Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, questa settimana riprendiamo il nostro studio dei complementi indiretti, cioè quei complementi che si legano al verbo indirettamente ovvero per mezzo di una preposizione. In particolare vedremo i complementi di tempo determinato e continuato.
Buona lettura!
Prof. Anna
Il complemento di tempo serve a richiamare, a chiarire le circostanze temporali in cui i fatti si svolgono; questo significa determinare l’epoca, la data, l’ora in cui i fatti avvengono o sono avvenuti.
Questa determinazione di tempo risponde alla domanda “quando?” e prende il nome di complemento di tempo determinato.
Se invece si determina la durata dello svolgimento dei fatti la domanda sarà “per quanto tempo?” e questa determinazione prende il nome di complemento di tempo continuato.
COMPLEMENTO DI TEMPO DETERMINATO
Il rapporto di tempo determinato è solitamente espresso mediante un sostantivo con significato temporale (ora, giorno, mese, anno, minuto, epoca, secolo ecc.). Il complemento di tempo determinato può essere introdotto da: in, a, di, al tempo di ecc., talvolta non ha un elemento introduttivo.
Gli elementi che introducono il complementi di tempo determinato più frequenti sono:
• in e a che introducono un significato di precisa collocazione nel tempo: sono nato nel 1980; mi sono svegliata all’alba;
• di che introduce espressioni con valore avverbiale: di sera, di giorno, di notte, d’inverno, d’estate ecc.;
• con che introduce la circostanza di tempo in coincidenza della quale avviene il fatto di cui si parla: mi sono alzato col sole;
• al tempo di, nel periodo di, in occasione di, al tempo di: ci siamo conosciuti in occasione della laurea di suo figlio;
• circa, intorno a, presso, su che si usano per indicare circostanze di tempo approssimate: siamo arrivati intorno alle tre, finirò di lavorare intorno a mezzogiorno.
Come abbiamo detto a volte non c’è un elemento introduttivo, questo accade quando si indica una data o un tempo preciso: sono nato il 7 aprile 1980, o in caso di indicazioni temporali che indicano un’abitudine: il venerdì vado in palestra.
Ci sono poi altre determinazioni temporali che rintrano nel tempo determinato e rispondono alle seguenti domande:
• entro quanto tempo? Gli elementi introduttivi in questo caso sono: in, entro, nel giro di, nel tempo di: finirò la relazione in poco tempo;
• ogni quanto tempo? Si può esprimere in vari modi: la lezione c’è ogni sabato (il sabato-tutti i sabati); ti pagherò mensilmente (ogni mese);
• quante volte in un dato tempo? Si può esprimere in vari modi: prendo il treno due volte al giorno per andare al lavoro, vado in montagna una volta all’anno;
• quanto tempo prima o dopo? Sono partita un giorno prima di te; Marco è arrivato un’ora dopo la tua partenza;
• quanto tempo fa? Indica un fatto già avvenuto rispetto al presente, la quantificazione del tempo è seguita da fa: sono arrivati tre giorni fa.
COMPLEMENTO DI TEMPO CONTINUATO
Risponde alla domanda “per quanto tempo?” e può essere introdotto da:
• per, durante: è piovuto per tutto il giorno, mi sono addormentato durante la lezione; a volte per può essere sottinteso: restero in città (per) tre mesi;
• su, intorno a, circa, all’incirca: indicano la durata approssimativa: lavora tutti i giorni sulle otto ore; circa e all’incirca possono anche essere posposti: ho riposato due ore circa;
• il complemento di tempo continuato può essere introdotto anche da avverbi di quantità: poco, molto, tanto, parecchio, abbastanza: oggi ho studiato parecchio.
Ci sono poi altre determinazioni temporali che rintrano nel tempo continuato e rispondono alle seguenti domande:
• da quanto tempo? Esprime un fatto che dura ancora nel momento in cui si parla o nel momento in cui accade il fatto narrato, in questo caso l’elemento introduttore è da: stanno discutendo da un’ora;
• per quando? Fino a quando? Indica il punto terminale nel tempo per un’azione già iniziata o ancora da iniziare, in questo caso gli elementi introduttori sono per e fino a: farete questo tema per domani, per consegnare il lavoro hai tempo fino a domani;
• da qui a quanto tempo? Si introduce con le preposizioni tra o fra: ci vediamo fra un’ora;
• con quale progressione nel tempo? In questo caso gli elementi che introducono sono: di…in, da…all’altro: migliori di giorno in giorno, ha cambiato opinione da un giorno all’altro.
