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 Buongiorno a tutti lettori e lettrici di Intercultura blog, la preposizione di ha una grande varietà di usi particolari, vediamoli uno per uno.

Buona lettura!

Prof. Anna

La preposizione di nella grammatica tradizionale è indicata come la preposizione che introduce un complemento di specificazione.

1- si usa per indicare una caratteristica specifica di una persona o di una cosa.

Questa caratteristica può riguardare:

a- l'origine o l'appartenenza:

La mia famiglia è di Napoli. (origine)

Il quaderno è di Silvia. (appartenenza)

 b- il materiale di cui è fatta una cosa:

Questo tavolo è di legno.

Il mio maglione è di lana.

c- la misura o la quantità:

Abito in un palazzo di dieci piani.

Alex è un ragazzo di tredici anni.

d- la qualità:

Genova è una città di mare.

Questo è uno scherzo di cattivo gusto.

e- il nome:

La città di Milano.

Il mese di Aprile.

2- La preposizione di può avere anche un valore di moto da luogo:

Esco di casa tra cinque minuti. (ma attenzione: esco dall'ufficio; esco dal negozio; esco dal cinema)

Insieme alla preposizione in:

Per le vacanze girerò l'Italia di città in città.

Luca non ha passato l'esame di storia, va di male in peggio.

3- Di può anche specificare un argomento, delimitandolo rispetto agli altri:

Io e i miei amici parliamo spesso di calcio.

oppure può specificare una caratteristica, delimitandola rispetto alle altre:

Natalia è una ragazza piena di talento.

Prova a costruire delle frasi usando alcune delle seguenti espressioni:

borsa di studio; carta d'identità; colpo di stato; dato di fatto; piano di lavoro; punto di vista; gruppo di lavoro; parola d'ordine; titolo di studio; unità di misura.

4- La preposizione di può avere valore partitivo, ovvero indicare una parte del tutto:

La maggior parte di voi parla italiano.

Luca è il più alto di tutti i miei amici.

5- Può avere valore temporale, in particolare con i nomi dei mesi, delle stagioni e dei giorni:

D'estate mi piace andare al mare.

Lavoro solo di mattina.

Di domenica non si lavora.

6- Può avere un valore causale, ovvero specificare la causa:

Laura piange di gioia. (si può anche dire: piangere dalla gioia)

Carlo è diventato rosso di vergogna. (si può anche dire: rosso dalla vergogna)

7- Di si usa spesso dopo sopra, sotto, su, dopo, dietro, senza quando sono seguiti da un pronome personale:

Loro abitano sopra di noi.

Non so niente su di lui.

Anna è arrivata dopo di noi.

Non posso vivere senza di te.

8- La preposizione di si usa anche con alcuni verbi:

avere voglia di qualcosa; decidere di fare qualcosa; discutere di qualcosa; fidarsi di qualcuno; innamorarsi di qualcuno o qualcosa; occuparsi di qualcuno o qualcosa; lamentarsi di qualcuno o qualcosa; ricordarsi/dimenticarsi di qualcuno o qualcosa; ridere di qualcuno; soffrire di qualcosa; rendersi conto di qualcosa; essere in grado di fare qualcosa.

Prova a costruire delle frasi con alcune di queste espressioni.

ATTENZIONE!

Di si può elidere (ma non è obbligatorio) davanti alle parole che iniziano con la i: d'impulso; d'istinto; l'elisione è invece obbligatoria in alcune espressioni: d'amore; d'estate; d'inverno; d'un tratto; d'accordo; pelle d'oca ecc.

 Esercizio:

Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

 

