10 Settembre 2009
Ciao lettori e lettrici di Intercultura blog, purtroppo l’estate è ormai finita, ma le attività del blog ricominciano con molte novità!
Sono la Prof. Anna e insegno l’italiano come seconda lingua, durante la mia esperienza come insegnante ho avuto il piacere di conoscere persone di diverse nazionalità e con tante storie da raccontare.
Questo mi ha fatto capire che ognuno di noi ha un metodo e un tempo di apprendimento differenti, perciò da oggi vi accompagnerò passo dopo passo alla scoperta della lingua italiana attraverso un percorso che partirà da un livello di base, in questo modo gli argomenti saranno proposti in maniera graduale e progressiva.
Vi proporrò periodicamente anche dei test sugli argomenti trattati, così avrete la possibilità di valutarvi da soli e capire dove incontrate maggiori difficoltà.
Credo inoltre che il blog sia un prezioso strumento di confronto e di condivisione, per cui sono sempre a vostra disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento, sul nostro blog ogni commento è benvenuto!
Buon lavoro e buona lettura a tutti!
L’ALFABETO
La lingua è composta da lettere singole, le quali, messe assieme, compongono tutte le parole di senso compiuto di un linguaggio. Le lettere dell’alfabeto italiano sono ventuno e possono essere scritte con caratteri minuscoli o maiuscoli.
Le riporto in un elenco, ciascuna con il proprio nome.
A queste ventuno lettere se ne aggiungono altre cinque che la lingua italiana usa per scrivere parole straniere prese in prestito:
j | J | i lunga |
k | K | cappa |
w | W | doppia vu |
y | Y | ipsilon o i greca |
x | X | ics |
LA PRONUNCIA
È molto importante capire come si pronunciano le lettere dell’alfabeto. Per questo vengono suddivise in:
5 VOCALI: a; e; i; o; u
Quando pronunciamo queste lettere l’aria esce dalla bocca senza incontrare nessun ostacolo.
16 CONSONANTI: b; c; d; f; g; h; l; m; n; p; q; r; s; t; v; z
Quando invece pronunciamo le consonanti l’aria, uscendo dalla bocca, incontra degli ostacoli.
Fate voi stessi una prova ripetendo a voce alta sia le vocali che le consonanti.
Alcune consonanti rappresentano due suoni diversi, ovvero si possono pronunciare in due modi differenti:
La C:
Se questa consonante si trova davanti alle vocali a, o, u, avrà un suono “duro”, ovvero si pronuncerà come una k: per esempio “cane”; “cosa”; “culla”.
Se invece si trova davanti alle vocali e, i, avrà un suono “dolce” come nella parola “ciao” oppure “cena”.
CHE-CHI:
Se la c è seguita dalle lettere h+e oppure h+i avrà un suono “duro”, si pronuncerà come una k, per esempio nelle parole “maccheroni”; “chiesa”.
La G:
Anche la g cambia suono a seconda delle vocali che vengono dopo, quindi se si trova davanti alla a, o, u, avrà un suono “duro”, per esempio in “gatto”; “gola”; “guerra”.
Se si trova davanti alle vocali e, i, avrà un suono “dolce” come in “gelato” oppure in “gioco”.
GHE-GHI:
Anche la g se è seguita dalle lettere h+e oppure h+i avrà un suono “duro”, come in “spaghetti” oppure “ghiro”.
La H:
La lettera h in italiano non rappresenta nessun suono, a differenza di altre lingue non viene aspirata quando si trova all’inizio di una parola.
Abbiamo già visto che si usa insieme alla c e alla g, per formare che-chi e ghe-ghi.
ATTENZIONE!
Poiché in italiano esistono alcune parole che si differenziano soltanto per la durata della consonante, è importante prestare molta attenzione alla pronuncia delle consonanti doppie, cioè due consonanti scritte due volte di seguito.
Quando una parola presenta due consonanti doppie, il suono della consonante stessa si rafforza e la vocale precedente si accorcia.
Al contrario, quando si allunga il suono di una vocale, la consonante che segue ne uscirà inevitabilmente indebolita.
Quando una parola presenta due consonanti doppie, il suono della consonante stessa si rafforza e la vocale precedente si accorcia.
Al contrario, quando si allunga il suono di una vocale, la consonante che segue ne uscirà inevitabilmente indebolita.
Provate a leggere le seguenti parole facendo attenzione alle doppie. Vi suggerisco di scandire bene le sillabe, per esempio di pronunciare CAR-RO con una pausa tra le due sillabe, in modo che si senta bene la prima “R”.
caro / carro
fato / fatto
cane / canne
casa / cassa
capello / cappello
Con un po’ di esercizio, per esempio la lettura ad alta voce, riuscirai ad accorgerti della presenza delle doppie sia quando stai parlando tu sia quando parlano gli altri.
Esercizio:
Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.
Ho trovato queste sito molto didattico e mi ha piaciuto molto
Ciao Mery, mi fa piacere che il sito ti sia di aiuto.
Se hai delle domande o dei dubbi non esitare a scriverci!
a presto
Prof. Anna
ciao, delle volte ho dei dubbi sull’uso della h e sull’uso della i nelle parole..grazie in anticipo.
Cara Laura,
la H viene usata in italiano:
– per formare i suoni CHE-CHI, GHE-GHI: la C e la G seguite dalla H hanno un suono “duro”, a differenza di CE-CI, GE-GI dove la C e la G hanno un suono “dolce”.
– per distinguere alcune le forme del verbo avere (ho, hai, ha, hanno) da parole che si pronunciano nello stesso modo (o, ai, a, anno).
