Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi vedremo cosa si intende per discorso diretto e per discorso indiretto e quali sono le regole per passare dall’uno all’altro.
Buona lettura!
Prof. Anna
Per riferire i pensieri o parole di qualcuno usiamo il discorso diretto, cosiddetto perché riporta direttamente le parole pronunciate, il discorso indiretto, con il quale le stesse parole vengono invece riferite per mezzo di una proposizione subordinata dipendente da verbi come dire, riferire, esclamare, ecc.
• Discorso diretto: Marta dice a Fatima: “Sei molto simpatica”; mia madre mi chiede sempre: “Stai bene?”.
• Discorso indiretto: Marta dice a Fatima che è molto simpatica; mia madre mi chiede sempre se sto bene.
Come si vede negli esempi, nel primo caso vengono riportate tra virgolette le esatte parole pronunciate (o pensate), nel secondo caso la frase viene trasformata in una subordinata retta dal verbo dire o da un altro verbo dichiarativo o interrogativo (pensare, domandare, chiedere, rispondere ecc.). Se la frase è affermati va<, nel discorso indiretto si trasforma in un’oggettiva, se è interrogativa si trasforma in un’interrogativa indiretta:
– Marco dice: “Vado a scuola a piedi” → Marco dice che va a scuola a piedi (oggettiva introdotta da che).
– Fatima mi chiede sempre: “Marco è un bravo ragazzo?” → Fatima mi chiede sempre se Marco è un bravo ragazzo (interrogativa indiretta introdotta da se).
DAL DISCORSO DIRETTO AL DISCORSO INDIRETTO
Nel passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto sono necessari alcuni cambiamenti:
• scompaiono i due punti e le virgolette;
• quando il verbo della reggente è al presente o al futuro non si ha alcun cambiamento nei tempi passando dal discorso diretto al discorso indiretto:
Marta dice: “Me ne vado” → Marta dice che se ne va;
Marta dice: “Me ne andai” → Marta dice che se ne andò;
Marta dice: “Me ne andrò” → Marta dice che se ne andrà;
Marta dirà: “Me ne vado” → Marta dirà che se ne va.
• quando il verbo della reggente è al passato, la trasformazione del discorso diretto in discorso indiretto comporta un cambiamento nel verbo della proposizione dipendente:
– se il verbo della dipendente è al presente⇒ il presente diventa imperfetto:
Luca disse (verbo della reggente al passato): “Ho fame” (verbo della dipendente al presente)→ Paolo disse che aveva fame (verbo della dipendente all’imperfetto);
– se il verbo della dipendente è al futuro⇒ il futuro diventa condizionale passato:
Luca disse: “Tra una settima partirò” → Luca disse che tra una settimana sarebbe partito;
– se il verbo della dipendente è al passato ⇒ il passato diventa trapassato:
Luca disse: “Sono andato al cinema” → Luca disse che era andato al cinema.
• i pronomi personali e possessivi di prima e seconda persona diventano di terza persona;
• le forme verbali di prima e seconda persona diventano di terza persona:
Laura dice a Marta: “Io vorrei una giacca come la tua” → Laura dice a Marta che lei vorrebbe una giacca come la sua.
Altri cambiamenti possono essere necessari nei dimostrativi e in altre espressioni che collocano le frasi nello spazio e nel tempo, per esempio:
• questo diventa → quello;
• qui diventa → lì;
• ora diventa → allora;
• oggi diventa → quel giorno;
• ieri diventa → il giorno prima;
• domani diventa → il giorno dopo.
Laura disse: “Domani voglio leggere questo libro” → Laura disse che il giorno dopo voleva leggere quel libro.
La trasformazione degli indicatori temporali (ora, oggi, ieri ecc.) non è necessaria quando la frase è al presente:
Laura dice “Ora voglio leggere questo libro” → Laura dice che ora vuole leggere quel libro.
Cara prof. Anna,
Primo questo mi ha sembrato difficilissimo ma facendo l’esercizio ho fatto un solo errore ma non lo capisco. No 3: Io preferisco sempre il risposto:”mia sorella mi ha detto che me porterebbe un regalo”. Vorrebbe spiegarmelo?
Saluti sinceri, Maria
Cara Maria, quando nel discorso diretto la frase principale è al passato e la dipendente al futuro, nel discorso indiretto il futuro diventerà condizionale passato “avrebbe portato”.
Un saluto
Prof. Anna
Ma negli esempi si trascura la regola che vuole che il discorso diretto cominci con la maiuscola: altra regola desueta?
Caro Mario, c’era un errore, la maiuscola è necessaria all’inizio del discorso diretto.
A presto
Ma nei Promessi sposi Manzoni, come futuro nel passato, usa il condizionale presente: disse che verrebbe (e non
: sarebbe venuto)
Complimenti Prof. Ana, Questo blog è davvero speciale, ci aiuta a capire meglio le regole della lingua italiana e così possiamo imparare con facilità. Sempre scrivi molto chiaro, facile da capire. Grazie!
Caro Alìrio, grazie a te per la tua gentilezza!
A presto
Prof. Anna
Grazie Prof. Anna per la Sua spiegazione. Adesso capisco perfettamente!
Prof.Anna
Mi chiamo Ileana,sono contenta di aver trovato questo blog,lo trovo molto interessante.La mia lingua madre è lo spagnolo e comunque la somiglianza delle due lingue l’italiano mi resulta dificile sopra tutto all’ora di scrivere ,non lo mai studiato veramente ma ho promesso a me stessa di studiare ed pratticare insieme a voi,la ringrazio di cuore
ileana la cubana
Ciao Ileana, benvenuta su Intercultura blog!
Quando la lingua madre è simile alla lingua che si vuole imparare spesso si può creare un po’ di confusione e si possono avere delle difficoltà, ma sicuramente si hanno anche molti vantaggi, vedrai che con un po’ di studio riuscirai presto a parlare e scrivere correttamente.
A presto
Prof. Anna
Cara Profa. Anna,
Sono molto contenta di aver risposto questi esercizi. Ho imparato molto! Ho fatto degli errori, ma è così che si impara,non è vero?
Abbracci,
Genoveva
Cara Genoveva, è proprio così che si impara!
Un saluto
Prof. Anna
Cara Professoressa:
Prima ho presso lezione con una persona che non poteva spiegare propriamente il discorso diretto e indiretto. Adesso capisco chiaramente come si fa. Dunque sarebbe buono avere più esercissi per rinforzare il conoscimento.
Un saluto,
Marta
Gentilissima prof. Anna, ho dato un’occhiata al sito e devo dirle che è veramente fatto bene, anzi benissimo, soprattutto il vocabolario, la pronuncia e il modo in cui è fatto. lo sto proponendo a molti amici stranieri che sono già un livello avanzato, o che capiscono la scrittura. Sarebbe interessante tradurre il procedimento, almeno in lingua inglese, ho fatto anch’io degli esercizi, mi piace molto e lo proporrò anche agli italiani. Grazie, Renata
Cara Renata, grazie per il tuo gentile commento.
Un saluto
Prof. Anna
“mi dispiace di non essere venuto”
Premetto che non sono italiana, ma ho sempre creduto che se dovesse dire: “Mi è dispiaciuto di non essere venuto”. Mi può aiutare? Grazie
“mi dispiace di non essere venuto”
Sbaglio quando dico:”Mi è dispiaciuto di non essere venuto”?
Premetto che non sono di lingua madre italiana.
grazie
Cara Mara, non so se ho capito bene la tua domanda ma è corretto dire. “mi è dispiaciuto di non essere venuto” se ci stiamo riferendo a un avvenimento passato.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof ho un dubbio…
“Eppure mai avrei pensato che mi SAREBBE dispiaciuto così tanto”
oppure…
“Eppure mai avrei pensato che mi FOSSE dispiaciuto così tanto!”
Qual’è la forma corretta? Protendo per la prima.. ma nel dubbio?
Grazie ed un carissimo Saluto Giusy
Cara Giusy, la frase corretta è “mai avrei pensato che mi sarebbe dispiaciuto così tanto”.
A presto
Prof. Anna
dimenticavo… e con il verbo immaginare è corretto?
“Eppure mai avrei immaginato che mi SAREBBE dispiaciuto così tanto”
oppure…
“Eppure mai avrei immaginato che mi FOSSE dispiaciuto così tanto!”
Grazie ancora Prof.!
Cara Giusy, la frase è corretta anche con il verbo “immaginare”.
Un saluto
Prof. Anna
è benissìmo per impare italiano
è benissìmo per impare italiano, lo ricommendo molto
Ottimo esercizio,mi ha permesso di capire bene i dialoghi.Per un principiante di scrittura creativa come me.Con mia sorpresa sono riuscito a farli tutti meno il n°8,mi sono fatto fregare dal “questo” e dal “quel”.Grazie Saluti.Giorgio.
Questo sito è bello!
grazie per l’esercizio, mi ha aiutato a capire la trasformazione dei verbi quando il verbo reggente non e’ nel presente.Saluti Denise
Gentile Professoressa,
nell’esercizio n. 3 la frase principale è al passato prossimo e non al passato remoto, sicché mi sembra preferibile usare nel discorso indiretto l’indicativo futuro piuttosto che il condizionale passato.
Dunque: mia sorella mi ha detto che mi porterà un regalo.
Cordiali saluti.
Dario
Caro Dario, per esprimere un rapporto di posteriorità se la reggente è al passato (prossimo o remoto) nella subordinata si userà il condizionale passato.
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa, mi ricollego alla sua risposta.
A mio avviso, se la reggente è al passato prossimo e il fatto futuro è tale anche rispetto a chi lo riferisce, non sussistono preclusioni grammaticali all’uso del futuro semplice. Ad esempio: Fabio mi ha detto: “Partirò domani”; Fabio mi ha detto che partirà domani (G. Pittàno, “La comunicazione linguistica”, Mondadori, 1988, p. 358); qui la trasformazione del discorso diretto in quello indiretto è corretta se Fabio mi ha annunciato oggi la sua partenza: in tal caso infatti l’azione è futura non solo rispetto al passato, ma anche rispetto a me, sicché può essere espressa sia con il condizionale passato sia con il futuro semplice.
Questa riflessione scaturisce non da un puntiglio tecnico, ma dalla percezione che sovente il futuro semplice conferisce al periodo una maggiore fluidità, come emerge dal raffronto tra queste frasi: a) Monti ha dichiarato che nel 2013 ci sarebbe stata una ripresa economica; b) Monti ha dichiarato che nel 2013 ci sarà una ripresa economica.
Cordiali saluti.
Dario
Caro Dario, ti ringrazio per aver condiviso la tua riflessione, sono convinta che possa essere utile a tutti i lettori.
A presto
Prof. Anna
il gelataio chise ai ragazzi che gusti preferite
Caro Flavio: “il gelataio chiese ai ragazzi che gusti preferissero”.
