Cari lettrici e lettori di Intercultura blog, oggi parleremo un tempo verbale spinoso per chi studia la lingua italiana: il passato remoto. Buona lettuta e a presto.
Prof. Valerio Giacalone
Il tempo passato remoto del modo indicativo è utilizzato per azioni che si sono compiute in un passato lontano e che si sono concluse. Poiché molti verbi sono irregolari al passato remoto, anche gli italiani lo conoscono poco e spesso lo sostituiscono nel linguaggio parlato con altri tempi verbali. Per esempio, il passato remoto può essere sostituito dal passato prossimo senza particolari confusioni.
Il passato remoto indica che un evento si è compiuto in un tempo lontano nel passato, mentre con il passato prossimo l’effetto dell’azione potrebbe perdurare nel presente.
Non c’è una regola generale che stabilisca la quantità di tempo trascorsa per poter definire se l’evento è da considerarsi come "prossimo" o "remoto", dato che ciò dipende dalla “distanza psicologica” rispetto a chi parla.
Nella lingua parlata, il passato remoto viene usato più spesso nel sud e nel centro d’Italia. Nel nord invece si usa quasi sempre al suo posto il passato prossimo. Invece, il passato remoto è www.zanichellibenvenuti.it.ebozavr.com molto usato nella lingua letteraria, quindi bisogna conoscerlo bene per leggere racconti e romanzi.
Il passato remoto dei verbi regolari si coniuga sostituendo le desinenze dell’infinito (-are, -ere, -ire) con quelle che vediamo di seguito. Nota che a volte vi sono due varianti entrambe corrette della forma vebale.
Prima coniugazione: parlare
- io parlai
- tu parlasti
- lei/lui parlò
- noi parlammo
- voi parlaste
- essi parlarono
Seconda coniugazione: ricevere
- io ricevetti (oppure: ricevei)
- tu ricevesti
- lei/lui ricevette (oppure: ricevé)
- noi ricevemmo
- voi riceveste
- essi ricevettero (oppure: riceverono)
Terza coniugazione: dormire
- io dormii
- tu dormisti
- lei/lui dormí
- noi dormimmo
- voi dormiste
- essi dormirono
I verbi della seconda coniugazione (-ere) possono avere anche una forma alternativa. Di solito, come nel caso di ricevei, ricevé e riceverono, si tratta di forme letterarie rare.
I verbi della prima e della terza coniugazione (-are e -ire) sono in genere regolari, mentre quelli della seconda sono in genere irregolari.
Un verbo irregolare ha, nella sua coniugazione completa, forme sia irregolari sia regolari, a seconda della persona. La seconda persona (singolare e plurale) e la prima persona plurale sono regolari. Invece sono irregolari le altre persone.
Per esempio, avere si coniuga:
io ebbi
tu avesti
lui/lei ebbe
noi avemmo
voi aveste
essi ebbero
Alcuni verbi irregolari presentano il raddoppiamento della consonante finale nella radice: volli, caddi, bevvi, tenni, ruppi, seppi eccetera.
Il verbo essere ha questa coniugazione irregolare al passato remoto:
io fui
tu fosti
lui/lei fu
noi fummo
voi foste
essi furono.
Scegli la risposta: quella corretta diventerà verde
Mi sono innamorato del passato remoto!!!1
Grazie prof.!!
Daniele:)
Ops…però ne ho sbagliate solo due!
Ho confuso il condizionale presente di “temere” con il suo passato remoto….i verbi non sono mai stati il mio forte!:)
Caro Daniele
Sarà sicuramente un amore corrisposto 😉
Buon lavoro e buona relazione
Prof. Valerio
Un po piu difficile , quello che mi aiuta e la fonetica , a l’orecchio sento facilmento che non suona giusto, ogni volta che ricevo l’e-mail, ritrovo con piacere questo sito . Salve professore e portatevi bene ,tanti saluti Santa
Buon giorno. sto studiando l’italiano.
Vostro sito e’ un gran aiuto per me!
Grazie mille!
Elena (UA)
Cara Elena, mi fa piacere che il blog sia utile per te, è importante poter contare su un aiuto quando si affronta un processo così complesso come lo studio di una lingua straniera.
Buon lavoro!
Prof. Anna
Ciao,
giusto in questi giorni sto svolgendo un lavoro per l’universitá, molto possibilmente diventeró pure io Prof. d’italiano. In realtá sono bilingue ma in questo momento non sono in italia. Ci sono tantissime cose da dire sul Passato Remoto… É veramente interessante… Ciao e grazie dell’aiuto.