8/10, uno per disattenzione.
Non ho dormito tutta la notte.
io ho fatto 10 su 10
Se avessi risposto sulla lezione, sarei stato una frana, eppure si tratta solo di saper distinguere solo due complementi di tempo, uno determinato, l’altro continuato.
Sembri, ma non ci sei.
Eppure sei fantastico, dividi perfettamente a metà il cielo dalla terra.
Ti distingui soprattutto sul mare.
Sei ancora più bello il mattino e la sera, quando il sole si ritira.
Sei una linea perfetta che si vede, ma non si tocca.
Caro Rino, grazie per aver condiviso con noi questa poesia sull’orizzonte.
A presto
Prof. Anna
Poesia? ora mi monto la testa.:-) Insomma mi sono meritato la sufficienza?
Secondo me la parola “Poesia” è molto grande, ed io mi ci trovo davanti così molto piccolo.
Caro Rino, certo che meriti la sufficienza!
A presto
Prof. Anna
Caro Rino, ach’io ho godata la bella poesia. La trovo belissima. Cari saluti, anche alla carissima Prof.ssa e tutti i lettori
Anita dall’Olanda
Anita, ciao, volevi forse scrivere “GODUTO”? insomma è piaciuta.
Grazie, sono contento che le frasi siano piaciute anche a te.
Ciao un saluto.
Anita, sei ancora in malattia o hai ripreso le tue abituali mansioni?
Ma sei psicologa tu vero?
Come vanno i ragazzi nello sport?
Un saluto cordiale.
Anita, sei ancora in malattia o hai ripreso le tue abituali mansioni?
Come vanno i ragazzi nello sport?
Un saluto cordiale.
Caro Rino e cara Prof.ssa Anna,
Mi va meglio, ma mi scusa, perché sono troppo occupata, ance con problemi sul internet ed anche un cybercrimminalo vuole incassare € 100,- da me, ma ho mandato la polizia dentro di lui ed ora questa problema è finito ed ora devo cambiare molte passwords etc. ed recentemente ho avuto problemi con mio stomaco ed intensini, nonostante che abbia mangiato le giuste cose, ma spontaneamente sono recuperata. Vorrei tornare presto possibile, perché mi mancate tutti troppo, anche la carissima Prof.sa Anna. Certo ho dovuto scrivere:” ho goduto”; che un’errore! Mamma mia. Anche ho avuto molti appuntamenti in Ospedale perché sono stata nominata per un operazione delle vene nella gamba mia, ma non è operabile, perché la malattia è in un luogo difficile è dovró continuare ad indossare le calze elastiche per il resto della vita mia. Fortunamente le sono più elegante di anni fa e non così calde anche indosso Capri leggings quando è caldo e nessuno ne veda, perché indosso un collant suttilo per nasconderlo. La flebo l’ora-dermatologa mi ha dichiarao guarito e dimesso dalla cura dal policlinico e mi ha dato la via libera a nuotare, che mi piace tanto. Anche è stata lo stesso tempo fa che ho corso sui circuiti mondiale, ma spero di non avere troppe difficolte se rimesserò le gare virtuale. Non so come ho battuto i problemi miei, ma gli sto battendo alla fina del’ultimo momento e non mai perso la speranza. Che fa la differenza fra vincere e perdere.
Con saluti dal mio cuore
Anita dal Olaanda
Cara Anita, bentornata tra noi e ti auguro di rimmetterti in forma il più presto possibile.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Buongiorno,
solo una domanda “di servizio”, adesso l’aggiornamento del blog e’ quindicinale?
Grazie.
Caro Trissino, no, l’aggiornamento è sempre settimanale.
A presto
Prof. Anna
Grazie. Mi ha piaciuto molto questa lezione.
Cara Lia, sono contenta che la lezione ti sia piaciuta.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
Grazie di avere risposto il mio commento.
Adesso so che posso fare alcune domande . A presto.
Mille grazie per le spiegazioni. Da tempo cercavo un sito simile a questo. Davvero è molto utile e anche molto semplice. Non ho letto tutto l’articolo, già dall’inizio sono rimasta perplessa e meravigliata. È solo perché esistono le persone come lei che riescono a spiegare per noi, quelli che studiano italiano, le particolarità così minusole e insignificanti per un madrelingua e così difficili per uno straniero. Grazie
Cara Elena, benvenuta su Intercultura blog, se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
In questo momento sto ascoltando le bellissime note del M. E Morricone.
