Buongiorno amici di Intercultura Blog!
L’Italia è chiamata anche il Bel Paese. Qui puoi trovare tanti monumenti, musei e opere d’arte: puoi veramente respirare la storia. Le città d’arte sono numerose e l’atmosfera è veramente unica e incredibile. Metà del patrimonio artistico e archeologico mondiale si trova in Italia. I musei sono degli edifici che raccolgono diversi oggetti d’arte di un particolare periodo, di una zona o di uno specifico argomento. Per esempio, ci sono: il museo etrusco, il museo archeologico, il museo di arte contemporanea, la pinacoteca, cioè dove vengono esposti quadri, e tanti altri tipi di musei. Ogni città ha uno o più musei. Solitamente devi acquistare un biglietto per poter entrare, anche se i bambini e le persone molto avanti con l’età spesso non pagano. Ecco un dialogo che si svolge all’ interno di un museo.
Buon lavoro e buona visita nei musei
Ricorda: entrare in un museo è come viaggiare
Impiegato del museo: Buongiorno.
Signora: Buongiorno. Vorrei due biglietti per il museo delle scienze naturali.
Impiegato del museo: La bambina non paga se ha meno di 6 anni.
Signora: Sì, ha 5 anni!
Impiegato del museo: Allora, sono solo 5 euro.
Signora: Non ha per caso una guida? A volte sono così ben fatte…
Impiegato del museo: Certo, signora l’abbiamo in diverse lingue: inglese, francese, tedesco, cinese.
Signora: In arabo? Vengo dalla Tunisia.
Impiegato del museo: No, non abbiamo la guida in arabo, mi dispiace!
Signora: Allora prendo quella in francese.
Impiegato del museo: Bene, buona visita e si ricordi che non può fare fotografie col flash.
Signora: Certo, non si preoccupi. Quanti piani ha il museo?
Impiegato del museo: Quattro piani, signora. Ma non si preoccupi: c’è anche l’ascensore.
Signora: A che ora chiude il museo?
Impiegato del museo: Alle 20, signora. Adesso sono le 18: ha circa due ore di tempo.
Signora: Grazie.
(Dentro al museo)
Signora: Guarda Marta, che bello.
Marta: Sì, mamma. Che cosa è quello?
Signora: Lo scheletro di un dinosauro, un animale della preistoria, di tanto tempo fa. Hai visto come è grande? Ora non ci sono più: si sono estinti, cioè sono scomparsi.
Marta: E perché? Erano così grandi e forti!
Signora: Non siamo certi sull’esatto motivo: forse non erano in grado di vivere nel clima freddo delle ere glaciali.
Marta: Cosa è il museo, mamma?
Signora: E’ un edificio dedicato alla cultura, alla storia, all’arte o alle scienze. Un museo è un luogo dove conosciamo il mondo presente e quello del passato.
Marta: Allora anche la nonna è qui?
Signora: (ride) No, la nonna non è qui…
Marta: C’è una sola entrata. Ma perché ci sono tante uscite?
Signora: Sono uscite di sicurezza.
Marta: Cioè?
Signora: Uscite d’emergenza: se succede qualcosa di pericoloso, tutti i visitatori possono andare via in fretta.
Marta: E ci sono i bagni?
Signora: Certo.
Marta: Sono preistorici anche loro?
Signora: (ride) Spero di no, amore …
Esercizio: al museo
Indica correttamente se le seguenti frasi sono vere (V) o false (F).
La risposta corretta diventerà verde.
Ciao prof. Valerio,
come stai? 🙂 volevo farti una domanda: differenza tra CELI e PLIDA? sono entrambe riconosciute dalle università italiane?
Grazie 🙂
Cara Tania
Il Certificato PLIDA è un diploma rilasciato dalla Società Dante Alighieri in base a una convenzione con il Ministero degli Affari Esteri. Esso attesta la competenza in italiano come lingua straniera secondo una scala di sei livelli.La Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA è ufficialmente riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica italiana in base alla Convenzione n. 1903 del 4.11.1993. Il PLIDA opera anche in base a una convenzione con l’Università “La Sapienza” di Roma (29.6.2004) che rilascia un plauso scientifico alla Certificazione. Inoltre, il PLIDA è riconosciuto anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (decreto 18.10.2002) e dal Ministero dell’Università e della Ricerca come titolo per l’immatricolazione universitaria a condizioni agevolate degli studenti stranieri. Per quanto riguarda dunque il riconoscimento da parte dell’università italiana entrambe dovrebbero essere riconosciute.
Buon Lavoro Tania e a presto
Prof. VAlerio
che bravo che è professore