  • 1. Scegli la frase senza errori.
    • Questo vestito è con buona qualità.
    • Questo vestito è di buona qualità
    • Questo vestito è da buona qualità
  • 2. Scegli la frase senza errori.
    • In casa non c'è niente di mangiare.
    • In casa non c'è niente per mangiare.
    • In casa non c'è niente da mangiare.
  • 3. Scegli la frase senza errori.
    • I film dell'orrore mi fanno tremare da paura.
    • I film dell'orrore mi fanno tremare di paura.
    • I film dell'orrore mi fanno tremare per paura.
  • 4. Scegli la frase senza errori.
    • D'inverno in montangna è molto freddo.
    • Di inverno in montagna è molto freddo.
    • A inverno in montagna è molto freddo.
  • 5. Scegli la frase senza errori.
    • Ricordati di fidarti sempre in me.
    • Ricordati di fidarti sempre di me.
    • Ricordati per fidarti sempre di me.
  • 6. Scegli la frase senza errori.
    • Luca è bravo di occuparsi di me quando sono malata.
    • Luca è bravo a occuparsi per me quando sono malata
    • Luca è bravo a occuparsi di me quando sono malata.
  • 7. Scegli la frase senza errori.
    • Ho voglia di andare di mangiare al ristorante.
    • Ho voglia di andare a mangiare al ristorante.
    • Ho voglia andare a mangiare al ristorante.
  • 9. Scegli la frase senza errori.
    • Ti dimentichi sempre di aiutarmi di pulire la casa.
    • Ti dimentichi sempre a aiutarmi a pulire la casa.
    • Ti dimentichi sempre di aiutarmi a pulire la casa.
  • 10. Scegli la frase senza errori.
    • Usciamo dal cinema alle 10:30.
    • Usciamo di cinema alle 10:30.
    • Usciamo da cinema alle 10:30.
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io mi chiamo
tu ti chiami
lui - lei si chiama
noi ci chiamiamo
voi vi chiamate
loro si chiamano
ATTENZIONE! Per formare l'infinito di un verbo riflessivo si unisce il pronome riflessivo all'infinito del verbo: lavare - lavarsi; incontrare - incontrarsi. Con i verbi che reggono l'infinito, l'infinito dei verbi riflessivi si forma unendo il pronome possessivo relativo al soggetto all'infinito del verbo: Devo alzarmi presto. Devi alzarti presto. Con i verbi modali (dovere, potere, volere) il pronome riflessivo si può trovare prima del verbo: Mi devo alzare presto. Ti devi alzare presto. Esercizio: [post_title] => I verbi riflessivi e pronominali [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => i-verbi-riflessivi [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:37 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:37 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=585 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 729 [filter] => raw ) [2] => WP_Post Object ( [ID] => 576 [post_author] => 3 [post_date] => 2010-01-21 15:05:36 [post_date_gmt] => 2010-01-21 13:05:36 [post_content] => Cari lettori e lettrici di Intercultura blog, oggi vi parlo di un argomento importante per potersi muovere con facilità sul territorio italiano, sapere quali sono i mezzi di trasporto più usati in Italia vi permetterà non solo di conoscere le abitudini di vita degli italiani ma anche di scegliere quello più adatto per le vostre esigenze. Buona lettura e buon viaggio! Prof. Anna Gli italiani trascorrono una buona parte della loro giornata sui mezzi di trasporto, quasi la metà degli italiani dichiara di passare un tempo superiore ai quindici minuti sui mezzi di trasporto per gli spostamenti da casa al luogo di lavoro o di studio. La maggior parte delle persone usa i mezzi di trasporto motorizzati e solo una minima parte si sposta a piedi o in bicicletta. Il mezzo di trasporto >quotidiano più usato dagli italiani è l'automobile, mentre meno utilizzati sono i mezzi di trasporto pubblici urbani e extraurbani. Per gli spostamenti urbani, oltre l'automobile, il mezzo più diffuso è l'autobus e nelle grandi città, come Roma e Milano, la metropolitana. Molti italiani, per evitare il traffico cittadino, si muovono con lo scooter, ma per apprezzare le bellezze naturali e artistiche dell'Italia, la cosa migliore è spostarsi per le viuzze del centro storico in bicicletta.   Per i viaggi extraurbani gli italiani utilizzano frequentemente il treno sia per gli spostamenti di lavoro quotidiani dei pendolari di solito verso le grandi città, sia per viaggi di piacere tra i centri abitati. Esistono vari tipi di treni, con diverse caratteristiche e prezzi. I treni Eurostar Italia Alta Velocità (AV) sono una categoria di treni molto veloci, le caratteristiche principali di questi treni sono l'elevata velocità (300 km/h) e l'alto livello di comfort offerto a bordo. La prenotazione del posto è obbligatoria e si deve fare prima di salire sul treno. Per questa categoria di treni la tariffa è una delle più elevate. Anche i treni Eurostar Italia (ES) sono molto veloci e fanno poche fermate, collegano le principali città italiane, anche per questi treni la prenotazione è obbligatoria. I treni Intercity (IC) fanno più fermate rispetto all'Eurostar, sono abbastanza veloci e collegano città anche molto lontane tra loro, la prenotazione è obbligatoria. Il treno regionale (R) è il più economico ma anche il più lento e collega solo città vicine tra di loro. L'aereo è usato sempre più frequentemente per rapidi spostamenti anche all'interno dei confini nazionali, oltre che per viaggi molto lunghi sia per lavoro che per turismo. Poichè l'Italia è un paese marittimo, navi, traghetti e imbarcazioni private vengono utilizzate per spostarsi nelle città costiere e nelle grandi e piccole isole. A Venezia ci si muove attraverso i canali, i corsi d'acqua che attraversano la città, con il motoscafo, il traghetto e la famosa gondola. mezzi di trasporto: veicoli che permettono di muoversi da un luogo all'altro. dichiarare: dire, affermare. motorizzato: che funziona a motore. a piedi: camminando. quotidiano: di tutti i giorni. pubblico: accessibile a tutti, che tutti possono utilizzare. urbano: della città, in città. extraurbano: al di fuori di una città. spostamento: trasferimento da un luogo all'altro. diffuso: frequente, comune. cittadino: della città. apprezzare: stimare, valutare positivamente. viuzza: via stretta e corta. pendolare: persona che si sposta abitualmente dalla propria casa al luogo di lavoro. viaggio di piacere: trasferimento da un luogo all'altro che si fa per turismo, per piacere. centro abitato: città, paese. categoria: insieme di cose o di persone raggruppate in base a caratteristiche comuni. elevato: alto. comfort: insieme di comodità che rende confortevole un'abitazione o un mezzo di trasporto. bordo: spazio interno di qualunque mezzo di trasporto. tariffa: costo, prezzo stabilito. fermata: interruzione della corsa di un mezzo di trasporto pubblico per lasciare salire e scendere i viaggiatori. rapido: veloce. marittimo: di mare. nave: mezzo di trasporto sull'acqua caratterizzato da grandi dimensioni. traghetto: nave attrezzata per il trasporto di passeggeri e veicoli. imbarcazione: mezzo di trasporto sull'acqua di piccole dimensioni. privato: personale. costiero: della costa, la zona che costituisce il limite tra la terra e il mare. motoscafo: imbarcazione a motore molto veloce di piccole e medie dimensioni. gondola: barca lunga e sottile tipica della laguna veneta. Ora rispondi alle seguenti domande: 1- Qual è il mezzo di trasporto più usato dagli italiani? 2- Qual è il mezzo di trasporto che usi di più e perché? 3- Come si spostano gli italiani in città? 4- Per quali categorie di treni è necessaria la prenotazione? 5- Quali mezzi di trasporto vengono usati nelle città di mare? 6- Quali sono i mezzi di trasporto più usati nel tuo paese di origine?   [post_title] => I mezzi di trasporto in Italia [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => i-mezzi-di-trasporto-in-italia [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:37 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:37 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=576 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 11 [filter] => raw ) [3] => WP_Post Object ( [ID] => 559 [post_author] => 3 [post_date] => 2010-01-14 15:25:31 [post_date_gmt] => 2010-01-14 13:25:31 [post_content] => Ciao a tutti lettori e lettrici di Intercultura blog, oggi vi propongo un argomento molto importante per poter comunicare con gli altri, ovvero gli aggettivi e gli avverbi interrogativi; è fondamentale conoscere bene questi elementi della frase per poter formulare correttamente delle domande. Buona lettura Prof. Anna GLI AGGETTIVI E I PRONOMI INTERROGATIVI Gli aggettivi interrogativi possono avere anche il valore di pronomi. Gli aggettivi precedono sempre un nome e concordano con esso nel genere (maschile-femminile) e nel numero ( plurale-singolare), per esempio: quanti anni hai?. I pronomi, invece, sostituiscono il nome, per esempio: chi è quel ragazzo?.   Gli aggettivi e i pronomi interrogativi servono a fare una domanda, diretta o indiretta, sulla qualità, la quantità o l'identità del nome a cui si riferiscono. Osservate la seguente tabella: SINGOLARE            PLURALE
maschile femminile maschile femminile
qualità-identità che che che che
qualità- identità quale quale quali quali
quantità quanto quanta quanti quante
identità chi chi chi chi
I primi tre (che, quale, quanto) hanno funzione sia di aggettivo sia di pronome; chi ha solo la funzione di pronome. Vediamoli uno per uno: CHE: non cambia nel genere (maschile-femminile) e nel numero (plurale-singolare). Come aggettivo equivale a quale, ma è più comune nella lingua parlata, per esempio: che ora è?; non so che libro leggere; come pronome si usa solo in riferimento a cose (per le persone si usa chi) per esempio: che fai?; che dici?: a che pensi?. Per esprimere il pronome interrogativo riferito a cose, l'italiano ha a disposizione tre possibilità equivalenti tra di loro: che; che cosa; cosa. Per esempio: Che è successo? Che cosa è successo? Cosa è successo? QUALE: si usa per formulare domande sulla qualità (quali progetti hai?); o sull'identità (in quale negozio vuoi andare?), è uguale per il maschile e il femminile, ma cambia nel plurale (quali); nella lingua scitta è meglio usare quale e non che. È possibile trovare la forma qual davanti a vocale (qual è?) e a volte anche davanti a consonante (qual buon vento). QUANTO: serve a fare domande relative alla quantità, varia nel genere e nel numero, per esempio: quanta neve è caduta?; quante persone ci sono?; quanto zucchero vuoi nel caffè?; quanti giorni avete di vacanza?. CHI: si usa esclusivamente per indicare persone o esseri animati, è uguale per il maschile e femminile e anche per il singolare e il plurale. Può essere usato come soggetto (chi ha parlato?), complemento oggetto (dimmi chi hai incontrato) o complemento indiretto (con chi vai al cinema?).   ATTENZIONE! Tutti gli aggettivi e i pronomi interrogativi possono essere usati anche con valore esclamativo, per esempio: che bello!; quanta gente!; quale onore! a chi lo dici! AVVERBI INTERROGATIVI Gli avverbi sono parti invariabili del discorso, non cambiano nel genere (maschile-femminile) e nel numero (singolare-plurale) e servono a modificare il significato delle parole a cui si affiancano. Come gli aggettivi e i pronomi interrogativi, gli avverbi interrogativi servono a introdurre una domanda relativa al modo; luogo; tempo; misura o valore; causa. Osserva la tabella:
modo come
luogo dove
tempo quando
misura o valore quanto
causa perché - come mai
Vengono usati sia nelle domande dirette: come ti chiami?; dove vai?; quando torni?; quanto costa?; perché piangi?; come mai sei in ritardo?, ma anche nelle domande indirette: non so come si chiama; dimmi dove abiti; non so perché non è venuto; dimmi come mai non hai studiato; non so quando torna. Di solito come e dove davanti ad alcune forme del verbo essere subiscono elisione: Com'era tuo fratello da piccolo? Dov'è la mia borsa? ATTENZIONE! Alcuni avverbi interrogativi si usano anche nelle frasi esclamative: quanto ti amo! come sto male!

