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Aula di Lingue

Canzone: "Fango" (Io lo so che non sono solo)

Prof.Giacalone
Canzoni,   La lingua italiana

Buon giorno, ben tornato su Intercultura blog.
Questa volta, per esercitare il tuo italiano, c’è una bella canzone. Con il testo e la musica puoi migliorare le tue conoscenze della lingua italiana.

Prima procurati la canzone di Jovanotti  “Io lo so che non sono solo”. Poi, durante l’ascolto, cerca di riempire gli spazi vuoti.

Ascoltala anche più volte, dopo controlla il testo nella versione integrale, cioè completa. Ricorda: cantando impari. Non solo conosci nuove parole, ma migliori anche la pronuncia e la comprensione.
Buon ascolto e buon divertimento
Prof. Valerio Giacalone

 

Io lo so che non …   solo
anche …      sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un …     di stelle e di satelliti
tra i colpevoli, le …    e i superstiti
un cane …    alla luna
un uomo …    la sua mano
sembra quella di …   padre
quando da bambino
lo prendeva come …      e lo sollevava su
era bello il …     visto dall’alto
si gettava sulle …    prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il …     intero
ora la città è un film …     senza sottotitoli
le scale da …    sono scivoli, scivoli, scivoli
il …     sulle cose
la tele dice che le strade sono pericolose              tele: televisione
ma l’unico …     che sento veramente
è quello di non …     più a sentire niente
il profumo dei …      l’odore della città
il suono dei …     il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le …     di uno studente
gli …    possibili in una piazza
di stare con le …       alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e …     e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città, un film straniero senza sottotitoli
una …    che cuoce pezzi di dialoghi
come stai, quanto costa, che ore …    
che succede, che si dice, chi ci …   
e allora ci si … 
ci si sente soli dalla …    del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio     appestato: colpito dalla peste
un cartello di sei …   dice: tutto è intorno a te
ma ti guardi …      e invece non c’è niente
un mondo …     che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di …     
e una musica che pompa …    nelle vene
e che fa venire voglia di …      e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l’unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire …     
di non riuscire più a sentire niente
il …     di un cuore dentro al petto
la passione che fa …     un progetto
l’appetito, …    , l’evoluzione in atto,
l’energia che si scatena in un …   

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e …      e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi …     con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango

Ora controlla nella versione cioè completa le parole mancanti 
 A presto e  buon ascolto

Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli, le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall’alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade sono pericolose
ma l’unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l’odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai, quanto costa, che ore sono
che succede, che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c’è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l’unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l’appetito la sete l’evoluzione in atto
l’energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

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Commenti [13]

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  1. Dalva scrive:

    Grazie mille , era quello che cercavo per fare con i miei allievi.
    Grazie, ancora.

  2. Ciao Dalva
    grazie a te per aver scelto Intercultura Blog!
    Buon lavoro e fammi sapere com’è andata con i tuoi allievi! 🙂
    Prof. Valerio

  3. denise scrive:

    denise salve!

    grazie mille,mi è piaciuto molto la lezione sul liguaggio dei giovani.e spero che tu continui a fare questo lavoro.mi fa piacere poter imparare tante nuove cose.grazie, ancora.

  4. Grazie Denise
    sono contento che tu impari nuove cose con Intercultura Blog
    A presto e buon studio 🙂
    Prof. Valerio

  5. Karlo scrive:

    Il titolo di questa canzone e’ FANGO, non quello che ha scritto Lei! Saluti da Dalmazia

  6. Caro Karlo
    Hai ragione il titolo ufficiale della canzone è “Fango”, dall’album Safari di Lorenzo Cherubini. Ricorda però, che nelle radio italiane e su internet è conosciuta anche col titolo da me messo “Io lo so che non sono solo”. Abbiamo un caso simile con la canzone di Domenico Modugno “Volare”, il cui vero titolo è “Nel blu dipinto di blu”, ma che tutti conoscono appunto come “volare”.
    Grazie però della tua preziosa precisazione.
    Un caro saluto
    Prof. Valerio

  7. Antanida scrive:

    Thanks! gut text

  8. Grazie te Antanida per aver apprezzato questo profondo e poetico testo.
    Un caro saluto
    Prof. Valerio

  9. Fexyrerne scrive:

    Hi people

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  10. Ciao
    Benvenuto tra Noi…. wellcome 🙂
    Prof. Valerio

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  12. appaftfug scrive:

    ciao atutti
    BLog molto ok
    🙂

  13. arturo scrive:

    Un link youtube
    Io lo so che non sono solo
    http://www.youtube.com/watch?v=0a4lbYRhpQs&sns=em