con il verbo essere e l’aggettivo, si usa sempre il plurale maschile, per esempio: si è contenti del risultato;
• con i verbi riflessivi o pronominali si aggiunge la particella ci: ci si incontra davanti al cinema.
“SI” PASSIVANTE
Se abbiamo il si seguito da un verbo transitivo con il suo complemento oggetto avremo una costruzione con il si passivante: il complemento oggetto diventa il soggetto del verbo che quindi si accorda con esso, per esempio: noi mangiamo gli spaghetti (gli spaghetti è l’oggetto) → si mangiano gli spaghetti (costruzione con il si passivante) = gli spaghetti (soggetto) vengono mangiati.
Il si passivante viene usato in costrutti con valore passivo e si forma con la particella si + la terza persona singolare o plurale di un verbo transitivo attivo. Dunque usiamo la costruzione con il si passivante per creare la forma passiva, anzichè formare il passivo utilizzando essere o venire con il participio passato del verbo: qui si vendono i biglietti dell’autobus = qui vengono venduti i biglietti dell’autobus.
• Si utilizza solo con soggetto della terza persona singolare o plurale, per esempio: in estate si mangia il gelato, in estate si mangiano i gelati;
• nei tempi composti l‘ausiliare è sempre essere: l’anno scorso si sono letti pochi libri.
In presenza di un verbo intransitivo o transitivo senza oggetto espresso, il si non ha mai valore passivante, ma soltanto impersonale:
– in Italia si mangia bene → si impersonale;
– in Italia si mangia molta pasta →si passivante;
– in questa scuola si studia molto → si impersonale;
– in questa scuola si studia l’italiano → si passivante.
leggendo la spiegazione ho pensato che sia troppo difficle per me ma facendo gli esercizi tutto era mervigliosamente ciaro e non mi sono sbagliata. Grazie Prof. Anna e buon fine settimana di Pentecoste.
Cara Maria, sono contenta che tutto ti sia chiaro.
Buon fine settimana anche a te!
Prof. Anna
Gentile professoressa Anna, grazie per questo blog stupendo! Persino io che studio l’italiano all’universita’ lo trovo utilissimo.
Buongiorno prof.ssa. Anna,
Il mio dubbio riguarda i verbi della terza coniugazione al presente: esiste qualche regola in particolare per sapere se a questi verbi vengono aggiunti la desienza ISC ou meno. A volte ci sono alcuni che non usiamo spesso al tempo presente come arrostire, farcire e pentire. Grazie !
Buongiorno prof.ssa Anna,
sono una straniera e studio la lingua italiana via internet, è la mia prima volta che trovo la sua speagazione in questo sito. E’ molto chiaro. Ho fatto gli esercizi e ho sbagliato solo 2 (numero 4 e 6) ma dopo che ho riletto, ho capito il perchè. Grazie mille e perdonarmi se sbaglio la grammatica.
Cara Nittaya, benvenuta su Intercultura blog!
Non ti preoccupare se fai degli errori, è normale quando si impara una lingua, vedrai che col tempo ne farai sempre meno.
A presto
Prof. Anna
Cara professoressa,
Il mio dubbio riguarda i verbi della terza coniugazione al presente: esiste qualche regola in particolare per sapere se a questi verbi vengono aggiunti la desienza ISC?. A volte ci sono alcuni che non li usiamo spesso e non sappiamo come coniugarli… Grazie !
Caro Marcos, purtroppo non esiste una regola che ci aiuti a riconoscere questi verbi, l’unica cosa che hanno in comune è l’appartenenza alla terza coniugazione.
Un saluto
Prof. Anna
grazie dell’aiuto e buona giornata !
mi rende molto piu’ chiaro,grazie…
Sono contenta di poter imparare meglio l’italiano !
nn mi è servito a nulla …. pero bello…ù
Caro Marcos, i verbi -isco hanno quasi tutti una sola consonante prima della desinenza infinita:
fiNire caPire prefeRire
Mentre gli altri ne hanno due:
doRMire paRTire ofFRire aPRire
Cara Alessandra, grazie per il tuo contributo.
A presto
Prof. Anna
Ringrazio per la spiegazione esaustiva del “si” passivante… mi sono trovata in imbarazzo perché dovevo correggere un testo redatto da colleghe insegnanti di lettere (io insegno inglese) e mi conforta scorpire che avevo ragione io!
buon lavoro
cara professoressa, puoi spiegare l’ uso di la frase “prendersi cura di” grazie in anticipo
Caro Juan, l’espressione “prendersi cura di qualcuno o di qualcosa” significa “prestare la propria assistenza a qualcuno”: “si è preso cura di ma quando ero malato”; “mi prenderò cura della tua casa quando non ci sarai”. Se hai altri dubbi, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof.ssa Anna grazie per la spiegazione. Sono spagnolo e studio 4º corso d’italiano (B1+) o primo livello avanzato.
Caro Alejandro, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Come spiegare l’uso di :” lo si capisce bene” o “li si capiscono”?
Grazie
Cara Lia, non so se ho capito bene la tua domanda: “lo si capisce” e “li si capiscono” sono due forme passivanti: -lo- e -li- sono i complementi oggetio che diventano soggetti; quindi, per esempio, “questa cosa viene capita bene”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa,
Lei potrebbe aiutarmi con queste due frasi?
1.”Si sono viste le tabelle e si è discussa la questione per molto tempo.”
2.”S’è visto le tabelle e s’è discusso la questione per molto tempo”
Entrambe sono corrette?
Qual e’ la differenza tra le due frasi?
Una e’ si passivante e l’altra un si impersonale?
Grazie in anticipo!
Rajmund
Caro Rajmuns, la frase 2 non è corretta, mettere il verbo al signolare in una frase col si passivante ma col soggetto plurale (tabelle) o senza concordare (discusso-maschile, questione-femminile) è tipica di alcuni linguaggi regionali.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Poichè a volte il dubbio tra si impersonale e si passivante è legittimo (es. alle 8 si serve la cena), in una frase come ” In Italia si leggono pochi giornali” il SI può essere interpretato in entrambi i modi? In altre parole, questa è una frase passivante con SI impersonale che funge da “soggetto”?
I vari usi del si sono talvolta ostici..
Grazie mille!
Eugenia
Cara Eugenia, nella frase che mi scrivi c’è una forma passivante e non impersonale, infatti l’oggetto è espresso (pochi giornali), e nella trasfomazione passiva diventa soggetto: pochi giornali vengono letti in Italia; mentre nella forma impersonale l’oggetto non è espresso e il verbo è alla terza persona singolare, per esempio: in Italia si legge poco.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno prof. Anna,
ho avuto una indecisione nel formulare una frase con la particella “sì”.
Si dice “Il consiglio dei professori sì è dimostrato di essere impeccabile” oppure “Il consiglio dei professori ha dimostrato di essere impeccabile”?
Sarei contento se lei potesse darmi una risposta a questo quesito.
Un saluto e grazie,
Marco
Caro Marco, puoi usare entrambe le forme, ma la prima non è corretta così, dovrebbe essere: “il consiglio dei professori si è dimostrato impeccabile”; la seconda è corretta.
A presto
Prof. Anna
Cara Professoressa Ana, buona sera.
Mi è capitato un dubbio su come trasformare questa frase in un modo impersonale: “Se sei depresso, hai perso la voglia e il piacere di fare qualsiasi cosa”. Io l’ho trasformata così: Se si è depressi, si è persa la voglia e il piacee di fare qualsiasi cosa”. Ma poi mi è venuta in mente anche quest’altra possibilità: “Se si è depressi, si sono persi la voglia e il piacere…” ( in questo caso la concordanza di “persi” viene fatta con i sostantivi – voglia e piacere. Questo modo è sbagliato o no e perchè.
Un saluto e grazie.
Claudio
Caro Claudio, la tua trasformazione è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Professoressa Anna.
E’ nata una discussione on i miei amici sulla correttezza della seguente frase:
“Forse sarà la volta buona che si imparerà a scrivere”
la frase è riferita a persona.
Alcuni di noi (tra cui io) sostengono che il si prima della parola imparerà non sia corretto.
Cosa ci dice a riguardo?
Grazie
un saluto
Fabio
Caro Fabio, se la frase è riferita a una persona: “forse sarà la volta buona che -lui- si imparerà a scrivere”, non è corretto usare la particella SI, quindi: “forse sarà la volta buona che -lui- imparerà a scrivere”.
A presto
Prof. Anna
salve sono giorgio ma il si passivante come si usa e a che cosa serve?
Caro Giorgio, la costruzione con il “si” passivante è uno dei modi possibili per rendere una frase passiva, nell’articolo viene spiegato come e quando si usa.
Un saluto
Prof. Anna
cara prof Anna volevo sapere se la frase si vive per la gloria e la fama sia una frase impersonale? grazie
GIORGIO<2
Caro Giorgio, si tratta di una costruzione impersonale.
A presto
Prof. Anna
Scusi, ho un dubbio sulla particella “si”. Si dice:- In ufficio si lavora /lavorano molte ore. La ringrazio per la sua risposta. Carmela Ferrantino
Cara Carmela, non si puà dire “si lavorano molte ore” perché il verbo “lavorare” in questo caso è usato intransitivamente, la forma quindi è impersonale “si lavora” ma è meglio farla seguire da un avverbio “si lavora molto”.
Un saluto
Prof. Anna
io non li riesco a capire bene
Caro Marco, che cosa non capisci esattamente?
A presto
Prof. Anna
cara professoressa,
nella lezione a Gent (Belgio)abbiamo avuto una discussione :
” in città si dice che il sindaco sia finito all’ ospedale ”
allora il “si” è passivante o impersonale ???
una frase con che ,la possiamo interpretare come oggetto ???
tante grazie per il risponso
Caro Marc, si tratta di un “si” impersonale, la frase principale “si dice” regge la subordinata “che il sindaco sia finito all’ospedale” oggettiva, svolge cioè la funzione di complemento oggetto della principale.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno, vorrei far notare un paio di refusi relativi a una delle frasi d’esempio:
loro si lavano le mani ? loro lavano le mani a sè stessi; Luca si è comprato un libro ? Luca ha comprato un libro a sè stesso;
Non si dovrebbe scrivere sé stessi invece di sè stessi?
La stessa cosa per quanto riguarda il “sè stesso” (da correggere in sé stesso). Saluti.
Caro Daniele, graze per la segnalazione, provvederò subito a correggere.
A presto
Prof. Anna
Salve di nuovo gentile prof.ssa Anna.
Un dubio.
Abbiamo la frase
“Stavo con delle ragazze ma si litigava spesso, poi si faceva pace e si faceva l amore.”
Non riesco a capire cos e questo SI.
Non mi sembra di essere riflessivo reciproco, forse e impersonale, ma per quale motivo? Comunque non riesco a capire cos e.
Se puo aiturmi Le sarei grato.
Saluti.
Caro Nikos, il primo è un “si” impersonale, gli altri due sono passivanti in quanto hanno un oggetto espresso.
Un saluto
Prof. Anna
Salve di nuovo gentile prof.ssa Anna.
Un dubio.
Abbiamo la frase
“Stavo con delle ragazze ma si litigava spesso, poi si faceva pace e si faceva l amore.”
Non riesco a capire cos e questo SI.
Non mi sembra di essere riflessivo reciproco, forse e impersonale, ma per quale motivo? Comunque non riesco a capire cos e.
Se puo aiturmi Le sarei grato.
Saluti….
Gentile Prof.ssa Anna,
Ho un dubbio, nella frase: ” in città si dice che il sindaco sia finito all’ ospedale ”
“che il sindaco sia finito all’ospedale” non è una proposizione soggettiva?
Grazie anticipatamente per la sua risposta
Cara Alessandra, la tua ipotesi è corretta, si tratta di una proposizione soggettiva.
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa Anna i suoi argomenti sono sempre buoni e suggestivi per approfondire la conoscenza della lingua italiana. Siccome siamo durante la Copa del Mondo, chissà sarebbe interessante una lezione con le parole inerenti al gioco di calcio.
La ringrazio anticipatamente.
Alírio Valentini
Caro Alirio, grazie per il suggerimento, ne terrò sicuramente conto.
