Ciao! Oggi parleremo del condizionale, un modo verbale molto usato. A volte, per chi studia la lingua italiana il condizionale potrebbe essere un problema. Si possono presentare delle insicurezze su quando usarlo e sulla coniugazione. Su Intercultura Blog cercheremo di darti un piccolo aiuto. Potrai essere così più sicuro!
Buon lavoro Prof. Giacalone
Il modo condizionale, si può usare per:
A) fare richieste, dare consigli e esprimere richieste in modo gentile, per esempio:
– Dovresti andare subito dal dottore
– Mi prenderesti il telefonino sul tavolo
?
– Vorrei parlare con l’avvocato
B) fare delle supposizioni, per esempio:
– Al lunedì la dottoressa dovrebbe essere disponibile
– Potrebbe essere una cosa da niente: non preoccuparti
C) esprimere un’azione considerata possibile, per esempio:
– Andrei volentieri ad abitare in Spagna!
– Vivrei volentieri senza lo stress: ci guadagnerei in salute
D) esprimere incertezza, cioè qualcosa di non sicuro, per esempio:
– “Chi vincerà le elezioni?” “Non saprei!”
– “Secondo te Luca è innamorato?” “Direi di si, non l’ho mai visto così!”
Ecco ora la coniugazione dei verbi regolari del condizionale al tempo presente
chiamare prendere finire
Io chiamerei prenderei finirei
tu chiameresti prenderesti finiresti
Lui/lei chiamerebbe prenderebbe finirebbe
Noi chiameremmo prenderemmo finiremmo
Voi chiamereste prendereste finireste
Loro chiamerebbero prenderebbero finirebbero
Come al solito i verbi più “usati” sono irregolari. Ne indichiamo qui solo alcuni:
avrei sarei farei verrei
avresti saresti faresti verresti
avrebbe sarebbe farebbe verrebbe
avremmo saremmo faremmo verremmo
avreste sareste fareste verreste
avrebbero sarebbero farebbero verrebbero
Ora svolgi l’esercizio e scegli solo la frase dove vi è la forma corretta del condizionale.
La risposta corretta diventerà verde.
Ciao Valerio,
da tre anni che sono imparando italiano e TIC e non so cosa mi sembra più affascinante, sono tante le possibilità che sto scoprendo della mano della vostra lingua.
L’altro giorno ho visto raccomanato il tuo sito su un blog di quelli che visito con frequenza e mi è piaciuto molto il modo in cui è elaborato. Complimenti!
Questo post d’oggi mi serve per praticare quello che abbiamo lavorato l’anno scorso e in questo primo trimestre nel livello
1º Intermedio (credo è B1, no?)
Il blog che mi ha fatto svegliare la voglia d’imparare di più e mi ha acchiappato è questo:
http://italiaeoisagunt.blogspot.com/
vi lo raccomando, oggi giorno pubblicano un post e così il contatto con l’italiano è giornaliero.
Sono maestra da bambini tra 3 e 1 2 anni, insegno l’inglese, in un piccolo paese di Valencia, in Spagna. Mi piace aprire finestre al mondo ai miei allievi e abbiamo una bella collaborazione con il dipartimento della scuola di lingue.
Grazie tante per la vostra dedicazione.
Carini saluti
un dubbio sui verbi riflessivi in combinazione con i verbi servili. si dice “dobbiamo lavarci” o “dobbiamo lavarsi”?
inoltre, da buona toscana, uso spesso la forma impersonale. come de vo dire in questo caso? “si deve lavarsi”, “ci si deve lavare” oppure??? e nel caso ci si debba lavare le mani? “ci si deve lavare le mani prima di andare a tavola” o???
Cara Elena,
il pronome personale si declina normalmente, anche se posto come suffisso al verbo:
devo lavarmi, devi lavarti, deve lavarsi,
dobbiamo lavarci, dovete lavarvi, devono lavarsi
Notiamo che con i verbi servili la particella pronominale può essere anticipata: “devo lavarmi” -> “mi devo lavare”
Il caso che Lei cita è tra i più complicati perché è un riflessivo improprio (“mi lavo le mani”, cioè “lavo le mani a me”), con verbo servile (“devo lavarmi le mani” oppure “mi devo lavare le mani”), usato all’impersonale: è corretto “ci si deve lavare le mani”.
Però, attenzione a un particolare: quel “ci” NON è il pronome personale “a noi” di “ci dobbiamo lavare le mani”. Ma è un pronome dimostrativo, come per dire “qualcuno si deve lavare le mani” oppure “tutti si devono lavare le mani”
In soldoni, con impersonale e passivo insieme, il “si” ha la funzione passivante e il “ci” dell’impersonale, come nelle forme “ci si lava”, “ci si sveglia”, “ci si accorse”. “Ci si accorse” è un po’ come dire “qualcuno si accorse”.
In Toscana, l’uso dell’impersonale è sicuramente molto personale! Per esempio, invece che “noi andiamo”, è frequente “noi si va”. Oppure “noi si mangia”, invece che “noi mangiamo” e così via. Sono delle formule colloquiali molto simpatiche, ma a rigore sono degli anacoluti scorretti.
Cordiali saluti,
Giovanni Enriques
Per me la frase numero 3 dovrebbe essere v no f. Non capisco cos’e’ sbagliato nel dire: Me ne andro’ al piu’ presto da questa citta’….
Cara Daria, la frase in generale non è scorretta, ma il verbo “andrò” non è al condizionale, ma al futuro, ed, essendo l’esercizio sul condizionale, ti segnala la frase come scorretta solo in quanto il verbo non è al condizionele.
Un saluto
Prof. Anna
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Cara prof.ssa Anna,
Questa lessione capisco molto bene e anche so di usare questa forma:” Sulla tabletta la taatiera è troppo picola e se avessi un laptop
Cara prof.ssa Anna,
Non ho finito il mio commento ancora, dunque continuo qui. Anche so di usare questa forma:”La tastatiera della questa tabetta è troppo picola e se avessi un laptop con una taatiera più grande, sarei fare meno errori di battitura”. E :” Se avessi saputo che pioggierebbe cosi, non sarei uscita di casa”. Ma devo esaercirmi veramente bene per fare il suo ultimo test, ma sono on optimista. L’esaercizio fa il maestro e non tutti fa facile come vuogliamo. Nel frattempo continuo con lo stesso entusiasmo.
Con salutti cordiali
Anita dal Ollanda
Cara Anita, fai bene a provare a fare esercizi un po’ più difficili, ti consiglio comunque di andare per gradi e studiare bene un argomento prima di esercitarti, comunque continua così, si vede che ci metti impegno e molto entusiasmo. Le frasi corrette sono: “i pulsanti di questa tastiera sono troppo piccoli, se avessi un laptop con una tastiera più grande, farei meno errori di battitura”; “se avessi saputo che pioveva, non sarei uscita di casa”.
A presto
Prof. Anna
Salve, ho un piccolo dubbio, forse banale, che mi ha creato delle incertezze.
Qual è la frase corretta delle seguenti?
…mi riferiva che qualora l’avrebbe rivista, ci avrebbe contattati;
…mi riferiva che qualora l’avesse rivista, ci avrebbe contattati.
A mio avviso quella corretta è la seconda.
Potreste darmi comunque una spiegazione.
Grazie
Caro Fabio, la tua ipotesi è corretta: la frase giusta è la seconda.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera professoressa
un mio amico oggi mi ha scritto questo messaggio. “Oggi tornando da Lucca in treno dovevo scendere a Viareggio perché li abito, non so per quale motivo sono sceso a massa, e mi sono ritrovato a piedi con la macchina parcheggiata alla stazione di Viareggio”. nella prima parte non avrebbe dovuto usare il condizionale?
Saluti
Salvatore
Caro Salvatore, all’interno di un registro informale come questo va bene anche l’indicativo, altrimenti avrebbe dovuto usare il condizionale passato “sarei dovuto scendere”.
A presto
Prof. Anna
Buonasera professoressa
un mio amico oggi mi ha scritto questo messaggio. “Oggi tornando da Lucca in treno dovevo scendere a Viareggio perché li abito, non so per quale motivo sono sceso a massa, e mi sono ritrovato a piedi con la macchina parcheggiata alla stazione di Viareggio”. nella prima parte non avrebbe dovuto usare il condizionale?
Saluti
Salvatore
Buonasera Professoressa,
Ricordo che a scuola un professore mi ha detto che quanto si fanno richieste, quali ad esempio “sarei interessata ad avere informazioni in merito alla sua casa…”, è corretto usare il presente indicativo, quindi un tempo che esprima certezza di intenti di colui che parla, e non il condizionale.
Lei cosa ne pensa?
Grazie
Cara Chicca, è sicuramente corretto usare il presente indicativo, ma usiamo il condizionale per attenuare la perentorietà di una richiesta (condizionale di cortesia).
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
chiedo la Sua cortese attenzione per dirimere un fastidioso dubbio sulla correttezza grammaticale delle frasi che Le sto per proporre.
Premetto che il ricovero è una certezza, ma si ignora quando avrà luogo.
Eravamo d’accordo che mi avrebbe avvisato quando l’avrebbero ricoverato.
Eravamo d’accordo che mi avrebbe avvisato quando l’avessero ricoverato.
Eravamo d’accordo che mi avvisasse quando l’avrebbero ricoverato.
Eravamo d’accordo che mi avvisasse quando l’avessero ricoverato.
Grazie per La Sua disponibilità.
Cara Viv, la prima e la terza frase sono corrette.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof. Anna. Ho una domanda circa l’associazione del servile dovere al modo condizionale. Nell’esempio “Certa gente dovrebbe imparare le buone maniere!”, come si chiama la forma usata? Cioè, mi pare che dire che è un condizionale è limitativo, sembra quasi un condizionale… “esortativo” (mi scusi se dico un obbrobrio)!! Vorrei sapere se ha una definizione grammaticale specifica
Cara Ely, si può definire condizionale ottativo, cioè un condizionale usato per esprimere un augurio o un desiderio.
Un saluto
Prof. Anna
Gentilissima prof. Anna, buon pomeriggio. Le pongo di nuovo alcuni quesiti per cercare di sciogliere i miei dubbi:
A) Se sapessi che la casa verrà venduta domani ne sarei felice.
B) Se sapessi che la casa venisse venduta domani ne sarei felice
C) Se sapessi che la casa verrebbe venduta domani ne sarei felice
D) Se sapessi che la casa viene venduta domani ne sarei felice
Credo che le frasi corrette siano la A e la D, ma non riesco a capire perché la B e la C siano grammaticalmente scorrette.
E inoltre, nella frase:
Se Stefano è pronto per riprendere il lavoro, significa che sta bene, quindi la sua assenza non trova più una giustificazione, ammesso che prima “avrebbe potuto” averne una.
Io userei il congiuntivo “avesse potuto” averne una… oppure, semplicemente “ne avesse una”.
Sono tutte corrette?
So che non è questo il giusto spazio per porLe questa domanda perché riguarda l’uso di un aggettivo, ma faccio comunque un tentativo sperando di non sembrare inopportuna.
Sento sempre usare “scevro” seguito dalla preposizione “da”, ma sui vocabolari che ho consultato viene riportato che l’aggettivo “scevro” è seguito dalla preposizione “di”. Qual è l’uso corretto?
Un ultimo quesito “fuori luogo”:
L’uso del pronome di cortesia “lei” nella seguente frase come muta il genere dell’aggettivo?
Luca, la vedo interessato o interessata?
Grazie mille e spero di non aver approfittato troppo della Sua pazienza.
Viv
Cara Viv, la A e la D sono corrette, infatti dopo il verbo “sapere” non è necessario usare il congiuntivo, quindi è corretto l’indicativo; per quanto riguarda la seconda frase, la soluzione migliore è “ammesso che prima ne avesse una”; l’aggettivo “scevro” può reggere entrambe le preposizioni, quindi si può dire sia “scevro di” sia “scevro da”; nell’ultima frase l’aggettivo rimane comunque maschile: la vedo interessato.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Gentilissima professoressa Anna, La ringrazio di cuore per le Sue risposte, mi sta aiutando molto.
In merito al quesito che Le ho posto di recente, avrei bisogno, cortesemente, di una precisazione.
Nella frase:
Se Stefano è pronto per riprendere il lavoro, significa che sta bene, quindi la sua assenza non trova una giustificazione, ammesso che prima NE AVESSE una…
Lei mi ha indicato come corretto “ne avesse una”, ma non ho capito se le altre due formule “avrebbe potuto averne una” e “avesse potuto averne una” sono grammaticalmente scorrette o se si tratta di una preferenza.
Grazie ancora e buona domenica.
Viv
Cara Viv, a livello temporale non è necessario usare un congiuntivo trapassato (avesse potuto), se vuoi usare il verbo “potere” puoi usare un congiuntivo imperfetto “potesse averne una”; quindi è giusta la scelta del congiuntivo ma non è corretta la scelta temporale (trapassato); mentre non è corretto “avrebbe potuto averne una”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille professoressa Anna, il suo contributo e la sua cordialità sono preziosi.
Viv
gent.ma prof.
come posso rivedere i commenti archiviati? mille grazie
Cara Antonella, in fondo a ogni articolo puoi vedere tutti i commenti che si riferiscono all’articolo stesso.
A presto
Prof. Anna
Grazie mille per l’articolo! Davvero molto interessante. Ho letto anche questo. Un bacione e a rileggervi!
Buonasera Prof. Anna.
Perche diciamo “Mario, ti andrebbe di uscire stasera?” e non “Mario, ti andresti di uscire stasera?” Perche si usa el condizionale in terza pers.?
Caro Cosme, è corretta la frase: ““Mario, ti andrebbe di uscire stasera?”, in quanto la costruzione della frase è “Mario, di uscire stasera andrebbe a te”, si tratta di una proposizione soggettiva, cioè la subordinata soggettiva (di uscire stasera) svolge la funzione di soggetto della reggente (ti andrebbe).
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
secondo me, c’è un errore:
– “esprimere un azione considerata possibile”, manca l’apostrofo tra “un” ed “azione” => “esprimere un’azione considerata possibile”.
Cordiali saluti.
Gaetan
Caro Gaetan, grazie per la segnalazione.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Salve, ho scritto questa mail formale ed il mio dubbio dopo averla spedita è di aver sbagliato a scriverla…
Buon pomeriggio
Con la presente Le chiedo gentilmente se potrebbe fornirmi l’elenco dei documenti da consegnare per il trasferimento.
Nel ringraziarLa in anticipo per la cortese attenzione, porgo
Cordiali saluti
Cara Paola, la tua lettera è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
È come se il 2018 non fosse / sarebbe mai arrivato.
Credo sia esatto inserire “sarebbe” … C’entra qualcosa l’interrogativa indiretta ?
Caro Mauro, la frase corretta è: “è come se il 2018 non fosse mai arrivato”.
Un saluto
Prof. Anna
L’ avrei dovuto prendere oggi
o
Sarei dovuto andarlo a prendere oggi ?
Cara Lina, entrambi i periodi sono corretti, ma differenti: nel primo abbiamo il verbo “prendere”, nel secondo l’espressione “andare a prendere”, dipende da cosa vuoi esprimere.
A presto
Prof. Anna
“Avrebbe potuto fare tutto ciò che avrebbe voluto ” è corretta ?
Caro Paolo, è meglio dire “avrebbe potuto fare tutto ciò che voleva”.
Un saluto
Prof. Anna
1)Direi che è meglio che tu ritorni/ritornassi con l’ autobus Delle 8.2)sarebbe meglio che tu ritornassi /fossi ritornato con l’autobus Delle 8 e giuste le frasi;grazie mille
Caro Giorgio, sono corrette le frasi: direi che è meglio che tu ritorni con l’autobus delle 8; sarebbe meglio che tu ritornassi (corretta se si vuole esprimere contemporaneità o posteriorità)/fossi ritornato (corretta se si vuole esprimere anteriorità) con l’autobus delle 8.
A presto
Prof. Anna
Salve, nella frase ”Ha detto che andrebbe bene anche senza compenso”, la cui concordanza potrebbe destare dei sospetti, il ”che” introduce una proposizione oggettiva al condizionale, quando si vuole sottolineare il valore ipotetico della frase; è come se dicessimo ”Ha detto che andrebbe bene, anche se non ci fosse il compenso (quindi un’oggettiva può essere costruita anche con il condizionale come se ci trovassimo di fronte all’apodosi di un periodo ipotetico; ah, per indicare un’ipotesi si può usare anche se + congiuntivo. In questo caso, anche se equivale ad ammesso pure che o quandanche: Anche se avesse la febbre, andrebbe a lavorare. Anche se venissi con noi, non ti farebbero entrare).
Giusto?
è come se dicessimo “Non penso (oggi) che sarei diventato (nel passato, apodosi) così grande, se avessi avuto un altro manager (protasi) (con un altro manager)”;
Caro Giorgio, giusto.
1″Le chiedo (adesso) se (sempre adesso o in futuro imminente) le andrebbe di uscire”.
Si tratta di un inappuntabile condizionale di cortesia, il quale, allo stesso tempo, sottolinea che quanto espresso nell’interrogativa indiretta è soggetto a una condizione, anche sottintesa (“…qualora glielo chiedessi”). Tale inappuntabile condizionale di cortesia resta inappuntabile anche nell’interrogativa indiretta (come da esempio).