– in alcune esclamazioni (ah, oh, ahi, ahi, ahimè, ohimè ecc.).
Per quanto riguarda la lettera I ti posso suggerire una piccola regola:
le parole che terminano in CIA o GIA al plurale mantengono la I (CIE, GIE), solo se CIA e GIA sono preceduti da una vocale.
Per esempio:
valigia – valigie
camicia – camicie
in questo caso si mantiene la I (CIE, GIE) perchè CIA e GIA sono precedute da vocale.
arancia – arance
spiaggia – spiagge
in queste due parole CIA e GIA sono precedute da consonante e dunque non c’è la I.
Spero di avere chiarito i tuoi dubbi, se hai altre domande non esitare a scriverci.
a presto!
Prof. Anna
scusi ma allora perchè delega non si scrive delegha, se bisogna solo ascoltare il suono?
Oppure perchè la porola insufficiente non si scrive insufficente?
Non ho compreso la regola sulla i.Entrambi gli esempi fatti solo precuduti da una vocale.
Grazie
Cara Laura, come è scritto nell’articolo, la C e la G hanno un suono duro se sono seguite dalla A, O, U, ecco perchè si scrive delega, in questo caso non c’è bisogno della H per avere un suono duro.
C e G + A, O, U – hanno un suono duro.
C e G + E, I – hanno un suono dolce.
CHE, CHI – GHE, GHI- hanno un suono duro.
Non esiste una regola che ci dica con certezza quali parole si scrivano con – ce – ge – sce – e quali parole si srivano con – cie – gie – scie -. La cosa migliore è consultare il dizionario.
Si scrivono con la I:
società – cielo – cieco – artificiere – braciere – sufficiente – sufficienza – coscienza – cosciente – scienza – scienziato – igiene – formaggiera
Si scrivono senza la I:
innocente – confacente – indecenza – indecente – carcere – pancetta – megera – scendere
Per quanto riguarda la regola della I nei plurali, nell’esempio:
camicia, camicie – CIA è preceduto da vocale e quindi nel plurale si mantiene la I
ma nell’esempio:
arancia, arance – CIA è preceduto da una consonante e quindi la I non si mantiene nel plurale.
un saluto
Prof. Anna
devo distinguere suono dolce e suono duro cani bacio ciotola acciuga ciuco canarini amico cubo vacanza doccia custode pancia carciofo cavallo collo conto causa ciuffo cuffia caminetto
Ciao Salvatore, se ho ben capito devi distinguere le parole in cui la C ha un suono duro da quelle in cui ha un suono dolce.
Suono dolce:
bacio
ciotola
acciuga
doccia
pancia
ciuffo
in queste parole la C ha un suono dolce perchè è seguita dalla I.
Suono duro:
cani
canarini
amico
cubo
vacanza
custode
cavallo
collo
conto
causa
cuffia
caminetto
In queste parole la C ha un suono duro perchè è seguita dalle lettere A, O, U.
Suono dolce e duro:
ciuco- suono dolce per CIU e suono duro per CO
carciofo- suono duro per CA e suono dolce per CIO
ora prova a farlo un’altra volta da solo e vedrai che sarà più facile!
a presto!
Prof. Anna
buona sera io sono una persona che vorrei imparare a escrivere è la prima volta che visto la sua clase non so come diferenciare i verbi essere e avere. grazie
Ciao Jhunior e benvenuto tra noi!
Per il verbo essere e il verbo avere ti consiglio di leggere l’articolo “Presentazioni”, troverai la coniugazione del presente indicativo di entrambi i verbi e alcuni contesti in cui vengono usati, questo dovrebbe aiutarti a distinguerli.
Se hai altri dubbi non esitare a scriverci!
a presto
Prof. Anna
grazie, di tutto si ho dei problemi li faro sapere.grazie anchora
Ciao, prof Anna. Sono Lilian, aono brasiliana e mi è piaciuta la lessione.Penso che sia importante dire che per alcune di nuoi la “c” in italiano non sia cosi tanto semplice perchè per me per esempio o per un americano la “c” in mezzo a una parola ha il sono del vostro “s”…Grazie per il sito!
Cara Lilian, hai ragione!
Ogni lingua ha un modo diverso di articolare i suoni e a volte non è facile pronunciare correttamente le lettere che nella propria lingua hanno un suono differente, ti posso consigliare di ascoltare la lingua (conversazioni, film in italiano, radio, tv) e leggere ad alta voce.
Un grande saluto! 🙂
Prof. Anna
Buona sera,prof Anna.
Sono Gabriela,e mi piace questa sito,e grazie per lezione,e molto didactico
Ciao Gabriela, benvenuta sul nostro blog!
a presto
Prof. Anna
Questo sito è utilissimo, soprattutto per gli stranieri come me. Sto cercando di migliorare il mio italiano, ma ho difficoltà nell’adoperare il congiuntivo….mi rimane difficile.
L’uso del congiuntivo presenta spesso molte difficoltà, ti posso consigliare di studiare bene quando va usato, dopo quali verbi e provare a formulare delle frasi che richiedono il congiuntivo, con un po’ di esercizio riuscirai a utilizzarlo con maggiore facilità.
buono studio! 🙂
Prof. Anna
salve pof.Anna sono Silvia e siccome frequento la terza eleme. non riesco mai a ricordare dove vanno le virgole e i punti e virgola puo dimelo?
Ciao Silvia, la virgola indica una breve pausa e si usa:
– per separare gli elementi di una lista: “ho incontrato Francesca, Silvia, Maria e Laura.”
