Cari lettori e lettrici di Intercultura blog, oggi studiamo la coniugazione e l’uso di due verbi irregolari che si utilizzano molto spesso: andare e venire.
Buona lettura!
Prof. Anna
In italiano non esistono solo verbi che si coniugano regolarmente, ma anche molti verbi irregolari.
Sono irregolari quei verbi che non seguono lo schema regolare della coniugazione a cui appartengono oppure che presentano delle alterazioni del tema verbale.
Vediamo prima di tutto come si coniugano andare e venire.
ANDARE |
Io vado |
Tu vai |
Lui / lei va |
Noi andiamo |
Voi andate |
Loro vanno |
Andare è un verbo della prima coniugazione e, come potete notare, subisce un mutamento del tema verbale (anda–are; vad–o) nella la I, II, III persona singolare e nella III plurale.
VENIRE |
Io vengo |
Tu vieni |
Lui / lei viene |
Noi veniamo |
Voi venite |
Loro vengono |
Venire è un verbo della terza coniugazione e presenta alcune irregolarità: vengo; vieni; viene; vengono.
USO DEL VERBO ANDARE
Il verbo andare indica un movimento verso un luogo ed è seguito da preposizioni diverse a seconda del nome che lo segue: vado a scuola; vado in Italia; vado al cinema.
Se andare è seguito da un infinito la preposizione da utilizzare è a: vado a mangiare; vado a dormire.
In italiano il verbo andare è usato per formare espressioni in cui assume un significato diverso da quello che abbiamo visto. Oggi vediamo solo alcune di queste espressioni:
→ Come va? = come stai?
Va bene = sto bene.
→ Va bene= concordo; sono d’accordo.
Per esempio:
A: Studiamo insieme oggi pomeriggio?
B: Sì, va bene.
USO DEL VERBO VENIRE
Il verbo venire ha il significato di muoversi e recarsi nel luogo dove si trova o si troverà la persona con cui si parla.
Vengo a Milano = vado a Milano e la persona con cui parlo è già a Milano.
Domani sera vengo al cinema = domani sera vado al cinama e ci sarà anche la persona con cui parlo.
Questo verbo seguito dalla preposizione da indica la provenienza da un luogo.
Vengo da Roma = sono partito da Roma e ora sono arrivato qui.
Vengo da casa = sono partito da casa mia e sono arrivato qui.
Se venire è seguito da un infinito si usa la preposizione a: vengo a mangiare con te.
DIFFERENZA TRA ANDARE E VENIRE
Spesso l’uso di questi due verbi presenta alcune difficoltà, vi propongo alcuni esempi:
Vado a teatro = io vado a teatro ma non insieme alla persona con cui sto parlando.
Vengo a teatro = io vado a teatro, ma usiamo venire perchè a teatro ci sarà anche la persona con cui sto parlando.
Vai in pizzeria stasera? = la persona che parla non andrà in pizzeria o non ha ancora deciso di andarci.
Vieni in pizzeria stasera? = la persona che parla andrà in pizzeria e chiede all’altra persona di andare in pizzeria insieme.
Nel seguente dialogo emergono gli usi di andare e venire:
A: Ciao, come va?
B: Bene, grazie.
A: Dove vai Sabato sera?
B: Vado a casa di Luca e tu?
A: Vengo anch’io a casa di Luca!
B: Allora andiamo insieme. Vengo a prenderti alle 8.
A: Va bene! Ci vediamo Sabato sera alle 8.
Esercizio:
Excelente,(è italiano?) prof Anna! Ho capito bene, grazie!
Ciao Lilian, mi fa piacere che tu abbia capito bene! (in italiano si scrive eccellente)
a presto
Prof. Anna
Sono americano, e questo post è molto buono! È un errore che faccio sempre! Grazie per questo!
Ciao Keith, benvenuto sul nostro blog!
a presto
Prof. Anna
Prof.Anna, ho il vocabulario della lingua italiana, lo zingarelli minore, che mi serve tanto di aiuto ai miei dubbi.
Spero di imparare ancora di più con lei.A presto
Prof. Anna
Molto utile gli esempi nelle frase dove si usanno i verbi andare e venire. Io facevo sempre uma grande confusione. Grazie per questa lezione.
Prof. Anna,
Ho un dubbio quanto all’uso di Andare e Venire. Ho capito che andare significa recarsi in un posto qualunque, venire invece significa recarsi nel posto dove è, va o sarà la persona che parla o alla quale si parla. Ma perché nel dialogo dell’esempio figura la frase: ” Allora andiamo insieme” se è coinvolta la persona con cui si parla?
Grazie mille per il suo chiarimento al mio dubbio.
Cara Saadia, nella frase: “andiamo insieme”, l’altra persona è sì coinvolta, ma svolgerà l’azione di andare insieme a me e non si trova già nel luogo dove stiamo andando. Mentre per esempio nella frase: “Stasera io e Maria veniamo insieme a casa tua” uso venire perchè la persona a cui sto parlando si troverà già a casa e io e Maria ci dirigiamo insieme verso di lei. Spero di avere risolto il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Cara Anna,
ti ringrazio molto per la tua precisa spiegazione. Ora ho capito.
Un caro saluto,
Saadia
HO UN DUBBIO.L ESERCIZIO E : CIAO,MARIA VIENI CON NOI STASERA? dove andate? andiamo a mangiare una pizza con claudio e poi,forse,in discoteca.VIENE ANCHE CLAUDIO CON VOI? ALLORA IO NON VENGO CON VOI.cLAUDIO NON E SIMPATICO! VORREI SAPERE SE HO USATO BENE IL VERBO ANDARE E VENIRE, GRAZIE
Cra Eisel, nelle frasi che hai scritto i verbi andare e venire sono usati in modo corretto. Molto brava!
A presto
Prof. Anna
Salve professore..
Sono heba dall’Egitto ,studio l’italiano all’universita’di AIN SHAMS a CAIRO facolta’ di lingue..
Adesso sto traducendo qualche parte del libro di Alberto BENIGNI “E L’ALLUCE FU..” ..infatti mi incontrano qualche difficolta’.ci sono cose che non riesco a capire perche si tratta di elementi della vita e della cultura italiana ..ed io non sono mai stata in Italia..
Percio…. Potra aiutarmi??????
spero di siiiiiiiiiii
aspetto la Sua risposta
Grazieeeeeeeeeeee
Cara Heba, prova a scrivermi quello che non capisci o a farmi una domanda più specifica, così potrò risponderti con precisione.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie professore..
nel libro di alberto benigni lui dice ,prendendo D’Alema e Veltroni in giro {mi hanno detto”Vieni Benigni, vieni che ceniamo coi bambini “.Sono andato la'[…..].C’era un pentolone enorme ,Un bollito, mi sono messo a mangiare , ho preso un PIEDINO io, una cosina, e’ proprio LO ZOCCOLO DURO.}
che cosa lui intende col PIEDINO, e con “Lo ZOCCOLO DURO”. Quale e’ il loro significato originale , e il loro significato nel testo???????????
Mille Grazieeeeeeeeeeee
Cara Heba, è difficile rispondere alla tua domanda con precisione, perchè non conosco bene il contesto in cui queste frasi sono inserite, dunque il PIEDINO è una parte del bollito che potrebbe essere la parte più dura del bollito, da qui lo ZOCCOLO DURO, lo ZOCCOLO è la parte dura delle zampe per esempio del maiale, ma l’espressione ZOCCOLO DURO di solito viene usata per indicare un gruppo di persone che persistono nella loro opinione riguardo ad un determinato argomento, distinguendosi per la loro tenacia, sì può anche dire che è il settore più stabile e fedele di un’organizzazione, in particolare in ambito politco.
Spero di esserti stata di aiuto, non è comunque facile comprendere le sfumature che ci possono essere un libro del genere, così incentrato sulla cultura e la politica italiana.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao, sono Cristina una traduttrice e professoressa di italiano di Montevideo, Uruguay e voglio dire che queste spiegazione mi fanno molto bene dato che parlo lo spagnolo ed essendo una lingua così vicina all’italiano tendo a fare questi errori. Grazie
La ringrazio Professoressa ANNA!!! mi chiamo Graziella abito a Buenos Aires in Argentina, studio l’italiano e Lei mi aiuta moltissimo a capire gli argomenti che di solito sono molto vicini allo spagnolo rioplatense che è un dialetto particolare con grande influenza dell’italiano giacchè qui siamo quasi tutti figli e nipoti d’italiani. Un forte abbraccio di cuore.!!!
Un abbraccio anche a te Graziella!
Prof. Anna
Grazie mille, mi è molto utile perchè i miei studenti giapponesi fanno fatica a capire quando usare venire e quando usare andare… nella lingua giapponese infatti il concetto è ben diverso.
Grazie ancora
Grazie mila! Con questi esempi ho capito bene l’uso dei verbi andare e venire.
come faccio a spiegare che si dice: ci vediamo di pomeriggio e non ci vediamo pomeriggio.
Ormai molto in uso e secondo me assolutamente sbagliato.
Grazie
Caro Domenico, si dice “ci vediamo nel pomeriggio” oppure “ci vediamo di pomeriggio” perchè “di pomeriggio” o “nel pomeriggio” rispondono alla domanda “quando ci vediamo?” e sono quindi dei complementi di tempo determinato introdotti dalla preposizioni IN o DI.
a presto
Prof. Anna
Grazie mille per la differenza tra questi verbi. E la meglia spiegazione, ma purtroppo non e completa. Esistono per esempio le frasi come “Vado dal medico” o “Vengo da te”. Credo che bisogna dire:
1. Vado in Italia (con le paesi)
Vado a Roma (per le citta)
Vado dal medico (con la terza persona???) Posso dire “vado da Roma” o “vado al medico”
2. Vengo a Roma (con le citta) – saro a Roma
Vengo in Italia (con le paesi) – saro in Italia
Vengo da te (con la seconda persona???) – saro con te o vado dalla casa tua alla casa mia?
Sarebbo molto felice se puo explicare questa differenza
Cara Svetlana,
1 è corretto: vado in + nazione e vado a + città (vado in Francia, vado a Bologna).
