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Aula di Lingue

Il comparativo degli aggettivi qualificativi

Prof. Anna
Grammatica,   La lingua italiana

Buongiorno cari lettori e lettrici di Intercultura blog, oggi vediamo come si forma e come si usa il comparativo degli aggettivi qualificativi.

Buona lettura.

Prof. Anna

Gli aggettivi qualificativi presentano un grado comparativo che stabilisce un confronto tra due o più termini.

Il grado comparativo può essere:

⇒di maggioranza: Luca è più giovane di Marco.

⇒di minoranza: Marco è meno giovane di Luca.

⇒di ugualianza: Luca è giovane come Natalia.

Osserva la tabella:

COMPARATIVI

di maggioranza PIÙ + aggettivo + DI o CHE + nome
di minoranza MENO + aggettivo + DI o CHE + nome
di ugualianza aggettivo + COME + nome

 Il comparativo di maggioranza si ottiene facendo precedere l’aggettivo dall’avverbio PIÙ, per esempio: più alto.

Il secondo termine di paragone è introdotto da DI quando:

è costituito da un nome o un pronome non preceduti da una preposizione, per esempio: Lidia è più alta di Natalia (nome); Lidia è più alta di me (pronome).

– è costituito da un avverbio: Lidia è più alta di prima (avverbio).

Il secondo termine di paragone è introdotto da CHE quando:

– è un nome o un pronome preceduto da una preposizione: Amina è più gentile con Marta che con me; Luca è più affezionato a te che a me.

– si paragonano avverbi o verbi: Luca mi piace più ora che prima; mi piace più cucinare che mangiare.

– si mettono a confronto due aggettivi riferiti allo stesso nome: Vadim è più furbo che onesto; Marta è più simpatica che gentile.

Il comparativo di minoranza si forma facendo precedere l’aggettivo dall’avverbio MENO, per esempio: meno alto.

Il secondo termine di paragone è introdotto dalla preposizione DI o da CHE con le stesse regole che valgono per il comparativo di maggioranza: Natalia è meno alta di Silvia; Marta è meno gentile di te; Luca è meno timido ora che prima; Marco è meno gentile con me che con te.

Nel comparativo di ugualianza l’aggettivo non è preceduto da avverbi e il secondo termine di paragone è introdotto da COME o QUANTO: Silvia è alta come Luca; Natalia è magra come me; Silvia è alta quanto Luca; Amina e Giulia sono alte quanto noi.

A volte l’aggettivo può essere preceduto da TANTO se nel secondo termine di paragone si usa QUANTO: Marco è tanto timido quanto Luca; i tuoi compagni sono tanto studiosi quanto i miei.

Oppure l’aggettivo può essere preceduto da COSÌ se nel secondo termine di paragone si usa COME: Marta è così studiosa come Natalia; voi siete così giovani come noi.

 

 

 

 

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  1. Scegli la frase senza errori.
    • Andrea è tanto bello così simpatico.
    • Andrea è tanto bello quanto simpatico.
    • Andrea è così bello quanto simpatico.
  2. Scegli la frase senza errori.
    • I miei fratelli sono più grandi che me.
    • I miei fratelli sono più grande di me.
    • I miei fratelli sono più grandi di me.
  3. Scegli la frase senza errori.
    • Questo libro è meno interessante come quello che mi hai prestato.
    • Questo libro è meno interessante che quello che mi hai prestato.
    • Questo libro è meno interessante di quello che mi hai prestato.
  4. Scegli la frase senza errori.
    • Anna telefona più a te che a me.
    • Anna telefona più a te di me.
    • Anna telefona più a te quanto me.
  5. Scegli la frase senza errori.
    • Ci piace più viaggiare in treno di aereo.
    • Ci piace più viaggiare in treno che in aereo.
    • Ci piace più viaggiare in treno così aereo.
  6. Scegli la frase senza errori.
    • Studiare è impegnativo quanto lavorare.
    • Studiare è impegnativo così lavorare.
    • Studiare è impegnativo tanto studiare.
  7. Scegli la frase senza errori.
    • Questo film più è noioso che divertente.
    • Questo film è più noioso di divertente.
    • Questo film è più noioso che divertente.
  8. Scegli la frase senza errori.
    • Tu e tua sorella siete meno tristi che prima.
    • Tu e tua sorella siete meno tristi di prima.
    • Tu e tua sorella è meno triste di prima.
  9. Scegli la frase senza errori.
    • Faccio sport più per divertirmi che per dimagrire.
    • Faccio sport per più divertirmi che per dimagrire.
    • Faccio sport più per divertirmi di per dimagrire.
  10. Scegli la frase senza errori.
    • Natalia è più affascinante di te.
    • Natalia è più affascinante che te.
    • Natalia è più affascinante come te.

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Commenti [173]

Rispondi a maria cristina mori Annulla risposta

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  1. Maria scrive:

    Cara professoressa ANNA,La ringrazio di cuore per i suoi apprezzamenti.
    Quanto mi piacerebbe conoscerla di persona,ma purtroppo siamo abbastanza lontane.
    Comunque siete di un grande aiuto per tutti noi che ci impegniamo di studiare l’italiano su internet.
    Due anni fa,non sapevo utilizzare il computer,ma ho avuto un grande sogno di sapere guidare la macchina, e cosi le ho imparate
    tutte due.
    I miei sogni si sono averati,a 48 anni,in ITALIA e sono contentissima di avere la possibilità di guidare la macchina, ogni giorno.
    Cara professoressa,io trovo difficoltà nella prova del ascolto ,anche perchè parlano molto veloce.
    Scusatemi eventuali errori.
    Un grande abbraccio e grazie mille.
    MARIA.
    ,

  2. magdalena scrive:

    Gentilissimi!

    Vi chiedo aiuto,vorrei tanto sapere quando posso utilizzare “quanto” e quando “come”? C’e la differenza?ho visto dei esempi Silvia e alta quanto Luca e Silvia e alta come Luca.?????????????

    grazie e tanti saluti dalla Polonia

    • Zanichelli Avatar

      Cara Magdalena, nel comparativo di uguaglianza il secondo termine di paragone può essere introdotto sia da “come” che da “quanto”, quindi non c’è differenza tra “Silvia è alta quanto Luca” e “Silvia è alta come Luca”.
      Al di fuori del comparativo di ugualglianza “quanto” e “come” si usano però diversamente: “quanto” è un aggettivo interrogativo: “quanti anni hai?”, un pronome interrogativo: “quanti ne compri?”, un avverbio: “quanto hai mangiato?”, un aggettivo relativo: “prendi quanti libri vuoi” e un pronome relativo: “prendine quanti ne vuoi”; mentre “come” è una congiunzione: “mi ha raccontato come ci siamo conosciuti” e anche un avverbio: “è buono come il pane”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  3. magdalena scrive:

    Prof.Anna!!