A presto
Prof. Anna
Cara Ana
Mi puo I ricevere alcuni esercizi del pasivo
Grazie molto
Eti
Cara Eti: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4789
A presto
Prof. Anna
Alessio… infortunato o infortunatosi? Quando si deve aggiungere il “si” al participio passato? E, quindi, qual è la differenza?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, la prima è il paticipio passato di “infortunare” e può essere usato come aggettivo, per esempio “il giocatore infortunato è rimasto in panchina”, mentre la seconda è il participio della forma pronominale “infortunarsi” e verrà usato per realizzare la forma implicita di alcune proposizioni subordiate, per esempio causale”Alessio infortunatosi= poiché si era infortunato”.
A presto
Prof. Anna
Caro Rico, la prima è il paticipio passato di “infortunare” e può essere usato come aggettivo, per esempio “il giocatore infortunato è rimasto in panchina”, mentre la seconda è il participio della forma pronominale “infortunarsi” e verrà usato per realizzare la forma implicita di alcune proposizioni subordiate, per esempio causale”Alessio infortunatosi= poiché si era infortunato”.
A presto
Prof. Anna
Andrebbe bene anche <>? Come faccio a capire quando il si deve seguire il participio passato dei verbi? E di quali verbi?
Distinti salui
Rico
Caro Rico, il participio è seguito da “si” quando è il participio di una forma riflessiva o pronominale.
A presto
Prof. Anna
Francesco ammalatosi (=poiché si è ammalato) non è potuto venire… La frase è corretta?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, la frase è corretta.
A presto
Prof. Anna
grazie! ……ma sempre molto difficile!!! >*<
Professoressa buongiorno.
Volevo farle una domanda sull’argomento “si riflessivo indiretto”.
Nel capitro c’è un esempio di : Luca si è comprato un libro.
In questo caso, il participio passato (comprato) si accorda col soggetto o col complimento oggetto?
Per cui, quando il sogetto è femminile (Carla), si può dire : Carla si è comprata un libro..? oppure (si accorda col compl.oggetto) : Carla si è comprato un libro…??
Grazie
Yasaka
Caro Yasaka, la frase corretta è: “Carla si è comprata un libro” quindi il participio passato concora con il soggetto.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna,
Ho dubbi quando leggo del Foro Romano: “Vi si trovano le rovine di numerosi templi…”, e del Colosseo: “Durante gli spettacoli che vi si organizzavano…”
perche è usato “vi” in queste frasi?
La ringrazio per la sua risposta,
Maria Elena
Cara Maria Elena, in questo caso “vi” è un avverbio e significa “qui, in questo luogo, là, in quel luogo”.
A presto
Prof. Anna
“Francesco si è servito/a una bibita”.
“Maria si è servita/o un panino”.
Concordiamo il participio passato con l’oggetto o con il soggetto?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, si concorda con il soggetto.
Un saluto
Prof. Anna
Giusto per rilevare questo esempio abbastanza divertente:
riflessivo reciproco: il si diventa un pronome personale reciproco quando è usato nella costruzione dei verbi reciproci, nei quali l’azione è condivisa e ricambiata tra due o più persone:
– Mario e Giulia si amano ? Mario ama Giulia e Giulia ama Paolo;
Vedo poca reciprocità in questo menage à trois. E’ sicuramente una svista.
Ottimo sito!
Cara Gilles, si tratta sicuramente di una svista.
Un saluto
Prof. Anna
“Non mi meraviglio Di Buffon e Tevez… trattasi di campioni”. Il participio passato “trattasi” e, quindi, il “si” che forma è? Secondo me, né passiva e né impersonale… Quindi? Se avesse detto, l’autore della frase, “trattonsi”…, visto che Buffon e Tevez, sono due soggetti…?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, “trattasi” non è un participio passato ma la forma impesonale del vervo “trattare” con la particella “si” unita alla fina del verbo (si tratta-trattasi), il singolare “trattasi” è corretto, infatti in questa frase “Buffon e Tevez” non sono soggetti e la forma impersonale è alla terza persona singolare.
A presto
Prof. Anna
Salve Prof.ssa Anna,
ho un dubbio per quel che riguarda l’analisi sintattica di questa particella nelle sue diverse funzioni. Da un punto di vista strettamente sintattico quali potrebbero essere le funzioni del si passivante e del si impersonale? Lei gentilmente ha spiegato che nel caso dei verbi riflessivi diretti e indiretti il “si” svolge la funzione di complemento oggetto e complemento di termine rispettivamente. Quali sarebbero le funzioni nel caso dei verbi riflessivi reciproci e negli altri casi?
Un caro saluto
Claudia
Cara Claudia, anche nel caso dei riflessivi reciproci “si” ha la funzione di complemento oggetto, nel caso delle costruzioni impersonali funge da soggetto indefinito, mentre per quanto riguarda la costruzione passivante “si” ha la funzione di rendere passiva una forma attiva.
Un saluto
Prof. Anna
“Se si hanno le conoscenze giuste…” Non sarebbe meglio scrivere se si ha la conoscenza giusta”, visto che il si impersonale si utilizza solo alla terza persona singolare… Quindi non si dovrebbe utilizzare la prima frase col verbo alla terza persona plurale?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, infatti si tratta di una costruzione passivante, in quanto c’è un oggetto espresso (le conoscenze giuste).
Un saluto
Prof. Anna
“La lingua latina possiede due vocaboli… i quali si differenziano soltanto per la lettera iniziale, ma si pronunciano quasi allo stesso modo . Si possono/li si possono/li si può trascrivere nel nostro alfabeto con la grafia…” “Si possono”, visto che non è seguito da un complemento oggetto, è sbagliata come forma o no? quindi sarebbe corretto “Li si possono” che è una forma passivante, visto l’oggetto rappresentato dal pronome diretto “li”, giusto? “Li si può” è una forma impersonale, quindi è anche corretto usarla, o no?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, “si possono trascrivere” è corretto, mentre “li si possono trascrivere” non è corretto perché nella forma passivante l’oggetto diventa soggetto e quindi non è corretto usare il pronome “li”, mentre “li si può trascrivere” è corretto perché “si può” è impersonale e “li” è il complemento oggetto del verbo “trascrivere”, quindi “li si può trascrivere”.
Un saluto
Prof. Anna
E’ quasi impossibile trovare info. sul corretto uso della particella si (in questo caso impersonale o passivante?)e verbi modali:
si possono costruire molte case; si può costruire molte case
si possono mangiare tre mele; si può mangiare tre mele
si volevano istruire molti ragazzi; si voleva istruire molti ragazzi.
Logico sarebbe usare il singolare del verbo modale perchè “si” sta per “qualcuno”, “qualche istituzione”.
Grazie,
S. Algieri, Worms
Caro Salvatore, si tratta di forme passivanti: “molte case possono essere costruite”.
A presto
Prof. Anna
come si ha capire se la particella pronominale si é indiretta
Cara Caterine, dipende dal verbo da cui è seguito, se il verbo è intransitivo, e quindi non regge complemento oggetto, sarà indiretto, se è transitivo può essere diretto e se il verbo transitivo regge un complemento di termine può anche essere indiretto, lo si capisce dal significato del verbo e della frase.
A presto
Prof. Anna
“Asta di legno o di metallo, o anche grosso cordone, situata lungo la ringhiera o la parete di una scala, o sul soffitto dei veicoli pubblici, per appoggiarvisi o per sostenersi”. In questa definizione perché c’è appoggiarvi(=su ciò)- si(riflessivo)e NON ANCHE(>corretta come espressione?) sostenervi(= su ciò)si(=riflessivo o pronominale)?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, nel caso di “apporgiavisi” significa appunto “appoggiarsi su questa cosa”, mentre “sostenersi”(forma riflessiva) non ha il complemento “su ciò” ma significa solo “tenersi dritto-saldo”.
Un saluto
Prof. Anna
“La lingua latina possiede due vocaboli… i quali si differenziano soltanto per la lettera iniziale, ma si pronunciano quasi allo stesso modo” .
“Caro Rico, “si possono trascrivere” è corretto, mentre “li si possono trascrivere” non è corretto perché nella forma passivante l’oggetto diventa soggetto e quindi non è corretto usare il pronome “li””. Scrivo se ho capito… “si possono trascrivere” e non “li si possono trascrivere”, perché “li” figura come complemento oggetto e non soggetto, anche perché c’è il “li”?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, non ho capito la tua domanda: -anche perché c’è il “li”- quello che mi scrivi è però corretto.
Prof. Anna
“l’apparenza grezza (o il fatto bruto) sia che “la si”/si consideri o meno come manifestante la realtà o il fatto reale…”. Non sarebbe meglio non ripetere “la”, (che dovrebbe essere un pronome), o sbaglio?
Distinti saluti
RIco
Caro Rico, mi sembra che la frase vada bene così, con il pronome “la”, che è complemento oggetto di “si consideri”.
A presto
Prof. Anna
“L’ananas, la si mangia così”. “La cocacola, non la bevo mai”. Perché nella prima frase il pronome “la” sarebbe scorretto usarlo, mentre, nella seconda frase, è corretto?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, non è scorretto usare “la” nella prima frase, in entrambe le frasi è una dislocazione a sinistra.
Un saluto
Prof. Anna
“La ricerca, in sostanza, “la si”/si effettua per risolvere problemi”. In questo caso il pronome “la” si potrebbe anche omettere?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, in questo caso si potrebbe omettere.
Un saluto
Prof. Anna
“L’ananas, la si mangia così”. “La cocacola, non la bevo mai”. La sua risposta “Caro Rico, non è scorretto usare “la” nella prima frase, in entrambe le frasi è una dislocazione a sinistra”. Potrei anche scrivere “L’ananas si mangia così” e “la cocacola non bevo mai”. Sarebbero scorrette le frasi così scritte? Per un uso formale quali frasi dovremmo adoperare?
Distinti saluti
RIco
Caro Rico, è corretto dire “l’ananas si mangia così” e “non bevo mai la cocacola”.
Un saluto
Prof. Anna
Questa è la regola “con i verbi riflessivi o pronominali si aggiunge la particella ci: ci si incontra davanti al cinema”. Quindi, il verbo “potere”, che è intransitivo ma non riflessivo o pronominale, non può aversi in forma impersonale, ad es.: “ci si possa”. Quindi è sbagliata?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, la forma impersonale si può avere anche con i verbi intransitivi, quindi il verbo “potere” può averla.
Un saluto
Prof. Anna
Quali sono i casi un cui bisogna omettere i pronomi (la-lo) in presenza del si, particella pronominale? A volte è obbligatoria, ma quando non lo è?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, non ho capito bene la tua domanda, puoi farmi degli esempi?
Un saluto
Prof. Anna
“Si vedeva che stava non bene”. “Si dice che sia stato bravo”. Sono due costrutti impersonali, per questo motivo, anche nella prima frase, potrei utilizzare il congiuntivo “si vedeva che stesse non bene”, o no?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, con l’espressione “si dice” è possibile sia usare l’indicativo se l’avvenimento è certo sia il congiuntivo se l’avvenimento è presunto o probabile, mentre con “si vedeva” l’avvenimento è presentato come certo e quindi si usa l’indicativo e non il congiuntivo proprio perché “vedere” qualcosa implica la certezza del fatto.
Un saluto
Prof. Anna
“L’ananas, la si/ si mangia così.” “La cocacola, non la bevo mai.” “l’apparenza grezza (o il fatto bruto) sia che “la si”/si consideri o meno come manifestante la realtà o il fatto reale…”.
Quali sono i casi un cui bisogna omettere i pronomi (la-lo) in presenza del si, particella pronominale? A volte è obbligatoria, ma quando non lo è?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, nelle prime due frasi, come ti ho già detto, si tratta di una ripetizione, quindi si può non usare sistemando la frase in modo diverso, nella seconda frase non è una ripetizione quindi è corretto usarla come complemento oggetto di “si consideri”.
Un saluto
Prof. Anna
“l’apparenza grezza (o il fatto bruto) sia che “la si”/si consideri o meno come manifestante la realtà o il fatto reale…”.
La sua risposta “non è una ripetizione quindi è corretto usarla come complemento oggetto di “si consideri”. Ripetizione significa “l’apparenza grezza la si”, ossia quando il pronome segue subito il soggetto, o no? “L’apparenza grezza sia che la si consideri”, in questo caso il pronome “la si” non è una ripetizione perché è preceduto da “sia che”, o no?