Esercizio:

Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

  • 1. Scegli la frase senza errori.
    • Dove fate sabato sera
    • Quando fate sabato sera?
    • Che cosa fate sabato sera?
  • 2. Scegli la frase senza errori.
    • Qual è il tuo film preferito?
    • Qual'è il tuo film preferito?
    • Che è il tuo film preferito?
  • 3. Scegli la frase senza errori.
    • Quale hai conosciuto mia sorella?
    • Chi hai conosciuto mia sorella?
    • Come hai conosciuto mia sorella?
  • 4. Scegli la frase senza errori.
    • Quanto dura la lezione?
    • Quanta dura la lezione?
    • Quando dura la lezione?
  • 5. Scegli la frase senza errori.
    • Come sei così triste?
    • Come mai sei così triste?
    • Quanto sei così triste?
  • 6. Scegli la frase senza errori.
    • Chi fratelli hai?
    • Quanto fratelli hai?
    • Quanti fratelli hai?
  • 7. Scegli la frase senza errori.
    • Dov è il mio portafoglio?
    • Che è il mio portafoglio?
    • Dov'è il mio portafoglio?
  • 8. Scegli la frase senza errori.
    • In quali direzione vuoi andare?
    • In quale direzione vuoi andare?
    • In quanto direzione vuoi andare?
  • 9. Scegli la frase senza errori.
    • Perché non vieni con noi in montagna?
    • Dove non vieni con noi in montagna?
    • Quanto non vieni con noi in montagna?
  • 10. Scegli la frase senza errori.
    • Quante gente c'era al concerto?
    • Quanta gente c'era al concerto?
    • Quanto gente c'era al concerto?
[post_title] => Gli interrogativi [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => gli-interrogativi [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:38 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:38 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=559 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 101 [filter] => raw ) [4] => WP_Post Object ( [ID] => 544 [post_author] => 3 [post_date] => 2010-01-07 15:29:10 [post_date_gmt] => 2010-01-07 13:29:10 [post_content] => Cari lettori e lettrici ben tornati su Intercultura blog e soprattutto buon 2010! Spero che abbiate passato delle vacanze divertenti e riposanti e che siate pronti ad affrontare insieme nuovi argomenti. Buona lettura! Prof. Anna LA PREPOSIZIONE DA L'uso di questa preposizione è abbastanza complesso, quindi oggi ci concentriamo solo sugli usi più frequenti. Questa preposizione ha principalmente un significato di movimento a partire da un punto reale o immaginario. 1- Può esprimere origine e provenienza da un luogo: Arrivo stasera da Roma. Vengo da casa. Torno da scuola. 2- Può esprimere unione, in particolare esprime il moto verso una persona o stato in luogo e si usa i presenza di un nome di persona, un nome di famiglia o di professione o di un pronome: Vado a studiare da Marta. Sono da Marco. Sono dal dottore. Siamo stati a pranzo dai Bianchi. Mi fa male un dente, devo andare da un dentista. Passo da te dopo la scuola. La preposizione da si usa anche con il nome di alcuni negozi, quando questi nomi si riferiscono direttamente alla persona che lavora in quel negozio. Per esempio: dal giornalaio (in edicola); dal tabaccaio (in tabaccheria); dal panettiere (in panetteria); dal macellaio (in macelleria); dal meccanico (in officina); dal benzinaio (al distributore di benzina); dal carrozziere (in carrozzeria). 3- Può esprimere separazione da qualcosa o da qualcuno, allontanamento da un luogo: Sono andato via da Milano perché c'era troppo traffico. Marco si è separato da sua moglie. La scuola è molto lontana da casa mia. 4- La preposizione da può avere anche un valore temporale e si riferisce a un punto di partenza o di origine nel tempo: Abito a Bologna da due anni. Da domani comincio ad andare in piscina tutti i giorni. Da quanto tempo studi l'italiano? Questa preposizione si usa anche per indicare un momento particolare della vita passata o futura, per esempio: da giovane, da piccolo, da bambino, da grande, da vecchio. Da piccolo mi piaceva giocare all'aperto. Che lavoro vuoi fare da grande? 5- Oltre a essere usata con i verbi di movimento per indicare la provenienza (vengo da Roma) o il moto verso una persona (vado da mia zia), la preposizione da si usa anche con alcuni verbi: difendersi da qualcuno o qualcosa; ripararsi da qualcosa; pretendere qualcosa da qualcuno; dipendere da qualcuno o qualcosa; escludere da qualcosa; tradurre da una lingua in un'altra. 6- Molto frequente è la costruzione indefinito (qualcosa, qualcuno, nessuno, niente, ecc.) + da + verbo all'infinito: Non c'è niente da mangiare. Volete qualcosa da bere? Stasera non c'è niente da fare. Il professore cerca qualcuno da interrogare. [post_title] => La preposizione DA [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => la-preposizione-da [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:38 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:38 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=544 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 144 [filter] => raw ) [5] => WP_Post Object ( [ID] => 520 [post_author] => 3 [post_date] => 2009-12-17 16:13:48 [post_date_gmt] => 2009-12-17 14:13:48 [post_content] => Cari lettori e lettrici di Intercultura blog, è ormai alle porte e le città italiane in questo periodo si trasformano, per le strade si respira aria di festa: ci sono le luci colorate che illuminano le vie del centro, la gente che corre da un negozio all'altro per comprare gli ultimi regali e i tradizionali mercatini di Natale che diffondono nell'aria deliziosi profumi di dolci e dove si possono comprare giochi per bambini e decorazioni natalizie di ogni tipo.   il Natale è sicuramente la festa più sentita dagli italiani e numerose sono le tradizioni legate a questo evento. Uno degli aspetti più caratteristici del Natale italiano è senza dubbio il presepe, la cui nascita risalirebbe addirittura a San Francesco, in alcuni paesi italiani in questo periodo si possono ammirare i presepi giganti e i suggestivi presepi viventi, in cui i personaggi del presepe vengono interpretati da attori.   