    Grazie mille per aver dato la risposta cosi profonda!

    cordiali saluti
    Magdalena

  4. Gianni scrive:

    Cara Prof.,
    mi resta qualche domanda sulla comparazione cioè soprattutto l’uso di “DI” e “Che”. Ho letto in una grammatica che si usa pure “CHE” quando si comparano due sostantivi. Potresti leggermi le seguenti frasi e dirmi quali sono le frasi corrette?
    1. La natura, la pace e il silenzio mi piacciono di più DEL/ CHE IL rumore.
    2. I libri sono più divertenti DEI/CHE I giornali.
    3. La montagna mi piace di più DEL/CHE IL mare.
    Poi dicono, almeno nelle grammatiche dell’italiano per i tedeschi, che, con gli avverbi, si usa (pure) “DI”. Quindi c’è pure l’alternativa:
    (4.) Tu e tua sorella siete meno tristi che prima. (?)
    Salutoni
    Gianni

    • Zanichelli Avatar

      Caro Gianni, il secondo termine di paragone è introdotto da “di” quando:
      – è costituito da un nome o un pronome non preceduti da preposizione: Marta è più magra di te;
      – è un avverbio: Luca è più felice di prima;
      è introdotto da “che” quando:
      – è un nome o un pronome retto da una preposizione;
      – si paragonano avverbi o verbi;
      – si mettono a confronto due aggettivi riferiti allo stesso nome.
      In linea di massima, “di” precede un sostantivo o pronome, mentre “che” precede un verbo, un aggettivo o una preposizione.
      Dunque per le tue frasi io sceglierei “di”, anche per la numero 4.
      A presto
      Prof. Anna

  5. BUONASERA , ANCORA HO UN DUBBIO,PER ESEMPIO IN QUESTA FRASE
    OGGI FA’ PIÙ CALDO DI IERI O CHE IERI?
    LA PREGO DI AIUTARMI CI SONO DUE AVVERBI ,QUINDI SAREBBE CHE PERÒ SENTO DIRE DI.
    INSEGNO ITALIANO PER STRANIERI E VEDO MOLTE VARIAZIONI ALLE REGOLE.
    LA RINGRAZIEREI MOLTO DELL’AIUTO.
    CRISTINA

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria Cristina, in questo caso il secondo termine di paragone è costituito da un avverbio (ieri) quindi sarà introdotto da DI. Attenzione poi perchè “caldo” non è un avverbio ma un aggettivo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  6. BUONASERA HO DIMENTICATO DI DIRVI CHE SONO BRASILIANA ED IL VOSTRO SITO MI AIUTA MOLTISSIMO NELLA MIA PRATICA DIDATTICA.

  7. Cara Professoressa Anna,
    La ringrazio molto, adesso ho proprio capito.
    Erroneamente stavo considerando la parola “oggi” però non era questo l’elemento di paragone ma sì invece la parola caldo.
    Maria Cristina Mori

  8. Gentile professoressa Anna prima di chiudere con questo argomento che sembra semplice ma per noi stranieri ci fa fumare la testa , ecco un’ultima domanda.
    Approfittando della Sua disponibilità e gentilezza Le chiederei soltanto come rimarrebbe anche questa frase al comparativo di maggioranza e perché:
    “La raccolta differenziata dei rifiuti si fa più frequentemente di prima? o potrebbe anche essere che prima? poiché i termini di paragone sono avverbi vero?
    Maria Cristina Mori

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria Cristina, come dici giustamente tu, in questo caso si paragonano due avverbi e quindi il secondo termine di paragone è introdotto da “che”.
      A presto
      Prof. Anna

  9. Cara professoressa,La disturbo ancora una volta.
    Vorrei sapere se le frasi:
    Vorrei fumare meno; vorrei fumare di meno.Sono entrambe giuste.
    SE si; come mai si puo´ dire:
    vorrei leggere di piu´ E non
    vorrei leggere meno?
    O sono giste tutte le forma?
    Qual e´ la spiegazione?
    La ringrazio di cuore e mi scuso sia per il disturbo e anche per gli errori commessi. A presto.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Dorina, spesso l’avverbio “meno” è accompagnato dalla preposizione “di” con cui forma la locuzione avverbiale “di meno” per cui: fumare meno = fumare di meno, entrambe le forme sono corrette.
      Un saluto
      Prof. Anna

  10. Melissa scrive:

    Prof, mi puo spiegare la differenza tra aggettivo relativo e aggettivo comparativo?’ grazie mille.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Melissa, gli aggettivi relativi sono QUALE e QUANTO, introducono una relazione tra due nomi, si usano dopo il nome a cui si riferiscono e prima di quello che viene legato al primo, per esempio:
      QUALE: ho ricevuto un regalo quale ricompensa, l’uso di QUALE come aggettivo relativo è abbastanza raro, al suo posto viene usata la congiunzione comparativa COME;
      QUANTO: prendi quanto vino vuoi.
      La caratteristica espressa dagli aggettivi qualificativi può avere vari gradi, oltre al grado positivo (o grado zero) per esempio: Marco è alto, si distinguono altri due gradi: il comparativo e il superlativo. Il grado comparativo può essere di maggioranza (Lucia è più alta di me); di minoranza (Lucia è meno alta di me) e di uguaglianza (Lucia è alta come me).
      Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
      A presto
      Prof. Anna

  11. Emiliano scrive:

    Buongiorno Prof.ssa Anna,

    Sono un Italiano che vivendo all’estero cerca di raccimolare qualche soldo in piu’ insegnando italiano.
    Spesso il vostro blog mi ha risolto parecchi dubbi sulle regole da utilizzare ma in questo caso non riesco proprio a togliermelo.
    Nella Frase: In Italia ci sono piu’ mussulmani che buddisti o In Francia ci sono piu’ Auto che Bici, mi e’ venuto in mente che dovessero rientrare nella prima regola poiche’ si mettono a confronto 2 nomi ma naturalmente non e’ cosi’ quindi da cosa viene luso del “che”?
    E’ possibile che venga dall’uso della preposizione iniziale “In”?
    La ringrazio anticipatamente della disponibilita’

    Saluti

    • Zanichelli Avatar

      Caro Emiliano, si usa piú regolarmente “che” quando il confronto cade sopra un’azione (verbo) dalla quale le due o piú cose dipendono come soggetti od oggetti, per esempio: mi piace piú la carne che il pesce; amo piú te che lui; ci sono più auto che bici.
      A presto
      Prof. Anna

  12. alfonso scrive:

    Gentile Prof.ssa Anna, da tempo mi affligge lo stesso identico dubbio di Emiliano. Tra l’altro anche per me è importante capire meglio in quanto insegno italiano. Sono arrivato alla seguente conclusione, che mi sembra di facile comprensione per chi deve apprendere la lingua: non è che si usa DI quando il PIÚ si trova davanti al secondo termine di paragone, e si usa CHE quando si trova davanti al primo?
    Es.:
    1) In Italia i mussulmani sono più dei buddisti o In Francia le auto sono più delle bici. In Inghilterra il vino si beve più della birra.
    2) In Italia ci sono più mussulmani che buddisti o In Francia ci sono più auto che bici. In Inghlilterra si beve più vino che birra.

    Le sembra plausibile come spiegazione?
    La saluto, ottimo sito.
    Alfonso Russo.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Alfonso, direi che la tua spiegazione è plausibile, soprattutto quando abbiamo i verbi “essere” o “esserci”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  13. Saadia scrive:

    “Che” o “di”
    Cara Anna, ho un dubbio con il comparativo nella seguente frase. Quale è giusta?
    Mi piace di più il pesce che la carne
    Mi piace di più il pesce della carne

    Grazie mille

    • Zanichelli Avatar

      Cara Saadia, sono corrette entrambe le frasi, anche se in questo caso si usa più frequentemente il “che”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  14. Mina scrive:

    Gent.le professoressa Anna, ho un dubbio, la frase “Marco è tanto buono quanto bravo” è comparativo di uguaglianza? Quali sono i due termini di paragone?
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Mina, i due termini di paragone sono gli aggettivi “buono” e “bravo”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  15. Sofia scrive:

    Perche lui preferisce un impredittore a un uomo come me?

    Per favore vorrei sapere se questa forma di comparazione ‘e sbagliata o no (cioe l` uso del a ). La trovo dovunque ma non c`’e una regola grammaticale. .
    Grazie per l` attenzione

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sofia, la costruzione di “preferire” è “preferire qualcosa a qualcos’altro”, quindi la frase è corretta. Attenta: si scrive “impreditore”.
      A presto
      Prof. Anna

  16. Giovanni scrive:

    Gentile professoressa Anna,
    Nell’analisi grammaticale della frase ‘la notte è nera come il carbone’ devo considerare insieme le parole ‘nera come’ e definirle ‘aggettivo qualificativo di grado comparativo di uguaglianza’ o vanno analizzate separatamente? In quest’ultimo caso dovrei definire ‘nera’ come ‘aggettivo qualificativo di grado positivo’ e come dovrei definire ‘come’?
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giovanni, le due parole vanno analizzate singolarmente: “nera” è un aggettivo quaificativo e “come” è un avverbio.
      Un saluto
      Prof. Anna

  17. Salve
    Domanda: si dice “Lui è come me” oppure “Lui è come a me”?
    Grazie mille

    • Zanichelli Avatar

      Caro Simone, si dice: “lui è come me”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  18. giovanni scrive:

    Gentile professoressa, nella frase “Ha finito in così breve tempo” così breve è da analizzarsi insieme come superlativo assoluto?

    grazie per la risposta

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giovanni, “cos’ breve” non può essere considerato un superlativo assoluto.
      A presto
      Prof. Anna

  19. Rosa scrive:

    Buongiorno professoressa Anna, le sottopongo alla sua attenzione alcuni dubbi.
    MOLTO BUONO: agg. qual. grado superlativo assoluto
    PROCEDEVA A PASSI LENTI E DECISI: bisogna analizzare parola x parola o tutto insieme diventa locuzione avverbiale di modo?
    ALL’INCIRCA: è locuzione avverbiale di dubbio o di quantità?
    Grazie e buona giornata.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rosa: – molto buono è un aggettivo qualificativo al grado superlativo assoluto; procedeva = predicato verbale; a passi lenti e decisi = complemento di modo; all’incirca = locuzione avverbiale di quantità.
      Un saluto
      Prof. Anna

  20. Rosa scrive:

    Gentile prof Anna,
    Le chiedomanche un chiarimento sull’analisi logica, se possibile.
    I CAMPI DI TERRA
    AVEVA LE MANI DI GHIACCIO
    DI TERRA E DI GHIACCIO sono complementi di materia o di soecificazione?
    Se ho sbagliato sito, potrebbe indicarmi quello giusto o la pagina giusta?
    Ancora grazie!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rosa, sono complementi di materia.
      A presto
      Prof. Anna

  21. Rosa scrive:

    Gentle prof. Anna
    Nel ringraziarla volevo chiederle nuovamente se A PASSI LENTI E DECISI può essere considerata una locuzione avverbiale o se vanno analizzate le singole parole.
    Grazie ancora!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rosa, nell’analisi grammaticale ogni parola va analizzata singolarmente, ma nell’analisi logica “a passi lenti e decisi” è un complemento di modo e non una locuzione avverbiale; le locuzioni avverbiali sono sequenze fisse di parole che per significato o funzione equivalgono ad avverbi, come per esempio: all’improvviso, di frequente, d’ora in poi ecc.
      Un saluto
      Prof. Anna

  22. Rosa scrive:

    Buongiorno!
    Ancora un chiarimento le chiedo gentilmente.
    ULTIMO è da considerare aggettivo numerale ordinale o qualificativo?
    Grazie e buona giornata da Rosa!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rosa, “ultimo” può essere considerato un aggettivo numerale ordinale.
      A presto
      Prof. Anna

  23. Teresa scrive:

    Cara Prof, vorrei sapere quale frase è corretta fra questi due:
    L’elefante è più grande del topo e del cane.
    L’elefante è più grande dei topo e cane.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Teresa, la frase corretta è la prima: l’elefante è più grande del topo e del cane.
      Un saluto
      Prof. Anna

  24. Questo Blog è 10!!

  25. Angelo scrive:

    Salve Prof. Anna, mi chiedevo se una frase tipo “Luigi è più bello e furbo di Claudio” si potesse considerare analoga a “Luigi è più bello e più furbo di Claudio”. In altre parole, le frasi sono entrambe corrette e quel “più” nella prima frase è riferito solo a “bello” o anche a “furbo”?

    La ringrazio.
    Saluti, Angelo.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Angelo, le due frasi sono corrette e il significato è lo stesso, il “più” della prima frase è riferito ad entrambi gli aggettivi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  26. Salve Prof. Anna, vorrei sapere qual è corretto e perchè:

    1- Antonio legge spesso. Luca legge raramente. Antonio legge più di Luca.
    2- Antonio legge spesso. Luca legge raramente. Antonio legge più che Luca.
    Io credo che 1 è corretto perché Il secondo termine di paragone è introdotto da DI quando:

    – è costituito da un nome , chi Luca?

    La ringrazio.
    Saluti, Angelo.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Angelo, la frase corretta è la 1 perché usiamo “di” quando il secondo termine di paragole è un nome non preceduto da preposizione (Luca).
      A presto
      Prof. Anna

  27. Salve prof. Anna . Il mio nome è Antoine, Antonio in Italiano. La ringrazio per la sua aiuta; Pero sono perso nei seguenti esempi. “in Italia la gente mangia più carne che pesce” . or “Nel meso di giugno abbiamo avuto più pioggia che sole ”
    In questi esempi non capisco perchè il secondo termine di paragone è introdotto da “che” .
    Carne e pesce sono due nome non precedutti da una preposizioni , non sono verbi o avverbi, non sono due aggetivi referiti allo stesso nome . Può aiutarmi con la regola per favore ?
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Antoine, in questo caso non abbiamo un aggettivo al grado comparativo (per esempio: Giulio è più alto di me), ma un verbo seguito dall’avverbio “più” e due sostantivi (per esempio “pioggia” e “sole”) in questo caso usiamo “che”, per cui “abbiamo avuto più pioggia che sole”, “mangio più carne che pesce”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
      A presto
      Prof. Anna

  28. Barbara scrive:

    Gentile professoressa Anna, complimenti per le sue risposte sempre molto esaurienti. Le chiedo un chiarimento: nella frase – Luca è il più alto. – se non ho il secondo termine di paragone posso analizzarla come superlativo assoluto o è qualcos’altro? Grazie. Un saluto, Barbara

    • Zanichelli Avatar

      Cara Barbara, è un superlativo relativo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  29. giorgia scrive:

    cara prof sono una studentessa di 1 media volevo sapere se mi puo fare l’analisi di queste frasi degli aggettivi qualificativi:
    1)come si intitola il libro postumo di quell’autore che ti piace tanto?
    2)quando parla con te,tua madre ha sempre uno sguardo benevolo.
    3)le sorelle di Giuseppe sono molto piu studiose di lui
    4)come si chiama il tuo fratello maggiore?
    8)l’ultimo film che abbiamo visto era davvero divertente.
    9)Giorgio é arrabbiatissimo a causa del brutto voto che ha preso in storia.
    10)questa é una notizia strepitosa!perché hai aspettato a comunicarmela?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Giorgia, prova a fare tu l’analisi degli aggettivi presenti in queste frasi e poi io posso correggere.
      Un saluto
      Prof. Anna

  30. giorgia scrive:

    prof.Anna spero che mi risponda al piu presto possibileee!!!!

  31. Barbara scrive:

    Gentite professoressa Anna, sono un po’ confusa…..nell’analisi grammaticale della frase: “Quella strada è più lunga, ma questa è più tortuosa”;
    Quella= aggettivo dimostrativo femm.sing. Strada=nome comune di cosa femm..sing.concr.prim. È= verbo essere. Più lunga= aggettivo qualificativo di grado comparativo di maggioranza. Ma= cong. Questa =pronome dimostrativo è= verbo essere. Più tortuosa= è ancora aggettivo qualificativo di grado comparativo di maggioranza o pronome? La ringrazio tanto per l’attenzione.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Barbara, l’analisi è corretta, alcune precisazioni: è= voce del verbo “essere”, modo indicativo, tempo presente, terza persona singolare; più lunga= aggettivo qualificativo di grado comparativo di maggioranza, femminile singolare, questa= pronome dimostrativo femminile singolare, più tortuosa= aggettivo qualificativo di grado compartivo di maggioranza, femminile singolare.
      A presto
      Prof. Anna

  32. Gentile Prof.
    Ho molti dubbi sull’analisi grammaticale dell’aggettivo al grado comparativo. Ho letto che le espressioni “più lunga, meno corta”sono state considerate insieme nell’analisi grammaticale come aggettivo di grado comparativo e non separatamente parola per parola. E’ esatto questo? Allora anche tanto bravo quanto…tanto bravo deve essere analizzato insieme ed è aggettivo qualificativo di grado comparativo di uguaglianza? Grazie in anticipo!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria, la tua ipotesi è corretta, devono essere analizzati insieme.
      A presto
      Prof. Anna

  33. Tato033 scrive:

    Gentile professoressa mi saprebbe dire di che grado è’ noiosissimo???

    • Zanichelli Avatar

      Caro Tato, è un superlativo assoluto.
      A presto
      Prof. Anna

  34. manuela scrive:

    bellissimo sito. grazie mi avete dato un bell’aiuto

  35. manuela scrive:

    bellissimo sito. grazie mi avete aiutato un sacco

  36. Aurora scrive:

    Cara prof.Anna, qual è il comparativo di

  37. Aurora scrive:

    buono? Scusi per la mia ignoranza.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Aurora, il comparativo di maggioranza è “più buono di”, di minoranza “meno buono di” e di uguaglianza “buono come”.
      A presto
      Prof. Anna

  38. Leo scrive:

    Ciao Prof. Anna,
    su un libro dedicato all’insegnamento dell’italiano L2 ho trovato il seguente esempio: “A Stefano piace più il Nord che il Sud Italia”. Perché mai viene usata la congiunzione Che per introdurre il secondo termine del paragone? Non dovrebbe essere introdotto dalla preposizione Di? È questione di ambiguità?
    Grazie mille!
    Leo

    • Zanichelli Avatar

      Caro Leo, si usa più regolarmente che (ma spesso anche di) quando il confronto cade sopra un’azione (verbo) dalla quale le due o più cose dipendono come soggetti od oggetti, p. es. mi piace più la carne che il pesce; amo più te che lui (anche del pesce, di lui).
      Un saluto
      Prof. Anna

  39. Tato033 scrive:

    Gentile professoressa mi saprebbe dire che grado è meno facile????

    • Zanichelli Avatar

      Caro Tato, “meno facile” è un comparativo di minoranza.
      A presto
      Prof. Anna

  40. marty scrive:

    Salve Prof, anche se non la conosco di persona, volevo esprimere il mio parere a riguardo, credo che questo oltre ad essere un sito per aiutare ragazzi in difficoltà “diciamo” sia anche fondamentale… le faccio i miei ringraziamenti…. complimenti lei sarà una grande prof!!! ARRIVEDERCI

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marty, grazie del tuo gentile commento.
      A presto
      Prof. Anna

  41. elisa scrive:

    E` piu` corretto dire:
    Maria mangia tanto pesce quanta carne o tanto pesce quanto carne?
    Grazie
    Elisa

    • Zanichelli Avatar

      Cara Elisa, è corretto: “tanto pesce quanta carne”.
      A presto
      Prof. Anna

  42. Anna scrive:

    Gentile professoressa, ho un dubbio su questa frase:
    Ieri ho acquistato uno zaino più bello del tuo. “Più bello” è un comparativo di maggioranza, giusto?
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anna, la tua ipotesi è corretta.
      A presto
      Prof. Anna

  43. rosa scrive:

    Gentile professoressa volevo essere aiutata nell’analisi grammaticaledella seguente frase :il cibo italiano è ottimo quanto quello americano.In particolare nell’espressione “ottimo quanto”è da considerarsi comparativo di uguaglianza?GRAZIE

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rosa, “ottimo quanto” è comparativo di uguaglianza.
      Un saluto
      Prof. Anna

  44. Vorrei togliermi questo dubbio. Nell’analisi grammaticale la parola “eccezionale” è di grado superlativo assoluto? Grazie
    Maria Grazia

    • Zanichelli Avatar

      Cara Mary Grace, l’aggettivo “eccezionale” non è un superlativo.
      A presto
      Prof. Anna

  45. Gentile professoressa,nell’analisi grammaticale della frase “Luca è più alto di Marco”, il secondo termine di paragone è “Marco” o “di Marco”? Grazie. Emanuele

    • Zanichelli Avatar

      Caro Emanuele, in analisi logica il secondo termine di paragone è “di Marco”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  46. Antonia scrive:

    Gentile Prof.ssa Anna,
    trovo il suo sito davvero utile e mi aiuta molto. Avrei un dubbio sull’aggettivo ENORME. Secondo me è un aggettivo qualitificativo di grado positivo ma un’amica mi ha messo il dubbio che possa essere un superlativo assoluto. Che dice?
    Inoltre vorrei sapere se nella frase Anna è più bassa di Alice, “più bassa” (va analizzato insieme, no?) è aggettivo qualificativo di grado comparativo di maggioranza.
    Grazie mille e buon lavoro.
    Antonia

    • Zanichelli Avatar

      Cara Antonia, “enorme” non è un superlativo assoluto, ma, come dici tu è di grado positivo; “più bassa” va analizzato insieme ed è un comparativo di maggioranza.
      A presto
      Prof. Anna

  47. lobna scrive:

    salve professoressa
    Ho un dubbio nella pre-ultima frase che ci ha scritto nel corso sopra;
    “I tuoi compagni sono tanto studiosi quanto i miei” mi sembra che meglio dire ” I tuoi compagni sono tanti studiosi quanti i miei” perché abbiamo detto che l’elemente di paragone “tanto…quanto” è variabile secondo il numero ed il genere

    • Zanichelli Avatar

      Cara Lobna, in questo caso “tanto” e “quanto” sono evverbi e quindi non variano, è corretta quindi la frase “i tuoi compagni sono tanto studiosi quanto i miei”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  48. Giulia scrive:

    Cara Prof.
    Io ho fatto tutto giusto senza neanche leggere “l’introduzione”!!!!

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene cara Giulia!
      A presto
      Prof. Anna

  49. Amina scrive:

    Cara professoressa Anna,

    Non capisco perché si usa “che” in questa frase:

    “meglio l’uovo oggi che la gallina domani”

    Grazie

    Amina

    • Zanichelli Avatar

      Cara Amina, si tratta di un modo di dire, una frase fatta.
      Un saluto
      Prof. Anna

  50. Amina scrive:

    Grazie, professoressa Anna!
    Saluti
    Amina

  51. Scusate, gradiremmo che fossero inseriti più esercizi. Ringraziando per l’attenzione, la classe 1A della SMS Marsilio Di Padova

    • Zanichelli Avatar

      Caro Prof. Pinato e cara classe 1 A, benvenuti su Intercultura blog, terrò conto del vostro suggerimento.
      A presto
      Prof. Anna

  52. Giuseppe scrive:

    Cara professoressa Anna, mi piacerebbe approfondire il soggetto aggettivi comparativi

  53. Caline scrive:

    Cara maestra, la ringrazio di cuore. Per il suoi aprezzamenoi.

  54. Gent.ma prof.ssa Anna,
    vorrei una conferma riguardo all’analisi grammaticale dell’aggettivo qualificativo al grado comparativo e superlativo:
    Maria è “più /meno agile” di Piera “più agile” e “meno agile” si abnalizzano insieme come aggettivi qualificativi al grado comparativo di maggioranza/ minoranza oppure si analizzano separatamente?
    E nella frase: Lucia è “la più agile”?
    Oppure: Lucia è “molto agile”?
    Grazie della cortese risposta

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anna Maria, si analizzano insieme indicando il grado dell’aggettivo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  55. Olga scrive:

    Buongiorno prof Anna
    Vorrei sapere perché si deve scrivere così

    Perché in primo caso si usa del e in secondo che?
    Lui parla meglio l’inglese del francese.
    Io leggo più libri che giornali.

    In Italia ci sono più bruni che biondi.
    -e come si può spiegare questo uso di che. Per me è chiaro che deve essere così però dal punto di vista della grammatica non capisco

    Grazie per la risposta

    • Zanichelli Avatar

      Cara Olga, la scelta tra “di” e “che” per introdurre il secondo termine di paragone segue le stesse regole dei comparativi degli aggettivi anche nei casi di comparativi di avverbi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  56. Salif scrive:

    aggettivi colicativo

    • Zanichelli Avatar

      Caro Salif, non ho capito la tua domanda. Prova a scrivermi di nuovo.
      A presto
      Prof. Anna

  57. Luca scrive:

    Cara Professoressa Anna,
    potrebbe dirmi se le le seguenti frasi possono considerarsi corrette?