Giuly
ciao a tutti sono rosa sono una studentessa con buonissimi voti, però non mi diverto a studiare i verbi, sopratutto l’infinito pres perchè non mi entra i mente con tutto che sono italiana, ma va be ciao a tutti baci rosa
Ciao Rosa, un saluto anche a te!
Prof. Anna
bene
ti ringrazio quel esercizio mi ha molto aiutato
Buongiorno, ho una “disputa” con mio fratello sull’uso del passato remoto. E’ corretto usare il passato remoto nella frase “Dei musei che ho visto, non mi piacque il Museo Pergamon a Berlino e quello d’arte moderna a Basilea”? Oppure dovrebbe essere usato il passato prossimo “Dei musei che ho visto, non mi è piaciuto il Museo Pergamon a Berlino e quello d’arte moderna a Basilea”?
L’uso del passato prossimo ha una diversa sfumatura che indica che il mio parere vale allora come oggi mentre nel caso del passato remoto no? Rendendo l’uso del passato remoto valido solo in tal tipo di frase “Non mi piacque due anni fa il Museo Pergamon a Berlino ma l’ho rivisto e l’ho rivalutato”?
Vi ringrazio
Francesco
Caro Francesco, rispetto a questa frase: “L’uso del passato prossimo ha una diversa sfumatura che indica che il mio parere vale allora come oggi mentre nel caso del passato remoto no?” non direi che è così, anche se uso il passato remoto la mia opinione potrebbe non essere cambiata; nelle frasi che mi proponi:“Dei musei che ho visto, non mi piacque il Museo Pergamon a Berlino e quello d’arte moderna a Basilea”? sarebbe semplicemente meglio usare un unico tempo verbale, quindi o il passato prossimo o il passato remoto in tutte le frasi, la scelta tra i due è una questione di sensibilità e di stile, ma si riferiscono entrambi allo stesso “passato”.
A presto
Prof. Anna
Mi scusi prof, però la seconda frase è giusta come l’ha messa. La prima volta vide il museo molti anni fa (quindi passato remoto), mentre l’ultima volta ha visto il museo da poco (quindi passato prossimo). Questo è l’esempio perfetto di usare i tempi italiani. Se il museo l’ha rivisto da un ora non può usare il passato prossimo.
Rettifico: volevo dire: Se il museo l’ha rivisto da un ora non può usare il passato REMOTO; dicendo: lo rivalutai.
Caro Marco, la tua considerazione è corretta.
A presto
Prof. Anna
ci sono queste regole generali ma biosgna fare anche gli esempi di verbi irregolari le eccezioni e non sono poche, se tu metti io soddisfai per la prima persona singolare del passato remoto del verbo soddisfare è sbagliato , perché quello sarebbe il presente seconda persona singolare . Ci sono alcune eccezioni e bisogna dire come vanno costruite . La coniugazione giusta sarebbe :
io soddisfeci
tu soddisfacetti
egli soddisfece
e quelli difettivi in aree seguono questa regola
la stessa cosa per gli irregolari in ere e ire per i quali dovrebbe essere fatto qualche cenno
noi soddisfacemmo
voi soddisfaceste
loro soddisfecero
Buongiorno Professoressa,
Grazie mille che le hai fatto questo blog, e’ molto utile per me.
Sto imparlando l’italiano e amo tanto questa lingua.
Sono una straniera che abito qua in Italia e vorrei sviluppare nella lingua italiana.
Buona giornata,
Chommica
Cara Chommica, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
mi è stato davvero da aiuto grz lo sbagliavo sempre a scuola prendendo dei brutti voti nn era il mio forte il passato remoto coniugavo tutti i verbi e quando arrivavo al passato remoto sbagliavo la prof sapeva che era il mio debole per quello me lo kiedeva sempre beh cmnq gra
Grazie tante professore.
Perché non gli capischo ??? :((((
Perché non gli capischo ?? :((
Perché non gli capischo ?? :(((
Mi ê stato gran auito questo post. Grazie mille e saluti da Istanbul 🙂
Caro Ulas, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
ciao come state io bene e voiiiiiiiiiiii”””””’ che
ne ho sbagliato solo due!
Molto bene Anton, ne hai sbagliate solo due, è un ottimo risultato!