Bisogna fare attenzione all’uso della preposizione DA, infatti non è corretto dire: “vado da Roma”, ma si dice: “vengo da Roma”, DA in questo caso indica una provenienza: provengo da Roma, oppure è corretto: “vado A Roma” (vado verso Roma) mentre si dice: “vado dal medico”, infatti in questa frase la preposizione DA indica un moto a luogo, perchè si tratta di una persona e di un luogo (il medico, lo studio del medico) cioè io vado verso il medico e non è corretto: “vado al medico”.
2- La frase: “vengo da te” è corretta. L’ultima frase è: “vado da (provenienza)casa tua a (direzione) casa mia”
Ti consiglio di rileggere l’articolo sull’uso delle preposizioni semplici.
Se hai altri dubbi non esitare a scrivermi.
a presto
Prof. Anna
Cara Svetlana, mi sembra utile approfondire la risposta al tuo commento riguardo l’uso della preposizione DA: questa preposizione è impiegata per introdurre complementi di moto a luogo o stato in luogo quando è seguita da nomi (propri o comuni) o da pronomi personali: vado dal dottore; vengo da te; sono dal barbiere. Quest’uso, apparentemente in contrasto con il significato di base della preposizione ( che indica origine, provenienza) può essere spiegato tenendo conto del fatto che in questi casi ci si riferisce all’ambiente dove una persona abita o lavora e che la preposizione assume il significato di “presso” (sono dagli zii, Lei è dal parrucchiere). Se invece ci si vuole riferire proprio alla persona (non al luogo dove abita o lavora) si deve usare la preposizione A: ho portato la lettera dal direttore (=nella stanza del direttore); ho portato la lettera al direttore (al direttore in persona). Spero di avere chiarito meglio il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Egregio prof. Anna, se uno non sta bene, ‘va dal medico’ o ‘dal dottore’?. Oppure ambidue varianti sono corretti? Qual’e’ la differenza e’ perche’?
Cara Jenny, sono corrette entrambe le frasi.
Attenzione “qual è” si scrive senza apostrofo.
Un saluto e a presto
Che buono questo blog. Grazie mille, era un dubbio terribile hehehhehe. Sono ispanoparlante, grazie mille!
Ciao Maria Antonietta, benvenuta si Intercultura blog.
A presto
Prof. Anna
Mi ha piaccuto molto d’imparare la differenza tra VENIRE E ANDARE.
Solo um dubbio:
Devo dire: andiamo al cimema con loro, oppure, veniamo al cima con loro.
Caro Moises, si dice “andiamo al cinema con loro” perchè non andrò al cinema con la persona o le persone con cui sto parlando, si direbbe invece “veniamo al cinema con te (o con voi)”.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
la ringrazio per avere risposto al mio messaggio.
Vorrei chiederle ancora alcune cose.
Come devo dire: 1) Ho incontrato Carla in piazza il/al/nel pomeriggio. 2) Ci vediamo la/alla/nella sera. 3) ho um appuntamento dal médico il/al/nel lunedì mattina.
Ho un’altro dubbio per quanto riguarda l’uso del passato próssimo com il verbo sapere. Mi pare che questo sia un verbo modale.
Come tale, per la formazione del passato prossimo dovrei usare l’ausiliare del verbo che lo segue, vero?
Per esempio nella frase ” Lucca sa andare in bicicletta senza le rotelle” come la passo al passato prossimo: ” Lucca é saputo andare in bicicletta”?
Ringrazio in anticipo il cortese e prezioso aiuto.
Caro Moises, le frasi corrette sono: ho incontrato Carla nel pomeriggio; ci vediamo stasera (se è la sera stessa, oppure domani sera), oppure ci vediamo di sera o in serata; ho un appuntamento dal medico lunedì mattina. Per quanto riguarda il verbo “sapere” nella frase che mi proponi ha il significato di “imparare”, quindi puoi dire: Luca ha imparato ad andare in bicicletta senza rotelle, “sapere” ha come ausiliare il verbo “avere”: io ho saputo, per esempio: ho saputo la verità; ho saputo che parti domani.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
Gli studenti di lingua portoghese hanno una grande difficoltà in capire le differenze dell’uso dei verbi ESSERE e STARE.
Chiedo il suo aiuto, perchè anche se mi viene atomatico l’uso di questi verbi, mi risulta un po’ problematica questa spiegazione.
Quando devo usare l’uno e l’altro?
Grazie per l’aiuto.
Caro Moises, il verbo “essere” si usa per determinare l’identità di qualcuno (lui è mio fratello) o la natura di qualcosa (quelli sono i tuoi libri); è spesso seguito da aggettivi, per esempio: sono felice, è alto, siamo stanche; esprime la collocazione nello spazio di qualcuno o qualcosa, per esempio: sono a casa; siete in macchina; la borsa è sul tavolo;dove sei?; mentre il verbo “stare” significa rimanere in un luogo o in una situazione per un tempo più o meno lungo: sto qui ancora un po’, staremo un anno in Spagna, stasera stiamo a casa, Marco sta bene, state comodi?. “Essere” e “stare” sono verbi usati in maniera molto articolata, prova a consultare il dizionario, trovarai svariati usi ed espressioni comuni e interessanti.
Un saluto
Prof. Anna
s telefonando alla maestra di mio figlio ” oggi carlo non va a scuola? o “Oggi carlo non viene a scuola?” quali delle due frasi è quella giusta? Grazie mille Anna
Cara Anna, si dice “non viene a scuola”, perchè, anche se si tratta di una negazione, l’azione presuppone il muoversi dove si trova o si toverà la persona con cui si parla.
A presto
Prof. Anna
Buongiono, prof.ssa Anna,
Sono a San Paolo, in Brasile, e Le faccio i miei complimenti per il servizio di grossa utilità. Parlando ancora sul verbo andare e le rispettive preposizioni ho visto sul libro Linea Diretta, (Guerra Edizioni), esso usato per l’insengnamento di L2 all’estero, un esempio che mi fa fatto stupire: Vado da Guido e VADO DA TE. Quest’ultimo, è di uso quotidiano? È strano perché di solito non se ne sente e, inoltre, come si fa a spiegarlo visto che si usa spesso con venire ? Grazie e La saluto.
Caro Marcos, è possibile usare “vado da te” (= vado a casa tua) solo nel caso in cui la persona con cui si sto parlando non sia nella propria casa nel momento in cui io ci vado, per esempio: mentre sei in vacanza andrò io da te a innaffiare le piante. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Cara Anna,
Sì, sì, ha esaurito il mio dubbio. La ringrazio tanto ! Un abbraccio.
Buona sera,
Anch’io ho dei dubbi. Usiamo il verbo andare nella frase:
“Allora andiamo insieme” perché la persona che parla non si trova ancora in un posto dove si va.
Ma diciamo:
“Vieni al teatro con me?”, anche qui persona che parla non si trova ancora al teatro.
Qual’è la differenza?
Cara Marcelina, nella seconda frase “vieni a teatro con me” usiamo VENIRE perchè la persona che parla chiede all’altra di recarsi nel luogo dove sarà anche lei e quindi la persona che parla ha già deciso di andare a teatro, infatti NON possiamo dire “vai a teatro con me”, ma è corretto “vieni a teatro con me”. Le frasi “andiamo a teatro insieme” e “vieni a teatro” in realtà possono sembrare simili per quanto riguarda il significato, ma la prima significa che entrambe le persone stanno decidendo se andare a teatro insieme, la seconda invece significa che la persona che parla ha già deciso di andare a teatro e chiede all’altra persona di unirsi a lei.
A presto
Prof. Anna
prof.ssa anna,
la ringrazio tantissimo per aver sciolto il mio dubbio. scusi il ritardo con cui ho risposto.posso scriverle ogni volta che mi viene un dubbio sulla lingua italiana, anche se sono italiana?
Cara Anna, puoi scrivermi quando vuoi.
Un saluto
Prof. Anna
Gent.le Prof. Anna,
si dice “NONNA NON VA DA TE” oppure “NONNA NON VIENE DA TE”?
E perchè?
A presto e grazie
Cara Marzia, è corretto dire “la nonna non viene da te”, in questo caso si usa il verbo VENIRE perchè il soggetto (la nonna) si avvicina alla persona con cui si sta parlando (te).
A presto
Prof. Anna
Grazie mille!
Cara Anna, ho un dubbio che non è di questa materia venire e andare .
Si dice: questo articolo è molto buono o è molto interessante .
Qual è il modo corretto di usare molto buono
Grazie Silvia
Cara Silvia, grammaticalmente entrambe le frasi sono corrette, in questo caso il significato di “buono” è un po’ generico quindi se vuoi essere più specifica è meglio dire “interessante”- L’aggettivo “buono” si può usare in contesti molto diversi, per esempio: questo dolce è molto buono, oppure: il cane di Marco è molto buono; ti consiglio comunque di consultare un buon dizionario per scoprire tutti i contesti in cui questo aggettivo può essere usato.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Anna
Gentilissima prof. Anna,
da molto seguo i vostri blogi ma solo adesso ho deciso di iscrivermi. E sono molto entusiasta dei vostri sforzi per creare un blog così accurato. Da qualche anno lavoro come native speaker in Polonia e molto spesso uso e spero non abuso dei vostri materiali. Ma anch’io avrei da formularvi una domanda. Cioè come faccio a spiegare accuratamente ad uno straniero la differenza fra: “Parlare e Dire”. La ringrazio anticipatamente e a risentirLa.
Cordiali saluti.
Caro Filippo, intanto la principale differenza tra “dire” e “parlare” è che “dire” è transitivo e “parlare” è intransitivo, poi per spiegare più dettagliatamente l’uso di questi due verbi potresti contestualizzarli con una serie di esempi.
Grazie per il tuo gentile commento.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna
Mi chiamo Sonia, sono brasiliana e studio italiano da poco tempo e ho alcuni dubi, pottrebbe aiutarmi?
– Quando coniugo il verbo andare nel passato prossimo, posso dire: Io sono andata – noi siamo andate? o è sempre “andato”?
