WP_Query Object
(
    [query] => Array
        (
            [post_type] => benvenuti
            [post__not_in] => Array
                (
                    [0] => 21511
                )

            [post_status] => publish
            [orderby] => date
            [order] => DESC
            [monthnum] => 0
            [year] => 0
            [paged] => 70
        )

    [query_vars] => Array
        (
            [post_type] => benvenuti
            [post__not_in] => Array
                (
                    [0] => 21511
                )

            [post_status] => publish
            [orderby] => date
            [order] => DESC
            [monthnum] => 0
            [year] => 0
            [paged] => 70
            [error] => 
            [m] => 
            [p] => 0
            [post_parent] => 
            [subpost] => 
            [subpost_id] => 
            [attachment] => 
            [attachment_id] => 0
            [name] => 
            [pagename] => 
            [page_id] => 0
            [second] => 
            [minute] => 
            [hour] => 
            [day] => 0
            [w] => 0
            [category_name] => 
            [tag] => 
            [cat] => 
            [tag_id] => 
            [author] => 
            [author_name] => 
            [feed] => 
            [tb] => 
            [meta_key] => 
            [meta_value] => 
            [preview] => 
            [s] => 
            [sentence] => 
            [title] => 
            [fields] => 
            [menu_order] => 
            [embed] => 
            [category__in] => Array
                (
                )

            [category__not_in] => Array
                (
                )

            [category__and] => Array
                (
                )

            [post__in] => Array
                (
                )

            [post_name__in] => Array
                (
                )

            [tag__in] => Array
                (
                )

            [tag__not_in] => Array
                (
                )

            [tag__and] => Array
                (
                )

            [tag_slug__in] => Array
                (
                )

            [tag_slug__and] => Array
                (
                )

            [post_parent__in] => Array
                (
                )

            [post_parent__not_in] => Array
                (
                )

            [author__in] => Array
                (
                )

            [author__not_in] => Array
                (
                )

            [ignore_sticky_posts] => 
            [suppress_filters] => 
            [cache_results] => 1
            [update_post_term_cache] => 1
            [lazy_load_term_meta] => 1
            [update_post_meta_cache] => 1
            [posts_per_page] => 10
            [nopaging] => 
            [comments_per_page] => 200
            [no_found_rows] => 
        )

    [tax_query] => WP_Tax_Query Object
        (
            [queries] => Array
                (
                )

            [relation] => AND
            [table_aliases:protected] => Array
                (
                )

            [queried_terms] => Array
                (
                )

            [primary_table] => ali_posts
            [primary_id_column] => ID
        )

    [meta_query] => WP_Meta_Query Object
        (
            [queries] => Array
                (
                )

            [relation] => 
            [meta_table] => 
            [meta_id_column] => 
            [primary_table] => 
            [primary_id_column] => 
            [table_aliases:protected] => Array
                (
                )

            [clauses:protected] => Array
                (
                )

            [has_or_relation:protected] => 
        )

    [date_query] => 
    [request] => SELECT SQL_CALC_FOUND_ROWS  ali_posts.ID FROM ali_posts  WHERE 1=1  AND ali_posts.ID NOT IN (21511) AND ali_posts.post_type = 'benvenuti' AND ((ali_posts.post_status = 'publish'))  ORDER BY ali_posts.post_date DESC LIMIT 690, 10
    [posts] => Array
        (
            [0] => WP_Post Object
                (
                    [ID] => 2532
                    [post_author] => 3
                    [post_date] => 2011-06-23 17:34:29
                    [post_date_gmt] => 2011-06-23 15:34:29
                    [post_content] => Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, come prima cosa oggi prenderemo in esame un uso particolare del modo congiuntivo, dopodiché vedremo come si comporta il modo imperativo quando è accompagnato dai pronomi diretti e indiretti.

Buona lettura!

Prof. Anna

CONGIUNTIVO ESORTATIVO

Come già sapete, l'imperativo ha solo un tempo (il presente) e due sole forme (la seconda persona singolare e plurale: ascolta! ascoltate!); ma per le rimanenti persone (esclusa la prima persona singolare che non esiste) l'imperativo prende a prestito le forme del congiuntivo presente.

Ricordiamo che l'imperativo, e quindi anche il congiuntivo esortativo, si usa per dare un ordine o per invitare, pregare o esortare qualcuno a fare qualcosa.

Dunque useremo il congiuntivo esortativo per la terza persona singolare:

signora, mi ascolti!; Professor Rossi, non si arrabbi! 

per la prima persona plurale:

adesso, per favore, ascoltiamo la lezione in silenzio!; ragazzi, non perdiamo tempo!

e per la terza plurale:

facciano ciò che vogliono!; ascoltino quello che ho da dire!

 

L'IMPERATIVO E I PRONOMI

Vediamo ora come si comportano i pronomi diretti e indiretti quando incontrano un verbo al modo imperativo:

di solito i pronomi personali complemento si trovano prima del verbo (non lo voglio, le piace molto), ma in alcuni casi, come con l'imperativo, sono posti dopo il verbo e si uniscono ad esso formando un'unica parola.

Vediamo insieme alcuni esempi:

Parla a me!  → Parlami!

Marta, compra il giornale!  → Compralo!

Mamma, prendi la borsa!  → Prendila!

Luca, finisci i compiti! → Finiscili!

Ragazzi, mangiamo le fragole!  → Mangiamole!

Sara, mostrami il tuo disegno!  → Mostramelo!

Prendete un po' di dolce!  → Prendetene!

È possibile trovare una frase con un pronome diretto e un pronome indiretto, anche in questo caso i pronomi sono posti dopo il verbo all'imperativo, prima il pronome indiretto e poi quello diretto, come nei pronomi combinati:

Natalia, dà il quaderno a tuo fratello!  → Daglielo!

Ragazze, dite a Marco la verità!  → Ditegliela!

Parla a me dei tuoi problemi!  → Parlamene!

Le forme monosillabiche dell'imperativo raddoppiano la consonante quando sono seguite da un pronome:

Da' a me il regalo!  → Dammelo!

Fa' a me un favore!  → Fammelo!

Sta' vicino a lei!  → Stalle vicino!

Di' a me la verità!  → Dimmela!

Di' a noi com' è andata!  → Dicci com'è andata!

ATTENZIONE!

Il pronome gli fa eccezione:

sta' vicino a lui  → stagli vicino.

Nella forma negativa dell'imperativo è possibile scegliere dove collocare il pronome, per esempio:

non guardare la televisione! → non guardarla!

Oppure: non la guardare!
                    [post_title] => Congiuntivo esortativo e imperativo con i pronomi
                    [post_excerpt] => 
                    [post_status] => publish
                    [comment_status] => closed
                    [ping_status] => closed
                    [post_password] => 
                    [post_name] => congiuntivo-esortativo-e-imperativo-con-i-pronomi
                    [to_ping] => 
                    [pinged] => 
                    [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30
                    [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30
                    [post_content_filtered] => 
                    [post_parent] => 0
                    [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2532
                    [menu_order] => 0
                    [post_type] => benvenuti
                    [post_mime_type] => 
                    [comment_count] => 114
                    [filter] => raw
                )

            [1] => WP_Post Object
                (
                    [ID] => 2494
                    [post_author] => 3
                    [post_date] => 2011-06-16 13:00:50
                    [post_date_gmt] => 2011-06-16 11:00:50
                    [post_content] => 

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi ripassiamo un importante modo verbale: il congiuntivo.

Vedremo insieme come si coniuga e soprattutto quando deve essere usato.

Buona lettura!

Prof. Anna

 

Il congiuntivo presenta l'azione espressa dal verbo come incerta, desiderata, dubbia.

Se chi parla presenta un fatto per lui certo e reale usa il modo indicativo, se invece esprime un dubbio, un'ipotesi, un desiderio, una volontà, usa il modo congiuntivo, che è il modo della possibilità, della soggettività e dell'incertezza.

Vediamo prima di tutto come si coniuga il congiuntivo:

ARE

cantare

ERE

vedere

IRE

sentire

IRE

finire

che io canti che io veda che io senta che io finisca
che tu canti che tu veda che tu senta che tu finisca
che lui, lei canti che lui, lei veda che lui, lei senta che lui, lei finisca
che noi cantiamo che noi vediamo che noi sentiamo che noi finiamo
che voi cantiate che voi vediate che voi sentiate che voi finiate
che loro cantino che loro vedano che loro sentano che loro finiscano

 

ESSERE AVERE
che io sia che io abbia
che tu sia che tu abbia
che lui, lei sia che lui, lei abbia
che noi siamo che noi abbiamo
che voi siate che voi abbiate
che loro siano che loro abbiano

Vediamo ora come si coniuga il congiuntivo dei principali verbi irregolari:

ANDARE: vada, vada, vada, andiamo, andiate, vadano;

BERE: beva, beva, beva, beviamo, beviate, bevano;

DARE: dia, dia, dia, diamo, diate, diano;