Per quanto riguarda le abitudini gastronomiche, in Italia la tradizione vuole che la cena della vigilia sia a base di pesce e non di carne, riservando le ricette più ricche, che sono diverse da regione a regione, per il pranzo di Natale. I dolci più caratteristici della tradizione natalizia sono sicuramente il pandoro e il panettone, gli italiani si dividono tra chi preferisce l'uno e chi invece preferisce l'altro! Voi quale preferite? A questo proposito vorrei raccontarvi una delle tante storie riguardo all'origine del panettone. Molte sono le leggende che raccontano la nascita di questo dolce di origine milanese, fra le tante versioni c'è un elemento che le unisce tutte o quasi: l'origine del nome. Inventore o proprietario della pasticceria dove fu inventato il panettone era un certo Toni, infatti il termine panettone deriva proprio dal pane di Toni, chiamato popolarmente "Pan del Toni" (panettone). La storia si svolge nella Milano di Ludovico Sforza detto il Moro (1452-1508). C'era una volta un cavaliere milanese di nome Ugo, falconiere di Ludovico il Moro, che si innamorò di Adalgisa, bella e giovane figlia di un pasticcere di nome Toni. Il giovane, ostacolato dalla sua famiglia che considerava la ragazza troppo umile, per stare vicino alla sua amata si fece assumere da Toni come garzone. Nonostante il duro lavoro del giovane, gli affari del negozio non andavano bene. Un giorno Ugo rubò una coppia di falchi di Ludovico il Moro e li vendette per comprare del burro e durante la notte, mentre impastava i soliti ingredienti, aggiunse anche il burro acquistato. Il giorno successivo il negozio era pieno di gente e tutti volevano il "pane speciale" del Toni. Ugo poi aggiunse all'impasto anche uova, frutta candita e uva sultanina e tutta Milano in quei giorni prima di Natale impazziva per il "pangrande" (pane grande) o "pan del Toni" (da qui il termine panettone) che da quel momento venne servito in tavola il giorno di Natale. Toni diventò ricco e Ugo e Adalgisa si sposarono e vissero felici e contenti. In questa storia ci sono delle parole che forse non conoscete anche perché non sono frequenti nella lingua parlata di oggi, vi consiglio comunque di cercarle sul dizionario, perché possono avere significati diversi a seconda del contesto. C'era una volta: tipica espressione usata per introdurre una favola, una storia di fantasia, una leggenda. cavaliere: membro della cavalleria medievale; soldato a cavallo. falconiere: colui che era addetto all'ammaestramento e alla custodia dei falchi. umile: povero, modesto. ostacolato: participio passato di ostacolare. ostacolare: rendere difficile, contrastare, impedire. garzone: giovane aiutante; giovane lavoratore. falco: uccello predatore dal becco ricurvo e grandi unghie. impastare: mescolare, unire gli ingredienti fino a formare una pasta omogenea (impasto). Ora rispondi alle seguenti domande: Perché il giovane Ugo diventa il garzone di Toni? Che ingredienti aggiunge Ugo al normale impasto? Qual è la festa religiosa più sentita nel tuo Paese? Come si festeggia la festa più importante del tuo Paese e quali sono le tradizioni legate a questo evento? Sei mai stato in un Paese dove si festeggia il Natale? Se ci sei stato, quali sono le tue impressioni? Che cosa ti ha colpito di più?   Il Natale è un'occasione per stare insieme alle persone che amiamo ed è anche un'occasione per dedicare un pensiero (e non solo) a chi è meno fortunato di noi, questo è lo spirito natalizio che dovrebbe accompagnarci tutto l'anno e che ci insegna che la solidarietà e l'altruismo sono valori universali e condivisibili da ognuno di noi, in ogni parte del mondo, per poter convivere in pace nel rispetto di tutti. Auguro a tutti voi un felice Natale! Prof. Anna [post_title] => Tradizioni di Natale [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => tradizioni-di-natale [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:38 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:38 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=520 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 3 [filter] => raw ) [6] => WP_Post Object ( [ID] => 503 [post_author] => 3 [post_date] => 2009-12-10 15:05:08 [post_date_gmt] => 2009-12-10 13:05:08 [post_content] =>

Cari lettori e lettrici, in queste ultime lezioni abbiamo affrontato insieme alcuni argomenti fondamentali per costruire le basi di una buona conoscenza dell'italiano, quindi credo che possa essere utile per voi ripassarli e valutare se sono stati ben assimilati, il risultato del test vi aiuterà a capire dove incontrate ancora difficoltà.

Buon test a tutti!

Prof. Anna

IL NOME E L'AGGETTIVO

Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

 

  • 1. Scegli la frase senza errori.
    • Le dicotece stasera sono aperte.
    • Le discoteche stasera sono aperte.
    • Le discoteche stasera sono aperti.
  • 2. Scegli la frase senza errori.
    • La rosa è un fiore molto profumato.
    • La rosa è un fiore molto profumata.
    • La rosa è un fiore molto profumate.
  • 3. Scegli la frase senza errori.
    • Le università italiane sono antice.
    • Le università italiane sono antiche.
    • Le universitè italiane sono antiche.
  • 4. Scegli la frase senza errori.
    • I miei colleghi sono simpatici.
    • I miei collegi sono simpatici.
    • I miei colleghi sono simpatichi.
  • 5. Scegli la frase senza errori.
    • Il problema di matematica è molto complicate.
    • Il problema di matematica è molto complicata.
    • Il problema di matematica è molto complicato.
  • 6. Scegli la frase senza errori.
    • Le amice di Marta sono simpatiche.
    • Le amiche di Marta sono simpatiche.
    • Le amiche di Marta sono simpatice.
  • 7. Scegli la frase senza errori.
    • Il pigiama di mio fratello è verde e viola.
    • Il pigiama di mio fratello è verda e viola.
    • Il pigiama di mio fratello è verde e viole.
  • 8. Scegli la frase senza errori.
    • La biro di Natalia è rotto.
    • La biro di Natalia è rotta.
    • La biro di Natalia è rotte.
  • 9. Scegli la frase senza errori.
    • Vado al mercato a comprare dei fungi fresci.
    • Vado al mercato a comprare dei fungi freschi.
    • Vado al mercato a comprare dei funghi freschi.
  • 10. Scegli la frase senza errori.
    • In vacanza mi piace fare molto foto.
    • In vacanza mi piace fare molte foto.
    • In vacanza mi piace fare molti foto.