    Non c’e` niente che mi piace piu` che trascorrere una mattinata al mare
    Non c’e` niente che mi piace piu` di trascorrere una mattinata al mare
    Non c’e` niente che mi piace di piu` di trascorrere una mattinata al mare

    Grazie mille!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Luca, è corretta la prima frase.
      Un saluto
      Prof. Anna

  58. Luciana scrive:

    Cara Professoressa Anna,
    potrebbe dirmi se le le seguenti frasi possono considerarsi corrette?

    Non c’e` niente che mi piace piu` che trascorrere una mattinata al mare
    Non c’e` niente che mi piace piu` di trascorrere una mattinata al mare
    Non c’e` niente che mi piace di piu` di trascorrere una mattinata al mare

    Grazie mille!

  59. régine scrive:

    Buongiorno Prof. Anna

    Ho controllato tutti i commenti e cercato in varie grammatiche ma non sono sicura delle frasi seguenti :
    Mi potrebbe dire quali sono corrette e perché ?

    a) Il tuo bicchiere è più pieno che il mio
    b) E più pieno il tuo bicchiere del mio
    c) Il tuo bicchiere è più pieno del mio
    d) E più pîeno il tuo bicchiere che il mio

    e) Capisco più l’italiano dello spagnolo
    f) Capisco l’italiano più dello spagnolo
    g) Capisco più l’italiano che lo spagnolo
    h) capisco l’italiano più che lo spagnolo

    e in questi casi, mi potrebbe dire se sono giuste e aiutarmi sul significato a dare ad ogni frase ?
    i) Amo lei più di te = amo lei più di quanto tu non la ami ?
    j) Amo lei più che te = amo lei più di quanto io non ami te ?
    k) la amo più di te = i) ?
    l) la amo più che te = j) ?

    grazie in anticipo per l’aiuto.
    régine

    • Zanichelli Avatar

      Cara Régine, sono corrette le seguenti frasi: “è più pieno il tuo bicchiere del mio”; “il tuo bicchiere è più pieno del mio”; “capisco più l’italiano dello spagnolo”; “capisco più l’italiano dello spagnolo”; “capisco l’italiano più che lo spagnolo” che significa “capisco l’italiano piuttosto che lo spagnolo”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  60. Lucy L. scrive:

    Cara professoressa,
    Mi domando se è sbagliato dire: “e` sempre meglio …. che non … ” E se corretto, perchè si una il “non”?

    Grazie,

    Lucy

    • Zanichelli Avatar

      Cara Lucy, è corretto dire “è sempre meglio…che non…”, si usa il “non” per rendere negativo un verbo: “sempre meglio guadagnare poco che non guadagnare niente”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  61. Iwona scrive:

    Buon giorno ,
    ho una domanda ,stasera ,in un telegiornale ,ho sentito un’espressione :”più della maggioranza “. È corretto dire in questo modo? Grazie mille.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Iwona, l’espressione che mi scrivi è corretta.
      A presto
      Prof. Anna

  62. Gentilissima professoressa un aiuto per favore nell’analisi grammaticale degli aggettivi nei gradi di maggioranza , minoranza e soprattutto di uguaglianza come nella frase per esempio: questo baule e’ ingombrante tanto quanto quella valigia. La ringrazio nell’attesa di una sua risposta.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Luisa, prova a fare tu l’analisi grammaticale, sarò poi lieta di correggerla.
      A presto
      Prof. Anna

      • ci provo e sarò lieta delle sue correzioni:
        questo = agg. dimostrativo, m.s.
        baule= n. comune di cosa,m.s. concreto primitivo, primo termine di paragone
        è = v. del verbo essere, c.propria, m.indicativo,t.presente,3 pers.s
        ingombrante tanto quanto( il mio dubbio è qui, tanto quanto insieme?)= agg. qualificativo, di grado comp.di uguaglianza, m.s
        quella= agg. dimostrativo,f.s.
        valigia= n.comune di cosa, f.s.,concreto primitivo, 2 termine di paragone.
        La ringrazio per la sua disponibilità.

        • Zanichelli Avatar

          Cara Luisa, “ingombrante”, “tanto” e “quanto” vanno analizzati separatamente.
          Un saluto
          Prof. Anna

  63. Giuliano scrive:

    Cara professoressa.Ho notato che ha scritto che si usa il Di,nei casi quando vengono paragonati due avverbi,però poi ho notato che ha fatto un esempio paragonando due avverbi usando il Che.(Luca mi piace piu ora che prima)è questa mi fa avere un grande dubbio sull uso del Di o Che quando si paragonano due avverbi.Perchè succedde questa differenza?La ringrazio in anticipio.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giuliano, il secondo termine di paragone è introdotto da “di” quando è costituito da un avverbio: “Lidia è più alta di prima (avverbio)”, è introdotto da “che” quando si mettono a confronto due avverbi: “Luca mi piace più ora (avverbio) che prima (avverbio).
      Un saluto
      Prof. Anna

      • Giuliano scrive:

        …..La ringrazio tantissimo per la risposta.
        Non lo so se la parola “oggi”sia un avverbio o no,però,visto che Lei scrive che quando si paragonano due avverbi si usa il Che,mi sorge un altro dubbio.Tempo fa in un libro di uno scrittore italiano,ho notato la frase *Oggi fa più freddo di ieri*.In questo caso non ci sono due avverbi?

        La ringrazio di nuovo.