– per separare gli incisi: “gli spaghetti, come tutti sanno, sono una pasta lunga.”
– per separare le proposizioni coordinate: “Sono andato al parco, ho incontrato Marta, abbiamo giocato a palla e poi sono tornato a casa.”
– per separare i diversi complementi: “sulla spiaggia, con un bel sole, mi rilassavo sullo sdraio.”
– per separare le proposizioni subordinate: “se vuoi andare, verrò con te.”
La virgola NON si usa:
– tra soggetto e verbo
– tra verbo e complemento oggetto
– tra il nome e il suo aggettivo
Il punto e virgola indica una pausa intermedia tra il punto e la virgola e si usa:
– per separare gli elementi di un elenco
– per separare proposizioni coordinate lunghe e complesse
un grande saluto 🙂
Prof. Anna
Grazie lo terrò a mente!
carino il sito!
Lo hai inventato tu?
a presto!!!!!!!!!!!!!!!!
Buona sera prof.Anna, aiuto!!! non so quando si usa le doppie!!!!
Cara Paula, in italiano ci sono alcune parole che contengono consonanti doppie, piano piano imparerai a conoscere quali sono le parole con le doppie ascoltando attentamente gli italiani quando parlano, infatti è importante riuscire a distinguere il suono delle consonanti doppie per poi poterle pronunciare correttamente. Prova ad esercitarti leggendo ad alta voce e confrontando le parole con le doppie e quelle senza doppie che vi ho suggerito in questo articolo, la differenza di pronuncia deve essere molto chiara, quando ci sono le doppie il suono della consonante si rafforza e si prolunga.
Buon lavoro!
Prof. Anna
Grazie, per me questa a la più grande difficoltà, imparerò!
Prof Anna, da quando lei mi ha spiegato le virgole e i punti e virgola sono andata molto meglio! grazie tante!
Molto bene Silvia, continua così!
A presto 🙂
Prof. Anna
ciAO
SN MIKELA
IO NN RIESCO AD DISTINGUERE LE PAROLE NORMALI CN LE DOPPIE
HELP MY ASPETTO UN RISPOSTA
P.S
SN MESSICANA E MI SONO TRASFERITE QUI IN ITALY
BEY BEY CIAO
Cara Mikela, per riconoscere le parole con le doppie è necessario ascoltare con attenzione quando vengono pronunciate, all’inizio può essere difficile, ma vedrai che con un po’ di esercizio ci riuscirai. Prova a pronunciare una parola con le doppie (prolungando il suono della consonante doppia) poi prova a pronunciarla di nuovo senza doppie (senza prolungare il suono della consonante), utilizzando gli esempi che vi ho suggerito nell’articolo, ti renderai conto che la differenza si percepisce chiaramente.
Buon lavoro!
Prof. Anna
Ciao,
Mio figlio deve fare l’esercizio già proposto dal signor Russino in data 1 ottobre, che di sotto ripropongo
“devo distinguere suono dolce e suono duro cani bacio ciotola acciuga ciuco canarini amico cubo vacanza doccia custode pancia carciofo cavallo collo conto causa ciuffo cuffia caminetto”
tuttavia sul libro l’esercizio specifica che alla fine della divisione tra parole contenenti suoni dolci e parole contenenti suoni duri una parola rimarrà esclusa.
In prima battuta anche mio figlio le ha divise come lei ma non ha saputo trovare questa enigmatica eccezione. Potrebbe darmi una mano? grazie.
Stefano
Caro Stefano, non riesco a capire il criterio secondo il quale una parola dovrebbe rimanere esclusa.
Le uniche parole che si differenziano dalle altre sono – ciuco – e – carciofo – perchè contengono sia la c dura che quella dolce. Mi dispiace non poterti essere di aiuto, comunque continuerò a pensarci perchè ora sono curiosa di conoscere la soluzione, quindi fammi sapere se riesci a risolvere l’enigma!
A presto
Prof. Anna
Salve prof anna,
io non riesco a distinguere i nomi primitivi da quelli derivati puo’ aiutarmi?
A presto!
Ciao!
Cara Silvia, i nomi primitivi presentano una parte invariabile detta RADICE e una variabile detta DESINENZA:
scarp (radice) – a (desinenza) = scarpa = nome primitivo
I nomi derivati sono formati dalla radice di un nome primitivo a cui si aggiungono degli elementi chiamati AFFISSI, questi affissi possono essere messi prima della radice (PREFISSI), oppure dopo la radice e prima della desinenza (SUFFISSI).
scarp (radice) – ier (suffisso) -a (desinenza) = scarpiera = nome derivato
Qualche esempio:
orto (primitivo) ortaggi (derivato)
fiore (primitivo) fioraio (derivato)
occhio (primitivo) occhiali (derivato)
giornale (primitivo) giornalista (derivato)
Spero che ora sia più facile per te distinguere i nomi primitivi da quelli derivati.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna
Non sono italiano d’origine, mi ha piaciuto tanto il modo in cui viene presentato italiano, per insegnare una lingua…ho usato la pagina per insegnare a una persona che non conosceva l’italiano con esito positivo.
Perfavore, quali sono il metodo adeguato per imparare la lingua italiana in modo veloce per chi non conosce per niente la lingua?
grazie
Caro Ario, premesso che ogni persona ha la propria modalità e i propri tempi di apprendimento, ti consiglio uno studio costante della grammatica e tanta conversazione se è possibile con un insegnante madrelingua.
Ti consiglio anche di non avere fretta, imparare una lingua straniera è un processo complesso e richiede tempo.
Buon lavoro!