DIRE: dica, dica, dica, diciamo, diciate, dicano;

DOVERE: debba, debba, debba, dobbiamo, dobbiate, debbano;

FARE: faccia, faccia, faccia, facciamo, facciate, facciano;

POTERE: possa, possa, possa, possiamo, possiate, possano;

RIMANERE: rimanga, rimanga, rimanga, rimaniamo, rimaniate, rimangano;

SALIRE: salga, salga, salga, saliamo, saliate, salgano;

SAPERE: sappia, sappia, sappia, sappiamo, sappiate, sappiano;

STARE: stia, stia, stia, stiamo, stiate, stiano;

TENERE: tenga, tenga, tenga, teniamo, teniate, tengano;

USCIRE: esca, esca, esca, usciamo, usciate, escano;

VENIRE: venga, venga, venga, veniamo, veniate, vengano;

VOLERE: voglia, voglia, voglia, vogliamo, vogliate, vogliano.

USO DEL CONGIUNTIVO

Il congiuntivo si usa prevalentemente nelle frasi subordinate ed è determinato dal verbo della frase principale, dal tipo di subordinata e da certe espressioni che precedono il verbo.

Il congiuntivo in certi casi si usa anche in frasi indipendenti.

 

Vediamo ora quando si usa:

L'uso del congiuntivo in frasi indipendenti:

nelle frasi indipendenti il congiuntivo è usato per esprimere:

un desiderio o un augurio: possiate essere felici per tutta la vita!;

un dubbio o una supposizione: non è ancora arrivato: che abbia perso il treno?;

un'esortazione, un invito: abbia un po' di pazienza! vada via di qui immediatamente! ( il congiuntivo si usa al posto dell'imperativo nelle terze persone e nella prima plurale);

 

una concessione: abbia pure commesso degli errori, ma è sempre un amico.

L'uso del congiuntivo in frasi subordinate:

si usa in un gran numero di frasi subordinate, vediamo insieme quali sono i verbi che reggono il congiuntivo:

⇒ verbi che esprimono sentimento: temere, piacere, dispiacere, avere paura, sperare, essere contento / felice, vergognarsi:

spero che Marco arrivi presto, sono contento che tu stia bene;

⇒ verbi che esprimono opinione: credere, pensare, ritenere, supporre, avere l'impressione:

credo che loro debbano lavorare di meno, ho l'impressione che tu non dica la verità;

⇒ verbi che esprimono volontà: volere, desiderare, preferire, pretendere, ordinare, ordinare, vietare, permettere:

voglio che tu finisca di mangiare, preferisco che voi veniate da me;

⇒ verbi che esprimono un dubbio: dubitare, non essere sicuro / certo:

dubito che domani ci sia il sole, non siamo sicuri che tu stia bene;

verbi impersonali: basta, conviene, bisogna, occorre, pare, può darsi, sembra:

bisogna che tu studi di più, pare che loro non vogliano venire;

⇒ il verbo "essere" alla forma impersonale + aggettivo, avverbio o nome:

è meglio che voi vi comportiate bene, è impossibile che Marco non voglia venire;

⇒ il verbo "dire" alla forma impersonale:

si dice che Parigi sia una bellissima città;

⇒ il congiuntivo si usa con le espressioni: prima che, senza che, qualsiasi (qualunque), chiunque, comunque:

esco dalla classe senza che il professore se ne accorga; sarò soddisfatta, comunque vada l'esame.

ATTENZIONE!

Quando il soggetto della frase con il verbo all'indicativo è uguale al soggetto della frase con il verbo al congiuntivo non si usa CHE + congiuntivo ma DI + infinito:

credo di essere in ritardo = credo che io sia in ritardo;

mentre i verbi "potere", "volere", "dovere", "preferire", "desiderare" sono seguiti dall'infinito :

non voglio venire;

preferisco uscire con te.

[post_title] => Ripassiamo il congiuntivo [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => ripassiamo-il-congiuntivo [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2494 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 770 [filter] => raw ) [2] => WP_Post Object ( [ID] => 2466 [post_author] => 3 [post_date] => 2011-06-09 11:58:04 [post_date_gmt] => 2011-06-09 09:58:04 [post_content] => Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi esploreremo insieme il mondo del lavoro mettendo in evidenza i cambiamenti che sono avvenuti in questi ultimi anni e analizzando la terminologia relativa al lavoro e agli aspetti ad esso correlati. Buona lettura e buon lavoro! Prof. Anna Credo sia importante riportare quello che la Costituzione italiana dice riguardo al lavoro: Articolo 1: L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Articolo 4: La repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Il lavoro è quindi un dovere perché è necessario per lo sviluppo della società, ma è anche un diritto in quanto fonte di sostentamento e realizzazione per le persone. I CONTRATTI DI LAVORO Negli ultimi anni il mondo del lavoro è cambiato profondamente, le aziende sempre di più richiedono personale “flessibile”, adattabile cioè alle esigenze produttive e per questo motivo sono nati diversi tipi di contratti di lavoro, ognuno con le proprie caratteristiche, vediamoli insieme: - contratto a tempo indeterminato: il contratto non ha scadenza e l'assunzione è regolare; - contratto a tempo determinato: la persona viene assunta, ma il suo contratto ha una scadenza, che viene fissata fin dall'inizio dal datore di lavoro; - contratto part-time: stipula un rapporto di lavoro a tempo ridotto, ovvero un numero di ore inferiore a quanto previsto per il tempo pieno; - il contratto a progetto: secondo questo contratto, la persona lavora per un determinato periodo o stagione fino a quando è terminato il progetto di cui si occupa; - il lavoro occasionale: si ha questo tipo di contratto se la persona lavora per meno di un mese l'anno e non supera il compenso di cinquemila euro percepiti dallo stesso datore di lavoro. Formula utilizzata soprattutto nelle attività di assistenza come quella delle badanti per anziani; - l'apprendistato: serve a conseguire una qualifica professionale, questo tipo di contratto prevede che il giovane svolga delle ore di lavoro affiancato da lavoratori esperti e che, eventualmente, partecipi a corsi di formazione; - il lavoro da free lance o libero professionista: si lavora indipendentemente a casa o in un altro luogo; - il lavoro autonomo: si avvia da solo o con più soci un'attività in proprio. CERCARE LAVORO Il primo passo per cercare lavoro è scrivere un curriculum vitae (abbreviato CV), che significa "percorso di vita". Nel CV vengono riassunti momenti importanti della vita scolastica, formativa e professionale e permette alle aziende di conoscere meglio l'aspirante lavoratore. La commissione Europea ha approvato nel 2002 un modello europeo di curriculum vitae che vale per tutti i Paesi dell'Unione: http://europass.cedefop.europa.eu/europass/home/vernav/Europass+Documents/Europass+CV.csp?loc=it_IT Spesso il curriculum vitae è accompagnato da una lettera di presentazione che serve a fornire elementi aggiuntivi e cercare di stimolare l'interesse dell'azienda nei confronti del candidato, si devono in particolare chiarire le motivazioni che ci spingono a cercare una specifica posizione di lavoro, i nostri stimoli e perché abbiamo scelto quell'azienda piuttosto che un'altra; dovrà comunque essere breve e concisa per fare in modo che venga presa in considerazione. Su Internet si possono trovare consigli su come scrivere questa lettera. Cercare un lavoro è a sua volta un lavoro! Una volta che abbiamo scelto in quale settore ci piacerebbe lavorare, dobbiamo dedicare molto tempo a consultare le offerte e gli annunci sui siti specializzati su Internet o sui principali quotidiani nazionali. Ci si può rivolgere: - ai centri per l'impiego: un centro per l'impiego è una struttura pubblica di gestione dei candidati e delle imprese, rivolta a coloro che sono alla ricerca di lavoro e alle imprese che necessitano di personale qualificato ed offrono assistenza e supporto per l'espletamento delle pratiche burocratiche ed amministrative; - alle agenzie interinali: per lavoro interinale si intende un rapporto lavorativo di natura temporanea che prevede la presenza di tre soggetti: il lavoratore, l'agenzia per il lavoro e l'azienda che necessita di personale. La durata del contratto è definita dall'azienda utilizzatrice ed è prorogabile, ma non può comunque superare i 24 mesi; - agli Informagiovani: è un servizio gratuito di accoglienza e informazione sulle tematiche di interesse giovanile; - ai sindacati e alle associazioni di categoria. UN PO' DI LESSICO LEGATO AL MONDO DEL LAVORO - stipendio: retribuzione versata in cambio del lavoro; - busta paga: documento dettagliato che accompagna lo stipendio; - essere assunto: avere un'occupazione fissa; - essere licenziato: essere allontanato dal lavoro; - andare in pensione: finire di lavorare per anzianità; - essere in regola: avere i contributi previdenziali e l'assicurazione contro gli infortuni e le malattie; - ferie: vacanze pagate; - fare gli straordinari: lavorare oltre l'orario stabilito; - lavoro nero: quando la persona lavora senza un regolare contratto.       [post_title] => Il lavoro [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => il-lavoro [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2466 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 11 [filter] => raw ) [3] => WP_Post Object ( [ID] => 2463 [post_author] => 3 [post_date] => 2011-06-01 12:36:01 [post_date_gmt] => 2011-06-01 10:36:01 [post_content] => Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, domani l'articolo della settimana non verrà pubblicato, in quanto, come alcuni forse sapranno, è la Festa della Repubblica. La Repubblica Italiana nacque a seguito dei risultati del referendum del 2 giugno 1946, indetto per determinare la forma dello stato dopo il termine della seconda guerra mondiale. L'Italia in questo modo passò dalla forma istituzionale monarchica a quella repubblicana.   Buona Festa della Repubblica a tutti e alla prossima settimana! Prof. Anna [post_title] => Comunicazione per la Festa della Repubblica [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => festa-della-repubblica [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2463 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 4 [filter] => raw ) [4] => WP_Post Object ( [ID] => 2431 [post_author] => 3 [post_date] => 2011-05-26 17:57:42 [post_date_gmt] => 2011-05-26 15:57:42 [post_content] =>

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi studieremo il trapassato prossimo, vedremo insieme come si forma e quando si usa.

Buona lettura!

Prof. Anna

FORMAZIONE DEL TRAPASSATO PROSSIMO

Il trapassato prossimo si forma con l'imperfetto degli ausiliari essere o avere più il participio passato del verbo, per esempio:

io ero (⇒imperfetto dell'ausiliare essere) andato ( ⇒participio passato del verbo);

lui aveva (⇒imperfetto dell'ausialiare avere) visto ( ⇒participio passato del verbo).

Osserva la seguente tabella:

Ausiliare essere all'imperfetto Participio passato del verbo
io ero  partito / a
tu eri  partito / a
lui era  partito / a
noi eravamo  partiti / e
voi eravate  partiti / e
loro erano  partiti / e
 Ausiliare avere all'imperfetto  Participio passato del verbo
 Io avevo  mangiato 
 tu avevi  mangiato 
 lui aveva  mangiato 
 noi avevamo  mangiato
 voi avevate   mangiato
 loro avevano  mangiato

 Il trapassato prossimo:

del verbo essere → io ero stato /a , tu eri stato / a, lui era stato, ecc.

del verbo avere → io avevo avuto, tu avevi avuto, lui aveva avuto, ecc.

USO DEL TRAPASSATO PROSSIMO

Il trapassato prossimo si usa per indicare un'azione passata prima di un'altra espressa:

→ al passato prossimo: ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato;

→ al passato remoto: persi il treno perchè avevo fatto tardi;

→ all'imperfetto: non volevamo fare l'esercizio che la professoressa ci aveva assegnato.

Abbiamo visto che il trapassato prossimo si usa per esprimere un'azione anteriore rispetto a un'altra passata, ma quando l'azione passata è sottintesa, cioè non e espressa, si può usare anche da solo.

→ Bello questo film! Non l'avevo ancora visto!

 

→ Non ero mai stato a Firenze prima d'ora.

Spesso il trapassato prossimo è accompagnato da avverbi di tempo come: mai, prima, ancora, sempre, ecc.

ALTRI USI DEL TRAPASSATO PROSSIMO

Anche il trapassato prossimo può avere nella lingua parlata un valore modale:

trapassato prossimo di cortesia: si usa soprattutto col verbo venire, per esempio: buongiorno, ero venuto a parlare con Lei; in questo caso il trapassato prossimo sostituisce il passato prossimo  e si usa per evitare una frase troppo diretta in modo che la comunicazione risulti più cortese.

[post_title] => Il trapassato prossimo [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => il-trapassato-prossimo [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2431 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 143 [filter] => raw ) [5] => WP_Post Object ( [ID] => 2421 [post_author] => 3 [post_date] => 2011-05-19 11:49:54 [post_date_gmt] => 2011-05-19 09:49:54 [post_content] =>

Ecco un esercizietto sugli alterati!

[post_title] => Test 12 - i nomi e gli aggettivi alterati - [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => test-12-i-nomi-e-gli-aggettivi-alterati [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2421 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 11 [filter] => raw ) [6] => WP_Post Object ( [ID] => 2413 [post_author] => 3 [post_date] => 2011-05-19 11:49:37 [post_date_gmt] => 2011-05-19 09:49:37 [post_content] => Ripassiamo ora il futuro anteriore, vi ricordo che questo tempo verbale viene usato per esprimere un'azione futura che avviene prima di un'altra espressa al futuro, un dubbio o un'incertezza, o una supposizione al passato.   [post_title] => Test 12 - il futuro anteriore - [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => test-12-il-fururo-anteriore [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2413 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 23 [filter] => raw ) [7] => WP_Post Object ( [ID] => 2407 [post_author] => 3 [post_date] => 2011-05-19 11:48:45 [post_date_gmt] => 2011-05-19 09:48:45 [post_content] =>

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, come di consueto è arrivato il momento di ripassare gli argomenti trattati questo mese e valutare il vostro livello di conoscenza di questi ultimi. Se non ricordate bene un determinato argomento vi consiglio di ripassarlo prima

Buon test

Prof. Anna

[post_title] => Test 12 - i pronomi relativi - [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => test-12-i-pronomi-relativi [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2407 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 28 [filter] => raw ) [8] => WP_Post Object ( [ID] => 2343 [post_author] => 3 [post_date] => 2011-05-12 13:13:14 [post_date_gmt] => 2011-05-12 11:13:14 [post_content] => Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi parleremo dei nomi alterati, infatti l'aggiunta di particolari suffissi alla radice di un nome o di un aggetttivo introduce delle modifiche in relazione alla quantità, alla qualità, al giudizio di valore, senza cambiare il significato principale della parola. Per esempio la parola "libro" ha gli alterati "librino", "libruccio", "librone", "libraccio" ecc., i quali indicano sempre lo stesso oggetto, ma specificano allo stesso tempo che si tratta di un libro "piccolo", "grazioso", "grande", "di poco valore" ecc. Vedremo dunque come si formano gli alterati e quali sono i pr incipali suffissi alterativi in italiano.   Buona lettura! Prof. Anna La differenza di significato degli alterati rispetto alla parola base riguarda la quantità (piccolezza/grandezza) e la qualità (positività/negatività); quindi determinati suffissi possono far assumere a un nome una qualità che lo fa apparire piccolo (suffissi diminutivi ⇒ scarpina); grande (suffissi accrescitivi ⇒ scarpona); grazioso (suffissi vezzeggiativi ⇒ scarpuccia); brutto o vecchio (suffissi dispregiativi ⇒ scarpaccia), ci possono essere anche suffissi attenuativi, cioè che attenuano il significato, usati soprattutto con aggettivi riferiti ai colori (rosso ⇒ rossiccio). Il giudizio di qualità è spesso soggettivo, nell'uso di questo tipo di alterati ha quindi un ruolo fondamentale l'affettività, cioè la disposizione emotiva, il sentimento personale di chi parla, per esempio "filmuccio" può significare, a seconda dei contesti, un "film carino" o "un film privo di valore". FORMAZIONE DEGLI ALTERATI Per formare un nome o un aggettivo alterato bisogna aggiungere alla radice del nome o dell'aggettivo il suffisso alterativo. Per determinare la radice di un nome o aggettivo basta eliminare la desinenza, per esempio:   casa⇒cas- (radice); ora si possono aggiungere i suffissi: casina (casa piccola); casona (casa grande); casaccia (casa brutta); casuccia (casa graziosa). I suffissi vanno concordati con il nome prendendone lo stesso genere e lo stesso numero. SUFFISSI ALTERATIVI PIÙ COMUNI  
DIMINUTIVI ACCRESCITIVI VEZZEGGIATIVI DISPREGIATIVI ATTENUATIVI
-ino: mamma⇒ mammina; pensiero⇒ pensierino; bello⇒ bellino -one: ragazzo⇒ ragazzone; pigro⇒ pigrone -uccio: casa⇒ casuccia; cavallo⇒ cavalluccio -uccio: avvocato⇒ avvocatuccio -iccio (riferito ad aggettivi, soprattutto che indicano colori): bianco⇒ bianchiccio
-etto: bacio⇒ bacetto; piccolo⇒ piccoletto -acchione: volpe⇒ volpacchione   -acchione: matto⇒ mattacchione -acchione: furbo⇒ furbacchione -igno: aspro⇒ asprigno
-otto: ragazzo⇒ ragazzotto; può indicare un cucciolo di animale: lepre⇒leprotto -acchiotto: lupo⇒ lupacchiotto; furbo⇒ furbacchiotto -otto: contadino⇒ contadinotto; ragazzo⇒ ragazzotto -ognolo: azzurro⇒ azzurrognolo
-ello: albero⇒ alberello; paese⇒ paesello -accio: coltello⇒ coltellaccio; ragazza⇒ ragazzaccia -occio: bello⇒ belloccio
-iciattolo: fiume⇒ fiumiciattolo; febbre⇒ febbriciattola -iciattolo: libro⇒ libriciattolo; mostro⇒ mostriciattolo -astro (quando è un aggettivo): giallo⇒ giallastro    
-icci(u)olo: festa⇒ festicci(u)ola; porto⇒ porticciolo -icci(u)olo: donna⇒ donnicci(u)ola
-(u)olo: faccenda⇒ faccenduola; poesia⇒ poesiola  -astro: medico⇒ medicastro; poeta⇒ poetastro
[post_title] => I nomi e gli aggettivi alterati [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => i-nomi-e-gli-aggettivi-alterati [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2343 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 312 [filter] => raw ) [9] => WP_Post Object ( [ID] => 2306 [post_author] => 3 [post_date] => 2011-05-05 12:09:36 [post_date_gmt] => 2011-05-05 10:09:36 [post_content] => Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi prenderemo in esame un tempo verbale composto: il futuro anteriore, vedremo come si coniuga e quando si usa. Buona lettura! Prof. Anna FORMAZIONE DEL FUTURO ANTERIORE Il futuro anteriore si forma con il futuro semplice degli ausiliari essere o avere più il participio passato del verbo. Nella seguente tabella osserva il futuro anteriore di verbi delle tre coniugazioni:  
MANGIARE CREDERE PARTIRE
io avrò mangiato io avrò creduto io sarò partito
tu avrai mangiato tu avrai creduto tu sarai partito
lui-lei avrà mangiato lui-lei avrà creduto lui-lei sarà partito
noi avremo mangiato noi avremo creduto noi saremo partiti
voi avrete mangiato voi avrete creduto voi sarete partiti
loro avranno mangiato loro avranno creduto loro saranno partiti
  Vediamo il futuro anteriore dei verbi essere e avere:  
ESSERE AVERE
io sarò stato io avrò avuto
tu sarai stato tu avrai avuto
lui-lei sarà stato lui-lei avrà avuto
noi saremo stati noi avremo avuto
voi sarete stati voi avrete avuto
loro saranno stati loro avranno avuto
  USI DEL FUTURO ANTERIORE Come suggerisce il nome stesso di questo tempo verbale, il futuro anteriore indica l'anteriorità temporale di un evento rispetto a un evento futuro. Il futuro anteriore si usa per: • esprimere un'azione futura che avviene prima di un'altra espressa al futuro, spesso è introdotto dalle espressioni di tempo: dopo che; quando; appena: → potrai guardare la televisione (azione espressa al futuro), quando avrai finito di studiare (azione che avvine prima di quella espressa al futuro); → appena avrò letto questo libro, ti darò la mia opinione.   Nella lingua parlata quest'uso del futuro anteriore è in declino perché molto spesso non ci si preoccupa di esprimere il rapporto di anteriorità tra due azioni future e si usa indistintamente il futuro semplice: quando finirai di leggere questo libro, ti darò la mia opinione; • esprimere un dubbio o un'incertezza, nella lingua parlata di tutti i giorni quest'uso del futuro anteriore è il più frequente:  Giulia non c'è, sarà andata a fare la spesa (= Giulia non c'è, probabilmente è andata a fare la spesa); Marco è in ritardo, avrà perso l'autobus (= Marco è in ritardo, forse ha perso l'autobus); • esprimere una supposizione al passato: sarai stato felice ieri con tutta la giornata libera! (= suppongo che ieri tu sia stato felice in quanto avevi tutta la giornata libera);   sarete stati soddisfatti di aver passato l'esame! (= immagino che siate stati soddisfatti di aver passato l'esame). [post_title] => Il futuro anteriore [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => il-futuro-anteriore [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2306 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 94 [filter] => raw ) ) [post_count] => 10 [current_post] => -1 [in_the_loop] => [post] => WP_Post Object ( [ID] => 2532 [post_author] => 3 [post_date] => 2011-06-23 17:34:29 [post_date_gmt] => 2011-06-23 15:34:29 [post_content] => Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, come prima cosa oggi prenderemo in esame un uso particolare del modo congiuntivo, dopodiché vedremo come si comporta il modo imperativo quando è accompagnato dai pronomi diretti e indiretti. Buona lettura! Prof. Anna CONGIUNTIVO ESORTATIVO Come già sapete, l'imperativo ha solo un tempo (il presente) e due sole forme (la seconda persona singolare e plurale: ascolta! ascoltate!); ma per le rimanenti persone (esclusa la prima persona singolare che non esiste) l'imperativo prende a prestito le forme del congiuntivo presente. Ricordiamo che l'imperativo, e quindi anche il congiuntivo esortativo, si usa per dare un ordine o per invitare, pregare o esortare qualcuno a fare qualcosa. Dunque useremo il congiuntivo esortativo per la terza persona singolare: signora, mi ascolti!; Professor Rossi, non si arrabbi! per la prima persona plurale: adesso, per favore, ascoltiamo la lezione in silenzio!; ragazzi, non perdiamo tempo! e per la terza plurale: facciano ciò che vogliono!; ascoltino quello che ho da dire!   L'IMPERATIVO E I PRONOMI Vediamo ora come si comportano i pronomi diretti e indiretti quando incontrano un verbo al modo imperativo: di solito i pronomi personali complemento si trovano prima del verbo (non lo voglio, le piace molto), ma in alcuni casi, come con l'imperativo, sono posti dopo il verbo e si uniscono ad esso formando un'unica parola. Vediamo insieme alcuni esempi: Parla a me!  → Parlami! Marta, compra il giornale!  → Compralo! Mamma, prendi la borsa!  → Prendila! Luca, finisci i compiti! → Finiscili! Ragazzi, mangiamo le fragole!  → Mangiamole! Sara, mostrami il tuo disegno!  → Mostramelo! Prendete un po' di dolce!  → Prendetene! È possibile trovare una frase con un pronome diretto e un pronome indiretto, anche in questo caso i pronomi sono posti dopo il verbo all'imperativo, prima il pronome indiretto e poi quello diretto, come nei pronomi combinati: Natalia, dà il quaderno a tuo fratello!  → Daglielo! Ragazze, dite a Marco la verità!  → Ditegliela! Parla a me dei tuoi problemi!  → Parlamene! Le forme monosillabiche dell'imperativo raddoppiano la consonante quando sono seguite da un pronome: Da' a me il regalo!  → Dammelo! Fa' a me un favore!  → Fammelo! Sta' vicino a lei!  → Stalle vicino! Di' a me la verità!  → Dimmela! Di' a noi com' è andata!  → Dicci com'è andata! ATTENZIONE! Il pronome gli fa eccezione: sta' vicino a lui  → stagli vicino. Nella forma negativa dell'imperativo è possibile scegliere dove collocare il pronome, per esempio: non guardare la televisione! → non guardarla! Oppure: non la guardare! [post_title] => Congiuntivo esortativo e imperativo con i pronomi [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => closed [ping_status] => closed [post_password] => [post_name] => congiuntivo-esortativo-e-imperativo-con-i-pronomi [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2024-09-26 09:57:30 [post_modified_gmt] => 2024-09-26 07:57:30 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2532 [menu_order] => 0 [post_type] => benvenuti [post_mime_type] => [comment_count] => 114 [filter] => raw ) [comment_count] => 0 [current_comment] => -1 [found_posts] => 868 [max_num_pages] => 87 [max_num_comment_pages] => 0 [is_single] => [is_preview] => [is_page] => [is_archive] => 1 [is_date] => [is_year] => [is_month] => [is_day] => [is_time] => [is_author] => [is_category] => [is_tag] => [is_tax] => [is_search] => [is_feed] => [is_comment_feed] => [is_trackback] => [is_home] => [is_privacy_policy] => [is_404] => [is_embed] => [is_paged] => 1 [is_admin] => [is_attachment] => [is_singular] => [is_robots] => [is_favicon] => [is_posts_page] => [is_post_type_archive] => 1 [query_vars_hash:WP_Query:private] => e525f9e07f15c1af5faaec402b640808 [query_vars_changed:WP_Query:private] => [thumbnails_cached] => [stopwords:WP_Query:private] => [compat_fields:WP_Query:private] => Array ( [0] => query_vars_hash [1] => query_vars_changed ) [compat_methods:WP_Query:private] => Array ( [0] => init_query_flags [1] => parse_tax_query ) )
Archivi: Benvenuti - Intercultura blog | Pagina 70 | Zanichelli Aula di lingue
Da ottobre 2024 Intercultura Blog rimane disponibile come archivio di contenuti. I commenti rimangono in modalità di lettura.
Prof. Anna continua la sua attività nella sezione Spazio L2 su Aula di Lingue

Benvenuti - Intercultura Blog

Aula di Lingue