– Com`è il plurale della frase: L’unità facile
Grazie
Sonia
Cara Sonia, con l’ausiliare “essere” il participio passato deve concordare con il soggetto, quindi “noi siamo andate”, ti consiglio di leggere l’articolo relativo al passato prossimo, così potrai ripassare l’uso di questo tempo verbale ed esercitarti.
Un saluto
Prof. Anna
Prof. Anna
Posso usare venire soltanto con la seconda persona del singolare e prima e seconda del plurale?
Caro lettore, il verbo “venire” si usa con tutte le persone.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna,
Prima di tutto grazie dagli schiarimenti che ci dà.
Questo é un argomento per cui non si trova facilmente un commento, si conclude osservando l’uso, però per noi parlanti del portoghese (Brasile) sembra strano dire: “Vengo con te al cinema” perché usiamo, in questo caso il verbo Andare: “VOU CONTIGO AO CINEMA”
Gentile Professoressa.
Innanzitutto vorrei ringraziarLa per la Sua determinazione in schiarirci tanti dubbi.
Ovviamente non sono italiano, non sono di origine italiana, non sono mai stato in Italia e purtroppo non sono mai potuto andare a scuola per imparare l’italiano; quel poco che conosco dell’italiano l’ho imparato da solo, per quello i dubbi ce ne sono tanti.
Vorrei sapere perché “vado al cinema” e non “vado al teatro”, e si “a teatro”?
La ringrazio ancora una volta.
Caro Affonso, intanto complimenti per la tua conoscenza dell’italiano, anche se l’hai studiato da solo hai raggiunto un ottimo livello, l’unico errore che c’è nel tuo commento è la frase “per quello i dubbi ce ne sono tanti”, è meglio dire “per questo ho ancora tanti dubbi”; per quanto riguarda la tua domanda devo risponderti che purtroppo a volte le preposizioni non si comportano secondo regole stabilite, quindi non c’è una regola che ci possa spiegare perchè si dice “al cinema” e “a teatro” e non “al teatro”, sono modi di dire ormai consolidati, però, se specifichi il nome del teatro, dovrai usare la preposizione articolata “al”: vado al Teatro Comunale.
A presto
Prof. Anna
Prof Anna,
sto iniziando a dar classe di Italiano ad un gruppo di persone adulte qui in patagonia in via amatoriale.
Gradirei, se possibile, qualche consiglio su come strutturare la classe e dove cercare materiale sul web.
Grazie in anticipo
Giorgio
Caro Giorgio, prima di tutto è necessario valutare il livello della classe per capire se è omogeneo o se all’interno del gruppo ci sono livelli diversi, il programma ovviamente dovrà essere strutturato in base al livello o ai livelli degli studenti, per quanto riguarda gli argomenti da affrontare in base al livello, ti consiglio di consultare il quadro comune europeo di riferimento delle lingue, potrà fornirti ottimi spunti per quanto riguarda gli argomenti da trattare sia di grammatica sia di conversazione.
A presto
Prof. Anna
Salve professore!
Ho una domanda sola. Perché nella frase dal dialogo “B: Allora andiamo insieme. Vengo a prenderti alle 8” si usa andiamo insieme e non veniamo insieme. Eppure a casa di Luca vanno coloro che parlano entrambi le due.
Grazie. Cordiali saluti da Mosca! 🙂
Caro Timo, in questo caso si usa “andare” perchè insieme andranno verso una terza persona (Luca) con cui però non stanno parlando, mentre se parlassero direttamente con Luca direbbero “veniamo insieme a casa tua”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
Tanti saluti a te e alla tua città.
Prof. Anna
Cara professore! La ringrazio della Sua risposta, sollecita e chiarissima.
Grazie, veramente ho capito tutto!!! Sempre avevo qualche problema per sapere dove mettere andare e dove venire…!
G.le prof. Anna, quale forma e’ corretta: andare al centro o andare in centro e qual’e la differenza. Grazie
Cara Erica, la forma corretta è: “andare in centro” se intendo il centro di una città, userò invece la preposizione articolata “al” se dopo la parola “centro” viene specificato di che centro si tratta, per esempio: “vado al centro commerciale”.
A presto
Prof. Anna
Questa roba non è in francese!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
Caro Marco, questo è un blog sulla lingua e la cultura italiana, quindi non troverai niente in francese.
Prof. Anna
Grazie!! Era esattamente quello che stavo cercando! =D
Cara Collega,
anch’io sono la professoressa dell’italiano, ma qualche volta non posso trovare la spiegazione per alcuni casi. Per esempio: quando si dice “a casa”/ “in casa” o “in scuola”/”a scuola”.
Grazie alla Sua risposta in anticipo.
Questa pagina mi piace moltissimo.
Cara Bozena, di solito usiamo IN per un complemento di stato in luogo (rimango in casa) e A per un moto a luogo (vado a casa), mentre non si usa “in scuola” ma si usa “a scuola” (rimango a scuola; vado a scuola).
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof. Anna, grazie mille per le Sue risposte.
Ma qualche volta ho ancora dei dubbi sui verbi andare-venire. Per esempio, e’ possibile mai dire “vado da casa”, “vado da Roma” (con i luoghi)? O Il verbo “andare” e la prep. “da” sono incompatibili (sicuramente eccetto l’uso con le persone: “vado da te”)?
Cara Svetlana, non è possibile dire “vado da casa” ma dirò “vengo da casa”; mentre posso usare “vado da te” solo nel caso in cui io vada a casa di una persona mentre questa persona non è in casa, potrò dire però “vado da lui”, “vado da loro” oppure “vado dal dottore” ecc; non è possibile nemmeno dire “vado da Roma” ma dirò “vengo da Roma”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof Anna,
innanzitutto La vorrei ringraziare per il tempo che ci sta dedicando e poi per la possibilita’ di esprimere i nostri dubbi.
Il mio dilemma ha a che fare con i verbi essere e venire quando si tratta della origine.
Io vengo da Roma vuol dire sia “io ho passato la notte a Roma” che “io sono nata a Roma” ? Vale la stessa cosa anche per “Vengo dalla Germania”?
L’ espressione “sono di…” si puo’ usare sia con le citta’ che con i paesi? Cioe’ io posso dire “sono di Tirana” ma “sono dell’ Albania”? Sono corrette le mie frasi?
Grazie mille
Cara Francy, la frase “vengo da Roma” può significare: 1- sono appena stata a Roma (non ho necessariamente passato la notte a Roma) 2- sono originaria di Roma; la stessa cosa vale per “vengo dalla Germania”; per quanto riguarda l’espressione “sono di…” possiamo usarla solo con le città: “sono di Tirana” ma non con le nazioni; per esprimere la nazionalità possiamo usare l’aggettivo: “sono albanese”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille prof. Anna!
Ora e’ tutto chiarissimo! :)))
Credo che questo blog sia il migliore che io abbia mai visto online.
Complimenti!
Cara Francy, grazie del gentile commento.
Un saluto
Prof. Anna
Salve prof. Anna, le scrive Luca dal Messico.
Sono utilissime le precisazione che lei fa sull’utilizzo dei verbi andare e venire, le loro diversitá e quali preposizioni necessitano.
Nelle mie grammatiche non trovo peró nessun riferimento a queste regole che mettono in difficoltá quasi tutti gli stranieri… potrebbe dare una piccola bibliografia?
Grazie
Luca Bellani
Caro Luca, in effetti non in tutte le grammatiche viene trattato questo tema. Cercherò di fornirti al più presto una piccola bibliografia.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno, professoressa!
E un dei temi piu’ difficili per me. Tutto e’ chiaro nella sua spiegazione. Pero’ ci sono molte sfumature.
“I miei amici vengono al cinema con noi”. Ma perche’ “Vado al cinema con i miei amici”?
Car Svetlana, devi sempre considerare il punto di vista di chi parla o scrive: se qualcuno “si avvicina” a chi sta parlando allora useremo “venire”: “i miei amici vengono al cinema con noi”; mentre se chi parla o scrive si avvicina ad altri (con cui non sta parlando) userò “andare” “io vado al cinema con i miei amici”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Grazie tante! Adesso e’ chiaro!
Cara professoressa Anna,
dopo che ho letto la sua spiegazione mi pare che sia sbagliato dire “andiamo a Italia”, pero già ho visto scritto in questo modo. (Mi dispiace gli errori, ho appena cominciato a imparare l’italiano). Grazie
Cara Nanda, non è corretto dire “andiamo a Italia” ma bisogna dire “andiamo in Italia”.
A presto
Prof. Anna
facile
Cara Professoressa,
Potrebbe spiegarmi se e’ possibile concludere cosi’:
1. Se qualcuno chi parla (1 persona sg. o pl.) si avvicina a qualcuno con chi parla (2 persona sg. o pl.), usiamo venire:
Vengo con te, veniamo da voi etc.
2. Se qualcuno chi parla (1 persona sg. o pl.) si avvicina a qualcuno (3 persona sg. o pl.), usiamo andare:
Vado da Paolo, vado con i miei amici etc.
3. Se qualcuno (3 persona sg. o pl.) si avvicina a qualcuno chi parla (1 persona sg. o pl.), usiamo venire:
Loro vengono con me, Maria viene con noi al cinema etc.
Grazie!
Cara Svetlana, direi che hai capito il concetto, attenzione però “se qualcuno chi parla” è scorretto; è meglio dire “se chi parla”: “se chi parla si avvicina alla persona con cui sta parlando”; comunque forse è più semplice spiegare questo concetto così: il verbo venire ha il significato di muoversi e recarsi nel luogo dove si trova o si troverà la persona con cui si parla; mentre il verbo andare indica un movimento verso un luogo in cui non è o non sarà presente la persona con cui si sta parlando.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie molto per avermi corregiato. Purtroppo non e’ facile per me di distinguere questi verbi come spiega Lei, c’e’ qualcosa che mi manca forse perche’ il loro uso nel russo e’ diverso non ancora nel senso lessicale, ma ancora grammaticale. Per esempio, in russo diciamo “vado da casa”, oppure diciamo piu’ spesso “sono venuto” invece di “vengo” etc.