Le mie interpretazioni sono corrette?
E grazie per la pazienza…
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, la tua analisi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
“Un colloquio in cui mi si chiedono delle opinioni”. E’ corretta la frase.
Un colloquio in cui mi si/mi sono state chieste delle opinioni”. E’ corretto questo “mi si” passivante, anche, con altri tempi verbali, come “mi si chiederanno”, ” mi si chiederebbero”, mi si furono ecc. E perché?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, la costruzione col “si” passivante si può usare con tutti i tempi, ma è corretto “mi sono state chieste” che già una costruzione passiva oppure “mi si chiedono”.
Un saluto
Prof. Anna
“Dicesi = si dice, dicasi = si dica (congiuntivo)”. E’ una forma impersonale…
Leggesi= si legge, leggasi= si legga. Forma impersonale… Corretta?
La forma impersonale può aversi sia con i verbi transitivi e sia con i verbi intransitivi, quindi i due verbi suesposti sono corretti.
“ci si dice”, corretta perché è un riflessivo, anche reciproco.
“Ci si legge”, sbagliata perché non è né pronominale e né riflessivo.
Le mie interpretazioni sono corrette?
DIstinti saluti
Rico
Caro Rico, la forma impersonale è possibile sia coi transitivi sia con gli intransitivi, “leggere” e “dire” sono entrambi transitivi; le tue interpretazioni riguardo al “ci si” sono corrette.
Un saluto
Prof. Anna
“Non ti si vedono bene i tuoi capelli”= non si vedono te/a te (ma è un transitivo, quindi te; ma non mi suona bene la frase) bene i tuoi capelli”. E’ corretta? O è un’aggiunta inutile il pronome “ti” che combina con il “si”?
“Non ti si vedono bene i capelli”. E’corretta?
Il mio grazie non è/sarà mai abbastanza nei suoi confronti.
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, o ometti “ti” o “tuoi”, quindi sono corrette le frasi “non ti si vedono bene i capelli” o “non si vedono bene i tuoi capelli”.
Un saluto
Prof. Anna
“Ma perché lei, volendola dire, si vede che ci si/si è buttata proprio a corpo perduto” (cit.). Il verbo “buttare” è un riflessivo, quindi è corretta la forma impersonale “ci si”, ma, in questa frase, “ci si è buttata”, visto che si riferisce “a perché lei” (soggetto espresso), perché è utilizzata nella forma impersonale? Non sarebbe più corretto “si è buttata”?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, non si tratta di una forma impersonale, ma della forma “buttarsi”, “ci si è buttata” = “si è buttata in questa cosa”; mentre non capisco “volendola dire”, sarebbe corretto “volendolo dire”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof. Anna, il mio dubbio riguarda la frase “pagando una quota si può diventare soci”. È corretta? Dovrebbe essere … si può diventare socio? Siamo in presenza di un si passivante perché l’oggetto è espresso? non mi pare…. Insomma: sono confuso!
Caro Giammy, la frase è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Prof. Anna. Ora é tutto chiaro.
come sarebbe la forma impersonale di un verbo come cavarsela o farcela che hanno gia’ due pronomi? C’e’ una lista completa con la posizione dei pronomi prima di un verbo coniugato?
Grazie infinite 🙂
Cara Evi, la forma impersonale sarebbe: “ce la si cava” e “ce la si fa”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Professoressa,
in una delle frasi citate (“In città si dice che il sindaco sia finito all’ospedale”), Lei dice che si tratta di un “si” impersonale perché la frase principale “si dice” regge la subordinata “che il sindaco sia finito all’ospedale” . Se abbiamo un complemento espresso (in questo caso una subordinata), non si tratta di una forma con “si passivante”?
Si dice (che cosa?) che…
Grazie della delucidazione
Claudia
Cara Claudia, la proposizione che segue “si dice” è una proposizione soggettiva, cioè svolge la funzione di soggetto della frase; ma in ogni caso una proposizione, anche se ha una determinata funzione, non è un complemento espresso, ma rimane comunque una proposizione altra rispetto alla reggente.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie prof Anna.
il suo blog è molto utile
Scusi il disturbo ,potrebbe spiegarmi l’aggettivo sostantivato e la forma riflessiva pronominale?Devo fare dei test e sto fondendo ,non riesco a individuarli!
Caro Ivan, ti consiglio questo articolo per la forma pronominale: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=585; gli aggettivi hanno la possibilià di sostantivarsi in contesti dove sia assente ogni ragione di ambiguità, per quanto riguarda il genere un aggettivo sostantivato tende a prendere il maschile specie se riferito a condizioni e categorie sociali o psicolocighe, se però è riferito a persone assume il genere di quelle che è chiamato più spesso a specificare, qualche esempio: il bello, il brutto, il giusto, il malate, le bionde, le more, il francese.
A presto
Prof. Anna
Cara professoressa Anna,
in questa frase:
Quando si è stanchi si hanno meno energie
Il primo si è impersonale e il secondo si sarebbe passivante?
Attendo il chiarimento
La ringrazio
Cara Cristina, la tua ipotesi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Carissima Anna questa frase sarebbe giusta?
Durante le vacanze dell’anno scorso al mare si è fatta amicizia con molta gente
il si sarebbe passivante?
Grazie mille
Cara Cristina, la frase è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille cara professoressa Anna! I tuoi chiarimenti sono di grandissimo aiuto per noi stranieri amanti della lingua del Bel Paese.
Cara Cristina, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Salve,
Volevo sapere se facendo l’analisi grammaticale della frase “….che si era imparato ad amare….”il verbo è una costruzione passivante o impersonale!Grazie mille
Cara Ileana, si tratta di una forma impersonale.
Un saluto
Prof. Anna
Scusi ancora tanto il disturbo,
Ho un dubbio forse un po stupido!Nella frase “Intorno a noi si apriva un paesaggio unico” il si apriva è una forma passivante o semplicemente una costruzione riflessiva??perchè?
La ringrazio anticipatamente!!
Cara Ileana, in questo caso si tratta della forma intransitiva pronominale di “aprire” è ha il significato di “schiudersi, spalancarsi”.
A presto
Prof. Anna
Scusi ancora il disturbo!
Avrei un dubbio forse stupido su due frasi!
“Davanti a noi si apriva un paesaggio unico”
E
“Verso ovest si estendeva un paesaggio lunare”
Si apriva e si estendeva che forse sono”riflessive o passivanti??perchè?
La ringrazio anticipatamente
Cara Ileana, anche “estendersi” è una forma intransitiva pronominale.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Proof.ssa Anna,
Dopo aver studiato questo lezione lungo, solo ho commesso due errori ed ho buona notizia; oggi pommerogio sono liberata dalla infusione e otterrò il antibiotico mediante le comprese e andrò presto a casa, solo non so quando, ma uno di questo giorni penso io.
Saluti cordiali dal Olanda
Anita
Cara Anita, sono molto contenta che tu stia meglio, ti auguro di tornare a casa al più presto!
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Ieri pomeriggio sono tornat’acasa e devo ancora prendere l’antibiotica nella forma dell’antibiotica e sono stata ancora dal dermatologo, per mio piede sinistro, perché non vede ancora come dev’essere, ma diventerà un piede femminile già ed con questo sono più contenta di d’avanti. Dopo 8 settimane ho un appuntamento, poi il tessuto della pelle è cresciuto e siamo una fase d’avanti. Sarebbe felice quando ho preso tutte le capsule antibiotico, perché sono stanca da e mi giro il capo, ma anche questo passerà e l’aspetto tranquilmente e poi lavorarò per mio condizione phisico, ma al momento vedo che cosa posso fare e il personale infermieristico m’hanno detto che io stia facendo bene, perché l’hanno visto che io stessi movendo bene in grande sala dell’ospedale. Quando mi sento più bene, ne faccio anche qui in vicino, perché voglio presto guidata la mia macchina di nuova.
A proposito, ho lasciato ancora uno commento nella sua ultima lezione per incoraggiare Rino e gli altri studenti, perché mi sembra che lui perderai la sua speranza nella e dovremmo evitare, se sia possibile. Se Lei leggerà il mio commento laggiù, Lei ne viene chiara perché l’ho fatto se voi mi permessola. Con saluti cordiali a Lei e tutti
Anita dalla Olanda
Cara Anita, bentornata a casa!
Hai perfettamente ragione, la speranza non va mai persa, grazie per aver condiviso il tuo pensiero.
A presto
Prof. Anna
Grazie tanto. Le sue esplicazioni sono veramente perfette.Tutto e molto claro. Anch’io sono insegnante di una lingua straniera e posso apprezzare un buon professore
Cara Ewa, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Ho sentito come il dovere di fornire questo contrappeso alle pesante tristezza che ha riempito questa pagina, perché ciò alcune persone a volte può influire troppo negativamente. Naturalmente è meglio tardi che non mai, ma vorrei che l’ho fatto piú presto. Ho visto le conseguenze tristezze e non vedono allegro totale e spero che sono stata in tempo ancora. Con saluti cordiali a tutti
Anita dal Olanda
Buongiorno. Volevo chiedere se è corretto dire “In qualsiasi momento della vita si può prendere in mano le redini e cambiare il proprio destino” o è più corretto dire “si possono prendere”. Grazie!
Caro Enrico, è più corretto dire “si possono prendere”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof.ssa Anna,
Sto studiando linguistica italiana, e trovo le Sue schede molto utili e semplificative.
In una proposizione come questa ” Si cercano sempre” si tratta di una riflessiva reciproca o di una costruzione impersonale?
Io l’ho interpretata come una riflessiva reciproca ” Luca cerca sempre Mario. Mario cerca sempre Luca. –> Loro si cercano sempre”. Cercare/cercarsi puó essere un verbo reciproco?
Ma mi è sorto il dubbio che possa essere un”impersonale.
È possibile una doppia interpretazione come “Si cercano sempre scuse”.
Quindi entrambe valide?
Grazie e un saluto
Alessandra
Cara Alessandra, bisogna considerare le due frasi (e quindi le due forme verbali) in maniera distinta, nella prima frase la forma verbale può essere reciproca, mentre nella seconda è passivante e non impersonale in quanto l’oggetto è espresso ed il verbo è alla terza persona plurale.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Anna, sono italiana ma ho un dubbio…
Diciamo ad es.
“la mela si acquista al mercato” da cui sostituendo la mela con un pronome “la si acquista al mercato”. Al singolare tutto liscio.
“gli ortaggi si acquistano al mercato” da cui “li si ACQUISTANO al mercato”.
Ora, quella terza persona plurale non mi suona proprio e mi verrebbe piuttosto da dire “li si acquista” ma non concorderebbe in numero con il pronome e pertanto mi pare assurdo il singolare, tant’è che omettendolo usiamo il plurale “si acquistano al mercato”.
Che ne dice? Grazie!
Cara Mare, si tratta di una forma impersonale e per questo è corretta solo la terza persona singolare, la particella -si- in questo caso funge da soggetto indefinito e equivale a un generico “uno”: “gli ortaggi uno li acquista al mercato”.
Un saluto
Prof. Anna
Complimenti ottimo blog mi è stato utilissimo
Cara Serena, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
nella parte “Si impersonale” c’è la frase “… la forma impersonale può invece essere seguita da un avverbio o da un verbo all’infinito.”
Questo non ho capito bene ma sono sicuro di capirlo se potrebbe portare una frase esemplificativa ciascuna.
La ringrazio anticipatamente per la Sua risposta!
Wolfgang
PS: Sono tedesco e acquisto conoscenze della lingua italiana prevalentemente studiando da autodidatta; mi perdoni se scrivo scorrettamente.
Caro Wolfgang, significa che la forma verbale impersonale non è seguita da un complemento oggetto, ma può invece essere seguita da un avverbio “si mangia bene” (bene è un avverbio) o da un verbo all’infinito “oggi si va a pescare”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A prsto
Prof. Anna
Ciao a tutti, mi è servito come ripasso per una verifica che avrò domani, sarebbe bello se si potessero fare altri esercizi
Caro Gigi, in bocca al lupo!
A presto
Prof. Anna
Buongiorno! Come si trattano i casi in cui nella frase con il “si” passivante il complemento oggetto è un pronome personale?
