Gli animali sono importanti anche per la lingua. Molti animali emettono un verso che li caratterizza. Alcuni hanno un verbo particolare che distingue i loro suoni. Ecco su Intercultura blog una lista dei verbi associati ad alcuni tra gli animali più comuni. Buon lavoro e al prossimo articolo!
Prof. Valerio Giacalone
Il cane abbaia (infinito abbaiare)
Il maiale grugnisce (inf. grugnire)
Il lupo ulula (inf. ululare)
Il leone ruggisce (inf. ruggire)
Il gatto miagola (inf. miagolare)
L’elefante barrisce (inf. barrire)
La cicala frinisce (inf. frinire)
Il cavallo nitrisce (inf. nitrire)
La capra e la pecora belano (inf. belare)
La colomba tuba (inf. tubare)
Il corvo gracchia (inf. gracchiare)
Il bue muggisce (inf. muggire)
L’asino raglia (inf. ragliare)
L’uccello cinguetta (inf. cinguettare)
La rana gracida (inf. gracidare)
Il serpente sibila (inf. sibilare)
La mosca ronza (inf. ronzare)
La rondine garrisce (inf. garrire)
Il pulcino pigola (inf. pigolare)
Il pavone paupula (inf. paupulare)
Il gallo chicchiria (inf. chicchiriare)
L’anatra anatra (inf. anatrare)
Nella tua lingua madre, esistono dei verbi specifici per esprimere questi versi?
Come hai notato sono verbi che possono richiamare il suono reale dell‘animale. In italiano, questi verbi vengono chiamati onomatopeici.
Inoltre gli animali vengono usati nel linguaggio comune in alcuni modi di dire.
Eccone alcuni tra i più comuni:
Essere un’aquila: essere molto intelligente, un genio
Essere un asino: essere ignorante
Essere una vipera: essere una persona perfida
Essere un orso: essere scontroso, solitario
Essere una gallina o un’oca: essere una persona stupida e superficiale
Fare il galletto, il tacchino: comportarsi in modo troppo galante con le donne
Essere una volpe: essere furbo
Essere solo come un cane: essere abbandonato da tutti
Mangiare da cani: mangiare malissimo
Fare lo struzzo: far finta di niente, ignorare
Essere uccel di bosco: essere irreperibile, cioè difficile da trovare
Avere un pugno di mosche in mano: non raggiungere alcun risultato
Essere un pesce fuor d’acqua: essere inadatto, a disagio
Trattare qualcuno a pesci in faccia: trattare qualcuno molto male
Avere la faccia da pesce lesso: essere inespressivo
Non sapere che pesci prendere: essere indeciso
Essere quattro gatti: essere in pochi
Gatto delle nevi: veicolo munito di larghi cingoli per rendere praticabili le piste da sci
Quando non c’è il gatto i topi ballano: in assenza di controlli tutti ne approfittano per fare i loro comodi
Cani e porci: chiunque, qualunque tipo di persona
Maiale: mezzo d’assalto impiegato dalla marina militare italiana nel secondo conflitto mondiale
Essere un maiale, un porco: essere una persona sporca o moralmente riprovevole
Cavallo di Troia: cavallo di legno con cui i Greci penetrarono nella città: in senso figurato significa "tranello", "inganno"
Cavallo di battaglia: quello che gli antichi condottieri riservavano al combattimento; in senso figurato significa "scena in cui un attore mostra le sue migliori qualità"
Dose da cavallo: dose molto abbondante ("febbre da cavallo" significa "febbre molto alta")
A caval donato non si guarda in bocca: un regalo va accettato di buon grado così com’è
Vederci come una talpa: avere scarsissima vista
Dormire come un ghiro: dormire profond amente e a lungo.
Fare come i gamberi: camminare all’indietro; in senso figurato significa "non fare alcun progresso, regredire"
Essere un toro: avere una struttura fisica potente
Tagliare la testa al toro: prendere una decisione netta
Prendere il toro per le corna: affrontare senza esitazione un ostacolo
Fare le corna: compiere un’infedeltà in amore
Indica se le seguenti frasi sono corrette (v) o scorrette (f)
Scegli ora la risposta. Quella corretta diventerà verde.
Vivo a l’estero(Belgio -Liege) da tanti anni (troppi) figlia di emigrati , oramai nonna !!!!!!!
Una conoscente mi ha mandato questo sito, é la prima volta che lo consulto.Mi ha fatto molto piacere e spero continuare !
Perche? Ho sempre voluto avere contatto con la mia lingua d’origine e cercare d’impararla anche ai miei figli (settimana enigmistica, riviste, libri…..) credo che ho trovato qualcosa di nuovo con questo sito ,non son troppo pratica di internet , ma per cose serie cosi, si! senza che diventi qualcosa di rebarbativo. Ringrazio questa persona e continuate a fare articoli cosi su vari soggetti .
Saluti e a presto ——-SANTA——— Dal Belgio…..
Buongiorno professore!
Grazie mille per questa divertentissima puntata sugli animali e la loro influenza sulla lingua. Davvero interessante oltre che simpatica!
Le scrivo dalla Cina; anche qui c’è un ampio ventaglio di modi per relazionare persone e animali. Abbastanza diffuso è ad esempio “mamahuhu” (“cavallo cavallo, tigre tigre”), che sigifica “abbastanza bene”.
Molti animali li avevo scordati…e anche i modi di dire.. Leggendo la sua lezione me ne sono venuti in mente altri. Ad esempio: “essere lenti come le tartarughe”, “essere muti come un pesce”, “essere o non essere uno squalo?” (ma di quest’ultimo non sono molto sicuro!)
Grazie ancora! Buon lavoro!
Daniele.
Caro Daniele
Grazie del tuo messaggio. Gli animali sono, in effetti, molto frequenti nel nostro lessico, non dimentichiamoci però, che anche noi siamo degli “animali” 🙂 in giacca e cravatta, col telecomando in mano, ma pur sempre “animali”. Una piccolo curiosità Daniele “Mamahuhu” non significa in cinese “così così” in senso un po’ negativo?
Grazie ancora per il tuo intervento.
A presto Prof. Valerio
Caro professore,
possiamo intendere “Mamahuhu” come intendiamo il nostro “così così”. Ad esempio:
“Come stai?”
“Mamahuhu”
“Ti è piaciuto il pranzo?”
“Mamahuhu”
In effetti, se usiamo il “Mamahuthu”, il registro è piuttosto informale
Inoltre può accompagare il verbo e costituire il predicato verbale. Ma qui diventa più complicato e ci vorrebbe una frase in cinese per capirsi!!
Capito?
🙂
Grazie!!
Daniele.
Interesante articolo, bravo professore! Magari può anche scrivere qualcosa su adagi e proverbi? Penso, che sapere i propri proverbi mostra la conoscienza di ligua superiore.
Grazie a te Irid per aver speso il tuo tempo su Intercultura blog, l’articolo sui proverbi sarà sicuramente fatto
un caro saluto
Prof. Valerio 😉