Un saluto
Prof. Anna
Dal discorso diretto a quello indiretto per la seguente frase: Mario mi ha chiesto:“posso chiamarti fra una settimana?”, chiedo gentilmente quale delle due soluzioni proposte sotto sia quella corretta.
1) Mario mi ha chiesto se potesse chiamarmi dopo una settimana.
2) Mario mi ha chiesto se avrebbe potuto chiamarmi dopo una settimana.
Buona giornata
Caro Riccardo, la frase corretta e` la seconda.
A presto
Prof. Anna
ciaooo maestra anna,io non riesco a capire no=7 il verbo frase reggente é al passato e frase dipendente é presente indicativo ‘devo risolvere’ e voi avete detto che,se il verbo frase dipendente fosse indicativo presente dovrebbe diventare imperfetto indicativo ma nella domanda 7 il risposto verde si vede ‘dovesse risolvere’ quındi dovesse non é un congiuntivo?
Caro Dilo, il verbo “pensare” richiede il congiuntivo e il tempo giusto da usare è l’imperfetto (non necessariamente indicativo) e dunque il congiuntivo imperfetto “dovesse” è corretto.
A presto
Prof. Anna
cioa tutti,
potete diremi come posso cambiare discorso diretto
Li, sugli scaffali piu bassi. Vuoi che ti aiuti a trovare un bel libro con tante illustrazioni?
in discorso indiretto?
Grazie miile!
Cara Melody, non so se la domanda è rivolta a un uomo o a una donna, comunque se fosse un uomo sarebbe: “gli ho chiesto se voleva che lo aiutassi a trovare un bel libro”, nel caso fosse una donna devi usare i pronomi femminili.
Un saluto
Prof. Anna
grazie dell’aiuto
by la mora che scotta
Cara prof. Anna mi piace molto il vostro blog. mi ha fatto molto riflettere anke se in italiano sono molto brava,ho preso 8 perciò sono brava,ma non per il fatto che sono brava ma perchè ho messo me stessa,ma comunque non fa mai male studiarla ogni giorno. mi congratulo ancora con lei per l’ottimo blog. Un saluto Giuseppina
Cara Giuseppina, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
nn riesco mai a capire il periodo dell’analisi grammaticale. me lo potete spiegare x favore???
un saluto Giuseppina
Cara Giuseppina, è un argomento troppo complesso per poterlo spiegare qui, prova a consultare una buona grammatica e in futuro anche su questo blog verrà pubblicato un articolo su questo argomento.
A presto
Prof. Anna
Complimenti, prof.! Sono un’ insegnante della scuola primaria e ” intercultura blog ” mi aiuta molto; prima di spiegare una lezione lo consulto sempre. Grazie mille!
leo chiese alla mamma perche gli erano spuntati due fruncoli proprio sulla punta del naso. La mamma, sorridendo.Rispose che si erano rialzati sul nasp per poterlo guardare neglio occhi
Caro Mario, i tempi verbali sono corretti ma ci sono alcuni errori: – “perché” è scritto con l’accento; dopo “sorridendo” non è corretto il punto, ma ci vuole la virgola: non possiamo separare il soggetto (la mamma) dal verbo (rispose) – “negli occhi” e non “neglio occhi”, ma forse è un errore di battitura come “naso”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve, mi sa dire la frase indiretta dove una bambina invita una sua amica per il suo compleanno. la ringrazio
Cara Veronica, potrebbe essere così: una bambina chiede a un amica di andare allla sua festa di compleanno.
A presto
Prof. Anna
Una sera a casa di Susanna e Stefano suonò il campanello. Soppresa! gridò il padre, mentre si infilava una mano nella tasca. Ne tirò fuori un gattino. E’ vostro! disse. Un gatto, papà? chiese Susanna incredula. Avevi sempre detto che volevi un cane. Verissimo, ma cominceremo con un gatto! Dicono tutti che é più semplice. Ma adesso su, tutti a comprare quello che serve per un gatto e una pizza per cena. E il gatto? osservò Stefano non si può lasciare a casa da solo! Certo che no! Convenne il padre e infilò il gattino nella tasca della giacca del figlio.
Caro Baldo, io metterei i discorsi diretti tra virgolette.
Un saluto
Prof. Anna
sai cosa mi andrebbe oggi per pranzo
cara maestra
mi sono divertita molto e le tue spiegazioni mi sono servite molto
CIAO !!
Cara prof.devo trasformare da discorso indiretto in discorso diretto le frasi: 1)Gli domandai,incuriosito,che cosa ci fosse dentro quel grosso pacco. 2) Mi chiesero,preoccupati,da dove arrivassi così stanco.
Frasi dal discorso diretto al discorso indiretto:
1)Il mio fratellino mi chiede spesso:-Posso giocare con te?
2)Tutti affermarono:-Siamo d’accordo con voi!
3)Qualche volta la maestra ci dice:-Dovreste ascoltarmi di più.
4)Mi sento spesso chiedere:-Preferisci il mare o la montagna?
Grazie dell’aiuto. Roberta
Cara Roberta, questo articolo spiega come trasformare il discorso indiretto in discorso diretto e viceversa, ti scrivo comunque un paio di esempi: la tua frase 1- come discorso diretto: gli domandai incuriosito: “cosa c’è dentro quel grosso pacco?”; mentre dal discorso diretto a quello indiretto, frase 1: “il mio fratellino mi chiede spesso di poter giocare com me”.
Un saluto
Prof. Anna
non so dificili
Salve,
Vorrei una spiegazione per quanto riguarda la frase num 8
Andrea pensò: “devo risolvere questo problema” secondo il sito la risposta giusta sarebbe:
Andrea pensò che doveva risolvere quel problema.
Ma non dvrebbe essere piuttosto : Andrea penso che dovesse risolvere quel problema??
Grazie
Un saluto
Cara Wahiba, hai ragione, c’è un errore nell’esercizio, la frase corretta è: Andrea penso che dovesse risolvere quel problema? Provvederò a correggerlo al più presto.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie prof.
Un saluto 🙂
Grazie prof.
Un saluto
Grazie,
perché “pensare” regge il congiuntivo quindi “dovesse” al posto di “doveva” ma se fosse un verbo come dire (che non regge il congiuntivo la trasformazione sarebbe cosi:
Lilly disse: “credo sia partito” diventa
Lilly disse che credeva che fosse partito
Un saluto
Cara professoressa, di nuovo ho dei dubbi.
Come si fa a (ri?)volgere nel discoro indiretto il periodo ipotetico del 1° tipo?
Le grammatiche dicono che se la proposizione principale è in passato, allora qualsiasi per.ipotetico diventa quello del 3° tipo. Però le stesse grammatiche offrono gli esercizi ad esempio “Un signore ci disse: “Se volete andare in centro, vi conviene prendere l’autobus”” e le chiavi risultano questo: “Un signore ci disse che se volevamo … ci conveniva…” Che regola è? Se il per.ipot. è con i verbi modali, il presente diventa l’imperfetto? Opppure?
Grazie di cuore in anticipo!
Cara Yana, la regola che citi è infatti corretta, cioè che nel passaggio da discorso diretto a indiretto il periodo ipotetico diventa di terzo tipo, c’è da dire però che nella lingua parlata è sempre più frequente trovare l’imperfetto, forse l’esercizio che hai fatto si riferiva a questo.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna:
Sono argentina, sto imparando l´italiano, e sono felice per avere trovato queso blog.
Grazie per tutto!A prest
Stella
Cara Stella, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
io vorrei sapere come lui si sarebbe comportato?
E’ giusto dire così?
Caro Franceso, il periodo che mi scrivi è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
salve :prof.Anna
sono la mamma di due bambine ,una diterza e una di seconda elementare , per me è molto dificile il verbo in italiano ,sono straniera ,parlo sempre una lingua latina , lo spagnolo , mia figlia di terza deve portare al presente tutta una istoria per me è dificilisimo .
comincia cosi
Ad Anna più di tutto piaceva peter
il vervo è piace.
mi puo agiutare .
mamma maria
Cara Maria: al presente diventa: “Ad Anna più di tutto piace Peter”; se hai altri dubbi non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa Anna,
Sono Algerina e sto imparando l’italiano da un anno, sono al livello B2, ho scoperto il Suo Blog per caso et ne sono molto contenta e sodisfatta anche.
Ho fatto l’esercizio sul Discorso Diretto/Indiretto dopo aver fatto il corso che è ben fatto,ho fatto uno solo sbaglio sulla frase (8) avevo dimenticato il modo congiuntivo per quanto riguarda l’espressione penso…che.
La ringrazio per tutte le spiegazioni e per il lavoro che Sta realizando per tutti coloro che vogliono migliorare il loro italiano
Sinceri saluti
Fayrouz
Cara Fayrouz, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
mi sta bene ho voluto fare il musicista quando non sono che un macelaio
Gentile professoressa, vorrei sapere se è giusto dire: “Chissà se avrebbe fatto qualcosa per i poveri”. Il se vuole sempre il congiuntivo o è possibile, in alcuni casi, usare il condizionale? Grazie
Caro Mauro, la frase che mi scrivi è un’interrogativa indiretta e in questo caso è corretto usare anche il condizionale .
Un saluto
Prof. Anna
cara professoressa sto molto contenta per rispondere bene questo esercizio anche ho una confusione con la domanda al passato, esempio le chiese: hai visto Marco? poso rispondere, le chiese se avesse visto / abbia visto Marco. aspetto la sua risposta grazie.
Cara Claudi, la regola è che se il verbo della dipendente è al passato, il passato diventa trapassato, quindi: le chiese se avesse visto (congiuntivo trapassato) Marco (uso il congiuntivo per sottolineare il valore dubitativo della frase, ma si può usare anche l’indicativo) o le chiese se aveva visto (indicativo trapassato) Marco.
Un saluto
Prof. Anna
Tante grazie per tutto, non potevo capire ma adesso è più facile rispondere il mio compito, ma per essempio. se troviamo una frase come “Laura ha ascoltato la musica che le piace” diciamo che “lei aveva ascoltato la musica che le piace”? o che “aveva ascoltato la musica che le piaceva”? o per essempio se una persona é andata da un agente inmobiliario e raconta a suo marito com’é stata la visita, diciamo: “ha detto che la casa é in ottimo stato” o “ha detto che la casa era en ottimo stato”? Grazie.
Cara Nay, tutti i verbi vanno cambiati, quindi: “aveva ascoltato la musica che le piaceva” e “ha detto che la casa era in ottimo stato”.
A presto
Prof. Anna
Ho un dubbio, cara prof. Come posò trasformare in discorso indiretto questo discoro ripeto:
La mamma esclamò: – Se non sei stato tu, sará stato tuo fratello!
Grazie. ofia
Cara Sofia: la mamma affermò che non eri stato tu e che sarebbe stato tuo fratello.
Un saluto
Sofia
Cara professoressa Ana, io studio l`italiano da un anno e domani ho il compito di controllo sul discorso diretto e indiretto , Per le soui esercizi L`ho capito perfettamente ma non capisco perche 8 e dovesse ma non doveva siccome non c`e SE(congiuntivo)
Cara Mariq, usiamo il congiuntivo perché c’è il verbo “pensare”: penso che + congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
il primo so po` di la lingua italiana voglio imparare parlare la ligua prima che cosa faccio io e che cosa pensa grazie cara prof ]
Cara Fady, continua seguire il nostro blog; cerca gli argomenti che ti interessano inserendo il nome nella finestra “search” in basso a destra, leggi gli articoli e fai i relativi esercizi, vedrai che avrai presto miglioramenti, se poi hai dei dubbi, non esitare a scrivermi.
Un saluto
prof. Anna
ma ho studiate tante grammatica
Cara prof. Anna volevo sapere se Laura e indiretto o indiretto
Cara Federica, non ho capito bene la tua domanda, puoi riformularla?
Un saluto
Prof. Anna
tante grazie prof Anna ti voglio bene molto gentile cara
Cara professoressa, come si trasforma questa frase al discorso indiretto:
Irma ha chiesto a Paolo:” Mi fai fare un giro in motoscafo? Non mi è mai capitato di andare in giro per mare di notte”
Tante grazie!
Cara Lluisa, “Irma ha chiesto a Paolo se le faceva fare un giro in motoscafo, non le era mai capitato di andare in giro per mare di notte”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
la sua piegazione è molto chiara ma non riesco a trasformare questo discorso:
“Spero che abbia tutto quello che desidera, signorina”disse la signora Rogers.
Grazie mille per il disturbo!!
Rossana
Cara Rossana, si può trasformare così: “la signora Rogers disse che sperava che la signorina avesse tutto quello che desiderava”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Professoressa Anna. la prego di dirmi se è sbagliato l’uso dell’indicativo presente nella seguente frase: “Alcune settimane fa IRROMPE sui giornali la notizia che…” – Io sono del parere che, in mancanza del passato prossimo, “IRROMPEVA” sarebbe preferibile anche a “IRRUPPE”. La ringrazio e la saluto.
Caro Guglielmo, sarebbe certamente corretto usare l’imperfetto, ma l’indicativo presente spesso è usato nella narrazione dei fatti per dare vivacità al racconto; quest’uso, caratteristico della prosa letteraria e di quella giornalistica, si chiama presente storico; è una questione di scelte stilistiche.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
la sua spiegazione sul discorso indiretto è molto chiara. Adesso, vorrei sapere come diventano i verbi del periodo ipotetico nel discorso indiretto.
Grazie mille!!!
Jorgelina
Cara Jorgelina, il periodo ipotetico nel discorso indiretto si rende con il congiuntivo trapassato e il condizionale passato, per esempio le frasi: “se ho tempo, ti chiamo”; “se avessi tempo, ti chiamerei”; “se avessi avuto tempo, ti avreichiamato” si trasformano tutte in: “mi ha detto che se avesse avuto tempo mi avrebbe chiamato.”
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof.Anna,
Domani ho la verifica di grammatica sul periodo ipotetico, su alcune subordinate e sulla trasformazione del discroso indiretto a quello indiretto,però non ho capito perchè nella frase: Andrea pensò: “devo risolvere questo problema”
la risposta corretta è questa:Andrea pensò che dovesse risolvere quel problema. Comunque grazie a questa spiegazione ho capito molto di più!
Graziee millee
Beatrice
Cara Beatrice, usiamo l’imperfetto congiuntivo (dovesse) perchè c’è il verbo “pensare” che regge il congiuntivo e, poiché è al passato (pensò), quando trasformiamo in discorso indiretto i verbi si trasformano al passato (devo-dovesse).
Un saluto
Prof. Anna
Dimenticavo più per favore dare delle altri frasi su cui lavorare?
Grazie mille
Beatrice
Gentile e cara Professoressa Anna, stamani – in una trasmissione televisiva – una psicoterapeuta ha detto “quello che a me preoccupa…”. Poiché non è la prima volta che sento, soprattutto da parte di politici, usare un verbo transitivo con il complemento di termine, chiedo a lei lumi sulla correttezza di tale…abbinamento. Come al solito la ringrazio e la saluto.
Caro Guglielmo, in questo caso “a me” è usato come rafforzativo, in quanto il verbo “preoccupare” non reggerrebbe un complemento di termine, ma viene usato spesso nel registro colloquiale come rafforzativo (=per quanto mi riguarda); la frase non è scorretta inserita in un registro colloquiale.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof. Anna
Il sito aiuta tantissimo! Grazie mille!
Ho una domanda; Mi può spiegare perché nel seguente esempio non si usa l’imperfetto “dovevo”? e perché si usa “dovesse”?
8. Trasforma correttamente il seguente discorso diretto: Andrea pensò: “devo risolvere questo problema”
Andrea pensò che doveva risolvere questo problema.
Andrea pensò che dovesse risolvere quel problema.
Un saluto
Cara Chantal, dopo il verbo “pensare” ci vuole il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof Anna , ho letto la sua esplicazione e più chiare. Ma ho un dubbio per esempio in questa frase
Franca ordinò Lara : smetti di piangere !
Come sarebbe con verbo al’ imperativo nel discorso indiretto
Sono di Argentina e sto imparando la lingua.
Grazie
Cara Fabiana, nel discorso indiretto non si userà l’imperativo ma: “Franca ordinò a Lara di smettere di piangere”.
A presto
Prof. Anna
Anna. Ho un’ altra domanda in questa frase
Renzo disse : è in questa casa che vivremo dopo il matrimonio
Sarebbe così al discorso indiretto : Renzo disse che era in quella casa che avrebbero vissuto dopo il matrimonio.
Grazie mille
Un saluto
Fabiana
Cara Fabiana, la frase che mi scrivi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
brava prof.anna..esecizio impeccabile
Cara Prof. Anna
Grazie per questo esercizio, aveva un dubbio ma ho letto la spigazione alla stessa domanda e ho capito.
Un saluto.
María.
Cara prof. Anna come posso cambiare il discorso diretto al indiretto cquando c’e´il avv( fa).
.”Marta non sta bane e non potrá venire al concertto”.Marta mi ha detto poco fa che non sta bene e non sarebbe potuta venire …..
.Non so dove siano i tuoi occhiali!”. Cinque minuti fa le ho detto che non sapevo dove fossero i suoi occhiali………………….
Cara Daniela: “Marta mi ha detto poco fa che non stava bene e che non sarebbe potuta venire” (il presente diventa imperfetto), la seconda trasformazione è corretta.
A presto
Prof. Anna
prof. Anna grazie, ho capito!!
Prof. Anna, vorrei sapere se è giusta la frase: “Sei capace di guidare la macchina?” Dopo la trasformazione -Le ho chiesto se fosse capace di guidare la macchina.
Cara Helena, è corretto.
A presto
Prof. Anna
prof.Anna, é giusta la seguente proposizione dal diretto al indiretto: “Non mi pare che voi abbiate torto; almeno in questa occasione” Rossana ha detto che non le pareva che noi avessimo torto;almeno in quell’occasione.ho una confusione quando nella frase trovo il “che” non mi reso conto se devo mettere un congiuntivo o no
Cara Daniela, la tua trasformazione da discorso diretto a discorso indiretto è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Buongirno prof-essa
vorrei sapere se queste frase del discorso indiretto sono corrette
1- Valeria mi ha detto: «Il tuo arrivo mi farà felice».
? Valeria mi ha detto che il mio arrivo l’avrebbe fatta felice.
2- Gli ho detto: «Ti chiamo stasera».
? Gli ho detto che lo avrei chiamato quella sera
3-«Fra un’ora ci vediamo?».
? Mi chiese se dopo un’ora ci saremmo visti.
se la seconda e terza frasi sono corrette perché hanno trasformato il verbo dal presente al condizionale composto.normalmente la regola dice che si deve trasformare-quando necessario- il verbo dal presente al imperfetto.
grazie
khadija
Cara Khadija, le frasi che mi scrivi sono corrette e hai giustamente usato il condizionale passato per esprimere un’azione nel futuro.
Un saluto
Prof. Anna
salve prof Ann
Cara prof; se non c é nessun disturbo per favore rispondami su mie domande veramente sto morendo di curiosita’.grazie mille
scusa per il disturbo
khadija
Grazie!!!
Graazie cara prof Anna
cara prof il suo blog mie piaciuto molto però ancora non ho capito se nel discorso indiretto si può mettere il punto !
Cara Ilaria, nel discorso indiretto non si mette il punto esclamativo.
A presto
Prof. Anna
prof non riesco proprio a trasformare il discorso diretto a quello indiretto adesso ti scrivo il testo diretto pervavore tu scrivimelo in indiretto scrivo poi il signor mccluskey si gira,disegna qualcosa sulla lavagna e ordina:-mickey murphy, per favore, spiega alla classe che cosè questa figura. murphy si alza in piedi, guarda la lavagna ed esclama:- è un disco volante!
-no,non è un disco volante- replica il signor mccluskey.-è un triangolo isoscele.
ti prego trasformamelo in discorso indiretto
Cara Federica, “il signor McCluskey……….ordina a Mickey Murphy di spiegare alla classe cos’è quella figura; Murphy si alza in piedi, guarda la lavagna, ed esclama che è un disco volante, il signor McCluskey replica che non è un disco volante, è un triangolo isoscele”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie prof Anna le sue frasi elle sue spiegazioni mi hanno agliutato molto grazie mille cordiali saluti
Prof Anna sono sempre kekko le voglio dire se mi può consigliare qualche frase in discorso diretto trasformata poi in discorso indiretto
Caro Kekko, intanto puoi esercitarti con questo test: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2823.
Un saluto
Prof. Anna
diventa ? quello;
• qui diventa ? lì;
• ora diventa ? allora;
• oggi diventa ? quel giorno;
• ieri diventa ? il giorno prima;
• domani diventa ? il giorno dopo.
Laura disse: “domani voglio leggere questo libro” ? Laura disse che il giorno dopo voleva leggere quel libro.
La trasformazione degli indi
Carolo Carlo, la tua trasformazione è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
SE si scrive chi parla dopo le parole precise,ci vuole la maiuscola o la minuscola:
es. – Bella questa penna!- dice Luca
– Bella questa penna!- Dice Luca
Quale delle due è coretta?
Grazia
Cara Grazia, non è necessario usare la maiuscola.
Un saluto
Prof. Anna
care maestre 123456789
evvero non e necessario mettere la maiuscola
buongiorno, sono una mamma di una bimba di 8 anni. Hanno cominciato il discorso diretto e indiretto a scuola e le frasi problematiche sono queste.
IL BAGNINO CI CONSIGLIO’ DI RESPIRARE PIU’ LENTAMENTE, e poi
MIO CUGINO DISSE DI ESSERE ARRIVATO IN RITARDO A CAUSA DELLA NEBBIA.
Entrambi le frasi l’insegnante ha detto che sono discorsi DIRETTI.
e mai possibile.
grazie. M.Lucia
Cara Marialucia, i periodi che mi scrivi sono indiretti e non diretti.
Un saluto
Prof. Anna
MI POTREBBE SPIEGARE IL DISCORSO DIRETTO LIBERO.
Cara Ciao, il discorso diretto libero è un discorso diretto non introdotto da verbi dichiarativi (come per esempio: dire) o da indicatori grafici.
Un saluto
Prof. Anna
Che differenza c’è tra d diretto e indiretto libero?
Puo rispondermi entro questa ora?
Grazie mille prof!!!!!!!!!!!!
Prof Anna mi può spiegare il discorso diretto libero? Grazie mille:)
Mentre gli facevo vedere il libro che parla della vita di nureyev , il vicino (il signor Amedeo) ha cominciato a suonare un pezzo bellissimo che mi ha zittito.o e Lorenzo siamo rimasti alcuni minuti ad ascoltare.
Poi quando la musica é terminata , Lorenzo mia lasciato a bocca aperta.
– Era di Liszt – ha detto.
Io sulle prime credevo che scherzasse . Poi gli ho chiesto: – Anche tu suoni il piano forte?
– No , Vivy. Quando abitavo a Firenze suonavo il violino , ma qui non conosco nessuno che possa continuare a darmi lezione. E poi la scuola non va tanto bene. É meglio che quet’anno studi.
Mentre gli facevo vedere il libro che parla della vita di Nureyev, il vicino (il signor Amedeo) ha cominciato a suonare un pezzo bellissimo che mi ha zittito. Io e Lorenzo siamo rimasti alcuni minuti ad ascoltare.
Poi quando la musica é terminata, Lorenzo mia lasciato a bocca aperta.
– Era di Liszt – ha detto.
Io sulle prime credevo che scherzasse. Poi gli ho chiesto: – Anche tu suoni il pianoforte?
– No, Vivy. Quando abitavo a Firenze suonavo il violino, ma qui non conosco nessuno che possa continuare a darmi lezione. E poi la scuola non va tanto bene. É meglio che quest’anno studi.
Grazie, mi potrebbe fare degli esempi?
Caro Ciao, di quali esempi hai bisogno?
A presto
Prof. Anna
Buon giorno mi potrebbe spiegare il discorso diretto e indiretto legato???? Grazie in anticipo.
Cara Anna, sono legati quando sono introdotti dal verbo “dire” o da un verbo dichiarativo.
Un saluto
Prof. Anna
Buon giorno mi potrebbe spiegare il discorso diretto e indiretto legato???? Grazie in anticipo, se mi rispondesse a questa domanda risolverebbe i miei dubbi. Grazie ancora e spero di ricevere la risposta al più presto.
Gli esempi del discorso diretto e indiretto legato.
Grazie 🙂 :)) 😀
Caro Ciao, entrambi sono introdotti dal verbo “dire” o altri verbi dichiarativi, quindi: -Marco disse: “non mi sento bene” (diretto); -Marco disse che non si sentiva bene (indiretto).
Un saluto
Prof. Anna
Mi puo fare altri esempi sulla differenza tra discorso diretto libero, legato, normale e indiretto normale, libero e legato?
Grazie:)
sono un cinese, sto studiando l’italiano, per me, la grammatica italiana e’ difficile. ma dopo che ho letto le sue spiegazioni, so come leggere discorso indiretto subito. devo ancora immparare come si usa. grazie mille Prof.Anna.
Caro Xiangyi, benvenuto su Intercultua blog!
A presto
Prof. Anna
Posso chiederle una cosa riguardo i tempi verbali: perché in un testo ci possono essere sia il presente sia il passato? Che funzione ha questa alternanza di tempi?
Sono certa che lei mi saprà rispondere. Grazie in anticipo
Caro Ciao, in un testo possono esserci vari tempi verbali, dipende da quando è avvenuta l’azione descritta da un verbo e all’interno di un testo possono esserci azioni che avvengono nel passato, nel presente o nel futuro.
Un saluto
Prof. Anna
Prof. Anna
Posso lei auitare a me perche io non capito tutti.sono Filippine. Mia figlia c’e compiti per fare la frase dal discorso indiretto al discorso diretto.
1.Chiara chiedi se non sia il caso di avvertire Luca che Paolo è arrivato.
2.Il vigile ci spiegò che se non fossimo andati via subito ci avrebbe fatto la multa.
Grazie mille in anticipo.
Cara Mercie: 1- Chiara chiede: “non è il caso di avvertire Luca che Paolo è arrivato”; 2- Il vigile ci disse: “se non andate via subito, vi farò la multa”.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
Mi sono ingabbiato in una discussione con una mia amica sull’uso dell’indicativo nel discorso indiretto. Siamo stati invitati a una festa (party) dal nostro amico Mattia. Party che lui pensa che sara’ molto figo.
Io ho scritto questa frase:
“Il party che Mattia dice che e’ figo”
E’ corretta questa frase? La mia amica e’ convinta che io debba usare il congiuntivo e dire ” il party che Mattia dice che sia figo” e che l’indicativo non sia corretto in ogni caso.
Che ne pensa lei?
Caro Christian, l’uso dell’indicativo è corretto, il verbo “dire” non regge necessariamente il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
cara professoressa è giusto scrivere in questa forma?
Allora,il maresciallo chiede aiuto al soldato.Ma il sodato si rifiuta perche dice di essere debole e poi perchè dovrebbe farlo?
Cara Giusy, la frase che mi scrivi è corretta, ma eviterei il punto fermo dopo “soldato” e lo sostiutirei con una virgola e attenta all’accento di “perché”.
Un saluto
Prof. Anna
mi è piaciuto molto questo esercizio
Spiegazione esaustiva e chiarificatrice
Gentile Prof. Anna, nella frase 8 sopra viene usato nel discorso indiretto il congiuntivo presente. Nella proposizione principale troviamo un verbo al passato remoto, nella secondaria (diretta) troviamo un verbo al presente indicativo. Può spiegare l’uso del congiuntivo nel discorso indiretto?
Caro Giancarlo, il congiuntivo si comporta come l’indicativo, ovvero nella trasformazione da discorso diretto a discorso indiretto se il verbo della reggente è al passato (pensò) c’è un cambiamento del tempo del verbo della dipendente; se nel discorso diretto è al presente (devo) diventa imperfetto, quindi in questo caso congiuntivo imperfetto (dovesse). Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
grazie prof ANNA, ma lei insegna anche in scuole??
Carissima Professoressa, Le chiedo il suo aiuto per aiutarmi a capire quale modo verbale è corretto nelle interrogative dirette.
A Sei contento che sono finalmente a casa ?
B) Sei contento che io sia finalmente a casa?
Quale delle due frasi è corretta?
Grazie mille per la sua gentilezza.
Viv
Cara Viv, le interrogative dirette non necessitano di un modo verbale particolare, la scelta del modo dipende dal tipo verbo che regge la subordinata, dal tipo di frase e da cosa si vuole esprimere, in questo caso sono corrette entrambe le opzioni, sia l’indicativo e sia il congiuntivo perché “sei contento” è un verbo che esprime piacere e quindi può essere seguito da un congiuntivo, ma non è obbligatorio.
Un saluto
Prof. Anna
Abdoulaye disse:
Primo questo mi ha sembrato difficilissimo ma facendo l’esercizio ho fatto solo due errori
Molto bene Abdoulaye!
A presto
Prof. Anna
cara prof. come posso trasformare le frasi interrogative?
per es.-che bella giornata-esclama Maria -c’è un bel sole cado!
Cara Stella, non so se ho capito bene la tua domanda, vuoi trasformare le frasi “che bella giornata, c’è un bel sole caldo!” in interrogative?
Prof. Anna
sei bravissima la migliore grazie a te oh preso 10 e lode nella verifica di ita
Gentilissima Professoressa, buon pomeriggio.
Mi è sorto un dubbio sulle interrogative indirette che non riesco a sciogliere.
Se trasformo i’interrogativa diretta: “Che cosa vuoi?” in un’interrogativa indiretta, non capisco se la subordinata vuole il congiuntivo o l’indicativo.
A)Non so che cosa vuoi
B)Non so che cosa tu voglia
Sono giuste entrambe o è corretta la regola che dice che “non sapere” vuole il congiuntivo?
Grazie mille per la sua disponibilità
Buona giornata
Viv
Cara Viv, le interrogative indirette possono reggere sia l’indicativo sia il congiuntivo quando si vuole sottolineare il valore dubitativo della frase.
A presto
Prof. Anna
Carissima prof. Anna.
Ho molta difficoltà per capisce discorso diretto e indiretto.
Principalmente quando passato diventa trapassato.
Caro Digenare, quando il verbo della dipendente è al passato (nel discorso diretto), nel discorso indiretto diventa trapassato: Marco disse: “sono andato a casa” = Marco disse che era andato a casa.
Un saluto
Prof. Anna
Carissima professossera Ana, come facio cambiamento di questa frase per discorso indiretto?
¨” mamma, dove hai messo la mia gonna?
la risposta sarebbe ” ha quiesto a sua mamma, dove aveva messo la sua gonna?
Caro Digenerare: “ha chiesto a sua mamma dove aveva messo la sua gonna”.
A presto
Prof. Anna
Ho fatto l’errore nella ottava frase e non riesco a capire perché. P:S Le sue spiegazioni sono molto utili.
buongiorno!
Vorrei
cara prof. mi piace molto vedere questa pagina su internet mi ha aiutato cosi molto… ma mentre facevo alcuni esercizi mi sono trovato con un dubio con questa frase e non so come resta nel discorso indiretto… “un viaggiatore disse all’altro: penso che nel nostro paese la disoccupazione non finirà mai, anzi raggiungerà livelli altissimi se i nostri politici non si daranno da fere”… vorrei sapere come restarebbe col discorso indiretto, Grazie.
Caro Fernando, “un viaggiatore disse all’altro che pensava che nel loro paese la disoccupazione non sarebbe mai finita, anzi avrebbe raggiunto livelli altissimi, se i loro politici non si fossero dati da fare”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Ana,
Non capisco bene perché nella seguente frase, si cambia “devo” per “dovesse”, il mio libro dice que si cambia dal presente indicativo all’imperfetto, perché qui la forma corretta è al passato remoto ?
Andrea pensò: “devo risolvere questo problema”
Andrea pensò che doveva risolvere questo problema.
Andrea pensò che dovesse risolvere quel problema.
Grazie mille !
Saluti dal MEssico 🙂
Cara Luzy, “dovesse” è un congiuntivo imperfetto, in questo caso è necessario il congiuntivo perché c’è il verbo “pensare”, quindi “..pensò che dovesse…”.
A presto
Prof. Anna
caro professore: ho un dubbio grammaticale. Come si fa il discorso indiretto del P. Ipotetico: “se non puoi restare zitto, vattene”?
Può essere “ha detto che se non poteva restare zitto, se ne andasse”, o e più corretto dire ” che se non fosse potuto restare zitto, se ne fosse andato? Grazie mille! Vilma.
Cara Vilma, “ha detto che se non poteva restare zitto se ne sarebbe dovuto andare”.
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
complimenti per il blog molto interessante e abbastanza completo.
Volevo cheiderle un chiarimento riguardo un esempio da lei riportato sopra. La frase col discorso diretto: Laura disse: “domani voglio leggere questo libro” ?
lei la trasforma in :Laura disse che il giorno dopo voleva leggere quel libro.
Utilizza dunque un imperfetto nella dipendente trasfromata perchè nella prima frase al discorso diretto il verbo della dipendente era al presente.
Tuttavia in questo caso la prima frase: Laura disse: “domani voglio leggere questo libro” sottindende un’azione che verrà svolta nel futuro. In questo caso occorre usare comunque l’imperfetto come ha fatto lei o è possibile usare il condizionale passato? Sono entrambe corrette come frasi o una di queste è errata?
Laura disse che domani avrebbe voluto leggere quel libro.
Attendo con ansia una sua risposta,
Cordialmente,
Eleonora
La trasformazione degli indicatori temporali (ora, oggi, ieri ecc.) non è necessaria quando la frase è al presente:
Laura dice “ora voglio leggere questo libro” ? Laura dice che ora vuole leggere quel libro.
Cara Eleonora, è possibile anche usare il condizionale passato; la trasformazione non è necessaria con la frase al presente.
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
grazie per il suo lavoro, è molto interessante leggere i commenti e le spiegazioni. Le pongo due domande, per curiosità personale.
La prima riguarda la seguente frase: Mia madre ha detto “Andrò a Parigi”. Viene trasformata, in un libro di grammatica, in “Mia madre ha detto andrà a Parigi”. Secondo le sue indicazioni, invece, dovrebbe essere “Mia madre ha detto che sarebbe andata a Parigi”. Il dubbio che mi viene è che possano essere entrambe corrette. L’altra domanda è: Francesca disse: “Ero felice” come si deve trasformare nel discorso indiretto? Grazie per le risposte che potrà darmi. Un caro saluto e buon lavoro. Gilda
Cara Gilda, per quanto riguarda la prima trasformazione quando il verbo della reggente è al presente non si ha alcun cambiamento nei tempi passando dal discorso diretto al discorso indiretto, mentre quando il verbo della reggente è al passato (come in questo caso) la trasformazione comporta un cambiamento, quindi è corretto: “mia madre disse che sarebbe andata a Parigi”; mentre la seconda trasformazione è: “Francesca disse che era felice”.
Un saluto
Prof. Anna
Ovviamente nella prima domanda la trasformazione del libro di grammatica è “Mia madre ha detto che andrà a Parigi”, nella trascrizione ho saltato il “che”.
Saluti
Cara Prof. Anna,
Complimenti per il blog, mi ha aiutato molto leggere questo suo articolo.
Io vorrei chiederLe informazione sui tipi di testi in cui vengono usati i discorsi diretti o quelli indiretti. ad esempio se in un determinato tipo testuale è più frequente l’uno o l’altro.
La ringrazio anticipatamente e resto in attesa di una sua risposta.
Cordiali saluti
Cara Maria Jose, in liea di massima nei romanzi il discorso diretto è frequente, mentre per esempio nei saggi non lo è.
A presto
Prof. Anna
Gentilissima prof.ssa Anna mia figlia di 9 anni deve trasformare un testo dalla prima persona alla terza persona, xò viene chiesto anche di portare da discorso diretto a indiretto dove necessario, mi può aiutare?
1)- Qualche signora mi farebbe la gentilezza – ho detto – di prestarmi un orologio d’oro? Lei?
2)- Osservino, signori! – ho fatto notare – Come loro vedono, l’orologio non è più riconoscibile. – E’ vero! – hanno detto tutti.
3)- Ma io – ha soggiunto – lo farò riapparire come era prima!
4) – Elà, signori, osservino l’orologio ritornato intatto!
grazie fin da ora dell’aiuto
Cara Sabrina, non ho capito bene l’esercizio, non capisco quali parti del discorso sono da trasformare alla terza persona. Puoi chiarirmelo?
Prof. Anna
Non ho capito bono questo parte della tua esplicazione:
le forme verbali di prima e seconda persona diventano di terza persona:
Laura dice a Marta: “io vorrei una giacca come la tua” ? Laura dice a Marta che lei vorrebbe una giacca come la sua.
se te potrebbe elaborare ulteriormente?
Cara Kate, ti faccio un altro esempio: “Paolo dice a Mario: “io (prima persona) vorrei una borsa come la tua (seconda persona)” = Paolo dice a Mario che lui (Paola – terza persona) vorrebbe una borsa come la sua (di Mario – terza persona). Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna,
mi potrebbe dire come si trasformano : l’altro ieri, l’anno prossimo, fra dieci giorni e fino a venti minuti fa, quando si passa dal discorso diretto a quello indiretto.
Mi è tanto utile il suo blog. Grazie! Silvana
Cara Silvana, se il verbo è al presente rimangono uguali, se è al passato “l’altro ieri” è meglio che sia indicato con il giorno (lunedì, martedì ecc.), “fra diesi giorni” diventa “dopo dieci giorni” e “fino a venti minuti fa” diventi “fino a venti minuti prima”.
A presto
Prof. Anna
Vorrei sapere se nella frase “La verifica è terminata” il predicato è da considerarsi verbale o nominale. Grazie!
Cara Livia, “è terminata” è il passato prossimo della forma intransitiva del verbo “terminare”, quindi è predicato verbale.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno,
Io ho un dubbio per l’esercizio 8:
Ho visto che la risposta corretta è: “dovesse”, ma nelle spiegazioni se il verbo della dipendente è al presente->imperfetto(quindi-doveva-). Probabilmente bisogna aggiungere qualcosa nelle spiegazioni? (congiuntivo imperfetto quando viene usato?).
Ho visto una spiegazione nei commenti che diceva: quando rege il congiuntivo….cosa vuol dire questo?
Ringrazio e aspetto sua cortese risposta.
Cara Florin, si usa il congiuntivo imperfetto perché dopo il verbo “pensare” ci vuole il congiuntivo, il tempo è comunque l’imperfetto.
Un saluto
Prof. Anna
Stimata Professoressa: non mi è chiaro quando la reggente è al passato, i tempi condizionali nella dipendente come diventano?
Grazie!
Caro Renzo, quando il verbo della reggente è al passato il condizionale presente diventa passato: -Paolo disse: “vorrei un gelato”- Paolo disse che avrebbe voluto un gelato-; il congiuntivo diventa trapassato: Paolo pensò: “è giunto il momento di andare”- Paolo pensò che fosse giunto il momento di andare-. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
E i tempi del congiuntivo nella reggente come diventano?
scusa nella dipendente (Il congiuntivo)
Grazie, è stata molto utile la sua spiegazione, ma non mi è chiaro se nella dipendente c’è il congiuntivo al presente, e quando è al congiuntivo imperfetto?
Grazie mille!
Caro Renzo, potresti farmi un esempio?
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna,
mi potrebbe dire perche si trasformano in questo modo:
Elena chiese: “Qualcuno le può prestare il dizionario?”
Elena chiese se qualcuno potesse prestarle il dizionario.
Perche si usa congiuntivo imperfetto in discorso indiretto in questa sentenza? Perche no imperfetto regolare (non era un opinione o simile)?.
Mi è tanto utile il suo blog.
Grazie! Luka
Caro Luca, sarebbe stato corretto anche l’indicativo imperfetto, nelle interrogative indirette (se potesse prestarle) si può trovare anche il congiuntivo per sottolineare il valore dubitativo della frase.
Un saluto
Prof. Anna
Si può dire:” come avrei potuto sapere che scherzassi?
Cara Lina, userei l’indicativo: “come avrei potuto sapere che scherzavi?”.
Un saluto
Prof. Anna
05/02/2015
cara professoressa Anna mi è servito molto fare i suoi esercizzi , la cosa che non capisco e che ho imparato divertendomi cosa che per me è assurdo , se devo dire la verità io quando faccio i miei compiti mi scoccio perchè appena vedo la pagina di diario piena mi agito , io sono di 2 media e vado alla MICHELANGELO una vera e propria prigione ,no perchè le prof ti obbligano a fare quello che ti dicono ma perchè assegnano troppi compiti , io entro alle 8.00 e esco alle 14.00 , quasi tutti i giorni la preside ci viene a trovare e ci fa delle domande riqurdo come ci sentiamo ,alla mia preside io le voglio una marea di bene .
GRAZIE E ANCORA MILLE GRAZIE .
GIULIA DA BARI SCUOLA MICHELANGELO 2I
Cara Giulia, benvenuta su Intercultura blog!
Sono contenta che gli esercizi ti siano stati utili.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
gentile professoressa,
vorrei innanzi tutto ringraziarla per il suo prezioso lavoro.
mi permetto di farle notare che, se non vado errata, secondo la regola in base alla quale “in dipendenza di un tempo passato con domanda, dal presente si passa al congiuntivo”,l’esercizio n.5 (Tina mi chiese: “hai studiato i verbi?”/Tina mi chiese se avevo studiato i verbi),non è corretto. la soluzione avrebbe dovuto essere: Tina mi chiese se avessi studiato i verbi.
attendo una sua risposta e
la saluto cordialmente
sonia
Cara Sonia, le interrogative indirette (come: Tina mi chiese se avessi studiato i verbi), possono avere sia l’indicativo sia il congiuntivo, la scelta dipende dal registro linguistico, più o meno formale, il congiuntivo è usato soprattutto per sottolineare il valore dubitativo della frase.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao una cortesia :la frase diretta: Riccardo rimprovera Tommaso :” Hai imbrogliato! Non gioco più con te” Indiretta come diventa? Grazie
Cara Paola, si potrebbe trasformare così: “Riccardo rimprovera a Tommaso di aver imbrogliato e gli dice che non giocherà più con lui”.