Per esempio:
Frase con oggetto nominale:
“I bambini di cui ho parlato si vedono nell’album fotografico della nonna / si possono vedere nell’album fotografico della nonna”.
Frase con oggetto pronominale:
“Li si vede / li si può vedere nell’album fotografico della nonna”.
Nonostante l’oggetto sia sempre al plurale, usiamo “si vedono” nella prima frase e “si vede” nella seconda.
Come si spiega questo caso particolare? Nelle grammatiche non ho trovato molto a tal proposito. Mi piacerebbe ricevere il Suo parere! Grazie!
Due domande:
1)Delle seguenti frasi: “Si può aiutare i malati/Si possono aiutare i malati”, la seconda è certamente quella corretta. La prima è del tutto inaccettabile?
2)Delle seguenti frasi: “Si può diventare soci di un’associazione/ “Si possono diventare soci di un’associazione”, perchè soltanto la seconda può essere accettata?
Grazie mille.
Caro Fulvio, la prima non è corretta perché si tratta di una forma passiva (perché abbiamo il complemento oggetto espresso) formata con la particella -si- (= i malati possono essere aiutati) e qundi il verbo deve concordare “i malati”, mentre nel secodo esempio è corretta la prima frase perché si tratta invece di una forma impersonale (non essendoci il complemento oggetto espresso) e quindi il verbo deve essere coniugato alla terza persona singolare.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
nella frase “si studia l’italiano”, abbiamo un “si” impersonale, ma abbiamo anche il complemento oggetto diretto (“l’italiano”). O sbaglio? Ma le due cose non dovrebbero essere in contraddizione tra loro (secondo la regola generale che ha fornito)?
Grazie
Caro Leonardo, in questo caso non si tratta di una costruzione impersonale, ma passivante, cito dall’articolo: “se abbiamo il si seguito da un verbo transitivo con il suo complemento oggetto avremo una costruzione con il si passivante”, “si studia l’italiano” = “l’italiano viene studiato”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Svista: della domanda 2, naturalmente soltanto la prima è corretta. Scusate
Contributo molto utile: di grande aiuto l’esercizio interattivo
Nella seguente frase è corretto usare “si è stato” oppure andrebbe utilizzato “si è stati” e perché?
“E’ un continuo fluire tra ciò che si è stato, ciò che si è e ciò che si sarà”
Grazie.
Caro Doxos, è corretto “si è stati”, il “si” impersonale può sostituire il “noi”, in questo caso, nei tempi composti, coi verbi che vogliono l’ausiliare “essere” il participio passato concorda con il soggetto “noi” ed è quindi plurale.
Un saluto
Prof. Anna
Mi è tutto chiaro! Grazie mille Prof. Anna.
Considerando la seguente frase “si è finita la carta”, mi è stato detto che essa non è corretta poiché essendo il “si” riflessivo, la carta non potrebbe finire se stessa, e si dovrebbe dire “E’ finita la carta”. Ma ho dubbi in proposito. Quindi le chiedo intanto se la frase è corretta così come è formula. Se la frase è corretta, (ma anche se non lo fosse), grammaticalmente che valore ha la particella “si”: riflessivo, impersonale o passivo, rappresentando in dettaglio cosa per la funzione che ricoprirebbe?
Grazie mille!
Caro Doxos, in questo caso la particella “si” non avrebbe una funzione riflessiva, ma avrebbe una funzione impersonale e indicherebbe un soggetto generico “noi”.
Un saluto
Prof. Anna
Per quanto riguarda la regola che dice “con il verbo essere e l’aggettivo, si usa sempre il plurale maschile, per esempio: ‘si è contenti del risultato'”, a me sembra che la concordanza del participio debba essere anche in genere. Per esempio: “Una squadra sportiva femminile è un’altra cosa: si è sempre pronte a sostenersi nei momenti di difficoltà”. Con il participio al maschile questa frase davvero non ce la vedo.
Caro Giordano, la tua ipotesi è corretta: se il soggetto generico espresso dalla particella -si- indica un insieme di componenti di genere femminile, compresa colei che parla, allora il participio termina in –e (https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/10/01/approfondimento-concordanza-del-participio-passato-dei-tempi-composti-prima-parte/).
A presto
Prof. Anna
Salve!
Vorrei chiedere qual’ è la forma corretta da usare quando abbiamo il si passivante con un verbo modale segguito da un verbo riflessivo.
Come nella frase: L’inverno quando fa troppo freddo si deve vestirsi bene / ci si deve vestire bene. Qual’ è la forma corretta e perché?
Grazie
Cara Eva, per rendere impersonali i verbi riflessivi (in questo caso -vestirsi-) nei quali è già presente la particella -si-, si aggiunge la particella -ci-, quindi la frase corretta è: “ci si deve vestire bene”. Attenzione: si scrive “qual è”.
Un saluto
Prof. Anna
Utilissimo grazie mille Prof.Anna. Ora conosco perfettamente le funzioni del si.
grazie! questo esercizio è molto utile!
Carissima Anna
Nella frase :La Conferenza Internazionale delle donne, tenutasi all’Aia nel 1915″ qual è il valore di questo “si”?
Saluti dal Brasile!
Michela
Cara Michela, questo “si” è passivante, infatti il verbo “tenere” in questa forma ha il significato di “avere luogo, svolgersi”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Spero di aver fatto bene
Cara Mary, puoi scoprirlo da sola con la correzione automatica dell’esercizio, vedrai le tue risposte corrette in verde e quelle non corrette in rosso.
A presto
Prof. Anna
Cara Professoressa,
Sono la stessa persona che ha scritto poco fa. Desidero annullare la domanda che Le ho inoltrato perché ho già trovato la risposta nella forma passivamente che Ella ha spiegato tempo fa.
Con cordialità, suo
Vincenzo
Cara prof,
Qual è la forma corretta : Ci si lava i capelli o ci si lavano i capelli ?
Lo stesso per : Quando si è femmine o maschi o Quando si è femmina o maschio (sottinteso una femmina o un maschio) ?
Aspetto con impazienza le risposte perché lo devo spiegare ai miei allievi domani sera e ho il dubbio.
Grazie dell’aiuto.
Mirella
Cara Mirella, per quanto riguarda la prima frase io propenderei per la prima, ma al riguardo ci sono pareri discordanti tra i linguisti (http://forum.accademiadellacrusca.it/forum_8/interventi/3585.shtml.html; http://forum.accademiadellacrusca.it/forum_8/interventi/3570.shtml.html), mentre nel secondo caso è corretto il plurale degli aggettivi: “quando si è femmine o maschi”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof,
Grazie della risposta che mi è stata molto utile. Ho anche un altro dubbio e se mi potrà rispondere gentilmente, Le ne saro’ molto grata. Che cosa si deve dire : “queste ragazze, le si ascolta attentamente” o “queste ragazze, le si ascoltano attentamente”. Ero rimasta sulla prima frase poi mi è venuto proprio il dubbio in quanto si puo’ anche pensare che vogliamo solo insistere,su queste ragazze e metterle, in evidenza sostituiendole con un complemento diretto e in fondo la frase di base sarebbe : si ascoltano queste ragazze, le si ascoltano attentamente. Non so se mi segue nella mia riflessione. Non vedo l’ora di sentirLa per dirmi quello che ne pensa. Buona serata. A prestissimo ! Mirella
Cara Mirella, la forma corretta è “le si ascolta”, perché si tratta di una forma impersonale, mi sembra però una costruzione un po’ macchinosa, è corretta la ripetizione del complemento oggetto per metterlo in evidenza, ma in presenza della particella “si” impersonale in questo caso si crea un accumulo di particelle (le + si) che rende questa frase non molto fluida, per semplificare e mantenere comunque il focus su “le ragazze” potresti invece dire “queste ragazze, le ascoltiamo attentamente”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof,
Grazie della risposta molto rapida. Le Sue spiegazioni mi aiutano proprio e mi danno più confidenza per spiegare poi ai miei allievi francesi che imparano la lingua. Non vorrei trasmettere sciocchezze. Non sono affatto Italiana ma vivo e sento la lingua italiana come la mia lingua madre, e quel che mi piace di più è capirne i suoi favolosi “misteri”. L’Italiano è una lingua tanto meravigliosa e tanto ricchissima !!! Allora ancora grazie del Suo aiuto. Buone feste natalizie !! Buon Natale 2016 !!! E tanti auguri per il 2017 !!!!
Un saluto
Mirella
Cara Mirella, grazie per il tuo commento e tanti auguri anche a te.
A presto
Prof. Anna
Nella email risposta precedente (quella del 24/12/2016) appena mandata, volevo dire “l’Italiano è una lingua tanto ricca” e non tanto ricchissima. (lo so che non si puo’ dire). Mi scusi per lo sbaglio di battitura.
A presto
Mirella
Salve professoressa Anna,vorrei chiederle una cosa relativa a questa frase:”Non ho detto che ho quattro,ma che si prende quattro”.
In questo caso la frase non include anche chi parla nella cerchia di quelli che prendono quattro???
e quindi non ha un senso logico
“Poi fai le verifiche e prendi quattro”.
Come la domanda precedente,in questo caso chi parla non si include nella cerchia di persone che prendono quattro???
““Poi fai le verifiche e prendi quattro”.
(Ovviamente si riferisce a se stessa)
Caro Francesco, “si prende quattro” è una forma impersonale, il soggetto della forma impersonale è generico e quindi può includere anche chi sta parlando. La seconda frase, se come mi dici si riferisce a chi parla, ovviamente si include tra chi prende quattro (ma forse non ho capito bene la domanda).
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno prof.ssa. Anna,
Grazie per le spiegazioni interessanti. Infatti cercavo una spiegazione per una frase trovata nella “settimana enigmistica”:
La forma del sifone fa si che vi ristagni sempre dell’acqua, impendendo ai cattivi odori provenienti dagli scarichi di diffondersi nell’ambiente.
Comunque sono italiana, ma ho sempre vissuto al estero ed ho capito cosa vuole dire questa frase, pero’ non avrei saputo ad usarla perché avrei detto: La forma del sifone fa che ci ristagni sempre… o qualcosa del genere.
Tanti auguri di Buon Anno!
Cara Anna Maria, l’espressione “fare sì che” significa “fare in modo che” e vuole il congiuntivo, quindi la frase che hai trovato è corretta. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Avevo un dubbio sull’utilizzo di una forma verbale con il si:
È giusto dire ” VEDASI LE DICHIARAZIONI..” o “VEDANSI LE DICHIARAZIONI…”
Grazie per la vs cortese risposta.
Caro Diego, “vedansi”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa Anna,
ho un dubbio riguardo all’uso del si impersonale con il verbo essere e l’aggettivo. Uso sempre il plurale maschile dell’aggettivo come dice la regola, tuttavia, se dovessi rivolgermi a un gruppo di sole ragazze, mi sembrerebbe piu` corretto dire per esempio: ‘quando si e` giovani e belle come voi….’, o anche, parlando fra donne, ‘certamente non si e` vecchie a quarant’anni!’ etc. Sono dunque sbagliati questi due esempi?
La ringrazio anticipatamente per il suo aiuto.
Cara Luciana, nelle frasi che mi scrivi è corretto usare il femminile.
A presto
Prof. Anna
Cara Professoressa,
ho il dubbio che la frase “il documento che si chiede di mostrarsi al teste”, molto usata nel linguaggio degli avvocati, non sia affatto corretta. Io credo che sia invece corretto dire “il documento che si chiede di mostrare al teste” in quanto quel “si” aggiunto al verbo all’infinito, che vorrebbe assumere valore di si passivante, risulta inutile ed errato. Altro uso improprio del si passivante posto come suffisso del verbo all’infinito mi sembra quello correntemente fatto nelle frasi del tipo frase dubbia “cibo da consumarsi entro…” , “libro da leggersi tutto d’un fiato”, “musica da ascoltarsi in religioso silenzio” e così via perché sarebbe sufficiente dire “da consumare entro… da leggere….da ascoltare”.
Infinite grazie per le Sue risposte.
Caro Eugenio, questo tipo di forme verbali non è scorretto, è solo proprio di un linguaggio amministrativo e burocratico, certamente sarebbe anche corretto costruire le frasi come hai proposto tu.
