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Che cosa bolle in pentola?

Food Literacy

La consapevolezza alimentare passa anche dallo sviluppo delle competenze linguistiche e delle competenze di base. Parliamo di un progetto europeo che lavora in questa direzione.

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Da dove veniamo? Dove andiamo e che cosa ci aspetta alla fine del cammin di nostra vita?... Che cosa si mangia a pranzo?

Secondo il cabarettista austriaco Joseph Hader questi sono i temi esistenziali dell’umanità, e nutrirsi è appunto uno di essi.

Gestire la propria quotidianità culinaria, provvedere a un’alimentazione gustosa, sana e sostenibile, e maturare la propria consapevolezza alimentare sono competenze che per un numero crescente di persone nei Paesi di lingua tedesca, ma non solo, è sempre più difficile sviluppare. Alcune famiglie sono sempre meno in grado di trasmettere alle nuove generazioni le competenze necessarie a orientarsi nel mondo dell’alimentazione. Oltre al diminuito potere d’acquisto delle famiglie, concorrono a determinare questa situazione vari fattori, tra cui la diversificazione degli odierni progetti di vita che ha modificato strutture e abitudini famigliari rimaste stabili per secoli. Si consideri poi il lavoro, che diventa spesso una fonte di stress e che lascia poco spazio per altre attività. E si aggiungano infine un’offerta di prodotti alimentari mai conosciuta in passato e indipendente dal ciclo stagionale; la crescente consapevolezza ecologica; e anche i contraddittori consigli dietetici veicolati dai media.

È allora possibile far fronte a queste difficoltà – o almeno ad alcune – con gli strumenti tipici dell’apprendimento, come la promozione di competenze di lettura, calcolo e riflessione critica? Il progetto internazionale Socrates-Grundtvig “Food Literacy” ha tentato una risposta, sviluppando alcune proposte didattiche da impiegare trasversalmente nella formazione degli adulti in favore di competenze di base richieste dagli sviluppi socioeconomici e culturali che hanno cambiato e continuano a condizionare la nostra alimentazione.

Il titolo del progetto, “Food Literacy”, suggerisce da sé la direzione presa. Coniato sulla base di espressioni simili (health, financial, digital, consumer literacy), fa riferimento al concetto di multiple literacies. Ciò a dire che, per gestire in maniera consapevole la propria alimentazione, oggi sono più che mai necessarie competenze di lettura, calcolo, interpretazione di tabelle, di grafici, di percentuali e così via. Esse vanno al di là della mera abilità tecnica di riconoscere i segni della scrittura, e richiedono atteggiamenti e capacità critiche di ricerca ed elaborazione di informazioni che sono sempre più numerose, complesse e, in taluni casi, contraddittorie. La parola literacy  assume in questa prospettiva il ruolo di uno strumento per “creare significato” (Lonsdale e McCurry 2004).

A conclusione del progetto, il Centro federale per la comunicazione e le competenze riguardanti l’alimentazione (Bundeszentrum für Ernährung, BZfE) del ministero federale tedesco dell’agricoltura si è impegnato a diffondere i materiali prodotti. Dopo una prima sperimentazione, viene così pubblicato un manuale dal titolo Essen als Thema in der Erwachsenenbildung – Food Literacy (“Mangiare come tema nell’educazione degli adulti”). In esso sono raccolte una serie di attività didattiche da proporre in corsi di diverso genere: di lingua straniera, di tedesco per stranieri (L2), di formazione professionale, corsi per genitori, corsi sulla salute, sull’ecologia ecc.

Grazie all’aiuto dell’università di Flensburg, il Centro ha pubblicato altri due manuali e numeri esercizi in formato digitale: Buchstäblich fit (“Letteralmente in forma”) per corsi sulle competenze di base e Häppchenweise Deutsch (“Tedesco a bocconcini”) per classi di tedesco L2.

Queste tre pubblicazioni si rivolgono a adulti o giovani adulti, su cui può poggiare la responsabilità della scelta alimentare per l’intera famiglia, ma le attività proposte possono essere utilizzate anche nelle scuole secondarie. Il loro obiettivo è far maturare competenze di lettura di testi, di tabelle (per esempio saper leggere il menu settimanale di una mensa, vegetariano, vegano o no) e di aritmetica (controllare il conto della spesa, calcolare la quantità di ingredienti di una ricetta per un numero diverso di commensali ecc.) per sostenere una maggiore consapevolezza alimentare negli studenti e nelle studentesse.

Si tratta di un approccio per competenze che, volutamente, non ha un carattere normativo/prescrittivo (non intende, cioè, dettare una dieta sana e “politicamente corretta”). Si vogliono, invece, stimolare gli studenti e le studentesse a riflettere sulla propria alimentazione e a restituire al cibo, alla natura e alle persone che lo producono il rispetto, l’attenzione e la cura necessarie per un futuro sano e sostenibile a livello individuale e globale.

A titolo di esempio del lavoro proposto nelle pubblicazioni, si propone qui un’attività rielaborata per il pubblico della scuola secondaria italiana.

Tutto il mondo nella borsa della spesa

Obiettivi didattici generali

- nozioni generali di geografia alimentare, per es. localizzare Paesi produttori di prodotti alimentari usati quotidianamente;
- ricercare informazioni in internet;
- somme con numeri a più cifre.


Obiettivi specifici di Food Literacy

Rendersi conto:

- del rapporto fra il proprio comportamento da consumatore e l’ambiente;
- dei propri criteri per le decisioni di acquisto;
- delle conseguenze ecologiche e sociali dele proprie decisioni di acquisto e di consumo;
- del potere del consumatore.

Materiali / Risorse

- borsa / cesto della spesa o meglio diversi cestini;
- prodotti alimentari: per esempio una banana, un ananas, una confezione di caffè, pomodori, una merendina di produzione industriale, una tavoletta di cioccolato, spezie di uso comune come pepe, noce moscata ecc. Per rendere l’attività più attraente, si possono preparare alcuni cestini con prodotti diversi per i gruppi;
- planisfero, eventualmente spilli per localizzare i luoghi di partenza e arrivo;
- accesso a internet.


Setting

Lavoro a gruppi, discussione in plenaria.

Preparazione
L’insegnante invita gli studenti a portare uno o più prodotti alimentari usati in famiglia, di cui si veda la provenienza (tramite etichetta e/o imballaggio).
Anche l’insegnante porta una scelta di prodotti, alcuni provenienti dall’estero, possibilmente da Paesi lontani.


Svolgimento dell’attività

In piccoli gruppi, gli studenti:

- prendono visione della (loro) borsa della spesa, identificano i Paesi di origine dei prodotti che vi trovano;
- ne fanno una lista;
- localizzano sulla mappa del mondo i Paesi di origine e il punto di arrivo per il loro consumo;
- fanno una stima approssimativa dei chilometri che questi prodotti hanno percorso per finire nella loro borsa;
- calcolano la somma delle distanze che hanno ipotizzato;
- in internet cercano un sito che permetta di calcolare le distanze;
- si accordano sul tipo di criterio per calcolare le distanze da impiegare (per es. in linea d’aria);
- calcolano le distanze trovate e le sommano;
- paragonano questo risultato col risultato da loro stimato in precedenza.

In plenaria i gruppi presentano i loro prodotti, indicano sulla mappa i Paesi di provenienza e le distanze dei singoli prodotti e di tutta la spesa.

Verifica degli obiettivi didattici generali

A seconda dell’età degli studenti e della materia di insegnamento, l’insegnante si concentrerà più o meno sugli obiettivi didattici generali.

Verifica degli obiettivi specifici di Food Literacy

Ci sono varie possibilità di verifica. Una è che l’insegnante parta da una domanda generale:

- Vi è piaciuto questo lavoro? Che senso ha quest’attività?
- Quali temi ambientali sono emersi?
- Che relazione notate tra abitudini di alimentazione e ambiente?
- Quali prodotti sono importati e vengono da lontano? Quali sono quelli regionali? Dei primi, quali prodotti possono essere sostituiti da prodotti regionali? Con quali conseguenze?
- Oltre alla distanza e quindi ai costi di trasporto, consumo di carburante ecc., quali altri fattori devono essere presi in considerazione per determinare l’impatto che i prodotti in questione hanno sull’ambiente (impronta ecologica)?
Bibliografia

Buchstäblich fit https://www.bzfe.de/bildung/unterrichtsmaterial/erwachsene/buchstaeblich-fit/

Essen als Thema in der Erwachsenenbildung – Food Literacy https://www.bzfe.de/fileadmin/resources/Bildung/3971_2246_web.pdf

Häppchenweise Deutsch –Deutsch lernen mit den Themen Ernährung und Bewegung
https://www.bzfe.de/bildung/unterrichtsmaterial/erwachsene/deutsch-lernen-mit-essen-und-trinken/deutsch-lernen/

Lonsdale, M. e McCurry D. (2004). Literacy in the New Millenium
https://www.ncver.edu.au/__data/assets/file/0012/2424/nr2l02.pdf 

(Matilde Grünhage-Monetti)
(Crediti immagine: vadimgozhda, 123rf.com)

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