Allora e’ piu’ facile per me di ricordare in un modo schematico. Ho riletto la mia ultima comunicazione e capito che non ho scritto niente sulla relazione tra la 2 e la 3 persona.
Posso dire che:
se la 2 persona si avvicina alla 3 persona, usiamo andare:
Anche tu vai al concerto con loro?
se la 3 persona si avvicina alla 2 persona, usiamo venire (?):
Loro vengono al concerto con te?
Grazie e scusimi per esere cosi’ fastidiosa).
Svetlana
Cara Svetlana, non sei affatto fastidiosa, anzi le tue domande sono del tutto legittime, capisco che non è facile distinguere “andare” da “venire”; anche in italiano si dice “vado a casa” se a casa non c’è la persona con cui sto parlando, mentre dico “vengo a casa” se a casa c’è la persona con cui sto parlando, dunque andrò nello stesso posto in cui la persona con cui sto parlando si trova. Questa è la regola. Gli esempi che mi fai sono corretti. Attenta che si dice “avere corretto” e non “avere corregiato”.
Un saluto
Prof. Anna
Volevo sapere che differenza tra dire: Flavia va a scuola e Flavia va alla scuola
Caro Alessandro, se intendo la scuola in generale dirò: Flavia va a scuola; mentre se dopo la parola “scuola” c’è un complemento di specificazione devo usare la preposizione articolata: Flavia va alla scuola materna.
A presto
Prof. Anna
Grazie! Continuo a riflettere!)
Complimenti…amo studiare l’italiano, spero di poter imparare tanto con lei!!
Cara Professoressa,
Finalmente tutto mi sembra quasi chiaro. Mi sono sbagliata d’aver capito la sua spiegazione in un modo scorretto. Pensavo che “chi parla” e’ solo io o noi, ma ora capisco che sono io, tu, noi o voi.
Spero che io ho l’ultima domanda riguardo i verbi).
“Lui, lei, loro” non sono persone chi o con chi parlano. Spieghimi, per favore, questo significa che devo usare ANDARE tra lui, lei e loro? E perche’?
Per esempio:
Paolo va al cinema con Maria.
Maria va al cinema con i suoi genitori.
I bambini vanno al cinema con Paolo. etc…???
E ancora: nonstante “Lei” formale ha un valore grammaticale di 3 persona, e’ considerato come un partecipante di conversazione, una persona “chi parla”, vero? Allora, devo usare sia ANDARE o VENIRE secondo la regola?
Cara Svetlana, non c’entra qual è la persona, la regola è sempre la stessa; se il soggetto (Paolo) sarà nello stesso posto di chi parla userò “venire”: “Paolo viene al cinema con me”; e se dico “Paolo viene al cinema con i suoi amici” significa che anch’io (che sto parlando) sarò al cinema, non andrò al cinema con Paolo e i suoi amici (cioè non farò il viaggio per esempio da casa al cinema insieme a loro) ma sarò lì (incontrerò Paolo e i suoi amici direttamente al cinema), mentre se dico “Paolo va al cinema con i suoi amici” significa che io (che sto parlando) non sarò al cinema. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Grazie molto!
Riflettero’ ancora).
Potrebbe dirmi per favore se e’ vero dire cosi’:
“A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo”.
Inoltre devo mettere una virgola solo dopo “una vita”?
Cara Svetlana, il periodo che mi scrivi è corretto, anche la punteggiatura è corretta.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno a tutti e alla professoressa Anna
Vorrei capire perché quando bambino mi è capitato di andare a scuola in italia in toscana provincia di pistoia, per due mesi e mezzo, e poi rimanere ancora 4 mesi in vacanze, non mi ricordo aver sentito l’impiego dei verbi venire e andare come ausiliari al posto di essere, cosa che quando guardo le trasmissioni della rai, capita molto spesso. Quando si puo impiegarli?, con quali verbi si puo, o non si puo, sostiuire venire o andare ad essere? e qual’è la sfumatura tra ” i pomodori sono raccolti in agosto” ” i pomodori vengono raccolti in agosto” ” i pomodori vanno raccolti in agosto” Grazie per la vostra risposta….JP di NIZZA FRANCIA
Caro Gianpaolo, proprio su questo tema è l’articolo pubblicato la scorsa settimana: “la forma passiva “”; ti consiglio quindi di leggerlo.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno, avrei, se possibile, bisogno di un chiarimento.
Per la prima volta nella vita trovo in difficoltà a farmi capire da una persona, e nella mia lingua.
Ogni volta che sento il mio interlocutore al telefono e gli chiedo:” é andato tizio da te?” lui finge sempre di non capire la domanda e mi risponde: ” mi chiedi se é andato o venuto?”
(Giuro, ogni volta la stessa storia.) Al che io gli rispondo, che dal momento che io sono in un posto diverso dal suo, la domanda corretta é la mia….
Non mi suona bene: è venuto a casa tua? Mi suona meglio: è andato a casa tua?
Potete chiarire il mio dubbio per favore?
Ringrazio anticipatamente
Martina
Cara Martina, in realtà usiamo “venire” quando il soggetto è o sarà nel posto in cui si trova la persona a cui si parla, quindi, se per esempio “Luca” è il soggetto e tu stai parlando al telefono con un amico, dovrai dire: “Luca è venuto da te” perché appunto “Luca” è il soggetto e andrà nel luogo in cui si trova l’interlocutore “da te”; quindi è corretto l’uso di “venire”; se invece dici “Luca è andato a casa tua?” si capisce che Luca sarebbe dovuto andare a casa di una persona, mentre questa persona non era in casa. Usiamo “venire” anche quando ci si reca in un luogo dove è o sarà la persona che parla: “vieni da me stasera?”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno professoressa Anna!
Litigo spesso con il mio marito per uso di andare e venire. Per esempio quando stiamo parlando di terza persona io dico “Lei mi ha chiesto di venire (da lei)”. Dico bene? O ha ragione il mio marito quando dice ” Lei ti ha detto di andare da lei”? Cordiali saluti e ringrazio anticipatamente.
Cara Inna, in questo caso ha ragione tuo marito, infatti la frase corretta è: “lei ti ha detto di andare da lei”; mentre usiamo “venire” quando il soggetto è o sarà nel luogo in cui si trova l’interlocutore o la persona che parla: “stasera vengo da te” – il soggetto (io) si recherà nel luogo dove si trova e si troverà l’interlocutore (da te); “vieni a casa mia” -il soggetto si recherà dove si trova o troverà la persona che parla. Spero di avere chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno professoressa,
Io ho un dubbio sull’uso dei verbi andare e venire quando si deve raccontare la faccenda di una terza persona oppure quando si deve riportare quello che una terza persona ha detto a qualcun’altro. Per esempio, parlando con mio marito li racconto che: “la mia collega oggi non è venuta al lavoro” e parlando con la mia collega le racconto che: “mio marito oggi non è andato al lavoro”. Oppure, parlando con mio marito li dico: “la mia collega ha avvisato il capo che oggi non sarebbe venuta al lavoro” e “la mia collega ha avvisato la sorella che oggi non sarebbe andata alla sua festa di compleanno”. Vorrei sapere se è corretto e se c’è una spiegazione. Grazie.
Cara Tatiana, nelle frasi che mi scrivi hai usato correttamente i verbi “andare” e “venire”; invece ti faccio un’altra correzione: “parlando con mio marito gli (a lui) racconto che”.
A presto
Prof. Anna
Cara professoressa Anna,
La ringrazio per la correzione. Ho un po’ di difficoltà con i pronomi indiretti (e con l’ortografia). A proposito dell’uso dei verbi “andare” e “venire” volevo chiederLe se in un racconto fatto da me ha importanza il fatto che io mi riferisca ad un luogo dove dovrei trovarmi io (o il mio interlocutore). In questo caso devo usare il verbo “venire” con il SOGGETTO (il quale può essere una terza persona qualsiasi)? Mi scuso per l’insistenza, ma vorrei sapere se questo ragionamento è corretto.
La ringrazio
Tatiana.
Cara Tatiana, non ho capito bene quello che mi chiedi, fammi un esempio, scrivimi la frase su cui hai dei dubbi.
A presto
Prof. Anna
Ciao Prof. Anna
la ringrazio… a presto!
lol.
Hi Branden.
vorrei sapere quale forma è più corretta:
Laura è andata a trovarti oggi?
Laura è venuta a trovarti oggi?
Caro Nicola, la frma corretta è: “Laura è venuta a trovarti”.
A presto
Prof. Anna
Mia figlia dice, papà io e tu andiamo al fiume?? È corretto
Cara Anna, è corretto dire “papà io e te andiamo andiamo al fiume?”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie per il suo blog! Posso imparare questa lingua che mi piace moltissimo!
Cara Eliana, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Cara professoressa,
nonostante io sia italiano a differenza di molti altri suoi “fan”, ho un dubbio sull’argomento in questione:
Esempio: Io sono a casa e sto parlando su skype con una mia amica che si trova provvisoriamente a Londra (fino al 15 agosto, poi torna a casa). Nel caso ipotetico in cui io abbia intenzione di recarmi a Londra in data 20 settembre, cosa dovrò dire alla mia amica:
1) il venti settembre vengo anche io a Londra;
2) il venti settembre andrò anche io a Londra.
Io penso si possa utilizzare anche la prima, in quanto la mia amica attualmente è lì. La seconda presumo che comunque sia giusta sempre, ma suona male.
Grazie anticipatamente Prof
Caro Roberto, dovrai usare il verbo “venire” in quanto ti stai recando nel posto in cui si trova la persona con cui stai parlando.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Professoressa,
desidererei sapere quale forma devo usare nel caso in cui mi si presenti una situazione simile: un mio amico mi dice che si trova a Roma e che se ne andrà da Roma tra un mese. Nel caso in cui io dovessi andare a Roma (ipotizziamo tra un mese e mezzo) quando lui se ne sarà già andato, posso comunque rispondergli utilizzando l’espressione “Verrò a Roma tra un mese e mezzo” oppure devo ritenerla errata (in quanto nonostante lui attualmente sia li’, fra un mese e mezzo non ci sara più)?
Aspetto sue risposte, grazie in anticipo.
