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Aula di Lingue

Uso rafforzativo dei pronomi atoni: ne parla l’Accademia della Crusca

Prof. Anna
Grammatica,   La lingua italiana,   Pronomi

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, spesso mi viene chiesto se espressioni come mi mangio una pizza siano corrette. Questa settimana vorrei condividere con voi un articolo dell’Accademia della Crusca che risponde a questa domanda, è anche un’occasione per farvi conoscere (sempre che non la conosciate già) questa antica e importante istituzione.

Buona lettura!

Prof. Anna

L’Accademia della Crusca  (spesso anche solo la Crusca) è un’istituzione italiana che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana. Rappresenta una delle più prestigiose istituzioni linguistiche d’Italia e del mondo.

Nata a Firenze ad opera di Leonardo Salviati, l’Accademia si costituì ufficialmente il 25 marzo 1585. La Crusca è la più antica accademia linguistica del mondo, nei suoi oltre quattro secoli di attività si è sempre distinta per l’impegno a mantenere “pura” la lingua italiana originale, pubblicando nel 1612 la prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca.

Oggi l’Accademia della Crusca si propone principalmente di acquisire e diffondere, nella società italiana e in particolare nella scuola, la conoscenza storica della nostra lingua e la coscienza critica della sua evoluzione attuale. É un punto di riferimento fondamentale per chi è interessato a conoscere la lingua italiana e capirne lo sviluppo.

Leggiamo insieme l’articolo che la Crusca dedica all’uso rafforzativo dei pronomi atoni.

Mangiarsi una pizza, fumarsi una sigaretta, ascoltarsi una canzone…

In generale, l’uso di accompagnare a verbi transitivi pronomi personali atoni, non necessari ai fini della compiutezza sintattico-grammaticale dell’enunciato né del suo significato (mangiamoci una pizza, fatti una vacanza, me ne vado a passeggio, ecc.), esprime un particolare coinvolgimento del soggetto nell’evento descritto dal verbo.

Si tratta pertanto di usi pronominali intensivi, a cui si ricorre per soddisfare un’esigenza che nel sistema della grammatica italiana non è rappresentata da una funzionalità verbale specifica. Nel latino pre-letterario e nel greco antico esisteva per questo scopo la cosiddetta “diàtesi media“, ossia un sistema di coniugazione verbale, “intermedio” fra forma attiva e passiva, che consentiva di esprimere una particolare partecipazione del soggetto all’azione verbale. Rispetto alla forma attiva, che descrive un processo che parte dal soggetto e termina in genere “fuori” di esso, nella forma “media” lo stesso evento resta interno al soggetto o ricade comunque nell’ambito dei suoi interessi (come, per esempio, nei verbi dispiacersi, nutrirsi e servirsi (di qualcosa)).

Nell’italiano, la funzione “media” traspare anzitutto in una serie di verbi pronominali in cui l’utilizzo del pronome è obbligatorio (i cosiddetti “intransitivi pronominali”: annoiarsi, vergognarsi, pentirsi, risentirsi, accorgersi, ricordarsi, adirarsi). Si manifesta inoltre nell’utilizzo ridondante dei pronomi intensivi o “affettivi” di cui si sta appunto parlando, in espressioni del tipo mangiarsi una torta, godersi lo spettacolo, ecc.

Ciò che caratterizza questi usi è:

1) la prospettiva intermedia fra l’attivo e il passivo: queste forme esprimono, a seconda dei casi, un’azione che la persona del soggetto esercita per sé o su sé stesso, il personale e sentito coinvolgimento negli effetti dell’azione svolta (il soggetto è allo stesso tempo origine e destinatario dell’evento: annoiarsi, mangiarsi una pizza);

2) la variazione morfologica in virtù della quale i verbi transitivi così utilizzati vengono trattati come verbi pronominali a tutti gli effetti, come è chiaro dal cambiamento dell’ausiliare nella coniugazione dei tempi composti (ho fatto una passeggiata, ma mi sono fatto una passeggiata).