A presto
Prof. Anna
Niente errori ????
Niente errori ????????
Sto cercando di scrivere un libro e a volte mi trovo un difficolta’ con i verbi. Narro la storia col passato remoto. Descrivo un un fatto e un azione e chiudo. Ma poi riprendo l’azione da un altro punto di vista e la descrivo. Esattamente qui non so se continuare col passato remoto o col passato prossimo visto che sono tornata indietro nel tempo anche di poco, di qualche minuto. Vi ringrazio per l’eventuale risposta e aiuto. Spero di essere stata chiara nell’avervi esposto il mio dubbio.
Saluti
Erika
Cara Erika, la scelta tra i due passati è anche una scelta stilistica, il passato remoto solitamente descrive un’azione che chi scrive sente conclusa nel passato quindi la scelta dipende da cosa vuoi esprimere. In bocca al lupo per il tuo romanzo.
A presto
Prof. Anna
Ah comunque per il test…molto carino! E sono contenta di non aver fatto errori. Dovrei seriamente mettermi a studiare bene i verbi cosicché possa scrivere senza para di sbagliare.
grazie mille prof , adesso mi sento migliio di prima
solo 3 errori
Molto bene Hachem!
A presto
Prof. Anna
Grazie per il test per passato remoto…Ho sbagliato solo una volta,domanda 5.?Non caposco?
Cara Milica, la frase 5 è corretta: “lessi” è il passato remoto del verbo “leggere”.
Un saluto
Prof. Anna
HO SOLO 9 ANNI, MA HO FATTO TUTTO GIUSTO!!! 🙂 😉
Bravo Riccardo!
A presto
Prof. Anna
Fu costruito…
Salve prof!
È la prima vita che chiedo…
L’edificio fu costruito nel 900…
Fu costruito… è sempre passato remoto?
È una frase pasiva?
Grazie di cuore!
Giachi.
Caro Giachi, è una forma passiva al passato remoto.
A presto
Prof. Anna
Molto utile, mi sta aiutando molto. Passato remoto per me, è uno dei piu dificile.
Grazie mille.
Grazie mille per tutto!
Buona sera!Ora ho scoperto il suo sito e sono molto contenta!!! Soprattutto per mio figlio che fa la seconda media. Cosi potrò aiutarlo.Sto studiando a 46 anni i verbi italiani (l’italiano)… Come il figlio,nella seconda media,però a casa 🙂 …ho ancora da imparare tanto,non basterebbe una vita!!!!Mi sono innamorata subito del passato remoto. è molto bello,come si usa nei racconti e romanzi. Ma dalla mia cultura si usa molto nel sud e nel centro d’Italia. Grazie a lei e a persone come lei!!! Distinti saluti!
Cara Dagmara, benvenuta su Intercultura blog! Attenzione, meglio dire “come mio figlio”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Scusi, ma nella frase 7. c’è un errore di battitura (steti).
Cari saluti e grazie degli esercizi!
Cara Sabina, non è un errore, fa parte dell’esercizio, infatti la frase è “falsa”, “sbagliata”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Ciao , scusa ma voglio conoscere come si usa il trapassato remoto .
un Saluto 🙂
Caro Irem, ti consiglio di leggere questo articolo sul trapassato remoto: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3112
A presto
Prof. Anna
Grazie per la lezione, ho sbaglite due…. ma adesso capisco meglio la forma della coniugazione del passato remoto.
Cara Kenia, ottimo risultato!
A presto
Prof. Anna
Prof.ssa Anna,
Grazie mille per la lezione sul passato remoto, sto preparando un esame per la settima prossima e mi serve il suo blog per ripassare i miei appunti in modo velocissimo, con esercizi all‘appoggio. Per me è fantastico!!!!
Tanti saluti
Mario
Caro Mario, in bocca la lupo!
Prof. Anna
Prof.ssa Anna,
grazie mille per la lezione sul passato remoto. ho un esame la settimana prossima e per questo mi serve il suo blog per ripassare i miei appunti. mi piace veramente molto questo blog, ci sono lezioni, esercizi, e molti comenti le quali spiagazioni mi aiutano sempre. è fantastico e velocemente ripasso tutto e capisco tutto fantastico!!!!!!!!!
Tanti saluti
Mario Volpi
Caro Mario, grazie per il tuo commento, ti segnalo che è più corretto dire: “e molti commenti le cui spiegazioni…”
In bocca al lupo!
