Care lettrici e cari lettori,
il verbo è una delle parti più importanti del discorso: ci dice quale azione compie il soggetto, quando la compie e in che modo la compie.
Esaminiamo insieme le funzioni del verbo all’interno della frase e le modalità con cui sono espresse.
Funzioni del verbo
All’interno di una frase il verbo fornisce informazioni sul soggetto. Può indicare:
● un’azione compiuta dal soggetto: Lucia ride;
● l’esistenza del soggetto (persona o cosa): C’è Lucia in casa. L’amore esiste;
● un modo di essere di una persona o di una cosa: Lucia è felice. Il mare è profondo;
● una situazione in cui si trova una persona o una cosa: Lucia dorme. Le stelle sono in cielo;
● un’azione subita da una persona o una cosa: Lucia è ammirata. Il grano è raccolto;
● un fatto, un evento: Piove.
Che cosa dice un verbo
In una frase il verbo ci dà alcune fondamentali informazioni:
● attraverso il modo ci informa sulla natura dell’azione: reale, potenziale, eventuale, desiderata ecc. I modi sono l’indicativo, il congiuntivo, il condizionale, l’imperativo, l’infinito, il participio e il gerundio;
● ci dice il tempo dell’azione: presente, passato o futuro;
● si accorda con il soggetto dell’azione e il suo numero: prima persona, seconda persona, terza persona / singolare, plurale;
● ci indica la direzione dell’azione: attiva, passiva o riflessiva.
In italiano esistono tre coniugazioni, che determinano il modo di trasformazione del verbo nei diverso modi, tempi e soggetti. Le coniugazioni sono chiamate con le desinenze della forma dell’infinito:
- prima coniugazione, o coniugazione in ARE: ha la a come vocale tematica (amare);
- seconda coniugazione, o coniugazione in ERE: ha la e come vocale tematica (temere);
- terza coniugazione, o coniugazione in IRE: ha la i come vocale tematica (partire).
Elementi che compongono il verbo
In ogni verbo si distinguono diversi elementi: una radice (parte costante, che non cambia) e una desinenza (parte variabile, che può cambiare). Vediamole nello specifico.
La radice
La radice nei verbi regolari non cambia mai: amare → am, ascoltare → ascolt, temere → tem, prendere → prend; la radice è la parte che contiene il significato del verbo.
La desinenza
La desinenza è una parte variabile costituita da tutto ciò che segue la radice: in amerete → erete è la desinenza, in ascolto → o è la desinenza, in temiamo → iamo è la desinenza, in prenderanno → eranno è la desinenza. La desinenza è a sua volta formata da:
● una vocale tematica;
● una marca personale (am-o, am-i, am-ate, am-iamo), che consente di individuare la persona;
● una marca temporale, presente solo in alcuni tempi: ad esempio la v per l’imperfetto (crede-v-o, canta-v-a, parla-v-ano), la r per il futuro semplice e il condizionale presente (crede-r-ò, cante-r-ei, parle-r-anno, ame-r-ebbe).
È importante sottolineare che questi elementi interni alla desinenza non sempre sono presenti in tutti i modi e i tempi; ad esempio, nella prima persona singolare dell’indicativo presente manca la vocale tematica: in cred-o non c’è la a della prima coniugazione; in tem-o non c’è la e della seconda coniugazione; in part-o non c’è la i della terza coniugazione ecc.
Nei verbi irregolari può cambiare anche la radice: io v-ado ma noi and-iamo.
Forma verbale |
Radice |
Vocale tematica |
Marca temporale |
Marca personale |
|
1. | sapevate | ||||
2. | parla | ||||
3. |
scriverò |
||||
4. | capirete | ||||
5. |
scriverei |
||||
6. | leggo | ||||
7. | aspetteremo | ||||
8. |
mangiamo |
2. Individua la coniugazione delle forme verbali dell’esercizio precedente.
(Prof. Anna)
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