Caro Roberto, non sarebbe scorretto usare “venire”.
A presto
Prof. Anna
stò felicce troppo per incontrare questo blog, ma quando offro qualcuna bere ad una persona, perchè devo lo detto de vino, del birra, quá in brasile diciamo da bere (para beber)”temos (avevano)cerveja(birra), vino(vinho), claro né(chiaro non é non potrevva lascire fuora)caipirinha….allora perchè “del vino, del birra”…grazie a presto
Caro Francesco, l’articolo partitivo “del” indica una parte indeterminata di un insieme, una quantità imprecisata. Si tratta di una funzione particolare delle preposizioni articolate create con la preposizione semplice di; al singolare si usa per indicare una quantità imprecisata in riferimento a un sostantivo che indica una materia non numerabile come per esempio le sostanze liquide, quindi “vuoi del vino?” = “vuoi un po’ di vino?”.
A presto
Prof. Anna
Cara professoressa,
quale fra i verbi: DIRE e PARLARE dovrei usare in questo contesto:
“Il Papa ha parlato / ha detto/ dei profughi – “Questi nostri fratelli e sorelle cercavano di fuggire da situazioni difficili.”
La ringrazio anticipamente dell’aiuto!
Cara Anna, in questo caso è corretto il verbo “dire”, se il verbo viene riferito al discorso del Papa, cioè a ciò che il Papa ha detto dei profughi.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille dell’aiuto!
Cordiali saluti.
Anna
Bonjour mme anna
Je suis hasna de la tunis est je passe le niveau A1 à l’italien mais le probleme que je veux parle l’italien avec quelqu’un qui m’aide à pratiquer cette langue j’aime beaucoup.
Aussi j’ai une probleme entre les verbes andare et venire je ne connais pas qunad je peux les mettre si vou pouvez m’aidez mme Anna pareceque je vais passer mon teste a decembre
Merci beaucoup de me repondre mme
Cara Hasna, in queto articolo è spiegata la differenza tra i due verbi e quando usarli, quali sono esattamente i tuoi dubbi, prova a farmi degli esempi così potrò risponderti in maniera più efficace.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna, sono da Argentina e non ricordavo questa differenza. Il blog é eccellente. ]]Grazie mille.
Liliana
Cara Liliana, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa Anna,
ultimamente sento spesso espressioni a cui non sono abituata, di cui vorrei chiedere validità e correttezza.
Esse riguardano un utilizzo del verbo andare come da seguenti esempi:
Es.:vanno messe/va inserito/ vanno fatte etc.
quando invece sono sempre stata abituata ad usare le espressioni:
devono essere messe/devono essere inserite/devono essere fatte.
L’altro giorno mi sono anche presa una lavata di capo dalla mia responsabile, con tanto di appunto sul fatto che a trent’anni non conosco l’italiano, la quale mi ha corretto in una procedura “devono essere inserite” con “vanno inserite”.
Potrebbe aiutarmi?
Grazie mille!
Loredana
Cara Loredana, in realtà le forme passive formate con il verbo “andare” (vanno inserite, vanno messe ecc.) sono corrette ed esprimono un’idea di necessità, quindi è ugualmente corretto dire “vanno inserite” e “devono essere inserite”.
Un saluto
Prof. Anna
salve, mi chiamo Sabrina e sono del Canada. Studio all’università la lingua italiana e il nostro professore ci ha dato da distinguere delle frasi alla forma transitiva e intransitiva, nella frase ‘finalmente mi sono arrivate notizie di Nicola dal Brasile’ non capisco se ‘notizie’è un complemento oggetto o è il soggetto.
Cara Sabrina, in questa frase “notizie” è il soggetto.
A presto
Prof. Anna
Gent.ma prof.ssa Anna,
Grazie!
Loredana
Grazie mille,
Questi esercizi mi hanno aiutato molto a comprendere la differenza tra andare e venire. Per me che sono ispanofono, è difficile vedere la differenza
Piacere
Mar
Cara Mar, benvenua su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Salve professore Anna.
Il verbo avere viene, fastidiosamente a mio avviso, usato in televisione a iosa per spiegare un procedimento, è corretto?
Es.: Andiamo a versare il contenuto nella ciotola…
Ringrazio in anticipo e le auguro una buona giornata
Valeria.
Cara Valeria, non capisco dov’è il verbo -avere- nella frase: andiamo a versare il contenuto nella ciotola…; forse intendevi il verbo “andare”, in ogni modo la frase è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Mi scusi, il t9 mi ha corretto, professoressa Anna!
Instancabile Prof. Anna, ho letto e riletto tutte le domande con le corrispettive risposte, una catena lunga piu di tre anni, e voglio fare i complimenti alla Prof. Anna per la sua utilissima tenacia e cura con cui toglie i dubbi. Per il momento non ho domande, ma non appena ne ho una, mi rivolgo a lei. Davvero, sinceri complimenti! Tenga duro, prof. Anna! Dan
Caro Dan, grazie del gentile commento, se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno!
Lei dice che “venire da Roma” significa partire da Roma. C’è soltanto questo significato? Ho sentito nella canzone “Azzurro” di Celentano come canta “vengo da te” e se non sbaglio il senso è diverso, cioè “arrivare da qualcuno”. Come non sbagliare con questi verbi e soprattutto con le preposizioni e il loro senso?
Cara Katia, “venire” significa muoversi e recarsi nel luogo dove si trova o si troverà la persona con cui si parla, in questo caso è accompagnato dalla preposizione -da- che puà indicare origine o provenienza (vengo da Roma), ma in questa frase invece introduce un moto a luogo.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prf.ssa Anna,
Possiamo dire “vengo da te” quando vogliamo dire “vado a casa tua”. Ma se vorrei esprimere “sono venuta qui, dalla tua casa”, che espressione potrei usare?
Grazie!
Simona
Cara Simona, è corretto usare l’espressione “vengo da te” per dire “vengo a casa tua”, non so se ho capito bene la seconda domanda, ma si può semplicemente dire “sono venuta qui, da casa tua”.
Un saluto
Prof. Anna
Carissima Prof.essa Anna;
é corretto dire ” vengo da casa tua – vengo dallo studio legale del mio avvocato – vengo da casa dei miei genitori”
vado a casa tua – vado allo studio legale – vado a casa dei miei..
la mia madrelingua non é italiano cosi mi confonde andare da una persona / venire da un luogo e da una persona
Perché quando dico ” vado dalla mamma- vado a casa della mamma ”
“vengo dalla mamma – vengo a casa della mamma”
in italiano dobbiamo usare per forza ” vengo da casa dei miei genitori ” perché se usiamo ” vengo dai miei genitori ” cambia il significato. grazie in anticipo per la Sua gentilezza e disponibilita’.
Cara Carletta, nella frase “vado dalla mamma” “dalla mamma” introduce un complemento di moto a luogo, cioè un luogo o una persona verso cui ci si muove, la preposizione “da” viene usata per introdurre questo complemento soprattutto se ci si muove verso una persona “vado dal medico”, “vado da loro”, anche “a casa della mamma” è un complemento di moto a luogo ma è introdotto dalla preposizione “a”, perché il luogo verso cui ci si muove è “casa”; le frasi “vengo da casa dei miei genitori” e “vengo dai miei genitori” hanno due significati diversi, nella prima la preposizione “da” introduce un complemento di “moto da luogo” cioè indica un luogo da cui si proviene (e non verso cui ci si muove), mentre nella frase “vengo dai miei genitori” la preposizione “da” può introdurre un complemento di moto a luogo (perché ci si muove verso delle persone “genitori”), si userà il verbo “venire” se si sta parlando con una persona che è già o sarà “dai genitori”. Quindi se vuoi indicare che il luogo da cui provieni è la casa dei tuoi genitori dirai “vego da casa dei miei genitori”, mentre se vuoi dire che andrai dai tuoi genitori (dicendolo a qualcuno che è o sarà dai tuoi genitori) dirai “vengo dai miei genitori”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio, per approfondire l’uso di queste preposizioni ti consiglio questi articoli: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/09/preposizione-semplice-o-articolata-seconda-parte/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/12/03/approfondimento-uso-della-preposizione-da/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/06/04/uso-della-preposizione-a-a-o-in-approfondimento/.
A presto
Prof. Anna
Grazie per la risposta chiara. praticamente “vado dai miei e vengo dai miei” sono le stesse cose solamente cambiano i verbi.
buon lavoro
Cara Carletta, puoi dire “vengo dai miei” sono se la persona con cui parli si trova o si trovarà a casa dei tuoi genitori.
Un saluto
Prof. Anna
molto bene
Buona sera,
Vorrei sapere la forma corretta della frase:
“lui se ne andato” oppure “lui se n’è andato”?
grazie
saluti
Caro Giovanni, è necessario il verbo “essere” in questa frase, quindi “se n’è andato”.
Un saluto
Prof. Anna
Mi sapete dire come coniugare in tutti i tempi del congiuntivo. La nonna teme che il burro non basti per fare la torta grz
Caro Ciro, nel blog potrai trovare articoli che riguardano tutti i tempi del congiuntivo, fai la tua ricerca inserendo le parole chiave nella finestrella “searh” in basso a destra della pagina o cliccando sulla voce “congiuntivo”nella sezione “Argomenti”.
Un saluto
Prof. Anna
Caro Ciro, se entri nella sezione “congiuntivo” in “Argomenti”, troverai articoli dedicati a tutti i tempo del congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Qual’è la forma corretta : andatevi a sedere o andate a sedervi?
Caro Roberto, sono corrette entrambe le frasi.
Un saluto
Prof. Anna
domani vado a Milano oppure domani andrò a Milano.
Qual è la forma corretta??
grazie
Caro Riberto, sono corrette entrambe le frasi, il presente indicativo può essere usato anche per indicare un’azione nel prossimo futuro.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie prof
un saluto
Cara Prof. Anna! Ho un dubbio, e ho cercato nei commenti, ma sono tanti che ho deciso di scrivere. Non ricordo se si dice: Passo per tua casa o passo per casa tua. E se si usa o no l’articolo. Grazie, Marcela.
