Sentire
Il verbo sentire deriva dal latino sentire e significa “percepire il mondo esterno attraverso gli organi di senso (tranne la vista)”. Il sentire quindi si riferisce a una gamma di percezioni ed esperienze molto vasta: sento un suono con le orecchie, sento un sapore con il gusto, una consistenza con il tatto o un odore con il naso. Il verbo sentire si usa anche per esprimere la percezione di sensazioni fisiche (sento fame, sento dolore, sento freddo) e di emozioni (sento affetto, sento rabbia, sento tristezza).
Ascoltare
Il verbo ascoltare deriva dal latino auscultare (dalla radice di auris, orecchio) e significa “udire attentamente, stare a sentire”. L’ascolto implica uno sforzo consapevole nel dirigere la nostra attenzione verso ciò che percepiamo con l’udito e, in un significato più ampio, la volontà di comprenderne il significato.
Differenze
La differenza principale tra i due verbi risiede nella modalità con cui avviene l’azione di percepire suoni. Sentire ha un significato più ampio e indica un’azione passiva, involontaria, ascoltare invece è l’azione attiva di prestare orecchio con impegno, concentrazione e interesse. Conoscere questa differenza è fondamentale nell’uso della lingua, ad esempio nella frase Sento la radio in salotto, ma non la sto ascoltando il soggetto percepisce il suono della radio in salotto, ma non presta attenzione ai contenuti che sono trasmessi. La scelta di un verbo piuttosto che di un altro dipende quindi da ciò che vogliamo comunicare.
1. Potete parlare più forte? Non vi ho ……………….. bene.
2. Dimmi! Io ti ………………..
3. Noi ……………….. attentamente la lezione dell’insegnante.
4. Ho ……………….. un rumore in cucina, forse è il gatto.
5. Vai ad aprire la porta! Non hai ……………….. il campanello?
6. Ieri ho ……………….. la musica tutto il pomeriggio.
7. Io ……………….. sempre con interesse ciò che hai da dirmi.
8. Mi sembra di ……………….. delle voci che provengono dal piano di sopra.
(Prof. Anna)
(Crediti immagine: box home page Aniwhite, Shutterstock – banner: Oliena Illustration – Shutterstock)