Prof. Anna
Grazie prof. Anna da quando lei mi ha spiegato il nome derivato e il nome primitivo a scuola sto andando molto ma molto meglio. grazie grazie grazie
a presto!!!!
Cara Silvia, questa è una splendida notizia, sono molto contenta!
Grazie a te per la tua simpatia 🙂
un saluto
Prof. Anna
Sono contenta prof. Anna che pensa che io sia simpatica me lo dicono tutti………..!!!!!!!
caro prof.Anna
vorrei sapere quale è la pronuncia corretta delle parole cielo, scienza , coscienza visto che, pur scrivendosi con la i, nel parlato molte volte la i stessa non viene pronunciata,è come se non esistesse!grazie
Cara Giusy, è proprio come dici tu, ovvero la I non viene pronunciata in cielo, scienza, coscienza.
A presto
Prof. Anna
Cara prof. Anna io sono molto felice di aver conosciuto questo sito altrimenti quello che avevo il dubbio e mia madre non lo sapeva sarei rimasta con il dubbio!!!!!
Cara Silvia, qualsiasi dubbio tu abbia non esitare a scriverci!
Un grande saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
ho trovato la pagina molto interessante, ho solo trovato un errore nell’alfabeto: sono invertiti i suoni delle due consanati x ed y.
Arrivederci.
William.
Caro William, sono contenta che tu abbia trovato questo articolo interessante e grazie per avermi segnalato questo errore.
A presto
Prof. Anna
prof.Anna
Io ho difficolta’ a capire le lettere doppie esempio cch, doppia gg, tt ect
cosa devo fare per riuscire di capire durante la pronuncia
L’unico modo per imparare a sentire le doppie è l’ascolto e la pronuncia delle parole con le doppie. Prova a esercitarti a pronunciare parole con le doppie e senza doppie come: casa-cassa; capello-cappello, come ho suggerito nell’articolo, vedrai che presto riuscirai a identificare il suono prolongato della consonante doppie.
a presto
prof. Anna
Ciao Anna,
mi trovo per la prima volta ad insegnare italiano a stranieri principianti e mi trovo in difficoltà con l’alfabeto.
Dopo l’esposizione delle lettere e della loro pronuncia passo ai suoni dolci vs duri della C e della G, ma non so bene come introdurre il tema della G seguita da LI o da N (aGLIo, GNomo etc.).
Hai qualche consiglio su come inserire questo punto difficile della pronuncia italiana in uno schema pratico e di rapido apprendimento rivolto a studenti stranieri con italiano A1? Pensavo di scrivere (e spiegare loro) che la G seguita da LI o da N costituisce un unico suono diverso da G, L ed N e di farglielo apprendere attraverso riproduzione orale e riconoscimento scritto, che ne pensi?
Grazie in anticipo,
Barbara
Cara Barbara la tua mi sembra un’ottima idea, alla fine è solo con l’esercizio e la lettura che si apprendono queste cose.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno, ho questo dubbio si dice:La sdraio oppuro Lo sdraio?
Cara Barbara, il sostantivo “sdraio” esiste in italiano ed è femminile singolare invariante, prova a controllare sul dizionario.
E’ invalso nell’uso comune di abbreviare la locuzione “sedia a sdraio” sottintendendo la parola “sedia”: perciò è più corretto con l’articolo al femminile: *la* sdraio.
a presto
Prof. Anna
salve prof anna ho un bambino di 4,5 anni che ha problemi di linguaggio non conosce i suoni della ch r s e altri es. macchina lui dice mata oppure di una frase ripete solo il finale e in cura con logopedista ma finora a fatto solo visite mi domandavo se esistono esercizi che nel frattempo possa fare con lui grazie papa graziano
Caro Graziano, la tua domanda è molto delicata e io non credo di avere le competenze necessarie per poterti consigliare al meglio, posso solamente suggerirti i principali metodi che si adottano con i bimbi per insegnargli a riconoscere i suoni della lingua italiana: prima di tutto l’ascolto, la ripetizione e l’imitazione di suoni: il bimbo ascolta un suono prodotto da qualcuno e prova a riprodurlo. Può essere molto utile utilizzare filastrocche o canzoni, per stimolare il bambino a una ripetizione più spontanea che possa per lui essere anche un divertimento. Sicuramente il logopedista saprà consigliarti esercizi adatti al tuo bimbo meglio di me, puoi nel frattempo fare a lui la stessa domanda che hai fatto a me.
Un saluto a te e al tuo bambino 🙂
Prof. Anna
ciao proffesora Anna scrivo da la Republica Dominicana sono inglese ho una domanda da farle . La regola per mettere le lettere doppie speso non so se va la doppia o no . la ringrazzio ciao da SATO DOMINGO
Cara Helen, purtroppo non esiste una regola per sapere quando mettere le doppie, solo con l’ascolto e con la lettura si possono conoscere le parole che contengono le consonanti doppie.
un saluto a te e a Santo Domingo!
Prof. Anna
non trovo una parola che contiene GHI , mi aiutate , grazie
saluti
FM
Caro Filippo, alcuni esempi di parole che contengono GHI: ghiro, ghirlanda, maghi, laghi, ghianda ecc. prova a cercarne altre sul dizionario.
un saluto
Prof. Anna
ma potete spigare le parole che inizziano con due lettere iguale.
Caro Elton, non ho capito bene la tua domanda, puoi farmi qualche esempio?
Prof. Anna
Ciao, mi scusi ,non ho capito quale e la regola per le parole SCE/SHIE.é uguale come CE/CIE…….?