Un saluto
Prof. Anna
Salve,
Ho un dubbio: davanti al verbo sentirsi l’aggettivo va al plurale o al singolare?
Sentirsi impotenti o sentirsi impotente?
O si possono usare entrambi i casi?
Grazie mille
Cara Carmelina, dipende dalla frase in cui è inserita questa espressione, a seconda dei casi è possibile usare il plurale o il signolare.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa,
“Se SI VUOLE preparare un’ottima cena o pranzo a base di pesce fresco, di sicuro il Mercato è il luogo ideale”
Questo “Si” e’ impersonale o passivante?
Grazie in anticipo,
Rajmund
Caro Rajmund, si tratta di una forma impersonale.
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa Anna, le sue spiegazioni sono pressoché eccellenti, e la ringrazio per l’utilità di questo blog. C’è però una grave lacuna nell’elenco da lei approntato sulle funzioni della particella “si”. Manca il “si” intransitivo pronominale, e ciò si ripercuote negativamente anche nella formulazione del 3° quesito, in cui il “si” della voce verbale “si sveglia” è, appunto un “si” intransitivo pronominale: infatti Natalia non sveglia sé stessa. Il verbo “svegliare” in questo caso non ha funzione transitiva come in “Natalia si pettina”. Altri intransitivi pronominali sono avviarsi, fidarsi, pentirsi, arrampicarsi, lamentarsi. Non aggiungo altri verbi che genererebbero polemiche poiché gli stessi linguisti non raggiungono un accordo sul modo di interpretare e classificare alcuni verbi. Per esempio, sul modello di “avviarsi” (Io mi avvio verso la piazza), anche il verbo “alzarsi” potrebbe essere considerato intransitivo pronominale, invece il vocabolario di N. Zingarelli lo registra come riflessivo (diretto). Come lei può vedere sorgono controversie su sottili sfumature che richiedono una trattazione filosofica sul rapporto tra soggetto che agisce e oggesto che subisce l’azione (che in alcuni di questi casi coincidono). La situazione si complica ulteriormente se si aggiungono le forme con il “si” pleonastico, come “dimenticarsi” (Egli si è dimenticato del nome di quella persona = Ha dimenticato il nome di quella persona) in cui il “si” intransitivo pronominale non è strettamente necessario, poiché costituisce soltanto una variante idiomatica di “dimenticare”; oppure verbi come “rimanersene” (Me ne sono rimasto sul margine della strada in attesa di un autobus), in cui le particelle “se”=”si” e “ne” hanno funzione rafforzativa. L’argomento è molto vasto e complesso, ma è necessario introdurre nella lista da lei compilata la categoria degli intransitivi pronominali. Grazie.
Caro Giovanni, grazie per il suggerimento, farò sicuramente un’integrazione.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna, ho visto la sua integrazione relativa al “si” pronominale. Approfitto per correggere una mia inesattezza che mi era sfuggita nella fretta: avevo denominato questo tipo di “si”, ‘”si” intransitivo pronominale’: ovviamente una particella pronominale non può essere intransitiva….. è intransitivo (pronominale) soltanto il verbo di cui essa fa parte.
Gentile Prof. Anna, le propongo due quesiti che mi assillano, e li esemplifico con un unico periodo complesso:
“Si desidera rispettare le leggi, ma poi le si infrange.”
1° quesito: “Si desidera” ha il “si” impersonale, quindi “rispettare le leggi” dovrebbe essere una proposizione oggettiva, poiché il soggetto della reggente è una persona generica e indefinita indicata dalla particella pronominale impersonale “si”: eppure in un libro di educazione linguistica della scuola media si afferma che le proposizioni introdotte da reggenti costituite da forme impersonali col “si” sono proposizioni soggettive, e lo studente viene anzi messo in guardia dal considerarle, erroneamente, oggettive. Non riesco a raccapezzarmi! Se fossero davvero soggettive, allora il “si”, secondo me, dovrebbe essere considerato passivante, cioè “Si desidera rispettare le leggi”=”Rispettare le leggi viene desiderato”. La regola del libro mi sembra contraddittoria perché nel classificare il “si” come impersonale, lo considera praticamente (anche se l’autore non fa un’affermazione esplicita) un soggetto generico e indefinito; ma poi considera la proposizione subordinata come se fosse un ulteriore soggetto (infatti la definisce soggettiva).
2° quesito: mi sembra che ci sia un’eccezione (per inciso, approfitto per un ripassìno, rilevando che “che ci sia un’eccezione” è una proposizione soggettiva, e “mi” è complemento di termine…) alla regola secondo cui le forme verbali col “si” impersonale non ammettono un complemento oggetto espresso; mi pare che, qualora il complemento oggetto sia espresso (sebbene in forma implicita) da un pronome personale, sia concesso introdurre una variante alla regola generale. Infatti nel periodo da me proposto, mi pare corretta la proposizione coordinata “ma poi le si infrange”, in cui il “si” è chiaramente impersonale, poiché il complemento oggetto espresso dal pronome personale “le” è plurale, mentre, se il “si” fosse passivante, pure il verbo dovrebbe essere coniugato al plurale (“le si infrangono”), che evidentemente suonerebbe orrendo perché “le” sarebbe inopportunamente pleonastico e per di più incoerente sintatticamente poiché è morfologicamente destinato a fungere da complemento oggetto; mentre in questa proposizione (se considerata col “si” passivante”) il pronome “le” fungerebbe paradossalmente da soggetto. Dopo queste argomentazioni, dovrebbe essere rilevato che si è dimostrato che l’eccezione è ammessa nei casi in cui il complemento oggetto sia espresso tramite un pronome personale. L’ultimo periodo che ho sottolineato (se l’avessi escogitato intenzionalmente forse non sarei riuscito ad inserirlo in questo contesto!!!) si presta anch’esso ad essere esaminato ai fini della soluzione dei primo quesito da me proposto (con la differenza che stavolta la proposizione subordinata –oggettiva o soggettiva?!?, ancora mi sto scervellando, anche se propendo a considerarla oggettiva- si presenta in forma esplicita). Porgendole i miei saluti , Prof. Anna, invoco il suo soccorso!
Giovanni Viola
Caro Giovanni, le proposizioni soggettive possono dipendere da verbi usati impersonalmente, quindi la frase “rispettare le leggi” è una proposizione soggettiva retta dalla forma impersonale “si desidera”. Per quanto riguarda il secondo quesito, la tua osservazione è giusta, ovvero quando abbiamo un verbo transitivo costruito impersonalmente è ammesso un complemento oggetto se questo è costituito da un pronome clitico e in questo caso quest’ultimo precede il “si” impersonale (le si infrange). Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Professoressa, ha chiarito perfettamente i miei dubbi. Grazie mille.
Giovanni
Prof.anna sono uno studente di prima media e le vorrei chuedere in parole più semplici cose la particella si.
Cordialmente Kristian.
Caro Kristian, “si” è un pronome personale di terza persona, tutte le funzioni sono spiegate nell’articolo, prova a leggerlo e se hai qualche domanda specifica non esitare a scrivermi.
Un saluto
Prof. Anna
Il vostro sito è il mio preferito
Grazie a le Sue spiegazioni capisco abbastanza bene
Grazie mile
Cara Giovanna, grazie per il tuo gentile commento.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa,
le esprimo la mia gratitudine per il lavoro che svolge in modo così puntuale e chiaro. Non è da tutti riuscire a far comprendere argomenti come quelli grammaticali, piuttosto complessi e per questo poco graditi, in una maniera, nello stesso momento, semplice e approfondita.
Se lei mi autorizza, credo che utilizzerò la sua pagina come supporto alle mie lezioni in classe. Trovo, infatti, il format perfettamente funzionale anche allo studio degli alunni delle medie.
Cordialmente
Enzo Fiorenza
Caro Enzo, mi fa molto piacere che il materiale pubblicato sul blog possa essere di supporto alle tua lezioni.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
La frase
SI TORNA DOMANI
si può usare?
Cara Monia, la frase che mi scrivi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Salve, vorrei chiedere un esempio e spiegazione della espressione “la si + verbo” o “lo si + verbo”. Ad esempio: “la si vede tutti i giorni intorno alla stazione” o “lo si vede sempre ubriaco”.
Grazie
Caro Rodrigo, quando un pronome atono (oggetto o complemento di termine) è seguito da “si” (riflessivo, impersonale o passivante), “mi, ti, lo, gli, la, le (singolare), ci, vi, le (plurale)” non cambiano forma e rimangono al primo posto: “lo si vede sempre ubriaco” (=lui viene visto sempre ubriaco).
Un saluto
Prof. Anna
Buona sera . Questi esercizi sono stati molto istruttivi.
Caro Riccardo, benvenuto su Intercultura blog.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Mi si permetta. Si e’ impersonate o passivante ?
Cara Geswalda, si tratta di una forma impersonale.
A presto
Prof. Anna
Corretto. Molti sbagli in dattilografia.
Cara Geswalda, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Per piacere,tolga mio indirizzo postale di 10 marzo 2018 alle 10.08 2018.grazie infinite.
Certo Geswalda!
A presto
Prof. Anna
Veramente utilissimo perfetto
Lol
Ciao, come va? Negli esercizi, il numero tre con il verbo “Svegliarsi” non è un verbo riflessivo diretto, è un intransitivo pronominale. Per quello che ho capito, un verbo riflessivo deve per forza avere un oggetto diretto invence gli intransitivi pronominali no. Va bene il mio ragionamento?
Grazie
Cara Bea, la tua ipotesi è corretta, “svegliarsi” è una forma intransitiva pronominale, nell’esercizio c’è un errore ed è quindi stato modificato.
A presto
Prof. Anna
Si sente e si legge spesso “ci tengo a precisare” o “in quel ristorante dovremmo tornarci”.
Capisco l’intento rafforzativo, ma sono corrette queste forme? Mi pare che il “ci” ripeta una cosa già detta: a che cosa tengo? A precisare. Dove dovremmo tornare? In quel ristorante.
Grazie sin da ora!
Caro Davide, come hai giustamente osservato, la particella “ci” in questi casi è usata con valore rafforzativo, queste costruzioni sono corrette.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille per le sue spiegazioni dettagliate e precise.
Cara Letizia, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Gentilissima Prof. Anna,
Nella seguente frase “si ritiene opportuno questo provvedimento”, il si ha valore impersonale o passivante?
Il verbo “ritenere” è transitivo e “questo provvedimento” rappresenta l’oggetto espresso, perciò, secondo me, dovrebbe avere valore impersonale. Può chiarirmi questo dubbio?
Grazie e a presto.
Francesco
Caro Francesco, in questo caso la costruzione è passivante: “questo provvedimento è ritenuto opportuno”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille Professoressa.
Buonasera Prof. Anna,
Volevo sapere se è corretta l’espressione “sono cominciate a vedersi le stelle”, oppure “è l’alba e sono cominciati a sentirsi gli uccelli”. Essendo quel si passivante, credo sia giusto. Il dubbio nasce dal fatto che normalmente quando c’è una particella/pronome a fine frase si usa avere. I due ragazzi si sono cominciati a vedere/hanno cominciato a vedersi.
Grazie mille. Giuseppe
Caro Giuseppe, è meglio dire: “si cominciano a vedere le stelle” o “cominciano a vedersi le stelle”, “è l’alba, si cominciano a sentire gli uccelli” o “cominciano a sentirsi gli uccelli”.
Un saluto
Grazie prof. Anna. Ma provo nuovamente a sollevare il dubbio volgendo la frase al passato. “Due ore fa sono cominciate a vedersi le stelle e ora brillano più che mai” oppure “due ore fa si sono cominciate a vedere le stelle…” o forse van bene tutte e due? O nessuna? Grazie ancora. Saluti.
Caro Giuseppe, opterei per la seconda opzione.
A presto
Buongiorno Prof. Anna
Per completare quanto detto, il dubbio è se usare l’ausiliare avere o essere nelle seguenti frasi, e se la posizione della particella si(prima o dopo il verbo) influenza lo stesso, come nell’esempio sopra. Ulteriori es. ” Due ore si sono cominciate a vedere le stelle” “due ore fa hanno cominciato a vedersi le stelle” oppure “due ore fa sono cominciate a vedersi le stelle” (cambia la posizione del si). Oppure ” due ore fa si sono cominciati a vedere i primi invitati” “due ore fa hanno cominciato /sono cominciati a vedersi i primi invitati”. Il dubbio pertanto è tra essere e avere con il si posto alla fine. Grazie ancora. Un saluto
Caro Giuseppe, i tempi composti se preceduti dalla particella “si” hanno sempre come ausiliare “essere” (si sono cominciate a vedere le stelle; due ore fa si sono cominciati a vedere i primi ospiti), se invece la particella “si” è collocata dopo il verbo l’ausiliare sarà “avere”.
Un saluto
Gentile prof. Anna,
è un piacere ragionare con Lei e soprattutto ricevere puntuali delucidazioni. Rispetto a quanto in esame sopra, continua a frullarmi in testa l’idea che l’ausiliare avere sia corretto solo in alcuni casi; mi spiego meglio. Pronunciare la frase “hanno cominciato a vedersi/frequentarsi da tempo” mi sembra giusta, i soggetti sono “parte attiva” e si tratta di un riflessivo reciproco; nelle frasi ” sono cominciate a vedersi le stelle” ” sono cominciati a vedersi i primi miglioramenti”, l’utilizzo di avere (hanno cominciato a vedersi i primi miglioramenti) mi suona errato, sia come forma, sia come sostanza, in quanto i miglioramenti e le stelle non sono soggetti attivi e non ” si vedono l’un l’altro”. Sarà una mia fissazione d’orecchio e stilistica, ma non sono del tutto convinto e mi permetto di risollevare la questione.
Tra l’altro, navigando, ho trovato questa risposta; cosa ne pensa? grazie ancora!
In questo caso viene data come corretta la frase :”i feriti sono cominciati ad arrivare”; pertanto mi chiedo se, trasformandola in “i feriti sono cominciati a vedersi”, vada bene uguale, o se la particella si rovina tutto!!!
http://forum.corriere.it/scioglilingua/25-07-2008/dubbio-1101016.html
Caro Giuseppe, è un piacere reciproco! Tornando a noi, il vocabolario (lo Zingarelli 2021) indica come ausiliare “essere” e specifica che è possibile usare anche “avere” quando il verbo è usato impersonalmente, allora si può dire sia “è cominciato a piovere” sia “ha cominciato a piovere” e credo che questo sia valido anche per le nostre frasi (anche in presenza del si), nonostante ciò è plausibile che una forma ci suoni meglio dell’altra ma sono entrambe corrette.
Un saluto e a presto
Gentile Prof. Anna.
Grazie ancora per i chiarimenti sull’ultizzo di essere/avere come ausiliare. Mi sorge però un nuovo dubbio considerando anche la regola che citava sul pronome atono prima o dopo del verbo. La frase “è dovuta andarsi a fare la doccia”, pertanto, è scorretta? Credo sia molto utilizzata, e “ha dovuto andarsi a fare la doccia” mi suona proprio male. Chiaramente “è dovuta andare a fare la doccia” è corretto. Ne approfitto poi per chiederle se per pronome atono(riferito a persona) e relative regole, s’intende anche il suo utilizzo come particella avverbiale. Es. Non ci è voluto venire/non è voluto venirci. Anche in questo caso forse è più corretto “non ha voluto venirci” per la seconda frase? “non è voluto venirci” è secondo lei tollerabile? Grazie mille.
Caro Giuseppe, con i verbi servili (dovere, potere, dovere) se l’infinito regge un pronome atono (mi, si, ti, ci, vi), come nella gran parte dei verbi pronominali tipo i verbi riflessivi (svegliarsi, cambiarsi, lavarsi, ritirarsi, distendersi) si usa avere se la particella è unita all’infinito (Luca ha voluto cambiarsi), si usa essere se la particella precede il servile (Luca si è voluto cambiare), però se il verbo non è pronominale, si applica la regola generale della scelta dell’ausiliare con i verbi servili, in questo caso sono seguiti da verbi intransitivi e possono avere sia essere (è dovuta andarsi a fare la doccia, non è voluto venirci) sia avere (ha dovuto andarsi a fare la doccia, non ha voluto venirci).
Un saluto
Cara prof. Anna
Sentirsi forte o , sentirsi stanco
come si forma l`impersonale ?
Ci si sente forte o ci si sente forti
Ci si sente stanco o ci si sente stanchi
C`è una regola per il verbo sentirsi + adj ?
Salve, sono corretti i periodi?
“Credo che bisogni (congiuntivo perché nella principale abbiamo un verbo che regge il congiuntivo nella subordinata) fare pulizia”
“Dobbiamo ritornarvici (cioè Dobbiamo ritornare noi [ci] in quel luogo [vi])”?
Caro Luigia, sono corretti, puoi dire anche “dobbiamo ritornarci”.
È corretta la frase “mi sono ripromesso di frequentare solo ragazze maggiorenni (Proporsi, promettere a se stesso di frequentare solo ragazze maggiorenni)”.
Grazie, un saluto!
Cara Mirella, è corretta.
Prof, nella frase “In questo tratto di strada non si scorre più come una volta (chiaramente per “scorrere” intendo “fluire”: “il traffico fluisce senza problemi”, “il traffico scorre su una corsia” etc)”, il “SI” è impersonale, vero?
In questo caso la particella “si” ha il valore di soggetto indefinito (tutti i verbi si possono usare in modo impersonale; e la forma impersonale si ottiene premettendo la particella pronominale “si” alla terza persona singolare). E in questo tipo di costruzione il “si” può essere considerato il soggetto vero e proprio della frase, ma un soggetto generico e indefinito: “In questo tratto di strada non si scorre più come una volta” = “In questo tratto di strada tutti, le persone, tutti noi, tutti voi, etc (intendendoli sulle automobili) non scorrono più come una volta”.
È esatto?
Caro Lorenzo, è esatto.
Sera, anche “Non mi va che” e “Mi va che” reggono il congiuntivo?
Cara Sara, sì, reggono il congiuntivo.
Frasi:
“Si prega di non sostare davanti…”
“Si pregano di condòmini…”
Allora, nella seconda il “si” è passivante (“i condòmini sono pregati…”); nella prima è impersonale “la gente prega di non sostare davanti…”
potrebbe essere corretto?
Cara Giorgia, è corretto. C’è probabilmente un errore di battitura: “si pregano i condomini”.
“C’è chi dice che il caffè faccia bene”, a dispetto di “dire” nella reggente, il congiuntivo è corretto per sottolineare l’incertezza, l’eventualità dell’azione (soprattutto se il soggetto della reggente è indeterminato). d’altronde nella nostra il soggetto è indefinito, incerto (si dice che faccia bene, la gente dice che il caffè faccia bene etc).
Esatto?
Caro Gastone Maria, è esatto.
Prof, nella frase “Non sapevo che si potesse fare quel gioco”, il “si” è impersonale? cioè ” Non sapevo che la gente (soggetto indefinito) potesse fare quel gioco”?
Caro Filippo Maria, è esatto.
Anche in questa il “si” è impersonale:
1)”Pensavo che si potesse fare”
…Nella frase il “si” è impersonale, e cioè ” Pensavo che la gente , noi tutti (soggetto indefinito) potesse/ potessimo fare”.
Penso sia corretto…
Esatto.
Nella frase “A quest’ora si arriva?”, il “si” suppongo sia impersonale, che equivale all’indefinito “uno”: “A quest’ora uno arriva (chiaramente usiamo questa espressione per rimproverare qualcuno che è arrivato in ritardo)?”. Ho valutato, in questa frase, il “si” come impersonale in quanto siamo in presenza di un verbo intransitivo.
Va bene?
Caro Dario, è giusto.
“Non si era detto che mangiavamo?” (contemporaneità)”
“Non si era detto che avevamo mangiato?” (anteriorità)
“Non si era detto che avremmo mangiato?” (posteriorità)
…Il “non” si usa nelle interrogative dirette retoriche o che aspettano risposta affermativa, come nei nostri casi. Poi ho un dubbio; ma in questo caso il “si”, di “si era detto”, ha valore impersonale o passivante? Ho fatto il seguente ragionamento… Allora, il verbo “dire”, nei nostri casi, non credo che sia un pronominale transitivo con il significato di “dire a se stesso, pensare tra sé”; ma penso che abbia valore transitivo (con complemento oggetto sottinteso) con il significato di “affermare, dichiarare, sostenere” (anche + che e indicativo o condizionale, come negli esempi). Tuttavia nell articolo si legge che in presenza di un verbo intransitivo (che non è nel nostro caso) o transitivo senza oggetto espresso (potrebbe essere il nostro caso), il “si” non ha mai valore passivante, ma soltanto impersonale. D’altronde la frase principale è comunque impersonale, e la subordinata è soggettiva (se non erro). E sempre nell articolo si legge, relativamente al “si” impersonale, che è possibile usare la costruzione impersonale con qualsiasi verbo intransitivo o transitivo attivo alla terza persona singolare ma senza un oggetto espresso; e in questo tipo di costruzione il “si” può essere considerato il soggetto vero e proprio della frase, un soggetto generico e indefinito (“la gente” o “noi tutti” e simili). Ragion per la quale penso che nelle nostre frasi il “si” sia impersonale: “Non si era detto che mangiavamo?” (la gente, noi tutti avevamo detto che mangiavamo, ecc).
Nell attesa, mi rimetto al suo autorevole giudizio.
Caro Lucio, il tuo ragionamento è giusto.
salve ho trovato in un esercizio la frase:
le prove di esame si svolgeranno a giugno
“si svolgeranno” è un si passivante?
Cara Chiara, “si svolgeranno” deriva da “svolgersi” che è la forma intransitiva pronominale di “svolgere”, quindi non è una forma passiva.
Un saluto
1″Non vi aspettate che facciano miracoli” (congiuntivo per via del verbo pronominale transitivo “aspettarsi”; “non aspettate che facciano dei miracoli a voi [c. di termine]);
2″Non credete che facciano miracoli (congiuntivo per via del verbo transitivo “credere”; infatti la subordinata oggettiva sostituisce il complemento oggetto).
Caro David, 1. in questo caso la particella pronominale ha una funzione intensiva; 2. esatto.
Per funzione intensiva significa quindi che i pronomi non hanno valore riflessivo ma si possono eliminare senza alterare il significato della frase. Possiamo fare a meno di questi pronomi senza che la frase risulti incompleta; usandoli, poniamo l’accento sul coinvolgimento che il soggetto ha nell’evento e ne mettiamo in rilievo la partecipazione. Quindi il “vi”, come si legge in vari dizionari, in questo caso, si usa per esprimere partecipazione emotiva. Ragion per cui potremmo scrivere anche:
“Non (vi) aspettate che facciano miracoli (senza il “vi”)”
Caro David, è esatto.
Anche in questa, se non sbaglio, c’è una funzione intensiva (riflessivo intensivo): “Mi sono comprato quel giocatore”
Nella frase in questione il verbo è “comprarsi” con valore intensivo, lo stesso che “comprare” nel significato del verbo transitivo. In generale, l’uso di accompagnare a verbi transitivi pronomi personali atoni, non necessari ai fini della compiutezza sintattico-grammaticale dell’enunciato né del suo significato, esprime un particolare coinvolgimento del soggetto nell’evento descritto dal verbo. Si tratta pertanto di usi pronominali intensivi, a cui si ricorre per soddisfare un’esigenza che nel sistema della grammatica italiana non è rappresentata da una funzionalità verbale specifica. D’altra parte, il coinvolgimento del soggetto nell’evento di cui il soggetto stesso è fonte e protagonista permette di avvicinare questi usi intensivi ai verbi cosiddetti riflessivi indiretti (anche detti “riflessivi apparenti” o “impropri” o “transitivi pronominali”), che rivelano l’appartenenza dell’oggetto alla persona del soggetto (può essere un comportamento di vantaggio o più comunemente di termine) all’uso affettivo-intensivo, atto a segnalare una più attiva e sentita partecipazione del soggetto all’azione, affine a quello del dativo etico (ma nel nostro caso il pronome atono “mi” non rappresenta un vero e proprio complemento di termine) propriamente detto, tramite l’impiego di pronomi atoni (mi) pleonastici accompagnati a un verbo transitivo (comprare). E in una frase in cui è presente un riflessivo intensivo, i pronomi deboli non hanno valore riflessivo e si possono eliminare senza alterare il significato della frase: “Mi sono comprato quel giocatore” = “Ho comprato quel giocatore per me, a me” (complmento di vantaggio o termine)”; “Mi faccio una dormita” = “Faccio una dormita per me”.