Gli strumenti musicali sembrano voler dire qualcosa come se fossero parole.
Mi alzo e porto con me una rete e una lanterna,
balzo in una barca, comincio a remare e mi allontano dal porticciolo,
nel buio immenso, un barlume di luce chiara si fa spazio andando incontro all’aurora, mi accompagnerà per tutto il mio faticoso lavoro, al mio rientro sarà luce piena, chissà se sarà anche la mia rete.
Caro Rino, davvero complimenti per le tue composizioni!
Un saluto
Prof. Anna
Non ci posso credere ai miei occhi;
Un complimento da Lei Prof. Anna?
Lei è TROPPO BUONA.
Grazie mille.
Lei sa anche INCORAGGIARE!
Le rughe sul viso sembrano solchi tracciati nella terra arida.
La pelle scura abituata al sole cocente.
Le mani robuste e imbiancate dall’acqua salata.
Le braccia forti per tirare su quello che il mare non vorrebbe mai darti.
Rino complimenti mi è venuto in mente il più grande poeta peruviano Cesar Vallejos poco conosciuto per gli italiani ma considerato per la critica italiana come il Leopardi delle Ande . Consiglio leggere GLI ARALDI NERI – LOS HERALDOS NEGROS
Mi scuso per non averla ringraziata prima, solo ora mi sono accorto dei suoi complimenti.
Mille grazie.
Gli araldi neri
Ci sono colpi nella vita, così forti…io non so!
Colpi come l’odio di Dio; come se di fronte ad essi,
la risacca di tutto il sofferto
ristagnasse nell’anima…Io non so!
Sono pochi; però sono…Aprono solchi scuri
nel volto più fiero e nel lombo più forte.
Saranno forse i puledri di barbari Attila;
o gli araldi neri che ci invia la Morte.
Son le cadute profonde dei Cristi dell’anima,
di qualche fede da adorare che il Destino bestemmia.
Questi colpi sanguinosi sono i crepitii
di qualche pane che sulla porta del forno ci si brucia.
E l’uomo…Povero…povero! Gira lo sguardo, come
quando una pacca sulla spalle ci chiama;
Gira gli occhi pazzi, e tutto il vissuto
ristagna, come una pozzanghera di colpa, nello sguardo.
Ci sono colpi nella vita, così forti…Io non so!
-ECCO FATTO! Grazie!
Caro Rino, grazie per aver condiviso con noi questa bella poesia di Cesar Vallejos e grazie a Patricia che l’ha consigliata.
A presto
Prof. Anna
Gli araldi neri
Ci sono colpi nella vita, così forti…io non so!
Colpi come l’odio di Dio; come se di fronte ad essi,
la risacca di tutto il sofferto
ristagnasse nell’anima…Io non so!
Sono pochi; però sono…Aprono solchi scuri
nel volto più fiero e nel lombo più forte.
Saranno forse i puledri di barbari Attila;
o gli araldi neri che ci invia la Morte.
Son le cadute profonde dei Cristi dell’anima,
di qualche fede da adorare che il Destino bestemmia.
Questi colpi sanguinosi sono i crepitii
di qualche pane che sulla porta del forno ci si brucia.
E l’uomo…Povero…povero! Gira lo sguardo, come
quando una pacca sulla spalle ci chiama;
Gira gli occhi pazzi, e tutto il vissuto
ristagna, come una pozzanghera di colpa, nello sguardo.
Ci sono colpi nella vita, così forti…Io non so!
-ECCO FATTO! Grazie! (MOLTO BELLO.)
Mi sveglio,
ti guardo, e i tuoi colori sfumati di rosarancio,
mi sembrano una eterna primavera.
Rifletti nella calma acqua salata, come se
fosse uno specchio all’ombra, nel tepore di una calda casa
d’estate.
Gent. ma Prof. le mie frasi non hanno un senso logico, non hanno una rima, non hanno una metrica, non hanno armonia, come potrebbero piacere?
(le sue lezioni appassionerebbero anche chi di solito nello studio è svogliato come me.)
Cordiali saluti.
Caro Rino, non c’è bisogno di logica o di rima, ma di ispirazione e il piacere della lettura risiede nell’evocazione di un sentimento, di una sensazione.
Quindi continua così!
Un saluto
Prof. Anna
Perché lasciarla andare?
prima o poi va a cozzare
prendo i remi e comincio a remare
la faccio navigare dove io voglio andare.