[…]

Giudizio sulla correttezza/opportunità

Per quanto riguarda il giudizio richiesto sulla correttezza, è necessario premettere che si tratta di un uso proprio del registro familiare e colloquiale, diffuso soprattutto nell’italiano centro-meridionale, generalmente ammesso nel parlato ma inopportuno negli scritti più formali e sorvegliati.

[…]

In generale, il giudizio sulla correttezza di questi usi non può prescindere dal contesto comunicativo e testuale in cui ricorrono, che può ammettere o richiedere l’espressione dell’affettività e, in testi letterari, l’immediatezza narrativa e la mimèsi del parlato. Ma in alcuni casi questi usi pronominali sono da ritenere certamente non accettabili. Per esempio, è oggi da considerare errore il mantenimento dell’ausiliare avere in presenza del pronome, che pure si sente, specie in area centromeridionale per condizionamento dialettale, come in questo esempiodi parlato, da un video che ho trovato in rete: «Io m’ho bevuto tutta l’acqua».

[…]

Massimo Bellina (http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/mangiarsi-pizza-fumarsi-sigaretta-ascoltarsi)

Seleziona la risposta corretta fra quelle disponibili. Se rispondi bene, vedrai lo sfondo diventare di colore verde.

  1. Scegli la frase corretta:
    • Vi beviamo un caffè al bar?
    • Ci beviamo un caffè al bar?
  2. Scegli la frase corretta:
    • Domani vado al mare.
    • Domani mi vado al mare.
  3. Scegli la frase corretta:
    • Ieri sera ci siamo messi comodi e ci siamo goduti lo spettacolo.
    • Ieri sera ci siamo messi comodi e ci abbiamo goduto lo spettacolo.
  4. Scegli la frase corretta:
    • Sono partito ieri sera.
    • Mi sono partito ieri sera.
  5. Scegli la frase corretta:
    • Vi avete mangiato tutti i miei biscotti.
    • Vi siete mangiati tutti i miei biscotti.
  6. Scegli la frase corretta:
    • Stasera vorrei guardarmi un bel film.
    • Stasera vorrei guardarti un bel film.
  7. Scegli la frase corretta:
    • Ieri ho camminato a lungo con lei.
    • Ieri mi sono camminato a lungo con lei.
  8. Scegli la frase corretta:
    • Ieri mi ho fatto una bella passeggiata con lei.
    • Ieri mi sono fatto una bella passeggiata con lei.
  9. Scegli la frase corretta:
    • Ci siamo visti in serata e ci siamo bevuti una birra insieme.
    • Ci siamo visti in serata e ci abbiamo bevuto una birra insieme.
  10. Scegli la frasi corretta:
    • Ti consiglio di farti una bella vacanza.
    • Ti consiglio di farsi una bella vacanza.

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Commenti [51]

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  1. kdela scrive:

    Cara Prof. Anna
    grazie per questo blog- quest’argomento.
    Non ho ancora letto tutto-neanche non l’ho stampato- come facevo sempre-(una secchiona e’ una secchiona)
    ma prima di quelle cose- ho fatto l’esame- e tranne 2 errori- che non avrebbero dovuto essere-{questa frase non e’ corretta}- le altre 8 frasi- sono corrette – con verde ( :
    La ringrazio molto
    kdela

  2. Leila scrive:

    Mi sono piaciuto tantissimo della lezione e dell’esercizio.Abbraccio grande.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Leila, sono contenta che la lezione e l’esercizio ti siano piaciuti.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  3. Elena scrive:

    Grazie mille Cara Prof Anna .per quest’ultima precisione ,Buone vacanze e spero all’anno prossimo. Elena

    • Zanichelli Avatar

      Cara Elena, buone vacanze anche a te!
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  4. kdela scrive:

    Adesso, quando ho finito di leggere l’articolo- vedo quanto e’ importante.
    La ringrazio di nuovo ( :
    ed anche per il link della Accademia.
    kdela

  5. Robert scrive:

    Cara Professoressa Anna.
    Ecco una nuova vacanza d’estate.
    Adesso, studio la lingua italiana da qualche tempo e come sempre il vostro aiuto é molto importante.
    Non dimenticare il consiglio di Umberto Ecco.( la vostra lettera del 25/02/2016).
    “La memoria è un muscolo come quelli delle gambe, verrà il giorno in cui sarai anziano e ti sentirai come se avessi vissuto mille vite” .
    Ora sono un anziano, sono sicuro che questa parole è vera.
    A tutti voi, un bel estate.
    Robert

    • Zanichelli Avatar

      Caro Robert, auguro una splendida estate anche a te!
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  6. Rino scrive:

    10/10
    Anche questo è fatto.
    Ma voglia di studiare saltami addosso.
    Bello! bellissimo! l’estate è arrivata, e allora?
    Tutti al mare Ciaooooo!!!
    P.s. Anche l’inglese mi piace, ma studiarlo è tosto:-)))
    Buon weekend! occhio alle ustioni solari.
    Ciao!

  7. Cara Prof.ssa Anna,
    Dopo aver letto una piccola parte della lezione, ho compieto le domande dalla curiosità, oppure la capisco e non ho commesso un errore, che mi abbia sorpresa, perché ho usato la mia intuizione, ma promesso, che studierò bene sul mio aggio.
    Perchè questa forma grammaticale non è conosciuto in ollandese com’è in italiano. L’italiano sa questa forma molto più estesa di quello in ollandese, dunque devo profondermi in questa tema.
    Con cari saluti a tutti, specialmente a Rino. Mi mancano le sue poesie, perciò non ho infatto il tempo ancora e nonostante vorrei seguire le lèzione come ho fatto sempre, ma purtroppo ora non è possibile ancora, ma sto sperando per megli tempi
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Brava Anita, ottimo risultato!
      A presto
      Prof. Anna

      • Cara Prof.ssa Anna,
        Mi piace molto questo risoltato e mi sono anche cosi sorpresa percio non ho letto la lessione. Ho fatto spesso la meditazione, perché sono stata troppo occupata con solvere i miei problemi sul internet etcettera. Ma alla fina del tunnel c’è la luce e dopo la tempesta c’è anche la serenità da cui sono convinta. Con cari saluti dal Olanda, dove il tempo non è stabile
        Anita

        • Zanichelli Avatar

          Cara Anita, è importante essere ottimisti!
          Un saluto
          Prof. Anna

    • Rino scrive:

      Grazie Anita, spero tu sia andata al mare, io non anora, non vedo l’ora.
      Sai nuotare?
      can you swim? io si tanto.

      • Caro Rino, Il tempo in Ollanda non è abbastanza bene per andare al mare mentre abbiamo le spiagge belle e l’acqua non ha chance per viene abbastanza calda e solo i coraggiosi prendono il bagno, ma non troppo lungo, credo io. So di nuotare, ma non abbastanza per andare in un bassino profondità, dunque noto in una piscina della profondità di 1,6 metri e laggiù non succede le cose pericole. E così ho anche la mia gioia. Quest’anno ho bisogno una costuma di bagno nuova, perché L’altra non trovò così modiosa ancora di più e tutte le mie favorite erano esaurite nel gran magazine dello sport, ma mi piacerebbe se la troverò. Da leggere dev’andarti anche bene e manteni così. Con saluti cordiali dalla Olanda
        Anita

    • Rino scrive:

      Anita tutto bene? pronta per le ferie?
      mi auguro di sì!
      Ciao!

  8. Cara Prof. Anna,
    Non è stato mica facile per me.
    Quando c’è il complemento oggetto penso sempre a l’ ausiliare “avere” (es.3 “tutti i miei biscotti”)
    Ritengo purtroppo che ” si tratta di un uso proprio del registro familiare e colloquiale” . Dovrei fare molti esercizi.
    Grazie tante

  9. Florence scrive:

    Buongiorno, grazie per il suo sito che è veramente interessante !
    Ho una domanda: quale la differenza tra “dimenticare” e “dimenticarsi”, “sbagliare” e “sbagliarsi”, “ricordare” e “ricordarsi” ?
    Ad esempio: Non so se si possa dire “ho sbagliato” o “mi sono sbagliata”, “ho dimenticato” o “mi sono dimenticata”, “ricordo” o “mi ricordo”. Lei può aiutarmi ? Grazie, Florence.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Florence, il significato è il medesimo, è corretto dire sia “ho sbagliato” sia “mi sono sbagliato”, la differenza è che la prima forma è transitiva “ho sbagliato strada”, mentre la seconda è intransitiva “credevo di avere ragione, ma mi sbagliavo”, lo stesso vale per “ricordare” (ricordo il tuo nome) e “ricordarsi” (mi sono ricordato di te); mentre “dimenticare” e “dimenticarsi” sono entrambi transitivi: “ho dimenticato il portafoglio” e “mi sono dimenticata il portafoglio”.
      A presto
      Prof. Anna

  10. ho capito

  11. ho capito

  12. Martin scrive:

    Non ho capito tutto. AlI`esempio 7: Giusto è dire “ho camminato a lungo con lei”. Io invece ho pensato “ieri mi sono camminato a lungo con lei” fosse la risposta giusta. Puo essere che tutte e due risposte siano corrette?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Martin, “camminare” è un verbo intransitivo, mnetre questo tipo di costruzione è possibile solo con i verbi transitivi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  13. José scrive:

    Gentile prof. Anna,
    Mi è sembrato molto interessante questo articolo. In spagnolo è molto comune questo uso rafforzativo e pensavo che non era permesso in italiano. Inoltre, non conoscevo bene l’Accademia della Crusca, avevo letto qualcosa ma non sapevo per esempio che era la più antica accademia linguistica del mondo, davvero rilevante.
    Ho risposto anche correttamente tutte le domande.
    Mille grazie.
    Cordiali saluti

  14. Rino scrive:

    “Mangiamoci”…
    Ma siamo cannibali?:-)))
    L’italiano non l’imparerò mai.
    Grazie per tutto Prof.
    Prossima alle ferie?

  15. Rino scrive:

    Prof, sembrano quasi verbi riflessivi.
    Per fortuna non sono difficili.

    Mi piace il congiuntivo, ma ha tante regole.

  16. Rino scrive:

    Mi è capitato di leggere:
    “A pagina uno non c’era nessuno”;
    Ma sarebbe regolare Prof. chi sarebbe dovuto esserci sulla pagina?
    La lingua italiana mi fa impazzire.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, non capisco il significato di questa frase, forse si tratta di una linguaggio poetico, se si tratta di una poesia, un romanzo o una canzone.
      Un saluto
      Prof. Anna

    • Rino scrive:

      L’ho letta tra gli appunti, non saprei dove li ho presi.
      Tra le mie scartoffie:-)
      Un grazie e mille saluti.

  17. Rino scrive:

    Il tramonto, i cipressi, le rondni che nel cielo svolazzano, il profumo della terra arida, mi portano con i pensieri alle poesie
    di Pascoli, D’Annunzio, Leopardi, Carducci, e tanti altri, eppure i tempi sono cambiati, prima le case erano di tufi, sabbia e pietre ora sono di vetri e cristalli, ma la natura è rimasta sempre lo stesso con i suoi splendidi tramonti, con i vecchi profumi, con le rondini che planano e volteggiano l’infinito cielo azzurro.

    • Rino scrive:

      Un suo giudizio Prof.
      Per incoraggiamento.
      Annoio?
      Lo studio è come un campo coltivato, più ottieni buoni frutti più lo curi.

      • Zanichelli Avatar

        Caro Rino, mi sembrano poesie molto belle e spontanee e posso dirti che sono scritte in un italiano corretto!
        Un saluto
        Prof. Anna

        • Rino scrive:

          Grazie mille, è un bellissimo complimento, spero di meritarmi tanti altri simili.
          Buone Ferie.

    • Caro Rino,
      Che una poesia bella. Mio cuore si aprì. Grazie mille,
      Un saluto ancora
      Anta

      • Rino scrive:

        Vermente ti piacciono i miei piccoli versi?
        Grazie un caro saluto.

  18. Mun scrive:

    Grazie

  19. Rino scrive:

    Le braccia meccaniche
    che pur utile nel loro sono
    la natura pur sta rovinando.
    Meglio i buoi con la loro robusta faccia
    tiravan gli aratri per tracciare solchi ai seminati.

  20. Rino scrive:

    Quando sono tornato all’isolotto, speravo di trovare il candido gabbiano, sono rimasto sorpreso, mi aspettavo che fosse lì, ma non è stato così, ci sono rimasto, mi sono sentito tradito, quando all’improvviso nel cielo è passato, forse non era esso ho creduto, ma dopo un po’ con una semplice virata eccolo di nuovo appollaiato, è bellissimo, bianchissimo, mi sono riavvicinato, pensavo di spaventarlo, ma era lì anche’esso a godersi la brezza marina.

  21. Rino scrive:

    Mi fai pauura quando sei calmo
    mi fai paura quando t’increspi
    mi fai anche paura quando ti agiti
    mi fai soprattutto paura quando il vento tempestoso ti fa infuriare,
    ma quando l’estate m’immergo al mattino nelle tue acque fresche e profumate
    mi sento gioioso e lubrificato.

    Ciao Buone vacanze a Tutti.

    Prof Grazie di tutto e a presto.
    Buone gioiose vacanze.

    P.s.Un grande pensiero alle vittime della Puglia. Ciao!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, buone vacanze anche a te!
      A presto
      Prof. Anna

  22. Rino scrive:

    Prof:
    Mi piacciono i suoi giudizi;
    Sono come inchiostro per poter scrivere e vento per navigare.
    Grazie.
    Cordialmente la saluto.

  23. Rino scrive:

    Anche le cicale si saranno meritate le ferie?
    Cantano e sono felici, incontrano anche nuovi amori.
    Le formiche che d’inverno stanno al calduccio e non lavorano, tocca un gran
    lavoro col sol cocente, ma guarda un po’ te, se la natura non ha pensato
    proprio a questo? eppure ha pensato a tanto tranne che a risparmiare le fatiche
    d’estate.Oggi l’essere umano non pensa alle provviste invernali, ma alla sopravvivenza quotidiana.

  24. mi sapete dire se questa frase è corretta? “Ma torniamo al tema del bullismo di cui nei giorni scorsi se ne è celebrata la giornata.” di cui e ne vanno bene nella frase di sopra?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria Rosaria, la particella “ne” non è necessaria perché c’è già “di cui”, quindi la frase corretta è “ma torniamo al tema del bullismo di cui nei giorni scorsi si è celebrata la giornata”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  25. Beatrice scrive:

    Cara professoressa,
    mi sono piaciuti molto questi esercizi.
    Vorrei togliermi questo dubbio per quanto riguarda il pronome “si” con il verbo “sedere”. È corretto dire ” Lui si è seduto” o direttamente “è seduto”, Grazie tante.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Beatrice, è corretto dire “lui si è seduto”.
      A presto
      Prof. Anna

  26. Riccardo scrive:

    In “salvarci”, “ci” è un pronome personale atono in funzione di complemento oggetto nell’esempio che proporrò:

    1) Quella cosa è l’unica che può salvarci” (e cioè “…che può salvare noi”; infatti “salvare” è un transitivo che regge il complemento oggetto che sarebbe “ci”=”noi” in posizione enclitica)

    Tutto corretto?

  27. Claire scrive:

    Buongiorno, Professoressa Anna.
    La ringrazio per le sue spiegazioni sempre puntuali.
    Vorrei porre una domanda in merito a una frase che mi è stata contestata, perché la posizione dell’uso del pronome veniva considerata errata.
    La frase è “Andiamola a vedere”. Mi è stato detto che l’unica posizione corretta è dopo il verbo all’infinito, quindi “Andiamo a vederla”.
    A una rapida ricerca su Google ho trovato dei riferimenti fin dal 1500, usata da diversi scrittori (alcuni fiorentini e persino Goldoni) e quindi presente nella tradizione letteraria.
    Mi può illuminare?
    Grazie per la sua disponibilità.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Claire, sono corrette entrambe le costruzioni (“andiamo a vederla”, “andiamola a vedere”).
      A presto