Mi sembra giusto.
Caro David, è tutto giusto.
“Anch’io sono tendente ad ingrassare, se non si fosse capito”
Nell’analisi del nostro periodo, la dipendente “se non si fosse capito” è una proposizione condizionale (che è una subordinata), la quale esprime un fatto od una situazione (la condizione o ipotesi) da cui dipende la possibilità che avvenga o no quanto espresso nella principale (“Anch’io sono tendente ad ingrassare”). E con valore condizionale ed ipotetico il “se” equivale a “Posto che”, “ammesso che”, “dandosi il caso” che, e “nel caso in cui”, “nell’eventualità che”. In più, il “si” della dipendente è un “si” impersonale che equivale ad “uno”, “la gente”: “…se uno, se la gente non avesse capito”. Infatti in questo caso la particella “si” ha il valore di soggetto indefinito; ed è possibile usare la costruzione impersonale con qualsiasi verbo intransitivo o transitivo attivo alla terza persona singolare ma senza un oggetto espresso (come nel nostro caso in cui “capire” è transitivo, ma senza il complemento oggetto espresso, che al massimopotrebbe essere sottointeso; quindi un verbo transitivo usato in senso assoluto, assimilabile, se vogliamo, ai verbi zerovalenti).
Esatto?
Caro Francesco, è esatto.
“Credo che ormai sia palese a tutti che tizio sta abbandonando quel gioco”
…Analisi: “Credo”, principale; “che ormai sia palese a tutti”, subordinata oggettiva al congiuntivo per via di “credere” nella principale; “che tizio sta abbandonando quel gioco” subordinata soggettiva di secondo grado, retta da “sia palese” (nella reggente) che oltretutto è un verbo impersonale (è come se dicessimo “è palese”). In più, nella subordinata di secondo grado, usiamo l’indicativo “sta”, in quanto la stessa subordinata è retta, nella reggente, da un verbo impersonale (sia palese): infatti “sia palese” equivale a “sia noto”, “sia chiaro”, espressioni verbali che, nonostante il loro essere impersonale, richiedono l’indicativo.
Mi sembra corretto
Caro Filippo Maria, è corretto.
molto chiari i concetti
Al singolare:
“Dicasi”= “si dica”
“Dicesi”= “si dice”
“Vendesi”= “si vende”
Al plurale:
“Vendonsi”= “si vendono”
“Affitansi”= “si affittano”
Sono giuste?
Grazie
Caro Lauro, sono giuste.
Accordo participio passato:
Accordo participio passato con il verbo pronominale transitivo (detto anche riflessivo apparente) “farsi”, e con il significato di “formulare, configurare nella propria mente, indurre nel proprio animo”. Di conseguenza, se c’è un verbo riflessivo apparente e la costruzione è personale il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto: “Che opinione ti sei fatto?” (accordo col soggetto che è “tu”), sia con l’oggetto diretto: “Che opinione ti sei fatta?” (accordo con l’oggetto diretto che è “opinione” al femminile).
Immagino sia corretto…
Caro Marco, è corretto.
Il verbo “estinguersi” è un pronominale intransitivo e può signficare “Di gruppo umano, specie animale o sim., cessare di esistere”:
1) Il mio animale preferito si è proprio estinto.
Mentre il verbo “consumare” può essere transitivo (quindi reggere il complemento oggetto) con il significato di “Riferito a cibi e bevande, mangiare o bere, assumere”:
2) In quale birreria andrai a consumare la tua birra? (“la tua birra” è il complemento oggetto). È come se dicessi “In quale birreria andrai a bere (e quindi “consumare”) la tua birra?”
Tutto corretto?
Caro Filippo Maria, è giusto.
“Tizio può inventarseli”
In primis il verbo è il pronominale transitivo “inventarsi” (detto riflessivo apparente, dove il pronome riflessivo, nel nostro caso “si”, può essere o un complemento di termine [“a sé”], ma può essere anche un complemento di vantaggio [“per sé”]) con il significato di “escogitare”; in secondo luogo, il “si” viene sostituito da “se”, come nel nostro esempio, davanti alla forma pronominali atona “li”, il quale è un pronome
personale con il significato di “essi, loro”, usato come complemento oggetto, e riferito a più cose grammaticalmente di genere maschile; infatti nella nostra frase è come se dicessimo “Tizio può inventare essi, quelli i per sé, a sé”.
Penso sia giusto…
Caro Filippo Maria, è giusto.
Differenza tra il “Si” impersonale e il “Si” passivante:
Il “si” impersonale accompagna i verbi intransitivi e quelli transitivi, ma senza il complemento oggetto espresso (che al massimo potrebbe essere sottointeso); mentre il “si” passivante si trova impiegato esclusivamente con i verbi transitivi con il complemento oggetto espresso. Nel “si” impersonale la particella pronominale “si” ha la funzione di soggetto indefinito (il soggetto vero e proprio della frase), e con il senso di “tutti noi, tutti voi, tutti, nessuno, la gente, le persone”: “In Italia si mangia bene”, in questo esempio “mangiare” è transitivo (ma con l’oggetto, al limite, sottointeso, ma non presente) ed è come se scrivessimo “La gente mangia bene in Italia”. Tuttavia, oltre che per rendere indeterminato il soggetto, il “si” può essere usato anche per dare alla frase un valore passivo, e in questo caso il “si” ha valore passivante, utilizzato, quindi, per creare la forma passiva senza ricorrere agli ausiliari “essere” o “venire”. Nel “si” passivante il complemento oggetto diventa il soggetto: “Noi mangiamo la pizza” (la pizza è il complemento oggetto) diventa “Si mangia la pizza” (“la pizza” diventa soggetto della frase); in quanto è come se scrivessimo, al passivo, “La pizza (soggetto) viene/è mangiata”. Un altro esempio di “si” passivante: “In Italia si mangia molta pasta” (“molta pasta” diventa soggetto della frase), la cui frase passiva corrispondente sarebbe: “Molta pasta viene mangiata in Italia” (in cui “molta pasta” è il soggetto). Ultimo esempio: “Noi riteniamo opportuno questo provvedimento” (“questo provvedimento” è il complemento oggetto) diventa “Si ritiene opportuno questo provvedimento”, in cui il complemento oggetto “questo provvedimento” diventa il soggetto della forma passiva (“si” passivante); in quanto è come se scrivessimo, al passivo, “Questo provvedimento (soggetto) è ritenuto opportuno”.
Penso sia tutto corretto
Caro Filippo Maria, è corretto.
Frasi:
1“Si prega di non sostare davanti…”
2“Si pregano i condòmini di…”
Allora, nella seconda il “si” è passivante (“i condòmini sono pregati…”) perché c’è un oggetto (condìmini) espresso e in dipendenza da un verbo transitivo (è questo il caso di pregare): si pregano i condomini di…” (= i condomini sono pregati di…); nella prima il “si” è impersonale “La gente prega di non sostare davanti…” perché, usando la particella si con valore di soggetto indefinito, è possibile fare la costruzione impersonale di qualsiasi verbo intransitivo, oppure transitivo (pregare), ma, come nella frase 1, senza oggetto espresso.
Penso sia corretto
Caro Giuliano, è corretto.
Di nuovo, volevo completare il mio intervento con il seguente ragionamento:
..Il “si” passivante viene usato in costrutti con valore passivo e si forma con la particella si + la terza persona singolare o plurale di un verbo transitivo attivo :”Si prega lo staff di… (terza persona singolare perché il complemento oggetto “lo staff” è alla terza persona singolare)”; ma “Si pregano i condòmini di… (terza persona plurale perché il complemento oggetto “i condòmini” è alla terza persona plurale).
Suppongo sia esatto…
Esatto.
1)”Si è perso l’interesse”
…Se abbiamo, come nell’esempio, il si seguito da un verbo transitivo (perdere) con il suo complemento oggetto (l’interesse) avremo una costruzione con il si passivante. Il complemento oggetto diventa il soggetto del verbo che quindi si accorda con esso, per esempio: “Noi abbiamo perso l’interesse” (l’interesse è il complemento oggetto) → “Si è perso l’interesse” (costruzione con il si passivante) che nella sua forma passiva sarebbe = “L’interesse è perso”. Ah, nei tempi composti l‘ausiliare è sempre essere (come l’esempio iniziale “è perso”; infatti i tempi composti dei verbi si formano unendo una voce dei verbi ausiliari essere [è] e avere con il participio passato [perso] dei verbi stessi).
Mi pare corretto…
Sì, è corretto.
Salve, di nuovo…
1)”Di te si è sempre detta una cosa…”
…Anche in questa frase il “sì”, se non erro, è passivante perché abbiamo un verbo transitivo (e cioè “dire” probabilmente con il significato di “raccontare” o “diffondere una notizia, spargere una voce”) con il suo complemento oggetto
espresso (e cioè “una cosa”). Per quanto riguarda l’accordo, il verbo si accorda al femminile “detta” (e non “detto”) con il soggetto della costruzione passivante “cosa”; in quanto è come se scrivessimo, al passivo, “Una cosa è sempre stata detta di te”.
Penso sia ok
Sì, è esatto.
Si può dire che lui sia/è morto”
…Penso che entrambi I tempi siano corretti. Se prendiamo come riferimento il verbo “dire” useremo l’indicativo “è”; se prendiamo in considerazione “può” che darebbe un senso di incertezza, allora useremo il congiuntivo “sia. In più, se non erro, il “si” della frase è impersonale in quanto non è espresso comunque il complemento oggetto. In aggiunta, “che lui sia/è morto” è una subordinata soggettiva che sostituisce il soggetto della proposizione principale “Si può dire”. È come se dicessimo “La gente può dire che lui sia/è morto”.
Speri sia giusto
Caro Filippo Maria, è giusto.
1)”Pretendo che mi si porti rispetto”
…Il “Si” è passivante perché abbiamo il “si ” seguito da un verbo transitivo con il suo complemento oggetto (rispetto)
2) Lei dice a lui:”Grazie per avermi avvisata” e Lui dice a lei:”Grazie per avermi avvisato”
…Con l’ausiliare avere se l’oggetto precede il verbo (quindi il participio) ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente (mi) il participio può concordare o rimanere invariato. In entrambe le frasi l’unica soluzione accettabile è l’accordo con l’oggetto (femminile, prima frase; maschile seconda frase)
Penso sia tutto corretto
Caro Claudio, potendo concordare o no, è accettabile anche: lui dice a lei “grazie per avermi avvisato”.
Perfetto, invece per quanto riguarda la prima frase (pretendo che mi si porti rispetto), è corretto il ragionamento?
Ricapitolando, per quanto riguarda l’accordo col participio, lei può dire a lui sia “Mario, grazie per avermi avvisata” (il participio trova l’accordo al femminile) sia, accettabile, “Mario, grazie per avermi avvisato” (il participio rimane invariato in -o nonostante sia una donna a parlare); mentre lui può dire a lei solamente “Luisa, grazie per avermi avvisato” (il participio rimane invariato in -o riferendosi all’uomo che parla; e non “avvisata”).
Mi pare giusto
Caro Claudio, è giusto.
Sì, è corretto.
Con la spiegazione ho effettuato gli esercizi e mi sono tornati più facili
Caro Filippo, mi fa molto piacere. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
troppo difficile
“Tutelare”, “tutelarsi”, “salvaguardare”, “salvaguardarsi”:
…Tutti questi verbi, in linea di massima, sono sinonimi tra loro. Tuttavia, “tutelare” significa “Difendere, salvaguardare contro eventuali danni”, e quindi “proteggere” ed è usato transitivamente: “Tutela il suo onore”; mentre “salvaguardare” significa “Tutelare, difendere, soprattutto interessi materiali e morali, proprî o di altri, e quindi “proteggere”e può essere transitivo: “Tizio salvaguarda i propri interessi”. Infine, “tutelarsi” (che significa “cautelarsi prendendo provvedimenti in anticipo, prima di trovarsi in situazioni difficili”) e “salvaguardarsi” (che significa “difendersi, cautelarsi, tutelarsi”) sono due riflessivi in cui la particella è complemento oggetto e significa “me stesso, te stesso, se stesso, e così via”: “Devi tutelarti!” (“ti” è il complemento oggetto e significa “te stesso”) e “Devo salvaguardarmi…” (“mi” è il complemento oggetto e significa “me stesso”). Ah, con i verbi modali (dovere, potere, volere) la posizione dei pronomi riflessivi o è prima del verbo o attaccato alla fine dell’infinito seguente (come negli ultimi due esempi).