Cara Marcela, è corretto dire “passo da casa tua”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Professoressa Anna, studio l’italiano da molti anni, ma è la prima volta che trovo una spiegazione così chiara su questo tema, che per noi spanofoni è un po’difficile di capire. Grazie mille!! Bacione!
Cara Susana, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
salve vorrei sapere la forma corretta della frase:
domani verremmo a pranzo da te
domani veniamo a pranzo da te
Cara Tina, se il fatto è presentato come reale, oggettivo, l’indicativo è corretto (domani veniamo).
Un saluto
Prof. Anna
mi piace questo sido perche ho imparato tante , crazie mille e speriamo che questo sido diventare popilare
Caro Wais, benvenuto su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Se parlo con un amico a lo voglio invitare ad una festa cos’e corretto dire:Vai con me alla festa? o vieni con me alla festa?
Caro Jakov, è corretti dire: “vieni con me alla festa?”.
A presto
Prof. Anna
Bravo pour tu
Buongiorno, proff. Anna.
Qual è la frase corretta?
I miei amici volevano che io andassi con loro al parco.
I miei amici volevano che io venissi con loro al parco.
Ciao!????como se dice viaje en italiano!?
Cara Clara, premesso che non sono una specialista della lingua spagnola, ma “viaje” in italiano è “viaggio”.
Un saluto
Prof. Anna
Time to Time è una ditta e io scrivo che devo andare la. È corretta la frase:
” devi andare da Time to Time?”
Caro Michele, userei la preposizione articolata -alla-. A presto Prof. Anna
prof,una frase composita con il verbo venire nel presente indicativo
Cara Chiara, “stasera loro vengono con noi al cinema”.
A presto
Prof. Anna
buongiorno prof. ho un dubbio. Una mia collega dice “andare in letto” a me suona male io direi “andare a letto” ma non riesco a trovare una spiegazione al mio dubbio
Cara Katy, è corretto dire “vado a letto”, ti consiglio questo articolo sull’uso preposizioni A e IN: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=7980.
A presto
Prof. Anna
Grazie prof. mi ha tolto un dubbio
Prof.Anna: Sono argentino, nell’esercizio 10 ho un dubbio, perché si usa veniamo e non andiamo, molte grazie. me piace molto questo blog!!!!
Caro Rodolfo, usiamo “venire” perché in questa frase i soggetti andranno nel luogo dove si troverà la persona con cui si parla: “io e Lyn veniamo al ristorante con voi” = i soggetti della frase (= io e Lyn) andranno nel luogo (il ristorante) dove si troveranno le persone con cui stanno parlando (=voi). pero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Buon giorno Prof:Anna ho un dubbio si può dire abbiamo andate perchè mia figlia mi hai rettificato ma non sono sicura.Grazie
Cara Barbara, è corretto dire “siamo andate”, l’ausiliare del verbo “andare” è “essere” (io sono andato), per ripassare la scelta del verbo ausiliare ti consiglio questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=153&cpage=2#comment-354900
A presto
Prof. Anna
Per fortuna che c’è la prof Anna
CAra Evita, grazie per il tuo gentile commento.
A presto
Prof. Anna
Infine! ho capito la differenza tra andare e venire! Grazie
quale tra le seguenti frasi è espressa in forma corretta?
– I genitori accompagneranno i bambini al campo alle 8:00 e andranno a riprenderli alle 13:00
– I genitori accompagneranno i bambini al campo alle 8:00 e verranno a riprenderli alle 13:00
Cara Maria, dipende a chi è rivolta questa frase, se è rivolta a qualcuno che si trova o si troverà al campo (per esempio l’allenatore), è corretto “venire”, altrimenti è corretto “andare”.
Un saluto
Prof. Anna
vorrei sapere come sarebbe corretto dire : “non so cosa vorrebbe fare” o “non so cosa voglia fare”?
Cara Janet, sono corrette entrambe le frasi, la frase introdotta da “cosa” è un’interrogativa indiretta, queste frasi possono reggere sia il congiuntivo, soprattutto se si vuole sottolineare il valore dubitativo della frase, sia il condizionale se quanto espresso dall’interrogativa è soggetto a una condizione, ma anche l’indicativo “non so cosa vuole fare”; per approfondire la scelta del modo verbale nelle interrogative indirette ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/
Un saluto
Prof. Anna
Vorrei sapere la forma corretta di:
Andate IN concerto, stasera?
O
Andate AL concerto, stasera?
Per esempio dico: vado in centro. Allora per il concerto , quale e’ la forma corretta?
Poi: Jean parte per gli/negli Stati Unite fra due giorni?
Grazie mille!
Estela
Cara Estela, è corretto dire: “andate al concerto” e “parte per gli Stati Uniti”. Per l’uso delle preposizioni ti consiglio questi articoli: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/06/04/uso-della-preposizione-a-a-o-in-approfondimento/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/05/14/uso-della-preposizione-in-approfondimento/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/05/26/uso-della-preposizione-per/
Se ti interessano altri articoli sulle preposizioni, scorri il menu a tendina sotto “Argomenti” “seleziona categoria” sulla sinistra della pagina, troverai la categoria “preposizioni” dove ci sono tutti gli articoli su questo argomento.
A presto
Prof. Anna
Salve, vorrei sapere questo: se incontro un amico che stasera andrà al cinema e mi chiede se la mia amica ha accettato l’invito ad accompagnarlo, io devo rispondere che lei andrà con lui o che lei verrà con lui?
Cara Tiziana, userai il verbo “venire” se parli direttamente con lui: “verrà con te”.
Un saluto
Prof. Anna
Bennisimo !!!
grazie. é molto buono il esercizio per me.
Cara Susana, benvenuta su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Buona sera Proff. Anna, piacere!
Sono Pilar, della Colombia, e abito a Panama da tanti anni. Parlo l’italiano da 20 anni e adesso faccio l’insegnante. A questo momento ho uno studente che deve viaggiare in Italia per lavoro; lui é francese e, dopo alcuni mesi di studio impegnativo, é arrivato al livello B2. Comunque, continua ad avere tanti dubbi, e siccome é arrivato ad un livello avanzato (e vedendo che l’italiano non é la mia lingua, e che per la prima volta lo insegno a livello avanzato), ho bisogno di un grande aiuto!!
Una delle domande che abbiamo adesso (ci sono tante!!) é quando e perché si puó cambiare il verbo ESSERE dal verbo VENIRE (invece di dire: “lui é stato eletto come Presidente”, voi in italiano dite: “lui viene eletto come Presidente”. Quale é il criterio linguistico per fare questo cambiamento, e quando si usa? Ci sono delle regole al riguardo?
La ringrazieró con tutto il mio cuore se Lei potrá aiutarmi.
Á presto!!!
(Scusi, gli accenti sulla mia computer sono in Spagnolo…)
Cara Pilar, si tratta di un altro modo in cui si forma il passivo, usando cioè “venire” al posto di “essere”; in questo articolo ne troverai anche altri: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/01/24/la-forma-passiva-2/.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Finalmente ho trovato una spiegazione che si capisce. Grazie.
Buon giorno gentilissima professoressa Anna. Ora ho scoperto di avere un dubbio sul verbo venire. Posso usare il verbo venire al posto del verbo provenire se voglio esprimere la mia origine? Per esempio: Io sono slovacca e vengo da Bratislava. Cioe sono per esempio a Roma e mi presento con il verbo venire, da dove provengo. Grazie mille.
Cara Silvia, è corretto usare il verbo “venire” in questo caso: “io vengo da Bratislava”, anzi solitamente si usa “venire da” e molto meno “provenire da” per esprimere il proprio luogo di origine.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
volevo sapere se é corretto scrivere cosí “la sarah ha visto suo fratello andare in piscina ed e voluta andare anche lei ” perché io vivo in brasile e parlare e scrivere in portoghese tutti i giorni penso di sbagliare quando scrivo in italiano grazie della spiegazione
Caro Luigi, la frase è corretta, ti consiglio solo di non usare l’articolo davanti ai nomi di persona perché si tratta di un uso regionale e il verbo “essere” alla terza persona singolare vuole l’accento (è voluta andare).
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Gentilissima prof. Anna,
La contatto nella speranza che lei possa sciogliere un dubbio che mi tormenta da qualche giorno.
Premesso che sono consapevole che la forma corretta è “andare a prenderlo”, mentre quella scorretta (purtroppo ormai accettata nel parlare comune) è “andarlo a prendere”, in virtù del fatto che andare è un verbo intransitivo e quindi non può essere seguito dal complemento oggetto (non si può, infatti, “andare qualcosa”), non sono convinta della correttezza dell’espressione “io lo vado a prendere”. Sarebbe così gentile da fornirmi delucidazioni in merito?
La ringrazio in anticipo per l’attenzione!
Cara Alice, sono corrette entrambe le espressioni: “andare a prenderlo” e “andarlo a prendere”, infatti quando un verbo all’infinito dipende da un altro verbo pure all’infinito il pronome potrà unirsi all’uno o all’altro verbo. La costruzione “io lo vado a prendere” è altrettanto corretta, ma sarebbe corretto dire anche “io vado a prenderlo”.
A presto
Prof. Anna
Grazie! È molto utile ! Ma nel libro ho trovato questa frase : I miei amici vanno al cinema; io invece non VADO con loro, perché ho da fare. È corretto? Se si perché
Cara Alexandra, l’uso di “andare” in questa frase è corretto perché chi sta parlando non si reca o si recherà nel luogo dove si trova o si troverà la persona con cui si sta parlando ma si recherà dove di troveranno “loro”, sarebbe stato corretto usare “venire” in una frase come la seguente: “i miei amici vanno al cinema, io invece vengo con voi”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
gratzie
Grazie, buona aiuta
Grazie per l’aiuto . Saluti
Sono sempre in difficolta’ quando devo scrivere una simile frase. Ecco il testo : Ieri, in compagnia di amici, “SONO” andato , oppure “SIAMO” andati? Qual’e’ la forma corretta delle due? Potrebbe, per molti, sembrare facile, ma per me, un umile autodidatta ( 70enne) non lo e’.. Grazie per l’attenzione .
Caro Renato, il soggetto è “io” (io in compagnia di amici), quindi è meglio usare “sono”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
cual e la differenza: “andare a trovare” e “venire a trovare” ?
Caro Pablo, la differenza è la stessa che c’è tra “andare” e “venire”. Il verbo “andare” indica un movimento verso un luogo, questo luogo è lontano sia da chi sta parlando sia dalla parsona con cui si sta parlando, ovvero nessuna delle due persone si trova in quel luogo nel momento in cui parlano: “vado a trovare mio fratello”, in questa frase la persona che parla non si trova ancora dal fratello e nemmeno la persona con cui sta parlando. Il verbo “venire” ha il significato di muoversi e recarsi nel luogo dove si trova o si troverà la persona con cui si parla: “domani vengo a trovarti” in questa frase la persona che parla si recherà nel luogo in cui si trova o si troverà la persona con cui sta parlando. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Salve professoressa Anna!
Ho un dubbio che, più che sul verbo andare è sul pronome “mi” in una frase così composta:
“Mi sei venuto a prendere”.
È corretto? Oppure no?
È certamente corretto dire “sei venuto a prendermi” o “sei venuto a prendere me”, ma, per “mi sei venuto a prendere” qual’è l’analisi?
E, se è corretto, perché?
Grazie infinite!
Riccardo
Caro Riccardo, la frase “mi sei venuto a prendere” è corretta, il pronome “mi” ha la stessa funzione che ha nella frase “sei venuto a prendermi” ovvero complemento oggetto (sei venuto a prendere me). Attenzione: si scrive “qual è” senza apostrofo.
Un saluto
Prof. Anna
Vado al cinema oppure a cinema ? La seconda non l’ho mai gradita.
Cara Alberta, è corretta la frase: “vado al cinema”.
A presto
Prof. Anna
Buonasera, vorrei sapere quale regola si applica quando devo scegliere se dire “vieni in farmacia Rossi” o “vieni da farmacia Rossi”. Io sento migliore la soluzione “vieni in”, ma “vieni da” é corretto?
Grazie!
Caro Giorgio, è corretto dire “vieni in farmacia”, la preposizione “da” si usa in particolar modo con i nomi delle professioni: “vado dal dentista”, “vado dal dottore”, con i pronomi personali, i nomi propri o i nomi di locali pubblici: “stasera vengo da te”, “andiamo tutti da Marco”, “abbiamo prenotato un tavolo da “Vito”(nome del ristorante)”.
Un saluto
Prof. Anna
Frof. Anna, grazie delle spiegazioni. Mi è rimasto un dubbio su questi verbi assieme ai verbi modali. Qual’è la differenza: Voglio venire con te? o Voglio andare con te? Posso sbagliare, ma mi sa che si usa anche in questo modo e che ci sia qualche sfumatura… Grazie!!
Cara Oxana, usiamo “venire” quando ci rechiamo (o recheremo) in un luogo dove è o sarà la persona con cui sto parlando, per esempio: Marco dice: “stasera vado al cinema”, Luca risponde: “voglio venire con te”, il verbo “andare” indica un movimento verso un luogo: Marco dice: “voglio andare con te a vedere quel film che mi interessa”.
Un saluto
Prof. Anna
Prof Anna
Sono corrette le frasi “Quando vai a trovare la mamma” e “Quando vieni a trovarmi”? Non ho capito molto bene le differenze tra i verbi ANDARE e VENIRE. Mi può spiegare meglio?
Aspetto una risposta!
Caro Joao, il verbo “andare” indica un movimento verso un luogo come nella prima frase che mi scrivi, il verbo “venire” ha il significato di muoversi e recarsi nel luogo dove si trova o si troverà la persona con cui si parla, infatti nella frase “quando vieni a trovarmi?” la persona a cui viene rivolta la domanda è invitata a recarsi nel luogo in cui si trova la persona che sta facendo la domanda. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
sono braziliane e imparo adesso. grazie
Cara Lena, benvenuta su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
io vorrei sapere se la frase”me,però,non mi hai avvisato ” come risposta ad un’altra”io avviso tutti”,è giusta grammaticalmente parlando ,o no?
Cara Osita, la frase è corretta (non la utilizzerei però in registri particolarmente formali). Il pronome (me) viene anticipato nella parte iniziale della frase per mettere in evidenza il complemento oggetto, il complemento messo all’inizio della frase di solito è seguito da un pronome atono (mi), questa costruzione si chiama dislocazione a sinistra.
Un saluto
Prof. Anna
E’ corretto dire: “Venite a questa bella tradizione” ?
Secondo me no.
E’ corretto dire: “Venite a questa bella tradizione” ?
Io penso di no.
Cara Angela, la tua ipotesi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
buona sera,vorrei sapere se è corretto dire “a oggi”(invece di “ci vediamo oggi”)! Grazie.
Cara Gina, è corretto dire “ci vediamo oggi”.
Un saluto
Prof. Anna
Prof. Anna, si dice ‘vado in ricreazione’ o ‘vado a ricreazione’?
Cara Gaia, è corretto dire “vado a fare la ricreazione”.
Un saluto
Prof. Anna
Dire ” ti fa male andare a dormire tardi ” è corretto?
Caro Emanuele, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
È giusto dire “è meglio che non passo “
Si dice: se io vengo oppure: se io venissi
Caro Nicola, entrambe le frasi sono corrette. “Se io vengo” è la protasi di un periodo ipotetico della realtà, “se io venissi” è la protasi di un periodo ipotetico della possibilità (https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/).
Un saluto
Prof. Anna
Eccelente esercizio, sono iniziando un corso per imparare l’italiano. Saluti da Messico, Grazie
Caro Miguel Angel, benvenuto su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
grazie mille per la spiegazione, ora capisco bene, avevo sembre il dubbio con questi due verbi.
Complimenti per il tuo blog.
A presto
Buonasera prof.ssa,
ho in corso un confronto sul corretto utilizzo dei verbi andare e venire all’interno di una discussione che ho avuto.
Per chiarire il contesto: io mi trovavo al centro di una città che dista qualche km da una stazione di scambio ferrovia-metro sempre nella stessa città. La persona con cui parlavo si trovava in provincia ad una decina di km dalla città.
Ci si stava chiarendo sulle modalità con cui questa persona mi avrebbe dovuto raggiungere al centro città. Nella fattispecie la persona avrebbe dovuto prendere l’auto per raggiungere la stazione di scambio per poi prendere la metro per il centro.
La mia domanda quindi è stata: “Allora hai deciso, vieni alla stazione di scambio ?”, e le mi ha risposto: “Vado alla stazione di scambio, e poi vengo da te con la metro”.
Nella mia domanda sentivo la stazione di scambio come vicina, essendo nell’ambito cittadino, e quindi ho usato il “vieni” in quanto per me sottintendeva che raggiungeva me, anche se io non ero esattamente alla stazione.
E’ un po come quando a qualche amico lontano che deve farmi visita chiedo “Allora vieni a Milano ?” pur sapendo che io sono in provincia di Milano e non sto specificando il paesino.
Cosa ne pensa ?
Grazie e un saluto
Alberto
Caro Alberto, in questo caso è corretto l’uso che hai fatto del verbo “venire”, perché la persona con cui stavi parlando si sarebbe avvicinata al luogo dove ti trovavi. Nella risposta lui ha giustamente prima usato “andare” per riferirsi alla “stazione”, per poi usare “venire” per riferirsi all’avvicinamento definitivo a te, come per sottolineare le diverse tappe del suo percorso.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille, professoressa Ana. La spiegazione che ha fornito è chiara e facile da capire.
Caro Enrique, se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
ANDARE O VENIRE :
( Rivolgendomi a mio padre ) – ” Domani mattina vengo / vado con te in macchina , cosicché tu possa accompagnarmi nei pressi dell’università ” .
In questa frase userò ” vengo ” , perché chi mi sta ascoltando , quindi a chi passo tale informazione ( cioè a mio padre ) , domani mattina mi accompagnerà personalmente , con la sua macchina , nei pressi dell ‘ università .
Al contrario , avrei potuto usare ” vado ” , se avessi rivolto la stessa informazione ad una persona diversa da mio padre :
( Rivolgendomi ad un mio amico ) – ” Domani mattina vado con mio padre in macchina , cosicché lui possa accompagnarmi nei pressi dell ‘ università .
… Invece , frase totalmente diversa , si può dire , credo , ” Domani andiamo al cinema ? ” e non ” … veniamo al cinema ? ” , in quanto sia io sia l’interlocutore ( nonostante ci sia un rapporto temporale di vicinanza ) non ci troviamo ancora al cinema ( in quel determinato luogo ) .
Caro Luigi, è tutto corretto. Nell’ultimo caso useremo però “venire” se diciamo ad esempio: “domani veniamo al cinema con voi”, “domani venite al cinema con noi?”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Si dice “zia verrà con voi in macchina ” o “zia andrà con voi in macchina “. Ah, ovviamente io che dico questa cosa,esempio, a mio padre non sarò presente né in macchina né nel luogo della destinazione. Forse si usa andare perché né io che parlo né chi ascolta, esempio mio padre, si trovano nel luogo di arrivo; mio padre si troverà in futuro in quel luogo con mia zia, ma io né adesso, mentre dico la frase, né in futuro.
Caro Luigi, in questo caso allora si usa “andare”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie, perciò è corretto il mio ragionamento… Al contrario, quindi, se invece, mentre dico la stessa frase a mio padre, decidessi di andare, in macchina e in quel determinato luogo, con mio padre e mia zia, allora metterei ”venire”; però scriverei ”zia verrà con NOI ( non più ”voi”, il quale che mi escluderebbe dall’evento) in macchina”. In più ”noi” è complemento di compagnia indiretto
Caro Luigi, puoi anche dire “verrà con voi” se nella macchina chi parla non ci sarà ma sarà nel luogo in cui ci si dirige; “con noi” è un complemento di compagnia.
Un saluto
Pro. Anna
Gentile prof. Anna,
Mi è piaciuto molto questo articolo, ma ho ancora qualche dubbio. Vorrei sapere se le seguenti frasi sono corrette:
• Quando il proprietario della casa è il soggetto della frase (verbo “andare”):
1. Se la casa è mia: provenienza “vengo da casa (mia)”, destinazione “vado a casa (mia)” o “vado da me”.
2. Se la casa è tua: provenienza “vieni da casa (tua)”, destinazione “vai a casa (tua)” o “vai da te”.
¿Il possessivo è opzionale in questi casi?
• Quando il proprietario della casa non è il soggetto della frase (verbo “venire”):
3. Se la casa è mia: provenienza “vieni da casa mia”, destinazione “vieni a casa mia” o “vieni da me”.
4. Se la casa è tua: provenienza “vengo da casa tua”, destinazione “vengo a casa tua” o “vengo da te”.
¿Il possessivo è obbligatorio in questi casi?
La ringrazio anticipatamente per le sue risposte.
Cordiali saluti
Caro José, 1) quando il proprietario della casa è il soggetto della frase: le frasi che mi scrivi sono corrette, non si usa però l’espressione “vado da me” o “vai da te” ma è meglio dire “vado a casa”, “vai a casa”; il possessivo in questi casi non è obbligatorio; 2) quando il proprietario della casa non è il soggetto della frase: le frasi sono tutte corrette; il possessivo è obbligatorio in questi casi.
Un saluto
Prof. Anna
Buon giorno, una curiosità sorta tra me e delle amiche: se sono in un luogo e dico “l’altra volta sono andata qui”, è sbagliato? La mia amica sostiene che sia d’obbligo usare il verbo venire. Seppure concordo sul fatto che sarebbe più indicato, vorrei capire se usare il verbo andare in questo caso sia un errore
Cara Chiara, non si tratta di un obbligo, ma sarebbe più appropriato usare il verbo “venire”, trovandoti tu in quel luogo.
Un saluto
Andare o venire?
Domani vai al Piper (nome di un locale)?
– in questa frase chi parla (soprattutto) e chi ascolta non hanno ancora deciso di andare in quel locale.
Domani vieni al Piper (nome di un locale)?
– in questa frase chi parla sarà presente in quel locale mentre chi ascolta probabilmente non ha ancora deciso di andare.
Domani vengo al Piper (nome di un locale).
– in questa frase chi ascolta si trova o si troverà in quel locale, mentre chi parla di andrà in quel locale.
Giusto?
Caro Carlo, è tutto giusto.
Salve, di nuovo; ho un’altra frase. Si dice ”Volevamo andare in palestra insieme” o ”Volevamo venire in palestra insieme”? Le spiego…
Il gestore di una palestra, cui ho dato disponibilità per l iscrizione, mi ha chiesto, telefonicamente, se avevo deciso di iscrivermi o meno; allora gli ho risposto che avrei preso una decisione insieme ad un mio amico, con il quale vorrei andare in quella determinata palestra (infatti ho detto al gestore: ”Volevamo venire in palestra insieme”). Ragion per cui, rispetto a ciò che ho scritto, credo che sia corretta la frase con il verbo ”venire”, perché in questo caso il verbo ”venire” esprime il movimento (ossia il recarsi in un luogo) verso un posto (la palestra nel nostro caso) in cui è presente o sarà il nostro interlocutore: e cioè il gestore della palestra con cui ho parlato al telefono; e non l’amico con il quale vorrei andare in palestra. Anzi il mio amico, come me, non ha ancora deciso se andare o meno in quella stessa palestra.
Viceversa potrei dire ”Volevamo andare in palestra insieme (sempre assieme al mio amico, che magari non è presente al momento della conversazione oppure si)”, se stessi parlando con una persona (ovvero un interlocutore), che non è presente (o che non sarà presente) in quella palestra in cui voglio andare.
Mi sembra corretto
Caro Carlo, la tua analisi è corretta.
sono molto contenta di fare esercizio
Cara Celin, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
il gatto verrà con voi a casa
il gatto andrà con voi a casa
Secondo me in questo caso credo si dica per forza “verrà con voi”, perché (rispetto ad un accezione del verbo “venire”) significa “Aggregarsi alla compagnia di qualcuno: vengo con voi; la mamma vuole che tu venga con me” (come si legge nel seguente dizionario https://dizionari.repubblica.it/Italiano/V/venire.html); e quindi non va fatta la differenza classica tra il verbo “venire” ( muoversi e recarsi nel luogo dove si trova o si troverà la persona con cui si parla) e “andare” (indicante il movimento verso un luogo in cui non è presente il nostro interlocutore). D’altronde, nei nostri esempi, il soggetto della frase è il gatto e non io; ragion per cui sarebbe anche difficile scegliere tra il verbo “venire” e il verbo “andare”, rispetto alla classifica differenza che intercorre tra i due verbi. Comunque torno a dire che la frase corretta è “il gatto verrà con voi a casa”, relativamente al ragionamento che ho fatto prima (secondo un’ accezione del verbo “venire”, ecc…)
Mi auguro sia corretto
Cara Clara, è corretto.
non ho nulla da dire
“Venire a prendere” o “Andare a prendere”?:
Io parlando con mia madre: “Alessandro viene a prendere/ va prendere Iacopo (mio fratello)”.
Allora se è vero che il verbo “venire” esprime il movimento verso il luogo in cui è presente o sarà presente il nostro interlocutore (mia madre), e se è vero che il verbo “andare” indica il movimento verso un luogo in cui non è presente o non sarà presente il nostro interlocutore (mia madre), credo che entrambe siano corrette, ma facendo delle distinzioni.
Se Alessandro va a prendere Iacopo in un luogo (mettiamo “sotto casa nostra”) in cui c’è la persona con cui sto parlando (mia madre), allora useremo il verbo “venire”. Al contrario, se Alessandro va a prendere Iacopo in un luogo (mettiamo in un posto lontano da casa) in cui non c’è la persona cui sto parlando (mia madre), allora useremo il verbo “andare”. In finale, sono verosimili entrambe le costruzioni.
Penso sia corretto…
Caro Marco, è corretto.
Tizio dice a caio:”Ti viene a prendere tuo padre?”
Usiamo il verbo “venire” in quanto questo verbo, nell’esempio iniziale, indica che in un determinato luogo ci sarà la persona (“caio”) che ascolta, ma non quella che parla.
Penso sia corretto
Esatto Claudio.
1)Verbo “essere”: predicato nominale o complemento predicativo del soggetto?
…Professoressa, una conferma; da quello che ho capito, fra i tanti verbi copulativi (e cioè quelli che introducono un complemento predicativo del soggetto e dell’oggetto), quelli per eccellenza è il verbo “essere”, ma, come sappiamo, ce ne sono altri come “sembrare, parere, risultare, stare, restare, rimanere, diventare, divenire, nascere, morire, vivere, ecc”. E in più, se ho ben capito, il complemento predicativo del soggetto non deve essere confuso con il predicato nominale che esprime la condizione del soggetto ed è introdotto solo dal verbo “essere” (che è comunque un verbo copulativo); ergo, la parte nominale retta da verbi copulativi, diversi da “essere”, viene normalmente definita complemento predicativo del soggetto.
2)”Non sa che farsene” e “Non sa che farne”
…Allora nella prima frase (Non sa che farsene) “farsene” è chiaramente un verbo procomplementare (formato da “fare+si+ne”), in cui “ne” può significare “di ciò”, mentre il “si” (quindi “se” davanti a “ne) ha una funzione intensiva, con un accentuato valore di “per sé”: e cioè “Non sa che fare di ciò (per sé)”. Al contrario, nella seconda frase (Non sa che farne) il verbo è “fare”, cui si aggiunge il “ne” che significa sempre “di ciò”: e cioè “Non sa che fare di ciò”.
3) Diciamo “Viene a prenderti tizio a casa” e non “Va a prenderti tizio a casa” perché “a casa” ci sarà la persona con cui sto parlando e che sto informando. Oppure se dico “Vai a prenderlo tu a casa!” usiamo “andare” perché la persona che parla non andrà in quella casa, ma ci sarà solo chi “ha ricevuto questo determinato oridine”. Se però dico “Vieni a prenderlo tu a casa?” useremo “venire” perché la persona che parla sarà in quella casa e chiede all’altra persona di raggiungerla.
Penso sia tutto corretto
Sì, è tutto corretto.
e andato bene
Molto bene Maty!
Un saluto e a presto
“Correre” e “correre incontro”
…”Correre”, come intransitivo, può reggere l’ausiliare “essere” quando si intende, come l’esempio che scriverò, “dare risalto alla meta da raggiungere”. Mentre “incontro”, quindi “correre incontro”, come avverbio, indica direzione di movimento, e più in particolare movimento verso persone, o animali, che siano a loro volta dirette o rivolte verso di noi; e con questo significato è sempre seguito dalla preposizione “a” (“correre incontro a qualcuno”). Esempio: “Jack, il mio cane, mi è corso incontro tutto festoso” e non *…mi ha corso incontro” per il semplice fatto che “correre”, come ho accennato, è inteso, nell’esempio, come “dare risalto alla meta da raggiungere”: infatti nella frase la meta da raggiungere dal cane, seppur non un luogo ma un individuo, è proprio la mia persona. In finale, quando si dice che “incontro” è sempre seguito dalla preposizione “a” nel significato di “indica direzione di movimento, e più in particolare movimento verso persone, o animali, che siano a loro volta dirette o rivolte verso di noi”, nel nostro esempio è come se fosse presente (la preposizione “a”), proprio perché “mi” significa “a me”: e quindi “Jack, il mio cane, è corso incontro a me (mi) tutto festoso”.
Penso sia giusto
Cara Valentina, è corretto.
Se il verbo che segue il servile è intransitivo, si può usare sia “essere” che “avere”: “Non sarei potuto venire”, ma anche “Non avrei potuto venire”; la seconda opzione, lecita come la prima, è meno utilizzata. Nel dubbio, se si sceglie l’ausiliare del verbo retto dal servile, non si sbaglia mai; infatti secondo tale norma, l’ausiliare è quello proprio dell’infinito: “Non sarei potuto venire” perché si dice “Non sarei venuto”.
Penso sia giusto
Caro Luciano, è giusto.