Eri solo sullo scoglio
Eri di un bianco candido, nuotando, mi sono avvicinato
non ti sei spaventato, ero nel mare a due passi
dal tuo bivaccare
mi sembravi senza zampe, ma eri solo appollaiato.
Mi sono avvicinato, è passato un tuo compagno e in volo mi hai lasciato.
Eri solo sullo scoglio
Eri di un bianco candido, nuotando, mi sono avvicinato
non ti sei spaventato, ero nel mare a due passi
dal tuo bivaccare
mi sembravi senza zampe, ma eri solo appollaiato.
Mi sono avvicinato, è passato un tuo compagno e preso il volo mi hai lasciato.
Mi coprivi con le copertine vicino al naso nelle sere fredde
mi svegliavi la mattina per fare colazione e andare a scuola
mi chiedevi al ritorno se ero andato bene a scuola
mi preparavi da mangiare a mezzogiorno
mi seguivi quando il pomeriggio dovevo fare i compiti
mi tenevi la tua mano sulla mia fronte perché ero accaldato
non ti muovevi un secondo se non sapevi che la temperatura non si era abbassata.
hai avuto tutte le attenzioni se non mi vedevi ritornare
sei stata una splendida donna Mamma!
Caro Rino, un pensiero allora a tutte le Madri e a tutti i Padri, che ogni giorno con il cuore accompagnano i figli lungo il cammino della Vita.
Prof. Anna
Già Prof. proprio così, soprattutto ai miei. Ringrazio tanto, per tutto quello che hanno potuto fare.
Quante volte mia hai detto di studiare
e io dando poco valore non volevo fare
mi aiutavi, ma io mi stancavo
volevo fare, ma ero strano
la teoria non rosicavo
mi sentivo tecnico, non teorico
fino a quando mi sono fermato
mi hai voluto far continuare
con le mie forze non ci arrivavo
Ma due cose da te ho imparato la serietà e l’onestà
che da vivere mi hanno insegnato
anche tu come la mamma sei stato uno splendido Papà!
Una cosa non riesco a sopportare
che non vi vengo più a trovare.
Le vostre foto sembrano aver sempre la stessa età
non invecchiate mai
Un fiore eppure lo meritate.
Ora proprio devo andare.
Scusa per la domanda
ma tutti quanti qui dobbiamo guardare, sentire le poesia di amore da Rino per la Professoressa?
E’ imbarazzante.
Cara Holla, queste poesie non sono affatto per me, se le leggessi con attenzione ti renderesti conto che toccano i più svariati argomenti, se non ti interessa leggerle basta passare oltre.
Un saluto
Prof. Anna
No! Holla, rimanga pure non sono degno di farla passare ad altri argomenti.
Pensavo di aver trovato degli spazi in cui potessi liberarmi di alcuni pensieri.
Ma visto che a qualcuno potrei dare noia mi contengo e non annoio.
Un Caro e simpatico saluto.
Caro Rino, questo è uno spazio in cui è possibile condividere, quindi contiunua a farlo senza preoccupazioni.
A presto
Prof. Anna
Non dubiti, continui pure per la sua strada.
Non sono poesie per nessuno.
Eppure non avrei mai immaginato che destassi l’attenzione a chi
certe frasi annoiassero.
La risaluto.
Anch’io come Lei ho trovato un sito libero dove poter imparare molte cose.
Quando un uccello non sa volare è perché gli hanno tarpato le ali.
Caro Rino, è importante riuscire a convivere e a rispettarsi a vicenda, anche nelle pagine virtuali di un blog. Questo spazio è fatto per imparare, comunicare, dialogare, mi fa piacere quindi che tu ti sia sentito e ti senta libero di esprimerti, ognuno poi può dare il proprio parere, sempre con gentilezza e rispetto.
Un saluto
Prof. Anna
Prof, sono contento che Lei mi abbia confermato che questo è un sito libero dove tutti possiamo conversare, dialogare e soprattutto imparare, quindi chi vuole imparare, ha trovato il sito e soprattutto la persona giusta.
Un cordiale saluto.
Più la leggo, più sorrido, Lei è simpaticissima.
Chissà perché, la immagino alta bruna con i capelli lunghi e lisci.
Ci racconti Lei qualcosa (con il permesso della Prof.)
Sarebbe un ottimo esercizio di scrittura.
Prof. Anna
Le chiome spigate inverdite
con le ultime piogge primaverili si sono inzuppate.