Cara Svetina, la regola è che se la C o la G è preceduta da una consonante nel plurale NON ci vuole la I, quindi: coscia- cosce; freccia- frecce.
a presto
Prof. Anna
grazie,sempre carina con noi!Ma,quanta pazienza ci vuole con noi stranieri?……..Io oltre la lingua cerco a imparare,a essere paziente!!Se,ce la un consiglio,lo acceterò volentieri!Grazie mille
Cara Svetina, cerco di mettermi nei vostri panni: se io dovessi imparare una lingua straniera sicuramente incontrerei molte difficoltà e avrei bisogno di aiuto e di consigli, proprio come voi. Credo che sia importante cercare di vedere le cose da punti di vista diversi dal proprio.
un saluto 🙂
Prof. Anna
Mi scusi di nuovo,ma non ho capito se,cè una regola per le parole SHE/SCIE…..Quando si mette I? Tipo scienza,coscienza….I ,non si sente,ma cè!g
Mi scusi di nuovo,ma non ho capito se,cè una regola per le parole SHE/SCIE…..Quando si mette I? Tipo scienza,coscienza….I ,non si sente,ma cè!grazie mille
Cara Svetina, intanto il suono SHE in italiano NON esiste. Per quanto riguarda le parole che contengono il suono SCIE non esiste una regola, ma tutte le parole che derivano da SCIENZA vogliono la I per esempio:scientifico; scienziato, fantascienza e tutte le parole che derivano da coscienza vogliono la I, per esempio: cosciente, incosciente; coscienzioso, invece NON vuole la I la parola conoscenza e le parole che derivano da questa parola.
a presto
Prof. Anna
grazie mille!
buongiorno prof.,vorrei sapere se le e’ possibile darmi 5 parole che contengano la “scie” senza che abbiano a che fare per forza con la scienza e la coscienza.la ringrazio in anticipo.
Ecco cinque parole con SCIE: usciere, pesciera, scierai (verbo), scierà (verbo), scierete (verbo), la maggior parte delle parole con SCIE derivano da scienza e coscienza.
a presto
Prof. Anna
Ciao prof.,Anna,siccome non mi ricordo dove Le ho fatto la domanda,se mi permette la vorrei riffare.Che tipo di esercizi dovrei fare per migliorare la scrittura?grazie
Cara Svetina, ti suggerirei di leggere molto e provare a scrivere qualcosa, per esempio un diario oppure un testo su di un argomento a piacere e se ha dei dubbi o hai bisogno di correggere qualcosa non esitare a scrivermi.
a presto
Prof. Anna
Gentile prof. Anna,
mi ricollego all’esercizio proposto dal sig. Stefano il 14 novembre.
A me hanno detto che la parola “incriminata” è carciofo per via del fatto che tra la c dura e quella dolce c’è di mezzo una consonante (r).
Può essere ?
Grazie.
Cara Barbara, è possibile, ma non capisco secondo quale criterio; l’esercizio diceva che una parola sarebbe stata esculsa, ma non specificava il perchè, dunque non capisco che differenza ci sia tra CIUCO e CARCIOFO, visto che entrambe contengono sia la C dolce che quella dura, anche se in CARCIOFO c’è di mezzo una consonante, questa non altera il suono della C. Se tu hai capito il perchè mi farebbe piacere saperlo.
grazie e a presto
Prof. Anna
come faccio a scrivere un nome nel giusto modo se mi trovo che vi è la T o la D es: (quando, oppure quanto), mi trovo sempre in difficoltà. c’è qualche punto di riferimendo grazie
Caro Leo, è solo con l’ascolto che puoi imparare a riconoscere le lettere, la T e la D sono entrambe lettere “dentali” cioè l’articolazione del suono avviene mediante i denti, quindi è possibile confonderle. Ti consiglio di provare a leggere ad alta voce parole con entrambe le lettere per renderti conto della differenza.
A presto
Prof. Anna
Riguardo all’alfabeto ho un dubbio: La letttera J viene usata da Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti italiani di sempre, quindi non vedo come possa essere consideraqa una lettera straniera.
Per quanto rriguarda la X, poi, ho cercato sul vocabolaario tutte le parole che la contengono come inizuiale e ho trovato in larghissima maggioranza parole italiane al 100%, come ad esempio “xilofono”, “xenofobia” “xifoideo” e derivati.
Sulla W, la Y e la K invece sono d’acccordo: sono lettere straniere.
Caro Franco, nei primi del Cinquecento fu proposta l’introduzione nell’alfabeto italiano della lettera J e divenne d’uso comune sul finire del Seicento, ma nell’uso odierno la lettera J è in decadenza, in generale non esistono casi in cui non possa essere sostituita da una semplice I. Un uso obbligatorio della lettera J sopravvive solo in pochi cognomi e toponimi.
La lettera X fa parte solo marginalmente dell’alfabeto italiano, essendo presente solo in parole prestate da altre lingue: latinismi (uxoricida), grecismi (xenofobo), forestierismi d’altra origine (texano), cognomi e toponimi.
A presto
Prof. Anna
L’alfabeto italiano è composto da 21 o da 26 lettere?
L’alfabeto italiano ha 21 lettere.
A presto
Prof. Anna
non sono un’insegnante ma sto provando a insegnare l’italiano a una straniera e questo sito è molto bello grazie
Ciao Daniela, benvenuta su Intercultura blog!
Prof. Anna
Profssoressa questa pagina e molto educativa e simpatica mancherebbe solo la pronuncia per farla ascoltare ai bambini …ho insegnato a mia cugina …tralaltro francese L4alfabeto con i suoi consigli…cordiali saluti…
Ciao Valeria, garzie per il tuo gentile commento.
A presto
Prof. Anna
Ciao Prof. Annna,
Sono messicano e appena comincerò a insegnare l’italiano livello 1. Per fortuna ho trovato questa pagina !!! ho visto già alcuni dei vostri consigli per insegnare questa lingua che ci piace a tanti! ma come dice Valeria, sarebbe bellissimo se potessimo ascoltare la pronuncia, bensi Lei ci ha datto già le regole e noi le conosciamo, ma beh, è solo un’idea…sarebbe bello poter sentirLa
cara pro dono una dona di 45 anni e vorrei imparare bene la grammatica ,ma non so come fare sono italiana e vivo in italia grz
sono una mamma di due bambini e vedra che le chiedero presto aiuto
Cara Mafalda, se hai un dubbio non esitare a scrivermi.
Un saluto
Prof. Anna
questo sito mi è servito molto se in seguito avrò altri dubbi lo consulterò nuovamente grazie prof. anna
Ciao Sara, benvenuta sul nostro blog!
A presto
Prof. Anna
Vorrei sapere se le lettere straniere vengono inserite dopo la Z o se vengono inserite come nell’alfabeto latino (a,b,c,d,e,f,g,h,i,j,k,l,ecc). Come devo insegnare l’alfabeto in modo giusto a mio figlio? Grazie in anticipo.
Cara Ana, le lettere dell’alfabeto italiano sono 21, ma la nostra lingua usa anche altre 5 lettere (j, k, w, x) che però non fanno parte del suo repertorio, di solito grammatiche dopo aver descritto l’alfabeto dedicano una parte alla spiegazione di queste 5 lettere.
Un saluto
Prof. Anna
cara maestra quali esercizi posso far fare a mio figlio per farci capire quando ci vuole la doppia visto che la maestra detta velocemente e lui me le sbaglia quasi tutte la ringrazio e le lascio un abbraccio
Cara Tina, prova tu a fargli fare un dettato leggendo lentamente parole con le doppie (cassa) e senza doppie (casa), cercando di marcare con la pronuncia la differenza, vedrai che piano piano percepirà la differenza.
A presto
Prof. Anna
buon giorno prof. Anna ho un dubbio! ho 43 anni e da quando hanno insegnato l’alfabeto alle elementari
mi sembra che la pronuncia alle consonanti non fosse solo quella di dire: ” b c d” ma Che le consonanti stesse venisse aggiunta la i ” bi ci di” per semplificare la la pronuncia. mi piacerebbe ricevere una risposta. grazie per
il momento e buona giornata
Caro Marco, insegnare agli stranieri la pronuncia “bi, ci, di, effe, ecc.” potrebbe confonderli, facendo credere loro che anche nella lettura le lettere si pronuncino così, è molto meglio perciò evitare questo tipo di pronuncia o magari proporla solo in un secondo momento.
A presto
Prof. Anna
Avrei bisogno di parole con ” ghe” mi potreste aiutare grazie mille!!!!!
Cara Stefania, posso farti qualche esempio: maghe; fughe; ghetto; toghe; spaghetti; righe; ghepardo ecc.
Un saluto
Prof. Anna
Cara maestra mi capita che mio figlio in quarta elementare mi lega le parole oltre a mancare le doppie come posso fare? la ringrazio anticipatamente un bacio.
Cara Tina, credo che dovresti parlarne con la maestra di tuo figlio che sicuramente conosce meglio la situazione e ti potra dare i consigli più adatti.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao. Dovrei cercare delle parole con le vocali a, e, i, o in ordine; una parola con otto vocali; una con 5 vocali e tre consonanti; una composta di sole vocali e una contenente 3 vocali e 1 consonante. grazie
Cara Rebecca, prova prima a farlo da sola e se poi vuoi che corregga quello che hai scritto o se hai delle difficoltà scrivimi pure.
Un saluto
Prof. Anna
HELP!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
come faccio a distinguere le preposizioni articolate dagli articoli partitivi ?
Cara Angy, puoi distinguere gli articoli partitivi (degli, delle ecc) dalle preposizioni articolate formate da di+articolo dal contesto, per esempio: ci sono delle mele sul tavolo (articolo partitivo); questi libri sono degli studenti (preposizione articolata).
A presto
Prof. Anna
Buongiorno, mia figlia di 7 anni ha difficolta’, durante i dettati, a riconoscere il suono C dal suono G ( sia esso duro o dolce). ALcune parole di uso comiune le ha memorizzate e ora non le sbaglia ma se una parola e’ nuova o poco utilizzata va in confusione. Nella lettura dei testi e’ pittosto bravina.
Come posso fare per aiutarla? ci sono esercizi particolari che le posso proporre per aiutarla a risolvere il problema ?
Grazie 1000 per qualsiasi suggerimento.
Cara Sonia, ti consiglio di parlarne con la sua maestra, ti saprà sicuramente indicare le soluzioni più adatte a risolvere le difficoltà di tua figlia.
Un saluto
Prof. Anna
a me e a i miei alunni è piaciuto molto!ti ringraziamo di cuore!
Cara Sara, grazie a voi!
Un saluto
Prof. Anna
senti mia figlia ha un pò di problemi nelle doppie come faccio a farcele capire?
Cara Rita, puoi provare a leggerle e poi farle scrivere parole che si differenziano tra loro solo per la presenza di una consonante doppia, cerca di dettargliele spingendo bene sul suono della doppia in modo che possa sentire bene la differenza, per esempio: casa-cassa; caro-carro; capello-cappello ecc, e poi falle leggere anche a lei, cercando di farle sottolineare la differenza di pronuncia tra le due parole.
A presto
Prof. Anna
salve Prof. Anna sono una ragazza italiana che ha ricevuto una richiesta di aiuto da parte di una ragazza straniera: sua figlia di 5 anni ha difficoltà nel linguaggio specialmente nella pronuncia della lettera R, S, T…io le ho spiegato, come tra l’altro anche le maestre, di farla seguire da un logopedista.La situazione che lei ha però non le permette di farla seguire (noi abitiamo in un piccolo paese e quindi avrebbe difficoltà di spostarsi visto che ha anche 2 bimbe più piccole). Come posso aiutarla? cercando qualche scheda qua e la mi sono trovata a leggere quesa pag. ed ho visto che lei è una persona davvero speciale e buona…spero abbia dei consigli anche per me….ringraziandola la saluto cordialmente…….
Cara Melissa, purtroppo non posso consigliarti niente di diverso da quello che le hai già consigliato tu; sicuramente la bimba è ancora molto piccola e non so da quanto tempo è in Italia, in questi casi la difficoltà è capire se il problema è di apprendimento della lingua e quindi dei suoni della lingua italiana, oppure se si tratta di un problema che la bimba ha anche nella sua lingua. In ogni caso è bene affidarsi a un logopedista, anche per capire di che tipo di difficoltà si tratta, forse puoi aiutare quasta ragazza concretamente nell’organizzazione degli spostamenti, sono sicura che anche le maestre sarebbero disposte a offrire il loro supporto.
Spero che riuscirete a risolvere la situazione.
Un saluto
Prof. Anna
questo sito e molto interessante ….
Cara Irene, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Salve prof.Anna.
Io sono una insegnante della lingua italiana, di albania.
Con i miei studenti ho problemi con la spiegazione delle preposizioni semplici e articolate,Le prego di darmi qulche materiale o un spiegazione per farle piu semplice a loro.
Le ringrazio.
Cara Tila, ti consiglio di leggere e utilizzare gli articoli relativi alle preposizioni semlici e articolate su questo blog.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof.,
mi chiamo Stefano e vorrei chiederle perché a me, negli anni ’70, a scuola hanno insegnato a pronunciare le lettere dell’alfabeto, dicendo: “a bi ci di e effe…..”, mentre ora insegnano a pronunciare le lettere, dicendo: “a b c d f …..”.
Per decenni hanno sbagliato?
Saluti e grazie.
Caro Stefano, è più corretto insegnare le lettere con il loro suono effettivo (b, c, d) e non seguite da una vocale (bi, ci, ci); in questo modo è più semplice imparare a unire i suoni di consonanti e vocali (b+a=ba), mentre l’aggiunta di una vocale (bi) può creare confusione nel momento in cui bisogna unire il suono di una consonante a quello di una vocale (bi+a=bia?).
Un saluto
Prof. Anna
Salve, Signora Anna.
A parte la polemica vorrei sapere che prefessione è prefessoressa/ o professore? Mi risulta che noi tutti professiamo una propria professione,e tutti siamo professionisti della propria professione siamo dei professionisti di una nostra professione.(siamo professori tutti)
perchè chiamare prof: un insegnante,anche se di scuole superiori?
Scusi la mia ignoranza,ma questi titoli esistono solo in Italia,me lo conferma?
Grazie cordiali saluti
Aldo
Caro Aldo, “professore” non significa semplicemente chi “professa una professione” ma, in italiano, è professore chi possiede titoli necessari per insegnare nelle scuole di istruzione secondaria o nelle università; questo titolo viene usato anche per chi fa parte di un orchestra sinfonica (professore d’orchestra). Credo che questo titolo, con lo stesso significato, venga usato anche in altri paesi come la Spagna e in Austria, e, con qualche differenza rispetto al grado delle scuole dove insegna, anche in Inghilterra e in Francia e in Germania.
Un saluto
Prof. Anna
grazie per le risposte molto chiare io sono straniera e a volte ho la dificolta a aiutare mio figlio che fa la prima con le doppie poi con le consonante ,vocali grazie ancora .
Cara prof.ssa Anna,
Se io avessi studiato più lungo sulla domanda no. 8, non avrei calpestato la trappola della frase. Era l’unico errore mio del testo. Ho riso sul mio sbaglio ed ? meglio di piangere sulla latte versato.
Con saluti cordiali dal Olanda
Anita
buon giorno PROF ANNA
lei e stata tanto gentile a rispondermi
ma comunche per me e tanto dificile a capire quoando si metono le doppie perche no riesco a memorare bene e neanche no sento quando parlo mi o altre persone la diferenza
per mer va bene tutto senza doppie
si sono delle parole con doppio senso, per quelle ho capito che servono,ma per resto no vedo senso delle doppie
grazie della sua gentileza
Cara Dana, le doppie sono una caratteristica dell’italiano, non devono avere un senso, ma semplicemente alcune parole le sono fatte così, comincia con il memorizzare le parole con le doppie più comuni e frequenti, quelle che usi di più e non ti preoccupare, vedrai che col tempo andrà sempre meglio.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie sig Anna per la lezione perche mi aiutato tanto.perche sono indificulta per renuncare lalphabete,e con il tue aiuto sono meligio.ciao grazie
buon giorno prof. Anna non riesco a trovare 12 parole che si differenziano tra loro solo per una P o una N oppure una T.
Mi può aiutare lei? grazie mille in anticipo
Buonasera prof, le parole I’Alia no capito
Cara Maria Cristina, non ho capito a che parola ti riferisci, prova a spiegarmelo meglio.
A presto
Prof. Anna
io non so scrivere l’ alfabeto in inglese
Cara Floriana, purtroppo non posso aiutarti, questo è un blog sulla lingua italiana.
Un saluto
Prof. Anna
faccio spesso degli errori quando scrivo non riesco a capire quando va messa la doppia vocale o consonante.
sicuro di un positivo riscontro.
cordiali saluti
Caro Lumean, ti consiglio di leggere questo articolo sull’uso delle doppie: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=61
Un saluto
Prof. Anna
Ciao prof anna sono in 1media e vorrei chiarire qst cosa del suono dolce e del suono duro
Cara Daria, ti faccio un esempio, nella parola “cena” la “c” ha un suono dolce, mentre nella parola “cane” ha un suono duro.
A presto
Prof. Anna
buon giorno
Io sto studiando l’italiana per 4 anno ma adesso non posso parlare bene. Oggi ho visto questo sito e lo sono piaciuto molto. Spero che sia utile per me.
Caro Elnur, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Io spiegherei a stranieri che le doppie molto spesso cambiano proprio il senso della parola,e quindi sono molto importanti
il mio caro carro
la bella pecora bela
dico un motto andando in moto
conviene la resa quando c’è ressa
la rosa rossa
il cane nascosto fra le canne
ecc ecc ecc
poi spiegherei specialmente a spagnoli che la s iniziale si pronuncia in un modo (direi un suono spesso),mentre in mezzo ha un altro suono tutto diverso,quasi una z-gli spagnoli la pronunciano sempre come iniziale
Caro Alex, grazie per il tuo contributo.
A presto
Prof. Anna
Grazie mille, ho trovato quello que ho stato cercando giorni fa. Sto iniziando un proggeto col italiano e col spagnolo e necesito un sacco di informazione. Thanks. 😀
Caro Alonzo, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
grezie per tutto mi e servito molto questo sito
Cara Lucia, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.Anna,
La mia domanda é sulla pronuncia; quando si usa la I dopo la C (o la G)non si pronuncia …mai? (come “Ciao”)
Invece in “SCIARE” si pronuncia la I; ma in “SCIOPERO” no!?
Esiste una regola o si deve imparare a memoria?
Grazie tante!
Annick
Cara Annik, la -i- dopo la -c- o la g- non si pronuncia se è seguita da un’altra vocale e serve per modificare il suono della -c- e della -g- da duro a dolce, la -i- dopo -sc- viene pronunciata solo nei derivati di -sci- (sciare, sciatore) e nella parola -scia-, negli altri casi non viene pronunciata.
uN SALUTO
Prof. Anna
ERA DAVVERO FACILE!!!!!!!!!!!!!! IL TEST
Io sto trovando parole doppie k abbiano un altro significato mi aiutate
Caro Giovanni, non ho capito bene la tua domanda, potresti farmi un esempio?
A presto
Prof. Anna
Complimenti…..un lavoro che può andare bene per scolaresche e per adulti che hanno lasciato la scuola da anni ormai!!!!
ciao mi chiamo maria , allora questo esercizio mi è servito molto…………..grazie a tuttiiii
Cara Maria, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
RISULTATI RICERCA “COMPLETA OGNI PAROLA IN MODO CHR VENGA DOPO LA PAROLA SCRITTA PER INTERO” esempio pentola
Caro Adrina, non ho capito la tua domanda. Prova ascrivermi di nuovo.
A presto
Prof.Anna
Io mi chiamo Philip Omon studio italiano a scuola, Ho quaranta anni abito a castellans sicula.
Caro Philip, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Salve Professoressa Anna,
trovo il suo sito molto interessante.
Avrei una domanda da porti:
In quali parole le consonanti pur scrivendole singole si pronunciano doppie?
Ad esempio, terminanti i -ione la z si scrive singola ma si legge doppia o sbaglio? ce ne sono altre? grazie
Megghi
Cara Megghi, di solito la “z” è pronunciata doppia quando si trova in posizione intervocalica, ma in alcuni casi si ha la grafia con la “z” semplice e non doppia, ad esempio nei nomi che finiscono in -zione, -azia, -ezia, -izia, -ozia, -uzia, -azio, -ezio, -izio, -ozio, -uzio (eccezione, grazia, arguzia, minuzioso ecc.), ma non ci sono altri casi di pronuncia di una consonante come doppia anche se singola.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie
Gent.ma prof.ssa,
la grafia “c’ha” si legge “cia” o “ca”.
Grazie
Caro Vito, se scriviamo “c’ha” dovremmo leggere “ka”, perché si perde la “i”. Se scriviamo “c’ha” la “c” incontra la “h”, la “h” muta di “ho, hai, ha, hanno”, unita oltre alle vocali “o” e “a”, mantiene naturalmente il suo effetto di indurire le “c” e le “g” e quindi il suono sarebbe “k”. Non è possibile trascrivere in modo soddisfacente questa espressione, che rimane propria della lingua parlata e di contesti molto informali. L’unica soluzione accettabile è scrivere “ci ha”.
A presto
Prof. Anna
Mi ho piacciuto questa lezione. Grazie
Sito interessante
Buongiorno ,io personalmente ho problemi nell scrivere in italiano essendo che non sono italiano ,quello che il mio magiore problema e ,che faco tropi errori nelle lettere dopie ,nella parole dubbi certezza ect perche si scrivono con due bb oppure due zz che una regola per questo cosi non facco errori nelle parole che io non conosco Grazie
Caro Denis, benvenuto su Intercultura blog. Ecco alcune regole sul’uso delle doppie: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2008/04/16/le-doppie/.
A presto
Prof. Anna