ARTICOLI DETERMINATIVI

Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

 

  • 1. Scegli la frase senza errori.
    • Mia cugina è più grande di me.
    • La mia cugina è più grande di me.
    • Mia la cugina è più grande di me.
  • 2. Scegli la frase senza errori.
    • I studenti studiano per l'esame.
    • Gli studenti studiano per il esame.
    • Gli studenti studiano per l'esame.
  • 3. Scegli la frase senza errori.
    • La Inghilterra è un'isola.
    • Inghilterra è un'isola.
    • L'inghilterra è un'isola.
  • 4. Scegli la frase senza errori.
    • Samira porta il zaino a scuola.
    • Samira porta la zaino a scuola.
    • Samira porta lo zaino a scuola.
  • 5. Scegli la frase senza errori.
    • Non capisco tedesco, ma parlo portoghese.
    • Non capisco il tedesco , ma parlo il portoghese.
    • Non capisco tedesco, ma parlo il portoghese.
  • 6. Scegli la frase senza errori.
    • Agosto è mese ideale per andare in ferie.
    • Agosto è il mese ideale per andare in ferie.
    • L'Agosto è il mese ideale per andare in ferie.
  • 7. Scegli la frase senza errori.
    • Il sport più seguito in Italia è sicuramente il calcio.
    • Gli sport più seguito in Italia è sicuramente il calcio.
    • Lo sport più seguito in Italia è sicuramente il calcio.
  • 8. Scegli la frase senza errori.
    • Oggi è il 10 Dicembre.
    • Oggi è 10 Dicembre.
    • L'oggi è il 10 Dicembre.
  • 9. Scegli la frase senza errori.
    • Stato italiano fa parte della Comunità Europea.
    • Il Stato italiano fa parte della Comunità Europea.
    • Lo Stato italiano fa parte della Comunità Europea.
  • 10. Scegli la frase senza errori.
    • Dobbiamo comprare il pane e lo sale.
    • Dobbiamo comprare il pane e il sale.
    • Dobbiamo comprare la pane e la sale.
 

Le preposizioni A e IN

Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

 

  • 1. Scegli la frase senza errori.
    • Domani vado a Atene.
    • Domani vado in Atene.
    • Domani vado ad Atene.
  • 2. Scegli la frase senza errori.
    • Abito a periferia, a Torino.
    • Abito in periferia, a Torino.
    • Abito in periferia, in Torino.
  • 3. Scegli la frase senza errori.
    • Non ho ancora imparato bene in sciare.
    • Non ho ancora imparato bene per sciare.
    • Non ho ancora imparato bene a sciare.
  • 4. Scegli la frase senza errori.
    • Vado a palestra tutte le sere.
    • Vado in palestra tutte le sere.
    • Vado da palestra tutte le sere.
  • 5. Scegli la frase senza errori.
    • Tra qualche giorno vado in vacanza.
    • Tra qualche giorno vado a vacanza.
    • Tra qualche giorno vado di vacanza.
  • 6. Scegli la frase senza errori.
    • Vivo a Sardegna, in Italia.
    • Vivo in Sardegna, in Italia.
    • Vivo a Sardegna, a Italia.
  • 7. Scegli la frase senza errori.
    • Vieni in mangiare con noi stasera?
    • Vieni per mangiare con noi stasera?
    • Vieni a mangiare con noi stasera?
  • 8. Scegli la frase senza errori.
    • Non mi sono ancora abituato in alzarmi presto la mattina.
    • Non mi sono ancora abituato a alzarmi presto la mattina.
    • Non mi sono ancora abituato ad alzarmi presto la mattina.
  • 9. Scegli la frase senza errori.
    • Oggi pomeriggio dobbiamo andare in banca.
    • Oggi pomeriggio dobbiamo andare a banca.
    • Oggi pomeriggio dobbiamo andare per banca.
  • 10. Scegli la frase senza errori.
    • Continuate in rimescolare il sugo per qualche mnuto.
    • Continuate rimescolare il sugo per qualche minuto.
    • Continuate a rimescolare il sugo per qualche minuto.

Che ora è?

Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

 

  • 1. 8:20
    • sono le nove meno quaranta.
    • sono le otto e venti.
    • è le otto e venti.
  • 2. 12:15
    • sono mezzanotte un quarto.
    • sono mezzanotte e un quarto.
    • è mezzanotte e un quarto.
  • 3. 4:45
    • sono le quattro meno un quarto.
    • sono le quattro tre quarti.
    • sono le quattro e tre quarti.
  • 4. 12:00
    • è mezzogiorno in punto.
    • sono mezzogiorno in punto.
    • è mezzogiorno a punto.
  • 5. 12:55
    • sono l'una meno cinque.
    • sono mezzanotte e cinquantacinque.
    • è l'una meno cinque.
[post_title] => Test 2 [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => test-2 [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:38 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:38 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=503 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 8 [filter] => raw ) [7] => WP_Post Object ( [ID] => 467 [post_author] => 3 [post_date] => 2009-12-03 16:53:20 [post_date_gmt] => 2009-12-03 14:53:20 [post_content] => Cari lettori e lettrici di Intercultura blog, che ora è? Per rispondere in modo corretto a questa domanda o per dare un appuntamento a un amico bisogna imparare a leggere l'orologio, preparatevi per cui ad un viaggio tra le lancette delle ore e dei minuti! Buona lettura! Prof. Anna Nei seguenti dialoghi due persone chiedono l'ora: DIALOGO 1 (informale) Lyn: Ciao Marco, sai dirmi che ora è? Marco: Ciao Lyn, sono le quattro e un quarto.   Lyn: Avevo un appuntamento con Natalia alle quattro in punto, ma come al solito è in ritardo! Marco: Mi dispiace, se vuoi ti faccio compagnia. Lyn: Sì, volentieri, ma aspetto fino alle quattro e mezzo poi me ne vado! DIALOGO 2 (formale) Samir: Buongiorno, mi scusi, mi potrebbe dire che ore sono? Passante: Certo, è l'una meno un quarto. Samir: La ringrazio molto e sa dirmi quando passa il prossimo autobus? Passante: Dovrebbe passare tra dieci minuti, di solito è puntuale. Samir: Grazie, arrivederci. LE ORE Per chiedere l'ora si può usare indistintamente sia il singolare (che ora è?) che il plurale (che ore sono?). Per dire l'ora in genere si usa il plurale. Per esempio: sono le cinque, sono le dieci. Si usa il singolare solo in tre casi: è l'una, è mezzogiorno, è mezzanotte.
 È L'UNA l'una
 È MEZZOGIORNO 12_00
È MEZZANOTTE 12_00
Con questi orari si usa sempre il singolare anche se dopo l'ora ci sono dei minuti: è l'una e venti, è mezzogiorno e un quarto, è mezzanotte meno dieci. Bisogna sempre mettere l'articolo determinativo prima del numero che indica l'ora: sono le otto, sono le sei. L'articolo è sempre femminile e plurale in quanto si riferisce alle ore, tranne in un caso: è l'una. In questo esempio l'articolo è femminile ma singolare. Solo con mezzogiorno e mezzanotte non si usa l'articolo: è mezzogiorno, è mezzanotte. Per indicare le ore del pomeriggio è possibile continuare la numerazione dopo le dodici (12:00) se si vogliono evitare equivoci. Per esempio: sono le tredici, sono le quattordici, ecc. I MINUTI I minuti vanno indicati dopo l'ora: sono le due e cinque, sono le nove e venti. Quando i minuti sono 15 si può dire: sono le nove e un quarto. Quando i minuti sono 30, si può dire: sono le dieci e mezzo, oppure sono le dieci e mezza. Quando i minuti arrivano a 40, è possibile dire: sono le cinque e quaranta, oppure indicare quanti minuti mancano all'ora successiva: sono le sei meno venti. Esempio: sono le dieci e cinquantacinque oppure sono le undici meno cinque. Quando i minuti sono 45 è possibile dire: sono le sei e quarantacinque, oppure sono le sei e tre quarti, oppure sono le sette meno un quarto. Quando non ci sono i minuti, per esempio le13:00, si può dire: è l'una in punto. Vediamo qualche esempio:
 Sono le due (in punto) le due
 Sono le due e cinque le due e cinque
 Sono le quattro e un quarto 4 e 15
 Sono le sette e mezzo  Sono le sette e mezza 7_30
 Sono le cinque e quarantacinque  Sono le cinque e tre quarti  Sono le sei meno un quarto 5_45
 Sono le dieci e cinquanta  Sono le undici meno dieci 10_50
  Quando dobbiamo dare un appuntamento a qualcuno o indicare a che ora si svolge un evento, usiamo la preposizione articolata all'(femminile singolare), oppure alle (femminile plurale) davanti al numero che indica l'ora.  Esempio 1: A: A che ora ci vediamo? B: Ci vediamo all'una e mezza. Esempio 2: A: A che ora comincia il film?         B: Il film comincia alle nove. Vediamo alcune espressioni utili: in ritardo: Luca è in ritardo, il treno parte in ritardo. in orariol'autobus arriva in orario, Natalia non è in orario. puntuale: i miei amici sono sempre puntuali, Marta non arriva mai puntuale agli appuntamenti.

Esercizio: Scegli la frase che esprime correttamente l'orario riportato nella domanda.

Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

  • 1. 12:30
    • sono mezzogiorno e mezza.
    • sono mezzogiorno e mezzi.
    • è mezzogiorno e mezza.
  • 2. 2:15
    • sono le due e quarto.
    • sono le due e un quarto.
    • sono le due e uno quarto.
  • 3. 1:25
    • è l'una venticinque.
    • è l'una e venticinque.
    • sono l'una e venticinque.
  • 4. 11:45
    • sono le undici e i tre quarti.
    • sono le undici e tre quarti.
    • sono le undici e tre quarto.
  • 5. 4:40
    • sono le cinque meno un quarto.
    • sono le quattro e tre quarti.
    • sono le cinque meno venti.
  • 6. 8:35
    • sono le nove meno 25.
    • sono otto e trentacinque.
    • sono le otto e trentacinque.
  • 7. 13:10
    • sono le tredici e dieci.
    • è la tredici e dieci.
    • sono tredici e dieci.
  • 8. 3:00
    • sono le tre punto.
    • sono le tre in punte.
    • sono le tre in punto.
  • 9. 5:50
    • sono le cinque meno dieci.
    • sono le cinque e tre quarti.
    • sono le sei meno dieci.
  • 10. 12:40
    • sono mezzanotte e quaranta.
    • è l'una meno venti.
    • è mezzanotte quaranta.
[post_title] => Che ora è? [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => che-ora-e [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:38 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:38 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=467 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 75 [filter] => raw ) [8] => WP_Post Object ( [ID] => 449 [post_author] => 3 [post_date] => 2009-11-26 15:39:08 [post_date_gmt] => 2009-11-26 13:39:08 [post_content] => Cari lettori e lettrici, oggi vi propongo di ripassare attentamente le forme e gli usi dell'articolo determinativo. Buon Intercultura blog a tutti! Prof. Anna L'articolo determinativo precede il nome che di solito è già conosciuto da chi ascolta, concordandosi nel genere e nel numero.   ARTICOLO DETERMINATIVO MASCHILE
singolare plurale uso
il libro i libri davanti a consonante
lo studente gli studenti davanti a gn, ps, pn, z, x, y, s + consonante
l'amico gli amici davanti a vocale
  ARTICOLO DETERMINATIVO FEMMINILE
singolare plurale uso
la sedia le sedie davanti a consonante
l'amica le amiche davanti a vocale
  L'articolo determinativo si usa: - per indicare oggetti o persone specifici: Questa è la macchina che ho comprato. - con gli aggettivi e i pronomi possessivi: Il mio lavoro mi piace. - con i nomi astratti o di significato generale, compresi i colori:  L'amore non ha età. Mi piace il bianco. - con le parti del corpo e i vestiti: Mi lavo i capelli quasi tutti i giorni. Mettiti la giacca! - con le date, se non sono precedute dal giorno della settimana: Oggi è il 26 Novembre. Oggi è giovedì 26 Novembre. - con valore temporale: Sono le quattro e un quarto. La mattina vado a scuola. - con i giorni della settimana per indicare azioni ripetute e abituali: Il martedì e il giovedì vado in palestra. - nelle descrizioni fisiche, con il verbo avere: Marco ha i capelli neri. - con i titoli di rango o professioni seguiti da un nome: La regina Maria Antonietta morì nel 1793. Il Dottor Rossi è un ottimo chirurgo. - con la maggior parte dei nomi geografici (ma NON con i nomi di città), tranne quando -in- o -di- precedono nomi geografici femminili singolari: L'Italia è una penisola. Vado a vivere in Italia. - con i nomi di lingue, può NON essere usato dopo i verbi parlare, insegnare, studiare e dopo -in- o -di-. Capisco lo spagnolo, ma non l'italiano. Alex parla italiano abbastanza bene. Non so scrivere in inglese. - a volte con i nomi di persone famose: Il Botticelli dipinse la Nascita di Venere. - può essere usato davanti ai nomi propri femminili, soprattutto nel lessico familiare-affettivo: La Laura viene con noi stasera. L'articolo determinativo NON si usa: - con gli aggettivi possessivi davanti a nomi di parentela singolari, non modificati (sorellina, fratellino, cuginetto etc.): Mia sorella ha 20 anni. La mia sorellina ha 20 anni. - nelle descrizioni e nelle numerazioni: In città ci sono negozi, bar, ristoranti, teatri e cinema. - con i nomi di città, salvo alcune eccezioni come La Spezia, L' Aquila, L'Avana, Il Cairo, L'Aia, La Mecca: Roma è una città molto antica. [post_title] => Uso dell'articolo determinativo [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => uso-dellarticolo-determinativo [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:38 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:38 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=449 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 379 [filter] => raw ) [9] => WP_Post Object ( [ID] => 431 [post_author] => 3 [post_date] => 2009-11-19 13:32:50 [post_date_gmt] => 2009-11-19 11:32:50 [post_content] => Cari lettori e lettrici di Intercultura blog, oggi vedremo come chiedere informazioni passeggiando per le vie della città.  Buona lettura! Prof. Anna DIALOGO 1 (formale) Alex: Buongiorno, mi scusi, per andare in piazza Maggiore? Passante: Vada sempre dritto per via Ariosto fino al secondo semaforo. All'incrocio con via Roma giri a sinistra e continui sempre dritto, in fondo alla via sulla destra c'è una grande fontana e dietro alla fontana c'è la piazza. Alex: È molto lontana? Passante: No, sono circa dieci minuti a piedi. Alex: Grazie e arrivederci. Passante: Arrivederci. DIALOGO 2 (informale) Irina: Ciao, scusa, puoi indicarmi il supermercato più vicino? Passante: Certo, vai dritto fino al secondo incrocio e poi gira a destra su un grande viale, circa a metà del viale sulla sinistra trovi una strada abbastanza stretta, alla fine di questo vicolo, sulla sinistra, trovi il supermercato. Irina: Ti ringrazio molto! Ciao. Passante: Di niente, ciao. Ci sono alcune parole che è importante conoscere per girare in città, vediamone alcune: strada, via: tratto di terreno che permette di raggiungere più luoghi. viale: strada cittadina ampia e spesso con alberi. corso: grande strada cittadina. vicolo: strada piccola e stretta. piazza: luogo a forma circolare o quadrata, spesso con antichi monumenti. centro: luogo centrale della città con antichi monumenti. incrocio: punto di incontro di più strade. largo: allargamento di una strada che forma uno spiazzo. periferia: luogo lontano dal centro della città. semaforo: apparecchio di segnalazione luminosa che serve a disciplinare il traffico. fontana: costruzione ornamentale destinata a raccogliere e distribuire l'acqua. Ci sono anche alcuni verbi che vengono usati per dare indicazioni stradali:  andare (dritto), girare o svoltare (a sinistra, a destra), tornare (indietro), prendere (la prima strada a destra), superare (il semaforo), attraversare (la strada). Osserviamo ora questa frase: prendi la seconda strada a destra e in fondo trovi una grande piazza. In italiano è necessario concordare l'aggettivo (grande) o il numero ordinale (seconda) nel numero e nel genere del nome a cui si riferiscono. Guardiamo con attenzione la seguente tabella: Nomi e aggettivi in O, A, E
maschile singolare o Il vicolo stretto maschile plurale i I vicoli stretti
e Il viale alberato i I viali alberati
femminile singolare a La via trafficata femminile plurale e Le vie trafficate
e La stazione centrale i Le stazioni centrali
Abbiamo aggettivi in O, A. Il corso largo - i corsi larghi. La strada larga - le strade larghe. Abbiamo aggettivi in E. Il corso grande - i corsi grandi. La strada grande - le strade grandi. I numeri ordinali si comportano come gli aggettivi. La prima strada - le prime strade. Il primo incrocio - i primi incroci.  
primo sesto 11° undicesimo 16° sedicesimo
2° secondo settimo 12° dodicesimo 17° diciassettesimo
terzo ottavo 13° tredicesimo 18° diciottesimo
quarto nono 14° quattordicesimo 19° diciannovesimo
quinto 10° decimo 15° quindicesimo 20° ventesimo
Esercizio:
Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

  • 1. Scegli la frase senza errori.
    • In piazza c'è una grande fontane.
    • In piazza c'è una grande fontana.
    • In piazza c'è una grandi fontana.
  • 2. Scegli la frase senza errori.
    • Svolta a destra al terzo incrocio.
    • Svolta a destra al terza incrocio.
    • Svolta a destra al terzi incrocio.
  • 3. Scegli la frase senza errori.
    • Il viale è molto trafficate.
    • Il viale è molto trafficata.
    • Il viale è molto trafficato.
  • 4. Scegli la frase senza errori.
    • Le strade in periferia di notte sono deserto.
    • Le strade in periferia di notte sono deserta.
    • Le strade in periferia di notte sono deserte.
  • 5. Scegli la frase senza errori.
    • Prendi la secondo via a sinistra.
    • Prendi la seconda via a sinistra.
    • Prendi la seconde via a sinistra.
  • 6. Scegli la frase senza errori.
    • In centro i vicoli sono molto stretto.
    • In centro i vicoli sono molto stretti.
    • In centro i vicoli sono molto strette.
  • 7. Scegli la frase senza errori.
    • Di notte i semafori sono spenti.
    • Di notte i semafori sono spente.
    • Di notte i semafori sono spento.
  • 8. Scegli la frase senza errori.
    • Alla fine della strada c'è un viale abbastanza larghe.
    • Alla fine della strada c'è un viale abbastanza largo.
    • Alla fine della strada c'è un viale abbastanza larga.
  • 9. Scegli la frase senza errori.
    • Tra cento metri c'è un incrocio pericolosa.
    • Tra cento metri c'è un incrocio pericolosi.
    • Tra cento metri c'è un incrocio pericoloso.
  • 10. Scegli la frase senza errori.
    • Segui la strada principala e gira a destra al primo semaforo.
    • Segui la strada principale e gira a destra al prima semaforo.
    • Segui la strada principale e gira a destra al primo semaforo.
[post_title] => Chiedere informazioni [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => chiedere-informazioni [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:38 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:38 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=431 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 31 [filter] => raw ) ) [post_count] => 10 [current_post] => -1 [in_the_loop] => [post] => WP_Post Object ( [ID] => 599 [post_author] => 3 [post_date] => 2010-02-04 17:06:15 [post_date_gmt] => 2010-02-04 15:06:15 [post_content] =>

 Buongiorno a tutti lettori e lettrici di Intercultura blog, la preposizione di ha una grande varietà di usi particolari, vediamoli uno per uno.