Un saluto
Prof. Anna
CIO PROF ANNA LE SUE SPIEGAZIONI SONO MOLTO UTILI PER TUTTI GRAZIE MILLE
Cara Emma, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
su tale discorso si dovrebbe aggiungere per intenderci, che dopo aver letto tutti i commenti e post e quant’altro… non sarebbe stato mai abbastanza lungo, il discorso diretto od indiretto, per apporvene altri.
In quanto il discorso non potrebbe mai acquistare un senso se avrebbe un termine…
Caro Apo6, non ho capito bene le tue considerazioni.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna ovviamente mi riferivo solo all’indiretto!
Ma a questo punto volevo porre una domanda alla Prof. Anna, su quello che rappresenta il web; può essere esso inteso come il più grande discorso indiretto globale? dove purtroppo mi riferisco ai più giovani, molti discorsi possono a volte essere facilmente fraintesi, perchè proprio troppo indiretti, inventati ad hoc da cervelli eminenti!
e troppo difficile
è troppo difficile non ho capito niente
Caro Assem, se hai un dubbio puoi scrivermi per cercare di risolverlo.
Un saluto
Prof. Anna
Prof.ANNA!!!
Ho sbagliato nella 8.
Quindi non dovrebbe essere la risposta giusta..: Andrea pensò che doveva resolvere questo problema…?
Certo..? o no?
Grazie mille!!
Mírian
BRASILE—–SLZ(MA)
Cara Mirian, dopo il verbo “pensare” ci vuole il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof Anna.
Ho trovato la Sua pagina e la trovo fantastica. Mi e’ stata molto utile.
Solo che’ alenarmi un po’ di piu’.
Cara Agnieszka, benvenuta su Intercultura blog!
Continua ad allenarti con noi.
A presto
Prof. Anna
*Errata
Solo che’vorrei alenarmi un po’ di piu’.
Cara Prof. Anna
Grazie di darmi il benvenuto alla Sua blog.
Sono la studentessa di secondo anno di italianistica,per questo motivo sto entrando spesso nella Sua blog.Avvolte ho problemma di trasformare il discorso diretto ,quando devo farlo da sola. Magari perche la lingua italiana ho imparato abitando in Italia e parlando con la gente (spesso in dialetto) . Invece adesso quando sono a livello B1 b2 sbaglio ,qualche volta il congiuntivo e condizionale… Mi potrebbe cosigliare qualche pagina con dei esercizi.Perche le regole sono una cosa invece la prattica…
Cara Agnieszka, http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2823.
A presto
Prof. Anna
Grazie mille ,Prof. Anna 🙂 A presto.
oggi a scuola la mia amica livia,vedendomi triste,si e avvicinata
Cara Caccetta, non ho ben capito la tua domanda, ma la frase corretta è: “oggi a scuola la mia amica Livia, vedendomi triste, si è avvicinata”.
A presto
Prof. Anna
Ciao, Prof. Anna! Un saluto dalla Russia!
Si può dire: Andrea pensò di aver dovuto risolvere quel problema?
Caro Sergio, meglio dire “Andrea pensò di dover risolvere quel problema”.
Un saluto
Prof. Anna
Saluti dal Messico e grazie mille per il contenuto di questo blog, mi aiuta a preparare l’essame che avrò fra un paio di settimane.
Cara Penélope, benvenuta su Intercultura blog e in bocca al lupo per il tuo esame!
A presto
Prof. Anna
Grazie mille, Anna! 🙂
buongiorno,
come trasformare da diretto ad indiretto la frase:
Saltando coi piedi sul davanzale, Bianca urlò: “Qualcuno ci sta chiedendo aiuto. Non vedi? Chiede di andarlo a salvare!”.
Ho il dubbio su come trasformare non vedi.
grazie mille
Cara Olena, io non trasformerei “non vedi?”, quindi il discorso indiretto sarebbe “Bianca urlò che qualcuno ci stava chiedendo aiuto e che ci chiedeva di andarlo a salvare”.
Un saluto
Prof. Anna
mille grazie, professoressa!
Cara Prof. Anna ti seguo sempre nelle risposte che dai agli altri ragazzi, a tutti stranieri e italiani che ne hanno bisogno e sei veramente colta e grande. Questo blog è veramente molto interessante e utile. Anch’io ho bisogno di un aiuto da te. Devo trasformare questa frase dal discorso diretto in indiretto:
– Ci rispose: “In caso di bisogno potete contare sul mio aiuto”.
Io l’ho trasformata così, ma non so se è giusta:
Ci rispose che in caso di bisogno potevate contare sul mio aiuto, sono incerta di questa soluzione Perchè altre mie compagne hanno risposto in questo esercizio (poi non corretto in classe)
Ci rispose che in caso di bisogno potevate contare sul suo aiuto.
Siccome non riesco a capire quale sia la soluzione giustya per questa frase, ti prego di mandarmi la risposta su quest blog.
Ti ringrazio molto Prof _Anna e graziew di tutto. Spero che questo mio dubbio serva anche ad altre studentesse. Saluti a te e a tutti quelli che seguono questo Blog, Giuliana, anche se gli amici e in famiglia mi chiamano tuttu Eliana. Ciao a Tutti e buona Mattinata!
Cara Giuliana, la frase diventa: “ci rispose che in caso di bisogno potevamo contare sul suo aiuto”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Prof. Anna, sono Giuliana (soprannominata in famiglia e dagli amici Eliana) e mi voglio complimentare per l’aiuto che dai agli italiani e agli stranieri nella lingua italiana. Anch’io ti seguo e dalle domande di altre persone e dalle tue risposte ho imparato molte cose.Sto facendo un corso di italiano e in un esercizio in cui bisogna trasformare una frase da discorso diretto in indiretto ho avuto un dubbio e non so come risolverlo. La frase è: Ci rispose: “In caso di bisogno potete contare sul mio aiuto”. Io l’ho trasformata così: Ci rispose che in caso di bisogno potevate contare sul mio aiuto. Mi chiedo se invece di potevate ci vuole potevamo contare sul suo aiuto. Ti ringrazio anticipatamente per la risposta. Ti saluto, Eliana
prof. Anna è corretto: paola gli chiese:- quando ti rivedrò?-.
paola ha chiesto quando ti rivedrà.
Cara Valentina, la trasformazione corretta è: “Paola gli chiese quando lo avrebbe rivisto”.
Un saluto
Prof. Anna
aspetto al più presto la sua risposta
Cara Prof. Anna:
I miei dubbi sono quando passiamo le frasi dal diretto al indiretto e nella frase principale: “Mi ha detto che” o Vi ha detto che….
Ci sono delle regole per i cambiamenti dei pronomi ? Grazie della Sua risposta.
Un saluto
Cristina
Cara Cristina, non ho capito bene la tua domanda, potresti farmi un esempio completo?
A presto
Prof. Anna
Cara prof. Anna,
devo trasformare la seguente conversazione da discorso diretto a quello indiretto. Potrebbe dirmi se ho fatto bene?
Il cameriere chiede: – Ha scelto qualcosa dal menù?
Il cliente risponde: – Si, grazie, la vostra specialità del giorno.
– Perfetto! Porto subito l’ordine in cucina – conclude il cameriere.
– Dimenticavo – aggiunge il cliente. – Mi porti anche dell’acqua naturale.
Il cameriere chiede al cliente se ha scelto qualcosa dal menù.
Il cliente risponde di si, che ha scelto la loro specialità del giorno.
Perfetto, conclude il cameriere e porta subito l’ordine in cucina.
Il cliente aggiunge di aver dimenticato di farsi portare anche dell’acqua naturale.
A presto e grazie mille!
Caro Saul, è tutto corretto tranne quel “perfetto” che nel modo in cui l’hai scritto risulta ancora discorso diretto, si potrebbe tarsformare così: “il cameriere conclude dicendo che va bene e che porta subito l’ordine in cucina”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile professoressa Anna, nell’esempio 9: Andrea pensò:«devo risolvere questo problema»la trasformazione giusta è: Andrea pensò che dovesse risolvere quel problema, col verbo al congiuntivo imperfetto. Premetto che mi suona giusto, ma in questo caso non uso l’imperfetto come dice la regola! C’è un motivo? Grazie
Cara Barbara, usiamo il congiuntivo perché è necessario dopo il verbo “pensare”.
A presto
Prof. Anna
Buona sera devi trasformare la seguente conversazione da discorso diretto a discorso indiretto .
Due coccodrilli se ne stavano con le teste a pelo dell’acqua. Uno dei due coccodrilli era Enorme . L’altro era Così Così .
– Sai che cosa mi andrebbe oggi per pranzo? -chiese il coccodrillo Enorme.
-No -disse Cosi Così -Che cosa ?
-Oggi per pranzo -annunciò -mi andrebbe un bel bambino cicciottello e succulento .
-Io i bambini nn li mangio mai-protestò Così Così – Mangio solo pesce ,io.
-Oh,oh,oh!-rise il coccodrillo Enorme-Scommetto che se tu vedessi sguazzare là nell’acqua un bel bambinetto cicciottello e succulento proprio adesso,te lo ingolleresti in un sol boccone!
-No che nn lo farei -disse Cosi Così .-I bambini sono troppo duri e gommosi.
-Che razza di smidollagini vai dicendo !-replicò il coccodrillo Enorme. -Sono succulenti e gustosi !Il mio piatto preferito .
Cara Doriana, prova tu a trasfomare questo discorso diretto in indiretto aiutandoti con le indicazioni fornite nell’articolo, se vuoi poi lo posso correggere.
A presto
Prof. Anna
Grazie tante per tutto quello che fate per aiutarci a conoscere la lingua italiana.
Caro Michel, grazie a te per il tuo commento. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
I am form Pakistan. Thanks for information.
Prof. Anna
Mi spiega questa come faccio due amiche fatto un dialogo anche questo dialogo ćè un diritta o indiretta. Ti prego.
Cara Sunaina, benvenuta su Intercultura blog! Non ho capito bene la tua domanda, prova a spiegarmela di nuovo, magari facendomi un esempio.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Paola chiede al papà: quanto tempo manca per arrivare a casa?
non riesco a trasformarla in discorso indiretto. grazie saluti
Caro Dino, quando il tempo della reggente è al presente non c’è alcun cambio dei tempi passando dal discorso diretto al discorso indiretto: “Paola chiede al papà quanto tempo manca per arrivare a casa”.
Un saluto
Prof. Anna
Illustra Professoressa Anna!
Grazie X 1000! Mi aiuta moltissimo il suo intervento ad approfondirmi nella lingua Italiana. Sono russo, faccio il traduttore per venti anni ma di tanto in tanto sorgono degli interogativi. Lei potrebbe dare una delucidazione a un punto poco chiaro?: come sarebbe corretta la trasformazione dal discorso diretto al discorso indiretto:
Giacomo mi ha chiesto: «Hai telefonato a Michele?».
-→ Giacomo mi ha chiesto se avessi telefonato a Michele. oppure:
Giacomo mi ha chiesto se avevo telefonato a Michele
e
Tina mi chiese: “Hai studiato i verbi?”
Tina mi chiese se avevo studiato i verbi.
Tina mi chiese se avessi studiato i verbi.
Con il profondissimo rispetto Mstislav
Caro Mstislav, le frasi introdotte da “se” in questo caso sono interrogative indirette, è corretto quindi usare sia l’indicativo sia il congiuntivo, si usarà il congiuntivo soprattutto per sottolineare il valore dubitativo della frase. Per approfondire la scelta del modo verbale in questo tipo di frasi ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Beh,è stato interessante la lettura della pagina.
[…]
Gentile Prof. Anna,
grazie per la spiegazione.
La regola generale è che se nella subordinata c’è il presente, nel discorso indiretto questo diventa imperfetto.
In un libro ho trovato però che può diventare passato prossimo?!
Potrebbe spiegarmi quali sono i casi?
Grazie in anticipo per il suo grande aiuto
Helene
Cara Helene, è meglio usare l’imperfetto.
A presto
Prof. Anna
Cara prof Anna:
La Domanda: I banditi scrissero ai poveri parenti in anzia: il vostro figlio sarà eliminato se voi non pagate nei termini che vi abbiamo fissato
1: i banditi~ ansia che il loro figlio sarebbe stato eliminato se loro non pagassero nei termini che gli avevano fissati,
2: i banditi~ ansia che il loro figlio sarebbe stato eliminato se loro non AVESSERO PAGATO nei termini che gli avevano fissati
3:i banditi~ ansia che il loro figlio sarebbe stato eliminato se non PAGAVANO nei termini che gli avevano fissati
quale e” giusta???
grazie!
Cara Stefania, la frase corretta è: “che loro figlio sarebbe stato eliminato se loro non avessero pagato nei termini che gli avevano fissato”.
Un saluto
Prof. Anna
cara maestra sul questo argomento c’é una cosa che non riesco capire sopra dice:”i pronomi personali e possessivi di prima e seconda persona diventano di terza persona, e faccio un esempio:
esempio: luca mi disse:” ho dimenticato il tuo passaporto a casa”
esempio indiretto: luca mi disse che aveva dimenticato il mio passaporto a casa, e come che vedete in questo esempio il pronome possessivi non diventa di terza,potete spegarmi per favore
Caro Dilo, in questo caso è necessario osservare e capire il significato della frase, infatti la reggente è “Luca disse a me” e quindi il portafoglio a cui ci si riferisce appartiene a chi sta parlando, quindi nella trasformazione indiretta, il portafoglio diventa “il mio”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
bungiorno, nell’esercizio 5 è presente la frase
Tina mi chiese: “hai studiato i verbi?” nel modo indiretto non dovrebbe diventare Tina mi chiese se avessi studiato i verbi. Per le interrogative non deve essere utilizzato il congiuntivo imperfetto?
grazie.
Caro Davide, nelle interrogative indirette non è necessario usare il congiuntivo, è corretto sia usare l’indicativo sia il congiuntivo, dipende da cosa si vuole esprimere. Per approfondire questo argomento, ti consiglio questo articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/
Un saluto
Prof. Anna
Gentile professoressa,
vorrei porle questa domanda. Discorso diretto: Marco dice: ” vado via da qui”.
Discorso indieretto:1.Marco dice che va via da qui ( chi riferisce é nello stesso luogo di Marco);2. Marco dice che va via da lí ( chi riferisce non é nello stesso luogo di Marco); 3.Marco ha detto che va via da qui/lí ( chi riferisce usa il passato prossimmo come se fosse il presente in quanto l´azione ha effetti ancora nel presente ed essendo stata enunciata da poco).
La mia domanda riguarda l´uso degli indicatori spaziali i quali nel secondo caso possono rimanere uguali.In secondo luogo sull´uso del passato prossimo per introdurre una concordanza di contemporaneitá.
La ringrazio anticipatamente sia per il lavoro e il tempo che mette a nostra disposizione sia per la possibilitá concessami.
Roberto
Caro Roberto, è corretto l’uso degli indicatori spaziali, per quanto riguarda la trasformazione del discorso diretto in indiretto quando la principale è al passato e la dipendente al presente, è meglio trasformare il presente in imperfetto, anche se sono tempi passati possono riferirsi a un passato molto vicino.
Un saluto
Prof. Anna
La ringrazio,
le ho posto questa domanda, sull´uso del passato prossimo come sostituto del presente, perché essendo un´insegnante di LS mi trovo a confrontarmi con manuali per lo studente che contemplano questa possibilitá, anche prevista nelle grammatiche per studenti ( le cito il caso del libro l´uitle e il dilettevole 2, p.138, Loescher). Non so se lei é d´accordo ma da un punto di vista formale, per la concordanza dei tempi, é auspicabile, quando la frase principale é al passato prossimo, sostituire, nella dipendente, il presente indicativo con l´imperfetto. Mentre se gaurdassimo la questione da un p.d.v informale, riguardante sia testi scritti che orali, in una produzione non eccessivamente controllata, é possibile anche l´utilizzo del presente in quanto la comunicazione, sotto l´aspetto pragmatico, funziona.
La ringrazio
Roberto
Caro Roberto, sono completamente d’accordo con la tua analisi.
A presto
Prof. Anna
Cara prof. Anna,
ho un dubbio nel punto 8: io preferisco la risposta.”Andrea pensò che doveva risolvere quel problema”. Vorrebbe spiegarmelo per favore?
Grazie!
Un saluto
Mirna
Cara Mirna, la ragione è che il verbo “pensare” (col significato di “credere”) regge solitamente il congiuntivo, tuttavia nella lingua informale è possibile trovare l’indicativo.
A presto
Prof. Anna
Ti sembra facile.questa parte del discorso diretto e indiretto x un alunno di terza primaria
Cara Franca, non mi sembra troppo facile.
A presto
Prof. Anna
Sono stato felice di farlo
non so se hanno gia’ fatto questa domanda….relativa alla n.8
io avrei scritto
Andrea pensò di dover risolvere quel problema…
dato che il soggetto e’ lo stesso…
si dice “pensa che” quando il soggetto e’ diverso
andrea penso’ che Paolo dovesse …
sbaglio?
grazie
Cara Serena, quando c’è identità di soggetto tra reggente e subordinata è possibile e di solito più comune usare la forma implicita con l’infinito, ma è corretta anche la forma esplicita, in questo caso era funzionale all’esercizio.
Un saluto
Prof. Anna
caro Professore, non pecchiamo di scolastichese col rischio di sbagliare: “pensare” regge il congiuntivo quando significa “ritenere”. In questo caso “pensare” è quello che si chiama un verbo di “giudizio o percezione” – serve a riportare un giudizio (nel senso di: sentence, Satz insomma è una nuvoletta nella testa di Paolo, non una sua opinione soggettiva sulla faccenda) e come insegna la Crusca (e come suona ovvio a qualsiasi italianofono) vuole l’indicativo:
“Andrea pensò che doveva risolvere questo problema”.
A meno che Lei non voglia intendere: “Paolo pensò che dovesse risolvere quel problema, ma invece…” e anche lì suona molto male se il soggetto della subordinata è Paolo per il motivo, già specificato in altri commenti, che nell’uso della lingua si preferisce l’implicita.
Naturalmente cito le fonti:
http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/uso-congiuntivo
cordiali saluti
Caro Alessandro, grazie per il tuo contributo, poiché questo periodo non è chiaro e rischia di creare fraintendimenti, lo modificherò.
A presto
Prof. Anna
caro Professore, non pecchiamo di scolastichese col rischio di sbagliare: “pensare” regge il congiuntivo quando significa “ritenere”. In questo caso “pensare” è quello che si chiama un verbo di “giudizio o percezione” – serve a riportare un giudizio (nel senso di: sentence, Satz insomma è una nuvoletta nella testa di Paolo, non una sua opinione soggettiva sulla faccenda) e come insegna la Crusca (e come suona ovvio a qualsiasi italianofono) vuole l’indicativo:
“Andrea pensò che doveva risolvere questo problema”.
A meno che Lei non voglia intendere: “Paolo pensò che dovesse risolvere quel problema, ma invece…” e anche lì suona molto male se il soggetto della subordinata è Paolo per il motivo, già specificato in altri commenti, che nell’uso della lingua si preferisce l’implicita.
Naturalmente cito le fonti:
http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/uso-congiuntivo
cordiali saluti
Ma dai, è troppo facile!!!
grazie da una nonna che aiuta i nipotini e ha dimenticato alcune regole di grammatica
Cara Isabella, benvenuta su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Cara prof.ssa Anna,
Mi potrebbe spiegare bene la differenza tra discorso diretto libero ed indiretto libero?
Grazie di cuore!
Caro Davide, il discorso indiretto libero riporta un discorso in forma indiretta ma non è introdotto da verbi come “dire, sostenere, affermare, dichiarare”, spesso presenta al suo interno costrutti tipici del parlato; il discorso diretto libero è un discorso diretto svincolato da introduttori sintattici e privo di indicatori grafici.
Un saluto
Prof. Anna
Salve prof.ssa. Anna:
Ho un dubbio, nella domanda 8
Andrea pensò: “devo risolvere questo problema”
Pensavo che la risposta correta fosse: Andrea pensò che doveva risolvere quel problema.
ma invece è : Andrea pensò di dover risolvere quel problema.
La mia domanda è: quando la frase dipendente è al presente, non devo trasformarla con il imperfetto?
Salutti e grazie per la sua risposta.
Caro Alvaro, in questo caso è corretta la forma implicita (con infinito) perché il soggetto è lo stesso nella reggente e nella dipendente, ma sarebbe corretta anche la forma esplicita con il verbo all’imperfetto.
A presto
Prof. Anna
Stamattina ho incontrato la mia professoressa di matematica e mi ha detto : ” Ettore , vieni domani a scuola ? ” e io ho risposto : ” No , domani non ci sarò ” ; poi , a cena , ho riportato questo discorso a mia madre e le ho detto : ” ho incontrato la mia professoressa e mi ha chiesto se domani SAREI ANDATO a scuola ” .
Volevo sapere se in questo caso il condizionale sia esatto o meno … ( anche se l’avvenimento, quindi la mia presenza a scuola, deve ancora accadere )
Caro Ettore, l’uso del condizionale passato in questo caso è corretto.
A presto
Prof. Anna
Grazie mille questa lezione “flash” è stata molto efficace complimenti !
Sono contenta di poter apprendere tanto da questo sito
Cara Francesca, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Grazie Prof. Anna per la Sua spiegazione. Adesso capisco perfettamente!
Gentile Dott.ssa Anna,
vorrei porLE la seguente domanda:quali sono le regole da seguire quando si usa , nella narrazione dei fatti, il presente indicativo?