Con l’ormai sole caldo d’estate le fa indorare,e quando
su di esse soffia un debole vento di maestrale
le fa sembrare come onde del mare.
10/10.
A distanza di tempo ho coretto gli errori.
Molto bene Rino!
Un saluto
Prof. Anna
Se non fossi, non potrei lavarvi
se non fossi non potrei rinfrescarmi
se non fossi non potrei mangiare
se non fossi non potrei riscaldarmi
se non fossi non potrei respirare
se non fossi non potrei vivere.
Siete la mia vita.
Per fortuna c’è qualcuno che mi legge:-)
anche se con imbarazzo:-)
Mamma.
Mamma una parola immensa
una comprensiva
una faticosa
una pazientosa
una laboriosa
una affetuosa
una amorevole
una dottoressa
una infermiera
una instancabile
MAMMA!
La gelosia, non quella possessiva
è una sensazione positiva
Quella che porti dentro a cui tieni tanto
come la vorresti chiamare se non gelosia?
Ricordo e saluto con simapatia la nostra interlocutrice Anita dall’Olanda.
Ciao!!!
Chiara e trasparente
corre sbattendo le pareti rocciose
spumeggia e zampilla
corre verso valle
ove si cheta e ristagna
al sole sembra pezzi rotti di cristallo.
Un caro saluto.
Caro Rino,
Mi piace veramente, che la carissima Prof.ssa Anna ti dia la via libera per continuare scrivere le poesie come fai. Le ho godato. Grazie mille e cari saluti dal Olanda
Anita
Godere per delle frasi; Anche tu sei speciale.
Ciao Anita.
Sudiare?
Mi accorgo di non saper studiare
quale sarebbe il significato di studiare?
Leggere e ripetere quel che si è letto
Ma se leggi e non ricordi
come faresti a studiare?
Quanto mi torna difficile studiare,
ma esso è importante, specie per chi
non sa studiare.
Caro Rino, studiare non significa leggere e ripetere, non è un processo passivo ma attivo: significa riflettere su qualcosa, interiorizzare una regola attraverso l’esperienza, creare nuovi collegamenti tra quello che già conosciamo e una nuova informazione, ognuno poi ha il proprio metodo e segue la strada che gli è più congeniale.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Prof.
Mi vine in mente Socrate, si riteneva di non sapere nulla.
Mi consola:-)
Ma è possibile che l’essere umano
non abbia ancora capito
che con le sue crude mani
offende la natura che soffre e fa star male?
Essa un giorno potrà cara farcela pagare.
Caro Rino, spero proprio che se ne prenda coscienza il più presto possibile, anche con piccoli gesti quotidiani si può fare la differenza.
Un saluto
Prof. Anna
Già! eppure siamo tanti, ci lasciamo sopraffare dalla prepotenza, arroganza altrui.
Quante donne, anziani e bambini anche, pagano le “crudeli mani” dell’essere umano.
A nessuno importa tutto questo? ma l’indifferenza non sembra di stare a cavalcare l’onda
sbagliata del malaffare?
Perché drogarsi, perché uccidere nella speranza di trovare qualcosa, qualcosa che non c’è, qualcosa che ci conduce solo a una vita sempre più ignobile, ma che vita è?
La vita è un sogno con un inizio e una fine che pulito va vissuto meravigliosamente.
Tu uomo, finiscila di essere prepotente.
Bello, bellissimo, meraviglioso
specie d’estate
col sol cocente attiri tantissima gente.
La riva si colora di arcobaleno
con le sdraio, gommoni e ombrelloni.
Anche i bimbi sono festanti
entrano, escono, entrano ed escono dall’acqua
sembrano maree che accarezzano la sabbia.
Buona settimana a tutti.
Giovane di oggi
come pensi di poterti divertire
come pensi di poter stare meglio
come pensi di poter vivere con tanto,
la tu vita, bruciandoti il cervello?
avvicina gli anziani saggi
Loro hanno patito la fame
hanno subito le guerre
eppure si sono divertiti
pensi che non l’abbiano fatto?
sicuramente sì!
con poco hanno rispettato
di più la natura e l’essere umano.
Nella frase DOPO IL PERCORSO ARRIVAMMO A ROMA qual è il complemento di tempo .
