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Modi di dire che derivano dallo sport

Dal calcio al tennis, dai motori al pugilato, sono diversi i modi di dire del mondo dello sport che sono entrati nel linguaggio quotidiano. Vediamoli insieme.

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Care lettrici e cari lettori,
in italiano esistono molte espressioni del linguaggio sportivo che arricchiscono la lingua d’uso quotidiano. La maggior parte esprime significati di attacco o di resa, di vittoria o di sconfitta. Vediamone alcuni.

Partire in quarta
L’origine di questa espressione è ancora dibattuta: secondo alcuni deriva dal mondo della scherma in cui la quarta guardia è considerata una posizione che consente di attaccare con forza e rapidità; altri invece associano la parola quarta alla marcia con cui un’automobile procede a massima velocità. Nel linguaggio comune partire in quarta (con qualcosa) significa “cominciare qualcosa con entusiasmo e determinazione”.

Gettare la spugna
Nel pugilato l’allenatore può gettare a terra l’asciugamano (la spugna) e interrompere l’incontro quando il pugile si trova in estrema difficoltà. Gettare la spugna significa, quindi, “arrendersi, ritirarsi, darsi per vinto”.

Mettere alle corde
Anche questa espressione deriva dal pugilato: le corde, quelle del ring, impediscono al pugile di muoversi e di reagire; chi è messo alle corde è vicino alla sconfitta e non ha via d’uscita. La si può usare per descrivere la situazione di qualcuno che è costretto a prendere una decisione per uscire da una situazione difficile. 

Appende le scarpe al chiodo
Nello sport appendere le scarpe al chiodo significa ritirarsi dall’attività agonistica, abbandonare la carriera sportiva. Nella lingua comune si utilizza per indicare il ritiro da un’attività o da una professione: si appende metaforicamente al chiodo (perché non si usa più) lo strumento principale con cui si è svolta un’attività per lungo tempo.

Essere / Stare in panchina 
La panchina è un sedile ai bordi del campo da gioco in cui siedono le riserve, ovvero i giocatori che sostuiscono quelli che non possono più giocare. Essere/Stare in panchina significa essere momentaneamente fuori gioco, essere esclusi dal gioco.

Andare a segno
Il segno è il punto a cui si mira con un’arma, il bersaglio. Andare a segno vuol dire raggiungere lo scopo, ottenere un esito positivo.

Andare a manetta
Andare a manetta significa “andare veloce, di fretta”. La manetta era una leva del gas che permetteva di regolare la velocità delle automobili più antiche, fare qualcosa a manetta vuol dire farla in fretta: parlare a manetta (“parlare velocemente”) o farla al massimo: mettere la musica a manetta (“mettere la musica al massimo volume”).

Colpo basso
Nel pugilato i colpi sferrati sotto la cintura sono vietati perché considerati scorretti. Nella lingua comune un colpo basso è un’azione sleale, un comportamento depecrabile e inaspettato ai danni di qualcuno.

Tirare i remi in barca
L’espressione fa riferimento al vogatore che smette di remare e si lascia trasportare dalla corrente. Tirare i remi barca significa sospendere un’azione, un’attività perché ci si vuole riposare oppure perché non vale più la pena continuare.

Se avete incontrato parole che non conoscete, vi consiglio di consultare il vocabolario oppure chiedere chiarimenti scrivendomi nei commenti a questo articolo.

Riformula le seguenti frasi utilizzando il modo di dire più adatto.
1. Non mi aspettavo un comportamento sleale da parte tua.
2. Dopo una lunga e onorata carriera, ha deciso di ritirarsi un anno fa.
3. Il mio tentativo di fare una buona impressione non è andato bene.
4. Abbiamo inziato con entusiasmo questo nuovo progetto.
5. Ho caldo, metti il ventilatore al massimo.
6. L’avvocato con le sue domande ha messo in difficoltà l’imputato, che è stato costretto a confessare.
7. Non arrenderti proprio adesso. 
8. Sono stato escluso dal gioco per troppo tempo, ora voglio dimostrare ciò che valgo.
9. Dopo anni di duro lavoro, è il momento di lasciare l’attività e di godermi la pensione.

 (Prof. Anna)
(Crediti immagine: box home page Aniwhite, Shutterstock – banner: Oliena Illustration – Shutterstock)

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