Care lettrici e cari lettori, sentiamo spesso dire sono a lavoro oppure vado a studio. Queste espressioni appartengono all’italiano standard oppure a varianti regionali della lingua?
Italiano standard
Prima di analizzare la correttezza di queste espressioni, è opportuno capire cosa si intende per italiano standard. In linguistica, una lingua standard è soggetta a delle regole e vale come modello di riferimento per l’uso corretto e per l’insegnamento scolastico. L’italiano standard è per definizione una lingua neutra, priva di influenze delle varietà regionali e di marche sociolinguistiche, utile alla comunicazione tra parlanti di regioni e gruppi sociali diversi; è la lingua delle comunicazioni ufficiali e dei mezzi di comunicazione, quella che si insegna a scuola.
Quando si usano a e in in italiano standard?
In italiano i complementi di stato in luogo e di moto a luogo sono introdotti sia dalla preposizione in sia dalla preposizione a.
In riferimento a indicazioni geografiche la preposizione a si usa:
→ con i nomi propri di città: abito a Bologna, vado a Cagliari;
→ con i nomi di isole considerate piccole: sono a Cipro, vado a Cuba.
La preposizione in si usa:
→ con i nomi di continenti: siamo in Europa, vado in America;
→ con i nomi di nazioni: resto in Italia, siamo arrivati in Spagna;
→ con i nomi di isole considerate grandi: abito in Sicilia;
→ con i nomi di vie e di piazze: abito in via Mazzini, sono in piazza Garibaldi.
In alcune espressioni si usa a: a pranzo, a cena, a scuola, a messa, a teatro, al cinema, al mare, ecc.; in altre si usa in: in classe, in camera, in studio, in sala, in ufficio, in palestra ecc.
Altre volte l’uso dell’una o dell’altra conferisce all’espressione significati diversi:
→ al mare / nel mare (= dentro il mare): quest’estate vado al mare / i pesci nuotano nel mare;
→ al lago / nel lago (= dentro il lago): ho una casa al lago / le foglie cadono nel lago;
→ a teatro / nel teatro (= dentro il teatro): vado a teatro / nel teatro c’è un grande palcoscenico;
→ al cinema / nel cinema (= dentro il cinema): quali film ci sono al cinema? / nel cinema in cui sono stato ieri ci sono delle poltrone molto comode;
→ a tavola / in tavola: venite a tavola / la cena è in tavola.
Uso della preposizione semplice a al posto di al e in
L’italiano familiare di molte parlate centro-meridionali (da Roma al Sud) ha la tendenza a utilizzare la preposizione semplice a al posto della variante articolata al e della preposizione in. Espressioni come andare/essere a lavoro, andare a studio, andare a mare sono varianti tipicamente regionali, tuttavia quest’uso si sta diffondendo anche in altre regioni forse sulla spinta di altre espressioni italiane come a scuola o a teatro.
Possiamo quindi collocare espressioni come a lavoro o a studio in una variante regionale della lingua e non nell’italiano standard, a cui appartengono invece le forme al lavoro, in studio. Si usa la preposizione articolata nel / nello quando la parola studio è seguita da un aggettivo o da un complemento che lo determina: ci vediamo nel mio studio.
1. Quest’estate siamo andati …… Sardegna.
2. Ieri non sono andata …… lavoro perché ero malata.
3. Ci sono migliaia di specie diverse di alghe che vivono …... mare.
4. Mi sono trasferita …… Roma da pochi mesi.
5. L’avvocato è …… studio.
6. Il pane è già …… tavola.
7. Ti aspettiamo …… piazza del Duomo.
8. Non riesco a venire …… cinema domani.
9. L’ultima volta che sono stato …… Asia avevo vent’anni.
10. Siamo arrivati …… Malta ieri mattina.
(Prof. Anna)
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