Buona lettura!

Prof. Anna

La preposizione di nella grammatica tradizionale è indicata come la preposizione che introduce un complemento di specificazione.

1- si usa per indicare una caratteristica specifica di una persona o di una cosa.

Questa caratteristica può riguardare:

a- l'origine o l'appartenenza:

La mia famiglia è di Napoli. (origine)

Il quaderno è di Silvia. (appartenenza)

 b- il materiale di cui è fatta una cosa:

Questo tavolo è di legno.

Il mio maglione è di lana.

c- la misura o la quantità:

Abito in un palazzo di dieci piani.

Alex è un ragazzo di tredici anni.

d- la qualità:

Genova è una città di mare.

Questo è uno scherzo di cattivo gusto.

e- il nome:

La città di Milano.

Il mese di Aprile.

2- La preposizione di può avere anche un valore di moto da luogo:

Esco di casa tra cinque minuti. (ma attenzione: esco dall'ufficio; esco dal negozio; esco dal cinema)

Insieme alla preposizione in:

Per le vacanze girerò l'Italia di città in città.

Luca non ha passato l'esame di storia, va di male in peggio.

3- Di può anche specificare un argomento, delimitandolo rispetto agli altri:

Io e i miei amici parliamo spesso di calcio.

oppure può specificare una caratteristica, delimitandola rispetto alle altre:

Natalia è una ragazza piena di talento.

Prova a costruire delle frasi usando alcune delle seguenti espressioni:

borsa di studio; carta d'identità; colpo di stato; dato di fatto; piano di lavoro; punto di vista; gruppo di lavoro; parola d'ordine; titolo di studio; unità di misura.

4- La preposizione di può avere valore partitivo, ovvero indicare una parte del tutto:

La maggior parte di voi parla italiano.

Luca è il più alto di tutti i miei amici.

5- Può avere valore temporale, in particolare con i nomi dei mesi, delle stagioni e dei giorni:

D'estate mi piace andare al mare.

Lavoro solo di mattina.

Di domenica non si lavora.

6- Può avere un valore causale, ovvero specificare la causa:

Laura piange di gioia. (si può anche dire: piangere dalla gioia)

Carlo è diventato rosso di vergogna. (si può anche dire: rosso dalla vergogna)

7- Di si usa spesso dopo sopra, sotto, su, dopo, dietro, senza quando sono seguiti da un pronome personale:

Loro abitano sopra di noi.

Non so niente su di lui.

Anna è arrivata dopo di noi.

Non posso vivere senza di te.

8- La preposizione di si usa anche con alcuni verbi:

avere voglia di qualcosa; decidere di fare qualcosa; discutere di qualcosa; fidarsi di qualcuno; innamorarsi di qualcuno o qualcosa; occuparsi di qualcuno o qualcosa; lamentarsi di qualcuno o qualcosa; ricordarsi/dimenticarsi di qualcuno o qualcosa; ridere di qualcuno; soffrire di qualcosa; rendersi conto di qualcosa; essere in grado di fare qualcosa.

Prova a costruire delle frasi con alcune di queste espressioni.

ATTENZIONE!

Di si può elidere (ma non è obbligatorio) davanti alle parole che iniziano con la i: d'impulso; d'istinto; l'elisione è invece obbligatoria in alcune espressioni: d'amore; d'estate; d'inverno; d'un tratto; d'accordo; pelle d'oca ecc.

 Esercizio:

Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

 

  • 1. Scegli la frase senza errori.
    • Questo vestito è con buona qualità.
    • Questo vestito è di buona qualità
    • Questo vestito è da buona qualità
  • 2. Scegli la frase senza errori.
    • In casa non c'è niente di mangiare.
    • In casa non c'è niente per mangiare.
    • In casa non c'è niente da mangiare.
  • 3. Scegli la frase senza errori.
    • I film dell'orrore mi fanno tremare da paura.
    • I film dell'orrore mi fanno tremare di paura.
    • I film dell'orrore mi fanno tremare per paura.
  • 4. Scegli la frase senza errori.
    • D'inverno in montangna è molto freddo.
    • Di inverno in montagna è molto freddo.
    • A inverno in montagna è molto freddo.
  • 5. Scegli la frase senza errori.
    • Ricordati di fidarti sempre in me.
    • Ricordati di fidarti sempre di me.
    • Ricordati per fidarti sempre di me.
  • 6. Scegli la frase senza errori.
    • Luca è bravo di occuparsi di me quando sono malata.
    • Luca è bravo a occuparsi per me quando sono malata
    • Luca è bravo a occuparsi di me quando sono malata.
  • 7. Scegli la frase senza errori.
    • Ho voglia di andare di mangiare al ristorante.
    • Ho voglia di andare a mangiare al ristorante.
    • Ho voglia andare a mangiare al ristorante.
  • 9. Scegli la frase senza errori.
    • Ti dimentichi sempre di aiutarmi di pulire la casa.
    • Ti dimentichi sempre a aiutarmi a pulire la casa.
    • Ti dimentichi sempre di aiutarmi a pulire la casa.
  • 10. Scegli la frase senza errori.
    • Usciamo dal cinema alle 10:30.
    • Usciamo di cinema alle 10:30.
    • Usciamo da cinema alle 10:30.
[post_title] => La preposizione DI [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => la-preposizione-di [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:37 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:37 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=599 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 143 [filter] => raw ) [comment_count] => 0 [current_comment] => -1 [found_posts] => 868 [max_num_pages] => 87 [max_num_comment_pages] => 0 [is_single] => [is_preview] => [is_page] => [is_archive] => 1 [is_date] => [is_year] => [is_month] => [is_day] => [is_time] => [is_author] => [is_category] => [is_tag] => [is_tax] => [is_search] => [is_feed] => [is_comment_feed] => [is_trackback] => [is_home] => [is_privacy_policy] => [is_404] => [is_embed] => [is_paged] => 1 [is_admin] => [is_attachment] => [is_singular] => [is_robots] => [is_favicon] => [is_posts_page] => [is_post_type_archive] => 1 [query_vars_hash:WP_Query:private] => 2efdf31d1dedeee8a28aef8a9f0422ab [query_vars_changed:WP_Query:private] => [thumbnails_cached] => [stopwords:WP_Query:private] => [compat_fields:WP_Query:private] => Array ( [0] => query_vars_hash [1] => query_vars_changed ) [compat_methods:WP_Query:private] => Array ( [0] => init_query_flags [1] => parse_tax_query ) )
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