        • Zanichelli Avatar

          Caro Giuliano, in questo caso non ci sono due avverbi perché “freddo” è un aggettivo.
          Un saluto
          Prof. Anna

  64. Riccardo scrive:

    Il pesce fa più bene della carne o il pesce è meglio della carne ? Qual è quella giusta ? ” Il più bene ” nella prima frase è corretto ? ( Come comparativo )

    • Riccardo scrive:

      Oppure potremmo scrivere ” il pesce è più salutare della carne ” …

      • Zanichelli Avatar

        Caro Riccardo, anche questa soluzione è corretta.
        A presto
        Prof. Anna

    • Zanichelli Avatar

      Caro Riccardo, è pìu corretto dire “fa meglio” o “è meglio”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  65. Carlo scrive:

    “Loro stanno peggio di me”
    “Loro stanno più male di me”

    Seguendo lo schema da voi proposto , la frase corretta dovrebbe essere la seconda ( Loro stanno più male di me ) ; però ho un dubbio riguardo al comparativo “più male” … Crede si possano usare entrambi i comparativi ( peggio è più male )

  66. Vito scrive:

    “Non esiste un gioco più bello di un altro ”

    È esatta ?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Vito, la frase che mi scrivi è corretta.
      A presto
      Prof. Anna

  67. bella lezione ma io stavo cercando una cosa specifica

    • Zanichelli Avatar

      Caro Lettore, cosa stavi cercando?
      A presto
      Prof. Anna

  68. Marina scrive:

    Professoressa Anna , per casa mi hanno assegnato come compiti l’analisi grammaticale e ho trovato un comparativo di maggioranza….. Non so cosa devo fare….l’analizzo tutto insieme , o singolarmente?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marina, nell’analisi grammaticale è necessario analizzare ogni elemento singolarmente.
      A presto
      Prof. Anna

  69. Rita scrive:

    Questo cornetto , preparato in italia , sembrerebbe più buono di quelli che preparano a Londra ( comparativo di maggioranza )

    Questo cornetto è il più buono di Londra ( superlativo relativo , se non erro … )

    Tutto esatto ?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rita, le frasi che mi scrivi sono corrette.
      A presto
      Prof. Anna

  70. Loris scrive:

    ” Ho fatto più punti di loro ”

    ” Ho giocato meglio di loro ” ? Giuste … ?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Loris, le frasi che mi scrivi sono corrette.
      A presto
      Prof. Anna

  71. Lara scrive:

    Cara Anna,

    ho un dubbio: si può dire in italiano “è lo spettacolo più preferito dai maschi”. Il “più preferito” mi suona molto strano ma non ne so il motivo.
    Grazie
    Lara

    • Zanichelli Avatar

      Cara Lara, la frase che mi scrivi non è corretta, ma è corretto dire “è lo spettacolo preferito”.
      Un saluto
      Prof. Anna

      • Lara scrive:

        Grazie Anna,

        ma vorrei sapere il motivo. Perché non posso dire “più preferito”?
        Grazie
        Lara

        • Zanichelli Avatar

          Cara Lara, perché “il preferito” significa già “il più amato”.
          Un saluto
          Prof. Anna

          • Lara scrive:

            D’accordo, grazie mille!

  72. Cara professoressa ANNA
    Me piace moltíssimo potere studiare la língua italiana, per mezzo di questo Blog.
    È veramente una belíssima lesione.
    Grazie mille
    Jorge

    • Zanichelli Avatar

      Caro Jorge, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  73. Federica scrive:

    Gentile Prof.,
    mi rimangono forti dubbi in merito all’analisi grammaticale nel caso del comparativo di uguaglianza e vorrei vedere se sono riuscita a capire.
    Caso 1-Il mio cane è tanto buono quanto il tuo.
    In questo caso mi sembra chiaro: si analizzano insieme tanto buono= aggettivo qualif. di grado comparativo di uguaglianza.
    Caso 2-Il mio cane è buono quanto il tuo.
    Ora “tanto” è sottointeso, ma se non capisco male si analizza comunque buono=agg. qualif. di grado comparativo di uguaglianza.
    Fino a qui, spero esatto.
    Caso 3-Il mio cane è buono tanto quanto il tuo.
    Qui, io analizzerei comunque così insieme tanto buono=agg. qualif. di grado comparativo di uguaglianza. Sbaglio?
    La ringrazio moltissimo sin da ora per la preziosa e cortese risposta.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Federica, l’analisi dell’aggettivo della frase 1 è corretta, nella frase 2 “tanto” non è sottinteso, non sempre il comparativo di ugualianza si forma facendo precedere “tanto” all’aggettivo”, ma la tua analisi è comunque corretta ed è corretta anche la tua ipotesi rispetto alla frase 3.
      Un saluto
      Prof. Anna

      • Federica scrive:

        Gentilissima Prof.,
        la ringrazio tantissimo per la risposta e le espongo un mio ultimo dubbio. Ho trovato analizzato il comparativo di uguaglianza in un modo che a mio avviso è scorretto.
        Il mio libro è voluminoso come il tuo.
        voluminoso come= comparativo di uguaglianza
        Se non capisco male “come” introduce il secondo termine ed è un avverbio che non deve essere analizzato insieme all’aggettivo. E’ corretto?
        Grazie mille per il suo aiuto.

        • Zanichelli Avatar

          Cara Federica, in analisi logica “come il tuo” si analizza insieme ed è un complemento di paragone.
          Un saluto
          Prof. Anna

          • Federica scrive:

            Gentile Professoressa,
            la ringrazio per la risposta e mi scuso per non aver specificato che si trattava di analisi grammaticale.
            In quel caso non sarebbe corretto o sbaglio?
            Andrebbe
            voluminoso= aggettivo qualificativo di grado comparativo di uguaglianza
            come= avverbio
            E’ corretto ?
            Grazie ancora

          • Zanichelli Avatar

            Cara Federica, la tua analisi è corretta.
            Un saluto
            Prof. Anna

  74. se dico lui è piu piccolo o più grande riferito all’età è giusto in quanto io dico sempre lui è più piu govane o più vecchio.mentre se mi riferisco alla statura dirò lui è più piccolo o più grande.attendo risposta .grazie

  75. Carmela scrive:

    Mi hanno aiutato molto queste frasi

  76. Cara Professoressa Anna,
    potrebbe dirmi se entrambe le frasi sono corrette:
    1. mio fratello è più giovane di me di 5 anni
    2. mio fratello è di 5 anni più giovane di me

    Ho un dubbio sull’utilizzo del “di” che introduce il complemento di misura (se è corretto definirlo così).
    Potrebbe quindi dirmi se esiste una regola?

    moltissime grazie,
    Luca.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Luca, le frasi che mi scrivi sono corrette.
      Un saluto
      Prof. Anna

      • Gent.ma Professoressa Anna,
        La ringrazio moltissimo per la sua consulenza.
        Perdoni l’insistenza, anche questa frase è corretta “Mio fratello è 5 anni più giovane di me” ?

        La mia domanda è relativa alla possibile omissione del “di” nell’introdurre il complemento di misura.

        Grazie infinite e scusi ancora il disturbo.
        Luca.

        • Zanichelli Avatar

          Caro Luca, non sempre è possibile omettere la preposizione, ma in questo caso sì.
          Un saluto
          Prof. Anna

  77. isa scrive:

    “Chiunque potrebbero essere stati i colpevoli”
    “chiunque” al plurale come si fa?
    al singolare ok: “chiunque potrebbe essere stato il colpevole”… Ma al plurale

    Forse possiamo scrivere ” i colpevoli potrebbero essere stati tutti” oppure lasciamo la frase al singolare con il “chiunque” , come ho scritto sopra, intendendo però una pluralità.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Isa, il pronome indefinito “chiunque” è solo singolare, puoi dire: “il colpevole potrebbe essere chiunque”, “chiunque potrebbe essere colpevole”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  78. Steffy scrive:

    Gentile Prof.ssa Anna,
    Nel comparativo:
    Lina è più bella di prima.
    Prima è un avverbio. Di solito, con gli avverbi si usa “che”. Come mai qui si usa “di”?
    Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Steffy, si usa “che” quando si paragonano verbi o avverbi: “mi piaci più ora che prima”, mentre si usa “di” quando il secondo termine di paragone è un avverbio: “Lina è più bella di prima”.
      Un saluto e a presto

  79. Roberto scrive:

    COMPARATIVO DI MAGGIORANZA:

    Il Comparativo di Maggioranza si costruisce sia con i sostantivi singolari e plurali che con i verbi (anche con gli aggettivi chiaramente).

    Esempio: “Ho giocato questo torneo con mio fratello, il quale ha riportato più vittorie di me” (…il comparativo è formato dal sostantivo “vittorie”, primo termine di paragone introdotto da “più”, e il secondo termine di paragone (pronome “me”) da “di”.

    È corretto?

  80. Livio scrive:

    “Non tanto per … quanto per”:

    In correlazione con “quanto”, “tanto” introduce una proposizione comparativa o un comparativo di uguaglianza (quindi un confronto istituito fra due termini allo scopo di rilevarne l’affinità o addirittura, come nell’esempio che scriverò, di valutarne la diversità); a maggior ragione nell’espressione “Non tanto per … quanto per” o “Non per … ma piuttosto per”: “Lo abbiamo promosso non tanto per il profitto, quanto per l’impegno” (a volte “quanto” è seguito e rafforzato da “piuttosto” [ma senza che il senso della frase cambi] con il significato di “invece”, “anzi”: Lo abbiamo promosso non tanto per il profitto, quanto piuttosto (quanto invece) per l’impegno”.

    È corretto?

  81. Filippo scrive:

    Il secondo termine di paragone è introdotto da DI quando, esempio, è costituito da un avverbio:

    1) Tizio è più bello ora di ieri

    …è vero che ci sono due avverbi (ora e ieri), ma il “più” è seguito dall’aggettivo “bello”, quindi se il secondo termine di paragone è costituito da un avverbio (ieri) allora è introdotto da DI.

    Penso sia giusto…

  82. Luca scrive:

    Prof., una curiosità… abbiamo detto che “Il secondo termine di paragone è introdotto da CHE quando, esempio, si mettono a confronto due aggettivi riferiti allo stesso nome: “Tizio divenne piu presuntuoso che umile”.
    Ma se al posto di due aggettivi, sempre riferiti allo stesso soggetto, mettessimo due nomi, useremmo sempre il “che”? “Tizio divenne più cantante che batterista”.

    ?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Luca, anche in questo caso “che” va bene, ma metterei un articolo: ““Tizio divenne più un cantante che un batterista”.

  83. Nei comparativi con “come” e “quanto” in molti casi non sono equivalenti e non si usano allo stesso modo:
    Non posso dire:
    – “Luca ha i capelli ricci quanto Andrea”
    – “Luca è calvo (tantomeno: è tanto calvo quanto) quanto Andrea”
    – “Luca porta gli occhiali quanto Andrea”
    Ecc.
    Forse sarebbe il caso spiegarne meglio l’uso facendo delle distinzioni.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, grazie del suggerimento, ne terrò sicuramente conto.
      Un saluto

  84. Ombretta scrive:

    Gentile Prof.ssa Anna,

    quale delle seguenti frasi è corretta?
    Marco ha gli occhi scuri come suo nonno. (Questa secondo me è correttissima.)

    Marco ha gli occhi scuri quanto suo nonno. (Secondo me è corretta, ma penso che la prima opzione sia più usata, o mi sbaglio?)

    La ringrazio.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ombretta, sono entrambe corrette.
      Un slauto

  85. Francesco scrive:

    1)”Il gorgonzola non mi è mai piaciuto”

    …Il verbo “Piacere” ha una costruzione particolare: ciò che piace, o non piace, (“il gorgonzola”, ad esempio) costituisce il soggetto del verbo; invece la persona a cui piace, o non piace, qualcuno o qualcosa viene espressa con un pronome personale indiretto (“mi”, ad esempio, che significa “a me”). Quindi nell’esempio “Il gorgonzola non mi è mai piaciuto”, il soggetto grammaticale, con cui è concordato il verbo (il quale oltretutto è al maschile perché “il gorgonzola” è di genere maschile = “piaciuto”, e non “piaciuta”), è “il gorgonzola”; mentre il “mi” è il pronome personale indiretto che spiega a chi piace il gorgonzola.

    Penso sia corretto il ragionamento e l’esempio…

    • Zanichelli Avatar

      Caro Francesco, il tuo ragionamento è corretto.

    • Andrea scrive:

      Gentile Prof.ssa Anna,
      ho un dubbio: nei libri frasi negative come “Non avevo in mano carte tanto buone come le tue” o “Gli abitanti di Torino non sono numerosi come quelli di Roma” sono considerati comparativi di uguaglianza. È corretto? Se sì, qual è la logica che c’è dietro? Non sono tanto convinto.

      • Zanichelli Avatar

        Caro Andrea, nel comparativo di uguaglianza il secondo termine di paragone è introdotto da “come” oppure “quanto” e a volte l’aggettivo può essere preceduto da “tanto” se nel secondo termine di paragone si usa “quanto”, come nelle frasi che mi scrivi, non fa differenza se il verbo della frase è positivo o negativo, formalmente si tratta di comparativi di uguaglianza; se chi scrive avesse voluto usare un comparativo di maggioranza avrebbe detto: “avevo in mano carte migliori delle tue”, scegliendo di costruire la frase in un modo piuttosto che in un altro e conferendole così una particolare coloritura stilistica e di significato: le due frasi infatti hanno un significato simile ma non sono del tutto uguali.
        Un saluto e a presto