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Aula di Lingue

Tipi di avverbi 1

Prof. Anna
Grammatica,   La lingua italiana,   Lessico

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, tempo fa abbiamo studiato la formazione degli avverbi e quale è la loro posizione all’interno della frase. Oggi vedremo nello specifico i vari tipi di avverbi, quali sono e quale funzione svolgono.

Buona lettura!
Prof. Anna

L’avverbio serve a modificare il significato di altri componenti del discorso. Gli avverbi sono invariabili e possono essere classificati in base alla loro formazione o in base al loro significato, oggi li studieremo secondo quest’ultima classificazione.

AVVERBI DI MODO

Gli avverbi di modo indicano il modo in cui si svolge l’azione espressa dal verbo: parlava lentamente.

Sono avverbi di modo:

⇒ la maggior parte degli avverbi in –mente e tutti quelli in –oni;

alcuni avverbi semplici: adagioapposta; assiemeinsiemebene; cosìinvano; maleperbene;

parole e locuzioni di origine latina o straniera: à gogo (= in abbondanza); by night (= di notte); gratis (= senza alcuna spesa); part-time (lavorare part-time = lavorare mezza giornata).

Principali locuzioni avverbiali di modo: all’impazzata (= furiosamente, sfrenatamente); a più non posso (= indica una quantità enorme: mangiare a più non posso = mangiare moltissimo); di buon grado (= volentieri, con piacere); di corsa; in fretta; di solito; in un batter d’occhio (= molto velocemente) ecc.

ATTENZIONE!

A volte può svolgere la funzione di avverbio di modo un aggettivo qualificativo posto dopo un verbo, usato invariabilmente nella forma del maschile singolare: parlare chiaro; andare forte; vedere giusto ecc.

AVVERBI DI LUOGO

Gli avverbi di luogo specificano la posizione di qualcosa o qualcuno rispetto a chi parla o chi ascolta, indicano il luogo in cui si svolge un’azione o danno una generica indicazione di luogo: metti il tuo piatto; esci fuori; ci sono mosche dappertutto.

Principali avverbi di luogo: accanto, addosso, altrove, appresso, attorno, attraverso, avanti, ci, davanti, dentro, dietro, dinanzi, dintorno, dovunque, fuori, giù, indietro, innanzi, intorno, laggiù, lassù, lì, lontano, ne, oltre, ove, ovunque, quaggiù, quassù, qui, sopra, sotto, su, vi, vicino.

Principali locuzioni avverbiali di luogo: di fronte, di fuori, di dietro, di qua, di là, di sopra, di sotto, in su, in giù, per di qua, per di là.

ATTENZIONE!

Le particelle ci, vi, ne, oltre che con valore pronominale, possono essere usate come avverbi di luogo: ci e vi significano "in questo, in quel luogo"; ne significa "da questo, da quel luogo". Per esempio: "Conosci Roma?" "Sì, ci sono stato tante volte"; "Sei stato al cinema?" "Ne sto uscendo proprio ora".

Sopra, sotto, davanti, dietro, fuori, dentro, vicino, lontano ecc. possono avere più di una funzione:

sono avverbi di luogo quando modificano un verbo: i miei genitori abitano lontano; vieni dentro!;

sono preposizioni quando precedono un nome e lo collegano ad altri elementi della frase: sotto il letto c’è molta polvere; la penna è caduta dietro il divano;

sono locuzioni prepositive quando si accompagnano a una preposizione: sotto di noi abita un pittore; lontano da te non so stare.

 

Seleziona la risposta corretta fra quelle disponibili. Se rispondi bene, vedrai lo sfondo diventare di colore verde.

  1. La locuzione avverbiale di modo "di buon grado" significa:
    • volentieri
    • molto velocemente
  2. "Bocconi" è un avverbio:
    • di luogo
    • di modo
  3. "Dovunque" è un avverbio:
    • di modo
    • di luogo
  4. "Gratis" è un avverbio:
    • di modo
    • di luogo
  5. Nella frase "non ci vado mai", "ci" ha funzione:
    • pronominale
    • avverbiale
  6. Nella frase "il gatto dorme sopra il divano", "sopra" è:
    • avverbio
    • preposizione
  7. Nella frase "guidare veloce", "veloce" ha la funzione:
    • di aggettivo
    • di avverbio
  8. La locuzione avverbiale di modo "in un batter d'occhio" significa:
    • molto velocemente
    • sfrenatamente
  9. Nella frase "stasera mangiamo fuori", "fuori" ha la funzione:
    • di avverbio
    • di preposizione
  10. Nella frase "vorrei venirne fuori al più presto", "ne" significa:
    • in questo luogo
    • da questo luogo

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Commenti [27]

Rispondi a Prof. Anna Annulla risposta

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  1. LUIS scrive:

    Sinceramente, questo esercizio lo fatto di buon grado, gli avverbi sono dappertutto e c’è bisogno d’imparare il suo uso.
    Molto utile questo esercizio. Grazie mille.

  2. maria scrive:

    Molto chiarificatore Prof Anna. Grazie mille. Dopo la spiegazione non era difficile fare l’esercizio senza errori.
    Buon fine settimana, maria

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria, buon fine settimana anche a te.
      A presto
      Prof. Anna

  3. Daniela scrive:

    Gentile Prof. Anna,
    Mio figlio frequenta la 2a media e con la grammatica si “picchia” proprio. L’ultima verifica è stata un disastro (voto:4 per la teoria di grammatica e 5 al 6 per analisi logica). Ho trovato questo blog e devo dire che le sue spiegazioni sono molto chiare, semplici ed efficaci. Ad esempio grazie a lei Lorenzo ha finalmente compreso i verbi fraseologici e gli piacciono molto gli esercizi da eseguire al termine di ogni argomento. La ringrazio tantissimo per il lavoro che sta facendo e ci appoggeremo a questo blog per cercare di recuperare la tragica situazione.
    A presto, Daniela

    • Zanichelli Avatar

      Cara Daniela, sono sicura che con un po’ di esercizio e il tuo prezioso supporto tuo figlio migliorerà presto; ti ringrazio per il gentile commento, sono contenta che il blog vi sia stato d’aiuto e spero vi sia d’aiuto anche in futuro.
      A presto
      Prof. Anna

  4. mara ali scrive:

    prof.Anna, questo Blog è molto importante anche per le persone più grandi di età,e per chi come me che: “ho dovuto sempre lavorare e curare la famiglia”,non ho mai avuto tempo per migliorare e parlare bene l’Italiano e imparare bene la punteggiatura(ne approfitto per una sua correzione in quello che ho scritto) Grazie di cuore.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Mara, io scriverei “per chi come me ha dovuto sempre lavorare e curare la famiglia”, ricorda che dopo la virgola ci vuole uno spazio, e “ne approfitto per una sua correzione di quello che ho scritto”. Per la punteggiatura ti consiglio di leggere questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=48
      Un saluto
      Prof. Anna

  5. Anita scrive:

    Cara prof.ssa Anna
    Questa volta ho studiato più lungo sul questa lesione e solo ho scelto la quinta frase scorretta. Dovrò solo tradurre le parole da cui non conosco la significa ancora. Se non saranno chiare per me, Lei chiederò ancora.
    Con saluti cordiali dal Olanda
    Anita

  6. chris scrive:

    Cara prof.ssa Anna
    Le invio la mia n uova mail e continuo a imparare da Lei
    Potrebbe suggerire qualche ascolto per i livelli b2 c1 c2?
    cordiali saluti
    chris

    • Zanichelli Avatar

      Caro Chris, non saprei cosa consigliarti, le possibilità per questi tre livelli possono essere molto numerose, ma sono sicura che se fai una ricerca su Internet troverai qualcosa che sia adatto a te.
      Un saluto
      Prof. Anna

  7. Antonio scrive:

    Buongiorno prof. Anna
    volevo sapere come si completa questa frase usando l’avverbio di luogo.
    Oggi e’ festa, per questo motivo c’e’ cosi tanta gente ….. per le strade.

    in quello spazio, cosa bisogna mettere?
    Grazie in anticipo!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Antonio, in realtà nella frase coi puntini il riferimento al luogo c’è già (per le strade) quindi non mi sembra ci sia bisogno di un avverbio di luogo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  8. maria scrive:

    Buongiorno prof.Anna
    volevo sapere chi avverbio e “innanzi”,e come si uso in frase.
    Gracie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria, “innanzi” è un avverbio di tempo, indica posteriorità, significa -poi-, -in seguito- : “d’ora innanzi” = “d’ora in poi”.
      A presto
      Prof. Anna

  9. anna scrive:

    Cara prof sn la mamma di Antonio. Non riesce proprio a capire gli avverbi e con le sue spiegazioni è ancora peggio che devo fare Saluti anna

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anna, quali sono i dubbi di tuo figlio? Cosa non gli è chiaro?
      A presto
      Prof. Anna

  10. Ema scrive:

    salve
    Prof. Anna
    Molto, molto bene!
    La lezione è stata spiegata in modo chiaro modo che ho accertato quase tutte le domande, appena due non ho potuto sappere quale era le risposte giuste: la 3 perché ho fotto confuzione dovunque con dunque, e la 7.
    ma sto bene…
    grazie
    Ema

  11. José scrive:

    Gentile prof. Anna,
    Ascoltando una canzone italiana (“Bella senz’anima”), mi è sorto qualche dubbio rispetto all’uso delle locuzioni avverbiali di luogo, qual è la differenza fra “andare/venire là” e “andare/venire di là”? (lui dice “e se verrai di là” e non “e se verrai là”), quando si usano le locuzioni avverbiali (“di fronte”, “di qua”, “in su”, “per di là”, ecc.) invece degli avverbi?
    La ringrazio anticipatamente per le sue spiegazioni.
    Cordiali saluti

    • Zanichelli Avatar

      Caro José, la locuzione avverbiale “di là” significa “da quel luogo, in quel luogo, da quella parte”: “vai via di là” (vai via da quel luogo); “stai di là” (“di là” può significare anche “nell’altra stanza”: “stai nell’altra stanza”); “vai di là” (vai da quella parte o vai nell’altra stanza); “venire di là” (venire da quella parte, venire nell’altra stanza). “Di fronte” è una locuzione prepositiva (sono di fronte a te), “di qua” è una locuzione avverbiale e significa “da questo luogo, di questo luogo” (di qua non mi muovo: non mi muovo da questo luogo), mentre l’avverbio “qua” significa “in questo luogo”; l’avverbio “su” e la locuzione avverbiale “in su” significano entrambi “in alto, verso l’alto” (guarda su, guarda in su); la locuzione avverbiale “per di là” significa “per quel luogo” (passavo per di là: passavo per quel luogo), mentre l’avverbio “là” significa “in quel luogo”.

      Un saluto

      Prof. Anna

      • José scrive:

        Gentile prof. Anna,
        Moltissime grazie per avermi risposto in modo così esplicito e chiaro, Lei è stata molto più che servizievole. Tuttavia, mi è sorto un altro dubbio, questa volta è rispetto alla preposizione “da” nella frase “vai da quella parte” (= “vai di là”), se in questo caso è una destinazione, allora perché si usa “dà” (“provenienza”) e non, per esempio, “a”? Inoltre, la frase “venire da quella parte” allora potrebbe significare sia provenienza (“viene da quella parte”) sia destinazione (“viene con me da quella parte”)?
        La ringrazio anticipatamente per le sue spiegazioni.
        Cordiali saluti

        • Zanichelli Avatar

          Caro José, in certi casi la preposizione “da” può introdurre anche un complemento di moto a luogo (vengo da te, andiamo dal dottore); il significato di questa espressione con il verbo “venire” dipende dal contesto in cui è inserita: può indicare una provenienza (le macchine che vengono da quella parte stanno rallentando), ma può indicare anche una destinazione (se venite insieme a noi da quella parte arriverete prima). Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
          Un saluto e a presto
          Prof. Anna

  12. Francesco scrive:

    “Ovunque” (sinonimo di “Dovunque”) come avverbio relativo, e con il significato di “In qualunque luogo in cui, in ogni luogo dove”, introduce una frase relativa con il verbo al congiuntivo o all’indicativo: “Ovunque tu sarai (futuro semplice indicativo), ti troverò”; “Dovunque vada (congiuntivo), lo segue sempre”.

    Mi sembra esatto

  13. Andrea scrive:

    “Ci” con valore pleonastico: “Questo è il ristorante, nel quale ci lavora una persona che conosco” e “In quel posto ci lavora mia madre”… In queste frasi il “ci” è pleonastico e, se lo levassimo, il senso con cambierebbe.

    È corretto?

  14. Luca scrive:

    “Lo sei stata”… “lo”, pronome dimostrativo, sta per “tale”: e cioè “Sei stata tale (ad esempio, “originale”= “Sei stata originale”).

    Esatto?