Riporto di seguito alcuni esempi:
” Churcill dice che quello era (e non “questo è”) il momento di entrare in guerra.
Inoltre, dice che la Granbretagna aveva cercato (e non ha cercato ) di evitare la tempesta che circondava ( non che circonda) l’Europa .
Mi rendo conto che gli esempi possono sembrare semplici, ma vorrei sapere qual è la regola da applicare anche in casi piu’ complicati.
La ringrazio molto,
cordiali saluti
Laura
Cara Laura, il presente indicato usato nella narrazione dei fatti prende il nome di presente storico, serve a dare vivacità al racconto. In questo caso il presente però è utilizzato solo nella principale (Churchill dice), le frasi dipendenti descrivono azioni avvenute nel passato con dei tempi passati.
Un saluto
Prof. Anna
Eccellente!!
Cara Prof. Anna
Grazie mille per la spiegazione! ma facendo l’esercizio ho una domanda ( il numero 8) Vorebbe spiegarmi perchè la risposta non è “Andrea pensò che doveva risolvere quel problema”
Grazie in anticipo
Karien
Cara Karien, quando c’è identità di soggetto tra reggente e subordinata è preferibile usare la forma implicita con l’infinito. Il verbo “pensare” regge il congiuntivo quando significa “supporre” (Andrea pensò che dovesse risolvere), mentre regge l’indicativo quando significa “essere convinto”, in questo caso si potrà dire: “Andrea pensò che doveva risolvere”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa Anna,
La seguente frase secondo Lei è corretta?
Ieri Marco mi ha detto che vorrebbe uscire di nuovo con me.
Forse “vorrebbe” prende il posto di “avrebbe voluto” perché è un’azione relativamente vicina al presente? In questo caso sarebbe più corretto usare il condizionale semplice o composto?
Io da madrelingua non ci trovo niente di erroneo nella frase riportata sopra, però vorrei sapere perché non ci trovo niente di sbagliato dato che il verbo della reggente è al passato prossimo.
La ringrazio.
Cordiali saluti,
Steffy
Cara Steffy, il condizionale semplice nella frase che mi scrivi è corretto, serve a esprimere un desiderio, un’intenzione, anche in dipendenza da un verbo al passato.
A presto
La ringrazio della risposta.
In quella frase, però, sto anche riportando un’informazione che qualcuno ha detto (in passato). Immagino che vada bene il condizionale semplice quando si fa riferimento a un passato relativamente vicino al presente, giusto?
Infatti nella frase seguente non si può usare il condizionale semplice, giusto?
“L’estate scorsa Marco mi hai detto che avrebbe voluto iniziare a studiare”
La ringrazio.
Cara Steffy, è corretto usarlo anche nel periodo che mi scrivi, non c’entra la vicinanza temporale. Il condizionale passato esprime un futuro nel passato, è cioè posteriore ma rispetto a un tempo al passato; mentre il condizionale semplice esprime un’intenzione per il futuro. Questo è particolarmente evidente con i verbi come “dire” che si usano molto spesso al passato (“ho detto che”, invece che “dico che”).
A presto
Io chiedevo un sito dove mi traducesse la frase, non che mi dia esempi…io quindi darei un 6/10 solo perché I consigli sono utili. Anche se non gli ho letti tutti. Grazie e spero che un giorno il sito venga migliorato e venga dato un10/10 non solo da me ma anche agli altri.
Caro Lettore, questo non è un sito di traduzioni, ma di lingua italiana.
Cerchiamo di migliorare sempre, ogni suggerimento è benvenuto.
Un saluto e a presto
Buongiorno! Mi potrebbe aiutare con questa frase: “Il re disse che avrebbe dato sua figlia in sposa e chi avrebbe (O AVESSE) salvato sua figli)? Grazie!!! Alessandra
Cara Alessandro, entrambe le frasi sono possibili ma con sfumature di significato diverse: le oggettive possono avere il verbo sia al congiuntivo (a chi avesse) e in questo caso si sottolinea il valore dubitativo della frase (non c’è la certezza che qualcuno lo farà), sia al condizionale passato, che esprime un futuro nel passato, cioè un futuro che dipende da un verbo al passato (disse).
Un saluto
.
Buonasera vorrei sapere se ho sbagliato a rispondere in una conversazione La ragazza al bar mi chiede ma è tuo figlio? Dico si È uguale al figlio di una mia amica.. Poi io o risposto e credo che o sbagliato… Purtroppo è mio figlio.. E coretto o dovevo dire purtroppo per lei e mio figlio? Grazie aspetto risposta
Cara Adriana, dal punto di vista formale vanno bene entrambe le frasi ma dal punto di vista del significato dipende da cosa volevi dire, nel primo caso (purtroppo è mio figlio) si intende “purtroppo per me è mio figlio” nel secondo invece “purtroppo per lei è mio figlio” (anche se non capisco perché usi “purtroppo”, in che senso?). Se hai altri dubbi non esitare a scrivermi.
A presto
Salute, sono sempre Alberto, le ho scritto in un altro post…
Differenza fra il “che”, il quale introduce un’oggettiva, e il “che” aggettivo interrogativo (soprattutto nelle interrogative indirette).
In una frase tipo “Penso che tu sia bello” la proposizione oggettiva svolge la funzione del complemento oggetto (e risponde alla stessa domanda “che cosa?”); quindi “Penso (che cosa?) che tu sia bello (cioè “la tua bellezza). Ancora, “Penso (che cosa?) che Marco sia onesto (la sua onestà); certo, qui il “che” seguirebbe un nome (se non sbaglio i nomi propri sono considerati sostantivi), e quindi potremmo confondere il “che” (subordinata oggettiva) con il “che” (aggettivo interrogativo)… Allora, per sbrogliare ogni dubbio, secondo me, potremmo sostituire il “che” con il “quale”: Penso quale (che) Marco sia onesto”, in questa frase chiaramente il “che” introduce un’oggettiva, e non un aggettivo interrogativo, il che non avrebbe senso. Oppure anche questa, è di un altro post: “Non ricordavo che tizio fosse qui”; nella seguente frase proviamo a sostituire il “che” con il “quale”: “Non ricordavo quale (che) tizio fosse qui” (anche qui il “che” introduce un’oggettiva e quindi è corretto; ma se invece avessimo voluto dare il seguente significato alla frase “Non ricordavo, fra i tanti tizi, quale fosse qui in questo posto”, allora avremmo potuto considerare il “che” un aggettivo interrogativo, sostituibile con il “quale”).
Corretto, prof?
Caro Alberto, è corretto.
Nella frase “Credi che ti esporrei a tale pericoli? (che è un’interrogativa diretta con il verbo della subordinata che esprime contemporaneità rispetto al verbo della principale) la subordinata oggettiva regge il condizionale, rispetto al presente nella principale, in quanto il condizionale stesso si usa anche quando si vuole sottolineare il valore ipotetico della frase; come se la proposizione interrogativa fosse l’apodosi di un periodo ipotetico: “Credi che ti esporrei a tale pericoli (sottinteso = se succedesse qualcosa)?”
Corretto
Cara Margherita, è esatto.
Se l indiretta è retta dal presente indicativo del verbo “sapere” solitamente c’è l’indicativo: “Vorrei sapere come si chiama (e non “chiami”)”. E poi nella frase “Posso sapere come è morto” stesso ragionamento (non diciamo “sia morto”). La stessa frase funzionerebbe anche come diretta “Posso sapere come è morto?” (sempre all indicativo, tipico delle dirette)
Caro Luigi, esatto.
“Gli ho detto se per favore mi buttasse la mondezza (scorretta)”
“Gli ho detto se per favore mi avrebbe buttato la mondezza (corretta)”
“Gli ho detto se per favore mi buttava la mondezza (corretta)”
…se l’interrogativa indiretta è retta da una forma affermativa del verbo “dire” (in questo caso al passato) troveremo l’indicativo. Quindi fra le tre opzioni, quella all indicativo imperfetto è corretta (il congiuntivo è scorretto per via della forma affermativa del verbo “dire” al passato nella principale); ma non scarterei il condizionale, il quale sottolinea che quanto espresso nell’interrogativa indiretta è soggetto ad una condizione (anche sottintesa). Con l uso del condizionale passato, nel primo caso, esprimiamo posteriorità rispetto alla principale; oppure per esprimere contemporaneità rispetto alla principale usiamo l imperfetto indicativo (secondo caso).
Caro Giulio, è corretto.
Tutto benissimo!
Complimenti Armando!
A presto
“Riflettere” ho letto che può reggere un’interrogativa indiretta: “Rifletto su come i ragazzi sono intelligenti (come interrogativa va bene anche il congiuntivo “siano intelligenti”)”.
Giusto?
Caro Filippo, è giusto.
grazie e una cosa molto utile e molyo chiaro
Eccellente!!!!!
è una grande aiuta per me.Grazie
Non capisco perchè il mio commento è in attesa moderazione
Cara Marta, tutti i commenti vengono prima letti e poi pubblicati; fino a quel momento rimangono in attesa.
Cara Marta, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
ho fatto 4 errore potrei fare molto essercizi sono a scuola adulti per il corso italiano nuovo espresso 3 in Belgium
Caro Jaques, non hai fatto tanti errori, vedrai che con un po’ di esercizio migliorerai. Se hai qualche domanda, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof, salve; secondo lei il verbo “sostenere” potrebbe reggere un’interrogativa indiretta?
Prova a farmi un esempio.
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Non ho capito la tua domanda. Puoi riformularla?
È stato facile
Mi è piaciuta la spiegazione,molto chiara.
Cara Mihaela, benvenuta su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
1″Come preferisce che io la chiami?”
2″Come preferisci che io ti chiami?”
…in entrambe usiamo il congiuntivo “chiami” nella subordinata per via del verbo “preferire” nella principale che richiede il congiuntivo. La differenza tra le due frasi è che nella prima ci stiamo riferendo ad una persona con cui non abbiamo un rapporto di familiarità, dando quindi del “Lei”(allocutivo di cortesia); mentre nella seconda ci stiamo riferendo ad una persona con cui invece abbiamo un rapporto di familiarità, dando quindi del “Tu” (allocutivo confidenziale)
Corretto?
Caro Marco, è corretto.
Cara Prof. Anna,
nel caso che sia una ordine, per esempio: Luigi trattieniti ancora per 10 minuti
come è il discorso indiretto?
Saluti, Silvia
Cara Silvia, può essere ad esempio: ho chiesto a Luigi di trattenersi per 10 minuti.
Un saluto
era stato bello fare esercizi e verifiche
Caro Abdullah, benvenuto! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Esercizi discorso diretto….indiretto
Maria mi aveva detto/ha detto/disse che Parigi era una città bellissima
è corretta la frase?
Caro Giorgio, la frase è corretta.
A presto