Cara Marlena, è “dopo il percorso”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
Vorrei sapere se, nelle frasi:
“Al mattino era tutto scomparso”
“Arrivo sul mezzogiorno”
“Non mi sono accorto del traffico, all’andata”
“C’era una donna con un bambino in braccio”,
“Al mattino”, “sul mezzogiorno”, “all’ndata”, “in braccio” sono locuzioni avverbiali, di tempo le prime e di luogo l’ ultima.
…mentre nella frase:
In gennaio fa freddo
“In gennaio” va analizzata come
in=preposizione semplice propria
gennaio=nome comune di cosa, maschile singolare, difettivo,astratto,primitivo.
Se è giusta la mia analisi può suggerirmi come spiegare a mio figlio la differenza tra “al mattino” e “in gennaio”…ossia con che criterio individuare una locuzione avverbiale.
Grazie
Caro Tullio, in analisi logica ad esempio “in gennaio” o “al mattino” sono complementi di tempo, in analisi grammaticale si dovrà analizzare ogni singolo elemento. Le locuzioni avverbiali sono sequenze fisse di parole che, per significsto e funzione, equivalgono ad avverbi: “all’improvviso” (improvvisamente), “di frequente” (frequentemente) ecc.
Un saluto
Prof. Anna
…ma se le locuzioni sono sequenze fisse di parole che devono corrispondere per funzione e significato ad avverbi allora come mai il libro di grammatica porta “di sera” locuzione avverbiale… che differenza c’ė tra “di sera” e “al mattino”?
Caro Tullio, le locuzioni avverbiali sono appunto unità costituite da due o più parole disposte in serie fissa equivalenti ad avverbi, ma si tratta di una categoria dai confini non sempre netti, teoricamente si dovrebbe avere il corrispondente in un avverbio e spesso è così, ma in molti casi non è così, partendo da questi presupposti, non vedo alcuna differenza tra “di sera” e “al mattino”.
Un saluto
Prof. Anna
sono prooooooo!!!! grazie a leo profe
grazie a lei
Molto bello e utile
“Sistemo tutto io in un attimo!”
https://www.treccani.it/enciclopedia/tempo-continuato-complemento-di_%28La-grammatica-italiana%29/#:~:text=Nell'analisi%20logica%2C%20il%20complemento,dell'evento%20descritto%20dal%20verbo.&text=Sistemo%20tutto%20io%20in%20un%20attimo!
mi scusi, ma il treccani dice che espressioni come “in poco tempo” e simili sono di complemento di tempo continuato.
“finirò la relazione in poco tempo”
Caro Enzo, ci sono pareri un po’ diversi circa il tipo di complemento di tempo introdotto da “in” che definisce lo spazio entro il quale si svolge un evento; secondo Treccani e Serianni (in Grammatica italiana, italiano comune e lingua letteraria, UTET, pag. 343) si tratta di un complemento di tempo continuato, secondo Moretti (Italiano come prima e seconda lingua nelle sue varietà scritte e parlate, Guerra Edizioni, pag. 429) si tratta di un complemento di tempo determinato.
Un saluto
La ringrazio Professoressa Anna.
Qual è la sua posizione per quanto riguarda espressioni come queste?
1)”Ci vediamo nel mese di novembre/ nel giorno del suo compleanno/ nel prossimo Natale/ nella prossima settimana/ in questo anno”
2) “Ci vediamo il mese di novembre/ il giorno del suo compleanno/ il prossimo Natale/ la prossima settimana/ questo anno”
A me sembrano tutti complementi di tempo determinato, a prescindere dell’uso della preposizione (“in”, nel nostro caso) che con determinate espressioni di tempo può essere omessa o espressa.
il treccani mi pare che propenda per un complemento di tempi continuato.
https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_539.html
La ringrazio ancora per la disponibilità.
Caro Enzo, io li definirei complementi di tempo determinato.
Un saluto
Salve gentile professoressa.
Avrei un’ultima domanda:
possiamo parlare di complemento di tempo continuato anche nelle seguenti frasi?
1- L’ho bevuta tutta in un sorso solo.
2- Riesco a fare più cose in una volta sola.
3. L’avversario è andato giù in un solo colpo.
4. Con molta fortuna sono riuscito a farlo in un solo tentativo
5. Mi ha scritto questo nel tentativo di convincermi a mollare tutto.
6. Lo ripete nella speranza di essere notato.
Grazie, un saluto
Caro Enzo, mi sembrano complementi di modo e non di tempo.
A presto
Ne ho fatte 10 su 10, mi sono sembrate facili.
Brava Matilde, ottimo risultato! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto