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Aula di Lingue

Approfondimento su elisione e troncamento

Prof. Anna
La lingua italiana

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, questa settimana approfondiremo alcuni aspetti dell’elisione e del troncamento; ci sono infatti alcune parole che sono di norma soggette a questi fenomeni, conoscerne il comportamento ci permette di evitare errori nello scritto, errori che sono purtroppo molto comuni.

Buona lettura!

Prof. Anna

TRONCAMENTO

Come già sappiamo, quando si devono pronunciare due parole strettamente congiunte, a volte, per ragioni di buon suono (eufonia), si toglie (appunto: si tronca) alla prima parola l’ultima vocale (nessun problema) o l’ultima sillaba (quel ragazzo).

Il troncamento si può effettuare quando la parola ha più di una sillaba e se la vocale da sopprimere è preceduta da l, m, n, r. La parola troncata non si apostrofa mai, la parola che segue il più delle volte comincia per consonante.

PRECISAZIONI SUL TRONCAMENTO

Il troncamento è di norma con:

• buono, uno, nessuno, ciascuno, alcuno: davanti a parole maschili che cominciano per vocale o per consonante, tranne nel caso di s+consonante (s impura), z, gn, ps: ciascun professore, ciascuno scolaro.  Se la parola che segue è lo si preferisce non troncarla: nessuno lo sa e anche se la parola che segue è una preposizione: ciascuno di voi;

bello, quello: di cui si tronca l’ultima sillaba davanti ai nomi maschili che cominciano per consonante, eccetto s impura, z. gn. ps: bel tempo, quel momento; ma quello zaino e bello spazio.

santo: di cui si tronca l’ultima sillaba davanti a consonante eccetto s impura: san Giovanni, ma santo Stefano.

Il troncamento è possibile con:

grande, frate, suora: possono avere troncata l’ultima sillaba davanti a nomi che cominciano per consonante: gran caldo, suor Maria, fra Giovanni;

tale, quale: si possono troncare davanti a nomi che cominciano sia per vocale che per consonante: la qual cosa, il tal errore.

Importante è ricordare che, poiché si tratta di un troncamento e non di un’ elisione, tale e quale tronchi non avranno mai l’apostrofo, né al maschile né al femminile.

CASI DI APOSTROFO

Le seguenti parole richiedono l’apostrofo finale come segno di troncamento e non di elisione:

po’ (=poco), (a) mo’ (=modo), be’ (=bene): un po’ di pane, a mo’ di esempio, va be’;

gli imperativi di seconda persona singolare: di’ (=dire:dici), fa’ (fare:fai), da’ (dare:dai), sta’ (stare:stai), va’ (andare:vai).

ELISIONE

L’ elisione consiste invece nell’eliminazione della vocale finale di una parola di fronte alla vocale iniziale di un’altra parola. Nella scrittura l’elisione è segnalata dall’apostrofo.

PRECISAZIONI SULL’ELISIONE

L’elisione è di norma in determinati casi:

• con gli articoli lo, la, una e con le preposizioni articolate da questi formate;

• con bello e quello: bell’aereo, quell’uomo;

• con la particella avverbiale ci davanti alle voci del verbo essere che cominciano con la vocale e (alcune forme del presente e tutto l’imperfetto indicativo): c’è, c’era;

• con la parola santo: sant’uomo.

Spesso si fa elisione con:

grande, questo: grand’uomo, quest’anno;

povero, ma per lo più davanti alla parola uomo: pover’uomo;

• la preposizione di: d’oro, d’estate;

• con le particelle pronominali mi, ti, ci, vi, si, lo, la, ne: se n’è andato;

uno, alcuno, ciascuno, nessuno: hanno il troncamento al maschile e l’elisione al femminile, quindi richiedono l’apostrofo al femminile e lo rifiutano al maschile: nessun’aula, nessun uomo.

Nella lingua scritta contemporanea si ha la tendenza a una progressiva riduzione dell’uso dell’apostrofo. Con l’articolo gli l’elisione è possibile, ma poco frequente, solo davanti a parola che comincia per la stessa vocale: gl’Italiani (ma gli Albanesi).

Seleziona la risposta corretta fra le opzioni disponibili. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio": vedrai le risposte giuste evidenziate in verde e quelle sbagliate in rosso.

1- Marco è veramente un . 2- quello che ti dico!. 3- Mio nonno era un , mi spiace che tu non lo abbia conosciuto. 4- Lucia è sempre stata una . 5- andrebbe tenuto in gabbia. 6- Mi aiuti a portare scatolone? 7- auto è passata con il rosso. 8- Domani si festeggia Agostino. 9- Vogliamo visitare isola di questo arcipelago. 10- Non mi ricordavo era la strada giusta.

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Commenti [45]

  1. Toni scrive:

    Bellissimo il nuovo sito! Mi sembra miliore del vecchio. Grazie Prof. Anna.

    Toni

    • Zanichelli Avatar

      Caro Toni, benvenuto e grazie per il tuo commento.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  2. Dana scrive:

    Cara Prof.ssa Anna: è dispoto qualche link che permetta agli studenti stranieri di comunicarsi con italiani oppure altri studenti di questa meravigliosa lingua?
    Grazie in anticipo.
    P/D: Se trova qualche sbaglio La prego mi corregga!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Dana, non c’è un link predisposto, ma puoi comunicare con gli altri lettori del blog semplicemente scrivendo loro su queste pagine, facendo domande o proponendo un argomento di discussione. Attenzione: è corretto scrivere: “è disposto” e “…che permetta agli studenti stranieri di comunicare con …”.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

      • Grazie Prof.!
        Ho un’altra domanda: vorrei sapere se è corretto salutare “Mille Grazie” ho visto poco fa scritto il saluto così (non qua).

        • Zanichelli Avatar

          Cara Dana, se vuoi ringraziare dire “mille grazie” è corretto.
          Un saluto
          Prof. Anna

  3. OMAR scrive:

    Salve profe,

    Nell’esercizio ho sbagliato la frase 8, rispondendo “domani si festeggia Sant Agostino ” e la frase 10 rispondendo ” Non mi ricordavo qual’era la strada giusta”.

    Nella frase 8 non ho messo l’apostrofo, perché Agostino è maschile, mentre nella frase 10 ho messo l’apostrofo perché la strada è femminile.

    Resto in attesa di un suo aiuto, grazie mille.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Omar, la parola “santo” si elide (e quindi si scrive con apostrofo) se è seguita da una parola che comincia per vocale, mentre si tronca (e non si scrive con l’apostrofo) se è seguita da parola che comincia per consonante eccetto s impura, per “qual” cito dall’articolo: “importante è ricordare che, poiché si tratta di un troncamento e non di un elisione, tale e quale tronchi non avranno mai l’apostrofo, né al maschile, né al femminile”.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

      • OMAR scrive:

        Grazie mille:)

        • pierluigi scrive:

          un elisione ????? fortuna che è una professoressa

          • Zanichelli Avatar

            Caro Pierluigi, il refuso è stato corretto, grazie per la segnalazione.
            Un saluto
            Prof. Anna

      • pierluigi scrive:

        un elisione è bellissimo, complimenti, prof

  4. Zakaria scrive:

    Ciao Prof.Anna. Commincio ad imparare,ma piano piano. Grazie mile.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Zakaria, benvenuto sul nostro nuovo sito. Vedrai che andrà sempre meglio.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  5. Gentile professoressa,
    in questo testo ho fatto un errore, precisamente numero 5.
    Non capisco questo, perché numero 4 ha un apostrofo “buon’amica”, perché “Nessun animale” senza apostrofo?
    Mi sembra che sia lo stesso.
    Un caro saluto,
    Edeltraud

    • Zanichelli Avatar

      Cara Edeltraud, la parola “buono” si tronca davanti a parole maschili che cominciano per vocale o per consonante, tranne nel caso di s+consonante (s impura), z, gn, ps: “un buon vino”, mentre si elide davanti a parole femminili che cominciano per vocale: “buon’amica”; mentre “uno, alcuno, ciascuno, nessuno” hanno il troncamento al maschile e l’elisione al femminile, quindi richiedono l’apostrofo al femminile e lo rifiutano al maschile: “nessun’aula, nessun animale”.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

      • Gentile Professoressa,
        ho capito. Grazie per la spiegazione.
        Mi piace imparare dalla vostra pagina.
        Un caro saluto,
        Edeltraud

  6. GRAZIE MILE. SONO UNA STUDENTESSA DEL PRIMO ANNO DANTE ALIGHIERI , RIO TERCERO, PROVINCIA DE CORDOBA
    REPUBLICA ARGENTINA

    • Zanichelli Avatar

      Cara Carina, benvenuta su Intercultura blog!
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  7. Andrea scrive:

    Gentile prof.ssa Anna, lei ha inserito l’elisione dell’articolo gli (gl’italiani) tra le elisioni che si fanno “spesso”, ma se ciò è vero nel parlato (anzi è consigliabile, e non solo davanti a ‘i’), la cosa è invece alquanto rara nello scritto, non che sia sbagliato (la usa lo stesso prof. Serianni nella sua famosa grammatica), ma è quanto insolito o “ardita” nel testo di una persona normale.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Andrea, quello che dici è giusto, ho modificato il testo dell’articolo in modo che sia più chiaro l’uso dell’elisione con l’articolo “gli”. Grazie per il tuo contributo.
      A presto
      Prof. Anna

  8. Luigi scrive:

    Buonasera Prof. Anna,
    ho visto che nel punto che riguarda le parole tale e quale, lei ha posizionato la virgola tra un né e l’altro; io ho sempre saputo sin da piccolo che la virgola tra le due congiunzioni negatIve non andava mai messa. Qual è la verità?

    Grazie in anticipo

    • Zanichelli Avatar

      Caro Luigi, hai ragione, la virgola non si dovrebbe mettere se le correlative (sia… sia, né… né) si trovano a breve distanza l’una dall’altra (come in questo caso), è possibile invece usare la virgola se la distanza tra le due è considerevole. Provvederò a correggere.
      Un saluto
      Prof. Anna

  9. Marta scrive:

    Gentile prof.
    È corretto scrivere buona estate oppure buon’estate?
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marta, sono corrette entrambe le soluzioni.
      A presto
      Prof. Anna

  10. Rino scrive:

    Non ci credo ai miei occhi:
    10/10.
    Elisione e troncamento.

  11. Stefano scrive:

    Molto semplice, nessun problema a farlo 😉

  12. Tuyết scrive:

    Cara Pros. Anna,
    Sono una straniera. Sto studiando italiano a scuola e anche su sito Web vostro, così mi aiuta tanto. Quando ho studiato i pronomi relativi, li ho capiti però quando li uso, ho spesso sbaglio. Per esempio: di cui, con cui, per cui, su cui perché dipende dai verbi e anche la situazione. Come posso studiare bene i pronomi relativi?
    Grazie mille,
    Tuyết

  13. Vi ringrazio,professoressa.
    E’ stato molto istruttivo.

  14. Carmelo scrive:

    Domanda: si può scrivere buon’iniziativa?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Carmelo, è corretto scrivere “buon’iniziativa”.
      A presto
      Prof. Anna

  15. Cara Anna.
    Sei bravíssima. Mi aiuti molto con queste spiegazioni. Sono davvero utili . Le uso abbastanza.
    Grazie mille
    Marlene

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marlene, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  16. José scrive:

    Gentile prof. Anna,
    Qualcuno mi ha detto che è comune troncare “poco” dopo l’articolo indeterminato “un” (“un po’ di sale, per favore”), ma che non deve mai troncarsi se non c’è questo articolo (“il cibo ha poco sale”); è veramente così?
    La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
    Cordiali saluti

    • Zanichelli Avatar

      Caro José, la forma tronca -po’- è assai comune, non è mai usata con funzione di aggettivo, è usata con funzione di pronome, quando è preceduto da “quel” (ho mangiato io quel po’che era rimasto) e quando è preceduto dall’articolo indeterminato “un” (un po’ per uno non fa male a nessuno); è molto comune con complementi partitivi (dammi un po’di sale); si tronca anche con funzione d’avverbio, nelle locuzioni -un po’-, -un bel po’- (abbiamo parlato un po’, ho dormito un bel po’).
      A presto

      Prof. Anna

  17. Vincenzo scrive:

    Salve, prof Anna! Le volevo chiedere se, nelle seguenti frasi, tra “un” e “a” (sì, tra “un” e la lettera “a”) c’è bisogno dell’elisione o del troncamento e perché c’è bisogno dell’una o dell’altro: 1) Alla riunione Giorgio non ha detto un a (oppure Alla riunione Giorgio non ha detto un’a); 2) Marco al compito di inglese ha preso un a+ (oppure Marco al compito di inglese ha preso un’a+). Mi sorge questo dubbio perché non riesco a capire se la “a” devo considerarla solo come una semplice lettera (e quindi sarebbe indifferente usare l’apostrofo oppure no) o come un sostantivo femminile (e quindi, in questo caso, devo usare l’elisione). Grazie e a presto 🙂

    • Zanichelli Avatar

      Caro Vicenzo, le lettere dell’alfabeto sono femminili, quindi l’articolo subisce elisione, oppure, e forse è la soluzione migliore, potresti usarlo nella sua forma completa (una a).
      A presto

      • Vincenzo scrive:

        Perfetto, grazie 🙂

  18. Ruben scrive:

    Saluti, prof.ssa Anna, ho letto letto diversi suoi articoli. In questa pagina ho fatto l’esercizio, tutte le risposte corrette eccetto punto 2, non sono italiano ma spagnolo. 😉

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ruben, mi sembra un ottimo risultato. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto

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