2″Volevo chiederle (adesso) se potrebbe aprire (adesso) la finestra”
…Stesso discorso; ma il “volevo” nella principale in realtà non è rivolto al passato, bensì al presente, con una sfumatura di cortesia (una richiesta più cortese); difatti il condizionale nell’indiretta è presente (e non passato), che concorda con “volevo”, il quale sarebbe più un “voglio” ma “attenuato”.
Caro Filippo Maria, i tuoi ragionamenti sono corretti.
Condizionale passato:
Il condizionale passato può indicare anche un’azione non realizzabile nel futuro:
“Quella sfida avrei dovuto farla domani (sottointeso “…ma purtroppo non ho più i mezzi per farla”)”.
…in più il condizionale passato, come apòdosi, indica un desiderio irrealizzabile (con la protasi anche sottintesa):
“Avrei dovuto fare la sfida domani, se non l’avessi fatta oggi” oppure “Avrei fatto la sfida domani, se non l’avessi fatta oggi”, ecc.
Credo sia giusto.
Caro Aldo, è giusto.
Gentile Prof.ssa,
ho un dubbio su questa frase:
“Cosa faresti se lo incontrassi stasera?
Lo saluterei quando lo ved* in giro”
Se al posto di “quando” mettessi “qualora” o “se”, il congiuntivo “vedessi” mi suonerebbe bene. Ma con “quando” ho qualche dubbio in più; forse perché rispetto all’ipotetico “se” mi sembra abbia possibilità di realizzazione superiori. Certo è che neppure l’indicativo “vedo” suona male, ma forse manca una certa temporalità.
La ringrazio molto.
Caro Luca, in questo caso si usa “se” o “qualora” e si va a formare un periodo ipotetico della possibilità: “lo saluterei se lo vedessi in giro”; puoi usare “quando” con l’indicativo: “lo saluto quando lo vedo”.
A presto
Le regole sulla concordanza dei tempi appena illustrate non valgono quando nella reggente c’è un verbo che esprime volontà o desiderio (volere, desiderare, preferire ecc.) coniugato al condizionale. In questi casi per indicare un rapporto di contemporaneità o posteriorità si usa il congiuntivo imperfetto e per indicare un rapporto di anteriorità si usa il congiuntivo trapassato:
1) Non vorrei che facesse uno sbaglio (contemporaneità e posteriorità)
2) Non vorrei che avesse commesso uno sbaglio (anteriorità)
Giusto?
Caro Giuseppe, è giusto.
“La leggenda narra che…”:
L’espressione “La leggenda narra che”, secondo me, ammette sia l’indicativo, sia il congiuntivo che il condizionale. Anche in questi casi, probabilmente, dipende dal grado di veridicità dell’episodio:
1)”La leggenda narra che queste Ninfe avessero pure facoltà di compiere sortilegi” (usiamo il congiuntivo in quanto l’episodio in questione è fantastico, e perciò incerto, e quindi ha pochi riscontri con la realtà dei fatti)
2)”La leggenda narra che Alessandro viaggiò attraverso il deserto” (usiamo l’indicativo perché l’episodio è certo e provato)
3)”La leggenda narra che proprio da questa cava sarebbe stato estratto il marmo utilizzato per la tomba di Napoleone” (usiamo il condizionale in quanto stiamo esprimendo qualcosa di cui non si è certi o di cui si è avuta notizia da altri).
Penso si tutto giusto…
Caro Stefano, è giusto.
è corretto scrivere:
m
Un giorno i miei genitori ed io siamo andati in un grande supermercato a fare la spesa settimanale. Mia madre aveva fatto una lista in cui aveva scritto tutti i prodotti di cui aveva bisogno come: vino, salumi, formaggio e verdure perché avremmo cenato a casa con i vicini.
Entrando al supermercato, abbiamo lasciato il carrello in un angolo e ognuno di noi metteva dentro il carello i prodotti che trovava. Quando siamo andati alla cassa a pagare, il carello non c’era. Abbiamo iniziato a cercarlo e alla fine abbiamo notato che, una signora l’aveva preso per sbaglio. Poi abbiamo capito che la signora si era confusa perché anche il suo carello era pieno di prodotti/conteneva tanti prodotti come il nostro.
Caro Giorgio, il testo è corretto, l’unico errore è la posizione della virgola qui: “Abbiamo iniziato a cercarlo e alla fine abbiamo notato che, una signora l’aveva preso per sbaglio”, la virgola non va messa tra frase reggente e subordinata oggettiva, quindi è necessario toglierla: “Abbiamo iniziato a cercarlo e alla fine abbiamo notato che una signora l’aveva preso per sbaglio”.
Un saluto