A presto
Prof. Anna
Questo sito è molto istruttivo
Cara Simona, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Per me è molto istruttivo perché ci sono molti esercizi e spiegazioni approfondite
Sono una peruviana, e mi piace la lingua italiana. Grazie per chiarire la diferenzza di questi tempi verbali.
Nel test non ho sbagliato nessuna risposta, ma volevo fargli una domanda, la domanda numero nove mi sembra che é nel futuro, é cosí certo?
Grazie
María
Cara Maria, la tua ipotesi è corretta, la frase giusta sarebbe con il verbo al futuro: “domani verrò per darti quello che ti devo”.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno prof. Ho una disputa anche io con un amico: certo Giovanni che se te ne fosti tornato a Milano non avresti mai fatto una fotografia del genere.
Caro Francesco, la frase non è corretta, si tratta infatti di un periodo ipotetico dell’irrealta (se+congiuntivo trapassato+condizionale passato), quindi la frase corretta è: “certo Giovanni che se te ne fossi tornato a Milano non avresti mai fatto una fotografia del genere”.
Un saluto
Prof. Anna
Questo sito e davvero un gran aiuto.
Grazie mille.
Regis (FR)
Caro Regis, benvenuto su Intercultura blog, se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna
vorrei chiederle se la coniugazione verbale riceverono è ancora tuttora utilizzata
Caro Andrea, la forma è corretta ma è usata solitamente in ambito letterario, più frequente è sicuramente la forma “ricevettero”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve avrei una domanda, visto che il passato prossimo e remoto si defferenziano da come io percepisco mentalmente l’accaduto, posso nella stessa frase usarli entrambi? Ad esempio: “quando litigai con Marco ci sono rimasto male”. La litigata è passata, ma il rimanerci male lo sento ancora vicino. Si può, e se no, perché? Infine, in altri esempi (diversi da questo ) si possono unire i due tempi nella stessa frase? Grazie.
Caro Marco, è possibile utilizzarli entrambi nello stesso periodo, quello che mi scrivi è corretto, l’uso dipende infatti da tanti fattori: la lontananza nel tempo, come percepisco l’azione e anche il tipo di verbo.
Un saluto
Prof. Anna
voglio imparare molto
Cara Zorica, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dei dubbi o delle domande, scrivimi pure.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
voglio imparare molto meglio la lingua italiana
Ho capito tutto. Spiegazione chiara
Bene sono felice.Ho perso lamia sicurezza sul passato remoto.
È giusto scrivere : “tu lo volesti fare “…? Nel senso come si comporta il passato remoto quando è accompagnato da un altro verbo all’infinito? Es : io lo volli fare, tu lo volesti fare, ecc…
Caro Roberto, la costruzione che mi proponi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Riferendo ad un’ azione passata è più corretto dire : mi chiesero o mi chiedettero ? Il testo è prevalentemente con il passato remoto ( passammo, dammo, caddi…etc)
Cara Eleonora, è corretta la forma “chiesero” e attenzione: “noi demmo” (non “dammo”) passato remoto di “dare” prima persona plurale.
Un saluto
Prof. Anna
Mi è piaciuta la spiegazione sul Passato remoto.
Cara Dora, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Grazie mille per la lezione
Il passato remoto è troppo strano
Buonasera, Prof!!
Vorrei farLe una domanda. Devo tradurre alcune poesie dallo spagnolo all’italiano, e non so se usare il Passato Prossimo o il Passato Remoto. Lei che mi consiglia? Ho letto che in genere in letteratura si usa il Passato Remoto, ma ho anche trovato qualche poesía scritta al Passato Prossimo e non so che fare!
Grazie mille!
Cara Daniela, il passato remoto indica un’azione conclusa nel passato (la Seconda guerrra mondiale finì nel 1945), il passato prossimo indica un’azione conclusa nel passato i cui effetti perdurano nel presente (due anni fa ho cambiato lavoro), diopende quindi da cosa vuoi esprimere, puoi anche usarli entrambi a seconda della frase che devi tradurre.
Un saluto
Prof. Anna
Prog. Valério,
Ato cercando di imparare l’italiano. Vostro site é di gran aiuto per me. Grazie!
Luciene ( Brasile)
Cara Luciene, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
I ladri hanno tentato di entrare dentro casa
I ladri sono provati ad entrare dentro casa
I ladri hanno provato ad entrare dentro casa
Sono corrette tutte ? Forse la prima e la terza sono giuste …
Cara Betta, la prima e la terza frase sono corrette, la seconda non è corretta.
A presto
Prof. Anna
È possibile avere una successione di questo tipo con il passato remoto :
ESMEPIO : tu mi dicesti di non mangiare il panino , ma poi fosti il primo a divorartelo ; alla fine ci rimasi male e non mi chiedesti neanche scusa !
In più , nel periodo , sarebbe meglio scrivere ” ma poi fosti TU il primo a divorarlo ( e quindi non divorarTElo ) ” ? Mentre nella seconda parte del periodo sarebbe meglio scrivere ” … e TU non mi chiedesti neanche scusa ! ” oppure ” … e non mi chiedesti neanche scusa ! ( quindi senza il TU ) ?
Caro Fausto, il periodo che mi scrivi è corretto. Le soluzioni alternative che mi proponi sono altrettanto corrette, soprattutto se si vuole enfatizzate il fatto che “fosti tu (e non io) a fare qualcosa”.
Un saluto
Prof. Anna
Mi piace molto il passato remoto .ma non per io però sono straniero. Sto imparando la lingua
Caro Cherif, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
” Se fossi stato ricco , non avrei avuto problemi di alcun tipo , e avrei potuto fare tutto ciò che avrei voluto ” … Anche se contorta, va bene?
Caro Filippo, il periodo che mi scrivi è corretto.
A presto
Prof. Anna
sei molto bravi
grazia tanto
Caro Abdouraman, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto
Prof. Anna
Me piace studiare il passato remoto!!! grazie.
ma é corretto alla prima persona di un verbo al passato remoto mettere l’accento?
per esempio:
io uscì
tu uscisti
ecc.
lo chiedo perché ho notato che nolte persone lo fanno..
è*
scusate l’errore
Cara Raffaella, troviamo l’accento nella terza persona singolare: “io uscii, tu uscisti, egli uscì”.
A presto
Prof. Anna
Voglio impare italiano lingua
Caro Shanty, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
”Non sapevo che giocasti a calcio”, ci troviamo di fronte ad una interrogativa indiretta (introdotta dalla congiunzione ”che”) la quale esprime anteriorità rispetto alla reggente: ”Non sapevo (ieri) che (prima di ieri) giocasti a calcio”.
Penso sia giusto…
Cara Maira, non si tratta di un’interrogativa indiretta, ma di un’oggettiva retta dal verbo “sapere” preceduto da una negazione e quindi è necessario il congiuntivo (non sapevo che giocassi a calcio).
Un saluto
Infatti, mi sembrava strano, in quanto con il passato remoto era una frase che faceva parte di un esercizio che stavo svolgendo (che abbiano sbagliato a digitare?); anche perché l esercizio era proprio sul congiuntivo…
Ricapitolando, nella frase “Non sapevo che giocassi a calcio”, se ho studiato bene la concordanza dei tempi, la subordinata esprime contemporaneità rispetto alla reggente (“Non sapevo [ieri] che [sempre ieri] giocassi calcio”).
Ora è giusto?
Ora è giusto.
Differenza tra l’indicato imperfetto e il passato remoto:
L’imperfetto indicativo è un tempo verbale che indica un’azione avvenuta nel passato e considerata nel suo svolgersi, nella sua durata, senza riferimento al suo inizio, alla sua conclusione o al suo scopo; mentre il passato remoto è un tempo verbale dell’indicativo e si usa per indicare un fatto avvenuto nel passato, concluso e senza legami di nessun tipo con il presente; quindi l’opposto dell’indicativo imperfetto…
”Da bambini frequentavamo sempre quel posto (sto indicando un’abitudine nel passato, che ha, nel suo passato, o comunque che aveva un aspetto durativo); ”Ciao, ti ricordi di me? frequentavamo la stessa scuola; anzi stavamo in classe assieme (stesso discorso di sopra)”.
”Le antiche mura perimetrali di Padova furono demolite durante la guerra contro la Lega di Cambrai (sto illustrando un evento concluso, unico; che non ha, nel suo passato, e che non ha avuto un aspetto durativo)”; Alice trattenne il fiato mentre si sfilava la canottiera e non poté fare a meno di strizzare gli occhi per un momento (identico ragionamento). etc…
Va bene?
Caro Jacopo, è corretto.
Mi piace un mondo studiare con Zanichelli
Cara Ana Lucia, mi fa molto piacere! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto