Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, tra pochi giorni è Natale, la festa più importante e più sentita dagli italiani. Le strade sono illuminate, i negozi sempre aperti, la gente va in cerca di regali, ma perché non provare a vivere il Natale da un altro punto di vista? Ci aiuta a farlo la canzone Natale di seconda mano, in cui il cantautore italiano Francesco de Gregori dà voce agli ultimi di tutto il mondo, a chi è costretto a vivere arrangiandosi, anche sotto Natale.
Ringrazio anche quest’anno tutti i lettori per la grande partecipazione, ci ritroveremo a gennaio con nuovi argomenti e nuovi approfondimenti.
Auguro a tutti un Buon Natale e un felice Anno Nuovo.
Buone Feste!
Prof. Anna
Francesco de Gregori è uno dei più importanti artisti della scena musicale italiana dagli anni ’70 ad oggi. Cantautore, poeta, i suoi testi sono ricchi di metafore e si riferiscono spesso all’attualità e alla storia; la sua musica si affida quasi sempre a strumenti tradizionali. Se non lo conoscete vi invito ad ascoltare qualcosa, sarà utile per il vostro italiano e piacevole per le vostre orecchie.
Ecco il testo della canzone Natale di seconda mano, dall’album Amore nel pomeriggio del 2001.
Oggi è tempo d’incendi, organizziamo presepi
dalle stelle tu scendi e ci senti e ci vedi
addormentati in panchina o indaffarati a far niente
ed il freddo che arriva ci brucia e ci spegne.
Non c’è nessun segreto, nessuna novità
non c’è nessun mistero, nessuna natività;
io ti regalo una foglia da masticare col pane
e tu una busta di vino per passare la fame.
Sior capitano, aiutaci a attraversare
questo mare contro mano,
Sior capitano, da destra o da sinistra non veniamo
e questa notte non abbiamo
governo e parlamento non abbiamo e ragione,
ragione o sentimento non conosciamo
e quando capita ci arrangiamo
e ci arrangiamo
con documenti di seconda mano
con documenti di seconda mano.
Oggi è tempo d’attesa, organizziamo qualcosa
mentre balla sul marciapiede la vita in rosa
che ci guarda e sorride e non ci tocca mai,
ultimi di tutto il mondo, piccoli fiammiferai.
Non c’è nessun perdono in tutta questa pietà
non c’è nessun calore, nessuna elettricità
e oggi parlano i cani per sentirsi più buoni
intorno al nostro fuoco cantano canzoni.
Sior capitano aiutaci a attraversare
questo mare contro mano,
sior capitano, da destra o da sinistra non veniamo
e questa notte non abbiamo
governo e parlamento non abbiamo e ragione,
ragione o sentimento non conosciamo
e quando capita ci arrangiamo
e ci arrangiamo
con documenti di seconda mano
con documenti di seconda mano.
Per ascoltarla ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=rFrWPIbJGks
Ascoltatela scorrendo il testo con gli occhi e, dopo qualche ascolto, provate a cantarla, è un ottimo esercizio di pronuncia.
Cerchiamo di interpretare le parole di de Gregori, dando un significato alle espressioni evidenziate nel testo:
• di seconda mano: significa qualcosa che è già stato adoperato da qualcun altro;
• oggi è tempo d’incendi: l’autore potrebbe riferirsi ad antichi rituali legati all’accensione di un fuoco nel periodo natalizio, oppure potrebbe riferirsi alla necessità di accendere un fuoco per scaldarsi se non si ha una casa o entrambe le cose;
• dalle stelle tu scendi: questo passaggio fa riferimento a uno dei più famosi canti natalizi italiani Tu scendi dalle stelle, canzone dedicata a Gesù Bambino;
• addormentati in panchina: le persone senza fissa dimora sono spesso costrette a dormire sulle panchine;
• indaffarati a fare niente: è interessante l’accostamento di queste espressioni, che esprimono concetti contrari (si tratta di una figura retorica che si chiama “ossimoro”): indaffarato, che significa che ha molto da fare, seguita dall’espressione contraria a fare niente;
• natività: nascita di Cristo;
• io ti regalo una foglia da masticare col pane e tu una busta di vino per passare la fame: con queste parole l’autore ci descrive la situazione di estrema sofferenza di chi non ha nulla da mangiare, il cibo viene sotituito da una foglia e da un po’ di vino;
• sior: significa signore, si tratta di una forma dialettale veneta, si usa come appellativo di cortesia;
• aiutaci ad attraversare questo mare contro mano: contro mano nella circolazione stradale significa nella direzione opposta a quella in cui si svolge normalmente il traffico, in questo contesto attraversare questo mare contro mano è una metafora, può significare aiutaci a vivere (attraversare) questa vita (il mare) che noi viviamo in maniera del tutto diversa dagli altri, in maniera più faticosa (contromano); oppure il mare può non avere un significato metaforico e riferirsi al mare che molti attraversano per trasferirsi in un altro Paese, sperando in una vita migliore;
• mentre balla sul marciapiede la vita in rosa che ci guarda e sorride e non ci tocca mai: probabilmente de Gregori quando parla di “vita in rosa” si riferisce all’espressione “vedere la vita in rosa” che significa “essere ottimisti, senza preoccupazioni per il futuro”;
• piccoli fiammiferai: de Gregori utilizza questa espressione per descrivere chi vive in strada, al freddo, facendo riferimento alla fiaba La piccola fiammiferaia dello scrittore danese Andersen, in cui la protagonista sta in strada, al freddo, cercando di vendere fiammiferi.