Penso sia ok…
Caro Luigi, è ok.
1)”Si è persa la cultura del videogioco”
Se abbiamo il si seguito da un verbo transitivo (perdere) con il suo complemento oggetto (la cultura del videogioco) avremo una costruzione con il si passivante (come l’esempio); e nei tempi composti l‘ausiliare è sempre essere (è persa).
Penso sia corretto
Esatto.
1)”Tizio si è bevuto una bibita”, ma anche, seppur raramente, “Tizio si è bevuta una bibita”, in quanto “bersi”, con valore intensivo di “bere”, è un transitivo pronominale (detto anche “riflessivo apparente”) e per quanto riguarda l’accordo col participio passato, se c’è un verbo riflessivo apparente, o transitivo pronominale, (“bersi”) e la costruzione è personale (“Tizio”) il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto: “Tizio si è bevuto una bibita”, sia con l’oggetto diretto: “Tizio si è bevuta una bibita” (opzione meno comune ma altrettanto corretta). Stesso ragionamento in questa variante “Tizio si è bevuto le bibite (accordo col soggetto)”, ma anche, rarissimo, “Tizio si è bevute le bibite (accordo con il complemento oggetto)”. Al contrario, in presenza del “si” passivante: “Si è bevuta una bibita” e “Si sono bevute le bibite”, il participio passato concorda col soggetto (“…bevuta”, “…bevute”); infatti nella frasi in questione i complementi oggetti sono espressi (“una bibita”, “le bibite”), e nella trasfomazione passiva diventano soggetto con cui il participio trova l’accordo: “Una bibita è stata bevuta” = “Si è bevuta una bibita” e “Le bibite sono state bevute” = “Si sono bevute le bibite”. Ah, il “si” passivante si utilizza solo con soggetto della terza persona singolare (“Si è bevuta una bibita”) o plurale (“Si sono bevute le bibite”)
Penso sia tutto corretto
Caro Filippo Maria, è esatto.
1)”Gli si vuole bene”
…in questa frase il “si” è impersonale in quanto, come si legge nel suo articolo, “…la forma impersonale può invece essere seguita da un avverbio o da un verbo all’infinito (“bene” è un avverbio).
Immagino sia corretto
Cara Beatrice, è corretto.
1)”Non potrei parlare con una ragazza a cui si vedono solo gli occhi”
…”a cui” introduce un complemento di termine e risponde alla domanda “a chi?”; e quindi “…gli occhi si vedono solo a chi?”, “alla ragazza…”. In più, il verbo non è “vedersi” (la particella pronominale “si” potrebbe trarre in inganno); al contrario, il “si” è passivante perché seguito da un verbo transitivo (“vedere” con il significato di “percepire attraverso gli occhi, con il senso della vista”; e non “vedersi”) con il suo complemento oggetto espresso (“gli occhi”). Infatti con il si passivante il complemento oggetto diventa il soggetto del verbo che quindi si accorda con esso: “…si vedono solo gli occhi”=”…gli occhi sono visti”.
Penso sia tutto giusto
Caro Filippo Maria, sostituirei “a cui” con “di cui”: “”Non potrei parlare con una ragazza di cui si vedono solo gli occhi”.
Ok, e “di cui” introduce un complemento di specificazione, e risponde alla domanda “di chi?”; e quindi “…gli occhi si vedono solo di chi?”, “della ragazza…”. Poi le volevo chiedere se il discorso relativo al “…In più, il verbo non è “vedersi” (la particella pronominale “si” potrebbe trarre in inganno); al contrario, il “si” è passivante perché seguito da un verbo transitivo (“vedere” con il significato di “percepire attraverso gli occhi, con il senso della vista”; e non “vedersi”) con il suo complemento oggetto espresso (“gli occhi”). Infatti con il si passivante il complemento oggetto diventa il soggetto del verbo che quindi si accorda con esso: “…si vedono solo gli occhi”=”…gli occhi sono visti” sia corretto (suppongo di si)…
Immagino ora sia corretto
Caro Filippo Maria, è corretto.
1)”Quanti piatti si possono lavare con questo detersivo?”
Prof, in questa frase il “si” penso abbia valore passivante e non impersonale per alcuni motivi: intanto perché il complemento oggetto è espresso ed è “quanti piatti” (è come se dicessi, invertendo l’ordine delle parole, “Si possono lavare -che cosa?- quanti piatti con questo detersivo?”; “quanti piatti” è il complemento oggetto); in secondo luogo in quanto il “si” passivante si coniuga alla terza personale singolare (“può”) o plurale (“possono” nella nostra frase) in base al numero dell’oggetto, mentre il “si” impersonale si coniuga SOLO alla terza persona singolare (cosa che non è presente nel nostro esempio). Solo questi punti servirebbero per sbrogliare qualsiasi dubbio. Certo, è vero che, al contrario, il “si” impersonale può essere seguito da un verbo all’infinito (infatti nel nostro esempio iniziale è presente l’infinito “lavare”), ma patto che non sia presente il complemento oggetto il quale, nel nostro esempio iniziale invece, è espresso (“quanti piatti”). Ergo, nella frase numero uno il “si” ha valore passivante. Viceversa, sarebbe stato un “si” impersonale qualora ci fosse stato sì l’infinito ma non un complemento oggetto espresso (es. “Oggi si va a pescare”, in cui c’è sì l’infinito, ma non un complemento oggetto; ah, il “si” impersonale significa “la gente”, “noi tutti”, ecc.).
Penso sia giusto
Esatto.
Locuzione “Come volevasi dimostrare”:
…che si usa per sottolineare un esito scontato e prevedibile. Ora, grammaticalmente, sulla Wikipedia si legge che “…In generale, l’uso del pronome passivante “si” saldato come suffisso all’imperfetto indicativo si può trovare ancora nello scritto in questa forma quasi arcaica e certamente molto formale…”. Non sono d’accordo perché, se non erro, il “si” di “volevasi”, che sta quindi per “Si voleva” e che funge da verbo modale, è impersonale e significa “Noi tutti, la gente, qualcuno, uno ecc;”. Quindi, traducendo la frase, è come se scrivessimo “Come si voleva dimostrare” = “Come la gente/noi tutti/qualcuno voleva dimostrare”. In più, Il “si” impersonale si può usare con tutti i verbi, si coniuga SOLO alla terza persona singolare, serve per indicare un soggetto generico e NON ha mai un complemento oggetto
espresso (come nel nostro esempio). Ah, in aggiunta, la forma impersonale può invece essere seguita da un avverbio o da un verbo all’infinito (“dimostrare” dell’esempio).
Suppongo sia giusto il mio ragionamento…
Caro Ugo, è giusto; la forma “volevasi” (rispetto a “si voleva”) è decisamente più formale.
Ottimo, quindi, in più, è giusto definire il “si” come impersonale e non passivante (come ho spiegato…)?
Esatto.
Anche in questa…”Si prega di non rimuovere i fiori…”
…Il “si” è impersonale già per il semplice fatto che si può usare con qualsiasi verbo intransitivo o transitivo attivo ma si coniuga SOLO alla terza persona singolare e, serve per indicare un soggetto generico e NON ha mai un complemento oggetto
espresso (come nel nostro esempio). Ah, in aggiunta, la forma impersonale può invece essere seguita da un avverbio o da un verbo all’infinito (“rimuovere ” dell’esempio). Ah, il “Si” significa “Noi tutti, la gente, qualcuno, uno ecc;”: “Noi tutti preghiamo di non rimuovere i fiori…” oppure “La gente prega di non rimuovere I fiori…”
Penso sia corretto
Caro Ugo, è corretto.
Prof, una domanda, si legge (con il si impersonale) “…con il verbo essere e l’aggettivo, si usa sempre il plurale maschile, per esempio: si è contenti del risultato”. Le volevo chiedere ma la regola in questione è valida anche se ad esprimere lo stesso concetto sono due o più persone di genere femminile? Le ragazze potrebbero dire: “si è contente del risultato”? o anche in questo caso si usa il maschile plurale? Io credo che si debba utilizzare sempre il maschile plurale, nonostante il genere di chi parla al plurale, in quanto il “si” significa “Noi tutti” e quindi è valido anche al femminile plurale…
Grazie…
Cara Laura, generalmente si usa il maschile plurale.
Mi viene da pensare quindi che il femminile plurale non sia del tutto scorretto?
Non lo è, è possibile usare il femminile se il gruppo a cui si riferisce è femminile.
Quindi, ricapitolando, possiamo dire “Si è contenti del risultato”, se a parlare sono due persone di genere maschile o se a parlare sono due persone di genere diverso (quindi una maschile e una femminile); ma possiamo anche dire “Si è contente del risultato”, se il gruppo a cui si riferisce è femminile, quindi se a parlare sono due persone di genere femminile.
Penso di aver capito bene…
Esatto.
Utile
1)”Domani ci prendiamo un caffè”
….il verbo è il transitivo pronominale “prendersi” con valore intensivo di “prendere”; e la particella pronominale e sia parte integrante della coniugazione del verbo “prendersi” e in più ha valore di complemento di termine o di vantaggio (“Domani prendiamo un caffè a noi stessi/ per noi stessi”).
2)”Vi ho registrato”, ma anche “Vi ho registrati”
…se l’oggetto precede il verbo ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente il participio può concordare (registrati) o rimanere invariato (registrato).
Penso sia tutto corretto
Caro Goffredo, è tutto corretto.
Gentile prof.ssa ho un dubbio, quando diciamo “si coltiva riso, frutta, mais” è scorretto? Andrebbe “Si coltivano…”? In teoria da quello che ho capito in questo caso il si è passivante.
Grazie
Cara Giulia, la costruzione è passivante, ma quando abbiamo più soggetti collegati per asindeto (cioè senza l’impiego di congiunzioni, nello scritto con la virgola) il verbo sarà al plurale (si coltivano), se i soggetti sono percepiti come unitari dal punto di vista del significato, o l’uno come riformulazione dell’altro, è possibile l’accordo al singolare.
A presto
Salve, prof Anna! Le scrivo perché ho un dubbio col ‘si passivante’. In particolare quando il ‘si passivante’ è preceduto da un pronome personale atono di 3 persona plurale che svolge la funzione di complemento oggetto (ad es. ‘li’ o ‘le’), il verbo transitivo che segue il ‘si passivante’ deve essere alla 3 persona plurale, giusto? Esempio: ‘Se si ricercano le cause del disinteresse dei cittadini, le si trovano nelle proposte della stessa relazione Coelho’. ‘Le si trovano’, quindi, è giusto? O il verbo ‘trovare’ deve essere alla 3 persona singolare? Io credo che vada alla 3 persona plurale visto che quel ‘le’ (che si riferisce alle ’cause’) svolge la funzione di complemento oggetto. Eppure, in alcuni romanzi, saggi ecc, nonostante la presenza di ‘li’ o ‘le’ che svolge la funzione di complemento oggetto, ho notato che spesso il verbo transitivo è alla 3 persona singolare dopo il ‘si passivante’, e mi suona davvero strana questa costruzione. Grazie in anticipo per la risposta 🙂
Caro Vincenzo, la tua ipotesi è giusta: in questo caso il verbo sarà alla terza persona plurale.
A presto
Perfetto, quindi ‘Le si trovano’ è giusto. Crede che nei romanzi dove ho visto invece la terza persona singolare ci sia un errore di battitura o è proprio una mancanza da parte dell’autore? Grazie, comunque, prof Anna 🙂
Caro Vincenzo, in quei casi il verbo è al singolare perché la costruzione passivante viene percepita come impersonale.
Un saluto
Perfetto, la ringrazio 🙂