Provate a rispondere alle seguenti domande:
1- Qual è, secondo te, il significato dell’espressione Natale di seconda mano?
2- Cos’è un ossimoro?
3- Riesci a fare un esempio di ossimoro?
4- Da dove viene l’espressione “sior”?
5- Cos’è una metafora?
6- Qual è la canzone che più ti riporta a un’atmosfera natalizia?
7- Quale titolo daresti tu a questa canzone?
Cara Prof.ssa Anna,
Con grande interessa ho letto il suo articolo meraviglioso e età già nella sfera Natale, ma l’articolo ne ha rafforzato. Infatto devo continuare portare il sorgono mio anche nella sfera meravigliosa, ma il mio commento a voi tutti, provo anche così importante, perché non solo in questi giorni dobbiamo pensare e ricordare il Gesù, ma sempre. È importante, perché è il nostro salvatore etcettera e senza Lui saremmo niente. Certamente possiamo fare tutti per fare questi giorni accogliente, perché anche questo è un lavoro Dioso. Mi ho regalato on forno bello e bene, perché il mio vecchio ha smettito funczionare ed ora ho un nuovo bello e bene, con cui posso preparare più cose di d’avanti e ora ho il chance e mi piace ora già. Vi tutti auguro buone Natale è un buono anno nuovo con saluti cordiali dal Olanda
Anita
Cara Anita, tanti auguri anche a te.
A presto
Prof. Anna
Nel silenzio della mia età a seguire la vostra newsletter,non posso rispondere null’altro che Grazie.
Natale si avvicina.
Auguro a tutti un Natale di Pace e Serenità
Caro Roberto, auguro un buon Natale anche a te.
A presto
Prof. Anna
Pace e serenità a tutti.
Ciao!
Carissima professora Anna,
desejo-lhe Anna um Feliz Natal e um ano novo melhor que esse que nós no mundo estamos vivendo. 2016 já está indo embora, está passando graças a Deus. No próximo, precisamos de só de uma coisa, uma coisa tão simples que chega a ser fácil até de escrevê-la, pois só tem, pelo menos no idioma português, três letrinhas, mas significa tanto… É PAZ! Só isso que precisamos, e o mais rapidamente possível.
Saudações do aluno: Eiman
Caro Eiman, tanti auguri anche a te!
A presto
Prof. Anna
Che canzone bella e piena di metafore. Mi ha piaciuta moltissimo.
Grazie Prof. Anna e Le auguro un buon anno nuovo.
Un caldo saluto, Maria
Come un atleta tenace, determinata e vincente
a gambe elevate, narici rigonfiate, respiro accelerato
sormonti gli ostacoli quotidiani che incontri sulla strada
obiettivo?
L’amore per tutta la vita.
G.ma Prof Anna i miei migliori Auguri di un Magnifico anno 2017.
Caro Rino, tanti auguri anche a te!
Prof. Anna
Carissima Anita, ti faccio i miei migliori Auguri di ogni Bene
per l’anno 2017.
Ciao!
Caro Rino,
Ti auguro anche il meglio per il percossimo anno è un buon cambio del anno con saluti dal mio cuore
Anita
Vicino al camino
imbambolato a guardare tizzi
brucianti
attento a sentire gli scoppiettii, a guardare gli scintillii
sembrava una musica melodica.
vicino, anche il nonno curvo, con le braccia sulle sue ginocchia
mostra le sue mani robuste e rigonfie
i suoi solchi, tagliuzzi neri sembravano radici di
una robusta pianta secolare.